557 resultados para proposta di traduzione dal francese
Resumo:
Parte 1:Indagine teorica che riflette il tema del progetto di architettura nel rapporto specifico tra nuovo intervento e preesistenza, nel lavoro dei massimi architetti contemporanei di Porto. Parte 2: Progetto di riabilitazione di una serie di case della borghesia settecentesca nel centro storico di Porto.
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Computer-assisted translation (or computer-aided translation or CAT) is a form of language translation in which a human translator uses computer software in order to facilitate the translation process. Machine translation (MT) is the automated process by which a computerized system produces a translated text or speech from one natural language to another. Both of them are leading and promising technologies in the translation industry; it therefore seems important that translation students and professional translators become familiar with this relatively new types of technology. Whether used together, not only might these two different types of systems reduce translation time, but also lead to a further improvement in the field of translation technologies. The dissertation consists of four chapters. The first one surveys the chronological development of MT and CAT tools, the emergence of pre-editing, post-editing and controlled language and the very last frontiers in this sector. The second one provide a general overview on the four main CAT tools that are used nowadays and tested hereto. The third chapter is dedicated to the experimentations that have been conducted in order to analyze and evaluate the performance of the four integrated systems that are the core subject of this dissertation. Finally, the fourth chapter deals with the issue of terminological equivalence in interlinguistic translation. The purpose of this dissertation is not to provide an objective and definitive solution to the complex issues that arise at any time in the field of translation technologies, this aim being well away from being achieved, but to supply information about the limits and potentiality that are typical of those instruments which are now essential to any professional translator.
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L’oggetto di questo elaborato è la proposta di traduzione di due capitoli del romanzo El camino dello scrittore spagnolo Miguel Delibes. Questo autore, sebbene sia pressoché sconosciuto in Italia, in Spagna ha ottenuto numerosi riconoscimenti letterari, tra cui il Premio de Literatura en Lengua Castellana “Miguel de Cervantes”. La scelta di traduzione è ricaduta su El camino in quanto esso è uno dei libri di Delibes più acclamati dalla critica. Infatti, in questo romanzo si mescolano insieme essenzialità stilistica, precisione e ricchezza lessicale per creare un vero e proprio esempio di realismo poetico. Come conseguenza, le peculiarità dello stile di Miguel Delibes impongono al traduttore interessanti scelte di resa e gli consentono di mettere in gioco la propria creatività nella traduzione dei tanti nomi parlanti dell’originale. Nel primo capitolo viene offerta una panoramica sulla figura e sull’ opera di Miguel Delibes, nel secondo si prendono in esame le caratteristiche de El camino, nel terzo si propone la traduzione dei capitoli III e XXI e, infine, nel quarto vengono discusse e commentate le principali difficoltà di traduzione.
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Con questa tesi intendo presentare la mia proposta di traduzione della sezione “École de danse” del sito internet www.operadeparis.fr. Considerato che il numero di pagine previsto per l’elaborato finale di una laurea triennale è estremamente ridotto, sono stata costretta a fare una selezione delle parti da tradurre. La traduzione dell’intero sito web, infatti, avrebbe richiesto una trattazione molto più lunga e dettagliata, in quanto le informazioni riportate e gli argomenti affrontati sono davvero innumerevoli. Pertanto, ho scelto di incentrare il mio lavoro su quelle che sono le mie passioni: da un lato il chiodo fisso per la danza, arte che pratico da quando ero bambina e che adesso insegno ai più piccoli; dall’altro, l’amore per la Francia e, più nello specifico, per Parigi. Di conseguenza, mi è sembrato doveroso rendere omaggio a Parigi e alla danza applicando le mie conoscenze linguistiche all’ambito traduttivo. La mia tesi si articola dunque come segue. Il primo capitolo si focalizza sul concetto di lingua speciale, grazie all’approfondimento personale di testi sulla didattica e sulla prassi della traduzione specializzata, con particolare attenzione alla lingua speciale della danza. Nel secondo capitolo, affronterò la particolare modalità di scrittura del web, sul quale si incentra la mia traduzione, che sarà presentata immediatamente a seguire, nel terzo capitolo. Al termine della mia proposta traduttiva, sarà possibile trovare tutti i miei commenti relativamente agli aspetti morfosintattici, lessicali e terminologici presenti nelle parti da me selezionate al fine della traduzione. Per concludere, qualche osservazione finale sulla stesura dell’intero elaborato finale e bibliografia e sitografia da me consultate a supporto del mio lavoro di ricerca.
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Quest'elaborato si concentra nella traduzione dallo spagnolo all'italiano di due capitoli di un libro per bambini: El árbol de los sueños di Fernando Alonso. L'elaborato è preceduto da un'introduzione nella quale spiego la struttura generale dello stesso e le ragioni per cui ho deciso di dedicarmi a questo libro ed è seguito da una conclusione che ne ricapitola il contenuto. Poi, si compone di quattro capitoli: nel primo presento l'autore, importante scrittore di letteratura per bambini in Spagna, e le sue opere in generale. Nel secondo propongo un'analisi generale del testo di partenza, la trama e i personaggi. Il terzo capitolo presenta la mia proposta di traduzione del terzo e del sesto capitolo del libro, con alcune illustrazioni incluse. L'ultimo è un commento alla traduzione, nel quale spiego le difficoltà incontrate, le soluzioni e le strategie adottate.
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Un'analisi dove si possono riscontrare le problematiche della traduzione dei film d'animazione comparando le soluzioni traduttive degli adattatori delle versioni del film Frozen in inglese, italiano, spagnolo e spagnolo sudamericano. Nello specifico tratta della presenza di riferimenti culturali, della tradizione linguistica del doppiaggio italiano, della scelta delle voci e dello stile del canto nei lungometraggi Disney.
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La matematica è un’attività umana che sembra non lasciare indifferente quasi nessuno: alcuni rimangono affascinati dalla sua ‘magia’, molti altri provano paura e rifiutano categoricamente persino di sentirla nominare. Spesso, non solo a scuola, si percepisce la matematica come un’attività distaccata, fredda, lontana dalle esigenze del mondo reale. Bisognerebbe, invece, fare in modo che gli studenti la sentano come una risorsa culturale importante, da costruire personalmente con tempo, fatica e soddisfazione. Gli studenti dovrebbero avere l’opportunità di riflettere sul senso di fare matematica e sulle sue potenzialità, attraverso attività che diano spazio alla costruzione autonoma, alle loro ipotesi e alla condivisione delle idee. Nel primo capitolo, a partire dalle difficoltà degli studenti, sono analizzati alcuni studi sulla straordinaria capacità della matematica di organizzare le nostre rappresentazioni del mondo che ci circonda e sull’importanza di costruire percorsi didattici incentrati sulla modellizzazione matematica. Dalla considerazione di questi studi, è stato elaborato un progetto didattico, presentato nel secondo capitolo, che potesse rappresentare un’occasione inconsueta ma significativa per cercare di chiarire l’intreccio profondo tra matematica e fisica. Si tratta di una proposta rivolta a studenti all’inizio del secondo biennio in cui è prevista una revisione dei problemi della cinematica attraverso le parole di Galileo. L’analisi di documenti storici permette di approfondire le relazioni tra grandezze cinematiche e di mettere in evidenza la struttura matematica di tali relazioni. Le scelte che abbiamo fatto nella nostra proposta sono state messe in discussione da alcuni insegnanti all’inizio della formazione per avere un primo riscontro sulla sua validità e sulle sue potenzialità. Le riflessioni raccolte sono state lo spunto per trarre delle considerazioni finali. Nelle appendici, è presente materiale di lavoro utilizzato per la progettazione e discussione del percorso: alcuni testi originali di Aristotele e di Galileo, le diapositive con cui la proposta è stata presentata agli studenti universitari e un esempio di protocollo di costruzione di Geogebra sul moto parabolico.
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Proposta di traduzione dei brani "A First Kiss" di Darren Aronofsky e "Baby Lust" di Janice Eidus, tratti dalla raccolta 110 Stories. New York Writes After September 11 a cura di Ulrich Baer.
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Il progetto di tesi si pone come obiettivo la riqualificazione urbana del fronte mare della città di Rimini e la progettazione di un nuovo centro culturale polifunzionale. La costruzione di nuovi margini urbani, viene qui proposta secondo una reinterpretazione di un carattere tipicamente funzionale delle città di costa del litorale adriatico: la proiezione della funzione urbana oltre la linea di costa, con la costruzione di moli oltre l’edificato. “La città allunga la mano nell’acqua.” La tesi riprende questo aspetto di tipicità e propone una serie di “nuovi moli”, strutture polifunzionali destinate a incentivare quale risorsa fruitiva per il pubblico, stanziale o turistico, il rapporto col mare Adriatico. Anche in relazione a queste “proiezioni” oltre il litorale marino la tesi ha analizzato le forme dell’architettura di ultima generazione, cercando di recepirne i significati espressi attraverso la definizione formale; da qui parte il percorso della formulazione compositiva espressa nelle tavole grafiche, nelle quali si sottolinea il rapporto funzionale in relazione alla nova forma urbis e alla ricaduta sul nuovo assetto ambientale. E’, in sintesi, l’accettabilità di questo e dell’integrazione paesaggistica che la tesi vuole sostenere, attraverso il lungo percorso analitico e progettuale affrontato.
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Nel dibattito riguardante la valorizzazione delle aree archeologiche il ruolo della museografia quale disciplina capace di conciliare saperi come quello archeologico e quello architettonico,e ancora, tra la cultura conservativa e quella progettuale. All' interno del laboratorio di laurea è stato sviluppato un progetto per il sito archeologico della città romana di Suasa che oltre a tenere conto delle tematiche generali attinenti alle più recenti posizioni della disciplina architettonica e museografica in rapporto all’archeologia, dia delle risposte progettuali calate all’interno di un preciso contesto culturale e territoriale. I nuovi manufatti devono sapersi relazionare ai caratteri del luogo in cui si collocano, aree poste in contesti esterni in una dimensione paesaggistica e culturale complessa e stratificata. Luogo e paesaggio costituiscono quindi i termini generali di un’indagine che assume il valore di una ricerca progressiva finalizzata alla conoscenza decisiva per la progettazione, di realtà fortemente caratterizzate dalla dimensione archeologica paesaggistica.
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La letteratura per l’infanzia è da molto tempo, ormai, oggetto di riscritture e traduzioni per permettere ai piccoli lettori di leggere, così come avviene per gli adulti, storie provenienti da ogni parte del mondo. La traduzione della letteratura per l’infanzia viene, però, ancora troppo spesso sottovalutata e subordinata in ordine di importanza e, soprattutto, di difficoltà alla traduzione letteraria vera e propria. L’origine di questo elaborato deriva, così, dalla mia volontà di approfondire la mia conoscenza di questo ambito della letteratura e di affrontare in prima persona tutte le sfide e le difficoltà con cui un traduttore di libri per l’infanzia è costretto a confrontarsi. Al centro del mio studio e del mio lavoro di traduzione vi è il libro per bambini Little Lou à Paris di Jean Claverie. Ciò che mi ha immediatamente colpita e affascinata di questo libro è lo stretto legame che l’autore, attraverso rapide pennellate color seppia, riesce a creare tra parole e immagini, tra ciò che viene raccontato e i tratti delicati dei disegni, ma soprattutto il modo in cui è qui rappresentato e descritto lo sguardo di un bambino sul mondo, su un mondo per lui nuovo e sconosciuto. La tesi si compone di quattro capitoli. Nel primo capitolo presenterò l’autore e la sua opera, seguirà, poi, nel secondo, un’analisi del testo di partenza e delle sue caratteristiche. Il terzo capitolo contiene la mia proposta di traduzione dell’intero libro di Jean Claverie, e infine, nel quarto ed ultimo capitolo, dopo aver illustrato i tratti principali della letteratura per l’infanzia e della sua traduzione, commenterò la mia proposta di traduzione spiegando e analizzando particolari scelte fatte nel corso del processo traduttivo.
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Il lavoro a partire dalla traduzione del romanzo autobiografico Je ne parle pas la langue de mon père dell’autrice francese di origine algerina Leïla Sebbar, si propone di riflettere sul rapporto tra esilio e meticciato culturale e sulla relazione che questi intrattengono con la traduzione. Il primo capitolo vuole fornire un’introduzione al tema della migrazione nella letteratura postcoloniale in quanto luogo privilegiato per la costruzione di paradigmi identitari, con particolare riferimento alle letterature francofone, al caso maghrebino e algerino. In questo ambito un’attenzione speciale è dedicata alle scritture femminili e a come la prospettiva di genere arricchisca il panorama letterario migrante di inedita sensibilità e complessità. La seconda sezione si focalizza sull’opera di Leïla Sebbar e sulla peculiare posizione che l’autrice occupa nel contesto francofono contemporaneo per terminare con un’analisi puntuale della pluralità delle istanze di Je ne parle pas la langue de mon père in quanto significanti delle tematiche dell’esilio e del meticciato. In particolare viene presa in considerazione la natura ibrida del genere testuale e l’apporto lessicale e sintattico della lingua arabo-berbera come elemento stilistico e identitario. Il terzo capitolo presenta una personale proposta di traduzione italiana del testo, nella prospettiva di una pubblicazione all’interno di un reale scenario editoriale. Basandomi sulle problematiche incontrate in sede traduttiva, ho cercato di definire il ruolo del traduttore e di valutare l’adeguatezza degli strumenti di cui dispone, tanto all’interno del testo quanto nell’apparato paratestuale, al momento di veicolare lingue terze e mondi altri. Una parentesi è dedicata all’esame dei limiti legati alla ricezione di un testo di questo tipo nel mondo editoriale italiano. Infine, la personale esperienza traduttiva viene raffrontata con alcuni contributi all’interno del dibattito contemporaneo sulla traduzione della letteratura postcoloniale.
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L'oggetto di questo elaborato è la proposta di traduzione dell'introduzione e del primo capitolo del romanzo Zahvărlen v prirodata dello scrittore bulgaro Milen Ruskov. Questo autore, sebbene sia pressoché sconosciuto in Italia, ha ottenuto numerosi riconoscimenti letterari, tra cui il Premio dell'Unione Europea per la letteratura nel 2014. La scelta di traduzione è ricaduta su Zahvărlen v prirodata in quanto questo romanzo è l'ultimo scritto da Ruskov e anche l'unico a non essere stato tradotto in lingua italiana. È la storia del viaggio di due medici tra la Spagna e l'Inghilterra e della nuova panacea del XVI secolo, il tabacco. In quest'opera si mescolano assieme creatività stilistica, precisione linguistica e ricchezza lessicale, elementi che ricreano perfettamente l'ambientazione cinquecentesca della storia. Di conseguenza, tali caratteristiche della prosa di Ruskov obbligano il traduttore a operare scelte di resa creative anche nella lingua d'arrivo. Nel primo capitolo si propone una presentazione generale dell'autore e delle tematiche affrontate nel romanzo, il secondo è invece dedicato alla proposta di traduzione e, infine, nel terzo capitolo si commentano i problemi traduttivi riscontrati.
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Over the last decades the need for translation and interpreting services has increased thanks to globalization and to the progress made in the technology field. However, the organizations which provide these services, the so-called translation agencies or translation companies, are still underrated and, in some cases, virtually unknown to those people who do not belong to the translation market. The present work aims to answer all the most common questions about these companies by describing in as much detail as possible all their aspects, mechanisms, workflows and characteristics. Chapter one introduces translation agencies outlining, in the first place, some of their main definitions and classifications. Particular attention is also devoted to the translation market, to the main trade associations in the field, to the quality standards adopted and to the important role played by social media for the success of translation agencies. Chapter two starts with a theoretical introduction to the concept of “organization” and an examination of the main types of teams commonly adopted in companies, i.e. virtual and traditional. This introduction is then followed by an analysis of the typical workflows taking place in translation agencies, the main professionals involved (such as Project Managers, translators and reviewers) and their essential competences. Finally, chapter three presents a comparison between a traditional translation agency, i.e., Going Green Translations, characterized by a physical office and internal collaborators, and a more innovative translation agency, Qabiria, which on the contrary relies on a completely decentralized team. The interviews have allowed me to highlight similarities and differences as well as advantages and disadvantages of these agencies and their teams. The chapter concludes with a personal commentary on what has emerged from the comparison, and on the future of translation companies.
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Diese Masterarbeit wurde im Rahmen des Projekts Language Toolkit erarbeitet, das von der Handelskammer Forlì-Cesena in Zusammenarbeit mit der Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione von Forlì organisiert wurde. Dank dieses Projekts wurde es mir ermöglicht ein 300-stündiges Praktikum bei dem Unternehmen U.Emme in Modigliana (FC) zu absolvieren. Da dieses Unternehmen international sehr aktiv ist, haben sie sich dazu entschieden, ihre Geschäftstexte übersetzen zu lassen. Für diese Masterarbeit wurde die Preisliste von U.Emme aus dem Italienischen ins Deutsche übersetzt. In der Masterarbeit werden der Übersetzungsprozess und die Übersetzung selbst analysiert. Die Analyse beginnt mit der Erläuterung der Kommunikationssituationen des Ausgangs- und des Zieltextes. Dazu wurden zunächst die generellen Merkmale des Texts ergründet, wie Textsorte und –typ, und dann die textexternen und textinternen Charakteristika. Da es sich bei dem Ausgangstext um einen technischen Text handelt, werden auch kurz die allgemeinen Merkmale der Fachsprachen analysiert. Es wurde außerdem eine lexikalische, syntaktische und terminologische Recherche vorgenommen. Zu diesem Zweck wurde ein Korpus gebildet. Außerdem wurde ein Termbase erstellt, um die wichtigsten Fachwörter festzuhalten. Bei der Erstellung terminologischer Ressourcen ist es wichtig, zwischen punktueller und systematischer Terminologiearbeit zu unterscheiden. Die Terminologiearbeit für diesen Text wurde punktuell durchgeführt, das heißt, ohne das gesamte Fachgebiet zu erforschen. Für die Übersetzung selbst wurde SDL Trados Studio 2011 benutzt. Darüber hinaus werden die hauptsächlichen Übersetzungsschwierigkeiten geschildert, die vor allem terminologischer Natur waren. Es wird auch allgemein die Bedeutung der technischen Übersetzung unterstrichen, die in der Zeit der Globalisierung stets gestiegen ist. Die Zusammenarbeit mit dem Unternehmen U.Emme hat sich als eine sehr positive Erfahrung herausgestellt, die es mir ermöglicht hat, meine organisatorischen, sowie meine kommunikativen Fähigkeiten zu verbessern. Außerdem hat mir das Praktikum die Möglichkeit geboten, einen realen Beitrag zur Internationalisierung des Unternehmens zu leisten.