999 resultados para Analisi di vulnerabilità sismica strutture esistenti


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Nel presente elaborato mi propongo di sviluppare un’analisi sulla letteratura postcoloniale, concentrandomi su un ramo specifico di quest’ultima, la black British literature, con annessa proposta di traduzione di alcuni capitoli del romanzo “Never far from nowhere”, pubblicato nel 1996 da una delle maggiori esponenti della narrativa black British, la scrittrice inglese di origini giamaicane Andrea Levy.  Nel primo capitolo, l’intento principale è quello di far luce sulle analogie esistenti fra traduzione letteraria e letteratura postcoloniale.  Nel secondo capitolo, mi concentrerò in particolare sulla black British literature: la narrativa inglese prodotta dagli immigrati provenienti dai Paesi del Commonwealth, sviluppatasi in Gran Bretagna in seguito al flusso migratorio degli anni Cinquanta.  Il terzo capitolo sarà dedicato alla biografia e alle opere di Andrea Levy, agli episodi che hanno in qualche modo segnato la sua vita e determinato la sua scelta di diventare scrittrice.  Nel quarto capitolo, infine, presenterò il romanzo che ho scelto di tradurre, Never far from nowhere. Seguirà un commento alla traduzione in cui ripercorro tutti i passaggi che mi sono parsi più problematici da tradurre.  L’obiettivo di questo elaborato è di valorizzare un genere letterario che è stato a lungo sottovalutato, nonostante la sua enorme portata storica e ideologica, il suo carattere di testimonianza e la valenza che ha assunto non solo per l’identità black British, ma per l’identità britannica a tutto tondo.

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Nell’Ottobre 2015, a seguito di alcuni fenomeni di instabilità avvenuti in corrispondenza delle scarpate lato fiume in sponda sinistra del Po, nel tratto compreso tra Casalmaggiore (CR) e Dosolo (MN), l'Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) ha commissionato un' estesa campagna di indagini geognostiche. L'ampio database reso disponibile è stato utilizzato in questa tesi di laurea con l'obiettivo di sviluppare, in collaborazione con i tecnici AIPO, una valida procedura per analizzare i dissesti delle scarpate lato fiume in questo tratto del Po e per identificare gli eventuali interventi di messa in sicurezza più idonei. Lo studio proposto si prefigge i seguenti obiettivi: • La caratterizzazione geotecnica dei terreni costituenti le strutture arginali in esame ed il relativo substrato; • La definizione del modello geotecnico del sistema arginale; • La valutazione della stabilità dell'argine; • La individuazione degli interventi di messa in sicurezza delle scarpate. Attraverso l’elaborazione delle prove CPTU è stato possibile determinare la stratigrafia e i parametri geotecnici delle diverse unità stratigrafiche presenti nelle sezioni considerate significative. Sono state quindi effettuate una serie di analisi con il metodo all'equilibrio limite, verificando la stabilità delle scarpate in condizioni di magra ordinaria e in condizioni di rapido svaso. Tenendo conto che la maggior parte dei tratti analizzati aveva già manifestato segni di instabilità o comunque indicava condizioni prossime al limite dell’equilibrio, si è proceduto in "back analysis" alla individuazione dei parametri di resistenza al taglio operativi, tenendo conto della variabilità degli stessi nell'ambito di una stessa unità stratigrafica. Infine tenendo presente i criteri di progetto degli interventi normalmente adottati sulle sponde, è stato possibile procedere alla modellazione di interventi mirati ad aumentare il fattore di sicurezza, analizzandone i relativi vantaggi e svantaggi.

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L'RCMT (Regional Centroid Moment Tensor), realizzato e gestito dai ricercatori dell'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), è dal 1997 il catalogo di riferimento per gli eventi sismici avvenuti nell'area Europea-Mediterranea, ossia nella regione avente longitudine compresa tra 10° W e 40° E e latitudine compresa tra 25° N e 60° N. Tale regione è caratterizzata da un'attività tettonica complessa, legata non soltanto alla convergenza delle placche Euroasiatica ed Africana, ma anche al movimento di altre placche minori (ad esempio, la placca Arabica), che tutte insieme danno origine ad una vasta gamma di regimi tettonici. Col termine RCMT si indica un particolare tipo di tensore momento sismico, la cui determinazione avviene su scala regionale, per eventi sismici aventi M_w >= 4.5 (M_w >= 4.0 per gli eventi che avvengono nella penisola italica). Il tensore momento sismico è uno strumento fondamentale per caratterizzare natura ed entità di un terremoto. Da esso, infatti, oltre alla magnitudo momento M_w, si ricava anche il meccanismo focale. Comunemente rappresentato sotto forma di beach ball, consente di individuare il tipo di movimento (distensivo, compressivo o trascorrente, o anche una combinazione del primo o del secondo con il terzo) avvenuto sulla faglia che ha provocato il terremoto. I tensori momento sismico permettono, quindi, di identificare le faglie che si attivano durante una sequenza sismica, di comprendere la loro cinematica e di ipotizzare la successiva evoluzione a breve termine. Scopo di questa relazione di laurea è stato derivare le relazioni che intercorrono fra le M_w dell'RCMT e le M_w del CMT (Centroid Moment Tensor della Columbia University), del GFZ (Deutsches GeoForschungsZentrum di Postdam) e del TDMT (Time Domain Moment Tensor). Le relazioni sono state ottenute applicando il metodo dei minimi quadrati agli eventi comuni, che sono stati selezionati utilizzando alcuni semplici programmi scritti in Fortran.

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A partire da un’analisi complessiva della struttura di Palazzo Italia Expo, è stata approfondita nel dettaglio la realizzazione del rivestimento. Sono emerse soluzioni costruttive fortemente innovative, dettate da necessità architettoniche ben precise: si è cercato di conciliare il concept della foresta urbana con le esigenze funzionali che il palazzo doveva soddisfare. Nella scelta del materiale da rivestimento si è optato per un “cemento biodinamico” brevettato per l’occasione da ItalCementi, e studiato anch’esso con obiettivi ben definiti: ricercare una brillantezza e purezza del colore durevole nel tempo, e avvicinarsi sempre più all’esigenza di sostenibilità ambientale delle strutture. Si è cercato di analizzare l'effettiva capacità di questo cemento di soddisfare i requisiti prefissati nel corso tempo, anche attraverso un'analisi comparativa con il cemento utilizzato nella chiesa Dives in Misericordia a Roma di Richard Meier.

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La teoria secondo la quale vi sia una forte interconnessione tra cambiamento climatico ed emissioni di gas serra è via via più radicata all’interno della comunità scientifica internazionale. La certezza che la richiesta di energia a livello mondiale non possa che aumentare, unita con le preoccupazioni causate dal cambiamento climatico ha indirizzato parte dei cosiddetti paesi “sviluppati” verso politiche volte all’efficienza energetica e alla produzione di energia attraverso fonti rinnovabili. In seguito a queste decisioni il sistema elettrico nazionale si trova in una fase di rapido cambiamento; in particolare le maggiori problematiche, legate alla rete di distribuzione, sono originate da un fenomeno di diffusione su larga scala della generazione distribuita. In questo contesto, nel presente lavoro di tesi, ci si serve del software openDSS per osservare gli ammodernamenti che la rete ha subito e subirà in futuro. In primo luogo viene trattata una rete, prettamente passiva, in bassa tensione che vuole essere lo specchio di ciò che era la rete prima della diffusione della generazione distribuita. Vengono evidenziati in particolare i profili delle tensioni lungo la rete di distribuzione e le potenze circolanti in rete. Viene successivamente studiata la prima rete con l’aggiunta di generatori, volti a simulare il comportamento di pannelli fotovoltaici, evidenziando alcune le problematiche causate dalla GD su una rete non adatta a sopportarla. Infine viene mostrato come la presenza di alcuni accumulatori (modellizzati per simulare il comportamento di veicoli elettrici) possa migliorare le condizioni della rete. L’obiettivo non è quello di condurre delle simulazioni di reti realmente esistenti e di studiare diversi modelli di sviluppo per esse, bensì quello di creare una rete di prova all’interno del software al fine di analizzare qualitativamente come la rete sia mutata e come possibili scenari potrebbero modificarla in futuro.

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Le tecniche di sismica passiva, possono rivelarsi un'ottimo strumento per migliorare l'analisi e la comprensione di svariati contesti geologici. Tramite il metodo H/V, è stato possibile restituire alcuni parametri ed elaborati grafici, riguardanti un caso di dissesto da frana localizzato nei pressi della borgata "Rudella",Chiampo (VI). Lo scopo proncipale di questo studio è quello di mappare, con buona precisione, il presunto piano di scollamento della frana, così da avere un quadro generale sullo sviluppo tridimensionale del dissesto.

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L'obesità infantile può essere considerata una delle maggiori sfide sanitarie del XXI secolo. In Italia, la fascia d'età più colpita è quella tra i 6 e gli 11 anni. L'infanzia e l'adolescenza non solo influenzano lo sviluppo fisico, cognitivo e sociale dell'adulto, ma anche l'aspettativa di vita. Inoltre, l'interruzione dell'insegnamento in classe e le misure di contenimento di Covid-19 hanno aumentato il comfort food, la sedentarietà e la vulnerabilità socio-economica delle famiglie. Lo scopo del lavoro di ricerca è stato quello di studiare i fattori sociali che hanno influenzato le abitudini alimentari e gli stili di vita delle famiglie con bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, all'interno dell'ambiente di socializzazione primario (famiglia) e secondario (scuola e altre istituzioni) anche durante la pandemia di COVID-19. La ricerca è stata condotta in Emilia-Romagna nella città di Rimini e poi estesa al contesto europeo contemporaneo. Per indagare questo punto, è stata utilizzata una metodologia in parte qualitativa e in parte quantitativa. L'approccio mosaico composto da 15 interviste semi-strutturate; 8 focus group e 5 etnografie ha permesso di costruire un questionario, online e cartaceo, somministrato a 361 genitori. I principali risultati rivelano che (1) i bambini sono ingrassati durante il periodo di Covid; (2) esiste una correlazione tra il peso della madre e il peso del bambino; (3) le madri sottovalutano l'obesità dei figli.

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La presente tesi si posiziona all’interno di un percorso di ricerca avviato riguardante lo studio delle coperture lignee di vari edifici storici. Gli obiettivi del lavoro consistono nel fornire un quadro generale sullo stato dell’arte della modellazione parametrica per la diagnosi di strutture lignee storiche, completare e approfondire lo studio delle capriate della Cattedrale di S.Pietro a Bologna ed effettuare un confronto sia in termini quantitativi che di velocità esecutiva con metodologia e risultati degli studi precedenti. Il metodo proposto,è stato perfezionato grazie ai feedback ottenuti in corso d’opera a seguito della sua applicazione a nuovi casi studio.L’intento principale è quello di consentire maggior automatizzazione e parametrizzazione del metodo per conferire alle procedure di modellazione un carattere generalizzato e rapidamente replicabile.Sono state ottimizzate le fasi di editing della nuvola di punti e di vettorializzazione delle sezioni degli elementi strutturali.Al fine di approfondire la conoscenza di queste strutture,si è acquisito il rilievo 3D completo del sottotetto dell’edificio con laser scanner.Il primo output consiste quindi in una nuvola di punti dalla quale sono state estrapolate le singole capriate;da queste è possibile estrarre le sezioni delle aste afferenti ai nodi,poi vettorializzate tramite software di modellazione parametrica:sono stati utilizzati algoritmi,programmati e testati nei precedenti studi,che generano 3 modelli per ogni capriata:il modello di rilievo, il modello proiettato e quello “ideale o teorico”.Comparando i modelli e la nuvola di punti di rilievo è possibile analizzare spostamenti e deformazioni delle capriate,ottenere informazioni sul loro comportamento puntale e trarre considerazioni sullo“stato di salute”globale del sottotetto.I dati raccolti permettono di acquisire una maggiore consapevolezza sulle capriate oggetto di indagine e potrebbero essere utilizzati per progettare eventuali interventi di recupero.

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Attraverso questa tesi si vuole mostrare il valore aggiunto che i sistemi di immagazzinamento automatico della merce possono offrire alle aziende, facendo un focus particolare sulle aziende manifatturiere. La scelta di approfondire questa tematica nasce dall’esperienza di tirocinio svolta all’interno di Automobili Lamborghini S.p.A. situata a Sant’Agata Bolognese (Bologna), nota in tutto il mondo per la produzione di Super Sport Cars. Partendo dall'introduzione dell'order picking e delle tipologie di magazzini esistenti, si passerà all'introduzione di algoritmi per il posizionamento dei codici all'interno di un magazzino. Una volta introdotto il problema dello stoccaggio dei codici di normaleria all'interno di un magazzino, verrà identificata la soluzione implementata in Automobili Lamborghini.

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La Tesi affronta il tema della progettazione del cantiere di messa in sicurezza del Palazzo Gonzaghesco di Vescovato di Portiolo, ed è frutto della collaborazione del laureando con lo studio associato Borra di Mantova. Lo studio si è svolto in diverse fasi. È stata dapprima approfondita la storia dell’edificio storico ripercorrendo le sue fasi costruttive. Quindi si è affrontato il tema dell’analisi diagnostica, che è stata svolta con particolare approfondimento sia sulle strutture che sulle finiture dell’edificio per comprendere quali fossero le condizioni dei vari elementi ed il relativo valore dal punto di vista storico-testimoniale. L’analisi del degrado ha individuato le strutture ammalorate e collabenti dando importanti indicazioni per il cantiere di messa in sicurezza che è stato concordato con la Soprintendenza ai beni Architettonici della Regione Lombardia. La tesi si è quindi concentrata sulla progettazione della vera e propria organizzazione di cantiere, a partire dalle planimetrie della cantierizzazione e della distribuzione degli spazi, le planimetrie esplicative dei rischi presenti, per poi passare al progetto delle opere provvisionali, nonché alla definizione delle loro metodologie di realizzazione. Si è studiato in particolare l’analisi delle lavorazioni in quota, che costituiscono un elemento di notevole complessità, date le dimensioni dell’immobile e le condizioni della copertura. Sono state progettate e comparate tramite analisi SWOT due diverse strategie esecutive, una tramite l’impiego di linee vita e reti anticaduta ed una alternativa che si attua tramite il posizionamento di un sottoponte. L’analisi ha individuato nella seconda ipotesi la strategia più congrua alle necessità operative e di intervento.

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Nel seguente elaborato di tesi è stato approfondito il tema dell’interoperabilità da software BIM a FEM nell’ambito degli edifici a parete in legno. L’utilizzo di programmi di Building Information Modeling si è affermato in maniera crescente nel mondo delle costruzioni. Infatti, la possibilità di costruire modelli tridimensionali della struttura, che associano ad ogni elemento presente nell’opera tutte le informazioni utili ai fini della sua, realizzazione (quali geometrie, costi, proprietà meccaniche, fasi d’impiego, ecc..) permette di accorciare notevolmente il tempo di progettazione e costruzione, diminuendo gli errori dovuti alla trasmissione dei dati tra le varie figure professionali. Nel campo delle costruzioni, l’elemento “parete in legno” non è ancora presente all’interno dei principali software BIM. Per questo motivo, è stato necessario, per lo svolgimento del presente progetto di tesi, uno studio dei principali parametri meccanici descrittivi del reale comportamento in opera delle pareti in legno. Tali parametri sono stati calcolati secondo i due principali metodi esistenti nell’ambito delle costruzioni in legno: il metodo fenomenologico e il metodo per componenti. Nel primo caso, l’influenza sul comportamento delle pareti da parte delle connessioni metalliche viene calcolata sotto forma di parametri meccanici equivalenti. Nel secondo metodo, invece, il comportamento in opera della parete risulta essere la conseguenza dell’interazione tra la rigidezza della parete stessa e quella delle connessioni, che vengono modellate come dei vincoli equivalenti. Al fine di validare i risultati ottenuti, si è proceduto ad applicare i parametri equivalenti a due casi studio. Il primo caso è rappresentato da una parete semplice (3.2m x 3.75m) sottoposta ad una forza concentrata in sommità. Successivamente è stato studiato il caso di un edificio a parete di legno di tre piani, sottoposto ai carichi di un edificio adibito a civile abitazione.

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Questo elaborato presenta e discute le osservazioni svolte durante il rilevamento geologico dell’area di Passo Rolle, compilate in una carta geologica corredata di due sezioni geologiche, e alcune ricostruzioni del paleosforzo elaborate a partire dall’evidenza mesostrutturale della deformazione fragile che caratterizza l’area. Queste analisi consentono una migliore comprensione della sequenza litostratigrafica permo-triassica delle Dolomiti e forniscono informazioni sull’evoluzione strutturale della zona. La stratigrafia affiorante rappresenta un intervallo temporale che si estende dal Permiano, con il Piastrone Porfirico Atesino, le Arenarie di Val Gardena e la Formazione a Bellerophon, fino al tetto del Triassico inferiore, con la Formazione di Werfen. La sequenza è tagliata da un fascio di faglie normali subverticali orientate NNW-SSE che ribassano le unità triassiche ad est rispetto alle unità permiane ad ovest. Queste strutture appartengono alla Linea di Passo Rolle, una faglia plurichilometrica orientata N-S, tagliata dal Sovrascorrimento neogenico della Valsugana. La faglia di Passo Rolle si localizzò inizialmente nel Permiano ed è stata successivamente riattivata nel Mesozoico e nel Cenozoico. Dalla carta e dalle sezioni geologiche prodotte risulta evidente tale riattivazione. Sulla base di analisi mesostrutturali sono state identificate due fasi deformative che hanno coinvolto l’area: entrambi transpressive con direzione di raccorciamento principale NNW-SSE e WNW-ESE. Il software Wintensor ha permesso una ricostruzione quantitativa dei regimi dei paleosforzi, sia in termini di tensore di stress ridotto che di magnitudo relativa. Conoscendo la deformazione post-collisionale neoalpina che ha caratterizzato il settore orientale delle Alpi Meridionali e sulla base delle osservazioni durante il rilevamento geologico, è stato possibile collegare le evidenze misurate con le fasi deformative Valsuganese (Miocene) e Schio-Vicenza (Messiniano-Pliocene).

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L’idea alla base di questo elaborato finale nasce principalmente dall’interesse verso lo stato dell’arte attuale per quanto riguarda l’utilizzo di materiali compositi in ambito aerospaziale. La grande potenzialità di questi materiali è oggigiorno ancora contrastata da forti limitazioni, come il costo elevato oppure il comportamento particolare della struttura interna. Quest’ultimo aspetto rappresenta, a livello macroscopico, la problematica cardine del presente studio: il comportamento meccanico di questi materiali a seguito di un impatto, con un focus particolare sugli effetti, all’apparenza trascurabili, di impatti a bassa energia. Si è scelto in particolare di analizzare gli sviluppi raggiunti dalla ricerca nei giunti incollati a giro singolo, una tipologia di giunzione caratterizzata da due componenti aderenti ed una sostanza adesiva a costituire la giunzione stessa. Il materiale composito più utilizzato per questo tipo di strutture è il Carbon Fiber Reinforced Polymer o CFRP. Il fulcro di questa tesi è sostanzialmente un’analisi di una serie di studi recenti sugli effetti di impatti in un giunto incollato in composito, valutato sia in maniera statica che ciclica; vengono inoltre descritti gli effetti di fattori ambientali come la temperatura e l’umidità, e riportate proposte presenti e future degli autori, come la ricerca di configurazioni alternative per il giunto oppure una serie di modifiche alle superfici, al fine di migliorare le prestazioni di questi componenti con soluzioni ottimizzate ed efficaci. In conclusione, si sintetizzano i risultati raggiunti da questi studi sperimentali, con l’intenzione di evidenziarne il progresso piuttosto che le limitazioni comparse e di contribuire alla transizione completa verso l’utilizzo dei materiali compositi, che acquisiranno sempre maggiore importanza nell’ingegneria dei materiali.

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Lo scopo di questo lavoro è lo sviluppo, mediante il linguaggio di programmazione Python, di un applicativo per il calcolo e la visualizzazione di frequenze naturali per strutture e cavità. L’applicativo consiste di un’interfaccia grafica e di una libreria nella quale si trovano le diverse tipologie di strutture e cavità presenti in letteratura. I vari sistemi possono essere vincolati da diverse condizioni al contorno e sono inoltre costituiti da materiali isotropi, nel caso di strutture, e fluidi, nel caso di cavità. La prima parte del lavoro comprende la codifica delle soluzioni analitiche per l’analisi modale. La seconda fase è, invece, incentrata sulla validazione del codice, utilizzando un software commerciale per la comparazione di frequenze naturali e forme dei modi.

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"Electrification" è il concetto su cui è stata fondata l’idea del progetto trattato nell’elaborato. Si sente spesso parlare di elettrificazione e di transizione energetica, specialmente nell’ambito in cui ho avuto occasione di svolgere il tirocinio in preparazione della tesi. L’azienda con cui ho lavorato sull’attività di ricerca e analisi è, infatti, incentrata sul mercato Oil & Gas, per cui, in particolar modo in questo periodo storico, risente di un’enorme spinta all’ electrification e all’ottimizzazione degli impianti. A tal proposito, si sta dirigendo verso soluzioni che possano fornire supporto alla rete ed anche ridurre le emissioni di gas inquinanti in atmosfera. L’attività di ricerca si è basata su quelle che sono le tecnologie e le disponibilità sul mercato per sistemi di accumulo di energia all’interno dell’ambito industriale, con particolare attenzione ad aspetti quali sicurezza e innovazione. Le applicazioni di un sistema di accumulo sono svariate, per cui nell’elaborato ne sono state trattate due in particolare: peak shaving e sistema di backup. Sono stati sviluppati, quindi, tre progetti in parallelo: uno relativo al caso di peak shaving e due riguardanti sistemi di backup all’interno di una control cabin. Nel primo caso si è partiti da un progetto ex novo, mentre negli altri due casi si è fatto riferimento a due casi studio già ben definiti relativi a due impianti già esistenti a cui è stata sostituita la tecnologia alla base delle celle elettrochimiche che costituiscono il rack di batterie. L’obiettivo principale della tesi è stato dunque quello di progettare il sistema di accumulo per i relativi casi studio e di verificarne la fattibilità.