912 resultados para traduzione, poesia, catalano


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Proposta di traduzione della prima parte della raccolta di poesie "Tenebra" dell'autore catalano David Castillo. L'elaborato, oltre al commento alla traduzione, propone un'analisi sulla metodologia di traduzione di componimenti poetici: chi può tradurre poesia? Il talento traduttivo può prescindere da quello poetico? Cosa distingue un traduttore da un poeta? Tradurre poesia è un'operazione difficile; più di tutto, è una sfida, non facile da vincere. Quale sia la vittoria, poi, è tutto da vedere. E del resto, se tradurre fosse facile, non sarebbe poi così bello.

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Avete mai pensato alle biciclette parcheggiate in strada come a una fila infinita di venditrici di chilometri? Non vi sembra che quando la pioggia cade sul mare sia un po' come se le gocce andassero a far visita a un ricco parente? Vi siete mai chiesti a che cosa servano le stazioni? Karmelo Iribarren ci invita, in questi 29 componimenti, a farci trascinare in giro per la città, per parchi, a volare nel cielo o a navigare su barche che fendono il mare, e ad osservare il mondo intorno a noi con uno sguardo nuovo, con occhi di bambino. Un libro senza età, che può essere apprezzato tanto dai più piccoli quanto dagli adulti, perché è stato pensato per quel bambino che non muore mai, che si nasconde dentro ognuno di noi.

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Il presente elaborato consiste nella traduzione dalla lingua araba alla lingua italiana di alcuni brani poetici dell'autore siriano Nizar Qabbani. Si tratta in particolare dei testi Aurāq Isbāniya, (Diari spagnoli), Ahzān fi-l-Andalus (Tristezze in Al-Andalus), Gharnāṭa (Granada). I temi principali di queste poesie sono delle suggestioni della Spagna e soprattutto la nostalgia sentita dall'autore, nel suo nazionalismo arabo, per l'antico califfato di Al-Andalus. L'elaborato è diviso in cinque sezioni: 1. Introduzione: spiegazione del tema centrale dei brani tradotti. 2. L'autore. Breve biografia e opera: un'introduzione sulla vita e la produzione artistica di Nizar Qabbani. 3. Traduzione e testo originale: parte centrale dell'elaborato, la traduzione dei poemi con testo originale arabo a fronte. 4. Commento di traduzione: esposizione di scelte e strategie traduttive che sono state seguite per la realizzazione del lavoro. 5. Bibliografia. Tutti i testi consultati per la stesura dell'elaborato.

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Il seguente elaborato presenta la proposta di traduzione verso l’italiano del libro di poesia per l’infanzia “El lenguaje de las cosas” (2011), dell’autrice cilena María José Ferrada, illustrato da Pep Carrió ed edito dalla casa editrice spagnola El Jinete Azul. “El lenguaje de las cosas” è composto da 24 brevi poesie in versi liberi, ognuna di esse dedicata a un diverso oggetto della casa: attraverso un linguaggio semplice e immediato e originali intrecci di metafore, l’autrice invita i lettori a guardare ciò che li circonda con occhi diversi, regalando loro qualche attimo di dolcezza e strappando sempre un sorriso. Tutti i componimenti sono accompagnati dalle raffinate illustrazioni di Pep Carrió e, pertanto, durante il processo di traduzione è stato necessario prestare particolare attenzione sia al livello del suono e del linguaggio poetico che alla stretta interazione tra parole e immagini. Il lavoro è suddiviso in diverse sezioni: una prima parte di presentazione del libro originale e della sua autrice; la proposta di traduzione con relativo commento alle problematiche traduttive e alle diverse strategie impiegate; le interviste realizzate all’editore Antonio Ventura e alla scrittrice María José Ferrada; e infine una breve analisi del ruolo della poesia nella letteratura per l’infanzia e delle prospettive editoriali della versione italiana del libro, accompagnata dalla rispettiva scheda di presentazione editoriale.

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In questo elaborato, articolato in quattro sezioni principali, propongo la traduzione di poesie per l’infanzia scritte dagli autori brasiliani Sônia Barros, Cecília Meireles, José Paulo Paes e Ruy Proença, con attenzione particolare alla riproduzione delle sonorità originali. Nella prima sezione, presento un excursus riassuntivo della storia della letteratura brasiliana. Al fine di creare dei riferimenti cronologici e culturali per il lettore dell’elaborato, fornisco nozioni sulla nascita e lo sviluppo della letteratura in Brasile dalle origini fino ai giorni nostri, dando informazioni relative ad autori, opere e correnti letterarie e, quando necessario, citando avvenimenti storici particolarmente importanti. Accanto a questa contestualizzazione più generica, i paragrafi presentano approfondimenti sull’evoluzione che la letteratura dedicata all’infanzia ha avuto in Brasile attraverso i secoli. La seconda sezione si concentra sugli autori delle poesie tradotte, ovvero Sônia Barros, Cecília Meireles, José Paulo Paes e Ruy Proença. Per ognuno di essi riporto le notizie biografiche più importanti, le tappe della carriera letteraria, la linea di pensiero e di scrittura che li caratterizza maggiormente e i titoli delle loro opere più famose. Successivamente troviamo la sezione dedicata al lavoro di traduzione. Ognuna delle tredici poesie è presentata a fianco della propria traduzione, così da poter cogliere già a un primo sguardo le peculiarità che caratterizzano l’originale e versione italiana da me proposta. Infine, l’ultima sezione dell’elaborato riguarda il commento della traduzione. In questa parte motivo l’atteggiamento traduttivo tenuto nei confronti dei testi, cosciente delle peculiarità del genere poesia e in particolare di quella rivolta a un pubblico di giovanissimi. In seguito, analizzo dettagliatamente quali sono stati i problemi riscontrati durante il mio lavoro e le strategie che ho adottato per superarli.

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Il seguente elaborato presenta la proposta di traduzione verso l’italiano del libro di poesia per l’infanzia “¿Sabrá volar el mar?” (2010), dell’autore spagnolo José Corredor-Matheos, illustrato da Noemí Villamuza ed edito dalla casa editrice spagnola El Jinete Azul. “¿Sabrá volar el mar?” è composto da 25 poesie brevi ed è diviso in 4 sezioni, ognuna delle quali ha un titolo che suggerisce al lettore le tematiche affrontate nelle poesie seguenti. Le poesie raccolte in questo libro creano un complesso gioco di specchi e ci invitano a guardare ciò che ci circonda da un punto di vista diverso, a porci delle domande su quanto diamo per scontato e a vedere la vita come un assurdo e inutile mistero a cui abbandonarsi con gioia e spontaneità. Si tratta di un libro “atipico” ed eterogeneo, con componimenti che si rifanno a una ninna nanna, altri a un haiku giapponese e altri ancora alla tradizione classica occidentale. Una raccolta di poesie che possono essere apprezzate tanto dai bambini quanto dagli adulti, perché il linguaggio delle emozioni è comprensibile a tutte le età. Durante il processo di traduzione è stato necessario prestare particolare attenzione all’aspetto fonetico e ritmico, alla stretta interazione tra parole e immagini, alle metafore e alle scelte lessicali. Il lavoro è suddiviso in diverse sezioni: un’introduzione di riflessione sul lavoro del poeta e del traduttore, seguita dal motivo della scelta del libro; la presentazione del libro originale e del suo autore; la proposta di traduzione con relativo commento alle problematiche traduttive e alle diverse strategie impiegate; l’intervista realizzate all’editore Antonio Ventura; una scheda di presentazione editoriale; e infine una breve analisi del ruolo della letteratura e in particolare della poesia, sia per l’infanzia che per un pubblico adulto.

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La traduzione poetica viene affrontata sul piano empirico dell'analisi testuale. Una breve introduzione presenta le riflessioni più importanti sulla traduzione del testo poetico, da Benjamin e Steiner fino alle teorie più recenti di Meschonnic, Apel, Berman e Mattioli. Alla luce di queste teorie vengono analizzate le opere di due coppie di poeti e poeti-traduttori. Nel primo esempio troviamo il poeta svizzero (francofono) Philippe Jaccottet alle prese con l'intera opera di Ungaretti; nel secondo il rapporto travagliato di Vittorio Sereni con la poesia di René Char. Oltre a indagare la natura problematica della traduzione poetica come pratica e come esperienza, questa tesi di Letteratura Comparata vuole presentare la traduzione come strumento ermeneutico e come meccanismo rienunciativo: il suo ruolo nella dialettica delle influenze e dell'evoluzione letteraria è da considerarsi infatti essenziale. La vocazione originariamente etica della traduzione è sfondo costante della trattazione.

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Il presente elaborato consiste in una proposta di traduzione di poesie selezionate dall’opera della poetessa Vera Pavlova, un’autrice ormai affermata in Russia ma ancora poco conosciuta all’estero, soprattutto in Italia. Proprio per questo motivo si è deciso di presentarla al lettore italiano dal punto di vista biografico e artistico. Nel primo capitolo di questo elaborato ripercorreremo infatti la sua vita, sia privata che artistica, citandone gli eventi più importanti. A questa seguirà un’introduzione alla poesia di Vera Pavlova, affrontandone sinteticamente la dichiarazione di poetica analizzando alcuni dei suoi versi. Seguirà il commento in cui verranno spiegate le principali problematiche contro le quali ci si è scontrati durante il processo traduttivo. Infine concluderemo con una riflessione che cercherà di riassumere l’essenza dell’opera di Vera Pavlova. Infine verrà la traduzione delle poesie scelte , corredate da testo originale a fronte.

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Nel presente elaborato mi sono proposta di analizzare in che modo il testo viene percepito in maniera diversa da ognuno di noi, a seconda dell’esperienza estetica, e su come questo si rifletta sulla traduzione. Al fine di poter sviluppare tale questione, ho voluto esaminare la traduzione delle opere teatrali La vida es sueño di Pedro Calderón de La Barca e The tempest di William Shakespeare che è stata portata a termine rispettivamente da Pier Paolo Pasolini attraverso l’opera Calderón e da Giorgio Strehler insieme a Agostino Lombardo attraverso la messa in scena de La tempesta. Da un lato, Pasolini adatta e traspone il testo attraverso il suo modo di fare teatro, un “Teatro di Parola”, che non è solo impegno civile e dibattito critico, ma anche poesia e autoriflessione, in cui l’attore rappresenta un veicolo di idee. D’altro canto, la traduzione portata a termine da Giorgio Strehler e Agostino Lombardo è intesa come messa in scena, dove l’attore incarna il testo, con il fine di trasmettere la profondità del testo stesso. La prima parte è dedicata ad una riflessione su tematiche relative a quello che mi sono proposta di sviluppare nell’elaborato, come per esempio l’ermeneutica del testo, l’esperienza estetica, l’esistenza o meno di una traduzione definitiva. La parte centrale, invece, si concentra sulle due opere sopra citate, in particolar modo sui due approcci traduttivi differenti, che rappresentano due modi diversi di interpretare il testo.

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Questo elaborato ha lo scopo di presentare la “slam poetry”, una disciplina con la quale solo recentemente il pubblico italiano si è confrontato. Spiegherò di cosa si tratta, quando e perché si è originata, come si è evoluta e perché ha avuto così tanto successo con alcune categorie di persone. Non mancherà anche una riflessione generale sulla traduzione della poesia e verrà dato abbondante spazio alle propostedi traduzione di alcuni brani di slam poetry, scelti tra quelli partecipanti al concorso di Chicago del 2008, con relativo commento alla traduzione.

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Questa tesi è suddivisa in tre parti: una presentazione del poeta slovacco Miroslav Válek, la mia proposta di traduzione di sei poesie (Amore d'autunno, Lettera alla principessa, Poesia elementare, Sole, Così, Con la testa nel fuoco) e il relativo commento. L'obiettivo dell'elaborato è la presentazione di tre problematiche traduttive legate alla natura poetica del testo, ovvero la rima, il ritmo e il significato figurato, e delle strategie adottate nel corso della traduzione.

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L'elaborato ha lo scopo di ppresentare il poeta russo Boris Ryzhij ad un lettore italiano attraverso la traduzione di poesie scelte. Nonostante B. Ryzhij sia diventato ormai un autore di culto in Russia, in Italia rimane sconosciuto ai più. La traduzione è preceduta da una introduzione al panorama letterario russo della fine degli anni 90, una introduzione ala poetica di Ryzhij e da una nota.

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L'obiettivo di questo studio è stato quello di tracciare il percorso e gli elementi che hanno caratterizzato il fenomeno della Canción Protesta, ascrivibile al più ampio movimento della Canción Popular, nel tardo franchismo, partendo dalle origini di tale fenomeno, riconducibili alla nascita della Nova Cançó catalana negli anni Cinquanta. Si ritiene che il ruolo della musica nel contesto relativo al nostro studio, sia una chiave fondamentale per ottenere un nuovo tipo di interpretazione della storia politica, sociale e soprattutto culturale della Spagna. Generalmente quello musicale, non è un ambito al quale viene fatto riferimento quando ci addentriamo nell'analisi di determinati momenti storici, mentre, come abbiamo potuto constatare dal nostro studio, i fenomeni e i movimenti musicali sono di grande aiuto per comprendere l'evoluzione degli eventi e della storia di un Paese.

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"Nel solenne trasporto delle generi di Pio VI. S.P. da calenza a Roma : ode italiana del nobil Sig. conte Francesco Pimbiolo degli Engelfreddi, e traduzione in versi Latini del Sig. ab. d. Gio. Prosdocimo Dr. Zabeo"--P. [9]-23.

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Analisi contrastiva delle modalità di traduzione in finnico dei Tempi verbali e delle perifrasi aspettuali dell italiano (Italian Philology) The topic of this research is a contrastive study of tenses and aspect in Italian and in Finnish. The study aims to develop a research method for analyzing translations and comparable texts (non-translation) written in a target language. Thus, the analysis is based on empirical data consisting of translations of novels from Italian to Finnish and vice versa. In addition to this, for the section devoted to solutions adopted in Finnish for translating the Italian tenses Perfetto Semplice and Perfetto Composto, 39 Finnish native speakers were asked to answer questions concerning the choice of Perfekti and Imperfekti in Finnish. The responses given by the Finnish informants were compared to the choices made by translators in the target language, and in this way it was possible both to benefit from the motivation provided by native speakers to explain the selection of a tense (Imperfekti/Perfekti) in a specific context compared with the Italian formal equivalents (Perfetto Composto/Perfetto Semplice), and to define the specific features of the Finnish verb tenses. The research aims to develop a qualitative method for the analysis of formal equivalents and translational changes ( shifts ). Although, as the choice of Italian and Finnish progressive forms is optional and related to speaker preferences, besides the qualitative analysis, I also considered it necessary to operate a quantitative one in order to find out whether the two items share the same degree of correspondence in frequency of use. In this study I explain translation choices in light of cognitive grammar, suggesting that particular translation relationships derive from so-called construal operations. I use the concepts of cognitive linguistics not only to analyze the convergences and divergences of the two aspectual systems, but also to redefine some general procedures related to the phenomenon of translation. For the practical analysis of the corpus were for the most part employed theoretical categories developed in a framework proposed by Pier Marco Bertinetto. Following this approach, the notions of aspect (the morphologic or morphosyntactic, subjective level) and actionality (the lexical aspect or objective level, traditionally Aktionsart) are carefully distinguished. This also allowed me to test the applicability of these distinctions to two languages typologically different from each other. The data allowed both the analysis of the semantic and pragmatic features that determine tense and aspect choices in these two languages, and to discover the correspondences between the two language systems and the strategies that translators are forced to resort to in particular situations. The research provides not only a detailed and analytically argued inventory about possible solutions for translating Italian tenses and aspectual devices in Finnish that could be of pedagogical relevance, but also new contributions about the specific uses of time-aspectual devices in the two languages in question.