966 resultados para poliedri formula di Eulero teorema di rigidità di Cauchy


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Il teorema di Borsuk-Ulam asserisce che, data una funzione continua f da S^n in R^n, esiste una coppia di punti antipodali sulla sfera che vengono mandati da f nello stesso punto. In questa tesi si vede l'equivalenza di sei diverse formulazioni del teorema e se ne dà una dimostrazione nel caso 2-dimensionale, utilizzando spazi di orbite, gruppo fondamentale e rivestimenti. Si studiano alcune sue dirette conseguenze come generalizzazioni di risultati preliminari sulla suddivisione di regioni piane, dandone anche un’interpretazione fisica e si vede come tutto questo si applica al “Ham Sandwich Theorem” in R^3.

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Nella mia tesi ho deciso di affrontare il Teorema di Weierstrass utilizzando la serie di Fejer. Il teorema di Weierstrass afferma che ogni funzione continua definita su di un intervallo chiuso e limitato [a , b] può essere approssimata da una funzione polinomiale.

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La tesi si basa sulla descrizione dei p-gruppi di ordine finito, definiti p-gruppi, cioè quei gruppi che hanno come cardinalità una potenza di un numero primo. Vengono enunciati i teoremi di Sylow e le sue conseguenze. Infine si discute il teorema fondamentale sui gruppi abeliani finiti e la funzione di Eulero.

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The aim of this dissertation is to provide a trilingual translation from English into Italian and from Italian into Spanish of a policy statement from the Fédération Internationale de l’Automobile (FIA) regarding road safety. The document, named “Formula Zero: a strategy for reducing fatalities and injuries on track and road”, was published in June 2000 and involves an approach about road safety inspired by another approach introduced in Sweden called ‘Vision Zero’. This work consists of six sections. The first chapter introduces the main purposes and activities of the Federation, as well as the institutions related to it and Vision Zero. The second chapter presents the main lexical, morphosyntactic and stylistic features of the institutional texts and special languages. In particular, the text contains technical nomenclature of transports and elements of sport language, especially regarding motor sport and Formula One. In the third chapter, the methodology is explained, with all the resources used during the preliminary phase and the translation, including corpora, glossaries, expert consultancy and specialised sites. The fourth chapter focuses on the morphosyntactic and terminology features contained in the text, while the fifth chapter presents the source text and the target texts. The final chapter deals with all the translation strategies that are applied, alongside with all the challenging elements detected. Therefore, the dissertation concludes with some theoretical and practical considerations about the role of inverse translation and English as Lingua Franca (ELF), by comparing the text translated into Spanish to the original in English, using Italian as a lingua franca.

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Il tema centrale di questa tesi è lo studio del problema di Dirichlet per il Laplaciano in R^2 usando le serie di Fourier. Il problema di Dirichlet per il Laplaciano consiste nel determinare una funzione f armonica e regolare in un dominio limitato D quando sono noti i valori che f assume sul suo bordo. Ammette una sola soluzione, ma non esistono criteri generali per ricavarla. In questa tesi si mostra come la formula integrale di Poisson, sotto determinate condizioni, risolva il problema di Dirichlet in R^2 e in R^n.

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Viene definito e descritto l'ellissoide di inerzia relativo ad un corpo rigido rispetto ad un punto e la corrispondente matrice di inerzia. Inoltre si definiscono gli angoli di Eulero e vengono ricavate le equazioni di Eulero. Tali strumenti vengono poi utilizzati nell'analisi del moto del corpo rigido libero e con punto fisso e nello studio del moto alla Poinsot di un corpo a struttura giroscopica e dei fenomeni giroscopici.

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La presente tesi è suddivisa in due parti: nella prima parte illustriamo le definizioni e i relativi risultati della teoria delle tabelle di Young, introdotte per la prima volta nel 1900 da Alfred Young; mentre, nella seconda parte, diamo la nozione di numeri Euleriani e di Polinomi Euleriani. Nel primo capitolo abbiamo introdotto i concetti di diagramma di Young e di tabelle di Young standard. Inoltre, abbiamo fornito la formula degli uncini per contare le tabelle di Young della stessa forma. Il primo capitolo è focalizzato sul teorema di Robinson-Schensted, che stabilisce una corrispondenza biunivoca tra le permutazioni di Sn e le coppie di tabelle di Young standard della stessa forma. Ne deriva un'importante conseguenza che consiste nel poter trovare in modo efficiente la massima sottosequenza crescente di una permutazione. Una volta definite le operazioni di evacuazione e "le jeu de taquin" relative alle tabelle di Young, illustriamo una serie di risultati riferibili alla corrispondenza biunivoca R-S che variano in base alla permutazione che prendiamo in considerazione. In particolare, enunciamo il teorema di simmetria di M.P.Schüztenberger, che dimostriamo attraverso la costruzione geometrica di Viennot. Nel secondo capitolo, dopo aver dato la definizione di discesa di una permutazione, descriviamo altre conseguenze della corrispondenza biunivoca R-S: vediamo così che esiste una relazione tra le discese di una permutazione e la coppia di tabelle di Young associata. Abbiamo trattato approfonditamente i numeri Euleriani, indicati con A(n,k) = ]{σ ∈ Sn;d(σ) = k}, dove d(σ) indica il numero di discese di una permutazione. Descriviamo le loro proprietà e simmetrie e vediamo che sono i coefficienti di particolari polinomi, detti Polinomi Euleriani. Infine, attraverso la nozione di eccedenza di una permutazione e la descrizione della mappa di Foata arriviamo a dimostrare un importante risultato: A(n,k) conta anche il numero di permutazioni di Sn con k eccedenze.

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Con questa tesi si vuole illustrare e riordinare il lavoro da me svolto sulla progettazione di mozzi ruota e di altri componenti ad esso associati, relativi alla vettura del team di Formula SAE dell’Università di Bologna. Dopo una prima fase di studio del particolare componente tesa a definire quali caratteristiche fossero richieste al fine di raggiungere gli obbiettivi, si è passati allo sviluppo del progetto con lo svolgimento di primi calcoli a mano, per definire in linea di massima le sollecitazioni, per poi affinare il dimensionamento con le simulazioni FEM. Il componente è stato infine realizzato in lega d'alluminio ad elevate prestazioni.

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L’obiettivo di questa tesi è illustrare quali siano stati i metodi di studio e le soluzioni adottate per ottimizzare gli impianti di raffreddamento e lubrificazione della monoposto da competizione sviluppata dal team Unibo Motorsport, in preparazione alla stagione di gara 2016 della Formula SAE®. Inizialmente saranno analizzate le principali problematiche di entrambi gli impianti attraverso simulazioni CFD (Computational Fluid Dynamics) e dati telemetrici degli anni passati. In seguito, saranno mostrati i diversi procedimenti di progettazione e il completamento degli impianti unitamente ad una loro valutazione economica. Infine, per verificare l’effettivo successo delle operazioni svolte a bordo vettura, verranno mostrate acquisizioni telemetriche relative alle gare ed altre simulazioni relative alle nuove geometrie sviluppate. Un altro obiettivo della trattazione è mettere a disposizione dei futuri membri del reparto motore un documento che contenga tutte le considerazioni fatte a riguardo degli impianti studiati. Questo è fondamentale all’interno di un ambiente come un team di Formula SAE®, dove ogni anno si ha il ricambio di una buona parte dei membri. Se gli studi svolti sugli impianti venissero persi, i nuovi arrivati si troverebbero a mettere le mani su un qualcosa di sconosciuto e lo sviluppo della vettura negli anni si troverebbe enormemente rallentato. Il “learning by doing” che ha sempre caratterizzato questo progetto viene infatti affiancato con armonia dalla possibilità di consultare esperienze pregresse relative al caso di studio considerato.

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Lo scopo di tale progetto è creare, dal sistema hardware fino alla programmazione software, un sistema che permetta da una parte il controllo autonomo delle condizioni climatiche di un ambiente, il monitoraggio e dall’altra di essere versatile, portatile e di facile utilizzo. Come esempio applicativo per il controllo delle condizioni climatiche in una teca per la misura della rigidità dinamica si andranno ad evidenziare inizialmente in cosa consistono le prove della rigidità dinamica e a cosa servono, per poi passare alla spiegazione dei fenomeni che regolano il comportamento delle miscele di aria e vapor d’acqua che permetteranno di capire le connessioni tra i fattori principali che regolano i cambiamenti climatici quali temperatura e umidità. Successivamente si andranno poi a descrivere con quali meccanismi si regola la climatizzazione degli ambienti, fino ad arrivare alla creazione di un sistema autonomo che gestisca autonomamente temperatura e umidità all’interno di una cella.

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The promise of metabonomics, a new "omics" technique, to validate Chinese medicines and the compatibility of Chinese formulas has been appreciated. The present study was undertaken to explore the excretion pattern of low molecular mass metabolites in the male Wistar-derived rat model of kidney yin deficiency induced with thyroxine and reserpine as well as the therapeutic effect of Liu Wei Di Huang Wan (LW) and its separated prescriptions, a classic traditional Chinese medicine formula for treating kidney yin deficiency in China. The study utilized ultra-performance liquid chromatography/electrospray ionization synapt high definition mass spectrometry (UPLC/ESI-SYNAPT-HDMS) in both negative and positive electrospray ionization (ESI). At the same time, blood biochemistry was examined to identify specific changes in the kidney yin deficiency. Distinct changes in the pattern of metabolites, as a result of daily administration of thyroxine and reserpine, were observed by UPLC-HDMS combined with a principal component analysis (PCA). The changes in metabolic profiling were restored to their baseline values after treatment with LW according to the PCA score plots. Altogether, the current metabonomic approach based on UPLC-HDMS and orthogonal projection to latent structures discriminate analysis (OPLS-DA) indicated 20 ions (14 in the negative mode, 8 in the positive mode, and 2 in both) as "differentiating metabolites".

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Ni(II)complexes(1-5)ofdi2pyridylketoneN(4)-phenylthiosemicarbazone (HL) have been synthesized and spectrochemically characterized. Elemental analyses revealed a NiL2 center dot 2H(2)O stoichiometry for compound 1. However, the single crystals isolated revealed a composition NiL, - 0.5(H,0)0.5(DMF). The compound crystallizes into a monoclinic lattice with the space group P-21/n. Complexes 2. 3 and 4 are observed to show a 1:1:1 ratio of metal: thioseicarbazone:gegenion, with the general formula NiLX center dot yH(2)O [X = NCS. Y = 2 for 2; X = Cl, Y = 3 for 3 and X = N-3, y = 4.5 for 4]. Compound 5 is a dimer with a metal:thiosemicarbazone:gegenion ratio of 2:2: 1. with the formula [Ni,L,(SO4)1 - 4H(2)O (c) 2007 Elsevier Ltd. All rights reserved.

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Ni(II) complexes (1-5) of di-2-pyridyl ketone N(4)-phenylthiosemicarbazone (HL) have been synthesized and spectrochemically characterized. Elemental analyses revealed a NiL2 center dot 2H(2)O stoichiometry for compound 1. However, the single crystals isolated revealed a composition NiL, - 0.5(H,0)0.5(DMF). The compound crystallizes into a monoclinic lattice with the space group P-21/n. Complexes 2. 3 and 4 are observed to show a 1:1:1 ratio of metal: thioseicarbazone:gegenion, with the general formula NiLX center dot yH(2)O [X = NCS. Y = 2 for 2; X = Cl, Y = 3 for 3 and X = N-3, y = 4.5 for 4]. Compound 5 is a dimer with a metal:thiosemicarbazone:gegenion ratio of 2:2: 1. with the formula [Ni,L,(SO4)1 - 4H(2)O (c) 2007 Elsevier Ltd. All rights reserved.

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New complexes of lanthanide perchlorates with di-t-butyl amides of di, tri and tetraglycolic acids have been synthesised. The complexes have the general formula Ln(DiGA)3(ClO4)3; Ln(TriGA)2 (ClO4)3 and Ln(TetGA)2 (C1O4)3, where Ln = La-Yb and Y and DiGA = N,N′, di-t-butyl diglycolamide, TriGA N,N′, di-t-butyl triglycolamide and TetGA = N,N′ di-t-butyl tetraglycolamide, respectively. The complexes have been characterized by analysis, electrolytic conductance, infrared,1H and13C nuclear magnetic resonance and electronic spectral data.Infrared spectra indicate the coordination of all the available ether oxygens and the amide carbonyls in each of the ligands, to the metal ions. IR and conductance data show that the perchlorate groups in all the complexes are ionic.1H and13C NMR data support the IR data regarding the mode of coordination of ligands to the metal ions. Electronic spectral shapes have been interpreted in terms of nine, eight and ten coordination in DiGA, TriGA and TetGA complexes respectively.

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[EN] Combination of polycarboxylate anions and dipyridyl ligands is an effective strategy to produce solid coordination frameworks (SCF) which are crystalline materials based on connections between metal ions through organic ligands. In this sense, combination of polycarboxylate anions and dipyridyl ligands is an effective strategy to produce extended structures. In this context, this work is focused on two novel CuII-based SCFs exhibiting PDC (2,5-pyridinedicarboxylate) and bpa (1,2-di(4-pyridyl)ethane), being the first structures reported in literature containing both ligands. Chemical formula are [Cu2[(PDC)2(bpa)(H2O)2]•3H2O•DMF (1), and [Cu2(PDC)2(bpa)(H2O)2]•7H2O (2), where DMF is dimethylformamide. Compounds 1 and 2 have been characterized by means of XRD, IR, TG/DTG, and DTA analysis.