447 resultados para Agenzia Traduzione Workflow Flussi Organizzazione PM Traduttore Revisore
em AMS Tesi di Laurea - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Over the last decades the need for translation and interpreting services has increased thanks to globalization and to the progress made in the technology field. However, the organizations which provide these services, the so-called translation agencies or translation companies, are still underrated and, in some cases, virtually unknown to those people who do not belong to the translation market. The present work aims to answer all the most common questions about these companies by describing in as much detail as possible all their aspects, mechanisms, workflows and characteristics. Chapter one introduces translation agencies outlining, in the first place, some of their main definitions and classifications. Particular attention is also devoted to the translation market, to the main trade associations in the field, to the quality standards adopted and to the important role played by social media for the success of translation agencies. Chapter two starts with a theoretical introduction to the concept of “organization” and an examination of the main types of teams commonly adopted in companies, i.e. virtual and traditional. This introduction is then followed by an analysis of the typical workflows taking place in translation agencies, the main professionals involved (such as Project Managers, translators and reviewers) and their essential competences. Finally, chapter three presents a comparison between a traditional translation agency, i.e., Going Green Translations, characterized by a physical office and internal collaborators, and a more innovative translation agency, Qabiria, which on the contrary relies on a completely decentralized team. The interviews have allowed me to highlight similarities and differences as well as advantages and disadvantages of these agencies and their teams. The chapter concludes with a personal commentary on what has emerged from the comparison, and on the future of translation companies.
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Il presente studio mira all’esposizione della proposta di traduzione di due capitoli tratti dal saggio “Translating into Democracy” di Anna Bogic, inserito all’interno del volume “Translating Women. Different Voices and New Horizons” editato da Luise von Flotow e Farzaneh Farahzad. I capitoli in esame si intitolano rispettivamente “Our Bodies, Ourselves in the United States” e “The Politics of Translation and the ‘Other’ Europe”. Attraverso la presentazione del testo tradotto, l’elaborato riflette sul percorso editoriale di Our Bodies, Ourselves, opera di fondamentale rilevanza nata nel corso della seconda ondata femminista. Successivamente all’analisi dei contenuti del libro, il discorso fa luce sulle dinamiche di diffusione del sapere attraverso i flussi traduttivi adottando l’ottica dello schema “centro-periferia” teorizzato da Immanuel Wallerstein. Inoltre, l’elaborato propone un’analisi del testo di partenza attraverso il metodo funzionale, identificando le principali componenti che costituiscono la comunicazione testuale: il genere testuale, il mittente, lo stile linguistico e lo skopos. Successivamente, il discorso analitico individua i diversi generi di problemi traduttivi, distinguendoli in problemi pragmatici, problemi legati alle convenzioni e problemi linguistici, che vengono esplicati attraverso l’esposizione di esempi tratti direttamente dal testo originale e dalla sua versione tradotta. Infine, l’elaborato riflette sull’impatto socioculturale di “Our Bodies, Ourselves” ed evidenzia l’importanza del coordinamento femminista internazionale alla base dell’intero flusso traduttivo che ha interessato l’opera.
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Questo elaborato nasce da un interesse personale, quello per il romanzo Educazione Siberiana e per l'autore Nicolai Lilin. Da qui è nata un'idea di analisi del romanzo da un punto di vista culturale e traduttologico, nonostante l'opera sia scritta in italiano. Il titolo dell'elaborato descrive la traduzione come lettura ideale: il traduttore, come figura che si pone tra due lingue e due culture, rappresenta infatti il lettore ideale di un'opera tradotta, poiché ha a disposizione le conoscenze della cultura di partenza e di quella di arrivo. Per questo motivo, è attraverso il suo lavoro che tale opera può essere trasmessa ad un lettore medio. Il lettore medio potenzialmente può non conoscere nulla della lingua e della cultura originaria. Come "russista" e studentessa di traduzione, madrelingua italiana, mi sono posta nella posizione di lettrice ideale, che dispone di un bagaglio culturale che va oltre la cultura che si acquisisce in base alle proprie origini. L'obiettivo di questa tesi è perciò quello di effettuare una rilettura del romanzo attraverso i realia, cioè termini e concetti che fanno riferimento ad aspetti propri di una cultura, in questo caso quella russa, per i quali spesso non esiste una traduzione ufficiale e che prevedono, da parte del traduttore, una grande conoscenza della cultura di partenza. Tuttavia mentre il lettore medio critica la veridicità dei racconti crudi e spesso violenti presenti nel romanzo, il traduttore-lettore ideale si rende conto di come alcuni realia della cultura russa siano stati riportati in maniera imprecisa nella lingua italiana. Si analizzeranno quindi i realia trattati in maniera imprecisa, i realia che funzionano e i linguaggi culturali dell'opera a partire dall'articolo di presentazione del romanzo e la sua trasposizione cinematografica.
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L’obiettivo di questo lavoro di tesi è rappresentato dalla definizione di un metodo di ricerca terminologica e documentazione, nonché di traduzione assistita, supportato dalle moderne tecnologie disponibili in questo campo (Antconc, Bootcat, Trados ecc.), valido per la traduzione di questo tipo di documenti, gli standard, ma sfruttabile anche in altri ambiti della traduzione tecnico-scientifica, permettendo al traduttore e, di conseguenza, al committente, di ottenere un documento “accettabile” e qualitativamente idoneo in lingua di arrivo. Il percorso tracciato in questo elaborato parte dalla presentazione del quadro storico generale, per poi passare alla classificazione degli additivi alimentari in base alla tipologia e agli impieghi in campo alimentare. Verranno illustrati in modo generale i metodi di analisi degli additivi e i criteri di validazione dei metodi impiegati, in funzione degli standard internazionali relativi alla materia, rivolgendo particolare attenzione al quadro normativo e alle agli organi coinvolti nella regolamentazione e nel controllo di queste sostanze, sia in Italia che in Russia e nel resto del mondo. Tutto ciò in funzione degli avvenimenti sul piano geopolitico e su quello culturale: da un lato le sanzioni economiche tra UE e Russia, dall’altro EXPO 2015, opportunità per numerosi traduttori e terminologi di approfondire e arricchire le proprie conoscenze in un ambito tanto importante: alimentazione e sicurezza alimentare, in relazione al progetto di gestione terminologica VOCA9. La parte finale della tesi è dedicata alla presentazione degli standard russi GOST R e alla loro traduzione in italiano, in funzione della documentazione e alla ricerca terminologica necessarie per la traduzione tramite CAT tools ed indispensabili per la creazione di glossari.
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Il tema del presente elaborato è la traduzione in ambito teatrale. Il lavoro si basa sulla proposta di traduzione dal tedesco all’italiano di un estratto del dramma Schlußchor di Botho Strauß. La prima parte della tesi si concentra sull’autore e sull’analisi del testo di partenza. La seconda parte contiene il commento alla traduzione in cui si individuano le caratteristiche del testo teatrale, i principi fondamentali che hanno determinato le scelte traduttive e le difficoltà incontrate nel tradurre il testo, con le rispettive strategie adottate. L’elaborato è preceduto da un’introduzione con le motivazioni della scelta dell’argomento e seguito dalle riflessioni finali inserite nella conclusione
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I libri e la letteratura per ragazzi sono fondamentali per la formazione, lo sviluppo e l’arricchimento dell’immaginario dei giovani lettori, costituendo peraltro un mercato in crescita nell’editoria di paesi come l’Italia. In tale quadro, la traduzione svolge un ruolo cruciale nel permettere a bambini, ragazzi, adolescenti e giovani adulti di incontrare l’estraneo e stabilire un contatto con altre culture. Tuttavia, la letteratura giovanile, che nel corso della propria storia si è evoluta fino a divenire l’arte complessa e sofisticata che è oggi, pone chi traduce di fronte a una serie di questioni teoriche, meccanismi editoriali e sfide traduttive che la distinguono dalla letteratura per adulti e sembrano meritare un approfondimento. Inserita in questo contesto, la letteratura Young Adult si rivolge ai lettori che si collocano tra l’infanzia e l’età adulta, cercando di rispondere a necessità e aspettative di un pubblico esigente e di difficile definizione. Se la sua storia, iniziata negli Stati Uniti del dopoguerra, è stata descritta da numerosi studiosi, le specificità della letteratura Young Adult e soprattutto le loro ripercussioni sull’aspetto traduttivo sembrano rappresentare un campo d’indagine per certi versi inesplorato in ambito accademico. Nel presente elaborato si propone dunque la traduzione parziale dall’inglese all’italiano del romanzo storico per giovani adulti The House of One Thousand Eyes, dell’autrice canadese Michelle Barker, nel tentativo di gettare luce non solo sulle caratteristiche specifiche del testo in esame, ma anche sulle questioni traduttive relative alla categoria Young Adult. La proposta di traduzione è accompagnata da un commento che illustra strategie e scelte applicate nel processo traduttivo, ed è preceduta da due capitoli che approfondiscono la storia della letteratura per ragazzi e il ruolo del traduttore letterario che si confronta con essa.
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Questo documento racchiude riflessioni sul tema della migrazione e sulla perdita della lingua e dell'identità che comporta. L'elaborato è suddiviso in tre capitoli: 1) aspetti giuridici- statistici, 2) aspetti letterari, 3) aspetti empirici. Nella conclusione viene approfondito il motivo che ha spinto l'autrice della tesi ad occuparsi di questo specifico argomento e vengono espresse le sue opinioni personali sul tema. L'obiettivo dell'elaborato è quello di sensibilizzare il lettore al tema della migrazione e le sue conseguenze.
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L’idea di quest’elaborato finale nasce inseguito all’esperienza di tirocinio (luglio 2013) svolta presso l’azienda KAHLE Automation in qualità di traduttrice. Il testo francese di cui ho proposto la traduzione italiana coinvolge diversi settori: l’ingegneria dell’automazione, l’ingegneria meccanica, la para-farmaceutica e la contrattualistica. Si tratta infatti di un Cahier des charges (capitolato) contenete le norme e le tempistiche da rispettare durante la realizzazione di un progetto. In particolare, l’estratto da me tradotto e analizzato riguarda la descrizione degli alimentatori all’interno della linea di formatura. La ricerca terminologica è stata il filo conduttore del presente elaborato. La specificità del lessico del testo di partenza e la difficoltà nel reperire corrispondenze traduttive hanno dato vita a un attento processo di comprensione e interpretazione del testo. In questo modo, la scarsità di testi paralleli italiani sull’argomento in questione ha fatto sì che indagassi a fondo a livello terminologico, nozionistico e concettuale su questo testo così tecnico. Ho dunque preso consapevolezza dell’importanza effettiva di affiancare alla formazione puramente linguistica del traduttore anche un’adeguata formazione tecnica in base all’ambito di specializzazione. Un’ulteriore constatazione preziosa ai fini della traduzione proposta riguarda l’arricchimento di testi paralleli sul web nel corso dei dieci mesi che hanno separato l’esperienza di tirocinio dall’inizio della redazione di quest’elaborato. Grazie a tali aggiornamenti mi è stato infatti possibile verificare e correggere le proposte traduttive precedentemente avanzate per giungere a un prodotto finale il più vicino possibile alla realtà professionale della KAHLE Automation.
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Il documento contiene la traduzione di alcuni racconti brevi del libro per bambini "Antes, cuando Venecia no existía" della scrittrice e illustratrice Victoria Pérez Escrivá. La proposta di traduzione è preceduta da una panoramica su genere letterario, struttura, stile e temi presenti nei testi. I sei racconti tradotti sono poi seguiti da un commento con analisi degli elementi più significativi che si presentano al traduttore nell'ambito della traduzione di letteratura per l'infanzia; rapporto con le illustrazioni e con il font, musicalità, aspetti inerenti alla cultura e difficoltà traduttive affrontate con relative soluzioni. Ognuno di essi è stato analizzato in un’ottica sia generale che rapportata specificamente ai racconti tradotti. Vi è infine una riflessione sul ruolo del traduttore di narrativa per bambini e ragazzi.
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Questa breve tesi, incentrata sulla persona e sulle opere di Emilio Tadini, ha come scopo quello di mettere in evidenza e rivelare al pubblico contemporaneo un uomo dalle mille sfaccettature, spesso relegato al solo ambito della pittura, che può essere, invece, a pieno titolo definito come un artista poliedrico. Dopo un breve excursus volto a fornire qualche riferimento biografico, il contesto storico nel quale agisce, e la stretta relazione da lui instaurata tra la scrittura e la pittura, si esaminerà la sua traduzione di Re Lear di William Shakespeare, pubblicata da Einaudi. Il dramma verrà analizzato dapprima in una chiave di lettura alternativa che nasce dal considerarlo come una tragedia della parola, per poi scandagliarlo nei minimi particolari attraverso l’approfondimento delle varie tematiche – l’amore, la morte, la pazzia e la cecità. Un importante supporto è dato dalla traduzione di Agostino Lombardo per Garzanti, mezzo per uno studio comparato e contrastivo tra le due proposte di resa in italiano. In seguito, si illustreranno le scelte traduttive di Emilio Tadini, partendo dall’assunto di una parola volta a ridurre la Distanza, l’Alterità e di un traduttore-funambolo, costantemente sull’orlo di una doppia vertigine – il rimanere troppo fedeli e il discostarsi eccessivamente dal testo fonte. Prima di procedere a una rassegna dei punti salienti di alcuni suoi scritti, in particolare, de La tempesta, e de La deposizione, si confronteranno il Re Lear e La Tempesta shakespeariana, cercando di dimostrare come quest’ultimo prenda le mosse dagli avvenimenti del primo. Infine, si cercherà di concepire il Prospero di Tadini come una summa moderna tra i due personaggi principali delle opere in questione – Lear da un lato e Prospero dall’altro –, evidenziando l’importanza della voce e della figura del mediatore-guida, in grado di spaziare all’interno della distanza, servendosi di parole scelte sulla base delle proprie esperienze personali.
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Nel mondo della traduzione non sempre si può guardare esclusivamente alla qualità del testo di arrivo: ci sono scenari traduttivi, come quello oggetto del presente elaborato, in cui è necessario tener conto di altri fattori, in primis i costi per il committente e la produttività del traduttore. Con questo elaborato intendo dimostrare che per lo scenario traduttivo preso in esame, ossia la traduzione per un sito web di una grande quantità di ricette da parte di traduttori diversi, l’ausilio di un programma di traduzione assistita è da preferire, per produttività, coerenza traduttiva e contenimento dei costi, alla traduzione manuale e al post-editing della traduzione automatica. Per tale scopo, ho tradotto una ricetta con ciascuna di queste metodologie di lavoro, così da poterle mettere a confronto e potermi pronunciare, a seguito di un'analisi approfondita, circa il metodo migliore per lo scenario descritto.
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La lingua di Una questione privata e de La vita agra, vista come costruzione culturale condizionata dal contesto, sarà l’oggetto di questo lavoro. L’accento sarà messo sulla sua capacità di andare oltre la mera definizione del dizionario e condizionare il lettore, avvicinandolo ai personaggi. In particolare, si studierà la presenza di termini nella loro lingua originale, come mezzo per permettere al lettore di trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda dei personaggi e di avere la loro stessa percezione della realtà. Effettivamente, nei due romanzi scelti, le lingue straniere hanno un forte rilievo, che se nell’opera di Fenoglio si nota soprattutto a livello di riferimenti più o meno impliciti alla letteratura inglese, in quella di Bianciardi si coglie come vera e propria presenza di interferenze. In entrambi i casi, questa tendenza è principalmente dovuta all’esistenza di un “io traduttore”, in cui si incontrano l’io dell’autore e l’io del protagonista. Si può affermare, dunque, che l’uso di termini stranieri sia una scelta stilistica consapevole e volontaria dei due scrittori, che tra l’altro erano anche traduttori, proprio come i loro protagonisti.
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Questa argomentazione tratta la traduzione e l'adattamento spagnolo del musical The Lion King. In primo luogo viene data una descrizione di che cos'è un musical, quali sono le sue origini, quali tematiche vengono affrontate e da quali numeri è composto lo spettacolo. Viene poi introdotto The Lion King con una breve descrizione del film per poi passare al "making of" del musical, abbiamo quindi una breve descrizione di scene, costumi e maschere. La terza parte è dedicata alla traduzione per la scena: vengono identificate le problematiche maggiori di questo campo della traduzione, si analizzano performability, speakability e soprattutto la singability, la caratteristica principale da tenere a mente quando si traduce un musical anche se spesso non gli viene attribuita l'importanza che merita. Viene poi introdotta la traduzione spagnola de El Rey León e del suo traduttore, Jordi Galcerán, di cui viene descritta una breve biografia in quanto il discorso è incentrato soprattutto nella sua esperienza di traduzione. L'ultima parte è l'analisi delle canzoni. Sono state selezionate sette canzoni di cui sono state analizzate nel dettaglio un minimo di due a un massimo di tre strofe. Ognuna di esse è affiancata dalla versione originale inglese in modo da avere subito chiare quali sono le differenze principali.
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Il presente lavoro di tesi s’inserisce all’interno del progetto Language Toolkit, nato dalla collaborazione tra la Camera di Commercio di Forlì-Cesena e la Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione di Forlì, al fine di avvicinare il mondo dell’università al mondo del lavoro. In particolare, la tesi è frutto della collaborazione tra la laureanda e la Graziani Packaging, azienda italiana leader nel settore del packaging ortofrutticolo e industriale, e consiste nella revisione di una brochure, nella localizzazione del sito web www.graziani.com e nella traduzione di una presentazione PowerPoint, il tutto dall’italiano al tedesco. Il lavoro si compone di tre capitoli. Nel primo, che rappresenta un approfondimento teorico sul tema della localizzazione, si analizza nel dettaglio l’acronimo GILT, si espongono brevemente le tappe principali che hanno caratterizzato la nascita e lo sviluppo del settore della localizzazione e si esaminano le caratteristiche linguistiche, culturali e tecniche della localizzazione di siti web. Il secondo capitolo è dedicato al concetto di qualità in ambito traduttivo e al tema della revisione. In particolare, nella prima parte si analizzano gli standard di qualità professionali, i criteri di qualità proposti da Scarpa (2008) e la classificazione degli errori di traduzione sviluppata da Mossop (2001), mentre l’ultima parte riguarda il processo di revisione in concreto. Nel terzo capitolo, infine, vengono analizzati i tre testi di partenza forniti dall’azienda al traduttore (brochure, sito web e presentazione PowerPoint), e viene esposto e commentato il lavoro di revisione, localizzazione e traduzione degli stessi, ponendo una particolare enfasi sugli aspetti linguistici, culturali e tecnici più interessanti che lo hanno caratterizzato. La tesi si chiude con un glossario terminologico contenente i termini chiave, in italiano e in tedesco, relativi al dominio del packaging ortofrutticolo e industriale, individuati nel corso del lavoro di revisione, localizzazione e traduzione.
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Questa tesi consiste in una proposta di traduzione del libro per ragazzi: "La bibliothécaire" dell'autrice Gudule. Il lavoro parte da una definizione della letteratura per l'infanzia attraverso i suoi elementi costitutivi: appartenenza al sistema formativo e insieme a quello letterario; doppio destinatario dell'opera (ragazzi e adulti mediatori); disparità di conoscenze tra autore e lettore. Al lettore viene dedicata particolare attenzione, attraverso uno studio delle fasce d'età e dei generi tradizionalmente dedicati a ciascuna. In seguito si analizza lo stato della letteratura per l'infanzia in relazione al sistema letterario: in particolare, si propongono due visioni opposte, una che vede questa letteratura come marginale, inferiore, e l'altra che invece le riconosce pari dignità rispetto alla letteratura per adulti. La parte teorica si conclude con l'analisi della traduzione per l'infanzia: dopo alcuni accenni alle teorie traduttive che hanno più influenzato il settore, si pongono criteri per distinguere traduzione e adattamento e si definiscono le motivazioni ideologiche che possono portare a modificare il testo. Si descrivono inoltre alcuni modi in cui il traduttore può rendere evidente il suo intervento, facendo sentire la sua voce nel testo tradotto. Si elencano infine i problemi di mediazione culturale e i modi in cui il traduttore può farvi fronte. La seconda parte della tesi si concentra sull'analisi del testo, per individuarne i temi centrali ed evidenziare i problemi da risolvere durante la traduzione: un rilievo particolare lo ha l'intertestualità, alla base dell'intero libro, e il rapporto dei personaggi con la lettura, la scrittura e in generale con la lingua. Il commento alla traduzione spiega le motivazioni dietro alle scelte traduttive, in particolare quelle legate ad un uso particolare della lingua e alla traduzione delle citazioni e allusioni ad altri testi presenti nel romanzo.