980 resultados para spazi Hilbert,operatori lineari,operatori autoaggiunti


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Les algèbres de Temperley-Lieb originales, aussi dites régulières, apparaissent dans de nombreux modèles statistiques sur réseau en deux dimensions: les modèles d'Ising, de Potts, des dimères, celui de Fortuin-Kasteleyn, etc. L'espace d'Hilbert de l'hamiltonien quantique correspondant à chacun de ces modèles est un module pour cette algèbre et la théorie de ses représentations peut être utilisée afin de faciliter la décomposition de l'espace en blocs; la diagonalisation de l'hamiltonien s'en trouve alors grandement simplifiée. L'algèbre de Temperley-Lieb diluée joue un rôle similaire pour des modèles statistiques dilués, par exemple un modèle sur réseau où certains sites peuvent être vides; ses représentations peuvent alors être utilisées pour simplifier l'analyse du modèle comme pour le cas original. Or ceci requiert une connaissance des modules de cette algèbre et de leur structure; un premier article donne une liste complète des modules projectifs indécomposables de l'algèbre diluée et un second les utilise afin de construire une liste complète de tous les modules indécomposables des algèbres originale et diluée. La structure des modules est décrite en termes de facteurs de composition et par leurs groupes d'homomorphismes. Le produit de fusion sur l'algèbre de Temperley-Lieb originale permet de «multiplier» ensemble deux modules sur cette algèbre pour en obtenir un autre. Il a été montré que ce produit pouvait servir dans la diagonalisation d'hamiltoniens et, selon certaines conjectures, il pourrait également être utilisé pour étudier le comportement de modèles sur réseaux dans la limite continue. Un troisième article construit une généralisation du produit de fusion pour les algèbres diluées, puis présente une méthode pour le calculer. Le produit de fusion est alors calculé pour les classes de modules indécomposables les plus communes pour les deux familles, originale et diluée, ce qui vient ajouter à la liste incomplète des produits de fusion déjà calculés par d'autres chercheurs pour la famille originale. Finalement, il s'avère que les algèbres de Temperley-Lieb peuvent être associées à une catégorie monoïdale tressée, dont la structure est compatible avec le produit de fusion décrit ci-dessus. Le quatrième article calcule explicitement ce tressage, d'abord sur la catégorie des algèbres, puis sur la catégorie des modules sur ces algèbres. Il montre également comment ce tressage permet d'obtenir des solutions aux équations de Yang-Baxter, qui peuvent alors être utilisées afin de construire des modèles intégrables sur réseaux.

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Lo scopo della tesi è analizzare gli aspetti principali del progetto People Mover di Bologna, toccando gli aspetti costruttivi, ambientali e trasportistici, esaminando lo studio della domanda di trasporto e svolgendo infine un analisi swot dei punti di forza o debolezza. Il People Mover di Bologna è un sistema innovativo di trasporto pubblico che collegherà in 7 minuti la stazione ferroviaria all’aeroporto Marconi, effettuando una sola fermata intermedia presso il Lazzaretto, un’area destinata ad ospitare un nuovo insediamento abitativo nonché nuovi spazi per l’Università di Bologna. Il People Mover è un sistema di trasporto pubblico che offre: certezza sui tempi di percorrenza, mobilità silenziosa, zero emissioni (trazione elettrica), sicurezza di esercizio, costi ridotti rispetto ad una metropolitana. Dopo aver valutato in sede di analisi swot, i pro e contro di tale opera è giusto fare un confronto tra il People Mover e il Servizio Ferroviario Metropolitano. In passato il confronto fra i sostenitori del People mover e del Sistema ferroviario metropolitano è stato in parte ideologico, in parte politico e solo limitatamente tecnico. La tesi analizza le differenze tecniche dei due sistemi di trasporto. Voler far convivere sulla stessa infrastruttura due utenze molto diverse (quella aeroportuale e quella pendolare) è difficile e porterebbe alla non soddisfazione di entrambe. Se l’utenza aeroportuale chiede rapidità e spazio per i bagagli, i pendolari chiedono maggiori posti a sedere e maggiore intensità del servizio. In conclusione lo scopo di questa tesi non è porre dei dubbi sul progetto dell’opera stessa, peraltro già in fase di cantierizzazione, ma fornire un analisi più completa sul progetto.

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Il progetto preliminare realizzato nella tesi, prevede la rifunzionalizzazione dell' edifico ex Caserma dei Carabinieri, in una Comunita' Alloggio per anziani. L'intervento è incentrato sul recupero architettonico, sull'adeguamento igienico-sanitario e al dimensionamento degli spazi della nuova attivita' attraverso l'uso delle normative vigenti. Particolare attenzione è stata data al progetto funzionale nella fase di metaprogettazione.

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Nel sistema nervoso centrale i neuroni comunicano l'uno con l'altro attraverso le connessioni sinaptiche e sono soggetti a centinaia di stimoli, ma hanno la capacità di distinguerli l'uno dall'altro. L'abilità delle sinapsi di interpretare questi cambiamenti morfologici e biochimici è detta \textit{plasticità sinaptica} e l'obiettivo di questa tesi è proprio studiare un modello per le dinamiche di questo affascinante processo, da un punto di vista prima deterministico e poi stocastico. Infatti le reazioni che inducono la plasticità sinaptica sono ben approssimate da equazioni differenziali non lineari, ma nel caso di poche molecole bisogna tener conto delle fluttuazioni e quindi sono necessari dei metodi di analisi stocastici. Nel primo capitolo, dopo aver introdotto gli aspetti fondamentali del sistema biochimico coinvolto e dopo aver accennato ai diversi studi che hanno approcciato l'argomento, viene illustrato il modello basato sull'aggregazione delle proteine (PADP) volto a spiegare la plasticità sinaptica. Con il secondo capitolo si introducono i concetti matematici che stanno alla base dei processi stocastici, strumenti utili per studiare e descrivere la dinamica dei sistemi biochimici. Il terzo capitolo introduce una giustificazione matematica riguardo la modellizzazione in campo medio e vede una prima trattazione del modello, con relativa applicazione, sui moscerini. Successivamente si applica il modello di cui sopra ai mammiferi e se ne studia nel dettaglio la dinamica del sistema e la dipendenza dai parametri di soglia che portano alle varie transizioni di fase che coinvolgono le proteine. Infine si è voluto osservare questo sistema da un punto di vista stocastico inserendo il rumore di Wiener per poi confrontare i risultati con quelli ottenuti dall'approccio deterministico.

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El objetivo de la tesis es identificar una familia de argumentos que comparten una estructura con el principio de dualidad de la geometría proyectiva. Esta familia la denomino "argumentos duales". Para lograr este objetivo, tomo cuatro argumentos importantes de la filosofía analítica e identifico en ellos la estructura que comparten. Los cuatro argumentos son: (i) el acertijo de la inducción de Goodman; (ii) la indeterminación de la referencia Putnam; (iii) la indeterminación de la traducción de Quine; (iv) la paradoja del seguimiento de reglas de Wittgenstein.

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La ricerca è nata dalla volontà di indagare il legame tra innovazione sociale, sviluppo e turismo. La domanda di ricerca che ha guidato questo lavoro ha assunto una duplice natura. Il primo obiettivo, di natura teorica, è stato quello di concettualizzare l’IS attraverso uno studio comparativo della letteratura internazionale, definendone le dimensioni e i processi di diffusione. Dal punto di vista empirico, è stata effettuata una ricerca-azione di tipo qualitativo nella città di Bologna. Partendo da un approfondimento storico che ha analizzato alcune peculiarità territoriali – il movimento cooperativo, i distretti industriali, etc. – l’indagine ha fornito una prima panoramica del fenomeno attraverso una mappatura delle realtà bolognesi. I risultati emersi hanno dimostrato che i legami tra IS, sviluppo e turismo sono complessi. L’IS comporta delle conseguenze per il territorio, andando ad intervenire all’interno dei processi di sviluppo. Nel rispondere a bisogni emergenti, essa promuove agency ed empowerment, creatività e capitale sociale abilitante. In un’ottica di sviluppo territoriale integrato, l’IS agisce sul processo di capacitazione, sia attraverso la valorizzazione del capitale sociale e la creazione di reti, sia attraverso processi di negoziazione e conflitto. L’indagine ha mostrato che tra turismo e IS esiste una triplice relazione. Innanzitutto, il turismo può essere considerato come uno strumento di analisi per osservare l’IS, ma la relazione avviene soprattutto a livello di pratiche sociali. Esistono, infatti, a Bologna diversi casi di iniziative di IS che diventano esperienze turistiche e viceversa. Citando Lefebvre, quando IS e turismo trovano spazi di intersezione emerge un duplice diritto alla città. Un diritto che si manifesta nella (ri)appropriazione di spazi fisici e simbolici dove si collocano le relazioni sociali e dove si elaborano progettualità condivise e dove la comunità può partecipare, supportando la capacità di aspirare dei soggetti locali

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Oggetto centrale della presente ricerca è il rapporto che, attraverso il progetto, Byrne stabilisce di volta in volta con il territorio, identificando le origini di un atteggiamento di tipo geografico in una serie di esperienze e di sperimentazioni che maturano all’interno della cultura architettonica portoghese. La riflessione teorica e la pratica sono per Byrne strettamente legati nella definizione di una metodologia progettuale. Da questo punto di vista è determinante il suo interesse per le teorie sulla razionalizzazione delle metodologie del progetto sviluppate negli anni Sessanta in Inghilterra. L’architettura come strumento di conoscenza ha origine da un processo di analisi e di interpretazione che passa attraverso una lettura complessiva del territorio. Questo processo vede l’impiego di strumenti specifici come: il disegno, l’ordine dato dalla geometria, l’impiego di spazi matrice e la rispondenza a un programma preciso. La presente ricerca si concentra sul tema della residenza e propone di individuare una linea di continuità che, ben al di là dei caratteri linguistici esplorati attraverso ciascuno dei progetti oggetto di analisi, accompagni la riflessione attraverso cui Gonçalo Byrne si confronta con la geografia. Tali progetti sono indagati nella loro configurazione spaziale, concentrandosi nell’individuazione di soluzioni ricorrenti derivanti dalla relazione tra architettura ed elementi condizionanti locali, che trovano espressione in una serie di temi (frammentazione, imposizione, mimesi, innesto) costantemente presenti e indagati dall’autore attraverso il confronto con la ricerca progettuale, condotta negli stessi anni sia in ambito portoghese che europeo. Paradigmatici, a questo proposito, sono i progetti per Chelas (1972) e per Casal das Figueiras (1975), assunti come elementi di confronto e di verifica degli strumenti che l’architetto utilizza per l’interpretazione del luogo. La lettura e l’analisi del progetto mirano ad approfondire le relazioni fra architettura e geografia come elementi di originalità nell’opera di Byrne, individuandone le influenze socio-culturali e i riferimenti progettuali.

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La nozione di ambiente non è una nozione recente. Al giorno d’oggi il riferimento all’ambiente compare in maniera sempre più diffusa nei dibattiti, nelle opere scientifiche e artistiche, negli spazi di divulgazione e sempre più entra all’interno degli spazi affettivi individuali e all’interno delle teorie e delle prassi politiche individuali e collettive. L’ambiente tanto entra nel campo assiologico, quanto vi entra come elemento fragile, indissociabile dall’azione antropica individuale e collettiva, attraverso ciò che noi riassumiamo con la nozione di crisi ambientale. La crisi ambientale permette di riaprire degli ambiti di valore e di interesse nel presente, allo stesso tempo provoca una reinterpretazione e un riorientamento delle teorie e delle prassi del passato. Dal nostro presente di crisi ambientale, è possibile rintracciare delle figure che, nel passato, hanno rappresentato l’inerenza degli enti con il loro ambiente e, tra questi, dell’uomo con il suo ambiente di vita. Sono due le principali figure attraverso le quali si intende riprendere un rapporto con il nostro passato letto attraverso la crisi ambientale: la figura dell’interfaccia come ciò che demarca un rapporto di inerenza e di separazione tra un interno e un esterno che hanno un rapporto tra loro necessario e tuttavia contingente, e la figura della relazione di “esposizione”, tramite la quale si vuole pensare a forme di soggettività vulnerabili, esposte alle relazioni e ai concatenamenti nei quali sono inserite e che tuttavia non possono che esporre a loro volta le altre soggettività e l’ambiente di vita comune a continue modificazioni. Tramite i concetti di interfaccia e di esposizione abbiamo potuto seguire il prodursi di forme di sapere relative all’inerenza tra forme e modi dell’interiorità rispetto all’ambiente che si sono prodotte nella storia e che sono emerse tramite la provocazione di un passato indotto dalla trasformazione che è il nostro presente di crisi ambientale.

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We study automorphisms of irreducible holomorphic symplectic (IHS) manifolds deformation equivalent to the O’Grady’s sixfold. We classify non-symplectic and symplectic automorphisms using lattice theoretic criterions related to the lattice structure of the second integral cohomology. Moreover we introduce the concept of induced automorphisms. There are two birational models for O'Grady's sixfolds, the first one introduced by O'Grady, which is the resolution of singularities of the Albanese fiber of a moduli space of sheaves on an abelian surface, the second one which concerns in the quotient of an Hilbert cube by a symplectic involution. We find criterions to know when an automorphism is induced with respect to these two different models, i.e. it comes from an automorphism of the abelian surface or of the Hilbert cube.

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Il progetto di tesi è incentrato sull’ottimizzazione del procedimento di taratura dei regolatori lineari degli anelli di controllo di posizione e velocità presenti negli azionamenti usati industrialmente su macchine automatiche, specialmente quando il carico è ad inerzia variabile in dipendenza dalla posizione, dunque non lineare, come ad esempio un quadrilatero articolato. Il lavoro è stato svolto in collaborazione con l’azienda G.D S.p.A. ed il meccanismo di prova è realmente utilizzato nelle macchine automatiche per il packaging di sigarette. L’ottimizzazione si basa sulla simulazione in ambiente Matlab/Simulink dell’intero sistema di controllo, cioè comprensivo del modello Simulink degli anelli di controllo del drive, inclusa la dinamica elettrica del motore, e del modello Simscape del meccanismo, perciò una prima necessaria fase del lavoro è stata la validazione di tali modelli affinché fossero sufficientemente fedeli al comportamento reale. Il secondo passo è stato fornire una prima taratura di tentativo che fungesse da punto di partenza per l’algoritmo di ottimizzazione, abbiamo fatto ciò linearizzando il modello meccanico con l’inerzia minima e utilizzando il metodo delle formule di inversione per determinare i parametri di controllo. Già questa taratura, seppur conservativa, ha portato ad un miglioramento delle performance del sistema rispetto alla taratura empirica comunemente fatta in ambito industriale. Infine, abbiamo lanciato l’algoritmo di ottimizzazione definendo opportunamente la funzione di costo, ed il risultato è stato decisamente positivo, portando ad un miglioramento medio del massimo errore di inseguimento di circa il 25%, ma anche oltre il 30% in alcuni casi.

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Lo scopo di questa tesi è quello di verificare il corretto dimensionamento dei cuscinetti e delle guide lineari di un gruppo all’interno di una macchina automatica brevettata e realizzata da Manz Srl, azienda in collaborazione con la quale è stato svolto il progetto. La macchina automatica in esame è parte di una linea di produzione di batterie rettangolari a partire da nastri di materia prima e impiega l’innovativo processo di wound stacking. Per eseguire la verifica dei componenti è stato necessario effettuare una simulazione dinamica con il software MSC Adams, grazie al quale si sono potute calcolare le reazioni vincolari. In parallelo al modello Adams, è stato realizzato anche un modello MATLAB, con cui poter confrontare i risultati del software multibody per validarli. Stabiliti i periodi previsti di manutenzione della linea e un coefficiente di sicurezza richiesto, si sono individuati i componenti che non rispettavano le specifiche dei progettisti. Alla fine della tesi si propongono anche delle soluzioni per la sostituzione di alcuni componenti.

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Come spesso accade, il tempo e le circostanze cambiano, e quella che fu ideata come città ideale, la città giardino all’italiana dove ville e villini si perdevano nella pineta, si troverà a fare i conti con le due guerre mondiali e con una società che cambia, dove gli abitanti stagionali di élite per i quali era stata ideata convivranno con i nuovi cittadini-turisti con hotel ed edifici multipiano. Di fronte al mare, un’infinita distesa di stabilimenti balneari realizzati in pochissimi anni senza alcuna regola se non quella di saturare al massimo la porzione di concessione data loro dall’Amministrazione Comunale inibiscono quasi completamente la visione del mare. Un piccolo spazio di risulta si frastaglia tra la netta recinzione delle strutture alberghiere e il caotico bordo creato dall’accostamento delle varie concessioni marittime con vuoti e pieni in costante disallineamento gli uni dagli altri. Da queste osservazioni, dalla necessità di ristabilire un contatto con il mare, quello che un tempo era un luogo di passeggiate, pubblico ed accessibile a tutti, nasce l’idea di questo progetto di tesi. Al di là del canalino, la prima parte del secondo arenile vede il costituirsi di una fascia tra città consolidata e spiaggia configurando uno spazio pubblico sopraelevato, una passeggiata lungomare, al di sotto della quale poter ripensare e ricollocare gli spazi per gli stabilimenti balneari. In connessione con la passeggiata, un anello infinito, una piazza circolare, inclinata fino a permetterci di arrivare a toccare l’acqua, configura un nuovo spazio per accogliere attività temporanee per la comunità. Nella seconda parte del secondo arenile, laddove l’erosione marina minaccia fortemente la porzione litoranea, viene proposta una rinaturalizzazione ristabilendo il sistema dunale, partendo dalla porzione ancora esistente in corrispondenza della ex Colonia Varese.

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Sarsina, piccolo centro urbano dell’Appennino Romagnolo la cui origine risale al VI-IV sec. avanti Cristo, è la città natia di Plauto. Il suo forte legame con il teatro, ha contribuito alla nascita del Plautus Festival, la rassegna teatrale estiva a cui è stato dedicato l’Arena Plautina, il teatro all’aperto collocato alle pendici dell’antico Borgo di Calbano e che si apre sulla scenografica vallata antistante, incorniciando il Castello del Piano e quello di Casalecchio.Vista la necessità di ripensare gli spazi del teatro, unito all’analisi e allo studio dello sviluppo della città, da cui è emersa la necessità di collegare l’area del teatro con il centro storico, la Tesi, ha lo scopo di progettare un nuovo percorso immerso nel verde sulle antiche tracce delle mulattiere che un tempo permettevano di giungere fino al Borgo di Calbano. Il percorso che si snoda attraverso terrazze panoramiche ed edifici giunge all’interno del nuovo edificio costruito ai piedi del teatro, creandone la sua nuova scena fissa.

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La città di Buenos Aires nasconde al suo interno numerose forze che si respingono e si amalgamano in un movimento continuo. L’area della Villa 31 rappresenta un nodo centrale in cui la città stocastica e la città deterministica si confrontano. In questo luogo, a lungo abbandonato, gli abitanti hanno dato vita ad un’altra città. Confrontarsi con questa realtà, significa analizzarne la storia e le vicissitudini politiche che la caratterizzano, ascoltare le voci di chi la vive e di ciò che la circonda. È necessario andare oltre ciò che è visibile e misurabile. Il progetto utilizza una metodologia in grado di astrarre la natura più intima del luogo, conservarla e restituirle nuovi spazi. Secondo il principio per cui, ogni essere umano ha diritto ad una casa degna in cui accrescere la propria persona e con la premessa che sia necessario uno stravolgimento del sistema economico-politico, il progetto offre una nuova visione della Villa 31. Grandi spazi verdi invadono il territorio e lo riconnettono al resto della città. Le abitazioni, dapprima ammucchiate le une alle altre, crescono in verticale attraverso un polmone che prolunga la vita pubblica dalla strada fino all’ultimo piano degli edifici. Le tradizioni della popolazione rimangono intatte e trovano nuovi e più grandi spazi in cui realizzarsi. Ogni abitante disporrà della libertà e dei mezzi per sostenere il suo focolare e mantenere lo spirito di unione e comunità che li contraddistingue.

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Lo scopo di questa tesi è la caratterizzazione di prodotti EPDM CLCB a confronto con i corrispondenti polimeri lineari di riferimento tramite tecnica GPC al fine di valutarne le differenze strutturali e determinare, tramite test di processabilità e fisico-meccanici, l’effetto che la diversa struttura provoca sul comportamento finale delle mescole, dove per mescole si intende l’insieme del polimero e di tutti gli additivi necessari che vengono miscelati formando il materiale finale.