400 resultados para Traduzione Museo di storia naturale
Resumo:
Questa tesi tratta di traduzione sul web, e in particolare di siti disponibili in pi di una lingua. Il sito preso in esame, www.rbs6nations.com il principale sito di rugby a livello europeo, ed disponibile nelle tre lingue ufficiali della competizione: l'inglese il francese e l'italiano. L'attenzione maggiore nella tesi posta proprio sulla versione italiana, che colma di errori di traduzione o di traduzione approssimativa. Vengono proposti confronti con la versione originale in inglese ed proposte di traduzione in sostituzione agli errori presenti, correlate con immagini per rendere pi scorrevole ed agevole la lettura. L'elaborato parte da un'introduzione riguardo il mondo della comunicazione e di internet, concentrandosi sull'influenza della Rete nel mondo dello sport. Segue poi una breve introduzione al mondo dello sport del rugby, con le informazioni minime necessarie per comprendere le tematiche del sito web preso in analisi. La tesi si conclude con un'analisi finale riguardo il sito, la sua traduzione ed i contatti con l'azienda produttrice.
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In questo elaborato vengono presentate la traduzione di un estratto di un romanzo di Terry Pratchett, The fifth elephant, e lanalisi di questa traduzione, realizzata con laiuto di un corpus costruito ad hoc per questa ricerca. Nel corpus sono state inserite le traduzioni italiane di otto romanzi differenti, scritti dallo stesso autore, Terry Pratchett, e tradotti da tre traduttrici professioniste. Questo corpus stato ideato appositamente per coadiuvare il processo di traduzione dellestratto e per esemplificare un metodo di analisi del lavoro di traduttori professionisti. Questo tipo di analisi, nota come translational stylistics, ha lo scopo di identificare le differenze esistenti a livello stilistico tra i traduttori, cercando nello specifico quegli elementi che permettano di identificare e distinguere tra loro i lavori di un determinato traduttore da quelli di un altro, a prescindere dal testo di partenza. Questo elaborato si apre con la descrizione tecnica di un corpus, spiegandone gli utilizzi nel campo della ricerca e i metodi di costruzione. In seguito viene fornita una panoramica dellautore e delle sue opere, e vengono fornite informazioni sulle traduzioni in italiano di questi romanzi e sulle traduttrici che le hanno elaborate. Viene quindi presentata la traduzione dellestratto, seguita da unanalisi dei problemi traduttivi affrontati durante il processo di traduzione e di come il corpus abbia aiutato a risolvere e superare queste difficolt. Infine viene presentato uno studio di caso sulla translational stylistics che mostra le differenze a livello di stile esistenti tra i lavori di traduttori diversi.
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Il presente elaborato nasce dalla volont di far conoscere, attraverso una proposta di traduzione del primo capitolo, il libro del farmacista e traditerapeuta Pascal Nadembega, originario del Burkina Faso. Come indica il titolo stesso, il libro tratta della medicina tradizionale africana, nei suoi aspetti magici e scientifici. Il testo anche pretesto per tracciare una breve panoramica storica della medicina in Africa, dalle origini al giorno d'oggi, con ostacoli e relative soluzioni appartenenti a ogni epoca. Nella proposta di traduzione si cerca di mantenere lo stile oralizzato tipico del francese delle popolazioni africane, con l'aggiunta di note a pi di pagina per facilitare la comprensione di culturemi. L'analisi del testo di partenza e il commento alla proposta di traduzione si propongono di studiare le difficolt incontrate durante il processo di traduzione, nonch di metterle in relazione con la natura ibrida dell'argomento trattato dall'autore.
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La presente tesi volta a prospettare una proposta di traduzione dellarticolo di giornale Poliglotti come camaleonti: Se parlano unaltra lingua cambiano personalit pubblicato nel 2013 dal quotidiano nazionale La Repubblica, a seguito della diffusione di studi che dimostrano la fondatezza scientifica della compresenza di pi identit socio-linguistico-culturali nei poliglotti, ritenute essere allorigine dellinsorgenza di tratti caratteriali anche contrastanti tra loro. Accanto alla traduzione, lelaborato intende soffermarsi su aspetti cognitivi introdotti nellarticolo, con un approfondimento e una riflessione personale sugli studi sul cambiamento di personalit nei soggetti plurilingue. Nel dettaglio, la tesi si articola di 4 capitoli. In quello introduttivo (capitolo 1), mi propongo di instradare il lettore verso il campo della traduzione in ambito giornalistico, un settore poco analizzato ma degno di particolare attenzione per la sua unicit. Il capitolo 2 interamente dedicato alla proposta di traduzione dellarticolo di La Repubblica di cui sopra, inserito in appendice. Segue unanalisi con commento alla traduzione (capitolo 3) allinterno della quale illustro la concatenazione di procedimenti tramite cui sono giunta alla realizzazione della traduzione, con conseguenti motivazioni concepite per giustificare determinate scelte traduttive. Il commento costituisce l'aggancio tra traduzione e riflessione sul contenuto tradotto. La tesi si conclude con il capitolo 4, dove appunto la questione di riferimento possibile cambiare personalit nel passaggio da una lingua allaltra?. A sostegno della mia riflessione ho consultato diverse fonti accademiche tra riviste, singoli articoli universitari e libri di testo.
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La letteratura per linfanzia un mondo ancora poco esplorato e studiato e ci particolarmente vero per quelle culture erroneamente considerate molto lontane dalla nostra. un campo estremamente delicato su cui lavorare in quanto i libri per i bambini hanno, oltre a intrattenerli, lo scopo di educarli e dare loro delle linee guida durante tutto il periodo di crescita. La presente tesi si propone di fornire una traduzione verso litaliano di alcuni capitoli tratti dal romanzo per bambini Zhuizong Xiao Lren (Sulle tracce degli omini verdi) dello scrittore Jin Bo (1935). Il primo capitolo fornisce una descrizione, seppur breve, della letteratura per linfanzia in Cina, in particolare a partire dagli anni 70 a oggi. Il secondo capitolo presenta la proposta di traduzione di alcuni capitoli del romanzo e, infine, il terzo capitolo riguarda il relativo commento traduttologico.
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Presentazione del libro Proibido! (2007) dellautore portoghese Antnio Costa Santos (Lisbona: Guerra&Paz), con proposta di traduzione commentata di tre capitoli e intervista finale allautore. Spiegazione del contesto storico del libro: Salazar e la dittatura dellEstado Novo.
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La prima sezione dell'elaborato fornisce una breve introduzione sul mercato videoludico odierno e descrive il processo di localizzazione di videogames focalizzandosi sulle fasi che lo compongono e sulle problematiche principali che sorgono durante questo processo. La seconda sezione invece si occupa del caso di studio specifico, fornendo una proposta di traduzione accompagnata da un commento riguardante i principali punti problematici affrontati durante il lavoro di traduzione.
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Per il mio elaborato finale ho deciso di tradurre un estratto dell'opera Parzelle Paradies di Annette Grschner dal tedesco all'italiano. Oltre alla proposta di traduzione con testo a fronte, ho inserito un breve biografia dell'autrice, l'analisi del testo selezionato e per concludere una analisi delle strategie traduttive.
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Ho scelto di tradurre il libro Les Contes Du Camerun di Charles Binam Bikoi e EmmanuelSoundjock perch questo capolavoro della letteratura africana mi ha permesso di mettere sotto i riflettori la ricchezza del patrimonio culturale camerunense. I racconti del libro contengono insegnamenti che costituiscono una fonte di sapienza, di saggezza e valori di riferimento da cui trarre spunti
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In questo elaborato si presenta una proposta di traduzione dallo spagnolo in italiano di tre capitoli del libro per ragazzi Cuentos a patadas dellautore venezuelano Jos Urriola, edito con Ekar ediciones nel 2014. Il tema portante quello dello sport, in particolare il calcio, visto attraverso gli occhi del giovane protagonista David, che ne un grande appassionato. La metafora calcistica fornisce per loccasione per trattare temi di attualit, quali il razzismo e la xenofobia, ma anche per parlare di generosit, impegno e lavoro di squadra, fondamentali in ogni attivit sportiva come nella vita. Dopo aver analizzato il testo di partenza, si riporta la proposta di traduzione e di seguito il commento delle scelte traduttive operate e delle strategie adottate.
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Oggetto di studio della tesi la riqualificazione energetica di un capannone industriale. Dati gli elevati costi della materia prima combustibile, stata sviluppata una soluzione che possa ridurre il consumo di gas naturale. Nel capannone sono attualmente installati dei sistemi costituiti da caldaie ed aerotermi. Il sistema studiato prevede invece l'impiego di lampade catalitiche. Esse sono dispositivi in grado di generare calore e scaldare gli oggetti circostanti tramite irraggiamento. L'impianto esistente lavora per convezione; data la grande volumetria del locale tale modalit di trasmissione del calore risulta poco efficiente. Nello studio vengono presentati vantaggi e criticit di entrambe le tecnologie. Particolare attenzione viene rivolta all'aspetto legato alla sicurezza, dato che le lampade catalitiche richiedono che la rete del gas cammini per alcuni tratti all'interno della struttura. A completamento dello studio stata effettuata un'analisi tecnico-economica per valutare l'effettivo vantaggio del nuovo impianto. Durante ogni fase di verifica e progettazione stata rispettata la normativa vigente.
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Con il presente lavoro di tesi mi sono proposto di realizzare la Dichiarazione Ambientale EMAS di gruppo per la EDISON Stoccaggio S.p.A. Nellaffrontare questa tematica, ho avuto modo di comprendere a pieno la crescente importanza strategica che lo stoccaggio di gas naturale sta sempre pi assumendo nei confronti della politica energetica nazionale ed internazionale. Il sistema degli stoccaggi, infatti, ha una duplice valenza: di riserva strategica, ai fini della sicurezza di approvvigionamento per il sistema energetico nazionale, e di riserva di modulazione, al fine di compensare fluttuazioni di domanda sia stagionali che di breve termine. Esso rappresenta quindi un fondamentale strumento di flessibilit per il sistema energetico nazionale. La mia attivit stata svolta giornalmente presso la Base Operativa di Edison Stoccaggio S.p.A situata nel comune di S. Giovanni Teatino (CH) dove si svolgono attivit di gestione integrata ed ottimizzata dei Siti Operativi del settore Stoccaggio Gas Naturale. Visite periodiche, al fine di raccogliere dati operativi necessari al mio lavoro, sono state effettuate presso i due siti di EDISON Stoccaggio S.p.A. nei quali si svolgono attivit di Stoccaggio e Produzione Gas Naturale: Centrale Gas di Cellino Attanasio (TE) e Centrale Gas di Collalto situata nel comune di Susegana (TV). La tesi strutturata in una prima parte nella quale viene presentata una rapida panoramica sullevoluzione e situazione europea attuale riguardante lo strumento di natura volontaria di Eco-gestione e sistema daudit noto come regolamento EMAS; in particolare mi sono soffermato sullo studio delle fasi da compiere per ottenere la registrazione EMAS, con particolare attenzione alla Dichiarazione Ambientale, fulcro delliter di registrazione, e oggetto principale del mio lavoro. Particolarmente laborioso stato infatti lo studio che stato necessario per produrre una Dichiarazione Ambientale che contenesse tutti i dati operativi dettagliati e aggiornati dellintera azienda Edison Stoccaggio S.p.A. Nella seconda parte dellelaborato vengono descritte quelle che sono le caratteristiche di una centrale di stoccaggio gas, al fine di poter comprendere a pieno le tipologie di attivit svolte con i loro relativi impatti ambientali e consumo di risorse, aspetti che, vengono trattati in modo dettagliato e risultano basilari nella Dichiarazione Ambientale. Nella parte riguardante la Dichiarazione Ambientale vengono esposte le linee guida e la struttura da seguire al fine di ottenere un documento completo e funzionale in modo che sia fruibile da tutti gli svariati interlocutori. A seguire viene presentata la Proposta di Dichiarazione Ambientale da me elaborata nel corso della esperienza avuta presso Edison Stoccaggio S.p.A. Gran parte del lavoro stato volto allanalisi dei dati operativi dellOrganizzazione Edison Stoccaggio S.p.A. al fine di produrre una Dichiarazione Ambientale pi dettagliata e particolareggiata possibile e che al contempo fornisca una chiara visione dinsieme di quelle che sono le attivit e gli aspetti ambientali riguardanti i siti dellAzienda. Sono stati esaminati nel dettaglio gli aspetti ambientali diretti e indiretti connessi allutilizzo di risorse ed a potenziali influenze per lambiente esterno, formulando infine un programma ambientale contenente obbiettivi di miglioramento e conseguenti interventi da attuare allo scopo di ottenere i risultati prefissati. A conclusione del lavoro stato inoltre presentato uno studio di fattibilit che prevede un analisi dei tempi necessari per lottenimento della certificazione e comprende i costi e gli interventi tecnici ritenuti necessari a seguito della visione dei documenti tecnico impiantistici, della conformit legislativa nonch dello stato attuale degli impianti.
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Questa tesi ha come oggetto la riqualificazione energetica e funzionale della scuola media statale P. Amaducci di Bertinoro e la realizzazione, allinterno della stessa area, di una scuola elementare che condivida, con la struttura esistente, spazi per attivit parascolastiche e sportive. Il lotto di intervento situato ai margini del centro urbano, circondato da unarea identificata dalla pubblica amministrazione come di possibile espansione residenziale; esso presenta diverse criticit, tra cui la poca sicurezza dei percorsi pedonali, la frammentariet del sistema degli spazi aperti, la mancanza di adeguate aree di sosta e di parcheggio. Grazie alla sua posizione elevata e alla collocazione allinterno di un ambito di interesse paesaggistico, dallarea si gode di unampia visuale sul territorio circostante, caratterizzato dalla coltivazione della vite. Lattuale scuola media statale P. Amaducci, realizzata nel 1990, un edificio di circa 17800 mc con disposizione planimetrica a corte aperta, sviluppato su tre piani, ad est del quale nel 2000 stato collocato un edificio a blocco di 12000 mc, che ospita un palazzetto dello sport di rilevanza provinciale. Nonostante la sua recente costruzione, la struttura presenta diverse carenze progettali, tra cui lo sfavorevole orientamento delle aule per la didattica, che determina un elevato livello di discomfort, la scarsa prestazione energetica che colloca ledificio in classe energetica E, e il generale sovradimensionamento del complesso e dei singoli spazi interni (circa 180% di spazio in pi rispetto a quanto previsto dal D.M.del 1975 sulledilizia scolastica. La scuola era originariamente progettata per ospitare tre sezioni, per un totale di 225 alunni; attualmente frequentata da solo 132 studenti, con conseguente mancata utilizzazione di una parte consistente delledificio. Gli obiettivi dellintervento sono quelli fissati dallAmministrazione comunale e consistono essenzialmente in: - Riunificazione della scuola media con la scuola elementare in un unico polo scolastico, mettendo in comune una serie di ambienti quali l'auditorium, la mensa, le aule speciali, ladiacente palazzetto dello sport. - Realizzazione di un ampliamento per la nuova scuola elementare, con capacit di 10 aule. Esso andrebbe realizzato a monte dell'attuale scuola media favorendo un ingresso separato dei due ordini di scuola. - Revisione di alcune soluzioni progettuali ed energetiche errate o non funzionali presenti nell'attuale struttura. A seguito di alcune analisi effettuate sulla popolazione di Bertinoro e sullaccesso ai plessi scolastici dalle frazioni vicine (Fratta Terme, Capocolle, Panighina) emersa la scarsa dinamica demografica del comune, la quale ha suggerito di prevedere la riduzione degli spazi destinati alla scuola media e lutilizzo dei locali eccedenti per ospitare aule per la didattica ad uso della nuova scuola elementare, prevedendo inoltre luso congiunto degli spazi per attivit parascolastiche tra le due scuole (mensa, biblioteca, auditorium e palestra) e progettando un ampliamento per ospitare le altre attivit necessarie al funzionamento della nuova scuola elementare. Il progetto ha assunto la sostenibilit e il minimo impatto sullambiente come principi generatori gli elementi del contesto naturale come risorse: mantiene ledificio adagiato sul declivio del terreno e valorizza la vista verso la vallata circostante, in modo da aprirlo sul paesaggio. Per limitare una delle criticit funzionali rilevate, il progetto si proposto di separare i percorsi pedonali da quelli carrabili inserendo zone filtro con la funzione di proteggere laccesso al polo scolastico e al palazzetto dello sport e, al fine di evitare la promiscuit delle utenze, di differenziare altimetricamente gli ingressi dei diversi edifici e di prevedere due parcheggi, uno a monte dellarea (di pertinenza della nuova scuola primaria), e uno a valle (ad uso degli utenti della scuola secondaria di primo grado e della palestra). Nella nuova configurazione spaziale delledificio esistente, le aule per la didattica sono collocate sul fronte principale orientato a sud-est e dotate di ampie aperture provviste di schermature studiate sulla radiazione solare locale. Per raggiungere un ottimo livello di illuminamento si scavato un canale di luce allinterno delledificio, che fornisce alle aule un apporto di luce naturale aggiuntivo rispetto a quello che entra dalle facciate. Sul fronte nord-ovest si localizzano invece le aule speciali e i servizi, affacciati sulla corte. Lingresso e il vano scala esistenti, in rapporto al volume ridimensionato della scuola media, risultano cos in posizione baricentrica. La tesi presenta due diverse ipotesi di ampliamento, che prevedono entrambe la collocazione dei nuovi volumi a monte delledificio esistente, connessi ad esso tramite lo spazio dellingresso e la localizzazione di quattro aule per la didattica in una parte delledificio esistente. Il primo progetto di ampliamento si propone di ridefinire e valorizzare la corte interna attraverso linserimento a monte delledificio esistente di un volume su un solo piano, che si va ad inserire nel profilo della collina, secondo il principio del minimo impatto sul paesaggio circostante. Il secondo progetto di ampliamento punta invece sulla continuit visiva tra gli spazi aperti e il paesaggio: per questo si collocato il nuovo volume, che si sviluppa su due piani (nella ricerca di un ottimale rapporto di forma) in adiacenza alledificio esistente,dando luogo ad un ampio spazio verde su cui si affacciano le aule esposte a sud-est.
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Questo lavoro di tesi curriculare ripercorre attraverso lanalisi di tre progetti, che ho svolto durante il mio percorso di studi, le mie esperienze nellambito della riqualificazione di aree al margine del centro storico. In fase di tesi ho poi svolto un lavoro fotografico a supporto degli elaborati progettuali che ho invece redatto negli anni di corso dei laboratori. Il lavoro fotografico a posteriori da intendersi non tanto come approfondimento delle scelte progettuali effettuate, ma come un ripensamento e una riflessione sui luoghi sui quali ho precedentemente svolto i progetti. Per elaborare questo lavoro ho applicato le conoscenze che ho acquisito nel corso di Storia e Tecnica della Fotografia e nei workshop fotografici ai quali ho partecipato come studente. Dei tre progetti presi in esame, due sono stati svolti nei Laboratori di Progettazione (precisamente II e IV) e uno nel Laboratorio di Sintesi Finale. Come gi detto, questi tre progetti sono stati da me scelti perch accomunati dalla prossimit delle aree ai centri storici delle citt. Il carattere di queste aree di studio, composto da molteplici identit, frammentario e le identifica come aree di margine o di confine nelle quali si rende necessario un processo di analisi e di riqualificazione. In maniera differente e con risultati altalenanti, le amministrazioni stanno provvedendo a cercare di dare a questi luoghi un carattere di maggior omogeneit .
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Questo progetto nasce dalla volont di creare un oasi verde, dove poter studiare, fare ricerca e anche rilassarsi, distogliendo lattenzione dalla distesa di fabbriche ceramiche che si stagliano per chilometri quadrati su tutto il territorio del comparto ceramico reggiano-modenese. Lo scenario che si presenta a chi fruisce di questi luoghi , infatti, di straniamento. Si pervasi da un forte senso di alienazione ed inadeguatezza a causa delle dimensioni di alcuni fabbricati e dalla bicromia che ne caratterizzano gli spazi. Tali caratteristiche ambientali cozzano prepotentemente con la presenza di verde molto intenso, quasi boschivo, che compone il parco delle Salse di Nirano e gli spazi circostanti il Castello di Spezzano, distante solo qualche centinaia di metri dal complesso fioranese della Ferrari e quindi dal sito in esame. Fra gli obiettivi progettuali non mai stato prioritario salvaguardare le strutture industriali presenti sullarea, non tanto a causa dello scarso interesse architettonico dei manufatti, quanto conseguentemente alla considerazione che la tipicit di tali strutture ben rappresentata anche dalle fabbriche dellintorno. Lobiettivo prefissato proprio quello di infrangere questa monotonia, di organizzare spazi e, soprattutto, servizi, fino ad ora, totalmente assenti. Questa mancanza pu essere spiegata ricordando lindirizzo prettamente industriale dellarea, ma, analizzando attentamente le emergenze limitrofe allarea in questione, facile notare come la cittadella Ferrari, ad esempio, abbia cominciato a dare al problema una risposta molto forte dal punto di vista architettonico. Nonostante questa parziale risignificazione del territorio, la separazione fra topos urbano - residenziale e industriale allinterno del Distretto fin troppo marcata. Va detto anche che la totale carenza di luoghi per poter camminare, magari riflettendo sui temi oggetto di ricerca, e per poter vivere allaria aperta, induce a progettare una soluzione destinata a ovviare al problema. Ne consegue quindi una forte deficienza di infrastrutture, come i parcheggi, di luoghi dedicati al divertimento o anche solo al tempo libero. Proprio per questo motivo, fra i propositi c anche quello di integrare il progetto con qualche soluzione in favore di questa problematica, come un polo sportivo che comprenda palestre e piscine. Il contesto, caratterizzato dalla presenza del circuito, che ha risonanza internazionale, suggerisce di optare per una struttura planimetrica lineare: ci va a massimizzare il contatto fra superficie degli edifici e lintorno. Sviluppando questa linearit, prende corpo la problematica di creare una rotazione circa a met della linea dasse; in primo luogo per assecondare la morfologia dellarea e del contesto, mantenendo inalterati gli edifici situati a nord, e, non meno importante, assegnare il giusto orientamento allambito residenziale, che per la sua architettura dovr essere rivolto perfettamente verso sud. Spostando poi lo sguardo verso gli stabilimenti della Rossa, la via Giardini offre numerosi spunti progettuali. Porta a essere ripensata, lungo i suoi margini, per rapportarla meglio al contesto Ferrari, che , a sua volta, legato indissolubilmente a quello che si trova al di l di tale asse viario; il Circuito di Fiorano e il progetto del centro ricerca. Per questo motivo risulta una priorit anche la progettazione di percorsi pedonali che colleghino il centro degli stabilimenti Ferrari con larea del circuito, in modo da favorire la fruibilit di questo luogo di indubbio fascino e carico di storia. In conclusione, il progetto dovr sviluppare un articolazione che consenta di percepire larchitettura in movimento. La volont progettuale chiaramente scenografica e si occuper anche del rapporto fra tecnica e uomo (macchina/natura). La necessit percepita quella, dunque, di creare un impianto di forte espressivit per sanare una situazione urbana lacerata e caotica. La vastit dellarea in esame permette di incrementare la presenza di entit naturali ad esempio con laggiunta dellenorme vasca dacqua che pu essere utilizzata direttamente anche per scopi funzionali al centro ricerca. Larticolazione progettuale si rivela perci molto sfaccettata e ricca di spunti.