360 resultados para terminologia
Resumo:
Il presente lavoro rientra nella cornice dei progetti volti ad agevolare la traduzione e produzione da parte delle Università italiane di contenuti online e documentazione ufficiale anche in ELF, in modo da renderli più facilmente accessibili a livello internazionale. Uno strumento utile a questo scopo, di cui molte università si stanno dotando, è un supporto terminologico relativo al dominio accademico-istituzionale. Questo elaborato si suddivide in sei capitoli. Il primo capitolo, di introduzione, è seguito dal capitolo 2, che presenta la terminologia come disciplina, offre una descrizione dei concetti della terminologia classica rilevanti per il lavoro, seguita da una panoramica degli strumenti di sistematizzazione della conoscenza utilizzati. Il capitolo 3 introduce il processo europeo di riforma dei sistemi di istruzione superiore, che ha motivato la creazione da parte di diverse università europee di strumenti di gestione della terminologia accademico-istituzionale. Vengono anche illustrate alcune Banche Dati terminologiche reperite presso altre università europee. Segue l’analisi dei progetti avviati dall’Università di Bologna, in particolare della Banca Dati di terminologia riferita alla Didattica e all’Organizzazione dell’Ateneo creata dall’Ufficio Relazioni Internazionali. All’interno del capitolo 4 viene descritto il lavoro di analisi delle fonti utilizzate durante la creazione della Banca Dati. Il capitolo 5 introduce le fonti aggiuntive utilizzate nel processo di revisione e compilazione, ovvero i corpora specialistici di dominio accademico-istituzionale, e descrive il processo di analisi metodologica e le modifiche strutturali implementate sulla Banca Dati originale, per poi illustrare le modalità di ricerca e di compilazione dei campi della Banca Dati. L’ultimo capitolo descrive la Banca Dati finale, riassumendo brevemente i risultati del lavoro svolto e presentando la proposta del metodo di assegnazione della tipologia di scheda terminologica a ciascun termine in base alle sue caratteristiche funzionali come punto di riferimento per la successiva compilazione delle restanti sezioni della Banca Dati.
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Il presente lavoro si inquadra all'interno di un progetto avviato dal Laboratorio di Terminologia e Traduzione Assistita, del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell'Università di Bologna. L'obiettivo ultimo del progetto è lo sviluppo di risorse terminologiche pensate e adeguate a soddisfare le esigenze della figura dell'interprete professionista e dell'interprete in formazione. Ne consegue la volontà di creare un database multimediale multilingue che vada a comprendere non solo i linguaggi specialistici (la cosiddetta terminologia di dominio) ma anche e soprattutto quegli elementi della terminologia di genere che compongono e che sono trasversali a tutte le lingue naturali: nessi, locuzioni, segnali discorsivi e via dicendo. In particolare, questa tesi si è incentrata sullo studio di una categoria della terminologia di genere appositamente sviluppata per gli interpreti dal Laboratorio di Terminologia: i "verbi chiave", ovvero quelli che ricorrono con più frequenza nei testi orali di discorsi tenuti in pubblico. Per ogni "`verbo chiave"' analizzato è stata dedicata una scheda terminologica, che è stata adattata e concepita per due tipi di utenti: l'interprete in formazione e l'interprete professionista. Al momento attuale, quindi, le venticinque schede proposte si prestano come strumento per migliorare le competenze passive dello studente di interpretazione, grazie anche all'inserimento di proposte di sinonimi cross-categoriali, e al contempo cercano di proporsi anche come strumento di lavoro per l'interprete professionista, soprattutto in fase di preparazione ad un evento. Le schede sono state elaborate a partire da un corpus di riferimento contenente i resoconti stenografici di cinquanta sedute dell'Assemblea parlamentare. Questa tesi contribuisce allo sviluppo del progetto del Laboratorio lasciando tuttavia spazio a successive integrazioni, per cui rappresenta solo un primo passo verso il completamento del progetto stesso.
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Con il presente lavoro si vuole introdurre un settore finora poco trattato in merito a una ricerca terminologica. Ho avuto modo di avvicinarmi al karting in un passato recente e volevo saperne di più. Così ho cercato la commistione dei due mondi: quello della terminologia per traduttori e quello delle piste e dei motori. Poiché un traduttore deve necessariamente capire il settore che tratta e traduce con questa tesi si vuole mettere a disposizione uno strumento per la ricerca terminologica in italiano e in tedesco. Il primo capitolo introduce la nascita di questo sport, suo sviluppo, arrivo in Italia e delle categorie attuali. Seguirà poi la parte di terminologia e delle lingue speciali soffermandosi sulla lingua speciale della tecnologia automobilistica. La parte pratica della ricerca, costruzione dei corpora e dei sistemi concettuali viene descritta nel terzo capitolo di metodologia e analisi e nel capitolo conclusivo viene presentato il database terminologico con le sue schede in appendice.
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L’obiettivo di questo lavoro di tesi è rappresentato dalla definizione di un metodo di ricerca terminologica e documentazione, nonché di traduzione assistita, supportato dalle moderne tecnologie disponibili in questo campo (Antconc, Bootcat, Trados ecc.), valido per la traduzione di questo tipo di documenti, gli standard, ma sfruttabile anche in altri ambiti della traduzione tecnico-scientifica, permettendo al traduttore e, di conseguenza, al committente, di ottenere un documento “accettabile” e qualitativamente idoneo in lingua di arrivo. Il percorso tracciato in questo elaborato parte dalla presentazione del quadro storico generale, per poi passare alla classificazione degli additivi alimentari in base alla tipologia e agli impieghi in campo alimentare. Verranno illustrati in modo generale i metodi di analisi degli additivi e i criteri di validazione dei metodi impiegati, in funzione degli standard internazionali relativi alla materia, rivolgendo particolare attenzione al quadro normativo e alle agli organi coinvolti nella regolamentazione e nel controllo di queste sostanze, sia in Italia che in Russia e nel resto del mondo. Tutto ciò in funzione degli avvenimenti sul piano geopolitico e su quello culturale: da un lato le sanzioni economiche tra UE e Russia, dall’altro EXPO 2015, opportunità per numerosi traduttori e terminologi di approfondire e arricchire le proprie conoscenze in un ambito tanto importante: alimentazione e sicurezza alimentare, in relazione al progetto di gestione terminologica VOCA9. La parte finale della tesi è dedicata alla presentazione degli standard russi GOST R e alla loro traduzione in italiano, in funzione della documentazione e alla ricerca terminologica necessarie per la traduzione tramite CAT tools ed indispensabili per la creazione di glossari.
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Mode of access: Internet.
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Todos os seres humanos, independentemente da sua fase no ciclo vital ou qualquer tipo de condição, são seres plenos de direitos e merecem ser tratados com dignidade e respeito. Os jovens, por se encontrarem numa etapa inicial do desenvolvimento humano, requerem atenção e assistência especiais. A presença de crianças e jovens envolvidos no sistema de justiça é cada vez mais frequente e devido à sua idade precoce, inúmeras leis e documentos foram desenvolvidos para proteger os menores, com o objetivo de fornecer uma justiça adaptada à sua maturidade cognitiva e emocional em todas as fases do processo judicial (antes, durante e após). Quando estas questões são referentes a jovens na qualidade de ofensores, tomam particular pertinência, devido à possibilidade do seu direito de defesa ficar comprometido. Uma vez que, em Portugal, a literatura existente acerca de como o sistema de justiça interage com os jovens em conflito com a Lei é escassa, o presente estudo é revestido de particular pertinência. Assim, esta investigação visa apresentar um estudo quantitativo que pretende compreender a perceção que os jovens em conflito com a Lei têm da terminologia legal e dos procedimentos judiciais. A recolha de dados realizou-se baseada no método de inquérito suportado pela técnica de questionário fechado. Elaborou-se um instrumento constituído por 69 questões dicotómicas, com um tempo de realização estimado de 15 minutos. Para a realização da investigação foram obtidas as autorizações necessárias (i.e. Comissão de Ética da Universidade Fernando Pessoa e Direção Geral de Reinserção e Serviços Prisionais) e os respetivos consentimentos informados dos participantes. Os resultados revelam que, em geral, os jovens inquiridos têm um relativo bom conhecimento da terminologia legal e dos procedimentos judiciais que ocorreram durante o processo tutelar de que foram alvo. Verificou-se uma diferença de conhecimento/experiência significativa entre os Centros Educativos do Porto e da Guarda, sendo que os jovens do Porto revelarem maiores conhecimentos que os jovens da Guarda. Apesar dos jovens apresentarem conhecimento acerca do sistema, existem determinadas lacunas às quais se deve atentar. Assim, depreende-se que o sistema jurídico português possa estar a empenhar-se de forma a cumprir as normas e legislações nacionais e internacionais e garantir o bem-estar e esclarecimento do jovem em conflito com a lei. Contudo, reconhece-se que é da responsabilidade dos intervenientes judiciais com contacto direto com a criança (e.g. advogado, juiz) esta função, pelo que os lapsos identificados devem ser colmatados de forma a garantir que o jovem seja (como é) um cidadão pleno de direitos e dignidade quando contacta com o sistema jurídico.
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Esta Dissertação de Mestrado apresenta um estudo sobre terminologia legal relacionada ao entendimento de crianças e adolescentes escolarizados, tendo como objetivo analisar de forma crítica, a compreensibilidade de alguns vocábulos, como também a interpretação de terminologias jurídica na visão destes públicos, uma vez que, o Direito por ser um dos ramos da ciência a usar em demasia certos termos, tem dificultado até mesmo aqueles que têm certa familiaridade com a matéria, a ter certa dificuldade em relação à interpretação de fraseologia. Tal inquietação em aprofundar sobre o tema surgiu em virtude da percepção, de acordo com os noticiários, em expor a participação cada vez maior desses atores em contato com o mundo delituoso. Dessa forma, emergiu a inquietação em saber com certa pertinência, como estes percebiam certos vocábulos ou termos legal, usados no cotidiano, não somente pelos profissionais do Direito, como também, por aqueles que têm a incumbência de socializar os acontecimentos com o envolvimento pela população. Esta pesquisa teve como fundamentos metodológicos, as abordagens qualitativas e quantitativas, que oportunizou fazer a análise e o cruzamento das informações identificadas às múltiplas facetas das ações desenvolvidas no que refere à percepção dos detentores do assunto, finalizando com todos os objetivos conclusos, oportunizando, não só aos leitores, como também propiciando elevada contribuição para a ciência.
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Este artigo trata da terminologia açucareira e do seu registo em dicionários brasileiros da segunda metade do século XIX: o «Vocabulario Brazileiro» (1853) e o «Diccionario de Vocabulos Brasileiros» (1889)
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Tutkimuksen tarkoituksena on analysoida eräitä lakitermejä, jotka esiintyvät papyruksessa P. Petra inv. 83. Kyseinen dokumentti, joka sisältää sopimuksen kahden naapuruksen välisen kiistan lopettamiseksi, ajoittuu todennäköisesti vuodelle 574 jKr. ja se kuuluu Jordanian Petrasta vuonna 1993 löydettyyn hiiltyneeseen papyrusarkistoon. Papyrus on tällä hetkellä vielä julkaisematon, ja tämä työ on osa siihen liittyvää perustutkimusta, jonka tarkoituksena on toisaalta selittää tekstin itsensä sisältö, toisaalta arvioida sen antaman informaation merkitystä laajemmassa historiallisessa kontekstissa. Papyrus on kirjoitettu kreikaksi, Bysantin eli Itä-Rooman valtakunnan virallisella kielellä, mutta itse lakitermeistä suurin osa liittyy alun perin latinan kielellä luotuun roomalaiseen oikeuteen. Paikallinen väestö puolestaan oli seemiläistä alkuperää, jolla ei ainoastaan ollut oma kieli, vaan jolla oli ollut ennen valtakuntaan liittämistä omat oikeustraditionsakin. Niinpä papyruksessa esiintyvien termien tutkimuksen kautta nousevat esille monenlaiset laajemmatkin kysymyksenasettelut. Lakitermejä analysoidaan pääasiassa kolmesta näkökulmasta. Ensisijaisena pyrkimyksenä on selvittää niiden tarkka merkitys asiayhteydessään, joka papyruksen fragmentaarisuuden vuoksi ei ole etukäteen selvä, ja siten edistää tekstissä puheena olevien asianhaarojen ymmärtämistä. Toiseksi termien käyttöä koskevat tulokset suhteutetaan yleiseen oikeushistoriaan ja pyritään arvioimaan niiden merkitystä Petrassa käytössä olleen oikeusjärjestelmän kannalta. Kolmas näkökulma on kielitieteellinen, sillä termien käyttö papyruksessa on nähtävä osana laajempaa kehitystä, jossa roomalaisen oikeuden vähittäinen muuttuminen bysanttilaiseksi johti kielten vaihtumiseen ja koko juridisen käsitteistön siirtymiseen latinasta kreikkaan. Siksi tässä työssä käytetään itse papyruksen analyysin lisäksi laajaa vertailumateriaalia, joka koostuu ennen kaikkea roomalaisesta ja bysanttilaisesta lakikirjallisuudesta sekä dokumentaarisesta lähdeaineistosta, etenkin egyptiläisistä papyruksista. Niin tässä papyruksessa kuin muissakin kreikankielisissä lähteissä esiintyvät roomalaiseen oikeuteen liittyvät termit voidaan jaotella suoriin lainoihin, käännöslainoihin sekä komparaatiolainoihin. Jälkimmäisillä tarkoitetaan kreikan kielessä jo aiemmin käytössä olleita termejä, jotka eivät sananmukaiselta merkitykseltään vastaa latinalaisia, mutta joita alettiin käyttää jonkin latinalaisen termin vastineina. Tutkimus tekee selväksi, että olipa kyse mistä lainakategoriasta tahansa, lakitermien siirtyessä kielestä toiseen tapahtui yleensä semanttisia muutoksia eikä termejä aina käytetty samalla tavalla kuin alkukielessä. Merkityskenttä saattoi esimerkiksi supistua taikka laajentua tai sanalle saattoi kehittyä lainautumisen jälkeen täysin uusiakin merkityksiä. Oikeushistorian suhteen on huomioitava ero virallisten säännösten ja provinsseissa noudatettujen käytäntöjen välillä. Kaiken kaikkaan Petra näyttää kuitenkin olleen kiinteä osa Bysantin valtakuntaa, jonka lakeja ainakin pääpiirteissään noudatettiin. Kaikkien termien käytötavat eivät tosin ole johdettavissa suoraan virallisiin lakikorpuksiin, mutta ne eivät myöskään sodi niitä vastaan. Roomalaisen oikeuden tuntemus näyttää olleen Petrassa jopa parempaa kuin esimerkiksi Egyptissä. Mitä tulee papyruksessa puheena oleviin konkreettisiin asianhaaroihin, termien merkityksen ymmärtäminen selventää joidenkin aspektien pääpiirteitä, kun taas yksityskohdat jäävät tekstin fragmentaarisuuden takia useimmiten epäselviksi. Avainsanat: papyrologia, Petra, roomalainen oikeus, terminologia, kreikan kieli, latinan kieli, lainasanat
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This dissertation deals with the terminology of the Euro currency. Its aims are to determine the characteristics of the designations in a certain LSP and to discover whether the recommendations and rules that have been given to the formation of designations and 'ideal' designations have any influence on the usage of the designations. The characteristics analysed include length of the designation, part of speech, form, formation method, constancy, monosemy, suitability to a concept system and degree of specialty. The study analyses the actual usage of the designations in texts and the implementation of the designations. The study is an adaptation of a terminometric survey and uses concept analysis and quantitative analysis as its basic methods. The frequency of each characteristic is measured in terms of statistics. It is assumed that the 'ideality' of a designation influences its usage, for example that if a designation is short, it is used more than its longer rivals (synonyms). The results are analysed in a corpus consisting of a compilation of different texts concerning the Euro. The corpus is divided according to three features: year (1998-2003), genre (judicial texts, annual reports and brochures) and language (Finnish and German). Each analysis is performed according to each of these features and compared with the others. The results indicate that some of the characteristics of the designations indeed seem to have an influence on the usage of the designations. For example, monosemy and suitability to the concept system often lead to the implementation of the designation having the ideal or certain value in these characteristics in the analysed Finnish material. In German material, an 'ideal' value in the characteristics leads to the implementation of the designations more often than in Finnish. The contrastive study indicates that, for example, suitability to a concept system leads to implementation of a designation in judicial texts more often than in other genres. The recommendations given to an 'ideal' designation are thus often acceptable, but they cannot be generalized for all languages in the same extent.
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The methodology of designing normative terminological products has been described in several guides and international standards. However, this methodology is not always applicable to designing translation-oriented terminological products which differ greatly from normative ones in terms of volume, function, and primary target group. This dissertation has three main goals. The first is to revise and enrich the stock of concepts and terms required in the process of designing an LSP dictionary for translators. The second is to detect, classify, and describe the factors which determine the characteristics of an LSP dictionary for translators and affect the process of its compilation. The third goal is to provide recommendations on different aspects of dictionary design. The study is based on an analysis of dictionaries, dictionary reviews, literature on translation-oriented lexicography, material from several dictionary projects, and the results of questionnaires. Thorough analysis of the concept of a dictionary helped us to compile a list of designable characteristics of a dictionary. These characteristics include target group, function, links to other resources, data carrier, list of lemmata, information about the lemmata, composition of other parts of the dictionary, compression of the data, structure of the data, and access structure. The factors which determine the characteristics of a dictionary have been divided into those derived from the needs of the intended users and those reflecting the restrictions of the real world (e.g. characteristics of the data carrier and organizational factors) and attitudes (e.g. traditions and scientific paradigms). The designer of a dictionary is recommended to take the intended users' needs as the starting point and aim at finding the best compromise between the conflicting factors. When designing an LSP dictionary, much depends on the level of knowledge of the intended users about the domain in question as well as their general linguistic competence, LSP competence, and lexicographic competence. This dissertation discusses the needs of LSP translators and the role of the dictionary in the process of translation of an LSP text. It also emphasizes the importance of planning lexicographic products and activities, and addresses many practical aspects of dictionary design.
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Abstract This dissertation is a cross-linguistic study of lexical iconicity. The study is based on a genealogically stratified sample of 237 languages. The aim is to contribute with an empirical study to the growing dialogue focusing on different forms of lexical iconicity. The conceptual framework of the present study is based on an analysis of types and means of lexical iconicity in the sample languages. Archaeological and cultural evidence are used to tie lexical iconicity to its context. Phenomena related to lexical iconicity are studied both cross-linguistically and language-specifically. The cognitive difference between imitation and symbolism is essential. Lexical iconicity is not only about the iconic relationship between form and referents, but also about how certain iconic properties may become conventional, means used to create sound symbolism. All the sample languages show some evidence of lexical iconicity, demonstrating that it is a universal feature. Nine comparisons of onomatopoeic verbs and nouns, with samples varying between six and 141 languages, show that typologically highly different languages use similar means for creating words based on sound imitation. Two cross-linguistic comparisons of bird names demonstrate that a vast majority of the Eurasian names of the common cuckoo and the world-wide names of crow and raven of the 141 genera are onomatopoeic.
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Pro gradu-työni aihe on ruokaterminologiaa käsittelevät ranskan puhekielen ja Pariisin slangin lainasanat sekä kirjailija Frédéric Dardin alias San-Antonion (1921-2000) luomat, ruokatermistöön kuuluvat uudissanat ja -sanonnat kahdessa San-Antonio-romaanissa C'est mort et ça ne sait pas sekä Le fil à couper le beurre. Näissä ns. kioskikirjallisuutta edustavissa rikosromaaneissa seikkailee puheenparttaan ruoka-alan termeillä höystävä, "erikoistehtäviä" hoitava komisario ja naistenmies, San-Antonio. Ranskankielisessä arjen kielenkäytössä vilisee ruokaan liittyviä sanoja ja sanontoja muissakin kuin varsinaisissa ruuanvalmistus- ja ateriointiyhteyksissä. Halusin tarkastella, millaisena tämä yleisesti havaitsemani ilmiö todentuu Frédéric Dardin kahdessa romaanissa, jotka olen valinnut aineistokseni. Frédéric Dard käyttää romaaneissaan varsin omaperäistä kieltä: sekä puhekieltä että Pariisin slangia. Korpukseni koostuu romaaneista poimimistani ruoka-alan termistöä sisältävistä esimerkeistä, joita valmiiseen työhön tuli 228 kappaletta. Jaoin kaikki korpuksesta löytämäni ruokatermit kahteen luokkaan sen mukaan, oliko kirjailija lainannut käyttämänsä sanan tai ilmauksen puhekielestä tai Pariisin slangista (lainatermit), vai oliko hän luonut termin tai ilmauksen itse (neologismit). Määrittelin termin tai ilmauksen neologismiksi, jos se ei esiintynyt joko laisinkaan tai ainakaan kirjailijan tarkoittamassa merkityksessä seuraavissa sanakirjoissa: Le Dictionnaire du français argotique, populaire et familier; Le Dictionnaire de l'argot moderne; Le Dictionnaire du français non conventionnel; Le Dictionnaire de l'argot; Le Dictionnaire du français argotique et populaire; L'argot chez les vrais de vrai ja Trésor de la langue française. Varsinainen tutkimus perustuu sanojen ja ilmausten merkitysten selvittämiseen ja analysointiin. Lainatermien analyysillä tarkoitan lainatermien merkitysten selvitystä em. sanakirjojen avulla. Neologismit analysoin tarkemmin käyttäen em. sanakirjoja sekä tukeutuen gastronomisten ja erityisesti kielitieteellisten lähdeteosteni tarjoamiin rakenteellisiin ja semanttisiin muodostustapoihin ja tekemällä niistä tarvittavat yhteenvedot oikean merkityksen selvittämiseksi. Käsittelin aineiston kaikki ruokatermit. Niiden valtavan lukumäärän vuoksi analysoitavien esimerkkien määrää piti rajoittaa niin, että valmiiseen työhön jäi jokaisesta termistä enintään kaksi esimerkkiä kummastakin korpuksen kirjasta eli yhteensä 228 esimerkkiä. Muut esimerkit luetteloin työn lopusta löytyvään liitteeseen. Neologismianalyysissä selvisi, että Frédéric Dard suosi erityisesti semanttisia muodostustapoja eli olemassa olevan merkityksen muuttamista metaforien ja kielikuvien avulla. Dardin rikas terminologia ja hänen humoristiset oivalluksensa ovat osaltaan rikastuttaneet ranskan puhekieltä.Työssäni totean, että Pariisin slangia ja puhekieltä on totuttu pitämään sosiaalisesti sopimattomana, marginaalisten ryhmien kielenä, vaikka sen ilmauksia saattaa nykyisin kuulla jopa akateemikkojen käyttävän, ja ilmauksia on siirtynyt slangi- ja puhekielestä yleiskieleen. Toivon työni edistävän kiinnostusta kielitaidon parantamiseen San-Antonion tyyliin tutustumisen avulla sekä herättävän mielenkiintoa ranskan kielen vivahteikkuuteen ja monimuotoisuuteen muullakin kuin yleiskielen tasolla. Kielessä ei mielestäni voi olla sellaisia osa-alueita, joiden opiskelu ja osaaminen olisi tarpeetonta.
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FAMILIES AND SCHOOLS AND THE POLITICS OF RESPONSIBILITIES - a genealogical study on family and school as carers and educators of the child population in modern society This study aims to uncover the politics behind such discourses in the media which have claimed the family to be totally responsible for children and which ignore the various responsibilities accorded to the state in matters concerning the child population. Using Max Weber s and Michael Mann s theorizing on the history of power relationships, feminist social history on patriarchy and Foucauldian power analytic concept of dispositif the study traces two competing child policies which have influenced the historical formation of modern generational order in Western societies. One of them is based on the interests of the hegemonic bourgeois elite and the other on the interests of the non-elite population, which were expressed during the phase of building the welfare state in Finland in the 1960 1980 s. The central strategies of the bourgeois child policy are 1) to construct the childhood years as a time for preparation and formation of the individual according to the interests of the elite, 2) to construct the family as the sole site of holistic care and responsibility of children in society, and 3) compulsory schooling of children of the non-elite population in state organized schools. To implement these strategies the elite uses strategically patriarchal cultural formations/dispositifs in modernized versions. The result has been the formation of a sexually divided and hierarchical order of care and education, where, on the one hand, there is the less important feminine care of children done by mothers at home and, on the other, the real education of the school, where children are made the object of authoritarian shaping and where the needs and the personal experiences of the child are ignored. The welfare order of care and education is based on the ethos of welfare society, where the state and the families are seen to share the responsibility for the child population. In this vein, families and schools are seen as partners who both have a caring attitude to children s welfare and learning. The study shows that discourses and terminology in the mainstream educational policy texts in Finland create a chaotic linguistic game which makes it difficult to have a rational discussion about the roles of family and school in the holistic care and education of children. This has opened the door to political discourses where familist interpretations of the question of responsibility are claimed to be based on law.