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Con l’aumentare del livello delle manifestazioni sportive d’élite, la biomeccanica dello sport è diventata uno strumento fondamentale per permettere agli atleti di tenere il passo con le difficoltà legate alla competizione. Per riuscire in questo compito, vengono integrate tecnologie sempre più avanzate e fra queste spicca l’elettromiografia di superficie. L’obbiettivo di questo lavoro consiste in una revisione della letteratura per vedere come l’EMG permetta di studiare l’attivazione coordinata di più muscoli ad un’articolazione o ad un intero arto, valutandone le sinergie muscolari, e capire quali vantaggi questo possa portare alla ricerca sportiva. Lo studio è stato limitato all’ambito del ciclismo e della corsa in quanto discipline in cui questa tecnologia è più utilizzata. I risultati hanno mostrato come lo studio delle sinergie muscolari permetta di raggiungere una comprensione più profonda del movimento e come le tecniche di allenamento possano sfruttare questa conoscenza per monitorare gli atleti e raggiungere strategie motorie sempre più efficienti.
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La struttura di un ospedale è notevolmente complessa nella sua organizzazione e conduzione, ed è per di più sollecitata a continue trasformazioni di carattere tecnologico ed organizzativo. Pertanto è essenziale, in una struttura sanitaria, il ruolo svolto dall’Ingegneria Clinica, che è quello dell’applicazione dei metodi e delle competenze specifiche proprie dell’ingegneria all’organizzazione, alla gestione e all’uso sicuro ed appropriato della strumentazione biomedica. Il seguente elaborato tratta le verifiche di sicurezza delle apparecchiature elettromedicali (EM) con una particolare attenzione agli aspetti normativi che le contraddistinguono e al ruolo dell’ingegnere clinico. Parlare di sicurezza per le tecnologie biomediche, significa garantire l’utilizzo delle stesse in assenza di rischi per l’utilizzatore e per il paziente, perciò il concetto di rischio è analizzato accuratamente. Oltre alla manutenzione correttiva è compito dell’ingegnere clinico programmare strategie di manutenzione preventiva per ottimizzare la durata fisiologica degli apparecchi EM e garantirne la qualità delle prestazioni erogate a lungo termine. L’utilizzo o il semplice invecchiamento di una qualsiasi apparecchiatura ne provoca infatti l’usura dei materiali e la deriva delle caratteristiche, aumentando la probabilità di guasto ed avaria. Pertanto la definizione di procedure di verifica elettrica periodica diventa fondamentale per l’individuazione di gran parte di quelle situazioni di compromissione della sicurezza che sono causa di danni e incidenti. Il loro scopo è quello di accertarsi che un’apparecchiatura abbia mantenuto nel tempo le caratteristiche di sicurezza dichiarate dal produttore e certificate dalla marcatura di conformità CE. Per completare l’iter di verifica di sicurezza e definirne il livello minimo accettabile è essenziale eseguire, oltre alle verifiche elettriche, le verifiche funzionali per valutare l’efficacia delle singole funzioni e prestazioni.
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Il Covid-19 ha obbligato a riorganizzare le attività didattiche in base alle esigenze connesse al contenimento dei contagi. Nell’affrontare l’emergenza, i dispositivi elettronici e la connettività sono risultati fondamentali per la sostituzione della didattica in presenza con quella a distanza. L’impatto è stato critico, ma ha costretto anche i più scettici a adeguare la propria offerta formativa, per rispondere alle necessità emerse e per non interrompere la relazione educativa e il processo di apprendimento attivato con i propri alunni. Ciò ha rappresentato un punto di rottura ma anche di svolta per il sistema scolastico, che ha dovuto riconoscere la centralità degli strumenti tecnologici nell’attivazione di ambienti digitali per l’apprendimento, in grado di coinvolgere e connettere insegnanti e studenti anche fuori dall’aula. Questo ha ridotto il divario tra generazioni, inducendo molti docenti a sperimentare le nuove tecnologie con più naturalezza, accelerando il cambiamento già prefigurato nel PNSD e nelle Raccomandazioni Europee. Per orientare le nuove generazioni all’uso consapevole delle nuove tecnologie, la mediazione didattica operata dal docente assume un ruolo centrale per facilitare gli apprendimenti, affiancando i new media a quelli tradizionali. A tal proposito la scelta degli approcci pedagogici e delle metodologie didattiche si rivela essenziale, quindi sono stati esaminati gli apporti che possono fornire le varie teorie e studi per strutturare la propria proposta didattica. Sono stati presi in esame alcuni strumenti digitali in grado di attivare strategie didattiche innovative e inclusive, che ho sperimentato nel percorso universitario e messo in atto durante il tirocinio. In quest’ottica, tenendo conto del contesto scolastico di riferimento, del curricolo verticale esplicitato nel PTOF e dei bisogni educativi degli alunni, sono state proposte due UA in una classe terza della scuola secondaria di primo grado Carlo Pepoli di Bologna.
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Oggigiorno l'individuazione diagnostica precoce della SARS-CoV-2 attraverso tamponi molecolari è fondamentale per interrompere la trasmissione del virus. Tuttavia, il monitoraggio della diffusione virale attraverso il test standard di RT-qPCR individuale comporta un elevato costo per ciascun tampone nasofaringeo analizzato e i reagenti chimici per l’estrazione dell’RNA virale sono sempre meno disponibili. Per ovviare a tali ostacoli, è stata ripresa la tecnica di group testing, sviluppata per la prima volta da Dorfman nel 1943 per individuare i soggetti affetti da sifilide prima del loro arruolamento. Questa strategia minimizza il numero di test condotti su un insieme di campioni: se un gruppo di n campioni risulta negativo, allora la condizione di ciascuno di essi è stata determinata mediante un solo test invece che con n test individuali. Negli ultimi due anni sono state sviluppate strategie in grado di migliorare le prestazioni del test di gruppo: per scenari a bassa prevalenza l’algoritmo dell’ipercubo rileva un singolo campione positivo in pool con dimensioni fino a 100 campioni attraverso due o più turni di test; invece, il P-BEST utilizza un solo turno di analisi, ma le dimensioni massime dei pool sono più ridotte. Per scenari ad alta prevalenza (10%) il team italiano dell’Università di Bologna ha progettato un metodo che identifica e rileva i membri infetti con un solo turno di test. Tuttavia, affinché il group testing sia efficace come l’analisi individuale dei tamponi molecolari, è necessario minimizzare l’effetto di diluizione, correlato alla dimensione del pool e causa di insorgenza di falsi negativi, nonché di un calo nella sensibilità nei test. I dati ottenuti da questi studi hanno dimostrato che questa strategia offre grandi potenzialità. Essa è essenziale per le indagini di routine della popolazione e concede vantaggi amplificati soprattutto se vengono testati soggetti quotidianamente in contatto tra loro, come famiglie o colleghi di lavoro.
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La pubblicità – quella televisiva passando poi a quella sul web e sui social – subisce numerose trasformazioni che investono soprattutto i metodi comunicativi con cui sviluppare la propria narrazione. Oggi, di fatto, il mondo della pubblicità non si limita alla sola sponsorizzazione di un brand e dei suoi prodotti, ma si cala sempre più nelle dinamiche sociali, civili ed economiche che caratterizzano il nostro quotidiano. La comunicazione commerciale, dunque, si prefigge di essere il più inclusiva possibile, di coinvolgere storie, situazioni e personaggi che, nella pubblicità del “passato”, sarebbero stati esclusi totalmente o rappresentati in modo stereotipato. Se risulta possibile affermare che, nel panorama mediale odierno, si stia rivolgendo maggiore attenzione alle tematiche LGBTQ+, alle lotte contro la discriminazione di genere e all’ingaggio di personaggi appartenenti alla comunità queer, è altrettanto vero affermare come sia ancora possibile ricadere in rappresentazioni stereotipate e strategie di marketing che si fingono inclusive, solo per cavalcare l’onda del successo di eventi quali il Pride. All’interno di questo elaborato si andrà, in primis, a tracciare la storia culturale della comunità LGBTQ+ e ad approfondire come sia evoluta la sua presenza nei diversi media audiovisivi – dal cinema alle serie tv fino alla pubblicità. Ci si concentrerà poi sugli stereotipi ancora ricorrenti in pubblicità televisiva, ossia quello di genere. L’obiettivo della tesi è verificare se sia giusto parlare di inclusione o se si tratti solo una mera strategia di marketing, ossia di rainbow-washing, quando i brand si avvalgono di immagini e di personaggi LGBTQ+ nei propri spot. Nel capitolo finale, attraverso di un’analisi qualitativa di n. 100 spot televisivi americani, si andranno ad evidenziare i trend LGBTQ+, ossia in che modo oggi le pubblicità statunitensi sviluppano immagini, simboli, personaggi e storie LGBTQ+, realmente positive ed inclusive, in pubblicità.
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L’idea di questa tesi nasce da due riflessioni maturate in parallelo nel corso del mio percorso di tirocinio e nate, più in generale, durante quello di studi. La prima è relativa ai tentativi di convergenza tra arte, scienza e cultura in linea con le strategie di pianificazione comunitarie del futuro, e la seconda sul tema del Service Design e in particolare dello Human Centered Design, considerato, nell’analisi di questo lavoro, insufficiente a inquadrare e cogliere interamente il sistema relazionale entro cui è contestualizzato l’utente-cittadino, o più in generale il soggetto per cui si progetta e si pianifica. Un primo passaggio concettuale e progettuale derivato da queste riflessioni è stato quindi quello dello spostamento del focus del servizio dall’esclusività dell’utente all’inclusività dell’utente inserito in un ambiente, in considerazione del bisogno latente e ultimo di ogni essere umano: una convivenza e una relazione sana e cosciente con ciò che lo circonda, sottolineando l’importanza della molteplicità di relazioni che legano ogni individuo al contesto in cui è inserito. Il progetto di tesi si pone infatti l’obiettivo di ribaltare la narrazione negativa e il graduale allontanamento degli abitanti di Ravenna dalle grandi aree naturali che circondano la città, attraverso un servizio di promozione che integri attività di produzione artistica e culturale con percorsi di ingaggio, sensibilizzazione e confronto dei cittadini e degli artisti stessi. Il servizio progettato è stato concretizzato in un sistema di valorizzazione artistica tramite residenze per ambienti naturali mirato alla diffusione di una nuova consapevolezza ecologica e territoriale nella popolazione. È stato sviluppato partendo da un evento di lancio site-specific per giungere alla definizione di un format idealmente replicabile ed espandibile per qualsiasi territorio in cui ve ne fosse bisogno.
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A causa del riscaldamento globale, tutti i settori produttivi sono incentivati ad attuare strategie e tecnologie volte a ridurre le emissioni climalteranti. Per il settore agricolo, una gestione più sostenibile del suolo permetterebbe di rimuovere CO2 dall’atmosfera, stoccandola come C organico nel suolo. Il presente studio si pone l’obiettivo di quantificare gli impatti della produzione dell’uva e del vino imbottigliato dal punto di vista degli aspetti ambientali più rilevanti, approfondendo particolarmente il cambiamento climatico attraverso la metodologia Life Cycle Assessment (LCA). Inoltre, attraverso la determinazione delle dinamiche del C organico nel suolo mediante il modello RothC, lo studio cerca di capire se l'integrazione dei risultati di uno studio LCA con quelli del modello RothC possano fornire informazioni aggiuntive utili a un miglioramento della performance ambientale del prodotto agricolo. Il caso studio riguarda due aziende vitivinicole, situate in Emilia-Romagna che attuano due diverse tipologie di gestione (naturale e convenzionale). La metodologia LCA è stata applicata ad entrambi gli scenari selezionando i parametri metodologici più appropriati a seconda dello scenario in esame, e.g. i confini del sistema e l’unità funzionale, mentre, il modello RothC è stato applicato unicamente alla fase di coltivazione dell’uva. I risultati LCA mostrano le migliori prestazioni per la produzione dell’uva dell’azienda naturale per quasi tutte le categorie d’impatto, incluso il cambiamento climatico. Nella produzione del vino imbottigliato, la fase di coltivazione e quella di imbottigliamento risultano le più impattanti. I risultati di RothC evidenziano invece migliori prestazioni da parte dell’azienda convenzionale. L’integrazione dei risultati LCA con quelli di RothC rappresentano dunque un’operazione cruciale nel determinare quale sia l’effettivo impatto delle aziende agricole sul cambiamento climatico e come migliorarlo in futuro.
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Ad oggi, misurare grandezze fisiche in maniera pratica, distribuita e sostenibile è di grande importanza al fine di poter attivare strategie di digitalizzazione di qualsiasi applicazione: da quelle industriali con robotica collaborativa, fino alla domotica o tecnologia indossabile. La sfida di oggi consiste nel poter creare dei sensori che possano abilitare questi contesti, risultando efficienti, a basso consumo energetico e sostenibili in termini di materiali e componenti utilizzati. L’obiettivo della tesi è infatti quello di valutare una classe innovativa di sensori con principio di funzionamento capacitivo che risultino facili da progettare, fabbricare ed utilizzare. Nello specifico, due tipologie di sensore sono state sviluppate: uno per la misura di forza, l’altro per la misura angolare. Entrambi i dispositivi sono stati realizzati con materiale elastomerico a base di silicone, accoppiato con elettrodi conformi, in un sistema capacitivo deformabile. All’interno di questi sistemi, sono state ricavate delle camere per il contenimento di un fluido dielettrico al fine di poter monitorare lo spostamento del fluido per la misura capacitiva. La tesi riporta le linee guida principali per la progettazione di sensori che utilizzino componenti elastomerici sia conduttori che dielettrici, in combinazione con un fluido per una misura capacitiva. Successivamente, sono riportati tutti gli step di fabbricazione delle due architetture di sensore realizzate, discutendo i vari passaggi ed elencando i materiali utilizzati. Infine, le performance dei due sensori sono valutate sulla base dei risultati di una campagna sperimentale dedicata, eseguita su due setup di banco prova distinti progettati per testare la forza applicata per il primo sensore, e l’angolo di inclinazione per il secondo. Nelle conclusioni viene riportata la valutazione dell’efficienza di questi due sensori, insieme alle evoluzioni future per rendere questa proposta tecnologica affidabile e ad alte prestazioni.
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Nel panorama attuale dei media audiovisivi caratterizzato da un’ampia quantità di contenuti e da modalità diverse per fruirli è fondamentale per i distributori riuscire a emergere tra la concorrenza. In particolar modo, nel settore televisivo dove ci sono tante opportunità di visione per i consumatori, che possono scegliere tra diverse tipologie di canali i quali offrono multiple modalità di accesso e per la fruizione dei propri contenuti. L’obiettivo dello studio è mostrare la rilevanza della strategia di branding della propria impresa televisiva per riuscire nell’intento di differenziarsi dalla concorrenza e promuoversi, facendo arrivare al pubblico la propria value proposition, l’identità dell’attività in questione. Il TV branding impatta sulle scelte comunicative, valoriali, grafiche, visive e sonore del player televisivo, ma influenza anche le decisioni sul prodotto e i conduttori. Rappresenta la costruzione del brand nella sua interezza. Nel lavoro ci sarà un’analisi sul complesso scenario del mercato televisivo attuale per passare ad analizzare i vari punti dell’attività di branding che i vertici delle imprese televisive devono curare per creare valore e spiccare tra la concorrenza. Infine, il progetto converge sull’analisi dell’attività di marketing di tre casi, che si diversificano tra loro per le aree di business che coprono e per le differenti strategie di branding, ma i contenuti sportivi fanno da trade union tra queste realtà. Sky Sport è il player leader del settore della produzione e distribuzione di contenuti sportivi e opera in modalità multicanale. Eurosport è il player dedicato allo sport di Discovery, “la casa degli sport olimpici”. La strategia adottata per la fruizione dei contenuti sportivi è multipiattaforma. Infine, l’analisi verte sull’unicità del caso DAZN, l’OTT esclusivamente dedicata allo sport. DAZN mira a cambiare le modalità di vivere i contenuti sportivi. L'OTT sportiva rivolge attenzione alla valorizzazione del proprio brand.
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Il presente elaborato nasce dalla volontà di mettere in luce l’interpretazione in ambito sportivo, analizzando, in particolare, le caratteristiche dell’interpretazione delle interviste sia nella resa dialogica che attraverso i sottotitoli. Scopo della tesi è quello di rilevare il grado di adeguatezza dell'interpretazione delle interviste sportive nella lingua italiana. Il primo capitolo intende esplorare le caratteristiche generali di tali interviste intese come genere. Dapprima vengono individuate le modalità prevalenti e le specificità dell’interpretazione nell’ambito sportivo, quindi vengono approfondite le peculiarità e gli aspetti essenziali dell'interpretazione dialogica e della sottotitolazione in tale ambito. Nel secondo capitolo viene definita la figura dell'interprete sportivo, vengono quindi descritte le sue principali competenze professionali. Nel terzo ed ultimo capitolo ha luogo lo studio sperimentale di una serie di interviste sportive, dei metodi e delle tecniche della loro interpretazione nella lingua russa (interpretazione dialogica e sottotitolazione). Tale studio ci permette di identificare gli errori più comuni ed al contempo di trovare delle soluzioni costruttive durante l'interpretazione. Il nostro obiettivo è delineare delle strategie e raccomandazioni efficaci che possano essere messe in pratica al fine di facilitare e migliorare l'interpretazione e la sottotitolazione delle interviste nell’ambito sportivo.
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Nel panorama videoludico, Final Fantasy IX occupa un posto d’onore. Nonostante conti più di vent’anni alle spalle, rimane in vetta alle classifiche dei titoli Final Fantasy più amati, soprattutto grazie al suo cast di personaggi. Il suo successo, tuttavia, non gli è valso una rivisitazione della sua localizzazione, la stessa dalla prima pubblicazione del gioco che continua a presentare imprecisioni, interpretazioni errate e scelte riguardanti la caratterizzazione dei personaggi che meriterebbero un aggiornamento secondo le linee guida e gli standard odierni. Questo elaborato ha come obiettivo una proposta di ritraduzione di Final Fantasy IX, per modernizzare la lingua non solo dal punto di vista dei dialetti, utilizzati nella versione originale e qui sostituiti da altre strategie, ma anche dell’aderenza al testo originale, restituendo ad alcuni personaggi la caratterizzazione che hanno nella versione giapponese del gioco. Si analizza il giapponese seguendo lo yakuwarigo (Kinsui, 2017), un particolare concetto della lingua giapponese secondo il quale a ogni personaggio viene assegnato un linguaggio mettendone in luce alcuni tratti del loro modo di essere. Si procede all’elaborazione di strategie di traduzione che colmino l’assenza di un concetto simile nella lingua italiana, giocando sui registri linguistici e scelte sintattiche e lessicali pensate appositamente per ogni personaggio. Si analizzano inoltre altri aspetti riguardanti nello specifico la lingua giapponese, come i diversi gradi di formalità e quale effetto abbiano sul testo. Un’analisi di questo tipo risulta funzionale alla resa in italiano di particolarità così legate alla lingua giapponese. Pur perdendo alcune sfumature nel passaggio tra una lingua e l’altra, si tratta pur sempre di un tentativo di aderenza al testo di partenza che permette ai giocatori di fruire di un’esperienza quanto più simile a quella del testo originale.
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La tesi si incentra sulla grande varietà di tipologie edilizie dell’insediamento appenninico che in passato non sono state coinvolte nelle dinamiche e nelle strategie politiche di sviluppo ma sono state protagoniste di avvenimenti bellici e di stragi che le hanno trasformate in veri e propri luoghi di memoria. Tale riflessione prende in considerazione il Parco Storico di Monte Sole, cuore dell’Appennino bolognese. Infatti, i manufatti edilizi di queste aree sono testimonianze che l’epoca ha tramandato senza interrogarsi sulla loro utilizzazione futura e che, ad oggi, risultano avulse dal loro valore originario. La tesi propone di rivitalizzare e rifunzionalizzare questi luoghi, per trasformali in nuovi poli attrattori del territorio. Dopo una prima parte di introduzione e di analisi sull’area del Parco, per contribuire a far crescere una più matura consapevolezza del valore culturale degli antichi edifici, viene realizzato un abaco di tutti i beni culturali presenti all’interno dell’area di studio. Nella parte di progetto, sono state individuate alcune priorità progettuali suddivise in maniera tematica, in relazione alle modalità di intervento per la gestione del territorio e la sua tutela. Questi lineamenti strategici sono stati poi applicati ad un ambito di intervento che ha favorito la comprensione della direzione verso cui è necessario impostare la pianificazione operativa. Viene poi preso in considerazione come caso studio specifico il nucleo rurale di Albereda, un insediamento abbandonato caratterizzato da un’antica casa-torre, che viene approfondito con un’ipotesi progettuale volta alla sua riqualificazione e valorizzazione, attraverso l’inserimento e l’innesto di nuovi volumi. Tenendo conto dell’ambito fluviale in cui si inserisce, viene inoltre pianificato un ponte ciclopedonale per mettere in collegamento le sponde opposte del fiume Reno. La rappresentazione è affidata a piante architettoniche, sezioni, viste assonometriche e viste prospettiche.
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La possibilità di avere accesso alle piattaforme streaming consente all’utente di avere a disposizione un vasto catalogo pieno di contenuti multimediali provenienti da ogni parte del mondo. I prodotti audiovisivi, di cui cresce costantemente il numero di consumatori, sono diventati uno dei mezzi principali della globalizzazione e dello scambio tra i popoli: un film o una serie televisiva sono portatori di elementi originari e tipici della cultura del paese che li produce. In questo contesto, risulta evidente l’importanza della traduzione audiovisiva: il compito dei traduttori è tentare di facilitare il contatto tra le culture e la comprensione degli elementi che le caratterizzano, nel passaggio da una lingua a un’altra. Tuttavia, a causa dei limiti derivanti dalla natura audiovisiva di questi testi, non è sempre possibile ottenere un risultato che rispetti il testo di partenza e che allo stesso tempo sia comprensibile allo spettatore. Per questi motivi, i traduttori si trovano spesso costretti a valutare, a seconda della vicinanza tra le due culture, se mantenere, eliminare o gestire con strategie adatte i termini culturospecifici. Dopo aver contestualizzato brevemente le origini e le caratteristiche della traduzione audiovisiva, l’elaborato in oggetto si propone di descrivere gli adattamenti in italiano e in spagnolo di alcune espressioni, collocate in uno specifico contesto culturale, della serie tv statunitense The Marvelous Mrs. Maisel (Amy Sherman-Palladino, 2017), con l’obiettivo di identificare le tecniche di traduzione e il principale approccio, source-oriented o target-oriented, adottato.
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La legge n.92 del 20 agosto 2019 ha introdotto l'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole, con un approccio fortemente interdisciplinare. Nell'elaborato viene proposto lo studio dei sistemi elettorali, con una visione trasversale fra la matematica e l'educazione civica, al fine di rendere consapevoli gli studenti riguardo al nesso fra voto e rappresentanza in democrazia. La scelta del sistema elettorale infatti influisce pesantemente sulla scelta degli organi rappresentanti, generando incongruenze e paradossi. Viene inoltre descritta un'attività didattica proposta ad alcune classi del triennio del liceo classico, presentando gli strumenti e le strategie didattiche utilizzate, volte a stimolare diversi canali cognitivi. L’attività proposta punta ad aumentare la consapevolezza dell’utilizzo della matematica nei sistemi elettorali e a stimolare l’interesse verso la materia. In conclusione dell’elaborato vengono analizzati i risultati di un breve questionario rilasciato agli studenti per valutare l’efficacia dell’attività didattica effettuata.
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Il presente lavoro propone la stesura di un codice in ambiente MATLAB per l'analisi energetica di powertrain ibridi operanti nel ciclo WLTP con il particolare funzionamento del motore termico benzina a punto fisso stechiometrico. Nello specifico, il codice prende dei dati in input tramite un'interfaccia grafica ed avvia una simulazione, i cui risultati principali corrispondono ad emissioni di anidride carbonica per chilometro percorso ed ai chilometri percorsi con un litro di carburante. Queste sono le due grandezze che questo lavoro si prefigge di ottimizzare, dalle quali proviene la scelta del particolare funzionamento del motore termico. Sono state implementate due differenti strategie di controllo, una generale ed una più particolare. La simulazione con la strategia generale è stata applicata a tre differenti scenari reali, con le caratteristiche tecniche di tre veicoli realmente esistenti che vengono inserite nell'interfaccia grafica. I risultati provenienti da queste simulazioni sono stati poi analizzati e discussi nel dettaglio, anche con l'ausilio di grafici a supporto della spiegazione. La strategia di controllo particolare non è stata applicata a scenari reali ma ha portato alla definizione di una ipotetica architettura di powertrain ibrido, alla quale la sopracitata strategia si adatta al meglio. Dopo aver proposto miglioramenti e possibili ulteriori sviluppi di questo lavoro, sono state tratte le conclusioni generali, allargando il tutto al contesto più ampio in cui si va ad inserire.