994 resultados para Revitalizaçao da lINGUA


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L’oggetto della mia ricerca è la società multiculturale e il livello di sviluppo sociale delle comunità minoritarie in Macedonia, rispetto all’attuazione delle politiche e i programmi europei per la stabilizzazione democratica. L’indagine condotta nella mia tesi si è sviluppata esaminando i risultati ottenuti dai programmi CARDS, attuati per soddisfare gli obblighi stabiliti nell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione e per l’implementazione dell’Accordo Quadro di Ohrid. Uno dei valori democratici, su cui l’UE è particolarmente attenta, ed al quale ha riservato un posto primario nei programmi CARDS, è la tutela dei diritti delle minoranze ossia il rispetto delle differenze culturali, linguistiche e religiose. L’obiettivo della mia indagine è stato quello di valutare l’impatto delle politiche europee sulla normativa macedone, concernente i diritti delle comunità minoritarie, ovvero il loro effetto sul consolidamento della società multiculturale e sullo status sociale delle comunità minoritarie in Macedonia. A tale scopo, in primo luogo sono stati esaminati gli emendamenti costituzionali e le modifiche legislative introdotti in seguito alla stipulazione dell’Accordo Quadro di Ohrid. L’analisi è stata incentrata nel verificare se la normativa macedone rientra nei parametri della normativa europea. I risultati ottenuti dimostrano quale è il tipo di multiculturalismo che promuove e garantisce la costituzione macedone. Attraverso l’analisi dei rapporti preparati dalla Commissione europea, relativi all’implementazione del Processo di Stabilizzazione e Associazione, è stato dimostrato come le politiche e i programmi europei hanno inciso sul consolidamento della società multiculturale. Analizzando invece i risultati dai rapporti relativi all’implementazione delle disposizioni dell’Accordo Quadro di Ohrid è stato valutato l’impatto che le politiche europee hanno avuto sullo sviluppo sociale delle comunità minoritarie in Macedonia. Per la valutazione di questo ultimo, sono state prese in considerazione il livello di partecipazione politica delle comunità minoritarie, la realizzazione delle richieste e delle questioni legate alla loro particolarità, l’ambito normativo regolato dal diritto di con-decisione, la rappresentanza delle comunità minoritarie nella sfera pubblica, il livello dell’accesso di istruirsi nella propria lingua e quindi il livello di istruzione e l’ambito e la libertà di usare la propria lingua nel settore pubblico. I concetti principali di questa ricerca sono: cooperazione, democrazia, multiculturalismo e sviluppo. Il termine cooperazione usato in questa ricerca si riferisce ai rapporti di cooperazione instaurati tra l’Unione Europea e la Macedonia nell’ambito dell’Accordo di Stabilizzazione e Associazione e dell’Accordo Quadro di Ohrid, ossia il sostegno dell’UE per la stabilizzazione democratica della Macedonia. Riferendosi a questa ultima, si fa riferimento al livello di garanzia di libera partecipazione dei cittadini, in ogni segmento della vita politica, sociale ed economica, senza discriminazioni etniche, linguistiche e religiose. Il termine multiculturalismo si riferisce alla società multiculturale ed è legato alla questione della politica della differenza, ossia del riconoscimento delle differenze culturali, che discendono dall’appartenenza ad una minoranza etnica e linguistica. Il multiculturalismo in questa ricerca viene analizzato, riferendosi alla multiculturalità della società macedone e ai diritti che la Costituzione macedone garantisce alle comunità minoritarie in Macedonia. Infine, per lo sviluppo in questa ricerca si fa riferimento allo sviluppo sociale delle comunità minoritarie, inteso e misurato tramite una seri di indicatori relativi all’occupazione (crescita di capitale sociale), all’educazione (capitale umano e qualifica di alta istruzione), alla partecipazione politica (occupazione dei posti principali nelle istituzione governative e della amministrazione pubblica), alla diffusione della cultura (uso e mantenimento della lingua e delle tradizioni) ecc. Prendendo in considerazione i principali concetti di questa tesi, il quadro teorico della ricerca sviluppa i nodi cruciali del dibattito sullo sviluppo e la democrazia, sul nesso tra democrazia e multiculturalismo e tra multiculturalismo e sviluppo. Attenendosi alle varie tesi, la ricerca avrà lo scopo di rilevare come si conciliano la società multiculturale macedone ed il modello democratico vigente. In questo contesto sarà fatto riferimento alle tesi fanno favoriscono la necessità di iniziare con la democrazia per poter innescare e sostenere il processo di sviluppo, alla tesi che sostiene la necessità di riconoscimento obbligatorio dei diritti collettivi nella società multiculturale, ossia dell’etnosviluppo delle comunità minoritarie. La ricerca è stata condotta tramite i seguenti metodi: - Il metodo descrittivo sarà usato per descrivere cosa è accaduto nel periodo di interesse di ricerca, riguardo i cambiamenti di natura sociale e politica delle minoranze in Macedonia. - Il metodo comparativo sarà applicato nella comparazione dell'efficacia delle leggi relative ai diritti delle minoranze e del loro status di sviluppo sociale e politico, prima e dopo l'attuazione e implementazione delle riforme europee. - Il metodo qualitativo sarà applicato per l’analisi di documenti, della legislatura e dei rapporti europei e nazionali. Le fonti usate in questa ricerca principalmente si basano su: - analisi di documenti e rapporti governativi, rapporti elaborati dalla Commissione Europea, dall’OSCE, dagli organi governativi e dalle organizzazioni non governative. - analisi di letteratura accademica, focalizzata sui problemi che sono oggetto di questa ricerca. - analisi di documenti pubblicati, come la gazzetta ufficiale, leggi costituzionali e atti legislativi, strategie nazionali e statistiche ufficiali. - analisi dei dati ottenuti da interviste e questionari.

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Abstract This dissertation investigates the notion of equivalence with particular reference to lexical cohesion in the translation of political speeches. Lexical cohesion poses a particular challenge to the translators of political speeches and thus preserving lexical cohesion elements as one of the major elements of cohesion is undoubtedly crucial to their translation equivalence. We rely on Halliday’s (1994) classification of lexical cohesion which comprises: repetition, synonymy, antonymy, meronymy and hyponymy. Other traditional models of lexical cohesion are examined. We include Grammatical Parallelism for its role in creating textual semantic unity which is what cohesion is all about. The study shed light on the function of lexical cohesion elements as rhetorical device. The study also deals with lexical problems resulting from the transfer of lexical cohesion elements from the SL into the TL, which is often beset by many problems that most often result from the differences between languages. Three key issues are identified as being fundamental to equivalence and lexical cohesion in the translation of political speeches: sociosemiotic approach, register analysis, rhetoric, and poetic function. The study also investigates the lexical cohesion elements in the translation of political speeches from English into Arabic, Italian and French in relation to ideology, and its control, through bias and distortion. The findings are discussed, implications examined and topics for further research suggested.

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Abstract The academic environment has recently recognized the importance and benefits that an extensive research on the translation of advertising can have for translation studies. Despite the growing interest and increasing research activity in the field it is still difficult to speak about a theory of advertising translation in general. There is a need for further study encompassing different languages and both heterogeneous and homogenous cultures that will give the possibility to receive a more complete map of what the translation of advertising is and should be. Previous studies have been concentrated, for the most part, on Western European language pairs. This study is a research into perfume and cosmetics print advertisements translated from English into Russian where both visual and verbal elements are considered. Three broad translation approaches have been identified in what concerns the verbal message: Translated message, parallel translation, recreated adverts, and three approaches in dealing with the image: similar images, modified images, completely different images. The thesis shows that where Russian advertisements for perfume products tend to have a message, or create one, this is often lacking in the English copy. The article ends by suggesting that perfume advertisements favor the standardization approach when entering Russian market. The attempts to localize the advert have also been noticed although they are obviously less numerous in perfume adverts and are rather instances of adaptation - a mix between the localization and standardization approaches since they keep drawing on the same globally accepted universals about female beauty and concern for ‘woman’s identity’ (we focused our analysis on products designed for female consumers). This study, complementing previous studies, aims to be a contribution to the description of laws and strategies that guide the translation of advertising texts into Russian.

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Perchè, nelle competenze di matematica, i risultati riportati dagli studenti della Svizzera Italiana sono migliori di quelli dell'Italia? Domanda interessante in quanto nei due Paesi confinanti si utilizza la stessa lingua e in più molti italiani, lasciano l'Italia per trasferirsi in Ticino, una realtà quindi con cui l'Italia si confronta. Vengono presi in considerazione vari aspetti per cercare di dare una risposta.

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A writer by passion and a psychiatric nurse by profession, Gisèle Pineau is described as the new feminine voice of the literature from the French Antilles (Martinique and Guadeloupe). In all her novels, she explores the human condition and more specifically that of women. Breaking the silence that oppresses Antillean women, Gisèle Pineau delves into the destinies of women from Guadeloupe, scrutinizing the environment of her island and elsewhere, reinventing the French language, and giving voice and identity to all those women who have never had the possibility to express themselves. After having introduced the author in a postcolonial context linked with the theory of the feminine writing and its expressions in Caribbean literature, the plight of women is described through the experience of their bodies in Antillean society and elsewhere. The author focuses on physical and psychological violence denouncing the treatment of women. Escaping from oppression, women look for the space to rebuild a new life and a new identity.

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La ricerca si propone come studio teorico e analitico basato sulla traduzione letteraria e audiovisiva del genere diasporico, esemplificato nel romanzo The Namesake – L’omonimo di J. Lahiri e nel film The Namesake – Il destino nel nome di M. Nair. Si sviluppa, quindi, un doppio percorso di analisi, concentrandosi sulla traduzione interlinguistica di due modalità testuali differenti, quella letteraria (il testo narrativo) e quella audiovisiva (in particolare, il doppiaggio). L’approccio teorico è di stampo interdisciplinare, come risulta sempre più imprescindibile nel campo dei Translation Studies: infatti, si cerca di coniugare prospettive di natura più linguistica, quali i Descriptive Translation Studies (in particolare, Toury 1995) e lo sviluppo degli studi sui cosiddetti ‘universali traduttivi’, con approcci di stampo più culturalista, in particolare gli studi sulla traduzione post-coloniali, con le loro riflessioni sui concetti di ‘alterità’ e ‘ibridismo’. Completa il quadro teorico di riferimento una necessaria definizione e descrizione del genere diasporico relativo alla cultura indiana, in rapporto sia al contesto di partenza (statunitense) sia al contesto di arrivo (italiano) per entrambi i testi presi in considerazione. La metodologia scelta per l’indagine è principalmente di natura linguistica, con l’adozione del modello elaborato dallo studioso J. Malone (1988). L’analisi empirica, accompagnata da una serie di riflessioni teoriche e linguistiche specifiche, si concentra su tre aspetti cruciali per entrambe le tipologie testuali, quali: la resa della naturalezza dei dialoghi nel discorso letterario e in quello filmico, la rappresentazione del multiculturalismo e delle varietà linguistiche caratterizzanti i due testi di partenza e i numerosi riferimenti culturo-specifici delle due opere e la loro traduzione in italiano. Si propongono, infine, alcune considerazioni in ottica intersemiotica in relazione alle tre aree individuate, a integrazione dell’indagine in chiave interlinguistica.

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From 1986 to 1994, Patrick Chamoiseau and Raphaël Confiant published a series of fictional and non-fictional writings focusing on language issues. Interest in these themes can certainly in part be explained by the "surconscience linguistique" that Lise Gauvin attributes to Francophone authors: a linguistic over-awareness which, in the case of these two Martiniquais writers, may be attributed to their Creole-French diglossia. Although we might believe that the idea of Gauvin is right, it doesn't seem enough to explain why the linguistic theme plays such a central role in Chamoiseau's and Confiant's works. Deeply influenced by Glissant's theories on Creole popular culture and Antillean literature (Le discours antillais), they conceived a "Créolité" poetics based on a primarly identity-based and geopolitical discourse. Declaring the need to build an authentically Creole literary discourse, one that finally expresses the Martiniquais reality, Chamoiseau and Confiant (as well as Bernabé, third and last author of Éloge de la créolité) found the «foundations of [their] being» in orality and its poetics in the Creole language. This belief was maily translated into their works in two ways: by representing the (diglossic) relationships occurring between their first languages (Creole and French) and by representing the Creole parole (orality) and its function. An analysis of our authors' literary and theoretical writings will enable us to show how two works that develop around the same themes and thesis have in fact produced very divergent results, which were perhaps already perceivable in the main ambiguities of their common manifestos.

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La tesi si sofferma sulla traduzione dal francese quebecchese verso l'italiano di due opere letterarie del Québec rappresentative della lingua francese quebecchese: "Les Fous de Bassan" di Anne Hébert e "La petite fille qui aimait trop les allumettes" di Gaétan Soucy. Attraverso un'analisi dei quebecismi e della loro traduzione in italiano, abbiamo potuto verificare se i traduttori avessero tenuto conto o meno delle specificità del francese del Québec. Grazie alle ricerche condotte, abbiamo potuto dimostrare che è possibile giungere a una traduzione dei quebecismi soddisfacente grazie alla corretta consultazione delle risorse lessicografiche specifiche sul francese del Québec attualmente disponibili.

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La tesi si sofferma sulla traduzione in italiano delle specificità lessicali del francese del Québec rilevate in due opere rappresentative della lingua francese quebecchese : Agaguk e N’tsuk di Yves Thériault. L’analisi monolingue e contrastiva dei quebecismi e della loro traduzione italiana ci ha permesso di verificare se i traducenti utilizzati rendessero conto o meno della specificità del francese quebecchese. La nostra ricerca ha quindi contribuito a dimostrare che una traduzione soddisfacente dei quebecismi è possibile, ma solo attraverso la consultazione corretta degli strumenti lessicografici specifici sul francese del Québec di cui oggi il traduttore può disporre.

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The topic of this research is to demonstrate the technical and conceptual connections which can be seen between the style adopted by the Argentinean writer Julio Cortázar (1914-1984) in his “collage” books La vuelta al día en ochenta mundos (1967) and Último round (1969) and with the avant-garde art movements Dada and Surrealism.

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The purpose of this thesis is to establish a direct relationship between literature and fields of knowledge such as science and technology, by focusing on some concepts that were fundamental for both science and the humanities at the beginning of the 20th century. The concepts are those of simultaneity, multiple points of view, map, relativity and acausality. In the spirit of several recent ideas, for example Katherine Hayles’ isomorphism notion, the dissertation shows how writers such as James Joyce, Virginia Woolf, Thomas Mann and Robert Musil developed the mentioned concepts within their narratives. The working hypothesis is that those concepts were at a crossroad of human activities, and that those authors used them extensively within their narratives. It is further argued that those same concepts – as developed by Joyce in Ulysses, Woolf’s shorts stories and novels from the end of the 1910’s until the end of the1920’s, Mann’s Der Zauberberg (The Magic Mountain), and Musil’s Der Mann ohne Eigenschaften (The Man Without Qualities) — are still fundamental for our conception of time and space today. The thesis is divided into two parts. The first two chapters will analyse the concepts of simultaneity and multiple points of view and their relationship to cartography as developed within English literature and culture. The next two chapters will address the concepts of relativity and acausality, as developed within German literature and culture.

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Gli strumenti chirurgici sono importanti “devices” utilizzati come supporto indi-spensabile nella cura di pazienti negli ospedali. Essi sono caratterizzati da un intero ciclo di vita che inizia convenzionalmente nello “Store”, dove gli strumenti sterilizzati sono prelevati per essere utilizzati all’interno delle sale operatorie, e termina nuovamente nello “Store”, dove gli strumenti vengono immagazzinati per essere riutilizzati in un nuovo ciclo. Può accadere che le singole fasi del ciclo subiscano ritardi rispetto ai tempi previ-sti, non assicurando, pertanto, nelle sale operatorie, il corretto numero degli stru-menti secondo i tempi programmati. Il progetto che vado ad illustrare ha come obiettivo l’ottimizzazione del ciclo degli strumenti chirurgici all’interno di un nuovo ospedale, applicando i principi della Lean philosophy ed in particolare i metodi: “Poke Yoke, 5S e tracciabilità”. Per raggiungere tale scopo, il progetto è stato articolato come segue. In un primo momento si è osservato l’intero ciclo di vita degli strumenti nei due principali ospedali di Copenhagen (Hervel e Gentofte hospital). Ciò ha permesso di rilevare gli steps del ciclo, nonché di riscontrare sul campo i principali problemi relativi al ciclo stesso quali: bassa flessiblità, decentramento dei differenti reparti di cleaning e di store rispetto alle operation theatres ed un problema nel solleva-mento degli strumenti pesanti. Raccolte le dovute informazioni, si è passati alla fase sperimentale, in cui sono stati mappati due cicli di vita differenti, utilizzando tre strumenti di analisi: • Idef0 che consente di avere una visione gerarchica del ciclo; • Value stream Mapping che permette di evidenziare i principali sprechi del ciclo; • Simulator Tecnomatix che favorisce un punto di vista dinamico dell’analisi. Il primo ciclo mappato è stato creato con il solo scopo di mettere in risalto gli steps del ciclo e alcuni problemi rincontrati all’interno degli ospedali visitati. Il secondo ciclo, invece, è stato creato in ottica Lean al fine di risolvere alcuni tra i principali problemi riscontrati nei due ospedali e ottimizzare il primo ciclo. Si ricordi, infatti, che nel secondo ciclo le principali innovazioni introdotte sono state: l’utilizzo del Barcode e Rfid Tag per identificare e tracciare la posizione degli items, l’uso di un “Automatic and Retrievial Store” per minimizzare i tempi di inserimento e prelievo degli items e infine l’utilizzo di tre tipologie di carrello, per consentire un flessibile servizio di cura. Inoltre sono state proposte delle solu-zioni “Poke-Yoke” per risolvere alcuni problemi manuali degli ospedali. Per evidenziare il vantaggio del secondo ciclo di strumenti, è stato preso in consi-derazione il parametro “Lead time”e le due simulazioni, precedentemente create, sono state confrontate. Tale confronto ha evidenziato una radicale riduzione dei tempi (nonché dei costi associati) della nuova soluzione rispetto alla prima. Alla presente segue la trattazione in lingua inglese degli argomenti oggetto di ri-cerca. Buona lettura.