969 resultados para apprendimento integrale sapere libri di testo primitiva funzione integrale
Resumo:
La tesi si compone di una proposta di traduzione dei primi due capitoli del romanzo per ragazzi "Maikäfer, flieg!" di Christine Nöstlinger. Ad una breve introduzione segue un capitolo contenente alcune informazioni circa l’autrice e la sua opera, segue poi un’analisi del testo di partenza e delle sue caratteristiche. Il quarto capitolo contiene la proposta di traduzione e infine il quinto capitolo si compone di un commento alla traduzione, nel quale vengono esplicate le strategie adottate nel corso del processo traduttivo.
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Lo scopo di questo elaborato è di presentare le caratteristiche principali della localizzazione videoludica, dal punto di vista teorico e pratico. Un'analisi approfondita del processo di localizzazione di videogiochi è seguita dalla parte consacrata a "Grandpa", gioco open source che ho tradotto per un concorso di localizzazione. Gli ultimi capitoli sono dedicati alla mia proposta di traduzione, all'analisi del testo e al commento.
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La trasformata di Fourier (FT) è uno strumento molto potente implementato, oggi, in un enorme numero di tecnologie. Il suo primo esempio di applicazione fu proprio il campionamento e la digitalizzazione di segnali analogici. Nel tempo l'utilizzo della FT è stato ampliato a più orizzonti in ambito digitale, basti pensare che il formato di compressione '.jpg' utilizza una FT bidimensionale, mentre uno degli ultimi esempi di applicazione si ha nell'imaging digitale in ambito medico (risonanza magnetica nucleare, tomografia assiale computerizzata TAC ecc...). Nonostante gli utilizzi della FT siano molto diversificati il suo basilare funzionamento non è mai cambiato: essa non fa altro che modificare il dominio di una funzione del tempo (un segnale) in un dominio delle frequenze, permettendo così lo studio della composizione in termini di frequenza, ampiezza e fase del segnale stesso. Parallelamente all'evoluzione in termini di applicazioni si è sviluppato uno studio volto a migliorare e ottimizzare la computazione della stessa, data l'esponenziale crescita del suo utilizzo. In questa trattazione si vuole analizzare uno degli algoritmi di ottimizzazione più celebri e utilizzati in tal senso: la trasformata veloce di Fourier (Fast Fourier Transformation o FFT). Si delineeranno quindi le caratteristiche salienti della FT, e verrà introdotto l'algoritmo di computazione tramite linguaggio C++ dedicando particolare attenzione ai limiti di applicazione di tale algoritmo e a come poter modificare opportunamente la nostra funzione in modo da ricondurci entro i limiti di validità.
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Questo lavoro è volto a far conoscere l'opera dello scrittore H. Krausser "Einsamkeit und Sex und Mitleid" e il genere Pulp. Ho voluto approfondire alcune caratteristiche di questo genere perché è ancora poco conosciuto, dato che questa corrente letteraria è nata soltanto negli anni Novanta. Nella prima parte dell'elaborato ho inserito una breve presentazione del genere per spiegare l'origine del termine pulp e descrivere le caratteristiche principali che lo definiscono. In modo particolare mi sono concentrato sulla sua diffusione in Italia attraverso la corrente dei cannibali, indicandone i principali esponenti. Successivamente ho presentato l'autore Helmut Krausser che, attraverso un accurato lavoro letterario, è stato in grado di mettere insieme un mosaico di personaggi sparsi per la metropoli di Berlino. Julia König è una donna ambiziosa ed esigente, Vincent è un gigolò rinomato, Ekki un ex professore ridotto alla miseria, Swentja una giovane ragazza contesa tra due giovani e incapace di badare a sua sorella. Questi sono solo alcuni dei personaggi presenti nell'opera. Questo libro risultava interessante sul piano traduttivo poiché gli spunti da analizzare erano molteplici e, a mio avviso, intriganti. Visto l'ampio numero di personaggi, l'opera di H. Krausser è incentrata sul dialogo. Si tratta di una tipologia testuale che all'apparenza potrebbe sembrare semplice e lineare, ma in realtà può rivelarsi insidiosa per la traduzione. Infatti, non è semplice restituire la stessa spontaneità del testo di partenza e trasmettere in maniera fedele il registro tipico dell'oralità. Ho ritenuto opportuno analizzare questo genere letterario per le peculiarità che lo contraddistinguono dagli altri. Con i suoi toni crudi, violenti e talvolta anche cinici il pulp offre immagini di realtà drammatiche che producono un forte impatto emotivo sul lettore grazie a uno stile diretto, privo dei filtri della moralità e del pudore.
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Questo elaborato parte dalla proposta di traduzione di alcune tavole tratte da Catálogo de Besos di Raquel Díaz Reguera, un albo illustrato che presenta diversi casi di neologismi. Analizzando questo testo si nota come l’autrice abbia creato una storia comprensibile anche ai più piccoli ma che nasconde significati e rimandi che solo un pubblico adulto può capire. Trovandosi a dover tradurre un neologismo, un traduttore, si trova a dover risolvere diverse problematiche, sempre attenendosi alla volontà dell’autrice, deve scegliere se tradurre le nuove parole dando priorità ora alla composizione ora alla forma ora al suono senza però tralasciare il contenuto che deve produrre sempre lo stesso effetto voluto dall’autrice. Nell’elaborato si trova quindi un percorso che approfondisce le varie casistiche all’interno dell’albo, con un’analisi traduttologia delle scelte che si sono ritenute più opportune caso per caso, per arrivare a dimostrare come il traduttore stesso nel caso di “neologismo d’autore” si trasformi, data l’ampia discrezionalità, in un vero e proprio creatore di idiomi.
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L'obiettivo di questa tesi è proporre la traduzione di un testo per l'infanzia, Mon petit centre Pompidou, del quale non è stata ancora pubblicata una versione italiana. Il testo è una guida museale per bambini; l'autrice ha raccolto alcune delle opere che si trovano al centre Pompidou sotto forma di albo illustrato. Nell’elaborato, ci si propone di presentare qualche nozione di base sulla letteratura per l’infanzia e sulla sua traduzione, prima di passare direttamente alla proposta di traduzione vera e propria. A seguire un commento alla traduzione, in cui si esporranno le difficoltà incontrate e si darà spiegazione delle scelte effettuate. Le difficoltà principali della proposta di traduzione sono dovute allo specifico lettore target, per cui bisognerà adattare il testo di partenza in maniera da renderlo completamente fruibile e godibile per il bambino. A tal fine, sarà necessario operare certe modifiche al testo di partenza, simile ad una prosa poetica, per adattarlo alle particolarità fonetiche e espressive della lingua italiana.
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Il presente elaborato consiste in una proposta di traduzione dell’introduzione, opera dalla curatrice Saša Obuchova, al catalogo della mostra "Performans v Rossi: kartografija istorii" [La performance in Russia: una cartografia della sua storia], tenutasi al museo d’arte contemporanea Garaž di Mosca. L’elaborato consta di tre capitoli. Il primo, di carattere generale, descrive le caratteristiche del testo che si è scelto di tradurre, presenta brevemente l’autrice, la struttura del catalogo di cui tale testo fa parte e la mostra per la quale il catalogo è stato pubblicato, e dà infine qualche cenno sulla storia del museo Garaž. Il secondo, di carattere artistico, propone una riflessione sul significato della parola “performance” e una breve sintesi della storia della performance-art in Russia. Infine, nel terzo, si troverà la traduzione del testo "Ot slova k dejstvii" [Dalla parola all’azione] della curatrice della mostra Saša Obuchova, preceduta da un’introduzione al testo e alla traduzione.
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Il sistema di acquisizione dati del nuovo layer IBL di ATLAS conta attualmente 15 schede ROD attive sull’esperimento. In ognuna di queste schede sono presenti due catene JTAG per la programmazione e il test. La prima catena è facilmente accessibile da remoto tramite uno standard VME o Ethernet, mentre la seconda è accessibile solo tramite un programmatore JTAG. Accedere alla catena secondaria di tutte 15 le ROD è in primo luogo sconveniente poiché sarebbero necessari 15 programmatori diversi; in secondo luogo potrebbe risultare difficoltoso doverli gestire tutti da un unico computer. Nasce così l’esigenza di sviluppare un’elettronica aggiuntiva con funzione di controllo che riesca, tramite un unico programmatore, a distribuire un segnale JTAG in ingresso a 15 uscite selezionabili in maniera esclusiva. In questa tesi vengono illustrati i vari passaggi che hanno portato alla realizzazione del progetto ponendo attenzione alla scelta, al funzionamento e all’eventuale programmazione dei componenti elettronici che lo costituiscono. Per ogni parte è stato realizzato un ambiente hardware di prototipazione che ne ha garantito il test delle funzionalità. La scheda, basata su un microcontrollore ATmega 328-P, è attualmente in fase di completamento nel laboratorio di progettazione elettronica dell’INFN di Bologna. Il prototipo studiato e realizzato tramite il lavoro di questa tesi verrà anche utilizzato in ambiente CERN una volta che ne sarà convalidata l’affidabilità e potrà anche essere facilmente adattato a tutti gli esperimenti che usano un protocollo JTAG per la programmazione di dispositivi remoti.
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Questa tesi di laurea si riferisce allo studio cinematico e morfologico di flussi granulari composti di materiale vulcanico naturale tramite la strumentazione sperimentale GRANFLOW-sim presso il Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università Autonoma di San Luis Potosì in Messico. E’ stato adottato un approccio sperimentale finalizzato a riprodurre le condizioni fisico-meccaniche di flussi granulari secchi in piccola scala riconducibili a differenti ambienti deposizionali naturali e artificiali. La strumentazione è composta da una canaletta di alimentazione ad inclinazione fissa di 40° ed un piano di deposizione a inclinazioni variabile da 0° a 20° al fine di simulare diverse condizioni deposizionali. Specifici sensori in posizione fissa sullo strumento hanno consentito di raccogliere dati cinematici del flusso e morfologici del deposito corrispondente, rielaborati in profili di velocità e modelli morfologici digitali per ognuno degli esperimenti effettuati. E’ stata osservata una tripartizione del fronte del flusso granulare caratterizzata da i) clasti balistici isolati, ii) un fronte disperso costituito da clasti saltellanti che precede l’arrivo del iii) fronte compatto del flusso costituito dalla parte principale del materiale trasportato. La normalizzazione dei dati cinematici e morfologici ha reso possibile l’elaborazione di relazioni empiriche per lunghezza e larghezza del deposito e velocità massima del flusso in funzione di variabili condizioni di slope-ratio (rapporto tra l’inclinazione del piano di deposizione e della canaletta) e ΔH (differenza di quota tra l’area sorgente del flusso ed il fronte compatto del deposito). Queste relazioni sono state confrontate con i valori ottenuti da Zanchetta et al. (2004) per i flussi granulari naturali nell’area di Sarno, unico caso di studio reale confrontabile con le condizioni sperimentali adottate in questa tesi. Tale confronto ha mostrato una buona corrispondenza tra dati sperimentali e situazione reale nei casi in cui l’effetto di canalizzazione dei flussi granulari era trascurabile. Ciò evidenzia la possibilità di calibrare la strumentazione GRANFLOW-sim al fine di incorporare la valutazione dell’effetto di canalizzazione, ampliando il raggio di utilizzo delle relazioni empiriche ad un numero maggiore di casi di studio di flussi granulari naturali.
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Questa tesi è suddivisa in tre parti: una presentazione del poeta slovacco Miroslav Válek, la mia proposta di traduzione di sei poesie (Amore d'autunno, Lettera alla principessa, Poesia elementare, Sole, Così, Con la testa nel fuoco) e il relativo commento. L'obiettivo dell'elaborato è la presentazione di tre problematiche traduttive legate alla natura poetica del testo, ovvero la rima, il ritmo e il significato figurato, e delle strategie adottate nel corso della traduzione.
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Il lavoro svolto in questa tesi si inserisce in una ricerca iniziata pochi anni fa dal Dott. Bontempi. Riguarda la stima della fluenza fotonica tramite due metodi diversi da quelli adottati nella letteratura. I metodi proposti dalla letteratura valutano operativamente la fluenza fotonica ad alta intensità. Sono basati sulla correlazione tra fluenza fotonica e quantità dosimetriche, come l’esposizione o l’Air Kerma. Altre correlano la valutazione dell’HVL con la fluenza dei fotoni. Sebbene queste metodologie siano semplici da implementare, la valutazione della fluenza dei fotoni è ottenuta tramite il concetto di equivalenza del fascio monocromatico. Questo causa discrepanze nella valutazione della reale quantità di fotoni emessa dalla sorgente di raggi X. Il Dott. Bontempi ha sviluppato due diverse metodologie per il calcolo della fluenza: il primo metodo è basato sul calcolo del Kerma unito ad un modello semi empirico per il computo dello spettro dei raggi X. Il secondo metodo è invece basato sulla valutazione della funzione nNPS registrata in un’immagine a raggi X e quella ottenuta simulando il sistema sorgente-rivelatore.
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L'obiettivo di questa tesi è quello di fornire le informazioni di base che, un aspirante programmatore Android, deve sapere per scrivere applicazioni che facciano uso dei sensori presenti nei moderni telefoni cellulari (accelerometro, giroscopio, sensore di prossimità, ecc...). La tesi si apre citando qualche aneddoto storico sulla nascita del sistema operativo più famoso al mondo ed elencando tutte le releases ufficiali e le novità che hanno portato dalla 1.0 all'attuale 5.1.1 Lollipop. Verranno analizzate le componenti fondamentali per costruire un applicazione Android: Activities, Services, Content Providers e Broadcast Receivers. Verrà introdotto e approfondito il concetto di sensore, sia punto di vista fisico sia dal punto di vista informatico/logico, evidenziando le tre dimensioni più importanti ovvero struttura, interazione e comportamento. Si analizzeranno tutte i tipi di errori e problematiche reali che potrebbero influire negativamente sui valori delle misurazioni (disturbi, rumori, ecc...) e si propone la moderna soluzione del Sensor Fusion come caso particolare di studio, prendendo spunto dal lavoro di grandi aziende come la Invensense e la Kionix Inc. Infine, si conclude l'elaborato passando dalle parole al codice: verranno affrontate le fasi di analisi e d'implementazione di un'applicazione esemplificativa capace di determinare l'orientamento del dispositivo nello spazio, sfruttando diverse tecniche Sensor Fusion.
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La tesi si propone di investigare, mediante un approccio puramente quantitativo, il contenuto informativo e la morfologia della lingua del manoscritto di Voynich (VMS), noto per essere redatto in un alfabeto sconosciuto e tuttora non decodificato. Per prima cosa, a partire dal concetto di entropia, sviluppato nel contesto della teoria della informazione, si costruisce una misura del contenuto informativo di un testo (misura di Montemurro-Zanette); quindi, si presentano diversi esperimenti in cui viene misurata l'informazione di testi sottoposti a trasformazioni linguistiche di vario genere(lemmatizzazione, traduzione, eccetera). In particolare, l'applicazione al VMS di questa misura unita ad altre tecniche, ci permette di indagare la struttura tematica del manoscritto e le relazioni tra i suoi contenuti, verificando che esiste una continuità semantica tra pagine consecutive appartenenti a una stessa sezione. La grande quantità di hapax nel manoscritto ci porta poi a considerazioni di tipo morfologico: suggerisce infatti che la lingua del manoscritto sia particolarmente flessiva. La ricerca, in particolare, di sequenze di hapax consecutivi, ci porta a identificare -verosimilmente- alcuni nomi propri. Proprio per approfondire la morfologia della lingua si costruisce infine un grafo linguistico basato sostanzialmente sulla distanza di Hamming; confrontando la topologia di questi grafi per alcune lingue e per la lingua del VMS si osserva che quest'ultimo si distingue per maggiore densità e connessione. Traendo le conclusioni, i forti indizi a favore della presenza di un contenuto informativo nel testo confermano l'ipotesi che questo sia scritto in una vera lingua. Tuttavia, data la notevole semplicità delle regole di costruzione morfologiche, a nostro parere non sembra assimilabile ad una lingua naturale conosciuta, ma piuttosto ad una artificiale, creata appositamente per questo testo.
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In questa tesi è trattato il tema della soddisfacibilità booleana o proposizionale, detta anche SAT, ovvero il problema di determinare se una formula booleana è soddisfacibile o meno. Soddisfacibile significa che è possibile assegnare le variabili in modo che la formula assuma il valore di verità vero; viceversa si dice insoddisfacibile se tale assegnamento non esiste e se quindi la formula esprime una funzione identicamente falsa. A tal fine si introducono degli strumenti preliminari che permetteranno di affrontare più approfonditamente la questione, partendo dalla definizione basilare di macchina di Turing, affrontando poi le classi di complessità e la riduzione, la nozione di NP-completezza e si dimostra poi che SAT è un problema NP-completo. Infine è fornita una definizione generale di SAT-solver e si discutono due dei principali algoritmi utilizzati a tale scopo.
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Questo elaborato si basa sulla proposta di traduzione del saggio letterario giornalistico "Antisemiten sind mir egal" di Maxim Biller pubblicato sulla Zeit (Nº 41/2014) il 18.10.2014. L'idea di usare questo testo è nata da una lezione di letteratura tedesca svolta quest'anno durante il secondo semestre dal professor Giovanni Nadiani. Sicuramente questa traduzione è stata fin dall'inizio una grande sfida vista la difficoltà del testo dovuta al tema legato all'attualitá e ricco di riferimenti alla cultura tedesca e israeliana, per i quali si è rivelato necessario l'uso delle note a piè di pagina con l’obiettivo di agevolare la comprensione al lettore italiano. Una volta superate le difficoltà iniziali, sviluppare questo elaborato si è rivelato molto interessante e mi ha arricchita molto sia a livello personale sia a livello formativo. Per poter rendere il testo tradotto in modo adeguato, il traduttore deve prima comprendere il messaggio originario. La comprensione del linguaggio è possibile solo se emittente e destinatario condividono il contesto situazionale e la cultura di riferimento. Per riuscire a comprendere totalmente il messaggio, i destinatari del testo tradotto potrebbero avere difficoltà interpretative. Da qui l’esigenza di aggiungere parti esplicative per colmare e sanare le divergenze tra cultura di partenza e di arrivo. Questo lavoro è stato lungo e impegnativo ma anche fonte di grande soddisfazione e uno stimolo ad approfondire non solo la mia conoscenza della lingua tedesca, ma anche quella della mia lingua madre. Infine spero con la mia proposta di traduzione di essere riuscita ad avvicinare il pubblico italiano a questo saggio, che mette in discussione una tematica di grande attualità e su cui è sempre bene riflettere.