997 resultados para PROSA URUGUAYA.
Resumo:
Pós-graduação em Letras - IBILCE
Resumo:
Pós-graduação em Educação - IBRC
Resumo:
Pós-graduação em Letras - FCLAS
Resumo:
Pós-graduação em Letras - FCLAS
Resumo:
[ES] Esta tesis trata sobre los prólogos a textos ingleses de carácter médico escritos o copiados en forma de prosa durante el siglo XV. En este trabajo se han contemplado dos objetivos generales: por un lado, la creación de un corpus con todos los prólogos inéditos que cumplen con estos criterios y que se encuentran en la colección de Sloana en la British Library de Londres, según Voigts & Kurtz: Scientific an Medical Writtings in Old and Middle English: An Electronic Reference (2000); y por otro, la presentación de estod prólogos como conjunto, incluyendo: los datos recopilados sobre la codicología de los manuscritos, afiliación de los textos, sus fuentes y el dialecto utilizado. Asimismo, como parte de esta presentación, se aporta un análisis original de la estructura, forma y contenido de los materiales seleccionados para el estudio. El propósito de esta tesis es llenar un hueco en la literatura académica acerca de los prólogos a textos médicos escritos en inglés medieval tardío, tal y como lo señala Voigts (1982:54)
Resumo:
[ES]Esta tesis doctoral se centra en el estudio de Las cartas familiares de José de Viera y Clavijo para analizar los mecanismos atenuadores de la proposición. La hipótesis de partida es que, a pesar de que el género epistolar en el siglo XVIII presenta características narrativas más cercanas a la prosa literaria, la propia trayectoria de Viera y Clavijo como divulgador científico se manifiesta en el uso de estrategias discursivas de mitigación proposicional que son más características del discurso de la ciencia.
Resumo:
La tesi considera la trattazione del tema dell’infanzia nell’opera di Origene di Alessandria attraverso l’analisi dei testi trasmessi nell’originale greco e delle traduzioni latine di Rufino e Gerolamo. Il motivo dell’infanzia è considerato nei suoi molteplici significati, a più livelli: esegetico, antropologico, filosofico, teologico. La ricerca non si limita dunque ad un’analisi di taglio storico, ma ambisce a definire la concezione e la considerazione della prima età dal punto di vista di Origene e nel contesto più ampio della letteratura coeva. Attraverso una lettura estensiva del corpus dell’Alessandrino sono stati isolati tutti i passi che si riferiscono all’infanzia a livello letterale e metaforico. Ne emerge una trattazione complessa del tema: il bambino è per Origene, in linea con le contemporanee dottrine filosofiche, un essere eminentemente irrazionale. Il pieno sviluppo della facoltà razionale si colloca al termine di questa prima fase dell’esistenza. L’irrazionalità infantile previene nei più piccoli l’insorgere delle passioni. A questa dottrina, di matrice stoica, si ricollegano alcuni sviluppi di grande rilievo: la non-imputabilità dei minori ed il legame tra razionalità e responsabilità individuale; la riflessione sulla sofferenza dei bambini e la ricerca di una sua causa, che non intacchi il principio della giustizia divina; l’ipotesi della preesistenza delle anime. Sul piano teologico la ricerca si focalizza sulle nozioni di paternità e filiazione e sul tema, centrale nell’orizzonte origeniano, della pedagogia. Origene concepisce la pedagogia umana, sul modello di quella divina, come una rete dinamica di relazioni che ricalca i rapporti parentali. A fianco di questi ambiti d’interesse principali l’analisi considera aspetti ulteriori: risalto è concesso, in particolare, all’elemento biografico ed all’aspetto linguistico e letterario della prosa origeniana, quest'ultimo spesso trascurato dalla critica. Lo studio mostra inoltre la vitalità di alcuni modelli esegetici origeniani nella tradizione successiva.
Resumo:
L'obiettivo di questa tesi è proporre la traduzione di un testo per l'infanzia, Mon petit centre Pompidou, del quale non è stata ancora pubblicata una versione italiana. Il testo è una guida museale per bambini; l'autrice ha raccolto alcune delle opere che si trovano al centre Pompidou sotto forma di albo illustrato. Nell’elaborato, ci si propone di presentare qualche nozione di base sulla letteratura per l’infanzia e sulla sua traduzione, prima di passare direttamente alla proposta di traduzione vera e propria. A seguire un commento alla traduzione, in cui si esporranno le difficoltà incontrate e si darà spiegazione delle scelte effettuate. Le difficoltà principali della proposta di traduzione sono dovute allo specifico lettore target, per cui bisognerà adattare il testo di partenza in maniera da renderlo completamente fruibile e godibile per il bambino. A tal fine, sarà necessario operare certe modifiche al testo di partenza, simile ad una prosa poetica, per adattarlo alle particolarità fonetiche e espressive della lingua italiana.
Resumo:
L'oggetto di questo elaborato è la proposta di traduzione dell'introduzione e del primo capitolo del romanzo Zahvărlen v prirodata dello scrittore bulgaro Milen Ruskov. Questo autore, sebbene sia pressoché sconosciuto in Italia, ha ottenuto numerosi riconoscimenti letterari, tra cui il Premio dell'Unione Europea per la letteratura nel 2014. La scelta di traduzione è ricaduta su Zahvărlen v prirodata in quanto questo romanzo è l'ultimo scritto da Ruskov e anche l'unico a non essere stato tradotto in lingua italiana. È la storia del viaggio di due medici tra la Spagna e l'Inghilterra e della nuova panacea del XVI secolo, il tabacco. In quest'opera si mescolano assieme creatività stilistica, precisione linguistica e ricchezza lessicale, elementi che ricreano perfettamente l'ambientazione cinquecentesca della storia. Di conseguenza, tali caratteristiche della prosa di Ruskov obbligano il traduttore a operare scelte di resa creative anche nella lingua d'arrivo. Nel primo capitolo si propone una presentazione generale dell'autore e delle tematiche affrontate nel romanzo, il secondo è invece dedicato alla proposta di traduzione e, infine, nel terzo capitolo si commentano i problemi traduttivi riscontrati.
Resumo:
El artículo presenta al autor de Ariel, Rodó, como integrante de la promoción literaria uruguaya, como uno de los exponentes del modernismo y como pensador que pertenece a la generación de los Fundadores. Parte de la problemática Ariel- Calibán como símbolo latinoamericano y de la postulación de Ariel como discurso antiimperialista para situar la pregunta respecto de la función de la educación en la constitución del joven latinoamericano como sujeto social portador de sentido del proyecto nacional. Se tratan luego las figuras que se desprenden de los Prósperos, los Calibanes y los Arieles concebidos como la pluralidad de perspectivas desde las que transcurren las vidas de los sujetos y de los espacios desde los cuales las naciones se paran para mirarse unas a otras.
Resumo:
Viaje olvidado, primer libro de cuentos de Silvina Ocampo, se caracteriza por un marcado predominio de lo lírico sobre lo estrictamente anecdótico o argumental. Más que de cuentos, cabe hablar de una serie de cuadros o acuarelas en los que la historia es una mera excusa para el discurrir de lo poético. Esto implica un uso del lenguaje particular, cuyos rasgos fundamentales son la coloquialidad y el carácter pictórico de la prosa. Del singular lenguaje empleado y de la presencia de ciertos núcleos temáticos repetidos con persistencia en los relatos, surgen configuraciones textuales que pueden encuadrarse en el terreno de lo autobiográfico y autoficcional. Aunque no hay en Viaje olvidado una voluntad autobiográfica expresa, proponemos que el marcado lirismo de los cuentos es una puerta de acceso a la difusa biografía de la autora.
Resumo:
Fil: Rocca, Pablo.
Resumo:
La narrativa de Mario Benedetti se ha caracterizado por una clara inclinación hacia el tema urbano. El escritor rastrea elementos de la cotidianidad y a través de ellos construye una estética del asfalto que se revela no sólo a nivel temático, sino mediante el lenguaje, la estructura de los relatos e incluso en el modo de ser de sus personajes. El análisis de algunos de sus cuentos nos permitirá verificar la permanencia de estos elementos.