971 resultados para Soga, Tokimune, 1174-1193
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Recently there has been a considerable interest in dynamic textures due to the explosive growth of multimedia databases. In addition, dynamic texture appears in a wide range of videos, which makes it very important in applications concerning to model physical phenomena. Thus, dynamic textures have emerged as a new field of investigation that extends the static or spatial textures to the spatio-temporal domain. In this paper, we propose a novel approach for dynamic texture segmentation based on automata theory and k-means algorithm. In this approach, a feature vector is extracted for each pixel by applying deterministic partially self-avoiding walks on three orthogonal planes of the video. Then, these feature vectors are clustered by the well-known k-means algorithm. Although the k-means algorithm has shown interesting results, it only ensures its convergence to a local minimum, which affects the final result of segmentation. In order to overcome this drawback, we compare six methods of initialization of the k-means. The experimental results have demonstrated the effectiveness of our proposed approach compared to the state-of-the-art segmentation methods.
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This dissertation deals with the period bridging the era of extreme housing shortages in Stockholm on the eve of industrialisation and the much admired programmes of housing provision that followed after the second world war, when Stockholm district Vällingby became an example for underground railway-serviced ”new towns”. It is argued that important changes were made in the housing and town planning policy in Stockholm in this period that paved the way for the successful ensuing period. Foremost among these changes was the uniquely developed practice of municipal leaseholding with the help of site leasehold rights (Erbbaurecht). The study is informed by recent developments in Foucauldian social research, which go under the heading ’governmentality’. Developments within urban planning are understood as different solutions to the problem of urban order. To a large extent, urban and housing policies changed during the period from direct interventions into the lives of inhabitants connected to a liberal understanding of housing provision, to the building of a disciplinary city, and the conduct of ’governmental’ power, building on increased activity on behalf of the local state to provide housing and the integration and co-operation of large collectives. Municipal leaseholding was a fundamental means for the implementation of this policy. When the new policies were introduced, they were limited to the outer parts of the city and administered by special administrative bodies. This administrative and spatial separation was largely upheld throughout the period, and represented as the parallel building of a ’social’ outer city, while things in the inner ’mercantile’ city proceeded more or less as before. This separation was founded in a radical difference in land holding policy: while sites in the inner city were privatised and sold at market values, land in the outer city was mostly leasehold land, distributed according to administrative – and thus politically decided – priorities. These differences were also understood and acknowledged by the inhabitants. Thorough studies of the local press and the organisational life of the southern parts of the outer city reveals that the local identity was tightly connected with the representations connected to the different land holding systems. Inhabitants in the south-western parts of the city, which in this period was still largely built on private sites, displayed a spatial understanding built on the contradictions between centre and periphery. The inhabitants living on leaseholding sites, however, showed a clear understanding of their position as members of model communities, tightly connected to the policy of the municipal administration. The organisations on leaseholding sites also displayed a deep co-operation with the administration. As the analyses of election results show, the inhabitants also seemed to have felt a greater degree of integration with the society at large, than people living in other parts of the city. The leaseholding system in Stockholm has persisted until today and has been one of the strongest in the world, although the local neo-liberal politicians are currently disposing it off.
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L’oggetto della presente tesi progettuale riguarda l’analisi di funzionalità e usabilità per il sito www.motorvalley.it e il conseguente supporto dello sviluppo di una nuova release. Si tratta di un lavoro atto sia ad aumentare i visitatori e il volume di traffico verso il sito, sia a vendere più pacchetti turistici e promuovere eventi legati al circuito Motor Valley.
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L’oggetto della tesi di dottorato è costituito, nel quadro delle reciproche relazioni tra assetti territoriali e sviluppo economico, dalla dimensione giuridica del governo del territorio. Il diritto del governo del territorio, infatti, sta attraversando, con un ritmo ed una intensità crescenti, una fase di profonde e non sempre lineari trasformazioni. Questi mutamenti, lungi dal limitarsi ad aspetti specifici e particolari, incidono sui «fondamentali» stessi della «materia», arrivando a mettere in discussione le ricostruzioni teoriche più accreditate e le prassi applicative maggiormente consolidate. A dispetto della rilevanza delle innovazioni, però, la dimensione giuridica del governo del territorio seguita ad essere un campo segnato da una notevole continuità ed ambiguità di fondo, dove le innovazioni stesse procedono di pari passo con le contraddizioni. Un’ambiguità che, fatalmente, si riflette sull’azione delle pubbliche amministrazioni cui sono attribuiti compiti in materia. Queste, infatti, trovandosi spesso tra l’«incudine» (delle innovazioni) ed il «martello» (delle contraddizioni), sono costrette ad operare in un contesto fortemente disomogeneo e disarticolato già sul piano normativo. Da qui deriva, altresì, la difficoltà di restituirne una cifra complessiva che non sia la riproposizione di piatte descrizioni del processo di progressivo, ma costante incremento della «complessità» - normativa, organizzativa e funzionale - del sistema giuridico di disciplina del territorio, a cui corrisponde ciò che appare sempre di più come una forma implicita di «rinuncia» a logiche e moduli d’azione più o meno unitari nella definizione degli assetti territoriali: in questo senso, pertanto, vanno lette le ricorrenti affermazioni relative allo stato di crisi che, anche prescindendo dai difetti congeniti della disciplina per come si è venuta giuridicamente a configurare, caratterizza il sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica. Si spiega così perché, nonostante il profluvio di interventi da parte dei diversi legislatori, specialmente regionali, si sia ancora ben lontani dal fornire una risposta adeguata ai molteplici profili di criticità del sistema giuridico di disciplina del territorio: tra i quali, su tutti, va sicuramente menzionata la sempre più marcata asimmetria tra la configurazione «ontologicamente» territoriale e spaziale degli strumenti cui si tende a riconoscere la funzione di «motore immobile» dei processi di governo del territorio - i piani - e la componente temporale degli stessi in relazione alle vorticose modificazioni del contesto socio-economico di riferimento. Né, a dire il vero, gli «antidoti» alla complessità, via via introdotti in sede regionale, sembrano aver sortito - almeno fino ad ora - gli effetti sperati. L’esito di tutto ciò, però, non può che essere il progressivo venir meno di logiche unitarie e, soprattutto, «sistemiche» nella definizione degli assetti territoriali. Fenomeno, questo, che - paradossalmente - si manifesta con maggiore intensità proprio nel momento in cui, stante il legame sempre più stretto tra sviluppo socio-economico e competitività dei singoli sistemi territoriali, l’ordinamento dovrebbe muovere nella direzione opposta. Date le premesse, si è dunque strutturato il percorso di ricerca e analisi nel modo seguente. In primo luogo, si sono immaginati due capitoli nei quali sono trattati ed affrontati i temi generali dell’indagine e lo sfondo nel quale essa va collocata: le nozioni di governo del territorio e di urbanistica, nonché quella, eminentemente descrittiva, di governo degli assetti territoriali, i loro contenuti e le funzioni maggiormente rilevanti riconducibili a tali ambiti; la tematica della competitività e degli interessi, pubblici, privati e collettivi correlati allo sviluppo economico dei singoli sistemi territoriali; la presunta centralità riconosciuta, in questo quadro, al sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica in una prospettiva promozionale dello sviluppo economico; ma, soprattutto, i riflessi ed i mutamenti indotti al sistema giuridico di disciplina del territorio dall’azione delle dinamiche cosiddette glocal: questo, sia per quanto concerne le modalità organizzative e procedimentali di esercizio delle funzioni da parte dei pubblici poteri, sia per quanto attiene, più in generale, alla composizione stessa degli interessi nella definizione degli assetti territoriali. In secondo luogo, si è reputato necessario sottoporre a vaglio critico il sistema pianificatorio, cercando di evidenziare i fattori strutturali e gli ulteriori elementi che hanno determinato il suo insuccesso come strumento per realizzare le condizioni ‘ottimali’ per lo sviluppo economico delle collettività che usano il territorio. In terzo luogo, poi, si è rivolto lo sguardo al quadro delle soluzioni individuate dalla normativa e, per certi versi, offerte dalla prassi alla crisi che ha investito il sistema di pianificazione del territorio, soffermandosi, specificatamente e con approccio critico, sull’urbanistica per progetti e sull’urbanistica consensuale nelle loro innumerevoli articolazioni e partizioni. Infine, si è provato a dar conto di quelle che potrebbero essere le linee evolutive dell’ordinamento, anche in un’ottica de jure condendo. Si è tentato, cioè, di rispondere, sulla base dei risultati raggiunti, alla domanda se e a quali condizioni il sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica possa dirsi il modello preferibile per un governo degli assetti territoriali funzionale a realizzare le condizioni ottimali per lo sviluppo economico.
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This in situ study evaluated the discriminatory power and reliability of methods of dental plaque quantification and the relationship between visual indices (VI) and fluorescence camera (FC) to detect plaque.
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High protein diets have been shown to improve hepatic steatosis in rodent models and in high-fat fed humans. We therefore evaluated the effects of a protein supplementation on intrahepatocellular lipids (IHCL), and fasting plasma triglycerides in obese non diabetic women.