1000 resultados para letteratura di viaggio
Resumo:
Questa tesi offre una proposta di traduzione di un estratto del racconto breve “The Good Little Ceylonese Girl” tratto dall’omonima raccolta del 2017 dell’autore srilankese Ashok Ferrey. I principali temi affrontati nella storia sono la ricerca identitaria in un contesto migratorio, l’incontro tra più culture e la potenziale pericolosità degli abusi sessuali su minori. Dopo aver presentato brevemente il racconto e il contesto storico in cui si inserisce, viene proposto un estratto della traduzione realizzata, seguito da un’analisi sotto forma di commento delle scelte traduttive più rilevanti, in particolare di quelle che riguardano i riferimenti culturali. In appendice si trovano anche il testo base e la sua traduzione integrale.
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La maggior parte della rete viaria nazionale ha superato i 50 anni di vita, essendo stata progettata tra il dopo guerra e i primi anni ’70. Di conseguenza, le infrastrutture come ad esempio ponti e viadotti sono caratterizzate da un generalizzato stato di degrado. Nell’ottica delle verifiche di sicurezza delle opere in C.A.P. esistenti, quindi, conoscere la precompressione residua di un determinato elemento, con un certo grado di affidabilità, permette di valutare la necessità di intervento o meno sullo stesso. Tra le tecniche diagnostiche in maggior diffusione vi è quella del rilascio tensionale, che consiste nello stimare l’attuale stato di precompressione agente su specifiche sezioni di elementi precompressi a partire dal rilascio di deformazione di precompressione, agente sul calcestruzzo, isolandone una porzione tramite una serie di tagli fino al raggiungimento del completo rilascio. Esistono varie tecniche di rilascio tensionale ma nella letteratura scientifica non esiste ancora una robusta validazione di questi metodi dal punto di vista dell’affidabilità e dell’accuratezza. In questo lavoro di tesi sono state affrontate due tecniche, riconducibili a due macrogruppi di metodi di misura: metodo tramite la realizzazione di tagli inclinati o perpendicolari rispetto alla superficie del manufatto in calcestruzzo, al fine di estrarre un provino tronco piramidale; metodo tramite l’estrazione di una carota perpendicolare alla superficie del manufatto in calcestruzzo. L’obiettivo prefissato era la valutazione delle prove in termini di attendibilità dei risultati con, inoltre, una particolare attenzione all’invasività nei confronti della struttura e alla ripetibilità in situ. Per il lavoro di tesi sono state realizzate 10 colonne in cemento armato (C.A.) a cui, al fine di simulare uno stato di precompressione, è stata applicata una tensione nota di compressione per poi procedere con le prove di rilascio tensionale tramite i metodi considerati.
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Pubblicato tra il 1844 e il 1846 come romanzo d’appendice, Il conte di Montecristo è un romanzo di Alexandre Dumas di cui la fama è ormai nota e condivisa. Nonostante il grande successo e apprezzamento da parte dei lettori, l’opera ha dovuto affrontare un lungo percorso di rivalutazione. Per molto tempo, la critica colta ha infatti relegato il romanzo ad una letteratura bassa e popolare, aggettivo a lungo considerato ed utilizzato con accezione negativa. Lo scopo dell’elaborato è dunque quello di comprendere come la reputazione dell’opera abbia influito sull’attenzione dedicata alle edizioni integrali e, in particolare, alle traduzioni italiane. Infatti, per più di un secolo, la maggior parte di queste ultime sono state caratterizzate da tagli e modifiche di cui si è voluto mostrare l’impatto e la natura attraverso il confronto di passaggi scelti appartenenti a tre edizioni ritenute rappresentative: l’edizione Laffont del 1993, l’edizione Mondadori del 1984 e l’edizione pubblicata da Donzelli Editore nel 2010.
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Lo sviluppo della robotica collaborativa, in particolare nelle applicazioni di processi industriali in cui sono richieste la flessibilità decisionale di un utilizzatore umano e le prestazioni di forza e precisione garantite dal robot, pone continue sfide per il miglioramento della capacità di progettare e controllare al meglio questi apparati, rendendoli sempre più accessibili in termini economici e di fruibilità. Questo cambio di paradigma rispetto ai tradizionali robot industriali, verso la condivisone attiva degli ambienti di lavoro tra uomo e macchina, ha accelerato lo sviluppo di nuove soluzioni per rendere possibile l’impiego di robot che possano interagire con un ambiente in continua mutazione, in piena sicurezza. Una possibile soluzione, ancora non diffusa commercialmente, ma largamente presente in letteratura, è rappresentata dagli attuatori elastici. Tra gli attuatori elastici, l’architettura che ad oggi ha destato maggior interesse è quella seriale, in cui l’elemento cedevole viene posto tra l’uscita del riduttore ed il carico. La bibliografia mostra come alcuni limiti della architettura seriale possano essere superati a parità di proprietà dinamiche. La soluzione più promettente è l’architettura differenziale, che si caratterizza per l’utilizzo di riduttori ad un ingresso e due uscite. I vantaggi mostrati dai primi risultati scientifici evidenziano l’ottenimento di modelli dinamici ideali paragonabili alla più nota architettura seriale, superandola in compattezza ed in particolare semplificando l’installazione dei sensori necessari al controllo. In questa tesi viene effettuata un’analisi dinamica preliminare ed uno studio dell’attitudine del dispositivo ad essere utilizzato in contesto collaborativo. Una volta terminata questa fase, si presenta il design e la progettazione di un prototipo, con particolare enfasi sulla scelta di componenti commerciali ed il loro dimensionamento, oltre alla definizione della architettura costruttiva complessiva.
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Nello studio condotto si è voluto indagare in modo preliminare la fattibilità dal punto di vista normativo e tecnico di attuare operazioni di recupero di materia su scarti prodotti dagli stabilimenti di molluschicoltura di Goro, con il fine di inserirli in un progetto più ampio di costruzione di barriere sommerse a protezione del litorale. Attraverso dati produttivi è stato analizzato innanzitutto il contesto territoriale nel quale si colloca questa attività. E' stato ripercorso il destino ambientale che attende gli scarti in uscita all'impianto e con l'ausilio delle normative in materia di rifiuti si è cercato di delineare possibili scenari migliorativi rientranti nei principi dell'economia circolare, mostrandone i rispettivi vantaggi e requisiti. Ipotizzata l'alternativa migliore, infine si sono studiate le caratteristiche tecniche del capulerio al fine di destinarlo ad un impiego in campo edile, attraverso prove condotte in laboratorio e studi presenti in letteratura.
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L’adroterapia è una tecnica di cura tumorale basata sull’irraggiamento della zona cancerosa tramite ioni pesanti e particelle cariche. Queste permettono di massimizzare il danno nella zona tumorale e limitare invece quello subito dalle cellule sane. Il più grande ostacolo risiede nella limitata reperibilità di informazioni in letteratura sulla frammentazione del target. I frammenti così prodotti infatti hanno una mobilità di µm e per questo motivo sono molto difficili da rivelare. In questo contesto nel 2017 l’esperimento FOOT, approvato dall’INFN nasce con l’obiettivo di misurare la sezione d’urto differenziale di tutti i prodotti emessi dalla frammentazione nucleare fra il fascio ed il paziente. Operando in condizione di cinematica inversa l’esperimento riesce a rivelare questi frammenti ed a misurarne l’abbondanza e l’energia. E’ stata effettuata a questo proposito, un’analisi dati volta ad eliminare le frammentazioni in aria precedenti ed interne al rivelatore MSD per poter ottenere misure più accurate delle sezioni d’urto di frammentazione.
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In questa tesi viene modellizzato un peculiare comportamento emergente di auto-organizzazione in natura: la sincronizzazione dei flash luminosi degli sciami di lucciole. Al fine di studiare tale fenomeno vengono inizialmente analizzati dei modelli proposti in letteratura per simulare il fenomeno del flocking: in particolare, ci si sofferma sull'analisi delle differenti conseguenze tra le assunzioni di interazione metrica o topologica tra gli individui negli stormi. Queste due modalità di interazione tra gli elementi del gruppo vengono poi traslate nell'ambito della sincronizzazione. Infatti prendendo spunto dal modello di Kuramoto, il quale descrive la transizione ad uno stato sincrono di insiemi di oscillatori debolmente accoppiati, sono state prodotte delle simulazioni al calcolatore mettendo a confronto le proprietà dinamiche dei due tipi di interazione relativamente alla sincronizzazione dei flash degli sciami di lucciole. Il risultato è che i modelli risultano adeguati ad una descrizione semplificata del fenomeno, con alcune caratteristiche in comune con l'ambito del flocking, ed altre che risultano invece peculiari per questa specifica applicazione.
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I gangli della base (BG) sono un gruppo di nuclei subcorticali che si trovano alla base del telencefalo e nella parte superiore del mesencefalo. La funzione dei BG è il controllo e la regolazione delle attività delle aree corticali motorie e premotorie in modo che i movimenti possano essere eseguiti fluidamente, ma sono coinvolti in numerosi altri processi motori e cognitivi. L’obiettivo che si pone questo lavoro di tesi è di simulare il comportamento dei BG attraverso un nuovo modello neurocomputazionale. È stato valutato il funzionamento del modello in varie condizioni, di base ed alterate, per illustrare casi standard (soggetti sani) e casi patologici (deplezione di dopamina nei pazienti Parkinson o ipermedicazione della dopamina tramite levodopa) durante un compito di probabilistic reversal learning (RL). Sono stati variati parametri di dopamina tonica e di rumore applicato ai soggetti e ai dati per simulare il modello durante il “one-choice task” presente in letteratura. I risultati raccolti indicano come il modello funzioni in maniera del tutto confrontabile con i risultati in letteratura, dimostrando la sua validità ed un utilizzo corretto dei parametri e della regola di apprendimento. Non è stato possibile dire altrettanto per seconda fase del RL, in cui la regola viene invertita: i soggetti non risultano apprendere in maniera coerente rispetto ai dati in letteratura, ma risultano restii all’individuazione del nuovo stimolo vincente. Tale risultato è da ricondursi probabilmente ad alcuni fattori: il numero di epoche utilizzate per il test sono esigue, lasciando ai soggetti poco tempo per apprendere la nuova regola; la regola di apprendimento usata nel reversal potrebbe non rappresentare la scelta migliore per rendere i soggetti più esplorativi nei confronti delle scelte proposte. Tali limiti sono spunti per futuri sviluppi del modello e del suo funzionamento, utilizzando regole di apprendimento diverse e più efficaci rispetto ai diversi contesti di azione.
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La memoria semantica, e la sua correlazione con il linguaggio, sono alla base di molti studi di neuroscienze cognitive e della formulazione di diverse teorie volte a comprendere la loro organizzazione, le unità neurali coinvolte e i meccanismi di apprendimento. In passato si cercava di rispondere a queste domande attraverso lo studio anatomico di lesioni della corteccia cerebrale in relazione al danno mnemonico che ne derivava per andare ad ipotizzare in quale area del cervello una determinata informazione veniva immagazzinata. Ricerche sempre più recenti hanno introdotto nel metodo di studio strumenti ed apparecchiature volte ad aiutare l’indagine e la ricerca, in modo da poter osservare e visualizzare quale area della corteccia viene attivata o disattivata in funzione ad uno specifico stimolo esterno. Infatti, l’attenzione dei ricercatori sui sintomi dei disturbi e sui disturbi stessi della memoria semantica, ha dato luce a molti aspetti importanti riguardo i meccanismi cerebrali fondamentali per la funzione corretta di tale memoria. Nel corso degli anni quindi attraverso questi studi sono stati sviluppati diversi modelli teorici con lo scopo di analizzare e studiare i meccanismi alla base delle diverse memorie, in questo caso della memoria semantica. È grazie a questi modelli che si può cercare di comprendere come la conoscenza del significato di parole e concetti sia immagazzinata nel sistema nervoso e successivamente utilizzata. Pertanto, si esaminano i modelli computazionali tradizionali nell'ambito dei modelli di rete (basati su associazioni libere), dei modelli di caratteristiche (basati su norme di generazione di proprietà) e dei modelli distributivi, discutendo il loro contributo a importanti dibattiti in letteratura sulla rappresentazione della conoscenza e apprendimento. Inoltre, si valuta come i moderni modelli computazionali, ad esempio modelli basati sul recupero, stanno rivisitando il tradizionale concetto di memoria "statica".
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Lo scopo delle reti mobili è fornire ai dispositivi wireless accesso a una grande varietà di servizi dati, in un’ampia area geografica. Nonostante le reti cellulari odierne, basate sulla tecnologia Massive MIMO, possano raggiungere elevate performance in condizioni favorevoli (centro cella) esse, presentano all’interno dell’area di copertura, zone soggette a data-rate notevolmente ridotti. In questo elaborato, viene brevemente descritta la rete cell-free; una nuova architettura di rete pensata per superare i vecchi limiti delle reti cellulari tradizionali. Successivamente, vengono presentati attraverso simulazioni i due principali vantaggi che queste nuove reti cell-free offrono. Inoltre, viene analizzato uno schema random access in grado di gestire l’accesso multiplo per queste nuove architetture di rete. Questo schema rappresenta un’estensione di un protocollo già presente in letteratura e perfettamente funzionante per reti Massive MIMO, appartenente alla famiglia dei protocolli Coded Slotted ALOHA. Infine, un'analisi delle prestazioni e alcuni possibili scenari sono stati presentati, con lo scopo di valutare l'effetto che algoritmi di tipo SIC possono avere su queste reti.
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Lo scopo dell’elaborato è quello di valutare una prima applicazione di intelligenza artificiale per svolgere manutenzione predittiva sui giunti installati nella rete di distribuzione, al fine di prevenirne i guasti. L’estensione delle reti in cavo è infatti in costante aumento per supportare lo sviluppo della rete elettrica e, per l’installazione di nuove linee o nella manutenzione di cavi, si fa uso di giunti, spesso soggetti a guasti e di difficile manutenzione. Risulta quindi importante svolgere manutenzione predittiva su questi componenti, al fine di prevenirne i guasti ed ottenere un risparmio in termini di tempo e denaro. A seguito un’attenta analisi della struttura dei giunti, dei loro modi di guasto e dei parametri caratteristici, si è proceduto alla generazione sintetica di un dataset contenente misure sui giunti e, sulla base di specifici criteri applicati a questi valori, l’informazione sulla presenza o sull’assenza di un guasto. Il dataset è stato poi utilizzato per la fase di apprendimento e di test di sei algoritmi di machine learning, selezionati a partire da considerazioni sullo stato dell’arte, valutato tramite una Revisione Sistematica della Letteratura (SLR). I risultati così ottenuti sono stati analizzati tramite specifiche metriche e da questo caso di studio sono emerse le elevate potenzialità delle tecnologie di intelligenza artificiale ai fini della prevenzione dei guasti nelle reti di distribuzione, soprattutto se considerata la semplicità implementativa degli algoritmi.
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Il fumetto, spesso definito come “arte sequenziale” o “letteratura disegnata”, ha appassionato e appassiona tuttora i lettori di tutto il mondo, a partire dai comics statunitensi fino ad arrivare ai manga giapponesi. Ma quali sono invece le principali tendenze russe nella fumettistica? Il presente elaborato, suddiviso in tre capitoli, parte da un excursus sul fumetto e i suoi albori negli Stati Uniti e in Italia. Proseguendo si propone un approfondimento del panorama fumettistico russo, con un particolare riguardo per “ŠUV” dell’artista Olga Lavrenteva, una Graphic Novel investigativa ambientata negli anni ’90 e pubblicata nel 2016 dalla casa editrice Bumkniga. L’obiettivo principale dell’elaborato è quello di definire a livello teorico i principali aspetti della traduzione dei fumetti, sia da un punto di vista grafico sia linguistico. Inoltre ambisce a identificare a livello pratico attraverso un’analisi metodologica le difficoltà testuali e grafiche e le strategie adottate nella stesura della traduzione di “ŠUV”. In particolar modo dall’analisi viene confermata una peculiarità imprescindibile del fumetto, che non può essere trascurata nel corso della traduzione: l’indissolubilità della componente verbale e della componente visiva. Nell’appendice si può trovare la traduzione integrale della Graphic Novel e l’estratto dello scambio di messaggi con la fumettista Olga Lavrenteva, contenente domande e risposte relative a “ŠUV”.
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Nel seguente elaborato si propone una traduzione dei capitoli iniziali della novella per ragazzi Dunkelnacht di Kirsten Boie, edito da Oetinger nel 2021. Alla traduzione precedono due capitoli teorici: il primo riguardante l’autrice, lo stile e i temi delle sue opere e una breve analisi del libro qui scelto per la traduzione; il secondo si focalizza invece sul genere letterario a cui appartiene il testo, ovvero la letteratura per l’infanzia e per l’adolescenza e in particolare la narrativa per giovani adulti in associazione con la tematica della Seconda guerra mondiale, e propone un approccio teorico alla sua traduzione. Segue infine un capitolo introdotto da un’analisi del testo funzionale alla traduzione secondo il modello di Christiane Nord e dedicato al commento dei problemi traduttivi incontrati nel testo, ordinati in base alle quattro tipologie individuate dalla medesima studiosa, e a una loro possibile risoluzione. In appendice è allegato il testo originale in tedesco.
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La seguente tesi presenta una proposta di traduzione dal tedesco all’italiano di quattro racconti tratti da due libri di saghe per bambini: "Hessische Sagen Für Kinder" di Elke Leger e "Das große Buch der Sagen und Balladen" di Gerlinde Wiencirz, nei quali le autrici hanno rivisitato e riscritto alcune leggende popolari dei fratelli Grimm. Si è volutamente scelto di tradurre e analizzare testi letti da bambini, dato il forte interesse per la letteratura infantile e in particolare per racconti mirati a dare un insegnamento ai piccoli lettori, in cui alla parte reale e autentica si associa quella fantastica e immaginaria. L’aspetto leggendario legato ai racconti presenta inoltre un notevole motivo di interesse, avendo lo scopo di avvicinare i bambini alle tradizioni, usanze e credenze antiche del proprio paese. L’elaborato si divide in sette capitoli, preceduti da un’introduzione e seguiti da una conclusione. Il primo capitolo è dedicato alla figura dei fratelli Grimm, il secondo presenta le autrici e le opere trattate, il terzo analizza l’approccio teorico necessario per tradurre un testo letterario, il quarto contiene le versioni originali dei testi e la proposta di traduzione, il quinto è dedicato al commento della traduzione e alla scelta delle strategie traduttive adottate; infine, negli ultimi due capitoli sono riportati la conclusione, la bibliografia, la sitografia e i dizionari utilizzati durante il lavoro.
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Il presente elaborato consiste in una proposta di traduzione dal francese all’italiano dell’albo illustrato "Ça change tout!", scritto da Cathy Ytak e illustrato da Daniela Tieni. Attraverso la scelta dell'albo, la tesi intende esplorare il tema della traduzione della letteratura per l’infanzia che tratta di tematiche di genere e LGBTQ+, ponendo l’accento sul genere dell’albo illustrato e sulle problematiche connesse alla sua traduzione per un pubblico di un altro paese. L'elaborato è composto di tre capitoli: nel primo capitolo viene fornita una definizione di letteratura per l’infanzia, presentandone le principali caratteristiche, seguita da una panoramica storica e letteraria delle tematiche di genere, inclusive e LGBTQ+ affrontate in questo tipo di testi. Nel secondo capitolo si analizzano nel dettaglio le strategie traduttive adottate in rapporto a tali tematiche, evidenziando le particolarità del genere dell’albo illustrato e le specifiche sfide traduttive che lo interessano. L’ultimo capitolo è infine dedicato alla proposta di traduzione dell’albo, con il testo originale a fronte, seguito da un commento alla traduzione in cui viene illustrato l’approccio traduttivo utilizzato e vengono argomentate le scelte traduttive operate.