962 resultados para Latex Quaternioni Inkscape Eulero Angoli rotazioni slerp


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In dieser Arbeit wurde gezeigt, wie oberflchenfunktionalisierte Polystyrolnanopartikel zur Herstellung von Metallchalkogenid/Polymer-Hybridnanopartikeln eingesetzt werden knnen. Dazu wurden zunchst phosphonsure- und phosphorsurefunktionalisierte Surfmere synthetisiert, die anschlieend bei der Miniemulsionspolymerisation von Styrol verwendet wurden. Die Surfmere dienten dabei zugleich zur Stabilisierung und als Comonomer. Die oberflchenfunktionalisierten Polystyrolnanopartikel wurden anschlieend als Trgerpartikel fr die Kristallisation von Metalloxiden eingesetzt. Dabei wurden Metalloxid/Polymer-Hybridnanopartikel mit einer himbeerartigen Morphologie erhalten. Um die vielseitige Modifizierbarkeit der phosphonat- und phosphatfunktionalisierten Polystyrolpartikel zu demonstrieren, wurden Cer-, Eisen- sowie Zinkoxid auf der Partikeloberflche kristallisiert. Dazu wurden sowohl wssrige als auch alkoholische Metalloxid-Prkursorlsungen eingesetzt. Die synthetisierten Metalloxid/Polymer-Hybridpartikel wurden detailliert mit REM, TEM und PXRD analysiert. Die Untersuchung des Kristallisationsmechanismus hatte erwiesen, dass die komplexierten Metallkationen auf der Partikeloberflche als Nukleationszentren wirkten und die Zutropfrate des Fllungsreagenz entscheidend fr die Oberflchenkristallisation ist. Durch Mischungsexperimente von Metalloxidnanopartikeln und den oberflchenfunktionalisierten Polymerpartikeln konnte die Hybridpartikelbildung ber Heterokoagulation ausgeschlossen werden. Auerdem wurde festgestellt, dass die Polaritt der funktionellen Gruppe ber die Strke der Komplexierung der Metalloxid-Prkursor bestimmt. Darber hinaus wurde ein Modell zur Erklrung der kolloidalen Stabilisierung der Metalloxid/Polymer-Hybridsysteme aufgestellt und ein Zusammenhang zwischen dem gemessenen Zeta-Potential und der Oberflchenbedeckung der Polymerpartikel durch Metalloxid gefunden. Mit der Methode der Oberflchenkristallisation konnten frhe Stadien der Nukleation auf der Partikeloberflche fixiert werden. Weiterhin wurden die individuellen physikalisch-chemischen Eigenschaften der hergestellten Metalloxid/Polymer-Hybridnanopartikel untersucht. Dabei zeigten die CeO2/Polymer-Hybridpartikel eine hohe katalytische Aktivitt bezglich der photokatalytischen Oxidation von Rhodamin B, die als Modellreaktion durchgefhrt wurde. Des Weiteren wurde die Magnetisierung der Magnetit/Polymer-Hybridpartikel gemessen. Die Fe3O4-Hybridpartikelsysteme wiesen eine vergleichbare Sttigungsmagnetisierung auf. Die Zinkoxid/Polymer-Hybridsysteme zeigten eine starke Lumineszenz im sichtbaren Bereich bei Anregung mit UV-Licht. Die Metalloxid/Polymer-Hybridpartikel, die mit den phosphonat- oder phosphatfunktionalisierten Polystyrolpartikeln hergestellt wurden, zeigten keine signifikanten Unterschiede in ihren physikochemischen Eigenschaften. Im Allgemeinen lsst sich schlussfolgern, dass sowohl Phosphonat- als auch Phosphatgruppen gleichermaen fr die Oberflchenkristallisation von Metalloxiden geeignet sind. Die Zinkoxid/Polymer-Hybridsysteme stellen eine Ausnahme dar. Die Verwendung der phosphonatfunktionalisierten Polystyrolpartikel fhrte zur Entstehung einer Zinkhydroxidphase, die neben der Zinkoxidphase gebildet wurde. Aufgrund dessen zeigten die ZnO/RPO3H2-Hybridpartikel eine geringere Lumineszenz im sichtbaren Bereich als die ZnO/RPO4H2-Hybridsysteme.rnDie Erkenntnisse, die bei der Oberflchenkristallisation von Metalloxiden gewonnen wurden, konnten erfolgreich auf Cadmiumsulfid bertragen werden. Dabei konnte Cadmiumsulfid auf der Oberflche von phosphonatfunktionalisierten Polystyrolpartikeln kristallisiert werden. Mit Hilfe des RPO3H2-Surfmers konnten phosphonatfunktionalisierte Polystyrolpartikel mit superparamagnetischem Kern synthetisiert werden, die zur Herstellung von multifunktionalen CdS/Polymer-Hybridpartikeln mit Magnetitkern verwendet wurden. Die Kristallphase und die Oberflchenbedeckung der multifunktionalen Hybridsysteme wurden mit den CdS/Polymer-Hybridsystemen ohne magnetischen Kern verglichen. Dabei konnte nachgewiesen werden, dass in beiden Fllen Cadmiumsulfid in der Greenockit-Modifikation gebildet wurde. Die multifunktionalen CdS/Polymer-Hybridpartikel mit superparamagnetischem Kern konnten sowohl mit einem optischen als auch einem magnetischen Stimulus angeregt werden.rnrn

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La tesi ha come obiettivo lanalisi della correlazione dello stile tettonico, in termini di deformazione sismica, con il b-value della relazione magnitudo-frequenza di occorrenza (Gutenberg e Richter, 1944) in area globale ed euro-mediterranea. Lesistenza di una dipendenza funzionale tra il b-value e gli angoli di rake, del tipo di quella segnalata da Schorlemmer et al. (2005) e Gulia e Wiemer (2010), viene confermata prima su scala globale e poi su scala euro-mediterranea, a partire dai dati dei principali dataset di tensori momento delle aree in esame, il Global Centroid Moment Tensor (GCMT) ed il Regional Centroid Moment Tensor (RCMT). La parte innovativa della tesi consiste invece nellincrocio di tali dataset con un database globale di terremoti, lInternational Seismological Center (ISC), con magnitudo momento omogenea rivalutata in accordo con Lolli et al. (2014), per il calcolo del b-value. Il campo di deformazione sismica viene ottenuto attraverso il metodo della somma dei tensori momento sismico secondo Kostrov (1974) su pixelizzazioni a celle quadrate o esagonali. Allinterno di ciascuna cella, le componenti del tensore di ciascun terremoto vengono sommate tra loro e dal tensore somma vengono estratte le direzioni dei piani principali della migliore doppia coppia. Il sub-catalogo sismico per il calcolo del b-value, ottenuto come scomposizione di quello globale ISC, viene invece ricavato per ogni cluster di celle comprese all'interno di un opportuno range di rake, le quali condividono un medesimo stile tettonico (normale, inverso o trascorrente). La magnitudo di completezza viene valutata attraverso i metodi di massima verosimiglianza [Bender, 1983] ed EMR [Woessner e Wiemer 2005]. La retta di interpolazione per il calcolo del b-value viene costruita quindi secondo il metodo di massima verosimiglianza [Bender, 1983] [Aki 1965]. Limplementazione nel linguaggio del software Matlab degli algoritmi di pixelizzazione e di costruzione dei tensori somma, lutilizzo di funzioni di calcolo dal pacchetto Zmap [Wiemer e Wyss, 2001], unite al lavoro di traduzione di alcune routines [Gasperini e Vannucci (2003)] dal linguaggio del FORTRAN77, hanno costituito la parte preliminare al lavoro. La tesi strutturata in 4 capitoli.Nel primo capitolo si introducono le nozioni teoriche di base riguardanti i meccanismi focali e la distribuzione magnitudo-frequenza, mentre nel secondo capitolo lattenzione viene posta ai dati sismici dei database utilizzati. Il terzo capitolo riguarda le procedure di elaborazione dati sviluppate nella tesi. Nel quarto ed ultimo capitolo infine si espongono e si discutono i risultati sperimentali ottenuti, assieme alle conclusioni finali.

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In questa tesi si mostra che la caratteristica di Eulero e l'orientabilit (o non orientabilit) sono invarianti topologici per le superfici compatte e si studia il teorema di classificazione per tali superfici.

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In questa tesi si affronta la problematica di determinare l'orientazione della superficie di faglia che sar interessata da scorrimento relativo, assegnato un certo sforzo tettonico Sigma in base ad un criterio di massima energia rilasciata. Dapprima, introdotte le nozioni di base della meccanica dei continui, si studia il criterio di fagliazione dato dalla teoria di Anderson. In seguito, una volta acquisito questo primo risultato, si applica la teoria delle dislocazioni elastiche, per studiare dal punto di vista energetico la stessa faglia, situata in un semispazio elastico. Assumendo che la faglia massimizzante l'energia rilasciata in seguito alla frattura del mezzo continuo, assegnati i dati del problema, sia quella che pi probabilmente sar soggetta ad attivazione e scorrimento, si confronta quanto ottenuto con i risultati della teoria della fagliazione di Anderson. Entrambi gli approcci presentano conclusioni simili, gli angoli di orientamento infatti sono compresi tra 1/2atan1/f e pi/4 con l'orientazione che tende a pi/4 diminuendo l'influenza dell'attrito o viceversa aumentando lo sforzo applicato sulla superficie di faglia. Tuttavia i due approcci presentano significative differenze quando l'energia rilasciata molto maggiore di zero.

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La galleria del vento "Wintaer" (WINd Tunnel itAER) una piccola galleria subsonica con flusso incomprimibile utilizzata per scopi didattici, dotata di ventola assiale "Varofoil" a passo variabile per la regolazione della velocit del flusso. Lo scopo di questo elaborato analizzare la qualit del flusso della galleria al fine di determinare le prestazioni del sistema ed alcune propriet fondamentali, ovvero l'uniformit spaziale del flusso attraverso l'acquisizione di profili di velocit e l'intensit di turbolenza. Dalla conduzione delle prove sperimentali emerso che la galleria permette il raggiungimento di un range di velocit compreso tra i 16 m/s e i 43 m/s, ha poca uniformit spaziale e presenta alti livelli di turbolenza. Per quanto riguarda il range di velocit si sono riscontrate problematiche relative all'impossibilit di raggiungere le basse velocit (fino a 7 m/s) a causa, molto probabilmente, di blocchi meccanici che limitano l'intervallo di angoli di calettamento (e quindi il passo) delle pale della ventola, ed quindi necessario l'intervento della ditta per effettuare un'operazione di revisione della ventola. Relativamente ai profili di velocit, acquisiti con tubo di Pitot, e all'intensit di turbolenza, acquisita con anemometro a filo caldo, emerso che i risultati sono stati disturbati da errori introdotti a causa dell'instabilit termica della galleria, ovvero un aumento progressivo di temperatura nell'impianto. Tale instabilit pu essere risolta rimettendo in funzione l'unit di scambio di calore di cui la galleria equipaggiata. L'attendibilit dei risultati ottenuti quindi condizionata dall'instabilit termica, dunque, per una pi preciso studio della qualit del flusso necessario effettuare le prove sperimentali in condizioni di stabilit termica, la quale sar essa stessa oggetto di analisi una volta rimesso in funzione il sistema di raffreddamento. Infine sono proposte soluzioni per il miglioramento della geometria dell'impianto, poco efficiente, in particolare per quanto riguarda i raddrizzatori di filetti fluidi (honeycombs) e il raccordo tra convergente e camera di prova, per il passaggio dalla sezione circolare del convergente a quella rettangolare della camera di prova. Si suggerisce lo spostamento di tale raccordo a monte della camera di calma, l'adozione di un convergente a sezione rettangolare e di una camera di calma a sezione rettangolare con honeycombs esagonali e l'aggiunta di reti per la diminuzione della turbolenza del flusso.

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Tra le numerose tecnologie che impiegano l'energia solare per la produzione di elettricit una tra le pi promettenti quella degli impianti a Central Receiving System (CRS). Tale sistema consiste in un campo di specchi altamente riflettenti, detti eliostati, che concentrano la radiazione solare su una superficie assorbente posizionata in cima a una torre. La quantit di radiazione concentrabile da un sistema CRS, e quindi l'energia effettivamente prodotta, dipende in maniera cruciale dalla precisione del puntamento degli eliostati. I sistemi attualmente disponibili sono in grado di ottenere un'alta effcienza ma necessitano di componenti meccanici ad alto costo, che siano in grado di ottenere precisioni di puntamento molto elevate. Le molte sorgenti di errore presenti nel sistema possono per portare a un decremento significativo di tale efficienza. Alcuni di questi errori (tolleranze meccaniche dell'installazione, agenti atmosferici) possono essere compensati mediante opportuni sistemi di controllo ad anello chiuso. Il risultato di aumentare il potere di concentrazione dell'impianto, riducendo al contempo i costi, vista la possibilit di utilizzo di componenti meccanici meno precisi. Questa tesi si propone di sviluppare un sistema di controllo a basso costo in retroazione per orientare nello spazio tridimensionale un eliostato. Tale sistema deve essere in grado di soddisfare le specifiche sulla precisione di puntamento fornite dalla modellistica degli impianti CRS. Sono illustrati i metodi per ottenere le quantit necessarie a determinare l'orientazione da misure statiche di accelerazione e campo magnetico.Sono stati esaminati i modelli teorici di accelerometri e magnetometri e le procedure, presenti nella letteratura, per una loro corretta calibrazione. Si sono quindi confrontate le prestazioni delle differenti calibrazioni in una misura con un sensore reale. Si valutato l'impatto di vari tipi di filtraggio digitale nel diminuire l'incertezza di determinazione degli angoli caratteristici fino ai valori forniti dalle specifiche.

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La tesi enuncia e spiega i vari metodi e le varie tecnologie utilizzate dalle applicazioni web per inserire i dati e visualizzare i risultati. Per ci che concerne i metodi vengono considerati l'input dei dati (come tastiera, fotocamera, disegni geometrici e scrittura a mano) e la loro renderizzazione (visuale, testuale, grafico, ecc). Vengono infine evidenziate le principali tecnologie relative all'input dei dati (come tastiere virtuali, OCR e inchiostro digitale) e all'output (LaTeX, MathML, MathJax, ecc).

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Lobiettivo di questa tesi esfoliare mediante tecnica LPE qualche layer di grafite ed analizzare il campione ottenuto mediante la tecnica AFM. Negli studi sperimentali svolti nellambito di questa tesi sono state condotte tre tipologie di esperimenti: 1) analisi della grafite minerale prima del trattamento di esfoliazione; 2) esfoliazione LPE di grafite fissata su substrato di muscovite, in bagno ultrasonico con acqua bidistillata; 3) esfoliazione LPE di grafite fissata su muscovite, in bagno ultrasonico con azoto liquido. Lultrasonicazione ha portato al distacco ed isolamento di frammenti di grafite di forma tipicamente triangolare e di dimensioni laterali micrometriche, i quali si sono depositati sul substrato di muscovite e ridepositati sulla grafite stessa. Inoltre ho osservato la presenza di diversi DLG (double-layer graphene) e addirittura la presenza di SLG (single-layer graphene) estesi alcune centinaia di nm. Lanalisi AFM ha mostrato la presenza di bordi cristallografici definiti, a volte con la presenza di angoli di 120 e ha mostrato il fenomeno del folding.

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Nei capitoli I e II ho costruito rigorosamente le funzioni circolari ed esponenziali rispettivamente attraverso un procedimento analitico tratto dal libro Analisi Matematica di Giovanni Prodi. Nel III capitolo, dopo aver introdotto il numero di Nepero e come limite di una particolare successione monotona, ho calcolato i limiti notevoli dell'esponenziale e della sua inversa, che sono alla base del calcolo differenziale di queste funzioni, concludendo poi la sezione dimostrando l'irrazionalit del numero e, base dei logaritmi naturali. Nel capitolo successivo ho dato, delle funzioni circolari ed esponenziali, i rispettivi sviluppi in serie di Taylor ma solamente nel V capitolo potremo renderci veramente conto di come i risultati ottenuti siano fra loro dipendenti. In particolare verr messa in evidenza come il legame del tutto naturale che si osserva fra le funzioni circolari e le funzioni esponenziali rappresenta le fondamenta di argomenti molto notevoli e pieni di significato, come l'estensione ai numeri complessi dell'esponenziale o le celebri identit di Eulero. L'ultimo capitolo vedr come protagonista pi greco, cos misterioso quanto affascinante, che per secoli ha smosso gli animi dei matematici intenzionati a volerne svelare la natura. Come per il numero di Nepero, non potr mancare un paragrafo dedicato alla dimostrazione della sua non razionalit.

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Scopo della tesi la trattazione dei logaritmi a partire dalla storia di quest'ultimi, al loro sviluppo, fino ad arrivare alle diverse applicazioni dei logaritmi in svariate discipline. La tesi strutturata in quattro capitoli, nel primo dei quali si parte analizzando quali istanze teoriche e necessit pratiche abbiano preparato la strada all'introduzione dei logaritmi. Vengono riportati alcuni passi del testo pi importante dedicato da Nepero ai logaritmi, Mirifici Logarithmorum Canonis Constructio, la modifica ad opera di Henry Briggs e la diffusione dei logaritmi in gran parte dell' Europa. Nel secondo capitolo viene evidenziato il legame tra i logaritmi e la geometria dell'iperbole per poi passare alla trattazione dei primi studi sulla curva logaritmica. Nel terzo capitolo viene esaminata la controversia tra Leibniz e Bernoulli sul significato da attribuire ai logaritmi dei numeri negativi soffermandosi su come Eulero usc da una situazione di stallo proponendo una teoria dei logaritmi dei numeri complessi. Nel quarto ed ultimo capitolo vengono analizzati i diversi utilizzi della scala logaritmica ponendo soprattutto l'attenzione sul regolo calcolatore, arrivando infine a mostrare le applicazioni dei logaritmi in altre discipline.

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Gli aerosol, sospensione colloidale in aria di particelle solide o liquide, sono parte integrante dellatmosfera. Essi interagiscono con la radiazione solare influenzando il clima (effetto primario e secondario) e la visibilit atmosferica. Gli aerosol hanno effetti sulla salute umana con patologie degli apparati cardiovascolare e circolatorio. La presente tesi affronta alcuni aspetti critici dei contatori ottici di particelle (OPC), utilizzati per caratterizzare laerosol ambientale. Gli OPC si basano sullo scattering luminoso per fornire la concentrazione in numero e la distribuzione dimensionale degli aerosol in tempo reale. Gli obiettivi di questa tesi sono: 1)caratterizzare e migliorare le prestazioni di un OPC di nuova concezione (CompactOPC N1, Alphasense; in seguito COPC) rispetto a un OPC standard commerciale (Grimm 1.108; in seguito GRM); 2)realizzare un banco di prova per la calibrazione di un OPC utilizzato in camere bianche e ambienti sanitari (Laser Particle Sensor 3715-00, Kanomax; in seguito LPS). Per questa attivit ha mostrato interesse unazienda locale (Pollution Clean Air Systems S.p.A.; Budrio, BO). Le prove sperimentali sono state effettuate con aerosol indoor e con particelle monodisperse di latex polistirene (PSL) di dimensioni differenti campionando in parallelo con i diversi OPC e su filtro per osservazioni al microscopio elettronico a scansione (SEM). In questo modo si ottenuto un valore assoluto di riferimento per la concentrazione di aerosol. I risultati ottenuti indicano un buon accordo tra le concentrazioni di particelle fornite dal GRM e quelle ottenute al SEM. Il lavoro ha inoltre permesso di migliorare le prestazioni del COPC modificando la versione di base. Inoltre, stata effettuata la calibrazione del LPS tramite il banco di prova realizzato nella tesi. Il lavoro sperimentale stato svolto presso il Laboratorio di Aerosol e Fisica delle Nubi dellIstituto di Scienze dellAtmosfera e del Clima (ISAC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) a Bologna.

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Tesi compilativa riguardo definizione, propriet e metodi di calcolo di Gruppi superiori di omotopia. Argomenti:definizioni, gruppi delle sfere, propriet, sospensione, proiezioni di rivestimento, spazi fibrati, approssimazione cellulare, gruppi stabili di omotopia, esempi.

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Lobiettivo dello studio era quello di analizzare la corsa con stampelle in soggetti amputati, attraverso sensori inerziali indossabili. Nello specifico sono stati individuati in letteratura i metodi classici per il calcolo dei parametri temporali nella corsa di normodotati e applicati alla corsa di un soggetto amputato. Dato il numero ristretto di prove e la mancanza di un gold standard, in questa prima analisi sono stati studiati i vari metodi utilizzabili per il calcolo dei parametri temporali, e confrontati tra loro in maniera qualitativa. Utilizzando come riferimento unanalisi video dei primi 4 cicli della corsa del soggetto amputato sono stati identificati come pi affidabili i metodi che sfruttano gli angoli articolari della caviglia e la derivata seconda della velocit angolare della pelvi.

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Descrizione e analisi del movimento di piattaforme multirotore tramite modellazione e simulazione computazionale. In particolare stata analizzata lattitudine di un quadricottero privo di sistema di controllo automatico. Per la scrittura e limplementazione degli algoritmi risolutivi stato utilizzato lambiente Matlab. Il codice realizzato permette, dopo successiva introduzione di alcune variabili realative a velivolo ed assetto, di ottenere levoluzione di parametri di volo che descrivono lo stato del drone nel tempo attraverso una progressiva integrazione numerica. In questo modo possibile simulare teoricamente qualunque modello di quadricottero conoscendo i suoi parametri costruttivi, ottenendo cos una modellazione preliminare da lanciare nel simulatore. Nella tesi viene utilizzato un unico modello realizzato in CAD Solidworks da cui sono stati ricavati i dati necessari. La tesi si compone di una trattazione semplificata di fattibilit di manovre semplici di un multirotore di tipo quadricottero con un approccio di Eulero-Newton ed, in seguito, in presenza di un carico sospeso tramite cavo considerato inestensibile, si sono analizzate delle evoluzioni nel tempo con unapproccio questa volta lagrangiano. Infine vengono trattati brevemente osservazioni conclusive e possibili sviluppi di questo lavoro di tesi.

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In letteratura noto che la variabilit cinematica dei bambini durante il cammino molto maggiore se confrontata con quella di soggetti adulti. Ci rende difficile definire lo sviluppo del cammino basandosi sull'analisi di angoli articolari. In questo lavoro stata valutata la traiettoria del centro di massa come possibile fattore caratterizzante la maturazione del cammino durante la crescita: lipotesi che questa risulti, nei bambini, pi ripetibile rispetto al pattern degli angoli articolari. stata analizzata la cinematica del cammino di soggetti appartenenti a tre fasce di et differenti (4 anni, 6 anni, giovani adulti), mediante un sistema di stereofotogrammetria e marker riflettenti (protocollo Plug-in Gait). Lo studio stato condotto avvalendosi di software per lacquisizione, lelaborazione (BTS Smart-DX) e lanalisi statistica (SPM1D) dei parametri dinteresse. La variabilit stata analizzata secondo tre diverse modalit (Inter-subject, Intra-subject, Inter-test). stato osservato un trend simile in termini di variabilit del centro di massa tra bambini e adulti. La variabilit cinematica degli angoli articolari invece risultata pi alta nei bambini, in maniera significativa per tutte e tre le modalit citate. Lipotesi stata confermata per i soggetti che hanno preso parte allo studio: i bambini, pur avendo raggiunto un relativo sviluppo del cammino, presentano una variabilit segmentale maggiore di quella degli adulti, mentre la variabilit della traiettoria del centro di massa risultata essere simile a quella dei soggetti maturi.