276 resultados para Klassifikator, Pragmatik, Informationstransport, formale Logik


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In questo TFM affronteremo un argomento di grande attualità le cui radici risalgono, però, a un passato ben più remoto: la questione del burocratese, termine con accezione negativa coniato in tempi relativamente recenti per descrivere lo stile comunicativo della pubblica amministrazione che, lungi dal restare confinato in un ambito specialistico della comunicazione, pervade ormai ogni sfera della vita quotidiana, rendendola sempre più complessa in un momento storico delicato dove l’equivoco è dietro l’angolo e spesso cela non pochi pericoli. Il presente lavoro si divide sostanzialmente in due parti. Nella prima, tracceremo una premessa teorica toccando le seguenti tematiche: il ruolo del/la docente di italiano LS (con particolare attenzione all’insegnamento agli adulti), le motivazioni scientifiche e personali che stanno alla base della scelta di questo argomento per un TFM, un breve ripasso delle principali tappe che hanno definito il dibattito sulla questione linguistica in Italia, le caratteristiche linguistiche e testuali del linguaggio burocratico amministrativo e un breve excursus sulle direttive e suggerimenti per la sua semplificazione. Nella seconda parte del lavoro (dal capitolo 3) sarà presentata in dettaglio l’unità didattica dal titolo Parla come mangi!, messa in pratica con un gruppo di studenti e studentesse di italiano di nivel avanzado 1 (B2 del QCER) della Escuela Oficial de Idiomas di Alcorcón, nell’ambito del tirocinio propedeutico all’ottenimento del titolo di Máster en formación del Profesorado de ESO, Bachillerato, FP y enseñanzas de idiomas. L’obiettivo finale delle attività proposte è stato quello di permettere alla classe di familiarizzare con le strutture lessicali, morfosintattiche e testuali del burocratese. Attraverso attività disegnate per il coinvolgimento delle quattro abilità fondamentali e suddivise in tre grandi categorie (pubblica amministrazione, trasporti e comunicazione formale scritta), gli alunni e le alunne hanno messo alla prova e migliorato la propria competenza sociolinguistica in contesti dove l’eccessiva formalità spesso mette in difficoltà gli/le stessi/e nativi/e.

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El objetivo de este trabajo es explicar la conexión entre reglas discursivas y normas morales en el marco de la ética del discurso. El trabajo comienza con un análisis de la diferencia entre acción y operación y con una reconstrucción del concepto de discurso. Luego es presentada la diferencia y la relación entre ley y obligación. La conclusión es que la conexión entre acción y discurso posible está implícita en la noción de responsabilidad moral.

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the article explores the putatively non-metaphysical – non-voluntarist, and even non-causal – concept of freedom outlined in Hegel’s work and discusses its influential interpretation by robert Pippin as an ‘essentially practical’ concept. I argue that Hegel’s affirmation of freedom must be distinguished from that of Kant and Fichte, since it does not rely on a prior understanding of self-consciousness as an originally teleological relation and it has not the nature of a claim ‘from a practical point of view’.

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En este trabajo se discuten los aportes de la teoría sociológica contemporánea al debate filosófico y científico de la ontología, para ello son cotejados los componentes ontológicos de la Teoría General de Sistemas Sociales de Niklas Luhmann, lla Teoría de la Acción Comunicativa de Jürgen Habermas y la Actor-Network Theory de Bruno Latour.

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Este artículo reconstruye la evolución del debate político alemán durante la primera edad moderna, poniendo atención en particular en la manera en la que tal debate se fue elaborando y transmitiendo dentro de la comunidad de discurso universitaria que lo produjo. El análisis de las características formales y de las modalidades en las que se desarrolló este debate permite demonstrar que el aristotelismo político no fue sólo una doctrina política, sino también, y sobre todo, un código común que más allá de diferencias específicas, caracterizó todas las experiencias universitarias del Sacro Imperio Romano Germánico desde finales del siglo xvi y durante todo el siglo xvii. Las características esenciales de este código se pondrán de relieve en particular a través del caso de los escritos políticos de Iohannes Althusius, en los que la forma y el contenido de su doctrina política terminan coincidiendo.

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Il presente elaborato si pone l'obiettivo di analizzare i neologismi nella stampa francese contemporanea attraverso lo spoglio di alcuni quotidiani generalisti a grande tiratura che sembrano essere più sensibili alla creazione lessicale. La tesi è organizzata in due parti complementari, la prima di natura teorica e la seconda analitica, comprensiva di un corpus di neologismi. Nel capitolo I verranno esposte la definizione e la storia sia della neologia che del neologismo in Francia, ponendo l'accento su come sia cambiata la percezione dei due termini nel corso del tempo. Nel capitolo II, saranno esaminati le motivazioni principali che determinano la nascita e l' affermazione di un neologismo, ragioni che sono insieme di natura linguistica e sociale. Nel capitolo III si proseguirà con una sintesi dei metodi di creazione linguistica, nonché neologia formale, neologia semantica e prestiti. Questi ultimi sono molto spesso di matrice anglofona e, come vedremo nel capitolo IV, incontrano una certa resistenza da parte della politica linguistica dell'Esagono, che si batte contro l'afflusso massiccio e indiscriminato dei prestiti (specie quelli di lusso) e sollecita alla neologia endogena. Il V capitolo della tesi è dedicato specificamente ai neologismi nella stampa francese. Sarà presentato qualche cenno storico sulle origini dei giornali e si tracceranno le caratteristiche stilistiche proprie della scrittura giornalistica. La parte teorica si conclude con un paragrafo incentrato sulle funzioni rivestite dai neologismi nella stampa. Nella parte analitica sarà offerto un corpus che raccoglie diversi neologismi attinti da Le Monde, Le Figaro e Libération. Tali neologismi, relativi a svariati ambiti, saranno analizzati in modo sintetico da un punto di vista morfologico. Per ciascuno di essi sarà fornita altresì una breve definizione. Infine, saranno tratte le dovute considerazioni sui metodi di formazione più sfruttati e produttivi.

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Nel 1837 il matematico A.F. Möbius definì la funzione aritmetica mu(n) che vale 0 se n è divisibile per il quadrato di un numero primo, (-1)^k se n è il prodotto di k primi distinti e \mu(1)=1. Essa ricopre un ruolo di fondamentale importanza per quanto riguarda la distribuzione dei numeri primi, nonché per la sua duttilità nella risoluzione di diversi problemi di conteggio grazie alla formula di inversione di Möbius, che può essere pensata come un analogo formale del teorema fondamentale del calcolo integrale. Una sorprendente varietà di problemi di calcolo combinatorio si rivelano essere nient'altro che casi particolari di un problema più generale che riguarda la possibilità di invertire una somma fatta sugli elementi di un insieme parzialmente ordinato. L'obiettivo di questo elaborato è quello di illustrare come sia possibile generalizzare il concetto di funzione aritmetica estendendolo a quello di funzione di un'algebra di incidenza. Le algebre di incidenza hanno catturato l'interesse di svariati matematici a partire dagli anni '60 del secolo scorso, e si svilupparono come ambiente naturale nel quale generalizzare la formula di inversione di Mobius. La funzione di Möbius della teoria dei numeri, definita originariamente sull'insieme dei numeri interi positivi ordinato per divisibilità, può quindi essere definita su generici insiemi parzialmente ordinati.

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Pour parfaire les compétences des nouvelles directions d’école, nous constatons l’émergence de programmes de formation proposés par des universités, des districts scolaires, etc. Le but de notre étude est d’identifier les contextes de formation formel, non formel ou informel qui ont le plus aidé les nouvelles directions d’école dans le développement de leurs compétences d’une part, et ceux qui seraient mieux à même de les aider à l’avenir. Dans le cadre de cette recherche qualitative, 101 acteurs-trices de l’éducation ont été interrogé-es. Les résultats montrent que les trois contextes de formation (formel, non formel et informel) semblent avoir contribué au développement des compétences des nouvelles directions, alors que le contexte non formel, et plus particulièrement les ateliers et le soutien du district scolaire, s’avère être celui pouvant le plus aider les nouvelles directions à développer leurs compétences dans le futur. (DIPF/Orig.)

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Die Publikation zur AQ Austria Jahrestagung 2015 widmet sich dem Lernen und Lehren an Hochschulen und den vielfältigen Wandlungsprozessen durch die zunehmende biographische, soziale und kulturelle Diversität der Studierenden sowie elektronischen Medien. Student-centred Learning (SCL) gewinnt verstärkt an Bedeutung. Diese Wandlungsprozesse treffen nicht nur Studierende, Lehrende und die Hochschulen als Institutionen, auch die Qualitätssicherung in Studium und Lehre. Der Beitrag von Prof. Nacken zeigt auf, welche Chancen und Herausforderungen sich durch SCL in verschiedensten Bereichen ergeben. Er geht auf das Projekt „Studierende im Fokus der Exzellenz“, die Entwicklung der Charta für gute Lehre und aktuelle Trends und Probleme bei digitaler Lehre ein. Die studentische Perspektive zeigt Umsetzungsmöglichkeiten und Maßnahmen in Richtung Studierendenzentrierung auf. In den weiteren Beiträgen wird auf Didaktik und Qualitätssicherung, Determinanten studentischen Lernerfolgs, alternative Formen der Lehrevaluation und die Sichtbarmachung von non-formal und informell erworbenen Kompetenzen eingegangen und zwei beschäftigen sich mit Einsatzmöglichkeiten und Veränderungen durch neue Medien. Mit Beiträgen von: Nacken, Heribert; Hanft, Anke; Pichl, Elmar; Treml, Beate; Pellert, Ada; Künzel, Manfred; Haas, Lena; Martens, Thomas; Metzger, Christiane; Haag, Johann; Froschauer-Neuhauser, Elisabeth; Meyer Richli, Christine; Schulz, Ramona; Kämmerer, Frauke; Gornik, Elke A.; Freiberger, Diane; Birke, Barbara; Müller, Claude; Woschnack, Ute; Baumgartner, Alexander; Erlemann, Jennifer; Penßler-Beyer, Anja; Bergsmann, Evelyn; Weißemböck, Josef.

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The distance learning program "School Management" supports decision makers at the school and ministerial levels in the shaping of formal and informal learning processes at different levels in schools and curricula in Eritrea. This paper examines how the distance learning program is interconnected to educational system development. (DIPF/Orig.)

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Główna problematyka zawarta w tekście dotyczy: (1) znaczenia i zakresu kryzysu w gospodarce i polityce, (2) przyjęcia przez państwo i społeczeństwo logiki racjonalności ekonomicznej jako paradygmatu postępowania, (3) przewartościowania pojęcia polityki, co wiąże się m.in. z przyjęciem przez rządzących roli zarządców wybranych sfer państwa oraz z posługiwaniem się przez nich logiką „mieszanej racjonalności” („logiką władzy” i „logiką racjonalności ekonomicznej”), (4) wyzwań związanych z dystrybucją dóbr, (5) reprezentacji i legitymizacji w demokracji liberalnej. Gospodarka kapitalistyczna wpływa na wszystkie sfery życia społecznego, co zmusza do przedstawienia jej „modus operandi”. Charakterystyczne cechy oddziaływania to: (1) racjonalność formalna, (2) dogmat efektywności i ilościowej mierzalności, (3) reprodukcja ideologii mówiącej o wolnej woli jednostki, niezależnie od kontekstu społecznego, (4) wymuszanie odpowiedniej dla siebie reprodukcji siły roboczej, (5) kolonizacja kolejnych sfer aktywności społecznej (np. edukacji i szkolnictwa wyższego), (6) wpływ na wykluczenie grup społecznych ze względu na poziom zabezpieczenia materialnego. Wszystko to sprowadzić można do pojęcia logiki racjonalności ekonomicznej. Rządzący posługują się „mieszaną strategią”, która oparta jest na dwóch logikach postępowania – (1) logice władzy, (2) logice racjonalności ekonomicznej. Logika władzy to nic innego jak dążenie do zdobycia i utrzymania władzy, gdzie władza sama w sobie staje się celem, natomiast struktury państwa stanowią przestrzeń, którą należy przejąć lub opanować. Rządzący aby ukryć swoją bezideowość i konflikty w walce o przejęcie struktur państwa uprawiają politykę „na zewnątrz”, która przyjmuje formę „festiwalu” agonicznego dyskursu. Taka polityka możliwa jest dzięki rozdawnictwu podczas redystrybucji dóbr (niezgodnie z racjonalnością ekonomiczną) lub/i dzięki instrumentalnemu traktowaniu dystrybucji uznania. W związku z niemożnością utrzymania wysokiego poziomu rozdawnictwa, szczególnie w sytuacji kryzysu gospodarczego, rządzący chętnie posługują się logiką racjonalności ekonomicznej. Rozwiązania oparte na racjonalności ekonomicznej, mimo ich negatywnego odbioru przez społeczeństwo, wprowadzane są przy zastosowaniu argumentacji zagrożenia bezpieczeństwa (gospodarczego, socjalnego, narodowego itd.). Tym samym państwo wycofuje się z rządzenia na rzecz zarządzania niektórymi sferami państwa. Nie można tego nazwać inaczej jak „ucieczką” od odpowiedzialności, co jest szczególnie zauważalne w sytuacjach destabilizacji gospodarczej. W takich sytuacjach mamy do czynienia z „outsourcingiem zadań” państwa, co przyjmować może różne formy – (1) przenoszenie funkcji na inne instytucje przy zachowaniu kompetencji kontrolnych lub (2) przenoszenie obowiązków na inne własne instytucje, które wcześniej pełniły inną rolę. Wszystko to można nazwać rekonfiguracją funkcji państwa w związku z dominacją gospodarki kapitalistycznej i oddziaływaniem logiki racjonalności ekonomicznej. W tekście podjęto również problem dystrybucji dóbr i uznania, jednakże jedynie w aspekcie jej instrumentalizacji przez rządzących. Można wysunąć tezę, że liberalne koncepcje wolności jednostki oraz priorytet dla własności prowadzą do łatwiejszego ideologicznego uzasadnienia stosowania mieszanych strategii i racjonalności. W tekście przedstawiono też tezę o instrumentalizacji dystrybucji dóbr, tzn. instrumentalnego wykorzystywania dowartościowania różnych mniejszości w ramach systemu politycznego. Należy też stwierdzić, że dominacja logiki wolnego rynku prowadzi do deprecjacji redystrybucji dóbr w stosunku do gloryfikacji problematyki uznania. Tekst jest jedynie zarysowaniem problematyki wyczerpywania się formuły demokracji liberalnej, co przedstawiono na wybranych zagadnieniach. Podjęty problem demokracji liberalnej nie skupia się na próbie odtworzenia modelu tego rodzaju demokracji, raczej ważniejsze było stwierdzenie przejmowania w działaniu czegoś, co można określić mianem logiki racjonalności ekonomicznej. Wartą dalszego analizowania jest sama logika „mieszanej racjonalności”, którą sprowadzono do przenikania się „logiki władzy” i „logiki racjonalności ekonomicznej”.

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Tidigare forskning visar att äldreomsorgspersonal kämpar med två typer av logiker: en ekonomisk logik och en omsorgslogik. Även om båda logikerna behövs för att skapa god omsorg så utmanar de varandra. Dessa utmaningar kommer till uttryck i omsorgspraktiken där personalen ställs in för val och måste göra prioriteringar. Denna avhandling syftar till att förstå hur äldreomsorgspersonal beskriver att de arbetar för att finna balans mellan logikerna och hur de rättfärdigar sina prioriteringar i omsorgen om de äldre personerna. Frågeställningen för avhandlingen är att ta reda på hur personal och enhetschef vid ett kommunalt äldreboende förstår och hanterar interaktionen mellan de två logiker som styr omsorgsarbetet för att främja de äldre personernas välbefinnande. Syftet innehåller tre delsyften: 1) att analysera personalens erfarenheter av och meningsskapande kring de äldre personernas välbefinnande och deras reflektioner kring det omsorgsarbete de utför, 2) att belysa och problematiserade logiker som styr omsorgsarbetet samt 3) att analysera hur personalen rättfärdigar sina prioriteringar i rådande kontext och hur deras förklarbarhet påverkar deras professionella identiteter. Målet är att bidra med socialvetenskaplig kunskap om de överväganden personal gör när de ställs inför att göra prioriteringar i äldreomsorgens praktik. Material samlades in genom 12 individuella intervjuer med personal vid ett kommunalt äldreboende, en intervju med personalens enhetschef och en uppföljande gruppintervju med tre personer ur personalgruppen. Materialet analyserades med tre analysmetoder: fenomenologisk analys, reflexiv analys och positioneringsanalys. Resultatet visar att personalen definierar de äldre personernas välbefinnande som ett behov av att känna sig existentiellt berörd. Denna känsla av existentiell beröring delas in i tre delar: känsla av valfrihet, känsla av njutning och känsla av närhet till någon eller något. Arbetet för att uppnå detta välbefinnande beskrivs innebära ett balanserande av tre tvetydigheter: att vilja värna om de äldre personernas valfrihet och samtidigt hantera institutionella begränsningar, de äldre personernas behov av aktivering å ena sidan och att de inte behöver aktiveras å andra sidan samt att förstå de äldre personernas behov av rutiner samtidigt som det är svårt att veta vilka behov de har. Tvetydigheterna kontextualiserades och de två logikerna som styr omsorgsarbetet analyserades. Analysen visar att enhetschefen skapar en hybrid av den ekonomiska logiken och omsorgslogiken; ekonomi är omsorg och vice versa. Denna hybrid möter motstånd från personalen som skiljer på de båda logikerna genom att tala om ”vård och det där andra”. Personalen upplever att den ekonomiska logiken begränsar deras möjligheter att utföra omsorg i linje med omsorgslogiken. Motsättningar mellan de båda logikerna leder till prioriteringar som rättfärdigas av personalen i syfte att behålla de professionella identiteterna. Den teoretiska analysen bygger på teorier om institutionella logiker, förklarbarhet ochprofessionell identitet. Analyserna visar vikten av att väcka dialog mellan enhetschefer och personal där de diskuterar innebörder av olika värdeord som används på politisk nivå. Sådana diskussioner skulle kunna bidra till mindre motstånd och en högre överensstämmelse mellan verksamhetsmål och praktik. Avhandlingen visar även vikten av att förstå logiker som vertikala istället för horisontellt uppdelade. Alltså, att styrande verksamhetslogiker existerar uppifrån och ned i verksamheter (från politisk nivå till chefsnivå och till praktisk nivå) och att de inte kan delas in i exempelvis en professionslogik och en styrningslogik. Den senare synen kan bidra till potentiella missförstånd eftersom det gör att konflikter kan tolkas existera mellan personal och chef, medan de egentligen existerar mellan olika motstridiga värderingssystem. Slutsatsen är att de båda logikerna behövs för att stödja äldre personers välbefinnande. Ibland är logikerna samspelta och ibland är de i konflikt med varandra. När logikerna ställs mot varandra är det av vikt att komma ihåg att den ekonomiska logiken är lika förhandlingsbar som omsorgslogiken. De två logikerna existerar i samspel och om deras motstridigheter inte belyses finns risk att omsorgspraktiken inte stödjer de äldre personernas välbefinnande.

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Il periodo in cui viviamo rappresenta la cuspide di una forte e rapida evoluzione nella comprensione del linguaggio naturale, raggiuntasi prevalentemente grazie allo sviluppo di modelli neurali. Nell'ambito dell'information extraction, tali progressi hanno recentemente consentito di riconoscere efficacemente relazioni semantiche complesse tra entità menzionate nel testo, quali proteine, sintomi e farmaci. Tale task -- reso possibile dalla modellazione ad eventi -- è fondamentale in biomedicina, dove la crescita esponenziale del numero di pubblicazioni scientifiche accresce ulteriormente il bisogno di sistemi per l'estrazione automatica delle interazioni racchiuse nei documenti testuali. La combinazione di AI simbolica e sub-simbolica può consentire l'introduzione di conoscenza strutturata nota all'interno di language model, rendendo quest'ultimi più robusti, fattuali e interpretabili. In tale contesto, la verbalizzazione di grafi è uno dei task su cui si riversano maggiori aspettative. Nonostante l'importanza di tali contributi (dallo sviluppo di chatbot alla formulazione di nuove ipotesi di ricerca), ad oggi, risultano assenti contributi capaci di verbalizzare gli eventi biomedici espressi in letteratura, apprendendo il legame tra le interazioni espresse in forma a grafo e la loro controparte testuale. La tesi propone il primo dataset altamente comprensivo su coppie evento-testo, includendo diverse sotto-aree biomediche, quali malattie infettive, ricerca oncologica e biologia molecolare. Il dataset introdotto viene usato come base per l'addestramento di modelli generativi allo stato dell'arte sul task di verbalizzazione, adottando un approccio text-to-text e illustrando una tecnica formale per la codifica di grafi evento mediante testo aumentato. Infine, si dimostra la validità degli eventi per il miglioramento delle capacità di comprensione dei modelli neurali su altri task NLP, focalizzandosi su single-document summarization e multi-task learning.

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Dopo lo sviluppo dei primi casi di Covid-19 in Cina nell’autunno del 2019, ad inizio 2020 l’intero pianeta è precipitato in una pandemia globale che ha stravolto le nostre vite con conseguenze che non si vivevano dall’influenza spagnola. La grandissima quantità di paper scientifici in continua pubblicazione sul coronavirus e virus ad esso affini ha portato alla creazione di un unico dataset dinamico chiamato CORD19 e distribuito gratuitamente. Poter reperire informazioni utili in questa mole di dati ha ulteriormente acceso i riflettori sugli information retrieval systems, capaci di recuperare in maniera rapida ed efficace informazioni preziose rispetto a una domanda dell'utente detta query. Di particolare rilievo è stata la TREC-COVID Challenge, competizione per lo sviluppo di un sistema di IR addestrato e testato sul dataset CORD19. Il problema principale è dato dal fatto che la grande mole di documenti è totalmente non etichettata e risulta dunque impossibile addestrare modelli di reti neurali direttamente su di essi. Per aggirare il problema abbiamo messo a punto nuove soluzioni self-supervised, a cui abbiamo applicato lo stato dell'arte del deep metric learning e dell'NLP. Il deep metric learning, che sta avendo un enorme successo soprattuto nella computer vision, addestra il modello ad "avvicinare" tra loro immagini simili e "allontanare" immagini differenti. Dato che sia le immagini che il testo vengono rappresentati attraverso vettori di numeri reali (embeddings) si possano utilizzare le stesse tecniche per "avvicinare" tra loro elementi testuali pertinenti (e.g. una query e un paragrafo) e "allontanare" elementi non pertinenti. Abbiamo dunque addestrato un modello SciBERT con varie loss, che ad oggi rappresentano lo stato dell'arte del deep metric learning, in maniera completamente self-supervised direttamente e unicamente sul dataset CORD19, valutandolo poi sul set formale TREC-COVID attraverso un sistema di IR e ottenendo risultati interessanti.