951 resultados para progetto urbano, green network,scalo San Donato, Bologna.
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Tesi in Restauro Architettonico del chiostro di San Giovanni Battista a Faenza. L'edificio è situato in Vicolo San Giovanni Battista nel centro storico di Faenza. L'intervento prevede un restauro scientifico delle murature esistenti, e la progettazione di un nuovo volume in aggiunta per risolvere i problemi di accessibilità. La fase progettuale si sviluppa su tre campi: il volume in aggiunta in cui collocare elementi di collegamento, la rampa interna al chiostro per superare le differenze di quota e l’intervento al piano superiore in cui sviluppare uno spazio funzionale ad un attività.
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Oggetto del presente studio è il progetto di ricostruzione del centro urbano di Le Havre ad opera di Auguste Perret. Suo obiettivo è il riconoscimento di quell’idea di città posta a fondamento del progetto, per il quale ci si propone di indagare il senso e le grammatiche costitutive della sua forma. Quella di Le Havre costituisce una dimostrazione di come una forma urbana ancora compatta ed evocativa della città storica possa definirsi a partire dalle relazioni stabilite con gli elementi della geografia fisica. Nei suoi luoghi collettivi e monumentali, che rimandano chiaramente a una cultura dell’abitare che affonda le proprie radici nella più generale esperienza della costruzione della città francese, la città riconosce un valore formale e sceglie di rappresentare il proprio mondo civico dinanzi a quei grandi elementi della geografia fisica che costituiscono l’identità del luogo nel quale questa si colloca. Sembra infatti possibile affermare che gli spazi pubblici della città atlantica riconoscano e traducano nella forma della Place de l’Hôtel de Ville le ripide pendici della falesia del Bec-de-Caux, in quella della Porte Océane l’orizzonte lontano dell’Oceano, e nel Front-de-mer Sud l’altra riva dell’estuario della Senna. Questa relazione fondativa sembra essere conseguita anche attraverso la definizione di un’appropriata grammatica dello spazio urbano, la cui significatività è nel fondarsi sull’assunzione, allo stesso tempo, del valore dello spazio circoscritto e del valore dello spazio aperto. La riflessione sullo spazio urbano investe anche la costruzione dell’isolato, sottoposto a una necessaria rifondazione di forma e significato, allo scopo di rendere intellegibile le relazioni tra gli spazi finiti della città e quelli infiniti della natura. La definizione dell’identità dello spazio urbano, sembra fondarsi, in ultima analisi, sulle possibilità espressive delle forme della costruzione che, connotate come forme dell’architettura, definiscono il carattere dei tipi edilizi e dello spazio da questi costruito.
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La tesi affronta tematiche relative al rilievo di un aggregato edilizio, all'analisi della consistenza e dei quadri fessurativi, ai criteri di lettura dei cinematismi e alle procedure di consolidamento. Vengono, inoltre, proposte strategie di progetto, finalizzate al riuso e all'auto-mantenimento sostenibile del medesimo sistema architettonico attraverso sequenze logiche e concatenate di decisioni operative, sulla base di esigenze, criticità e requisiti emersi.
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Riscrivere la storia di un luogo urbano, risolverlo sviluppando un sistema progettuale complesso, rende necessario cogliere le caratteristiche stesse del luogo, individuare le possibilità e le potenzialità strutturali che lo spazio offre e svelare rapporti talvolta sottesi. Il progetto ha origine dalle necessità e da esse trae forza: l’architettura ideata deriva direttamente dal confronto tra il luogo, la sua storia e le sue trasformazioni, e gli esempi, le architetture che conosciamo, quelle costruite e quelle soltanto disegnate. La risoluzione della Caserma Mameli, la restituzione del suo spazio alla grande città, l’auspicabile creazione di un nuovo nucleo di riferimento per la zona Milano Nord, porta a riflettere sull’importanza del riutilizzo urbano al fine di ottenere nuove unioni e sinergie all’interno del complesso schema della città del XXI secolo. La città contemporanea, in continua trasformazione, vive un’epoca di profondi cambiamenti: si intende progettare e pensare la città in maniera sostenibile, limitando l’impatto della nuova costruzione, favorendo il riutilizzo, urbano ed umano, sviluppando reti sempre più estese per la mobilità collettiva e cercando di limitare quanto più possibile la mera speculazione.
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Il progetto si sviluppa a partire dalla lettura di Berlino come città costituita da parti, una serie di forme urbane, brani di città, ognuno con una propria identità, tuttora chiaramente leggibili. All’interno di questo sistema frammentario è stata effettuata un’analisi più approfondita degli spazi verdi, reinterpretando il Piano per Berlino del paesaggista Peter Joseph Lenné. Egli pone al centro della pianificazione urbana la struttura del verde pubblico, cogliendo il dato di Berlino come città fatta di frammenti. Il nostro progetto individua sul segno del boulevard a nord, disegnato da Lenné, una serie di spazi verdi di diversa natura e di poli aggregativi di rilevanza socio culturale. Il parco diventa un’estensione del polo culturale in cui poter realizzare attività all’aperto: un catalizzatore di vita urbana, luogo di aggregazione per la popolazione. Lo sviluppo di una parte della tesi a Berlino ci ha permesso di conoscere la città e di comprendere a pieno l’importanza che i luoghi di socializzazione, gli spazi condivisi hanno per i berlinesi. Il progetto di un polo culturale, comprendente biblioteca, atelier, laboratori e residenze per artisti, nel quartiere Friedrichshain, si inserisce all’interno del più ampio sistema di parchi e poli aggregativi.
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Intervenire su un sistema urbano che si fa portatore di storia e tradizioni complesse, nel tentativo di addurvi una risoluzione attraverso la costruzione logica del luogo, comporta l’imparare a leggere tra le sfumature di quei fatti da cui, quel luogo, è stato plasmato. Fatti passati o attuali, le cui potenzialità, forma e struttura offrono delle modalità di comprendere lo spazio della città, fissando gli eventi che hanno segnato le sue vicende architettoniche. L’atto progettuale trae origine dalla volontà di assolvere a necessità e bisogni espressi dalla città, pensando la vicenda architettonica come un momento di riflessione, cercando un equilibrio nella dinamica urbana tra la città in continua evoluzione ed il sistema progettuale fissato.
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Il ragionamento condotto su Milano è partito dalla considerazione del rapporto architettura natura oltre alla considerazione dei tracciati principali aventi carattere strutturante. Il primo atto dell’architettura è la distribuzione pieno-vuoto.Questo significa guardare alla planimetria e rappresenta una scelta forte rispetto all’architettura contemporanea, la quale, spesso, si basa sull’immagine, quindi sulla facciata.L’attenzione è stata posta non alla facciata, ma all’architettura in profondità, riconosciuta nella città storica. Il processo razionale svolto ha portato all’articolazione delle varie parti, progettando edifici che, assieme a quelli esistenti, danno unitarietà all’impianto generale tentando una semplificazione formale attraverso la successione di volumi nuovi ed esistenti. Il procedimento condotto per la redazione del progetto ha seguito una successione razionale, non cercando direttamente l’immagine di una forma voluta, ma una successione di spazi, pieni e vuoti, in rapporto tra loro. Solo in un secondo momento si sono individuati, nella storia, i riferimenti di progetto. Il procedimento seguito, quindi, è stato influenzato, sia dall’architettura dell’illuminismo, sia dall’architettura neoclassica milanese. Lo stesso Bonicalzi chiarisce come l’attenzione non andrebbe posta agli aspetti estetici, ma agli aspetti logici dell’architettura. In questo progetto si è tentato di fare questo.
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L’obiettivo principale della presente tesi è quello di realizzare un progetto di miglioramento sismico per la porzione del secondo chiostro dell’ ex convento di S. Francesco, a cui è stato affiancato un progetto architettonico di riqualificazione di alcune aree al momento non valorizzate e un progetto di prevenzione incendi. In seguito all’analisi dell’evoluzione storica è stata effettuata una caratterizzazione costruttiva degli elementi strutturali tramite rilievi e sono state quindi individuate le vulnerabilità strutturali che potrebbero portare, in caso di sisma, all’attivazione dei cinematismi di collasso. Si è poi svolta un’analisi del livello di sicurezza sismica secondo il livello di valutazione LV1, cioè un’analisi qualitativa secondo modelli semplificati, applicando il modello semplificato proposto dalle Linee Guida per la tipologia “Palazzi, ville e altre strutture con pareti di spina ed orizzontamenti intermedi”, che ha lo scopo di fornire come risultato un indice della sicurezza sismica dell’intero edificio. I risultati della valutazione globale sono affiancati dai risultati ottenuti tramite l’applicazione delle tabelle CINE, che esemplificano e sintetizzano gli aspetti significati dei cinematismi di collasso e permettono di effettuare delle verifiche locali. Sulla base dei risultati ottenuti, sono stati progettati diversi interventi strutturali, con lo scopo di migliorare la sicurezza sismica dell’edificio, concepiti con lo scopo di eliminare o limitare le vulnerabilità dell’edificio, con particolare attenzione ai temi della scatolarità dell’edificio e della presenza di connessioni tra strutture verticali e orizzontali. Per verificare l’efficacia di questi interventi sono state ripetute le verifiche del cinematismi locali tramite le tabelle CINE e i risultati sono stati positivi, in quanto l’accelerazione necessaria per l’attivazione dei cinematismi ora risulta essere uguale o superiore a quella caratteristica del sito.
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This report summarises the development of an Unmanned Aerial System and an integrated Wireless Sensor Network (WSN), suitable for the real world application in remote sensing tasks. Several aspects are discussed and analysed to provide improvements in flight duration, performance and mobility of the UAV, while ensuring the accuracy and range of data from the wireless sensor system.
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Tesis (Maestría en Trabajo Social) UANL
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Tesis (Maestría en Ciencias con Especialidad en Botánica) UANL
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Tesis (Maestría en Ciencias con orientación en Trabajo Social) UANL, 2013.
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De acuerdo con el Programa de la Naciones Unidas para el Medio Ambiente (PNUMA), la producción más limpia «es una estrategia ambiental preventiva integrada que se aplica a los procesos, productos y servicios a fin de aumentar la eficiencia y reducir los riesgos para los seres humanos y el ambiente.» (Programa de las Naciones Unidas para el Medio Ambiente (PNUMA), 2006) Esta estrategia es aplicable para cualquier proceso, producto o servicio y contiene diversas acciones que incluyen sencillos pasos que van desde pequeños cambios en los procedimientos operacionales de fácil e inmediata ejecución, hasta cambios mayores que impliquen la sustitución de materias primas, insumos o líneas de producción a unas más eficientes. De acuerdo con la investigación realizada, se formuló un plan estratégico de PML para la Universidad del Rosario que permita la conservación de las materias primas, como el agua y el manejo energético eficiente, la reducción de las materias primas toxicas, en cuanto a toxicidad y cantidad, y la reducción de emisiones y residuos que van al agua y a la atmósfera impactando el entorno a causa de los procesos que se desarrollan en la Universidad para la prestación de sus servicios. En este orden de ideas, la Producción más Limpia implementada en la Universidad requiere que se modifiquen ciertas actitudes, el desarrollo de una gestión ambiental responsable, la creación de políticas convenientes y la evaluación de nuevas opciones tecnologías que impacten de manera positiva su implementación a través de las siguientes técnicas: • Mejoras en el proceso • Buenas prácticas operativas • Mantenimiento de equipos • Reutilización y reciclaje • Cambios en la materia prima • Cambios en la tecnología De esta manera los resultados presentarán un modelo transformador para la Institución, que permita su perdurabilidad, convirtiéndola en una Universidad pionera capaz de disminuir su impacto de operaciones en la sociedad.
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El proyecto que se quiere plantear es la creación de una Plataforma electrónica a través de la cual se pretende agrupar a los diferentes proveedores que intervienen en la cadena de abastecimiento de la comunidad logística de San Antonio, abriendo la posibilidad de participación de empresas grandes y pequeñas y más aun promoviendo la creación de las mismas por parte de los ciudadanos de la región, de esta manera, se eliminan las brechas asimétricas existentes entre la oferta y la demanda permitiendo que las empresas medianas y grandes accedan a ofertas y transacciones con empresas proveedoras medianas y pequeñas. Dicho proyecto, tiene como objetivo general el consolidar los procesos de abastecimiento implementados por las empresas a través de la organización y estandarización de los mismos mediante el uso del portal, planteado en el presente proyecto, como apoyo tecnológico. Existen dos conceptos básicos a analizar de manera teórica dentro del proyecto, el primero de ellos es el de clúster logístico-portuario, lo cuales son reconocidos como instrumentos importantes para el progreso del desarrollo industrial, innovación, competitividad y crecimiento, tomando como ejemplos a los puertos de Valencia y Long Beach en la ciudad de Los Ángeles. El segundo concepto es el de E-Procurement, el cual se desarrolla siguiendo los pasos básicos de una cadena de abastecimiento tradicional, sin embargo, lo que genera un cambio real dentro de los procesos es el hecho que los procesos de cotización y seguimiento de proveedores se van a llevar a cabo a través de una plataforma electrónica con base a las evaluaciones que se llevan a cabo por parte de las empresas demandantes de los productos o servicios ofrecidos por las compañías proveedoras. (Renko, 2011) De la misma manera, se tomaran varios proyectos de e-procurement desarrollados a nivel mundial como base comparativa y de apoyo para el presente proyecto tales como: HYDRA: Es un sistema que tiene su soporte en la web, el cual es orientado “en el medio” lo cual lo hace un sistema con una arquitectura híbrida, que posee tanto un diseño en capas como una estructura comprensiva para desarrollar integración de negocios, colaboración y monitoreo en la gestión de la cadena de suministro (Renko, 2011) IPT: BidNet ha proporcionado servicios de oferta de información a miles de proveedores y compradores de bienes en el ámbito gubernamental por más de 25 años. (Bidnet, 2013) E-BUYPLACE: E-buyplace.com es el 1° especialista en SupplierRelationship Management que ha desarrollado un original y singular SRM 100% a través de Internet. (e-buyplace, 2013) RosettaNet: La iniciativa RosettaNet anima a optimizar los procesos de la cadena de suministro mediante el establecimiento, implementación y promoción de estándares abiertos en el mercado e-Business (AQS, Advance Quality Solutions, 2002)
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Este trabajo analiza la relación que tuvo la construcción de dos proyectos urbanos (parque Tercer Milenio e intercambiador vial Av. de Los Comuneros con Av. Carrera Décima) en el proceso de deterioro del barrio San Bernardo en Bogotá durante el periodo de 1998 a 2014. Enfatiza en las dimensiones físicas y económicas del deterioro a través del análisis de las condiciones de diseño urbano resultantes de la implantación de los proyectos, así como en el comportamiento de los precios de suelo que permiten identificar procesos de obsolescencia económica dentro del barrio.