763 resultados para Pbs Nanocrystals
Resumo:
El siguiente trabajo de investigación pretende analizar no solo la manera en la que la Intervención en la crisis Libia (2011-2013) se vio justificada a la luz de lo que establece la Doctrina de R2P, sino también investigar si logró cumplir con los objetivos de la misma. Con tal propósito, se evaluará si la intervención Militar Humanitaria por parte de la OTAN bajo la resolución 1973 del Consejo de Seguridad de la ONU, se justifica desde los objetivos que establece la Doctrina de Responsabilidad de Proteger y cumple parcialmente con los propósitos fundamentales de prevenir, reaccionar y reconstruir en la crisis Libia de 2011- 2013. El método que se utilizará para responder a la pregunta de este estudio de caso, será en su totalidad cualitativo, descriptivo y analítico. En lo que respecta a las fuentes, se usarán fuentes secundarias como artículos académicos y fuentes primarias provenientes de noticias de periódicos, revistas, resoluciones AG y del CS de la ONU.
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La monografía pretende explicar el rol desempeñado por Exxon Mobil y Chevron en la formulación de la Gran Estrategia del gobierno Bush hacia Irak. Especialmente, se sostiene que las dos compañías multinacionales mencionadas lograron que la intervención militar en Irak, fuera pensada como un objetivo fundamental de la política energética del gobierno Bush. Para lograr este objetivo, Chevron y Exxon aprovecharon principalmente su posición en la economía nacional estadounidense. De hecho, lograron celebrar contratos a largo plazo para la extracción del crudo y de gas en Irak. Fundamentándose en un análisis documental, estas compañías son analizadas como grupos de presión empresarial y grupos económicos, cuyos beneficios derivados de la invasión en Irak pueden encontrarse incluso durante el gobierno Obama.
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Nonostante il forte calo della mortalità per malattie cardiovascolari, tali disfunzioni rappresentano ancora la prima causa di morte in Europa. L’unico vero trattamento è il trapianto di cuore che però presenta diverse complicanze, tra cui la scarsa disponibilità di organi e il rigetto da parte dell’organismo curato. Per superare questi problemi, la ricerca si sta focalizzando sullo studio di nuovi polimeri biocompatibili e biodegradabili, per la realizzazione di strutture porose tridimensionali in grado di supportare la crescita e l’adesione cellulare. Tra i polimeri sintetici sperimentati per questa applicazione, il poli(butilene succinato) (PBS) rappresenta un ottimo candidato. Nonostante i promettenti risultati già ottenuti dal punto di vista di biodegradabilità e biocompatibilità, il PBS presenta però proprietà meccaniche poco adatte all’impiego qui descritto, proprio perché l’applicazione miocardica richiede particolari caratteristiche di modulo di Young (E) e un ritorno elastico comparabile con quello del miocardio naturale. Nella presente Tesi è stato sintetizzato e caratterizzato un nuovo copolimero statistico a base di PBS che presenta proprietà meccaniche funzionali all’MTE (Miocardial Tissue Engineering). In particolare, è stato inserito all’interno della catena polimerica, il neopentil glicole, che ha portato a un aumento della stabilità termica, proprietà di particolare interesse in fase di lavorazione del materiale, e una diminuzione del grado di cristallinità. La ridotta capacità a cristallizzare del copoliestere ha un effetto diretto sulle proprietà funzionali, tra le altre, sulla risposta meccanica e sulla velocità di degradazione idrolitica in ambiente fisiologico. In particolare, i risultati ottenuti hanno evidenziato come la copolimerizzazione abbia determinato una maggiore plasticità del materiale finale insieme a una maggiore velocità di degradazione idrolitica, entrambi spiegabili sulla base del ridotto grado di cristallinità.
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L’ingegneria dei tessuti molli, quali il miocardio, sta sempre più emergendo come approccio alternativo alle terapie tradizionali. In questo ambito, i poliesteri costituiscono una classe di polimeri promettente, poiché le variegate strutture chimiche che li caratterizzano permettono di soddisfare un’ampia gamma di esigenze. Negli ultimi anni, l’attenzione della ricerca si è incentrata sul poli(butilene succinato)(PBS). Il PBS, tuttavia, possiede proprietà meccaniche non ottimali per l’ingegneria dei tessuti molli; inoltre i tempi di degradazione sono lunghi; ciò è dovuto al grado di cristallinità e all’idrofobicità, entrambi elevati. Nell’ottica di migliorare le proprietà non soddisfacenti di tale omopolimero, sono stati sintetizzati e caratterizzati nuovi copoliesteri alifatici a base di PBS biocompatibili e biodegradabili. In particolare, sono stati realizzati un copolimero a blocchi e uno statistico a base di Pripol 1009, un diacido commerciale (Croda), e un copolimero a blocchi a base di neopentil glicole, valutando sia l’effetto del tipo di comonomero introdotto nel PBS (Pripol 1009 vs. neopentil glicole) che quello dell’architettura molecolare (copolimero statistico vs. copolimero multiblocco). I materiali sintetizzati sono stati processati in forma di film attraverso pressofusione e di scaffold tramite elettrofilatura. Oltre alla caratterizzazione molecolare, film e scaffold sono stati sottoposti anche ad analisi termica, diffrattometrica, meccanica e a studi di degradazione idrolitica in condizioni fisiologiche. I risultati ottenuti hanno evidenziato la possibilità di modulare sia le proprietà meccaniche che la velocità di degradazione in condizioni fisiologiche. Tutti i copolimeri, infatti, presentano caratteristiche di elastomeri termoplastici e dei profili di degradazione variabili rispetto all’omopolimero, che li rendono adatti per applicazioni nel campo dell’ingegneria dei tessuti molli.
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The aim of the present work is to gain new insights into the formation mechanism of CdTe magic-sized clusters (MSCs) at low temperatures, as well as on their evolution towards 1D and 2D nanostructures and assemblies thereof, under mild reaction conditions. The reaction system included toluene as solvent, octylamine as primary alkylamine, trioctylphosphine-Te as chalcogenide precursor and Cd(oleate)2 as metal precursor. UV-Vis absorption spectroscopy and transmission electron microscopy (TEM) were used to analyze samples containing concentrations of octylamine of 0.2, 0.8 and 2 M: well-defined, sharp absorption peaks were observed, with peaks maxima at 449, 417 and 373 nm respectively, and 1D structures with a string-like appearance were displayed in the TEM images. Investigating peaks growth, step-wise peaks shift to lower energies and reverse, step-wise peak shift to higher energies allowed to propose a model to describe the system, based on interconnected [CdTe]x cluster units originating an amine-capped, 1-dimensional, polymer-like structure, in which different degrees of electronic coupling between the clusters are held responsible for the different absorption transitions. The many parameters involved in the synthesis procedure were then investigated, starting from the Cd:Te ratio, the role of the amine, the use of different phosphine-Te and Cd precursors. The results allowed to gain important information of the reaction mechanism, as well as on the different behavior of the species featuring the sharp absorption peaks in each case. Using Cd(acetate)2 as metal precursor, 2D structures were found to evolve from the MSCs solutions over time, and their tendency to self-assemble was then analyzed employing two amines of different alkyl chain length, octylamine (C-8) and oleylamine (C-18). Their co-presence led to the formation of free-floating triangular nanosheets, which tend to readily aggregate if only octylamine is present in solution.
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In ambito biomedicale una delle applicazioni che ad oggi sta riscuotendo un interesse crescente è lo studio di dispositivi performanti per il rilascio controllato di farmaci. La realizzazione di materiali nanofibrosi a base di polimeri di origine naturale e sintetica costituisce una strada molto interessate. In particolare, la cheratina, che può essere ricavata da un’ampia quantità di sottoprodotti delle industrie zootecniche e tessili, presenta ottima biocompatibilità e caratteristiche che le consentono di svolgere il ruolo di carrier per molteplici tipologie di sostanze. La fragilità e la difficile processabilità della cheratina possono essere migliorate mediante miscelazione con polimeri di origine sintetica, come il poli(butilene succinato) (PBS), un poliestere alifatico biodegradabile e biocompatibile, caratterizzato da un buona stabilità termica e da ampia lavorabilità. Nel presente lavoro di Tesi sono state realizzate miscele e membrane elettrofilate a base di PBS e cheratina a diversa composizione, ed è stato valutato l'effetto della composizione sulle proprietà chimico-fisiche delle membrane elettrofilate e sulla cinetica di rilascio di farmaci. Per prima cosa è stata analizzata la stabilità della cheratina nel solvente; sono state quindi svolte analisi sul comportamento reologico delle miscele in tre rapporti di peso ed i tappetini elettrofilati sono stati caratterizzati da un punto di vista morfologico (SEM), termico (TGA e DSC) e meccanico (prove di trazione e di adesione). Le prove di rilascio sono state effettuate impiegando rodamina, una molecola modello, e le membrane sono state analizzate prima e dopo il rilascio tramite FTIR, per valutare eventuali variazioni compositive. Dai risultati ottenuti, emerge che è stato possibile modulare sia le proprietà delle membrane sia i profili di rilascio, agendo semplicemente sulla composizione delle miscele, ad indicare un’ampia versatilità per applicazioni in ambito di rilascio controllato di farmaco.
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La tesi ha come obiettivo quello di analizzare l’evoluzione del settore della manutenzione edilizia e del cambiamento della politica manutentiva in relazione ai progressi portati dai nuovi strumenti informatici: facendo quindi riferimento ad uno specifico caso di studio e integrando l’utilizzo di software BIM, lo scopo è stato quello di programmare un life cycle adeguato. La prima parte della tesi delinea il cambiamento del quadro normativo dell’ambito della manutenzione e definisce lo stato dell’arte della pratica manutentiva, sia dal punto di vista tecnico e applicativo, ma anche da quello gestionale ed economico, con particolare riferimento al Maintenance Management. Nella seconda parte viene invece approfondito il caso studio di uno studentato di Atene facente parte del programma ProGETonE, definendo gli elementi che possono portare ad una corretta gestione del ciclo di vita di questo fabbricato: l’analisi parte da un approccio tradizionale, basato sul computo metrico e sulla PBS, ma si sviluppa e completa attraverso l’utilizzo di Revit e Mantus-P, con la relativa stesura finale di un piano di manutenzione. Questo processo ha portato ad evidenziare le differenze e i vantaggi che si possono trarre dal cambio di prospettiva e di strumenti nell’ambito della manutenzione edilizia.
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The aim of the present PhD thesis is to investigate the properties of innovative nanomaterials for energy conversion. The materials have been deeply studied by means of a wide spectrum of different techniques based on both light and electron sources, in order to get an insight into the correlation between the properties of each material and the activity towards different energy conversion applications. The activity has been carried out in the framework of a collaboration between the “G.Ciamician” Chemistry Department of the University of Bologna and the CNR-IMM Bologna. Four main topics have been explored: in the first part, luminescent silicon nanocrystals (SiNCs) have been discussed, suggesting a new approach to improve their optical properties as active material in complementary optoelectronic devices and photovoltaic cells. The luminescence of SiNCs have been exploited to increase the efficiency of conventional photovoltaic cells by means of an innovative architecture. Specifically, SiNCs were shown to be very promising light emitters in luminescent solar concentrators (LSC). The second part of the work has been focused on the study of high phosphorescent molecular chromophores, suggesting a new approach in their use as optical sensors successfully applied to the field of polymeric materials. This is due to the enhanced emission of light that appears in rigid, constrained or crystalline state, that is commonly called: "Aggregation-Induced Emission (AIE)". Such phenomenon is characteristic for molecular structures such as persulfurated benzene chromophores, hereafter named asterisks. The last two parts were focused on conventional and in-situ Transmission Electron Microscopy (TEM) morphological and structural characterization of photoactive and catalytic materials for energetic applications and in particular water splitting.
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Our study focused on Morocco investigating the dissemination of PBs amongst farmers belonging to the first pillar of the GMP, located in the Fès-Meknès region. As well as to assess how innovation adoption is influenced by the network of relationships that various farmers are involved in. We adopted an “ego network” approach to identify the primary stakeholders responsible for the diffusion of PBs. We collected data through “face-to-face” interviews with 80 farmers in April and May 2021. The data were processed with the aim of: 1) analysing the total number of main and specific topics discussed between egos and egos’ alters regarding the variation of some egos attributes; 2) analysing egos’ network characteristics using E-Net software, and 3) identifying the significant variables that influence farmers to access knowledge, use and reuse of PBs a Binary Logistic Regression (LR) was applied. The first result disclosed that the main PBs topics discussed were technical positioning, the need to use PBs, knowledge of PBs, and organic PBs. We noted that farmers have specific features: they have a high school diploma and a bachelor's degree; they are specialised in fruits and cereals farming, and they are managers and members of a professional organisation. The second result showed results of SNA: 1) PBs seem to become generally a common argument for farmers who have already exchanged fertiliser information with their alters; 2) we disclosed a moderate heterogeneity in the networks, farmers have access to information mainly from acquaintances and professionals, and 3) we revealed that networks have a relatively low density and alters are not tightly connected to each other. Farmers have a brokerage position in the networks controlling the flow of information about the PBs. LR revealed that both the farmers’ attributes and the networks’ characteristics influence growers to know, use and reuse PBs.
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Objective: The aims of this thesis were to analyze the application mode of the universal adhesives (UA) and to give instructions for clinical procedures. The etching mode of UA on the bond strength to dentin and on the risk of retention, marginal discoloration, marginal adaptation and post-operative sensitivity (POS) was analyzed by two systematic reviews. Three in vitro studies were conducted: 1) evaporation mode of a UA on coronal dentin; 2) cementation approach on radicular dentin; 3) adhesion of metal brackets to enamel. Materials and methods: Two systematic review were conducted firstly, then in vitro study to investigate the evaporation mode in presence or not of pulpal pressure by means of μTBS, and the enzymatic activity using in situ zymography, at T0 and T6. The cementation of a fiber into radicular dentin with different resin-cements was studied, by push-out bond strength evaluation. Orthodontic brackets were cemented according to 4 adhesive protocols and shear bond strength test was conducted. Two adhesive removal techniques were evaluated, and spectrophotometry was used. Results: The probability of POS occurrence was less in SE. SEE approach seems to perform better than SE. Air-drying resulted in higher μTBS. Suction-evaporation, aging and ER mode increased MMPs activity. Differences in NL expression were present at T0 for fiber post study, and the aging produced an increase in marginal infiltration. Brackets cemented with new universal cement with previous etchant application showed good μTBS values. Conclusion: SEE performed better than SE and TE with UA in terms of uTBS. Evaporating with air-drying is better for UA in terms of uTBS and enzymatic activity. Aging and choice of resin cement for cementation of fiber posts influenced the PBS. Brackets cementation with a new resin- cement seems to offer the highest bond strength and leaves more cement remnants after the bracket removal.
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The impellent global environmental issues related to plastic materials can be addressed by following two different approaches: i) the development of synthetic strategies towards novel bio-based polymers, deriving from biomasses and thus identifiable as CO2-neutral materials, and ii) the development of new plastic materials, such as biocomposites, which are bio-based and biodegradable and therefore able to counteract the accumulation of plastic waste. In this framework, this dissertation presents extensive research efforts have been devoted to the synthesis and characterization of polyesters based on various bio-based monomers, including ω-pentadecalactone, vanillic acid, 2,5-furan dicarboxylic acid, and 5-hydroxymethylfurfural. With the aim of achieving high molecular weight polyesters, different synthetic strategies have been used as melt polycondensation, enzymatic polymerization, ring-opening polymerization and chain extension reaction. In particular, poly(ethylene vanillate) (PEV), poly(ω-pentadecalactone) (PPDL), poly(ethylene vanillate-co-pentadecalactone) (P(EV-co-PDL)), poly(2-hydroxymethyl 5-furancarboxylate) (PHMF), poly(ethylene 2,5-furandicarboxylate) (PEF) with different amount of diethylene glycol (DEG) unit amount, poly(propylene 2,5-furandicarboxylate) (PPF), poly(hexamethylene 2,5-furandicarboxylate), (PHF) have been prepared and extensively characterized. To improve the lacks of poly(hydroxybutyrate-co-valerate) (PHBV), its minimal formulations with natural additives and its blending with medium chain length PHAs (mcl-PHAs) have been tested. Additionally, this dissertation presents new biocomposites based on polylactic acid (PLA), poly(butylene succinate) (PBS), and PHBV, which are polymers both bio-based and biodegradable. To maintain their biodegradability only bio-fillers have been taken into account as reinforcing agents. Moreover, the commitment to sustainability has further limited the selection and led to the exclusive use of agricultural waste as fillers. Detailly, biocomposites have been obtained and discussed by using the following materials: PLA and agro-wastes like tree pruning, potato peels, and hay leftovers; PBS and exhausted non-compliant coffee green beans; PHBV and industrial starch extraction residues.
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Abdominal aortic aneurysm is the pathological dilation of the abdominal tract of the aorta and, if left untreated, could undergo rupture with a mortality rate of up to 90%. EVAR is the most common method for AAA treatment consisting in the internal coverage of the aorta with a metallic stent to isolate the aneurysmatic segment from the systemic circulation. Although EVAR technical success rate is high, reinterventions are common. Among the causes of reinterventions typeII endoleaks are the most frequent and consist in retrograde blood flow into the aneurysmal sac from collateral aortic branches. Continued perfusion of the aneurysm sac may lead to aneurysm rupture, therefore AAA sac embolization is performed using metallic coils. However, the presence of artifacts caused by the presence of metallic coils is a limitation because they are radiopaque and can hamper the endoleak during imaging follow-up. This study is aimed at developing a biocompatible hydrogel that could be injected into the aneurysmal sac and may allow a selective intraprocedural sac embolization to reduce post procedural typeII endoleak and eventual AAA rupture. P(BT75BSI25) was synthesized by polycondensation and its biocompatibility tested to assess whether the polymers had no toxic effects. HUVEC cell line was used to mimic the environment in which the polymer would be in contact with, PBS was used as a positive control and MTT assay was performed to evaluate cellular viability after being in contact with the hydrogel. MTT assay showed no significant difference between PBS and P(BT75BSI25), thus the polymer is biocompatible, as confirmed by the analysis of apoptosis by flow cytometry. An aromatic copolymer was obtained via polycondensation and was found to be biocompatible in contact with endothelial cells. This suggests that the hydrogel could be potentially used in the clinical setting for the treatment of type II endoleak after EVAR.
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Questo elaborato tratta il ruolo dei transistor elettrochimici microfabbricati (OECTs) nel campo della Bioelettronica. Nello specifico, il focus della tesi ruota attorno alla categoria di OECTs basati su poli(3,4-etilenediossitiofene)(PEDOT) con drogaggio a base di poli(3,4-etilenediossitiofene)(PSS) a dare il PEDOT:PSS. Nella struttura del seguente elaborato, il primo capitolo è dedicato all’introduzione dei polimeri conduttori organici; materiali che hanno suscitato interesse grazie alle loro proprietà conduttive coniugate a un’alta stabilità, costi di produzione convenienti e alta riproducibilità; infine la biocompatibilità e le proprietà di trasduzione di informazioni attinenti al campo della biologia in segnale elettronico li ha resi lo strumento di maggior interesse nel campo della bioelettronica. Particolare focus è posto sulla categoria degli OECTs basati su PEDOT:PSS, sulle loro caratteristiche, la modellizzazione ed il ruolo del polimero d’interesse. Ciò è trattato nel secondo capitolo assieme ai regimi di funzionamento di questi dispositivi. Nel seguito si sono riportate le procedure seguite per la realizzazione dei dispositivi studiati: dalla preparazione del substrato ai processi litografici mirati alla creazione di un pattern per il circuito, fino alla deposizione per spin-coating del polimero in soluzione. Si sono descritti e chiariti il ruolo degli elementi del dispositivo, quali elettrodi ed elettrolita nella conducibilità del canale. Si è proceduto a descrive il set up strumentale e la strumentazione. Nell’ultimo capitolo si descrivono le misure sperimentali svolte e si commentano i risultati. Le misure svolte sul dispositivo constano innanzitutto della caratterizzazione dello stesso, previa analisi a vari voltaggi forniti sul gate e per varie geometrie del canale.