999 resultados para Traduzione, titoli, episodi, serie televisiva
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Il presente lavoro si pone come obiettivo principale la traduzione del testo teatrale "La Trilogie des flous" del drammaturgo quebecchese Daniel Danis. I primi tre capitoli sono dedicati a un lavoro di ricerca e documentazione sulle specificità della traduzione teatrale e sulle caratteristiche del teatro contemporaneo in cui si inserisce l’autore dell’opera in esame. La traduzione dell’opera è, infatti, preceduta dallo studio delle caratteristiche strutturali del testo teatrale, generalmente composto da un titolo, didascalie e dialoghi, e del linguaggio utilizzato sulla scena. La traduzione teatrale esige una riflessione sull’obiettivo del testo, che può essere pensato per la messinscena o per la lettura. È da questa distinzione che derivano le scelte del traduttore. "La Trilogie des flous" è un poema drammatico, messo in scena per la prima volta nel 2008. Il testo si inserisce nel panorama teatrale contemporaneo con le sue caratteristiche tipiche: l’assenza di una favola ben strutturata, il ricorso a strumenti tecnologici e i personaggi fuori dagli schemi tradizionali che confluiscono nella voce di un autore “rapsodo”. Il linguaggio frammentato, le parole interrotte da puntini di sospensione e le rime pongono diverse difficoltà alla traduzione. Nel testo di arrivo si è cercato soprattutto di conservare la musicalità e le sensazioni suscitate dal testo di partenza. Le scelte traduttive più significative sono illustrate nel commento alla traduzione.
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Questa tesi si propone di studiare quale sia e quale sia stato il ruolo della lingua francese nella storia della Tunisia analizzando e traducendo il romanzo La marche de l’incertitude dell’autore tunisino Yamen Manaï, pubblicato dapprima in Tunisia da Elzévir nel 2008 e da Elyzad poche nel 2010 e nel 2013 da Didier in Francia. Ho optato per la traduzione di un romanzo recentemente scritto da un giovane autore contemporaneo con l’obiettivo di mostrare quanto la letteratura francofona sia ancor oggi fiorente in Tunisia (e non solo). Infine, con il sostegno dell'autore e dell'editrice tunisina, questo progetto dovrebbe a breve concretizzarsi nella pubblicazione della traduzione.
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La tesi si pone l’obiettivo di indagare il ruolo del portico nella città, non come singolo episodio architettonico, bensì come bene culturale diffuso in maniera capillare. Si vuole sottolineare l’importanza del binomio portici e tessuto urbano, poiché spesso ci si limita a studiarne solo l’evoluzione dei metodi costruttivi e del linguaggio. Il susseguirsi di episodi porticati, indistintamente dalla propria ricchezza architettonica, definisce la forma della città ed eleva il tessuto edilizio a monumento, pertanto una distinzione tra emergenze architettoniche ed edilizia minore, in termini di valore, non risulta soltanto superflua, ma bensì fuorviante. Il valore del portico è intrinseco alla sua presenza e si incorrerebbe in una serie di disguidi ad affermare che sono gli edifici monumentali a dare valore alla città: Portici monumentali e seriali dialogano nel continuum dando vita ad un unicum che assume valore in quanto intero, non totale, come più volte affermato da Cesare Brandi. La ricerca in parallelo sull’evoluzione urbanistica della città e sull’origine e lo sviluppo dei portici, intrecciata con i dati relativi ai rilievi diretti delle sezioni stradali e dei casi studio, ha permesso la ricostruzione dello sviluppo del portico in relazione all’evoluzione del tessuto urbano nel corso dei secoli, individuando tre momenti ritenuti fondamentali: la diffusione dell’elemento porticato nelle città medievali, la risposta politica di bologna e il portico come elemento determinante l’evoluzione del linguaggio della città. Si è così dimostrato come la città, in ogni epoca storica, abbia identificato nei portici un mezzo tramite il quale rinascere senza perdere la propria storicità e continuità architettonica. In conclusione, si è elaborata una “carta del restauro dei portici”, che possa indirizzare l’intervento di restauro verso un approccio culturale, al fine di garantire la salvaguardia dell’intero sistema porticato, a prescindere dal linguaggio del singolo manufatto.
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Visto lo straordinario successo mondiale della quadrilogia L’amica geniale di Elena Ferrante, questa tesi si pone l’obiettivo di analizzare la traduzione in cinese del primo volume e di spiegare quale sia stata la ricezione di un romanzo italiano di tale valore da parte del pubblico cinese. L’amica geniale è indubbiamente uno dei capolavori della letteratura italiana degli ultimi dieci anni. Pubblicata a partire dal 2011, la quadrilogia è diventata in breve tempo un best-seller in tutto il mondo, ottenendo il primo posto anche nelle classifiche dei libri più letti in Cina. Basato sulla storia della travagliata amicizia che legherà per sempre Elena e Lila, due bambine provenienti da un rione povero della periferia di Napoli, il romanzo si presenta come il racconto indiretto dell’evoluzione storica e sociale dell’Italia del Secondo Novecento. L’opera si contraddistingue dunque per una forte connotazione italiana e, in particolar modo, regionale: il presente lavoro è quindi incentrato sull’analisi della traduzione in cinese di tutti gli elementi culturo-specifici che contribuiscono alla creazione dell’immagine dell’Italia e della realtà locale in cui è ambientata la quadrilogia. Considerando, poi, l’universalità dei temi trasmessi da L’amica geniale, che ne hanno favorito il consenso internazionale, questa tesi si focalizza anche sull’impatto che il romanzo ha avuto sui lettori e sulle lettrici cinesi, provenienti da un background culturale molto distante da quello italiano.
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Il presente elaborato è stato realizzato attraverso il progetto Language Toolkit, sviluppato grazie alla collaborazione fra la Camera di Commercio della Romagna e il Dipartimento Interpretazione e Traduzione del Campus di Forlì (DIT). Mediante questo progetto, il candidato ha potuto portare a termine la localizzazione del sito web aziendale di FAM Batterie s.r.l. dall'italiano allo spagnolo. Lo scopo di questa tesi è quello di presentare e analizzare tale progetto di localizzazione. Per questo motivo, il lavoro è stato strutturato in due sezioni principali. Nella prima parte si discuterà del processo di internazionalizzazione di impresa per identificare il modo in cui un'azienda può espandersi, focalizzando l’attenzione sull'impatto che la globalizzazione e la digitalizzazione possono avere al momento di prendere questa decisione. Nella seconda parte si approfondirà il processo di localizzazione, che sarà discusso per dimostrare la necessità di adattarsi a un locale come passaggio fondamentale per una corretta internazionalizzazione. Infine, verrà analizzato il progetto specifico di localizzazione del sito web www.fambatterie.it, evidenziandone gli elementi più importanti dal punto di vista della traduzione.
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Changhen ge 长恨歌 (1995) è il capolavoro dell’autrice contemporanea Wang Anyi, e segue una ragazza di Shanghai, Wang Qiyao, da studentessa fino alla morte prematura, in una continua lotta per restare a galla in una società in costante cambiamento. Il romanzo copre un arco temporale di quasi quarant’anni, sfiorando a malapena alcuni degli eventi più monumentali della storia moderna cinese. Dopo essersi aggiudicato numerosi riconoscimenti, ad anni dalla sua uscita, Changhen ge guadagna finalmente notorietà a livello internazionale grazie alla pubblicazione di diverse traduzioni; tra queste, l’inglese Song of Everlasting Sorrow (2008), e l’italiana La canzone dell’eterno rimpianto (2011). Attraverso un’analisi contrastiva delle due traduzioni, l’obiettivo dell’elaborato è osservare e rilevare, se presenti, eventuali differenze sistematiche nell’approccio alla traduzione di narrativa cinese. Nello specifico, lo studio punta a far luce su possibili tendenze strategiche nella traduzione dal cinese in inglese e in italiano e confrontarle. Al fine dell’analisi, sono stati selezionati due capitoli di Changhen ge in base alle loro caratteristiche testuali e stilistiche e al loro contenuto. A seguito di una lettura approfondita dei tre testi alla ricerca di caratteristiche testuali e differenze, l’analisi si è concentrata su diverse aree di interesse, spaziando da strategie e tendenze traduttive più superficiali a elementi e aspetti più culturo-specifici, nonché alcune peculiarità linguistiche e discorsive del cinese. Da un lato, l’analisi contrastiva ha evidenziato varie differenze tra i due approcci traduttivi, specialmente per ciò che concerne tendenze deformanti a livello strutturale, testuale e coesivo. D’altra parte, tuttavia, sono emerse molte similarità nell’osservazione delle strategie impiegate per elementi culturo-specifici e alcuni aspetti linguistici e discorsivi.
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Il presente elaborato propone una traduzione dal cinese all’italiano di un estratto de I racconti del Sahara, un’opera che include alcune delle storie più belle di San Mao, l’autrice taiwanese che ha conquistato il continente asiatico. L’analisi, che non si concentra unicamente sulla traduzione, inizia esaminando la storia politica e letteraria di Cina e Taiwan, necessaria a comprendere il contesto sociale in cui l’opera si è affermata sul mercato di entrambi i paesi, e prosegue tracciando un profilo biografico dell’autrice, in modo da comprendere meglio il suo stile di vita ‘bohémien’ nonché le ragioni del suo successo. Si parlerà poi delle tecniche traduttive utilizzate. In particolare, dopo una breve introduzione alle principali teorie sulla traduzione letteraria, alcune delle quali sono alla base della mia attività traduttiva, verrà presentata un’analisi traduttologica specifica di quegli elementi la cui traduzione ha richiesto un maggiore impegno.
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Il presente elaborato offre una proposta di traduzione verso l'italiano dei primi 30 capitoli del webcomic cinese Xie Wendong. Il lavoro svolto vuole sottolineare l'importanza dei recenti sviluppi tecnologici per il panorama mondiale del fumetto e porre l'attenzione sulle scelte traduttive operate nella resa dell'opera citata. A questo proposito, la proposta di traduzione è preceduta da una descrizione delle caratteristiche del fumetto e un excursus storico sulla nascita e lo sviluppo della nona arte (capitolo 1) e da un approfondimento sulla sua evoluzione con riferimento alle tecnologie digitali e alla comunicazione via Internet (capitolo 2). I capitoli 3 e 4 si concentrano sulla traduzione del fumetto, rispettivamente descrivendone le principali sfide e le diverse strategie adottabili per la sua resa, e proponendo un'analisi dettagliata del lavoro svolto, in cui verranno evidenziati gli aspetti più importanti e le scelte traduttive compiute, influenzate dalle caratteristiche del medium e dettate dalla volontà di riportare nella versione italiana gli elementi salienti dell'originale.
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Questa tesi presenta la proposta di traduzione del romanzo "The Boy Who Could Fly" della scrittrice e illustratrice britannica Sally Gardner, e nasce dall’interesse per i modelli maschili positivi nella letteratura per l’infanzia e per ragazzi. Il libro fa parte della bibliografia del progetto G-Book, progetto finanziato dall’Unione Europea e a cura del Centro MeTRa dell’Università di Bologna volto alla promozione della letteratura gender positive per l’infanzia e per ragazzi. L’autrice tratta con ironia argomenti delicati come la valorizzazione della diversità e le relazioni familiari e tra coetanei. La tesi è suddivisa in quattro capitoli. Il primo capitolo è dedicato all’evoluzione della letteratura per l’infanzia e per ragazzi in una prospettiva gender positive, al ruolo della scuola nell’educazione alla lettura e alla sensibilizzazione per un’effettiva uguaglianza di genere e ai principali atti legislativi. Vengono presentati il Centro MeTRa, il progetto G-Book, l’analisi delle pubblicazioni per fasce d’età e delle relative questioni traduttive e, da ultimo, viene affrontato il rapporto degli italiani con la lettura. Il secondo capitolo contiene una presentazione dell’autrice, delle sue opere, dei caratteri salienti del romanzo e dei temi affrontati. Nel terzo capitolo viene esposta la scelta relativa al tema della presente tesi, ovvero i male characters e come i modelli maschili positivi possano avere un’influenza nella lotta per la parità di genere e per il superamento degli stereotipi. In questa parte dell’elaborato viene analizzata più a fondo la bibliografia G-Book e vengono presentati i capitoli del romanzo che sono stati tradotti. Il quarto capitolo comprende il commento alla traduzione e la tesi termina con due possibili collocazioni editoriali di The Boy Who Could Fly e la scheda di lettura del libro.
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The aim of this dissertation is to propose a translation into Italian of two American picturebooks: Is That For a Boy or a Girl? written by S. Bear Bergman and illustrated by Rachel Dougherty, and Jacob's New Dress written by Sarah and Ian Hoffman and illustrated by Chris Case. The common thread of the two books is the critique of gender stereotypes in children’s literature and in other aspects of childhood at large, such as gender expression. The two titles were in fact selected from the bibliography created by the European project G-BOOK (Gender Identity: Child Readers and Library Collections), which was spearheaded by Centro MeTRa, an Italian research centre affiliated with the University of Bologna which aims to promote gender-positive and inclusive literature. The thesis is divided into four chapters, the first of which is devoted to a discussion of children's literature as a whole and to the analysis of the illustrated fiction subgenre, the category to which the above-mentioned volumes belong. The second chapter focuses on diversity, highlighting its key role in education and the relevant trends in publishing and translation studies. The third chapter consists of a brief presentation of the works I have chosen. Following the introduction of the plot and the biography of the authors, the chapter focuses on the analysis of the two illustrated books from a linguistic, stylistic, iconographic and commercial point of view, in preparation for translation. Finally, in the fourth chapter I present my translation proposal, complete with a commentary on the problems I encountered and the translation techniques that allowed me to overcome them.
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Il progetto ANTE riguarda i nuovi sistemi di traduzione automatica (TA) e la loro applicazione nel mondo delle imprese. Lo studio prende spunto dai recenti sviluppi legati all’intelligenza artificiale e ai Big Data che negli ultimi anni hanno permesso alla TA di raggiungere livelli qualitativi molto elevati, al punto tale da essere impiegata da grandi multinazionali per raggiungere nuove quote di mercato. La TA può rispondere positivamente anche ai bisogni delle imprese di piccole dimensioni e a basso tenore tecnologico, migliorando la qualità delle comunicazioni multilingue attraverso delle traduzioni in tempi brevi e a costi contenuti. Lo studio si propone quindi di contribuire al rafforzamento della competitività internazionale delle piccole e medie imprese (PMI) emiliano- romagnole, migliorando la loro capacità di comunicazione in una o più lingue straniere attraverso l’introduzione e l’utilizzo efficace e consapevole di soluzioni ICT di ultima generazione e fornire, così, nuove opportunità di internazionalizzazione.
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Questa tesi è l’edizione critica, con traduzione italiana e note di commento, dell’opera alchemica di un autore bizantino, detto il Filosofo Cristiano. Nella parte introduttiva si esaminano le testimonianze dirette e indirette dell’opera, senza tralasciare l’analisi di alcuni problemi storici concernenti il nome e la datazione del nostro autore. L’edizione critica, con traduzione a fronte in italiano, è il nucleo della tesi. Seguono alcuni capitoli sulle varianti recenziori e le note di commento più estese, concernenti specifici punti dell’opera. Concludono il presente lavoro le appendici e le tabelle riguardanti l’ordinamento dei capitoli del Cristiano e la posizione dell’opera all’interno del corpus alchemico greco, secondo i principali manoscritti.
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Ancora poco è stato detto riguardo alla traduzione del trattato latino Rerum memorandarum libri di Petrarca compiuta da Giuseppe Fracassetti (1802-1883) nel 1860 e rimasta inedita. Fracassetti, avvocato e poliedrico studioso di Fermo, si dedicò all'edizione e al volgarizzamento di diverse opere latine di Petrarca – nello specifico, del trattato De sui ispius et multorum ignorantia reso in Della propria ed altrui ignoranza nel 1858, delle lettere Familiari (il cui corpus fu dato alle stampe prima nella versione latina, nel 1859-1863, e poi in traduzione nel 1863-1867) e Senili (stampate nel biennio 1869-1870 solo in italiano) – ma non pubblicò il suo lavoro sui Rerum memorandum libri. A partire dalla ricostruzione del processo editoriale e poi della fortuna delle opere edite, questa tesi propone un approfondimento sulle carte autografe – conservate presso la biblioteca Civica "Romolo Spezioli" di Fermo – che documentano la traduzione di Fracassetti dei Rerum memorandarum libri, i suoi Libri delle cose memorabili. Il lavoro presenta inoltre un focus sulla lingua adottata e avvia un'indagine sistematica sulle fonti latine utilizzate – e non dichiarate – dallo studioso fermano, attraverso lo studio delle annotazioni marginali appuntate da Fracassetti sui fogli. L’elaborato dà luce a questa traduzione inedita e incompleta – si interrompe infatti al terzo libro – pubblicandone il testo (corredato di un apparato in doppia fascia che registra da un lato la stratigrafia correttoria e, dall’altro, le postille presenti sulle carte).
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La pubblicità – quella televisiva passando poi a quella sul web e sui social – subisce numerose trasformazioni che investono soprattutto i metodi comunicativi con cui sviluppare la propria narrazione. Oggi, di fatto, il mondo della pubblicità non si limita alla sola sponsorizzazione di un brand e dei suoi prodotti, ma si cala sempre più nelle dinamiche sociali, civili ed economiche che caratterizzano il nostro quotidiano. La comunicazione commerciale, dunque, si prefigge di essere il più inclusiva possibile, di coinvolgere storie, situazioni e personaggi che, nella pubblicità del “passato”, sarebbero stati esclusi totalmente o rappresentati in modo stereotipato. Se risulta possibile affermare che, nel panorama mediale odierno, si stia rivolgendo maggiore attenzione alle tematiche LGBTQ+, alle lotte contro la discriminazione di genere e all’ingaggio di personaggi appartenenti alla comunità queer, è altrettanto vero affermare come sia ancora possibile ricadere in rappresentazioni stereotipate e strategie di marketing che si fingono inclusive, solo per cavalcare l’onda del successo di eventi quali il Pride. All’interno di questo elaborato si andrà, in primis, a tracciare la storia culturale della comunità LGBTQ+ e ad approfondire come sia evoluta la sua presenza nei diversi media audiovisivi – dal cinema alle serie tv fino alla pubblicità. Ci si concentrerà poi sugli stereotipi ancora ricorrenti in pubblicità televisiva, ossia quello di genere. L’obiettivo della tesi è verificare se sia giusto parlare di inclusione o se si tratti solo una mera strategia di marketing, ossia di rainbow-washing, quando i brand si avvalgono di immagini e di personaggi LGBTQ+ nei propri spot. Nel capitolo finale, attraverso di un’analisi qualitativa di n. 100 spot televisivi americani, si andranno ad evidenziare i trend LGBTQ+, ossia in che modo oggi le pubblicità statunitensi sviluppano immagini, simboli, personaggi e storie LGBTQ+, realmente positive ed inclusive, in pubblicità.
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A partire dagli anni ‘40, l'uso della traduzione automatica ha iniziato a rappresentare un soggetto fondamentale nella traduzione, costituendo ancora ad oggi il centro di numerose ricerche e studi. In seguito alla diffusione della tecnologia informatica e del World Wide Web, iniziarono a essere disponibili sistemi commerciali di traduzione automatica. In questo periodo, divennero comuni diversi software di traduzione automatica gratuiti, fino a quando, alla fine degli anni 2000, si assistette infine allo sviluppo di una nuova tecnologia di apprendimento automatico neurale, basata sul funzionamento della mente umana. Il presente lavoro si concentra sulla valutazione della qualità della traduzione automatica neurale attraverso l'analisi e il confronto di sette sistemi, ovvero Google, Systran, Prompt, Microsoft, Yandex, ModernMT e Deepl, impiegati nel settore finanziario per la coppia linguistica inglese-italiano. Il primo capitolo tratta la storia della traduzione automatica, fornendo una breve descrizione delle diverse architetture, dei loro ambiti di utilizzo e della valutazione dei sistemi. Il secondo capitolo introduce il concetto di post-editing insieme agli obiettivi e le problematiche che lo caratterizzano. Il terzo capitolo presenta il progetto Intento, seguito da una breve panoramica dei sistemi di traduzione automatica analizzati. Nel quarto capitolo viene delineato il dominio finanziario, concentrandosi sui diversi ambiti che si sono intersecati con esso nell’ambito dello studio svolto. Il quinto e ultimo capitolo riguarda l'analisi dei segmenti tradotti, preceduta dalla definizione dei parametri scelti per la valutazione. L'ultima parte del capitolo illustra una sintesi dei risultati ottenuti e alcune considerazioni finali.