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OBIETTIVI: Per esplorare il contributo dei fattori di rischio biomeccanico, ripetitivit (hand activity level HAL) e forza manuale (peak force - PF), nellinsorgenza della sindrome del tunnel carpale (STC), abbiamo studiato unampia coorte di lavoratori dellindustria, utilizzando come riferimento il valore limite di soglia (TLV) dellAmerican Conference of Governmental Industrial Hygienists (ACGIH). METODI: La coorte stata osservata dal 2000 al 2011. Abbiamo classificato lesposizione professionale rispetto al limite di azione (AL) e al TLV dellACGIH in: accettabile (sotto AL), intermedia (tra AL e TLV) e inaccettabile (sopra TLV). Abbiamo considerato due definizioni di caso: 1) sintomi di STC; 2) sintomi e positivit allo studio di conduzione nervosa (SCN). Abbiamo applicato modelli di regressione di Poisson aggiustati per sesso, et, indice di massa corporea e presenza di patologie predisponenti la malattia. RISULTATI: Nellintera coorte (1710 lavoratori) abbiamo trovato un tasso di incidenza (IR) di sintomi di STC di 4.1 per 100 anni-persona; un IR di STC confermata dallo SCN di 1.3 per 100 anni-persona. Gli esposti sopra TLV presentano un rischio di sviluppare sintomi di STC di 1.76 rispetto agli esposti sotto AL. Un andamento simile emerso per la seconda definizione di caso [incidence rate ratios (IRR) sopra TLV, 1.37 (intervallo di confidenza al 95% (IC95%) 0.842.23)]. Gli esposti a carico intermedio risultano a maggior rischio per la STC [IRR per i sintomi, 3.31 (IC95% 2.394.59); IRR per sintomi e SCN positivo, 2.56 (IC95% 1.474.43)]. Abbiamo osservato una maggior forza di associazione tra HAL e la STC. CONCLUSIONI: Abbiamo trovato un aumento di rischio di sviluppare la STC allaumentare del carico biomeccanico: laumento di rischio osservato gi per gli esposti a carico intermedio suggerisce che gli attuali valori limite potrebbero non essere sufficientemente protettivi per alcuni lavoratori. Interventi di prevenzione vanno orientati verso attivit manuali ripetitive.

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Loggetto di questa tesi lindividuazione di un metodo in grado di rilevare uno squilibrio cilindrico rilevante in un motore a combustione interna ad accensione comandata, sovralimentato dinamicamente. Il progetto si basa sullosservazione sperimentale di un forte incremento dei valori assunti da indici basati sulla differenza dei tempi dente della ruota fonica, al manifestarsi di un brusco squilibrio di titolo in uno dei quattro cilindri. Ci ha permesso di rilevare eventuali sbilanciamenti di titolo mediante una diagnosi intrusiva in grado di esaltarli. Questa metodologia a differenza di quelle basate sul segnale proveniente dalla sonda lambda, non risente del problema del mixing dei pacchetti di gas combusti allinterno della turbina. Il lavoro di tesi consistito nel concepire un indice di rilevamento capace di esaltare il fenomeno sopra descritto, nel creare in ambiente Matlab-Simulink un modello che simuli la strategia in questione e renda possibile la realizzazione di un prototipo, per mezzo del quale stata validata la strategia a bordo del veicolo. This thesis proposes a methodology to detect a relevant cylinder imbalance by means of flywheel speed fluctuation analysis in a turbocharged internal combustion engine. The main idea behind this project is the evidence that every time a significant cylinder imbalance is present, it is noticed an important increase of index based on tooth time sampled via flywheel. For this reason, it is possible to develop an intrusive strategy, which higliaghts a possible cylinder imbalance presence, in order to detect it. This method, unlike others based on the signal coming from Lambda sensor, doesnt suffer from the presence of exhaust gases mixing effect inside the turbine. The objective of this thesis is to conceive a detection index able to put in evidence the phenomena described above, and to design a model inside the Matlab-Simulink environment, able to simulate the strategy and to make possible tests on the vehicle by means of a prototype.

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Il vento di barriera (VB) un fenomeno meteorologico a mesoscala che interessa il flusso nei bassi strati atmosferici ed dovuto all'interazione con l'orografia. Se il numero di Froude upstream sufficientemente piccolo si genera una deviazione orizzontale del flusso incidente. Si pu raggiungere uno stato quasi-stazionario, nel quale un intenso vento soffia parallelo all'orografia nei bassi strati. Nel presente lavoro si innanzitutto sviluppata una climatologia degli eventi di VB nella regione italiana su un periodo biennale. Gli eventi sono stati classificati per la velocit del flusso incidente e la velocit e direzione del VB a 950 hPa, e per il numero di Froude upstream. Si poi studiata la distribuzione degli eventi rispetto al numero di Froude. La climatologia risultata in buon accordo con la teoria idealizzata dei flussi sopra l'orografia. Tre casi di studio sono stati successivamente simulati utilizzando i modelli BOLAM e MOLOCH dell'istituto CNR-ISAC di Bologna. Per ciascun evento sono stati calcolati il numero di Froude upstream e i parametri principali, quali velocit, estensione, temperatura ecc. Per uno dei casi, riguardante le Alpi orientali, le simulazioni sono state confrontate con dati osservati di vento, pressione, temperatura e precipitazione. Sono poi stati condotti dei sensitivity tests con orografia diminuita su ognuno degli eventi. stata cos verificata l'importanza dell'effetto orografico e l'intensit del fenomeno del VB stata associata al numero di Froude. Un indice, denominato Barrier Wind Index (BWI) stato ideato a tale scopo. Le simulazioni hanno mostrato un buon accordo con la teoria, indicandone i limiti di applicabilit all'atmosfera reale. In particolare, il Barrier Wind Index tende ad aumentare linearmente al diminuire del numero di Froude. Le simulazioni hanno evidenziato l'elevata influenza del VB sulla circolazione atmosferica a mesoscala, sulla distribuzione e intensit della precipitazione e sull'avvezione di temperatura e umidit.

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In questo studio ci siamo proposti di investigare i sistemi di modulazione automatica della dose sui sistemi TC Multislice (Automatic Exposure Control AEC) da tre diversi produttori, aventi differenti indicatori di qualit delle immagini. Il presente lavoro stato svolto presso il Servizio di Fisica Sanitaria dellAzienda Ospedaliera Universitaria - Policlinico SantOrsola-Malpighi di Bologna e consiste in unanalisi quantitativa della dose impiegata durante esami di Tomografia Computerizzata Multi-Slice (TCMS) e delle rispettive immagini radiologiche. Le immagini sono state acquisite con : GE LightSpeed VCT 64 e GE LightSpeed 16 (AEC AutomA 3D longitudinale e angolare), Siemens Sensation 16 (AEC CARE Dose 4D combinato), Philips Brilliance 16 e iCT 64 (separati in AEC ZDOM longitudinale e AEC DDOM angolare). Le acquisizioni TCMS sono state effettuate a differenti kV e mA di riferimento, al fine di investigarne gli effetti sulla modulazione, impiegando algoritmi di ricostruzione standard presenti su ogni macchina. Due fantocci antropomorfi simulanti la zona del torace e delladdome sono stati utilizzati per simulare un paziente standard posizionato come in un esame clinico di routine ; a questo proposito, sono stati impiegati protocolli elicoidali standard con e senza modulazione. Sono inoltre stati testati differenti valori di indice di qualit delle immagini. Il profilo dei mA lungo la lunghezza stato ottenuto utilizzando ImageJ, un programma open source comunemente utilizzato per lelaborazione di immagini; i mAs sono stati normalizzati ad un fattore che tiene conto delle differenti geometrie e delle filtrazioni dei diversi scanner tomografici analizzati nellesperienza. Il rumore stato valutato tramite la scelta di determinate ROI (Region Of Interest) localizzate in aree il pi possibili uniformi disponibili lungo i fantocci. Abbiamo registrato che una variazione del Noise Index o dei mAs di riferimento a seconda della tipologia di macchina analizzata risulta in uno shift dei profili di dose; lo stesso si verificato quando sono stati cambiato kV o mA nella scout di acquisizione. Sistemi AEC longitudinali e combinati hanno mostrato profili di mAs normalizzati simili tra loro, con valori elevati evidenziati nella zona delle spalle e zona pelvi; sono state osservate differenze del 30-40% tra i differenti scanner tomografici. Solo in un caso di macchina analizzata si verificato un comportamento opposto rispetto alle altre due tipologie di macchina in esame. A dispetto della differente natura dei sistemi AEC, i risultati ottenuti dai protocolli combinati e longitudinali sono simili tra loro. Il rumore presente nelle immagini aumentato ad un livello accettabile e la sua uniformit lungo la direzione di scan migliorata.

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La ricerca si focalizzata su due degli aspetti di interesse odontoiatrico pi diffusi: la carie dentaria e la parodontite cronica. Il problema della carie dentaria stato studiato in una popolazione di 39 soggetti affetti da cardiopatia congenita in cui la scarsa igiene orale fattore di rischio per problematiche di salute generale e soprattutto per lo sviluppo di endocardite infettiva. I dati osservati e confrontati con quelli di un omogeneo gruppo di controllo dimostrano che nella dentatura decidua questi bambini hanno pi denti cariati, come dimostrato dalla significativa differenza dell'indice dmft. Nella dentatura permanente non si osservano differenze tra i due gruppi. La carica microbica totale rilevata nella saliva e la presenza di Streptococcus mutans non mostrano differenze tra i due gruppi. I problemi di parodontite cronica sono stati studiati in un gruppo di 352 soggetti italiani adulti in cui si definita la prevalenza dei 6 pi importanti patogeni parodontali e la possibile correlazione con parametri clinici (pus, sanguinamento al sondaggio - BOP, profondit di sondaggio della tasca parodontale PPD). Tra le 6 specie batteriche ricercate, quello di pi frequente riscontro stato Fusobacterium nucleatum (95%), mentre quello con carica batterica pi alta stato Tannerella forsythia. La carica batterica di Porphyromonas gingivalis, Treponema denticola, Tannerella forsythia e Fusobacterium nucleatum ha mostrato una correlazione diretta con il BOP e la presenza di pus. Inoltre, si riscontrato che la carica batterica di tutte le specie (tranne Aggregatibacterium actinomycetemcomitans) aumenta all'aumentare del PPD. Tra le variabili studiate, PPD rappresenta il pi importante fattore di rischio per la presenza di parodontopatogeni, mentre BOP un indicatore di rischio per la ricerca del complesso rosso.

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La tesi affronta il concetto di esposizione al rischio occupazionale e il suo scopo quello di indagare lambiente di lavoro e il comportamento dei lavoratori, con l'obiettivo di ridurre il tasso di incidenza degli infortuni sul lavoro ed eseguire la riduzione dei rischi. In primo luogo, proposta una nuova metodologia denominata MIMOSA (Methodology for the Implementation and Monitoring of Occupational SAfety), che quantifica il livello di "salute e sicurezza" di una qualsiasi impresa. Al fine di raggiungere lobiettivo si reso necessario un approccio multidisciplinare in cui concetti dingegneria e di psicologia sono stati combinati per sviluppare una metodologia di previsione degli incidenti e di miglioramento della sicurezza sul lavoro. I risultati della sperimentazione di MIMOSA hanno spinto all'uso della Logica Fuzzy nel settore della sicurezza occupazionale per migliorare la metodologia stessa e per superare i problemi riscontrati nellincertezza della raccolta dei dati. La letteratura mostra che i fattori umani, la percezione del rischio e il comportamento dei lavoratori in relazione al rischio percepito, hanno un ruolo molto importante nella comparsa degli incidenti. Questa considerazione ha portato ad un nuovo approccio e ad una seconda metodologia che consiste nella prevenzione di incidenti, non solo sulla base dell'analisi delle loro dinamiche passate. Infatti la metodologia considera la valutazione di un indice basato sui comportamenti proattivi dei lavoratori e sui danni potenziali degli eventi incidentali evitati. L'innovazione consiste nell'applicazione della Logica Fuzzy per tener conto dell"indeterminatezza" del comportamento umano e del suo linguaggio naturale. In particolare lapplicazione incentrata sulla proattivit dei lavoratori e si prefigge di impedire l'evento "infortunio", grazie alla generazione di una sorta dindicatore di anticipo. Questa procedura stata testata su unazienda petrolchimica italiana.

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Scopo dello studio: la cardiomiopatia aritmogena (CA) conosciuta come causa di morte improvvisa, la sua relazione con lo scompenso cardiaco (SC) stata scarsamente indagata. Scopo dello studio la definizione della prevalenza e incidenza dello SC, nonch della fisiopatologia e delle basi morfologiche che conducono i pazienti con CA a SC e trapianto di cuore. Metodi: abbiamo analizzato retrospettivamente 64 pazienti con diagnosi di CA e confrontato i dati clinici e strumentali dei pazienti con e senza SC (NYHA III-IV). Abbiamo analizzato i cuori espiantati dei pazienti sottoposti a trapianto presso i centri di Bologna e Padova. Risultati: la prevalenza dello SC alla prima osservazione era del 14% e lincidenza del 2,3% anno-persona. Sedici pazienti (23%) sono stati sottoposti a trapianto. I pazienti con SC erano pi giovani allesordio dei sintomi (4616 versus 3712 anni, p=0.04); il ventricolo destro (VD) era pi dilatato e ipocinetico allecocardiogramma (RVOT 416 versus 377 mm, p=0.03; diametro telediastolico VD 3811 versus 288 mm, p=0.0001; frazione di accorciamento 23%7 versus 32%11, p= 0.002). Il ventricolo sinistro (VS) era lievemente pi dilatato (7529 ml/m2 versus 6019, p= 0.0017) e globalmente pi ipocinetico (frazione di eiezione = 35%14 versus 57%12, p= 0.001). Il profilo emodinamico dei pazienti sottoposti a trapianto era caratterizzato da un basso indice cardiaco (1.80.2 l/min/m2) con pressione capillare e polmonare tendenzialmente normale (128 mmHg e 2610 mmHg). Lanalisi dettagliata dei 36 cuori dei pazienti trapiantati ha mostrato sostituzione fibro-adiposa transmurale nel VD e aree di fibrosi nel VS. Conclusioni: Nella CA lo SC pu essere lunico sintomo alla presentazione e condurre a trapianto un rilevante sottogruppo di pazienti. Chi sviluppa SC pi giovane, ha un interessamento del VD pi severo accanto a un costante interessamento del VS, solo lievemente dilatato e ipocinetico, con sostituzione prevalentemente fibrosa.

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La stima degli indici idrometrici in bacini non strumentati rappresenta un problema che la ricerca internazionale ha affrontato attraverso il cosiddetto PUB (Predictions on Ungauged Basins IAHS, 2002-2013). Attraverso lanalisi di unarea di studio che comprende 61 bacini del Sud-Est americano, si descrivono e applicano due tecniche di stima molto diverse fra loro: il metodo regressivo ai Minimi Quadrati Generalizzati (GLS) e il Topological kriging (TK). Il primo considera una serie di fattori geomorfoclimatici relativi ai bacini oggetto di studio, e ne estrae i pesi per un modello di regressione lineare dei quantili; il secondo un metodo di tipo geostatistico che considera il quantile come una variabile regionalizzata su supporto areale (larea del bacino), tenendo conto della dislocazione geografica e leventuale struttura annidata dei bacini dinteresse. Lapplicazione di questi due metodi ha riguardato una serie di quantili empirici associati ai tempi di ritorno di 10, 50, 100 e 500 anni, con lo scopo di valutare le prestazioni di un loro possibile accoppiamento, attraverso linterpolazione via TK dei residui GLS in cross-validazione jack-knife e con differenti vicinaggi. La procedura risulta essere performante, con un indice di efficienza di Nash-Sutcliffe pari a 0,9 per tempi di ritorno bassi ma stazionario su 0,8 per gli altri valori, con un trend peggiorativo allaumentare di TR e prestazioni pressoch invariate al variare del vicinaggio. Lapplicazione ha mostrato che i risultati possono migliorare le prestazioni del metodo GLS ed essere paragonabili ai risultati del TK puro, confermando laffidabilit del metodo geostatistico ad applicazioni idrologiche.

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La rotazione dellapice del cuore una delle espressioni della complessa cinematica del miocardio e rappresenta un importante indice di funzionalit cardiaca. Disporre di un sensore impiantabile che permetta un monitoraggio continuo di tale parametro consentirebbe di individuare precocemente un deterioramento della performance cardiaca e di adattare tempestivamente la terapia. Lobiettivo del lavoro di tesi la realizzazione di un sistema di acquisizione dati per segnali provenienti da un giroscopio MEMS triassiale da utilizzarsi per lo studio della cinematica cardiaca, in particolare della rotazione del cuore. Per leggere e decodificare i segnali digitali in uscita dal giroscopio MEMS triassiale utilizzato (CMR3100, VTI Technologies) stata progettata e sviluppata ununit di condizionamento composta da una board Arduino ADK, associata ad un adattatore di tensione PCA9306 e a 3 convertitori digitali/analogici MCP4921, che ha richiesto lo sviluppo di software per la gestione del protocollo di comunicazione e della decodifica del segnale digitale proveniente dal sensore. Per caratterizzare e validare il sistema realizzato sono state effettuate prove di laboratorio, che hanno permesso di individuare i parametri di lavoro ottimali del sensore. Una prima serie di prove ha dimostrato come lunit di condizionamento realizzata consenta di acquisire i segnali con una velocit di processo elevata (1 kHz) che non comporta perdita di dati in uscita dal sensore. Successivamente, attraverso un banco prova di simulazione appositamente assemblato allo scopo di riprodurre rotazioni cicliche nel range dei valori fisio-patologici, stato quantificato lo sfasamento temporale (St) tra il segnale rilevato dal CMR3100 e decodificato dall'unit di condizionamento e un segnale analogico in uscita da un giroscopio analogico, ottenendo un valore medio St=4 ms. Attraverso lo stesso banco di simulazione, stata infine dimostrata una buona accuratezza (errore percentuale <10%) nella misura dell'angolo di rotazione derivato dal segnale di velocit angolare rilevato direttamente dal sensore CRM300.

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Il rischio di caduta durante la deambulazione aumenta con l'et; le cadute comportano costi elevati per lassistenza sanitaria ed hanno un influenza critica sullo stato di salute dell'anziano. La valutazione della stabilit del cammino rappresenta un aspetto fondamentale per la definizione di un indice del rischio di caduta. Diverse misure di variabilit e stabilit del cammino sono state proposte in letteratura con l'obiettivo di ottenere una standardizzazione metodologica e risultati affidabili, ripetibili e facilmente interpretabili. Queste misure andrebbero ad integrare, o sostituire, le scale cliniche, unico metodo attualmente in uso ma la cui affidabilit limitata in quanto fortemente dipendente dalloperatore. Il fine ultimo quello di definire un indice del rischio di caduta specifico per il soggetto. Gli obiettivi della tesi comprendono la valutazione della ripetibilit in dipendenza dalla lunghezza del trial di una serie di misure di variabilit e stabilit applicate al cammino di soggetti anziani, la valutazione della correlazione fra queste misure di variabilit e stabilit e il risultato delle scale cliniche e la valutazione della correlazione fra queste misure di variabilit e stabilit e la storia di caduta dei soggetti. Per fare questo si sono somministrati alcuni questionari e schede di valutazione funzionale (CIRS, Barthel, Mini-BESTest) a 70 soggetti di et superiore a 65 anni. Questi hanno eseguito inoltre una camminata lungo un tratto rettilineo di circa 100 m di lunghezza; il relativo segnale accelerometrico stato registrato mediante sensori inerziali. Il risultato generale ottenuto che alcune misure di stabilit come la MSE e la RQA, gi in passato risultate legate alla storia di cadute, mostrano promettenti performance per la definizione del rischio di caduta.

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La previsione dei temporali rappresenta una delle operazioni pi impegnative e complesse per chi svolge il mestiere di meteorologo, soprattutto se effettuata con molte ore di anticipo rispetto all'evento; ci riconducibile alla molteplicit di parametri da cui questi fenomeni dipendono ed all'incertezza che si riscontra nella simulazione degli indici di instabilit. In questo elaborato viene presentata ed approfondita una tecnica di elaborazione dei dati provenienti da radiosondaggi previsti, con lo scopo di migliorare la previsione dei temporali relativa al giorno successivo. Nel 1987 Colquhoun elabor un albero decisionale per la previsione di temporali in Australia, basato sul superamento di soglie degli indici di instabilit. Qui di seguito, si propone di testare la validit dello stesso schema decisionale alla previsione di temporali in Pianura Padana ed in particolare in Emilia Romagna, procedendo ad un confronto tra gli eventi previsti ed i fenomeni osservati; la previsione si basa sull'output dell'albero decisionale utilizzando gli indici di instabilit previsti dai LAM COSMO-I7 e COSMO-I2 nel periodo +24/+48 ore, mentre l'osservazione dei temporali viene ricavata tramite consultazione quotidiana di METAR,SYNOP,SYREP, e mappe di fulminazioni relative al quadriennio 2010-2013. L'indice assunto per valutare l'affidabilit delle previsioni fornite il Threat Score che presenta due limiti fondamentali: la dipendenza dal numero di eventi e l'incapacit di differenziare i falsi allarmi dai mancati allarmi. Ci nonostante, questo indice rappresenta il miglior modo per ricavare una informazione complessiva e definire se la previsione fornita corrisponde ad una buona previsione. Lo stesso test viene effettuato sull'albero decisionale in uso presso la sala operativa di ARPA-SIM e dal confronto con l'albero di Colquhoun si deducono i limiti legati alla modellistica numerica che fornisce i dati in input. Infine il test sui parametri termodinamici previsti dai modelli COSMO-I2 e COSMO-I7 dimostra gli errori commessi sulla previsione a +24 e +36 ore dalle simulazioni. Questo lavoro si pone all'interno di un progetto pi ampio di verifica della modellistica numerica sviluppata dal consorzio COSMO, al quale l'Italia aderisce attraverso la collaborazione di ARPA Emilia Romagna, ARPA Piemonte ed Aeronautica Militare. In particolare sono sottoposte a test le performances dei due modelli LAM sviluppati completamente in Italia ed utilizzati anche dal Dipartimento della protezione civile nazionale.

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Obiettivo del presente elaborato quello di condurre unanalisi critica degli interventi atti a ridurre la vulnerabilit sismica di edifici esistenti in muratura al fine di individuare una metodologia che consenta di stimare lintervento o la serie di interventi con il miglior rapporto diminuzione di vulnerabilit/costo dintervento. Partendo dalla definizione dello United Nations Disaster Relief Coordination Office, con il termine vulnerabilit intender il grado di perdita di funzionalit, che pu essere espresso in una scala da zero, che significa nessun danno, o cento, che significa perdita totale. Tale perdita si pu produrre su un certo elemento o su un gruppo di elementi esposti a rischio al seguito del verificarsi di un evento calamitoso, nel caso specifico, il sisma. La normativa vigente individua, nel definire i criteri generali per la valutazione della sicurezza e per la progettazione, lesecuzione ed il collaudo degli interventi sulle costruzioni esistenti, le seguenti categorie di intervento: 1)interventi di adeguamento atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalla normativa stessa, 2)interventi di miglioramento atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalla normativa, 3)riparazioni o interventi locali che interessino elementi isolati, e che comunque non comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. Nel proseguo, circoscriver pertanto lo studio esclusivamente agli interventi di miglioramento, ovvero a quegli interventi che siano comunque finalizzati ad accrescere la capacit di resistenza delle strutture esistenti alle azioni considerate. Tuttavia, poich gli interventi di riparazione del danno raramente sono solo fini a se stessi in quanto comportano sempre anche una componente di miglioramento, e dunque di riduzione della vulnerabilit sismica delledificio, la metodologia che verr presentata potr essere adottata sia nel caso di edifici che non hanno subito eventi sismici, e quindi non danneggiati, sia per gli edifici danneggiati da un evento sismico, scorporando, per questi ultimi, la quota parte del costo dellintervento attribuibile alla sola riparazione del danno da quella attribuibile al miglioramento. Successivamente, partendo dalla descrizione delle schede di 2 livello GNDT (Gruppo Nazionale Difesa Terremoti), si proceder alla definizione di un indice di vulnerabilit degli edifici in muratura che tenga conto delle classi di vulnerabilit associate ai parametri riportati in dette schede in funzione delle carenze strutturali rilevate in fase di sopralluogo. Detto indice verr poi utilizzato per valutare possibili ipotesi di intervento da applicarsi su un edificio in muratura esistente scelto come caso di studio. Per ciascun intervento ipotizzato, verr calcolato il rapporto tra la riduzione di vulnerabilit ed i costi degli interventi stessi individuando, in unottica di analisi costi-benefici, lipotesi dintervento pi idonea.

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Scopo della tesi illustrare levoluzione delle tecniche ecocardiografiche relativamente alla diagnosi precoce della cardiotossicit. Lelaborato espone le modalit di imaging ecocardiografico che vengono utilizzate per diagnosticare la cardiotossicit a partire dallecocardiografia bidimensionale, fino alle tecniche tridimensionali con acquisizione in tempo reale, attualmente in evoluzione. Si analizzano le varie tecniche diagnostiche rese disponibili dallesame ecocardiografico: ecocardiografia a contrasto, doppler ad onda continua e pulsata e color doppler, e i metodi e le stime attraverso i quali possibile quantificare i volumi cardiaci, indici della funzionalit del miocardio. La frazione di eiezione infatti stata, fino ad ora, il parametro di riferimento per la verifica di lesioni cardiache riportate a seguito di terapia antitumorale. La cardiotossicit viene riscontrata per riduzioni dei valori della frazione di eiezione da 5% a <55% con sintomi di scompenso cardiaco e riduzione asintomatica da 10% al 55%. Tuttavia, losservazione di questo parametro, permette di quantificare il danno riportato quando ormai ha avuto ripercussioni funzionali. In campo clinico, si sta imponendo, al giorno doggi, lanalisi delle deformazioni cardiache per una valutazione precoce dellinsorgenza della cardiotossicit. Lo studio delle deformazioni cardiache viene effettuato tramite una nuova tecnica di imaging: lecocardiografia speckle tracking (STE), che consente unanalisi quantitativa e oggettiva, poich indipendente dallangolo di insonazione, della funzionalit miocardica sia globale sia locale, analizzando le dislocazioni spaziali degli speckles, punti generati dallinterazione tra ultrasuoni e fibre miocardiche. I parametri principali estrapolati dallindagine sono: deformazione longitudinale, deformazione radiale e deformazione circonferenziale che descrivono la meccanica del muscolo cardiaco derivante dallanatomia delle fibre miocardiche. La STE sviluppata inizialmente in 2D, disponibile ora anche in 3D, permettendo la valutazione del vettore delle dislocazioni lungo le tre dimensioni e non pi limitatamente ad un piano. Un confronto tra le due mostra come nella STE bidimensionale venga evidenziata una grande variabilit nella misura delle dislocazioni mentre la 3D mostra un pattern pi uniforme, coerente con la normale motilit delle pareti cardiache. La valutazione della deformazione longitudinale globale (GLS), compiuta tramite ecocardiografia speckle tracking, viene riconosciuta come indice quantitativo della funzione del ventricolo sinistro le cui riduzioni sono predittive di cardiotossicit. Queste riduzioni vengono riscontrate anche per valori di frazioni di eiezione normale: ne risulta che costituiscono un pi efficace e sensibile indicatore di cardiotossicit e possono essere utilizzate per la sua diagnosi precoce.

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Nella tesi che si presenta si determinata la riduzione percentuale di vulnerabilit sismica di un edificio residenziale, sito a Reggiolo (RE), in seguito ad interventi di riabilitazione e miglioramento sismico con l'introduzione di setti e travi di coronamento in cemento armato. Il punto di partenza l'analisi delle caratteristiche geometriche dell'edificio, ottenute mediante gli elaborati originali, e le caratteristiche meccaniche dei materiali che compongono la struttura, ottenute mediante prove in situ distruttive e non distruttive. Il punto successivo stato la creazione di un modello numerico dell'edificio pre-intervento utilizzando il programma commerciale PROSAP, su cui si eseguita un'analisi dinamica lineare con spettro di progetto da cui si sono determinare le principali criticit e inadeguatezze della struttura nei confronti di un carico sismico. Lo studio passato alla struttura post-intervento modellando la presenza dei setti verticali e delle travi di coronamento. Dal confronto fra l'analisi dinamica lineare pre e post-intervento si dedotto un elevato miglioramento sismico con passaggio da un indice di vulnerabilit iniziale pari a 0.02 ad un indice post-intervento pari a 1. Per validare numericamente questi risultati si eseguita una analisi statica non lineare (pushover) dell'edificio pre-intervento.

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Ogni anno in Europa milioni di tonnellate di cibo vengono gettate via. Una stima pubblicata dalla Commissione europea afferma che, nei 27 Stati membri, 89 milioni di tonnellate di cibo, o di 179 kg pro capite, vengono scartati. Lo spreco si verifica lungo tutta la catena di agro alimentare; la riduzione dei rifiuti alimentari diventata una delle priorit dell'agenda europea. La ricerca si concentra su un caso studio, Last Minute Market, un progetto di recupero di sprechi alimentari. L'impatto di questo progetto dal punto di vista economico e ambientale gi stato calcolato. Quello che verr analizzato l'impatto di questa iniziativa sulla comunit e in particolare sul capitale sociale, definito come "l'insieme di norme e reti che consentono l'azione collettiva". Obiettivo del presente lavoro , quindi, quello di eseguire, attraverso la somministrazione di un questionario a diversi stakeholder del progetto, unanalisi confrontabile con quella del 2009 e di verificare a distanza di cinque anni, se l'iniziativa Last Minute Market abbia prodotto una crescita di capitale sociale nella comunit interessata da questa iniziativa. Per riassumere linfluenza del progetto sul capitale sociale in un indice sintetico, viene calcolato quello che verr chiamato indice di "affidabilit del progetto" (definito in statistica, la "capacit di un prodotto, un sistema o un servizio di fornire le prestazioni richieste, per un certo periodo di tempo in condizioni predeterminate").