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Resumo:
Dissertação apresentada para a obtenção do grau de Mestre em Desporto com especialização em Condição Física e Saúde
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O objetivo dessa tese é aprofundar, a partir do discurso pós-colonial, uma crise na perspectiva teológica da libertação. Esta promoveu, na década de 1970, uma reviravolta nos estudos teológicos no terceiro mundo. Para tanto, leremos um conto de Gabriel García Márquez chamado “El ahogado más hermosodel mundo” (1968) analizando e avaliando as estratégias políticas e culturais ali inscritas. Para levar a frente tal avaliação é preciso ampliar o escopo de uma visão que divide o mundo em secular/religioso, ou em ideias/práticas religiosas e não religiosas, para dar passo a uma visão unificada que compreende a mundanalidade, tanto do que é catalogado como ‘religioso’ quanto do que se pretende ‘não religioso’. A teologia/ciências da religião, como discurso científico sobre a economia das trocas que lidam com visões, compreensões e práticas de mundo marcadas pelo reconhecimento do mistério que lhes é inerente, possuem um papel fundamental na compreensão, explicitação, articulação e disponibilização de tais forças culturais. A percepção de existirem elementos no conto que se relacionam com os símbolos sobre Jesus/Cristo nos ofereceu um vetor de análise; entretanto, não nos deixamos limitar pelos grilhões disciplinares que essa simbologia implica. Ao mesmo tempo, esse vínculo, compreendido desde a relação imperial/colonial inerente aos discursos e imagens sobre Jesus-Cristo, embora sem centralizar a análise, não poderia ficar intocado. Partimos para a construção de uma estrutura teórica que explicitasse os valores, gestos, e horizontes mundanos do conto, cristológicos e não-cristológicos, contribuindo assim para uma desestabilização dos quadros tradicionais a partir dos quais se concebem a teologia e as ciências da religião, a obra de García Márquez como literatura, e a geografia imperial/colonial que postula o realismo ficcional de territórios como “América Latina”. Abrimos, assim, um espaço de significação que lê o conto como uma “não-cristologia”, deslocando o aprisionamento disciplinar e classificatório dos elementos envolvidos na análise. O discurso crítico de Edward Said, Homi Bhabha e GayatriSpivak soma-se à prática teórica de teólogas críticas feministas da Ásia, da África e da América Latina para formular o cenário político emancipatório que denominaremos teologia crítica secular.
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In many species, young solicit food from their parents, which respond by feeding them. Because of the difference in genetic make-up between parents and their offspring and the consequent conflict, this interaction is often studied as a paradigm for the evolution of communication. Existent theoretical models demonstrate that chick signaling and parent responding can be stable if solicitation is a costly signal. The marginal cost of producing stronger signals allows the system to converge to an equilibrium: young beg with intensity that reflects their need, and parents use this information to maximize their own inclusive fitness. However, we show that there is another equilibrium where chicks do not beg and parents’ provisioning effort is optimal with respect to the statistically probable distribution of chicks’ states. Expected fitness for parents and offspring at the nonsignaling equilibrium is higher than at the signaling equilibrium. Because nonsignaling is stable and it is likely to be the ancestral condition, we would like to know how natural systems evolved from nonsignaling to signaling. We suggest that begging may have evolved through direct sibling fighting before the establishment of a parental response, that is, that nonsignaling squabbling leads to signaling. In multiple-offspring broods, young following a condition-dependent strategy in the contest for resources provide information about their condition. Parents can use this information even though it is not an adaptation for communication, and evolution will lead the system to the signaling equilibrium. This interpretation implies that signaling evolved in multiple-offspring broods, but given that signaling is evolutionarily stable, it would also be favored in species which secondarily evolved single-chick broods.
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INTRODUZIONE: L’integrazione mente-corpo applicata ad un ambito patologico predominante in questi tempi, come il cancro, è il nucleo di questa tesi. Il background teorico entro cui è inserita, è quello della Psiconeuroendocrinoimmunologia (Bottaccioli, 1995) e Psico-Oncologia. Sono state identificate, nella letteratura scientifica, le connessioni tra stati psicologici (mente) e condizioni fisiologiche (corpo). Le variabili emerse come potenzialmente protettive in pazienti che si trovano ad affrontare il cancro sono: il supporto sociale, l’immagine corporea, il coping e la Qualità della Vita, insieme all’indice fisiologico Heart Rate Variability (HRV; Shaffer & Venner, 2013). Il potenziale meccanismo della connessione tra queste variabili potrebbe essere spiegato dall’azione del Nervo Vago, come esposto nella Teoria Polivagale di Stephen Porges (2007; 2009). OBIETTIVI: Gli obiettivi principali di questo studio sono: 1. Valutare l’adattamento psicologico alla patologia in termini di supporto sociale percepito, immagine corporea, coping prevalente e qualità della vita in donne con cancro ovarico; 2. Valutare i valori di base HRV in queste donne; 3. Osservare se livelli più elevati di HRV sono associati ad un migliore adattamento psicologico alla patologia; 4. Osservare se una peggiore percezione dell’immagine corporea e l’utilizzo di strategie di coping disadattive sono associate ad una Qualità della Vita più scarsa. METODO: 38 donne affette da cancro ovarico, al momento della valutazione libere da patologia, sono state reclutate presso la clinica oncologica del reparto di Ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Italia. Ad ogni partecipante è stato chiesto di compilare una batteria di test composta da: MSPSS, per la valutazione del supporto sociale percepito; DAS-59, per la valutazione dell’immagine corporea; MAC, per la valutazione delle strategie di coping prevalenti utilizzate verso il cancro; EORTC-QLQ30, per la valutazione della Qualità della Vita. Per ogni partecipante è stato registrato HRV di base utilizzando lo strumento emWave (HeartMath). RISULTATI PRINCIPALI: Rispondendo agli obiettivi 1 e 2, in queste donne si è rilevato una alto tasso di supporto sociale percepito, in particolare ricevuto dalla persona di riferimento. L’area rivelatasi più critica nel supporto sociale è quella degli amici. Per quanto riguarda l’immagine corporea, la porzione di campione dai 30 ai 61 anni, ha delle preoccupazioni globali legate all’immagine corporea paragonabili ai dati provenienti dalla popolazione generale con preoccupazioni riguardo l’aspetto corporeo. Invece, nella porzione di campione dai 61 anni in su, il pattern di disagio verso l’aspetto fisico sembra decisamente peggiorare. Inoltre, in questo campione, si è rilevato un disagio globale verso l’immagine corporea significativamente più alto rispetto ai valori normativi presenti in letteratura riferiti a donne con cancro al seno con o senza mastectomia (rispettivamente t(94)= -4.78; p<0.000001; t(110)= -6.81;p<0.000001). La strategia di coping più utilizzata da queste donne è lo spirito combattivo, seguito dal fatalismo. Questo campione riporta, inoltre, una Qualità della Vita complessivamente soddisfacente, con un buon livello di funzionamento sociale. L’area di funzionalità più critica risulta essere il funzionamento emotivo. Considerando i sintomi prevalenti, i più riferiti sono affaticamento, disturbi del sonno e dolore. Per definire, invece, il pattern HRV, sono stati confrontati i dati del campione con quelli presenti in letteratura, riguardanti donne con cancro ovarico. Il campione valutato in questo studio, ha un HRV SDNN (Me=28.2ms) significativamente più alto dell’altro gruppo. Tuttavia, confrontando il valore medio di questo campione con i dati normativi sulla popolazione sana (Me=50ms), i nostri valori risultano drasticamente più bassi. In ultimo, donne che hanno ricevuto diagnosi di cancro ovarico in età fertile, sembrano avere maggiore HRV, migliore funzionamento emotivo e minore sintomatologia rispetto alle donne che hanno ricevuto diagnosi non in età fertile. Focalizzando l’attenzione sulla ricerca di relazioni significative tra le variabili in esame (obiettivo 3 e 4) sono state trovate numerose correlazioni significative tra: l’età e HRV, supporto percepito , Qualità della Vita; Qualità della Vita e immagine corporea, supporto sociale, strategie di coping; strategie di coping e immagine corporea, supporto sociale; immagine corporea e supporto sociale; HRV e supporto sociale, Qualità della Vita. Per verificare la possibile connessione causale tra le variabili considerate, sono state applicate regressioni lineari semplici e multiple per verificare la bontà del modello teorico. Si è rilevato che HRV è significativamente positivamente influenzata dal supporto percepito dalla figura di riferimento, dal funzionamento di ruolo, dall’immagine corporea totale. Invece risulta negativamente influenzata dal supporto percepito dagli amici e dall’uso di strategie di coping evitanti . La qualità della vita è positivamente influenzata da: l’immagine corporea globale e l’utilizzo del fatalismo come strategia di coping prevalente. Il funzionamento emotivo è influenzato dal supporto percepito dalla figura di riferimento e dal fatalismo. DISCUSSIONI E CONCLUSIONI: Il campione Italiano valutato, sembra essere a metà strada nell’adattamento dello stato psicologico e dell’equilibrio neurovegetativo al cancro. Sicuramente queste donne vivono una vita accettabile, in quanto sopravvissute al cancro, ma sembra anche che portino con sé preoccupazioni e difficoltà, in particolare legate all’accettazione della loro condizione di sopravvissute. Infatti, il migliore adattamento si riscontra nelle donne che hanno avuto peggiori condizioni in partenza: stadio del cancro avanzato, più giovani, con diagnosi ricevuta in età fertile. Pertanto, è possibile suggerire che queste condizioni critiche forzino queste donne ad affrontare apertamente il cancro e la loro situazione di sopravvissute al cancro, portandole ad “andare avanti” piuttosto che “tornare indietro”. Facendo riferimento alle connessioni tra variabili psicologiche e fisiologiche in queste donne, si è evidenziato che HRV è influenzata dalla presenza di figure significative ma, in particolare, è presumibile che sia influenzata da un’appropriata condivisione emotiva con queste figure. Si è anche evidenziato che poter continuare ad essere efficaci nel proprio contesto personale si riflette in un maggiore HRV, probabilmente in quanto permette di preservare il senso di sé, riducendo in questo modo lo stress derivante dall’esperienza cancro. Pertanto, HRV in queste donne risulta associato con un migliore adattamento psicologico. Inoltre, si è evidenziato che in queste donne la Qualità della Vita è profondamente influenzata dalla percezione dell’immagine corporea. Si tratta di un aspetto innovativo che è stato rilevato in questo campione e che, invece, nei precedenti studi non è stato indagato. In ultimo, la strategia di coping fatalismo sembra essere protettiva e sembra facilitare il processo di accettazione del cancro. Si spera sinceramente che le ricerche future possano superare i limiti del presente studio, come la scarsa numerosità e l’uso di strumenti di valutazione che, per alcuni aspetti come la scala Evitamento nel MAC, non centrano totalmente il target di indagine. Le traiettorie future di questo studio sono: aumentare il numero di osservazioni, reclutando donne in diversi centri specialistici in diverse zone d’Italia; utilizzare strumenti più specifici per valutare i costrutti in esame; valutare se un intervento di supporto centrato sul miglioramento di HRV (come HRV Biofeedback) può avere una ricaduta positiva sull’adattamento emotivo e la Qualità della Vita.
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Research performed in this thesis studies the growth and evolution of advertising investment in digital media compared to traditional printed media, in particular daily newspapers. By means of advertising inserts in printed newspaper and online newspapers, the study’s objective was to confirm that digital media consolidate as an advertising platform. Throughout this study we used different quantitative and qualitative tools to demonstrate the starting hypothesis of this thesis. We used a combined methodology that included: a) joint analysis of printed newspaper “El Mundo” and online newspaper “elmundo.es” advertising content; b) analysis of advertising investment state-of-the-art; c) deep interviews to different media professionals, including advertisers, publicists, media planning, and researchers. A comparative study between the printed newspaper “El Mundo” and the online newspaper “elmundo.es” supported the analysis of contents in a realistic situation. Therefore a deep study of advertising inserts in both the printed and online version of “El Mundo” was performed. The main goal of this work was to show how advertising invesment is moving from traditional printed media to digital media The results of this study reveal that investment in digital media increases, meanwhile investment reduces in traditional media. At the same time, new reading habits along with technological innovation attracts readers to digital platforms. As a consequence, traditional printed newspapers have the immediate need to somehow engage online-newspaper readers into printed platforms. Hence, many advertisers already invest large sums of money in digital media, with marketing strategies and plans focused to online advertising campaigns in Internet. It is also true that in recent years printed and online media stopped “fighting”, which lead to the possibility of joint marketing and communication strategies between the aforementioned digital and online media. This research has different implications, one of them is that printed media seems to be a bussiness model which needs to be reinvented to adapt itself to the media’s current situation in order to be profitable and not to disappear. On the other hand, digital media must have a well-defined strategy with concrete and viable goals in online investment. Finally, it is important that new readers are taken into account by newspapers, this is: new readers mostly use digital platforms, thus interaction between readers and newspapers is much different than what it used to be when only printed newspapers existed. Media must go and be where the new reader is.
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Produtos com um tempo considerável de utilização podem ser objeto de um processo de manutenção mais amplo e profundo, que visa prolongar a sua vida útil. O termo recuperação é aplicado a este tipo de manutenção, que visa à substituição de peças defeituosas, desgastadas, e/ou com a vida útil encerrada. O surgimento de novos paradigmas e de um novo conjunto de doutrinas operacionais pode mudar as expectativas e necessidades das partes interessadas de modo que o produto pode ser proposto para uma modernização. Assim, o produto pode ser reengenheirado durante a sua recuperação. Para realizar um projeto de recuperação e modernização, propõe-se uma abordagem em seis passos centrada numa decisão baseada no risco para classificar os componentes de acordo com a ação a ser realizada. A análise do produto é desenvolvida com base em técnicas de desmontagem e uma análise da fase operacional é realizada para as tomadas de decisões. Deste modo, um componente pode sofrer manutenção, ser modernizado, ser excluído, ser inserido ou permanecer fora do escopo dos trabalhos. O processo da gestão baseada em risco também inclui duas fases de monitoramento de risco continuado: durante a produção e na fase de operação. As decisões podem ser revistas pelo uso da análise bayesiana. Um estudo de caso é proposto para ilustrar o modelo num programa de recuperação e modernização de veículos blindados realizada numa unidade do Exército Brasileiro. A aplicação da metodologia permitiu a seleção de uma alternativa de modernização, considerando riscos e benefícios. O desdobramento das análises no projeto detalhado permitiu a definição final do escopo de recuperação e modernização, observando efeitos de propagação de alterações de engenharia. A principal contribuição deste trabalho é a formalização de um estudo da recuperação e modernização como projeto específico, descrevendo suas características de uma forma a permitir a aplicação de um modelo baseado em risco.
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World poverty is a global issue and a development issue. Poverty reduction and women's empowerment are deeply connected to regional stability and long lasting peace. Nations will continue to be plagued by poverty, and top-down government agency aid programs to date have been unsuccessful. Encouraging news resides in innovative microfinance initiatives that alleviate poverty and impact millions of impoverished people around the globe. Microfinance organizations provide small loans, primarily to women otherwise excluded from the formal banking sector, for entrepreneurial endeavors. Myriad social, educational, and health programs accompany microfinance loan services. It is a powerful poverty-fighting tool with socioeconomic benefits. Evidence suggests that while imperfect, microfinance goals and successes are inspiring given the paucity of realistic alternatives in today's global development arena.
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As American leadership has narrowly focused on fighting global terror in Iraq and Afghanistan, the modern version of the KGB, now known as the FSB, has been conducting continuous clandestine warfare operations against the United States. These warfare operations include strategic economic and political partnerships with anti-American entities worldwide and direct embedding of double agents in the US intelligence community. This paper investigates the role of Russia's cultural history leading to the merger of the Russian Federal Security Service (FSB) and Russian Organized Crime (ROC). This paper concludes that the FSB is the most pervasive security threat to the United States and that employing Russian native and heritage speakers of Russian in the US intelligence community compromises US national security.
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En los ocho años de vida de La Ilustración, la narrativa, larga y breve, fue uno de los elementos fundamentales de este periódico ilustrado. El artículo analiza los relatos que allí aparecieron y los efectos que las necesidades industriales y comerciales tuvieron en una revista que luchaba por sobrevivir económicamente. Ángel Fernández de los Ríos, propietario del Semanario Pintoresco Español y de La Ilustración, convirtió a esta última, en lo que toca a la narrativa, en una especie de serie B, en la que se entremezclaban reediciones, traducciones y colaboraciones que no habían llegado a tener el nivel suficiente para llegar a las páginas del Semanario Pintoresco Español. La abundancia de reediciones y las diversas fuentes de las que proceden hacen ver que en su selección fue más importante la imperiosa necesidad de sacar la publicación a la calle cada quince días que otros criterios. Ello también explica la abundancia de traducciones de novelas y cuentos en las páginas de La Ilustración. Traducciones y reediciones son el cuerpo principal de la narrativa publicada en La Ilustración y si tenemos que detenernos en las obras de más calidad que allí aparecen, será en este tipo de relatos, puesto que los textos narrativos originales, muy a menudo publicados sin firma de autor, resultan de muy escaso interés. Solo podemos contra con la excepción de dos relatos de José Güell y Renté (Anacaona y Quibiam) y uno de Gertrudis Gómez de Avellaneda: La baronesa de Joux. No representa, pues, La Ilustración una fuente de importancia para la narración española del medio siglo. Su posición subordinada al Semanario Pintoresco Español impidió que la publicación desarrollara una línea de narraciones de calidad. Es testimonio, sin embargo, de un proceso de industrialización de la labor periodística y literaria que estaba desarrollándose con gran celeridad si tenemos en cuenta el fracaso de El Artista y del No me olvides apenas quince años antes. A la altura del medio siglo el periodismo literario se había convertido en una industria que exigía ingentes esfuerzos de trabajo y una producción torrencial.
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Purpose. The DBA/2J mouse line develops essential iris atrophy, pigment dispersion, and glaucomatous age-related changes, including an increase of IOP, optic nerve atrophy, and retinal ganglion cell (RGC) death. The aim of this study was to evaluate possible morphological changes in the outer retina of the DBA/2J mouse concomitant with disease progression and aging, based on the reduction of both the a- and b-waves and photopic flicker ERGs in this mouse line. Methods. Vertically sectioned DBA/2J mice retinas were evaluated at 3, 8, and 16 months of age using photoreceptor, horizontal, and bipolar cell markers. Sixteen-month-old C57BL/6 mice retinas were used as controls. Results. The DBA/2J mice had outer retinal degeneration at all ages, with the most severe degeneration in the oldest retinas. At 3 months of age, the number of photoreceptor cells and the thickness of the OPL were reduced. In addition, there was a loss of horizontal and ON-bipolar cell processes. At 8 months of age, RGC degeneration occurred in patches, and in the outer retina overlying these patches, cone morphology was impaired with a reduction in size as well as loss of outer segments and growth of horizontal and bipolar cell processes into the outer nuclear layer. At 16 months of age, connectivity between photoreceptors and horizontal and bipolar cell processes overlying these patches was lost. Conclusions. Retinal degeneration in DBA/2J mice includes photoreceptor death, loss of bipolar and horizontal cell processes, and loss of synaptic contacts in an aging-dependent manner.
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La práctica inconstante de la vacunación contra la viruela durante el siglo xix tuvo como consecuencia la aparición de varias oleadas epidémicas en España. La baja aceptación de la vacuna entre la población, unida a la incapacidad del estado para organizar campañas y suministrar vacuna, contribuyeron a perpetuar la enfermedad. Durante la segunda mitad del siglo se abrió un debate sobre la necesidad de hacer obligatoria la vacunación y revacunación, incorporándose, además, el uso de la vacuna animalizada. Un texto de Emilio Casas Arriola, médico de Huércanos (Logroño), describe el brote epidémico sufrido entre 1891 y 1892 en este municipio. La obra tiene la estructura de una topografía médica y fue redactada con la intención de concurrir a un premio de la Real Academia Médica de Madrid. Se analizan las dificultades, vicisitudes y medidas adoptadas para afrontar la epidemia en un entorno aislado y rural.
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A partir de un exhaustivo análisis de los estudios disponibles sobre la discriminación sufrida por la comunidad gitana, se realiza una revisión en cuanto a su incidencia y evolución, para establecer una comparación respecto a la sufrida por otros grupos sociales, definir los ámbitos en los que más se produce y analizar el perfil de la población potencialmente discriminadora. A partir de las conclusiones de las diferentes áreas analizadas, se avanzan algunas propuestas sobre las líneas prioritarias de intervención en la promoción de la igualdad y la lucha contra la discriminación.
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El presente trabajo consiste en un análisis acerca de las luchas por la tierra que se han venido produciendo en la región mexicana de la Huasteca Potosina, principalmente a raíz de la puesta en marcha del proyecto Pujal-Coy en 1973, cuando ocurre una transformación espacial que provoca toda una serie de conflictos por la apropiación del territorio a manos de nuevos pobladores frente a las instancias de gobierno encargadas del reparto agrario. Este proceso aparecerá marcado por la transformación del estatus socioeconómico de un importante colectivo en el momento en el que se convierten en propietarios de tierras. La metodología desarrollada es de carácter interdisciplinar al combinar el análisis geopolítico a escala local, el trabajo etnográfico en comunidades rurales y la revisión histórica. El resultado de la investigación ha sido la comprensión de la lógica espacial que define a esta región de México a partir de las contradicciones entre las prácticas espaciales hegemónicas y los contra-espacios que las poblaciones locales construyen como alternativa a las primeras.
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Dissertação apresentada à Escola Superior Agrária do Instituto Politécnico de Castelo Branco para cumprimento dos requisitos necessários à obtenção do grau de Mestre em Sistemas de Informação Geográfica - Recursos Agro-Florestais e Ambientais.
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Contains notes on cases before the Supreme Court in Lennox and Worcester, Massachusetts relating to counterfeiting, libel, and fraud.