267 resultados para Inferno, Dante, Arabo, Traduzione, Divina Commedia
Resumo:
Il seguente elaborato si pone come obiettivo quello di fornire una proposta di traduzione in italiano con relativo commento di alcuni estratti del libro "Viajante Chic", selezionati personalmente, dell'autrice brasiliana Gloria Kalil. Inoltre, è presente un'analisi del blog che viene curato dalla stilista stessa.
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Il lavoro è suddiviso in tre parti, tutte e tre con la cucina come filo conduttore. La prima parte è un'analisi del rapporto tra cucina e cultura e delle caratteristiche comuni a cucina e linguaggio in quanto elementi fondamentali di una cultura. La seconda è un'introduzione alla cucina slovacca, con una visione d'insieme delle sue basi, dei suoi piatti principali e ingredienti base, e delle ragioni storiche e geografiche che hanno influenzato tale tradizione culinaria. La terza parte è un'analisi traduttologica del testo culinario e delle sue caratteristiche peculiari, con commento traduttologico alla traduzione effettuata dal candidato di testi culinari (ricette) dallo slovacco in italiano.
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Il presente elaborato offre una proposta di traduzione commentata di quattro scene del dramma di Larry Kramer, “The Normal Heart”. La tesi consiste di tre capitoli: il primo di questi si concentra sulla biografia e sulla produzione artistica dell'autore, con un focus particolare su The Normal Heart, di cui analizzo le tematiche, e sul contesto storico-sociale in cui l'opera si inserisce. Questo capitolo offre inoltre un excursus sulla letteratura sull'AIDS e presenta le quattro scene di cui propongo la traduzione nel secondo capitolo. È nel terzo e ultimo capitolo che viene poi esposta un'analisi commentata della traduzione, in cui sono messe in luce le difficoltà relative alla traduzione e le strategie con le quali ho risolto i problemi traduttivi. In particolar modo, vengono presi in considerazione il rispetto del criterio della “recitabilità” e i problemi relativi alla traduzione del linguaggio colloquiale, delle forme verbali che non hanno equivalenti precisi nella lingua d'arrivo e delle espressioni volgari. Seguono infine le conclusioni, in cui espongo alcune riflessioni personali sul lavoro eseguito.
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Il presente elaborato nasce dalla proposta di traduzione del documentario “C’era una volta un trenino azzurro”, il quale ripercorre il tragitto del trenino che fino al 1968 collegava le città umbre di Spoleto e Norcia e che è oggi una via di mobilità dolce promossa in particolar modo dalla Confederazione Mobilità Dolce (Co.Mo.Do.). La varietà dei paesaggi attraversati, le difficoltà tecniche e gli astuti escamotage messi in atto per superarle sono stati il punto di partenza per una riflessione metaforica in cui quest’avventuroso viaggio si riflette nell’altrettanto interessante e complesso viaggio della traduzione. Allo stesso modo, il genere audiovisivo del documentario viene descritto sulla base di un confronto tra i suoi elementi e le caratteristiche fondamentali dell’attività di traduzione. Inoltre, si osservano brevemente i caratteri della traduzione audiovisiva, con un’attenzione particolare alle tecniche del voice-over e della sottotitolazione. Per concludere, viene analizzata la traduzione proposta, seguendo le fasi attraverso cui il lavoro è stato svolto.
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Il presente elaborato è diviso in quattro capitoli e ha l'obiettivo di presentare la proposta di traduzione del libro per bambini Le cahier de Leïla. De l'Algérie à Billancourt, scritto da Valentine Goby. Il primo capitolo si propone di definire il concetto di letteratura per l'infanzia e di ripercorrere le origini della traduzione per l'infanzia. Il secondo capitolo illustra brevemente la storia dell'Algeria, dalla colonizzazione francese iniziata nel 1870 all'indipendenza nel 1962, e l'immigrazione algerina in Francia, soprattutto negli anni Sessanta. Il terzo capitolo presenta la proposta di traduzione del libro. Infine, il quarto capitolo si focalizza sul commento alla traduzione, analizzando in modo approfondito i principali problemi incontrati.
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L’obiettivo del presente elaborato è quello di fornire una proposta di traduzione del libro per ragazzi “The Beatrice Letters” dell’autore statunitense Lemony Snicket, pubblicato dalla casa editrice HarperCollins nel 2006. Nel primo capitolo vengono enunciati i propositi dell’elaborato, mentre il secondo capitolo ospita una panoramica della letteratura per ragazzi, a cui segue una presentazione della teoria della traduzione con particolare attenzione alla metodologia legata alla letteratura per l’infanzia. Il terzo capitolo si sofferma invece sulla figura dell’autore e sulle sue opere per poter comprendere appieno il testo in esame. Il capitolo contiene anche la proposta di traduzione vera e propria, corredata da relativo commento che analizza le principali problematiche traduttive riscontrate. Infine, i capitoli successivi presentano una breve conclusione oltre che la bibliografia e sitografia consultate.
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Brigitte Reimann non è nota al grande pubblico internazionale e anche a livello nazionale non ha raggiunto la stessa popolarità di altri autori della DDR, poiché è morta del 1973, quando la caduta del muro era ancora lontana. Ciononostante ha avuto un ruolo importante nella storia della DDR, in quanto come intellettuale si è impegnata attivamente in politica e si è schierata da ultimo contro il governo. Nel presente elaborato finale andrò a introdurre prima di tutto la figura di Brigitte Reimann, riportando una breve biografia e parlando del suo ruolo all'interno della letteratura della DDR; segue poi un testo sul genere letterario del diario e, nella parte centrale, la traduzione delle pagine di diario con testo a fronte in lingua originale; l'ultima parte dell'elaborato è invece dedicata alla strategia di traduzione impiegata e a un'analisi dettagliata del lessico e della sintassi dei testi. L'obiettivo dell'elaborato è quindi quello di far conoscere al pubblico italiano questa grande autrice, attraverso le sue scritture più intime e personali, che mostrano la forza e la tenacia del suo carattere.
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Lo scopo del presente elaborato è la proposta di traduzione in italiano di un romanzo contemporaneo dello scrittore argentino Félix Bruzzone, Los topos, che racconta la storia di un giovane, orfano di entrambi i genitori desaparecidos, e della sua ricerca del presunto fratello nato in cattività. Nello specifico, il viaggio del narratore-protagonista costituisce il tentativo, destinato al fallimento, di recuperare la sua identità perduta e costruire vincoli familiari e affettivi in una società violenta, dove la sparizione forzata, sotto altre forme, è ancora una pratica abituale. Con i suoi tratti comici e grotteschi, l’opera rivendica in modo creativo una certa indipendenza dal tradizionale discorso vittimizzante sulla memoria, sia nello sviluppo della storia che nelle strategie stilistiche e narrative. I primi tre capitoli di questa tesi inquadrano Los topos in un contesto culturale e letterario e presentano un’analisi delle ragioni dell’originalità dell’opera nell’ambito della produzione letteraria su questo tema: in particolare, nel Capitolo I vengono illustrati i fatti storici relativi all’ultima dittatura militare argentina (1976 - 1983) e le ripercussioni sociali del regime negli anni successivi; il secondo capitolo contiene un breve ritratto di Félix Bruzzone e un’intervista realizzata all’autore nel contesto di un rapporto di collaborazione e di un periodo di ricerca svolto in Argentina, che si sono rivelati fondamentali per l’interpretazione e la traduzione del testo originale; il Capitolo III è dedicato all’analisi del romanzo dal punto di vista tematico, narrativo, linguistico e stilistico. Gli ultimi due Capitoli sono relativi all’attività di traduzione dell’opera: il quarto contiene la versione italiana, proposta integralmente, mentre nel quinto vengono esaminate le strategie adottate per la risoluzione dei principali problemi traduttivi, con l’obiettivo di base di riprodurre l’apparato ritmico dell’oralità che caratterizza il testo originale.
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Questo elaborato finale presenta la proposta di traduzione di alcuni capitoli del volume "Adama ou la vie en 3D" di Valentine Goby. Questo testo fa parte della collana Français d'ailleurs, sostenuta e promossa dalla Cité nationale de l'histoire de l'immigration di Parigi. Dopo un breve riassunto della storia di questa istituzione, propongo una traduzione di tre capitoli che trattano il tema delle leggi relative al rilascio dei documenti agli immigrati, seguita da un'analisi di traduzione a livello lessicale e morfosintattico, per poi passare a un approfondimento sulla situazione politica e sociologica della Francia degli anni '80 e '90, periodo in cui si svolge il racconto.
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Il presente elaborato propone un approccio alla traduzione per l’infanzia e, più concretamente, è la proposta di traduzione del libro "Una princesa en motocicleta" di Raquel Garrido Martos. L’elaborato si presenta, inoltre, come proposta editoriale per una casa editrice italiana che si dedichi alla rottura degli stereotipi e alla prevenzione della discriminazione per un’educazione paritaria. Dunque, questo lavoro si propone anche come contributo all’abbattimento di modelli sessisti prestabiliti, al fine di garantire al giovane pubblico la libertà di creare una propria identità. La struttura del presente elaborato è divisa principalmente in quattro capitoli. Il primo presenta l’autrice, la casa editrice spagnola e la possibile casa editrice italiana per l’eventuale pubblicazione del libro e la tematica principale del racconto. Il secondo capitolo è la proposta di traduzione, mentre il terzo presenta un’analisi alla traduzione, cioè la spiegazione delle difficoltà riscontrate dal punto di vista fonetico, lessicale e morfosintattico e le rispettive soluzioni traduttive. Il quarto capitolo descrive in breve l’esperimento di lettura effettuato sul campo, dal quale sono derivate alcune scelte di traduzione. Infine, nella conclusione, si traggono delle brevi considerazioni relative al processo di traduzione.
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Nel seguente elaborato presenterò una proposta di traduzione di alcuni parti del sito internet ufficiale del Tour de France, famosa gara ciclistica che si svolge ogni anno nel mese di luglio in Francia. Inizierò con una parte teorica sui siti web, riportandone gli aspetti principali e spiegherò brevemente che cos’è la localizzazione di un sito. Nella seconda parte studierò in modo dettagliato la struttura del sito del Tour France e, di seguito, analizzerò le caratteristiche dei testi estrapolati e scelti dal sito con relative osservazioni, possibili difficoltà nella loro traduzione e presenterò inoltre il mio metodo traduttivo. Nella terza parte riporterò quindi i testi tradotti cercando di adattarne il più possibile il layout al sito web originale. Seguirà, nella quarta parte, il commento e la spiegazione delle scelte traduttive da me effettuate, con riferimento agli aspetti morfosintattici e lessicali dei testi. A questa parte aggiungerò un breve glossario, creato durante la fase di traduzione. Seguiranno le conclusioni e la bibliografia/sitografia, indispensabili nella fase di studio teorico ma anche in quella di traduzione.
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Il presente elaborato nasce dalla volontà di far conoscere, attraverso una proposta di traduzione del primo capitolo, il libro del farmacista e traditerapeuta Pascal Nadembega, originario del Burkina Faso. Come indica il titolo stesso, il libro tratta della medicina tradizionale africana, nei suoi aspetti magici e scientifici. Il testo è anche pretesto per tracciare una breve panoramica storica della medicina in Africa, dalle origini al giorno d'oggi, con ostacoli e relative soluzioni appartenenti a ogni epoca. Nella proposta di traduzione si cerca di mantenere lo stile oralizzato tipico del francese delle popolazioni africane, con l'aggiunta di note a piè di pagina per facilitare la comprensione di culturemi. L'analisi del testo di partenza e il commento alla proposta di traduzione si propongono di studiare le difficoltà incontrate durante il processo di traduzione, nonché di metterle in relazione con la natura ibrida dell'argomento trattato dall'autore.
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La presente tesi è volta a prospettare una proposta di traduzione dell’articolo di giornale «Poliglotti come camaleonti: Se parlano un’altra lingua cambiano personalità» pubblicato nel 2013 dal quotidiano nazionale La Repubblica, a seguito della diffusione di studi che dimostrano la fondatezza scientifica della compresenza di più identità socio-linguistico-culturali nei poliglotti, ritenute essere all’origine dell’insorgenza di tratti caratteriali anche contrastanti tra loro. Accanto alla traduzione, l’elaborato intende soffermarsi su aspetti cognitivi introdotti nell’articolo, con un approfondimento e una riflessione personale sugli studi sul cambiamento di personalità nei soggetti plurilingue. Nel dettaglio, la tesi si articola di 4 capitoli. In quello introduttivo (capitolo 1), mi propongo di instradare il lettore verso il campo della traduzione in ambito giornalistico, un settore poco analizzato ma degno di particolare attenzione per la sua unicità. Il capitolo 2 è interamente dedicato alla proposta di traduzione dell’articolo di La Repubblica di cui sopra, inserito in appendice. Segue un’analisi con commento alla traduzione (capitolo 3) all’interno della quale illustro la concatenazione di procedimenti tramite cui sono giunta alla realizzazione della traduzione, con conseguenti motivazioni concepite per giustificare determinate scelte traduttive. Il commento costituisce l'aggancio tra traduzione e riflessione sul contenuto tradotto. La tesi si conclude con il capitolo 4, dove appunto la questione di riferimento è “È possibile cambiare personalità nel passaggio da una lingua all’altra?”. A sostegno della mia riflessione ho consultato diverse fonti accademiche tra riviste, singoli articoli universitari e libri di testo.
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Questa tesi è costituita dalla traduzione di alcuni estratti del romanzo "Chengwei Heping Fandian", dell'autrice cinese Chen Danyan, corredata da un commento traduttivo incentrato soprattutto sulla traduzione dei realia e dei chengyu dal cinese all'italiano. Il commento prende inoltre in considerazione le ambientazioni e gli aspetti storico-culturali che fanno da sfondo alle vicende del romanzo, in particolare l'Hotel della Pace di Shanghai e la Campagna dei "Cinque anti" portata avanti dal regime maoista.
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Avete mai pensato alle biciclette parcheggiate in strada come a una fila infinita di venditrici di chilometri? Non vi sembra che quando la pioggia cade sul mare sia un po' come se le gocce andassero a far visita a un ricco parente? Vi siete mai chiesti a che cosa servano le stazioni? Karmelo Iribarren ci invita, in questi 29 componimenti, a farci trascinare in giro per la città, per parchi, a volare nel cielo o a navigare su barche che fendono il mare, e ad osservare il mondo intorno a noi con uno sguardo nuovo, con occhi di bambino. Un libro senza età, che può essere apprezzato tanto dai più piccoli quanto dagli adulti, perché è stato pensato per quel bambino che non muore mai, che si nasconde dentro ognuno di noi.