1000 resultados para Verdaguer, Jacint, 1845-1902. Flors del Calvari -- Crítica i interpretació


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La metafora del viaggio è una metafora 'pervasiva', utilizzata quotidianamente e spesso inconsapevolmente. Ma è altrettanto 'automatico' tradurre tali metafore in interpretazione simultanea? Attraverso lo studio di tale tipologia di metafore, tratte dai discorsi pronunciati durante le sessioni plenarie del Parlamento Europeo, e tratti dal corpus EPIC, e durante gli esami finali della Scuola Superiore di Lingue Letterature Traduzione e Interpretazione, se ne osserverà l'uso in italiano, in inglese e in spagnolo. Solo in seguito, sarà possibile prendere in considerazione le rese in interpretazione simultanea degli interpreti del Parlamento Europeo, i 'professionisti', e gli studenti che sostengono gli esami finali, i 'semi-professionisti'. Dalla ricerca sono emerse sostanziali differenze tra la lessicalizzazione delle metafore del viaggio in italiano, inglese e spagnolo che rendono la loro interpretazione in simultanea tutto fuorché semplice e automatica.

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Il gruppo di tecnologie e sistemi di lavorazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale, D.I.N, dell’Università di Bologna ha compiuto in collaborazione con il Dipartimento IUL della TU di Dortmund, negli ultimi anni, due campagne sperimentali effettuando processi di estrusione di leghe di alluminio. Nella prima, utilizzando leghe AA6060 e il metodo della visioplasticità, sono stati raccolti dati volti a ricavare le condizioni di attrito di tali processi, tramite confronto con valori ottenuti in simulazioni agli elementi finiti. Nella seconda, utilizzando invece una lega AA6082, è stata valutata la microstruttura al fine di permettere, tramite programmi agli elementi finiti, la determinazione di correlazioni fra variabili che prevedano la dimensione della microstruttura della lega stessa a seguito di lavorazioni per deformazione plastica. Basandosi quindi su queste prove sperimentali e utilizzando il software “QuantorForm versione 7.2.4”, è stato svolto il lavoro di tesi finalizzato a conseguire i seguenti obiettivi: • individuare il modello di attrito che si sviluppa nei processi di estrusione analizzati per la lega di alluminio AA6060; • determinare i parametri di settaggio ottimale del software, confrontando i risultati ottenuti nelle simulazioni con quelli sperimentali; • determinare le curve che descrivono la dimensione di un grano cristallino di AA6082 in funzione della deformazione; • implementare come subroutine in Qform, tramite l’utilizzo del linguaggio “Lua”, il modello di microstruttura ottenuto.

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I materiali compositi sono largamente utilizzati nel moderno campo ingegneristico e garantiscono una notevole riduzione di peso rispetto ai materiali classici, a parità di caratteristiche meccaniche. Le conoscenze su di essi tuttavia presentano ancora delle lacune: in particolare un aspetto critico di tali materiali è rappresentato dal loro comportamento successivo ad un impatto. Obiettivo della presente tesi è indagare tale problematica mediante la realizzazione di una campagna sperimentale innovativa. Verrà presentata una introduzione generale sui materiali compositi e sulla problematica dei danni da impatto e verrà descritta l'attrezzatura utilizzata per la realizzazione degli impatti, analizzando le problematiche riscontrate e le soluzioni trovate. Dopo un accenno ai Controlli Non Distruttivi effettuabili sui materiali compositi, verrà mostrata l'attrezzatura per la realizzazione di prove a compressione, analizzando le problematiche riscontrate e le soluzioni trovate. Saranno elencati i dati acquisiti durante le prove di impatto e di compressione e, infine, saranno illustrate le conclusioni del lavoro e i possibili sviluppi futuri.

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La biocinematica è una branca della biomeccanica che studia il movimento dei segmenti corporei senza considerare le cause che lo determinano. Le grandezze fisiche di interesse (posizione, velocità ed accelerazione) vengono determinate grazie ai sistemi di analisi del movimento che sfruttano principi fisici di funzionamento differenti con vari gradi di invasività. Lo sviluppo di nuove tecnologie di costruzione dei sensori inerziali, ha fornito una valida alternativa alle tecniche classiche per l’analisi del movimento umano. Gli IMUs (Inertial Measurement Units) sono facilmente indossabili, possono essere facilmente utilizzati fuori dal laboratorio, hanno un costo molto inferiore rispetto a quello dei sistemi opto-elettronici, non richiedono particolari abilità per essere utilizzati dall’utente e si configurano facilmente. In questa tesi verrà analizzato il cammino e costruite le bande di normalità sia in laboratorio che in acqua tramite i sensori inerziali. L’utilizzo in acqua delle tecniche classiche di analisi del movimento presenta dei problemi di accuratezza (legati ad esempio alla presenza delle bolle d’aria in acqua) che impediscono di effettuare un confronto tra i risultati ottenuti dai sensori e quelli ottenuti con un gold standard. Per questo motivo, è stato implementato un test per valutare l’accuratezza dei sensori e l’influenza dei disturbi magnetici sui magnetometri nelle stesse condizioni ambientali in cui si desidera registrare il cammino. Quest’analisi strumentale ha consentito anche di individuare, tra i diversi algoritmi di fusione utilizzati (algoritmo di fabbrica e algoritmo di Madgwick), quello da impiegare nell’analisi del suddetto task motorio per stimare in maniera più accurata l’orientamento dei sensori in acqua e in laboratorio. L'algoritmo di fabbrica viene escluso dal processo di sensor fusion poiché mostra un'accuratezza peggiore rispetto all'algoritmo di Madgwick. Dal momento che il protocollo implementato di analisi del cammino attraverso i sensori inerziali è già stato validato a secco e che le prestazioni dei sensori sono analoghe a secco e in acqua, il protocollo può essere utilizzato per la stima della cinematica degli arti inferiori nell'acqua. Le differenze riscontrate tra le curve del cammino sono da imputare sia alla diversa condizione ambientale che alla minore velocità di progressione che i soggetti manifestano in acqua. Infatti, la velocità media di progressione è 151.1 cm/s in laboratorio e 40.7 cm/s in acqua.

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Il seguente elaborato ha lo scopo di analizzare il comportamento torsionale di diverse tipologie strutturali, valutare la veridicidel metodo “Alpha” per strutture ad un piano e successivamente testare la valididel metodo per strutture multipiano. Nel primo capitolo è stato introdotto inizialmente il problema, poi sono stati definiti per il sistema oggetto di studio l’equazione del moto e i diversi parametri che intervengono. Tra questi parametri di rilevante importanza si hanno l’indice di torsioflessibilità e l’eccentricità. Infine è stato definito il metodo “Alpha” per la determinazione della massima risposta rotazionale. Nel secondo capitolo è stata eseguita una valutazione analitica del parametro di torsioflessibilità per il caso specifico di struttura con due setti disposti ad uguale distanza dal centro di massa sia per il caso di struttura a pianta quadrata che per quella a pianta rettangolare. Nel terzo e nel quarto capitolo è stata effettuata una valutazione dell’indice di torsioflessibilità e dell’eccentricità, sia per strutture a pianta quadrata che per strutture a pianta rettangolare, caratterizzate da diversi elementi resistenti disposti in differenti posizioni. In particolare è stato analizzato come cambia l’indice di torsioflessibilità al variare dell’eccentricità per una stessa struttura. Nel quinto e sesto capitolo sono riportati i risultati delle analisi modali condotte per tutti i casi visti nei capitoli precedenti: nel caso ad un piano e nel caso di strutture multipiano (cinque e dieci piani). Nel settimo e ottavo capitolo sono riportati i risultati delle analisi time-history eseguite per le stesse strutture, dalle quali sono stati determinati gli spostamenti al fine di eseguire una verifica del metodo per strutture ad un piano e studiare i risultati ottenuti per strutture multipiano. Il lavoro svolto si conclude con il nono capitolo in cui sono stati riportati i risultati e le conclusioni.

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L'informatica e le sue tecnologie nella società moderna si riassumono spesso in un assioma fuorviante: essa, infatti, è comunemente legata al concetto che ciò che le tecnologie ci offrono può essere accessibile da tutti e sfruttato, all'interno della propria quotidianità, in modi più o meno semplici. Anche se quello appena descritto è un obiettivo fondamentale del mondo high-tech, occorre chiarire subito una questione: l'informatica non è semplicemente tutto ciò che le tecnologie ci offrono, perchè questo pensiero sommario fa presagire ad un'informatica "generalizzante"; l'informatica invece si divide tra molteplici ambiti, toccando diversi mondi inter-disciplinari. L'importanza di queste tecnologie nella società moderna deve spingerci a porre domande, riflessioni sul perchè l'informatica, in tutte le sue sfaccettature, negli ultimi decenni, ha portato una vera e propria rivoluzione nelle nostre vite, nelle nostre abitudini, e non di meno importanza, nel nostro contesto lavorativo e aziendale, e non ha alcuna intenzione (per fortuna) di fermare le proprie possibilità di sviluppo. In questo trattato ci occuperemo di definire una particolare tecnica moderna relativa a una parte di quel mondo complesso che viene definito come "Intelligenza Artificiale". L'intelligenza Artificiale (IA) è una scienza che si è sviluppata proprio con il progresso tecnologico e dei suoi potenti strumenti, che non sono solo informatici, ma soprattutto teorico-matematici (probabilistici) e anche inerenti l'ambito Elettronico-TLC (basti pensare alla Robotica): ecco l'interdisciplinarità. Concetto che è fondamentale per poi affrontare il nocciolo del percorso presentato nel secondo capitolo del documento proposto: i due approcci possibili, semantico e probabilistico, verso l'elaborazione del linguaggio naturale(NLP), branca fondamentale di IA. Per quanto darò un buono spazio nella tesi a come le tecniche di NLP semantiche e statistiche si siano sviluppate nel tempo, verrà prestata attenzione soprattutto ai concetti fondamentali di questi ambiti, perché, come già detto sopra, anche se è fondamentale farsi delle basi e conoscere l'evoluzione di queste tecnologie nel tempo, l'obiettivo è quello a un certo punto di staccarsi e studiare il livello tecnologico moderno inerenti a questo mondo, con uno sguardo anche al domani: in questo caso, la Sentiment Analysis (capitolo 3). Sentiment Analysis (SA) è una tecnica di NLP che si sta definendo proprio ai giorni nostri, tecnica che si è sviluppata soprattutto in relazione all'esplosione del fenomeno Social Network, che viviamo e "tocchiamo" costantemente. L'approfondimento centrale della tesi verterà sulla presentazione di alcuni esempi moderni e modelli di SA che riguardano entrambi gli approcci (statistico e semantico), con particolare attenzione a modelli di SA che sono stati proposti per Twitter in questi ultimi anni, valutando quali sono gli scenari che propone questa tecnica moderna, e a quali conseguenze contestuali (e non) potrebbe portare questa particolare tecnica.

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Lo studio della sfera emozionale è stato da sempre oggetto d’interesse da parte di molti ambiti della Scienza, nonostante la sua perfetta mappatura costituisca ancora oggi un’ambizione non del tutto raggiunta. Comprendere quale sia il meccanismo specifico di genesi ed elaborazione delle emozioni e quali aree encefaliche ne siano responsabili, costituisce per gli scienziati una sfida di grande interesse. L’importanza dell’Amigdala nello studio e nella comprensione delle emozioni è conseguente alla scoperta di come questa struttura sia responsabile della genesi di un'emozione: la paura. Antica e ben radicata nel percorso evolutivo di ogni specie, la reazione di paura davanti ad un pericolo ha una funzione positiva: protegge da stimoli potenzialmente dannosi e, di base, non si apprende: tutti sono in grado di provare paura. L’Amigdala, denominata anche complesso nucleare amigdaloideo, è una struttura eterogenea, costituita da circa 13 nuclei e localizzata nella parte mediale del lobo temporale. I nuclei amigdaloidei vengono divisi in 3 gruppi: nuclei profondi, nuclei superficiali ed altre aree amigdaloidee. Le caratteristiche citoarchitettoniche e neurochimiche del complesso nucleare amigdaloideo sono state largamente studiate nei Mammiferi terrestri quali: ratto, scimmia, gatto ed Uomo. In letteratura non sono presenti particolari riferimenti ai Mammiferi marini. Per questo motivo la presente ricerca si propone di mostrare le caratteristiche citoarchitettoniche e neurochimiche del nucleo centrale dell’amigdala di tursiope (Tursiops truncatus), con particolare riferimento alle caratteristiche morfometriche dei neuroni esprimenti parvalbumina, calbindina-D28k e calretinina.

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La portata media cardiaca, (cardiac output “CO”) è un parametro essenziale per una buona gestione dei pazienti o per il monitoraggio degli stessi durante la loro permanenza nell’unità di terapia intensiva. La stesura di questo elaborato prende spunto sull’articolo di Theodore G. Papaioannou, Orestis Vardoulis, and Nikos Stergiopulos dal titolo “ The “systolic volume balance” method for the non invasive estimation of cardiac output based on pressure wave analysis” pubblicato sulla rivista American Journal of Physiology-Heart and Circulatory Physiology nel Marzo 2012. Nel sopracitato articolo si propone un metodo per il monitoraggio potenzialmente non invasivo della portata media cardiaca, basato su principi fisici ed emodinamici, che usa l’analisi della forma d’onda di pressione e un metodo non invasivo di calibrazione e trova la sua espressione ultima nell’equazione Qsvb=(C*PPao)/(T-(Psm,aorta*ts)/Pm). Questa formula è stata validata dagli autori, con buoni risultati, solo su un modello distribuito della circolazione sistemica e non è ancora stato validato in vivo. Questo elaborato si pone come obiettivo quello di un’analisi critica di questa formula per la stima della portata media cardiaca Qsvb. La formula proposta nell'articolo verrà verificata nel caso in cui la circolazione sistemica sia approssimata con modelli di tipo windkessel. Dallo studio svolto emerge il fatto che la formula porta risultati con errori trascurabili solo se si approssima la circolazione sistemica con il modello windkessel classico a due elementi (WK2) e la portata aortica con un’onda rettangolare. Approssimando la circolazione sistemica con il modello windkessel a tre elementi (WK3), o descrivendo la portata aortica con un’onda triangolare si ottengono risultati con errori non più trascurabili che variano dal 7%-9% nel caso del WK2 con portata aortica approssimata con onda triangolare ad errori più ampi del 20% nei i casi del WK3 per entrambe le approssimazioni della portata aortica.

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L’interpretazione televisiva desta particolare interesse nella ricerca sull’interpretazione, perché questo contesto lavorativo dà una grande visibilità alla professione dell’interprete. Dato il considerevole aumento dell’importanza dei mezzi di comunicazione di massa e la loro capillarità, si impone una forma di trasferimento linguistico che renda fruibili al più vasto pubblico gli eventi trasmessi. Lo scopo di questo studio è presentare l’interpretazione televisiva nelle sue varie forme, soffermandosi poi sull’interpretazione simultanea e in particolare sull’analisi di due interpretazioni di uno stesso evento mediatico: il secondo dibattito televisivo del 2012 tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti d’America: l’ex governatore del Massachusetts Mitt Romney e il presidente uscente Barack Obama. Il primo capitolo si basa sui dibattiti presidenziali statunitensi e illustra la storia dei dibattiti televisivi statunitensi, oltre al contesto e al discorso politico americano. Nel secondo capitolo viene analizzata l’interpretazione per la televisione. Dopo alcuni cenni storici, si passano in rassegna le diverse modalità di conversione linguistica utilizzate nel contesto televisivo. Il terzo capitolo verte sulla presentazione dei dati raccolti, la selezione e la trascrizione degli stessi. Il quarto capitolo contiene la vera e propria analisi delle rese interpretative in italiano dei dibattiti presidenziali americani scelti. Vengono prese in esame e confrontate le interpretazioni in italiano dello stesso dibattito trasmesse da due diversi canali: Rai News e Sky TG24. Il quinto capitolo contiene alcune considerazioni conclusive che si basano sul risultato dell’analisi dei dati. Nell’appendice viene invece presentata una parte del materiale analizzato, ovvero le trascrizioni segmentate e allineate del dibattito in originale e delle due interpretazioni.

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La presente tesi di Laurea Magistrale ha lo scopo di studiare sperimentalmente il comportamento a fatica dei calcestruzzi rinforzati con fibre macro-sintetiche (Macro Synthetic Fiber Reinforced Concrete, MSFRC). Sono condotte prove cicliche di flessione su tre punti al fine di caratterizzare il comportamento dei calcestruzzi fibrorinforzati in regime fessurato nel caso di fatica ad alto numero di cicli (High Cycle Fatigue, HCF). Oltre a prove di fatica sono condotte anche prove monotone a flessione al fine di ottenere la caratterizzazione meccanica del materiale determinandone i principali parametri di frattura; i risultati di tali prove sono utili anche a definire la procedura di prova definitiva da adottare durante i test di fatica. Le testimonianze presenti in letteratura sul comportamento a fatica degli FRC rinforzati con fibre sintetiche sono molto limitate, specialmente nel caso di fatica ad alto numero di cicli; inoltre le prove cicliche, a differenza delle prove monotone, non sono prove standardizzate e quindi definite dalla normativa. Nel corso della presente campagna sperimentale si cercherà quindi di definire una procedura per poter eseguire in maniera stabile le prove di flessione, monotone e di fatica, su campioni prismatici di calcestruzzo fibrorinforzato. L’idea alla base della campagna sperimentale oggetto di questa tesi è quella di riprodurre, mediante prove di fatica, le usuali condizioni di esercizio a cui sono sottoposte, durante la loro vita utile, strutture come pavimentazioni stradali o industriali; infatti il traffico stradale o il transito di macchinari possono indurre su strutture del genere dei carichi ripetuti nel tempo tali da provocarne il collasso per fatica. La presente tesi è articolata in otto capitoli nei quali verranno evidenziate le principali proprietà, sia meccaniche che fisiche, del materiale composito oggetto dello studio, saranno definite le procedure dei test eseguiti e verranno discussi i risultati derivanti da essi.

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Uno degli aspetti fondamentali della circolazione stradale è rappresentato dalla conservazione della qualità, in termini di comfort e sicurezza trasmessa all’utente, della sovrastruttura stradale. L’obiettivo della manutenzione stradale è di garantire un livello soddisfacente delle caratteristiche funzionali lungo tutto l’arco della vita utile dell’infrastruttura. Le ridotte disponibilità economiche di enti ed amministrazioni pubbliche, spingono i ricercatori ed i tecnici del settore ad individuare soluzioni tecniche e progettuali, in grado di coniugare economicità e durabilità degli interventi. Negli ultimi decenni, si è cercato di studiare l’effetto prodotto dall’eventuale inserimento di un interstrato di rinforzo all’interno della sovrastruttura. Lo studio, sviluppato e descritto nel presente documento, ha l’obiettivo di migliorare la comprensione dell’effettivo contributo che i materiali di rinforzo possono produrre all’interno degli strati legati di una pavimentazione flessibile. Gli obiettivi dell’indagine sperimentale, descritta nel presente documento, possono essere sintetizzati in tre punti fondamentali: - caratterizzazione flessionale di pavimentazioni bituminose con interstrati sintetici, in particolare lo scopo dell’indagine verte a quantificare il miglioramento del comportamento meccanico della pavimentazione dotata di rinforzo; - analisi del comportamento a fessurazione della pavimentazione, rinforzata e non, con particolare attenzione nei confronti del reflective cracking; - valutazione del collegamento tra i due strati bituminosi in presenza di interstrato sintetico. Per raggiungere tali obiettivi sono state eseguite due serie di prove di flessione su 3 punti (3PB) e prove di taglio Leutner.

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1) Lectura de fuentes teóricas y consideración de categorías para la construcción de un marco referencial. Esta actividad se ha ido delineando desde las definiciones e intereses particulares de cada investigador y en la lectura compartida de algunas fuentes que enriquecieron la discusión y los intercambios en el grupo. .2) Participación en encuentros y congresos con ponencias relacionadas con las temáticas de investigación (Cfr.ANEXO 1. Recorrido de los investigadores). Todos los integrantes del equipo han asistido al VII Congreso Nacional de Didáctica de la Lengua y la Literatura- Facultad de Humanidades- U.N.Sa. Salta, 22, 23 y 24 de septiembre de 2011, en el cual se presentaron ponencias individuales y colectivas en relación con los avances del proyecto de investigación. (Cfr. ANEXO 3. Ponencias y Publicaciones de los investigadores). En las VI Jornadas Nacionales sobre la Formación Docente del Profesorado, Mar del Plata, en mayo 2011, la directora del proyecto presentó un trabajo en el cual se plantean problemas de la enseñanza de la lengua desde un recorrido transdiciplinar (“Entramados transdisciplinares en la formación docente. Territorios e itinerarios”. 3) Afianzamiento de las relaciones intercátedras. La dinámica de trabajo que articula las cátedras universitarias del grado GRAMÁTICA I Y II (de la Licenciatura en Letras y los Profesorados de Letras y Portugués), en tanto espacio para la problematización de la disciplina ha colaborado en la definición de contenidos, bibliografías, metodologías, secuencias de formación, criterios de evaluación, etc., aportes que se plasman en los planes de carrera docente, en los programas bianuales 2012-1013, recientemente presentados y enriquecen el proceso investigativo. Por otra parte, desde ambas cátedras se han tendido puentes con DIDÁCTICA, CURRICULUM Y APRENDIZAJE y PRÁCTICA PROFESIONAL (ambos seminarios del Profesorado en letras) a través de paneles, talleres y discusiones interdisciplinarias. 4) Consolidación de la formación de recursos humanos. En consonancia con el objetivo del proyecto de colaborar en la formación de recursos humanos, durante el período que se reseña, se incrementó la incorporación de alumnos y graduados adscriptos. Dos alumnos avanzados, Juan I. Pérez Campos y Juan J. Alcaráz, quienes conformaron los grupos de lectura desde el inicio del proyecto han resultado beneficiados en agosto 2011 por una Beca de para Investigadores iniciales, de la Facultad de Humanidades y Ciencias Sociales de la UNaM; y desde septiembre 2011 por la Beca Estímulo a las Vocaciones Científicas del CIN. Ambos obtuvieron muy buen puntaje con propuestas de trabajo sobre el metalenguaje en los entornos virtuales y en los espacios de las ferias francas (Cfr. ANEXO 4. Formación de recursos). Los proyectos de transferencia también han sido espacios para incorporar a las adscriptas graduadas: María del Carmen Santos y Liliana Coutto. 5) Actividades de Transferencia. Las primeras producciones y elaboraciones teórico metodológicas surgidas de los avances iniciales se sistematizaron en acciones de formación en espacios áulicos y de extensión. En relación con los primeros se pueden mencionar: a) Dictado del Seminario: “Gramática, metalenguaje y discursos” para alumnos de la carrera de Licenciatura en Letras, donde cada investigador profundizó y desarrolló una línea de problematización de los ejes planteados en el título y sus relaciones (Cfr. Anexo. Aportes de los investigadores al Seminario sobre metalenguaje/s). b) Desarrollo del taller sobre gramática textual para alumnos de licenciatrua en Letras y profesorado en letras portugués. c) Programa de extensión: considerando la necesidad y el compromiso de transferir a la comunidad los logros de las indagaciones y de retroalimentar nuestras búsquedas en estos contactos, se ha diseñado un Programa de Extensión denominado Actualización y perfeccionamiento en estudios gramaticales/lingüísticos y su enseñanza (Aprobado por Res. HCD Nº 166/11), que ser propone entre sus objetivos: .- Instalar un espacio de transferencia para los estudios gramaticales como disciplina en múltiples cruces con otros campos del lenguaje. .- Construir un dispositivo metodológico para la enseñanza de la gramática en las cátedras del sistema educativo de los niveles universitario, superior y medio. .- Contribuir a la formación de recursos humanos en el campo de los problemas lingüísticos gramaticales desde un enfoque interdisciplinario que los articule con procesos semióticos discursivos de comprensión y producción de sentidos. .- Fortalecer las líneas de extensión articulándolas con la investigación y las cátedras de formación. En el marco de este Programa se han aprobado tres acciones o proyectos de extensión cuya realización se llevará a cabo en el año 2012: a.- Un Seminario Taller a cargo de la Dra. Ángela Di Tullio: “La nueva gramática de la RAE y el español en la Argentina”. La presencia de la especialista permitirá, por un lado un nuevo encuentro con los docentes del medio, y por otro, recibir asesoramiento especializado para la líneas de investigación del proyecto. b.- El Curso de perfeccionamiento “Gramática, textos y enseñanza”, cuyo dictado estará a cargo de los profesores-investigadores: Ana M. Camblong, Raquel Alarcón, Victoria Tarelli y Sebastián Franco. c.- “Aspectos gramaticales de la oratoria profesional y académica”. 6) Configuraciones de aspectos problemáticos del campo gramatical. El avance en los estudios de la gramática y sus contactos interdisciplinares, permiten deslindar algunas líneas de indagación interesantes que se pueden enunciar (provisoriamente) como “Empalmes entre la gramática oracional, la gramática textual y las prácticas discursivas”: .- Los juegos gramaticales en discursos de propaganda política. .- Interfaces léxico-sintaxis- semántica.- Gramática en procesos de Enseñanza del español para extranjeros.- Particularidades del dialecto misionero: fraseología y sentidos.- La gramática en los textos escolares.- Semiosferas de frontera y gramáticas en fronteras: espacios regionales y virtuales. Los investigadores han ido profundizando lecturas y realizando producciones escritas (fichas, ponencias, artículos, etc.) en estas dimensiones según intereses particulares. 7) En relación con la sistematización y descripción del dialecto misionero, se continúa con la conformación del corpus de textos representativos (Amable, Grünwald, Camblong). A partir del trabajo analítico y descriptivo de algunos ensayos de Camblong iniciamos un intento de construcciones categoriales que articulan con la Semiótica (Cfr. trabajo para el seminario de posgrado “Trebejos Semióticos del creer”). 8) Producciones y publicaciones: Las producciones del equipo se traducen en: reformulaciones y actualizaciones de los “Cuadernos de cátedra” con vistas a una publicación conjunta que articule las cátedras de gramática (Cfr. ANEXO 3). Acompañamiento en la escritura de ponencias a los becarios y auxiliares para los distintos foros y espacios de intercambio.

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Las actividades de este último año (de cierre de la primera parte del proyecto) estuvieron planteadas, por un lado, complementariamente y en continuidad con las que el equipo estuvo realizando en los dos años precedentes (sintetizados en informes anteriores); y por otra parte, el interés estuvo focalizado en deslindar algunos problemas en el campo gramatical y en la producción de una trama conceptual y metodológica para abordarlos, esto último en relación con la posibilidad de proyectar una segunda parte de estas indagaciones. A continuación, se describen sucintamente las tareas realizadas y luego se despliega la producción de conocimientos en ANEXOS. .- Lectura de fuentes teóricas y consideración de categorías para la construcción de una matriz conceptual en cuyo marco referencial los investigadores han ido definiendo intereses y delineando caminos investigativos particulares. .- Participación en congresos, encuentros, foros con comunicaciones (ponencias, pósters, disertaciones, etc.) relacionadas con las temáticas de investigación (Cfr.ANEXO 1. Recorrido de los investigadores). .- Afianzamiento de las relaciones intercátedras. La dinámica de trabajo que articula las cátedras universitarias del grado GRAMÁTICA I Y II (de la Licenciatura en Letras y los Profesorados de Letras y Portugués), en tanto espacio para la problematización de la disciplina ha colaborado en la definición de contenidos, bibliografías, metodologías, secuencias de formación, criterios de evaluación, etc., aportes que se plasman en los planes de carrera docente y en los programas bianuales 2012-1013. Las problematizaciones trabajadas y los procesos reflexivos llevados a cabo permiten explicitar postulados teóricos y metodológicos para la construcción de una episteme gramatical con marcas o sesgos propios tanto de la región como de la política lingüística académica de la Carrera de Letras. .-Consolidación de la formación de recursos humanos. En consonancia con el objetivo del proyecto de colaborar en la formación de recursos humanos, en el año 2012 se acompañó sostenidamente el trabajo de los alumnos becarios y se incrementó la incorporación de alumnos y graduados como adscriptos en las cátedras, desde donde se los invita a integrar grupos de lectura y discusión. Dos alumnos avanzados, Juan I. Pérez Campos y Juan J. Alcaráz, quienes integraron el proyecto desde el inicio, han cerrado la Beca Estímulo a las Vocaciones Científicas del CIN (2011-2012) (Cfr. Infomes Becas CIN, en Anexo 2) y ambos han resultado ganadores de una nueva beca de auxiliar de investigación (FHyCS-UNaM) con proyectos relacionados con problemáticas que retroalimentan el proyecto general. Por otra parte, la formación de recursos humanos asociada a la formación de grado de los estudiantes y graduados da cuenta de un grupo de aproximadamente 8 (ocho) alumnos avanzados y dos graduados quienes participan de las clases y acompañan procesos de aprendizaje de sus pares en tareas diferenciadas como: tutorías, elaboración de fichas, realización de la residencia de práctica profesional docente en las cátedras de Gramática I y II y articulaciones con otras cátedras de la carrera (por ej. tratamiento de temas gramaticales en los seminarios de Teoría y metodología de la investigación). Es decir que la formación de recursos humanos se articula tanto con tareas de investigación específicas como con la formación en el grado y las posibilidades de retroalimentar en esos espacios las discusiones teóricas. .- Actividades de Transferencia. Las primeras producciones y elaboraciones teórico-metodológicas surgidas de los avances iniciales se sistematizaron en acciones de formación en espacios áulicos y de extensión. En relación con los primeros se pueden mencionar: a) El dictado del Seminario “Gramática, metalenguaje y discursos” por segundo año consecutivo, destinado a alumnos de la carrera de Licenciatura en Letras. Cada investigador profundizó y desarrolló líneas de problematización de los ejes planteados en el título del seminario y sus relaciones (Cfr. ANEXO 2. Producciones y transferencias. Articulaciones Investigación-Formación de grado) b) Desarrollo del “Taller sobre gramática textual” para alumnos de Licenciatura y Profesorado en Letras y Profesorado en Portugués a cargo de la directora del proyecto (titular de cátedra) y del investigador S. Franco en carácter de graduado adscripto. Cfr. ANEXO 2. Producciones y transferencias. Articulaciones Investigación-Formación de grado) c) Instalación de un espacio de tutorías a cargo de alumnos avanzados (becarios y adscriptos de gramática) que funciona semanalmente como foro de discusiones sobre diversos aspectos del lenguaje. Los encuentros presenciales se prolongan en interesantes discusiones virtuales. Una primera síntesis de estos debates fue presentada por los becarios tutores en el Foro de Formación Docente por medio de un póster: “Tutoría entre pares. Gramatiqueada comadrejil” d) Programa de extensión: considerando la necesidad y el compromiso de transferir a la comunidad los logros de las indagaciones y de retroalimentar nuestras búsquedas en estos contactos, se ha diseñado un Programa de Extensión denominado Actualización y perfeccionamiento en estudios gramaticales/lingüísticos y su enseñanza (Aprobado por Res. HCD Nº 166/11), que ser propone entre sus objetivos: .- Instalar un espacio de transferencia para los estudios gramaticales como disciplina en múltiples cruces con otros campos del lenguaje. .- Construir un dispositivo metodológico para la enseñanza de la gramática en las cátedras del sistema educativo de los niveles universitario, superior y medio. .- Contribuir a la formación de recursos humanos en el campo de los problemas lingüísticos gramaticales desde un enfoque interdisciplinario que los articule con procesos semióticos discursivos de comprensión y producción de sentidos. .- Fortalecer las líneas de extensión articulándolas con la investigación y las cátedras de formación. En el marco de este Programa se ha llevado a cabo en el año 2012 el Curso de perfeccionamiento “Gramática, textos y enseñanza”, cuyo dictado estuvo a cargo de los profesores-investigadores: Ana M. Camblong, Raquel Alarcón, Victoria Tarelli y Sebastián Franco, acción a la que se ha sumado a 4 extensionistas (alumnos y graduados). También se ha desarrollado el curso “Aspectos gramaticales de la oratoria profesional y académica”, a cargo del profesor Franco. (Cfr. ANEXO 2. Producciones y transferencias. Articulaciones Investigación- Transferencias) .- Configuraciones problemáticas del campo gramatical. El avance en los estudios de la gramática y sus contactos interdisciplinares, permiten deslindar algunas líneas de indagación que se habían enunciado provisoriamente en el informe anterior (2011) como “Empalmes entre la gramática oracional, la gramática textual y las prácticas discursivas”. En este caso ya como instancia del informe final, se retoman tales dimensiones y se proponen desarrollos conceptuales y aproximaciones empíricas, en apartados y/o en ponencias y artículos científicos de autoría individual o compartida. (Cfr. ANEXO 2. Producciones y transferencias.) .- En relación con la sistematización y descripción del dialecto misionero, se continuó con la conformación del corpus de textos representativos (Amable, Grünwald, Camblong). A partir del trabajo analítico y descriptivo de algunos ensayos de la Dra. Camblong se construyeron categorías para estudios gramaticales del dialecto local.(Cfr. Anexo 2. Introducción) .- Producciones y publicaciones. Las producciones del equipo se traducen en: a) Reformulaciones y actualizaciones de los “Cuadernos de cátedra” con vistas a una publicación conjunta que articule las cátedras de gramática, los proyectos de extensión y los aportes de la investigación. Tal logro será la meta de la continuidad del proyecto que se propone en 2013 como segunda parte. b) Colaboraciones para revistas especializadas. c) Acompañamiento en la escritura de ponencias, comunicaciones, informes a los becarios y auxiliares para los distintos foros y espacios de intercambio. d) Ponencias presentadas en eventos científicos. e) Materiales inéditos.