999 resultados para Recepción europea
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[ES] Hemos realizado una serie de consideraciones con respecto a la Directiva 2006/7/CE para lograr su correcta aplicación en las playas de baño de Canarias. En nuestras aguas se producen algunos fenómenos que no se producen en el resto de la Unión Europea. Por esta razón hemos establecido una serie de conceptos que no están previstos de forma explicita en los artículos de la Directiva y que, con algunas matizaciones, podremos adaptarlos a la generalidad de la Directiva, o ?sensu contrario?, adecuar la Directiva a nuestra realidad ambiental. En este sentido, hemos adaptado conceptos como ?contaminación de corta duración?, ?tendencia a la proliferación de macroalgas?, ?tendencia a la proliferación de fitoplancton marino?, ?proliferación de cianobacterias? y otros a las especificidades que se producen en nuestras costas y que podrían alterar la calidad de las aguas de baño
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Grupo BIOCOST Universidade da Coruña. UMR 7138 Muséum National d´Historie Naturelle (MNHN).Phycology Research Group, Ghent University
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[ES] A partir de la experiencia adquirida en el recorrido de los planes de estudios de la Titulación de Historia actualmente vigentes en las 34 universidades españolas que imparten dicho Título, se analiza el papel que juegan las TIC en la formación de los estudiantes y en la actividad desarrollada en el aula por el profesorado.
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[ES] El objetivo de esta recopilación de casos prácticos sobre la Unión Europea es proporcionar al profesorado un recurso docente con contenidos prácticos donde el estudiante vea la relevancia profesional de los contenidos teóricos que se estudian en el ámbito de la integración económica y empresarial de la Unión Europea y desarrolle las competencias y habilidades que le capaciten para la actividad directiva y de gestión en un contexto de integración europea.
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La ricerca consiste nell’analisi degli elementi normativi che caratterizzano l’azione della Comunità in materia di alimenti. L’obiettivo è quello di verificare l’esistenza di un nucleo di principi comuni cui il legislatore comunitario si ispira nella ricerca di un equilibrio tra le esigenze di tutela della salute e quelle relative alla libera circolazione degli alimenti. Lo studio si apre con la ricostruzione storica delle principali fasi che hanno condotto alla definizione della politica comunitaria di sicurezza alimentare. Durante i primi anni del processo di integrazione europea, l’attenzione del legislatore comunitario si è concentrata sugli alimenti, esclusivamente in virtù della loro qualità di merci. La tutela della salute rimaneva nella sfera di competenza nazionale e le incursioni del legislatore comunitario in tale settore erano volte ad eliminare le divergenze normative suscettibili di rappresentare un ostacolo al commercio. Nella trattazione sono illustrati i limiti che un approccio normativo essenzialmente orientato alla realizzazione del mercato interno era in grado potenzialmente di creare sul sistema e che le vicende legate alle crisi alimentari degli anni Novanta hanno contribuito a rendere evidenti. Dall’urgenza di un coinvolgimento qualitativamente diverso della Comunità nelle tematiche alimentari, si è sviluppata progressivamente la necessità di una politica che fosse in grado di determinare un punto di equilibrio tra le esigenze di sicurezza alimentare e quelle della libera circolazione degli alimenti. Il risultato di tale processo di riflessione è stata l’adozione del Regolamento 178/2002 CE che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare ed istituisce l’Autorità per la sicurezza alimentare. Nei capitoli successivi, è svolta un’analisi dettagliata delle innovazioni normative introdotte nell’ambito dell’azione comunitaria in materia di alimenti, con l’obiettivo di verificare se tale riforma abbia impresso alla formazione delle regole in materia di alimenti caratteristiche e specificità proprie. In particolare, vengono esaminate le finalità della politica alimentare comunitaria, evidenziando il ruolo centrale ormai assunto dalla tutela della salute rispetto al principio fondamentale della libera circolazione. Inoltre, l’analisi si concentra nell’identificazione del campo di applicazione materiale – la definizione di alimento – e personale – la definizione di impresa alimentare e di consumatore – della legislazione alimentare. Successivamente, l'analisi si concentra s sui principi destinati ad orientare l’attività normativa della Comunità e degli Stati membri nell’ambito del settore in precedenza individuato. Particolare attenzione viene dedicata allo studio dell’interazione tra l’attività di consulenza scientifica e la fase politico-decisionale, attraverso l’approfondimento del principio dell’analisi dei rischi, del principio di precauzione e del principio di trasparenza. Infine, l’analisi si conclude con lo studio di alcuni requisiti innovativi introdotti dal Regolamento 178 come la rintracciabilità degli alimenti, l’affermazione generale dell’esigenza di garantire la sicurezza dei prodotti e la responsabilità primaria degli operatori del settore alimentare. Il risultato del profondo ripensamento del sistema attuato con il Regolamento 178 é la progressiva individuazione di un quadro di principi e requisiti orizzontali destinati ad imprimere coerenza ed organicità all’azione della Comunità in materia di alimenti. Tale tendenza è inoltre confermata dalla giurisprudenza comunitaria che utilizza tali principi in chiave interpretativa ed analogica. Lo studio si conclude con alcune considerazioni di carattere generale, mettendo in luce la difficoltà di bilanciare le esigenze di protezione della salute con gli imperativi della libera di circolazione degli alimenti. Tale difficoltà dipende dalla natura di merce “complessa” dei prodotti alimentari nel senso che, accanto alla dimensione economica e commerciale, essi sono caratterizzati da un’importante dimensione sociale e culturale. L'indagine svolta mostra come nel settore considerato la ricerca di un equilibrio tra esigenze contrapposte ha prodotto una sostanziale centralizzazione della gestione della politica alimentare a livello europeo.