999 resultados para Motores de passo


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O presente trabalho de investigação tem como objetivo geral investigar os grandes progressos e inovações da Artilharia de Campanha no decorrer da Primeira Guerra Mundial. O período analisado está inserido no conflito da Primeira Guerra Mundial de 1914-1918, que se caracterizou fundamentalmente por ser um conflito onde existiu pouca mobilidade, uma quantidade excessiva de mortes e um desenvolvimento progressivo de armamento pesado para fazer face ao impasse provocado por uma guerra essencialmente de trincheiras. O crescimento exponencial da artilharia tornou-se, então, uma urgente necessidade num conflito onde a inovação dos materiais se sobrepôs à quantidade de homens. Para a elaboração deste trabalho de investigação aplicada, tendo como modelo o método da investigação histórica, foi analisada, numa abordagem diacrónica, o desenvolvimento da materiais e doutrinas utilizados pelas unidades de artilharia, sendo destacados essencialmente os exércitos da Alemanha, França e Grã-Bretanha. Por outro lado, numa abordagem sincrónica, foram identificadas as distintas inovações tais como o nascimento de novos tipos de artilharia, grande diversificação nas munições, tendência para a artilharia de tiro indireto substituir a de tiro direto, desenvolvimentos no controlo do tiro, novas formas de comunicação, artilharia de muito maior alcance, entre outros, pelo que este trabalho tem como finalidade demonstrar o papel da artilharia na criação do sistema de trincheiras e posteriormente no ultrapassar da imobilidade destas. Este trabalho baseia-se na análise de conteúdo de fontes primárias manuscritas e impressas, textuais e iconográficas, nacionais e internacionais, diretamente relacionadas com o tema abordado.

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O presente relatório da prática especializada em enfermagem de saúde mental e psiquiatria foi desenvolvido no âmbito do 2º Mestrado de Saúde Mental e Psiquiatria da Escola Superior de Saúde do Instituto Politécnico de Leiria, reportando-se aos ensinos clínicos decorridos no Centro de Saúde Dr. Arnaldo Sampaio, Leiria e no Centro Hospitalar de Leiria-Hospital Santo André, entre o dia 4 de Março a 12 de Julho de 2013. Foram definidos como objetivos centrais para este trabalho: Refletir e analisar criticamente as atividades desenvolvidas na prática profissional em ensino clínico, no âmbito da aquisição de competências especializadas em Enfermagem de Saúde Mental; adquirir competências na área de análise e divulgação de resultados obtidos a partir da prática especializada fundamentada na evidência científica. De forma a facilitar a compreensão, do contexto onde se realizou os ensinos clínicos, foi feita uma breve caracterização dos serviços onde estes se realizaram. De seguida realizou-se uma apresentação e análise reflexiva/crítica sobre as atividades desenvolvidas para aquisição das competências comuns e específicas inerentes à especialidade em enfermagem de saúde mental, de acordo com as orientações da Ordem dos Enfermeiros. Foi igualmente desenvolvido um estudo de investigação-ação para dar resposta à prática especializada baseada na evidência, com o título “ Saúde Pessoal do Líder”, cujo objetivo principal foi avaliar o impacto de um programa de intervenções psicoeducativas na saúde pessoal de um grupo de dirigentes escutistas da Região de Leiria. O estudo evidenciou que o programa foi eficaz, tendo tido um impacto positivo na saúde pessoal dos dirigentes escutistas.

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Il presente lavoro di tesi si inquadra nel programma di rilevamento geologico del Foglio 027 Bolzano, nell’area della Val di Tires – Passo Nigra, Alta Val d’Ega (Bolzano), la cui realizzazione è in corso a cura della Provincia Autonoma di Bolzano, nell’ambito del progetto CARG. Durante la campagna di rilevamento sono stati prelevati 33 campioni presso Tires, in Alta Val d’Ega, appartenenti alle vulcaniti permiane del Gruppo Vulcanico Atesino (GVA), 18 dei quali sono stati sottoposti ad analisi ottico-petrografica e chimica in XRF. I campioni sono stati prelevati dalle tre principali formazioni geologiche affioranti nell’area: la Formazione di Gargazzone (IGG), la Formazione di Cornedo (COR) e la Formazione di Ora (ORA). Dalle analisi è emerso che i campioni prelevati dalla Formazione di Gargazzone risultano di composizione riodacitica, quelli della Formazione di Cornedo hanno composizione andesitica e andesitico-dacitica, quelli della Formazione di Ora hanno composizione riolitica e riodacitica. Sono state distinte tre litofacies all’interno della Formazione di Ora: una litofacies basale, caratterizzata da un’elevata concentrazione di componenti litiche; una litofacies intermedia, decisamente più massiccia ed omogenea, che presenta al suo interno sporadici corpi lenticolari di ignimbriti ricche in pomici; una litofacies di tetto, ricca in pomici. Generalmente le ignimbriti della Formazione di Ora si caratterizzano per la composizione riolitica ricca in sanidino, ma la presenza di ignimbriti di composizione riodacitica all’interno della formazione e precisamente nell’area di studio, si può imputare alla modificazione della composizione mineralogica e chimica originaria a causa dei fenomeni metasomatici, particolarmente intensi lungo il bordo calderico. Sono stati inoltre prelevati cinque campioni che tagliano le formazioni affioranti, due dei quali hanno composizione riolitica, due hanno composizione basaltica e uno ha composizione alcali-basaltica.

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Questo elaborato presenta e discute le osservazioni svolte durante il rilevamento geologico dell’area di Passo Rolle, compilate in una carta geologica corredata di due sezioni geologiche, e alcune ricostruzioni del paleosforzo elaborate a partire dall’evidenza mesostrutturale della deformazione fragile che caratterizza l’area. Queste analisi consentono una migliore comprensione della sequenza litostratigrafica permo-triassica delle Dolomiti e forniscono informazioni sull’evoluzione strutturale della zona. La stratigrafia affiorante rappresenta un intervallo temporale che si estende dal Permiano, con il Piastrone Porfirico Atesino, le Arenarie di Val Gardena e la Formazione a Bellerophon, fino al tetto del Triassico inferiore, con la Formazione di Werfen. La sequenza è tagliata da un fascio di faglie normali subverticali orientate NNW-SSE che ribassano le unità triassiche ad est rispetto alle unità permiane ad ovest. Queste strutture appartengono alla Linea di Passo Rolle, una faglia plurichilometrica orientata N-S, tagliata dal Sovrascorrimento neogenico della Valsugana. La faglia di Passo Rolle si localizzò inizialmente nel Permiano ed è stata successivamente riattivata nel Mesozoico e nel Cenozoico. Dalla carta e dalle sezioni geologiche prodotte risulta evidente tale riattivazione. Sulla base di analisi mesostrutturali sono state identificate due fasi deformative che hanno coinvolto l’area: entrambi transpressive con direzione di raccorciamento principale NNW-SSE e WNW-ESE. Il software Wintensor ha permesso una ricostruzione quantitativa dei regimi dei paleosforzi, sia in termini di tensore di stress ridotto che di magnitudo relativa. Conoscendo la deformazione post-collisionale neoalpina che ha caratterizzato il settore orientale delle Alpi Meridionali e sulla base delle osservazioni durante il rilevamento geologico, è stato possibile collegare le evidenze misurate con le fasi deformative Valsuganese (Miocene) e Schio-Vicenza (Messiniano-Pliocene).

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Questa tesina ha lo scopo di mettere in luce l’assetto tettono-stratigrafico dell’area attorno a Passo Rolle, vicino a San Martino di Castrozza (TN), concentrandosi in particolare nella zona compresa tra Baita Segantini, Malga Fosse di Sopra, Malga Rolle e la base del Monte Castellazzo. All’interno dell’area studiata si trovano, nella zona orientale, la Cima Costazza e Punta Rolle, e, in quella occidentale, la Tognazza. Nell’area affiora un’unità vulcanica, in particolare nella zona sud-orientale, deposta nel Permiano Inferiore che costituisce il Piastrone Porfirco Atesino, a cui si sovrappongono formazioni sedimentarie del Permiano e Triassico Inferiore. Le unità triassiche in particolare documentano lo sviluppo di condizioni subsidenti nell'area causate dalla progressiva apertura dell’Oceano Tetide avvenuta fra il Permiano e il Triassico. L’evoluzione paleoambientale evidenzia un relativo e progressivo innalzamento del livello del mare. Si passa infatti da un ambiente di pianura alluvionale, con le Arenarie di Val Gardena, ad uno di transizione, dato dalla Formazione a Bellerophon, fino ad un ambiente francamente marino con la Formazione di Werfen, composta da nove membri. Le Arenarie di Val Gardena e alcuni membri della Formazione di Werfen presentano l’intrusione di Dicchi Basici messi in posto nel Ladinico a causa di un aumento della tettonica distensiva. Queste formazioni, assieme al Piastrone Porfirico Atesino, che poggia sul basamento, sono divise dalla presenza di un grande lineamento orientato NNO-SSE chiamato Faglia di Passo Rolle, che si è attivato più volte nel corso della storia geologica del luogo. Fra le altre strutture presenti, in particolare nelle sequenze sedimentarie, si segnalano delle pieghe con asse immergente verso N-NE e cinematica conforme al grande sovrascorrimento del Cismon della Pala.

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La relazione geologica avrà lo scopo di illustrare e spiegare i risultati del rilevamento geologico condotto in un areale di 3,4 km2 nella zona del Monte Castellazzo, immediatamente a NNE del Passo Rolle e circa 5 km a Nord di San Martino di Castrozza (TN). Il lavoro è stato svolto nel mese di giugno 2022, dal 18/06 al 25/06, e si inquadra nelle attività di Campo Geologico di fine triennio avente per obbiettivo, nel suo complesso, il rilevamento dell’intera area del Passo Rolle. In questo lavoro verranno evidenziate le principali caratteristiche geologico-strutturali dell’area in esame, ponendo maggior attenzione sull’individuazione e analisi delle singole unità litologiche cartografate. La relazione geologica accompagna la carta geologica (scala 1:7000) dell’areale di studio e la sezione geologica, ambedue in allegato, che mostrano l’andamento e la geometria dei corpi geologici con la profondità. Al termine del lavoro, come approfondimento, verrà descritta e caratterizzata la serie idrogeologica della zona in esame, andando ad individuare e descrivere i principali complessi idrogeologici presenti ed evidenziando le idrostrutture che possono condizionare la circolazione idrica sotterranea.

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All’interno del Parco Naturale Paneveggio – Pale di S. Martino, si trova, ad un’altitudine di 1989 m s.l.m., il Passo Rolle, nelle cui vicinanze nasce il torrente Cismon. In questo elaborato viene discussa la geologia a grande scala dell’area di Passo Rolle, esaminata attraverso un rilevamento geologico che ha permesso la suddivisione della Formazione di Werfen in nove Membri. Oltre ad essi, la geologia dell’areale comprende anche due Unità litologicamente molto diverse dal Werfen, ovvero il Piastrone Porfirico Atesino, composto da porfidi, e le arenarie di Val Gardena. Ogni Membro ha infatti caratteristiche distinguibili dagli altri, non solo dal punto di vista litologico, ma anche morfologico e fossilifero. Dal punto di vista sismotettonico, quest’area è particolarmente complessa, in quanto la sua evoluzione comincia nel Permiano Inferiore con la messa in posto delle vulcaniti, per poi terminare nel Neogene, quando si formò il sovrascorrimento della Valsugana. L’areale rilevato corrisponde alla zona 1, che si trova a Nord-Ovest del Passo Rolle e comprende Malga Juribello, parte del Rio Juribello e del Bosco di Costoncella. In base alla colonna stratigrafica, sono affioranti i porfidi, le arenarie e il Werfen Inferiore; significativi sono anche i depositi glaciali e di versante. I dati delle giaciture sono stati suddivisi in due campioni e ognuno è stato inserito all’interno di due stereonet. Tra i due set è stata trovata una correlazione sia per l’immersione sia per l’inclinazione. Sono poi stati trascritti in tabella i dati più significativi. L’approfondimento tematico, dopo un inquadramento generale relativo al clima della Provincia Autonoma di Trento, prende in esame con particolare attenzione le precipitazioni e l’idrogeologia del territorio. Attraverso una ricerca realizzata consultando un database regionale, vengono infine forniti dati sulle sorgenti presenti nell’areale di rilevamento e nelle aree limitrofe alla zona 1.

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Nel lavoro vengono presentati i risultati del rilevamento geologico svolto nell'area di San Martino di Castrozza, nel mese di giugno 2022, durante il campo geologico. L'approfondimento tematico verte sull'analisi di stabilità di versante nel Monte Castellazzo. Gli studi sono stati accompagnati dal rilevamento geomeccanico che ha permesso di determinare i parametri necessari alla caratterizzazione dell'ammasso e alle verifiche cinematiche, e mediante un softwere di plottare i dati in degli stereoneit per definire gli eventi di instabilità associati ad ogni settore del Monte Castellazzo.

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Questa relazione di laurea accompagna la carta geologica e la sezione ad essa associata e discute i risultati ottenuti durante il rilevamento svolto durante la terza settimana di Giugno 2022. L’areale di studio è situato a N-NE di Passo Rolle, nella zona del Monte Castellazzo e della Cima Costazza. Qui affiorano, dal basso verso l’alto stratigrafico, le Arenarie di Val Gardena, la Formazione a Bellerophon, la Formazione del Werfen e, infine, il Complesso Indifferenziato. La maggior parte degli affioramenti considerati appartengono alla Formazione del Werfen. La successione rilevata è caratterizzata da una blanda inclinazione di strato verso NW. I contatti tra le varie Formazioni risultano stratigrafici e non viene rilevata la presenza di particolari strutture tettoniche se non nella porzione SW in cui intervengono una faglia incerta normale e una faglia certa normale con andamento NNW-SSE riconducibile al sistema di faglie associato alla linea di Passo Rolle. All’interno dell’areale affiorano anche diversi dicchi mafici di probabile età Ladinica che intrudono e tagliano la successione permotriassica. L’analisi di uno di questi ha permesso la sua caratterizzazione petrografica e geochimica tramite microscopia ottica ed elettronica (con microanalisi). La struttura è porfirica, con fenocristalli di plagioclasio e clinopirosseno che rappresentano quasi il 50% dell’area della sezione sottile considerata. Al microscopio ottico polarizzatore si osservano anche minerali opachi e cristalli di olivina quasi completamente sostituita da minerali secondari. La composizione chimica (elementi maggiori) del campione è stata ottenuta attraverso la microanalisi effettuata al microscopio elettronico a scansione di quaranta aree di circa 0,8x0,5 mm. I risultati permettono di classificare il dicco mafico come shoshonite, varietà ricca di K2O di andesite basaltica.

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A UNA-SUS/UFMA, com o intuito de ajudar na experiência prática do acesso do aluno ao AVA, apresenta neste vídeo um passo a passo de como proceder para a elaboração e envio do Trabalho de Conclusão de Curso, exemplificando um envio de material para o orientador

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O presente trabalho visa apresentar os resultados do projeto de intervenção Qualificação da atenção à saúde das crianças e adolescentes da Escola Guaraci Barroso Marinho, pela equipe de saúde do ESF Zachia, Passo Fundo/RS. Esse trabalho teve como foco a promoção, prevenção e assistência à saúde dos educandos através de ações intersetoriais e multiprofissionais. A intervenção durou 12 semanas e baseou-se em quatro eixos: monitoramento e avaliação, gestão do serviço, qualificação da prática clínica e engajamento público. Participaram da intervenção 668 alunos, destes foram atingidos um percentual de efetiva participação de 86,1% das crianças e adolescentes, dos turnos da manhã e tarde. Foi realizada avaliação antropométrica, avaliação de acuidade visual, avaliação odontológica, avaliação psicossocial e avaliação do calendário vacinal. Essas ações possibilitaram identificar crianças com sobrepeso, déficit de peso e obesidade que estão sendo atendidas pela nutricionista. Também foi possível identificar crianças com erros refrativos ou agravos à saúde ocular que foram encaminhadas para oftalmologista. Também foram identificados alunos que precisavam de atendimento odontológico que foram encaminhados à consulta odontológica. Além disso, foram realizadas atividades de educação em saúde abordando temas como saúde bucal, sexualidade, bullying e acidentes domésticos. Essas ações de educação em saúde possibilitaram sensibilizar as crianças para o cuidado com sua saúde. Dessa forma é possível visualizar resultados positivos alcançados através da intervenção. Ainda, essa intervenção possibilitou uma aproximação entre o profissional de saúde, professores, direção da escola e escolares. Apesar de não atingir a totalidade das crianças de adolescentes dos turnos da manhã e tarde matriculados na escola alvo devido a limitação do tempo, acredita-se que com a manutenção das ações na rotina da equipe de saúde da família todos poderão ser alcançados.