977 resultados para Gauls in Italy.
Resumo:
Background: sulla base delle evidenze emerse dalle rassegne sistematiche in materia (Johnstone, 1994; Cohen et al.,1998; Robson et al., 2012; Burke et al., 2006; Ricci et al., 2015) si è ipotizzato che la formazione alla salute e sicurezza sul lavoro sia maggiormente efficace quando non è presentata come obbligatoria e venga articolata su più livelli di apprendimento, attraverso metodologie adeguate per ogni livello, con docenti che abbiano caratteristiche corrispondenti allo specifico obiettivo di apprendimento e la cui durata sia parametrata all’obiettivo stesso. Obiettivo di questa ricerca è valutare se esista e quanto sia intensa la relazione causale tra la formazione alla sicurezza sul lavoro e i suoi effetti sul miglioramento delle conoscenze, degli atteggiamenti, dei comportamenti, degli esiti per la salute, del clima di sicurezza aziendale, del controllo comportamentale percepito dai lavoratori, delle condizioni operative e procedure interne, oltre l’eventuale effetto di moderazione determinato da caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti e dal gradimento della formazione. Metodo: la variabile indipendente è costituita dell’intervento formativo erogato, articolato in tre condizioni: formazione obbligatoria, formazione non obbligatoria, gruppo di controllo: sono stati posti a confronto due interventi di pari durata (16 settimane, per 10h complessive), realizzati con identiche modalità (step1 audio-visivo; step2 affiancamento su lavoro da parte del preposto; step3 discussione di auto-casi), ma differenziati rispetto all’essere presentati uno come formazione obbligatoria, l’altro come non obbligatoria. I due gruppi sono anche stati confrontati con un gruppo di controllo per il quale la formazione è prevista successivamente. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale al gruppo con obbligo formativo, senza obbligo formativo, di controllo. Sono stati presi come indicatori (variabili dipendenti) per valutare l’effetto della formazione: I livello – conoscenze: riconoscimento o produzione di un maggior numero di risposte corrette. II livello – atteggiamenti e credenze: maggiore propensione a mettere in atto comportamenti auto ed etero protettivi. III livello – comportamenti: comportamenti osservati più adeguati per la tutela della salute propria e altrui. IV livello – salute: maggior grado di benessere bio-psico-sociale auto-riferito. Le misure di esito consistono nella variazione tra la rilevazione iniziale e ogni rilevazione successiva, sulla base delle diverse misure registrate per ognuno dei quattro livelli dell’intervento formativo. Lo stesso confronto del tempo è stato realizzato per le misure del clima di sicurezza aziendale, del controllo comportamentale percepito dai lavoratori, delle condizioni operative e procedure interne, oltre l’eventuale effetto di moderazione determinato da caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti e dal gradimento della formazione, quest’ultimo misurato solo immediatamente al termine dell’intervento. Risultati: le condizioni di intervento non differiscono in termini di efficacia, la formazione determina infatti gli stessi risultati per i partecipanti del gruppo obbligo formativo e di quello non obbligo, con una significativa differenza post-intervento rispetto al gruppo di controllo. La formazione ha un effetto forte nel miglioramento delle conoscenze che solo parzialmente decade nel tempo, ma comunque mantenendo un livello maggiore rispetto ai valori iniziali. In relazione al miglioramento di atteggiamenti e comportamenti sicuri nel lavoro al Videoterminale, l’effetto della formazione è modesto: per gli atteggiamenti si registra solo un miglioramento verso l’applicazione delle procedure come utili realmente e non come mero adempimento, ma tale effetto decade entro quattro mesi riportando i partecipanti su valori iniziali; i comportamenti invece migliorano nel tempo, ma con deboli differenze tra partecipanti alla formazione e gruppo di controllo, tuttavia tale miglioramento non decade in seguito. Non si registrano invece effetti della formazione nella direzione attesa in termini di esiti per la salute, per il miglioramento del clima di sicurezza e come maggior controllo comportamentale percepito, non risultano nemmeno dati evidenti di moderazione degli effetti dovuti a caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti. Inoltre emerge che il gradimento per la formazione è correlato con migliori atteggiamenti (strumento audio-visivo), il miglioramento del clima di sicurezza e un maggior controllo comportamentale percepito (studio di auto-casi), ovvero gli step che hanno visto l’intervento di formatori qualificati. Infine, la formazione ha determinato migliori condizioni operative e l’adeguamento delle procedure interne. Conclusioni: la presente ricerca ci consente di affermare che la formazione erogata è stata efficace, oltre che molto gradita dai partecipanti, in particolare quando il formatore è qualificato per questa attività (step1 e 3). L’apprendimento prodotto è tanto più stabile nel tempo quanto più i contenuti sono in stretta relazione con l’esperienza lavorativa quotidiana dei partecipanti, mentre negli altri casi il decremento degli effetti è alquanto rapido, di conseguenza ribadiamo la necessità di erogare la formazione con continuità nel tempo. E’ risultato comunque modesto l’effetto della formazione per migliorare gli atteggiamenti e i comportamenti nel lavoro al VDT, ma, al di là di alcuni limiti metodologici, sono obiettivi ambiziosi che richiedono più tempo di quanto abbiamo potuto disporre in questa occasione e il cui conseguimento risente molto delle prassi reali adottate nel contesto lavorativo dopo il termine della formazione. Le evidenze finora prodotte non hanno poi chiarito in modo definitivo se attraverso la formazione si possano determinare effetti significativi nel miglioramento di esiti per la salute, anche eventualmente attraverso interventi di supporto individuale. Inoltre l’assenza di differenze significative negli effetti tra i partecipanti assegnati alla condizione di obbligo e quelli di non obbligo, eccezion fatta in direzione opposta alle attese per la misura del danno da lavoro, suggeriscono che nell’erogare la formazione, occorre sottolineare in misura molto rilevante l’importanza dell’intervento che viene realizzato, anche qualora esistesse una prescrizione normativa cogente. Infine, la ricerca ci ha fornito anche indicazioni metodologiche e misure valide che invitano ad estendere questa formazione, e la sua valutazione di efficacia, a diversi comparti economici e svariate mansioni. Nel fare questo è possibile fare riferimento, e testare nuovamente, un modello che indica la corretta percezione del rischio (conoscenza) come fattore necessario, ma non sufficiente per ottenere, con la mediazione di atteggiamenti favorevoli allo specifico comportamento, azioni sicure, attraverso le quali si rinforza l’atteggiamento e migliorano le conoscenze. La formazione, per raggiungere i propri obiettivi, deve tuttavia agire anche sui meccanismi di conformismo sociale favorevoli alla safety, questi originano da conoscenze e azioni sicure e reciprocamente le rinforzano.
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A presente dissertação tem como objetivo apresentar uma tradução comentada e anotada, para a língua portuguesa, de Il Decameroncino [O pequeno Decameron], do escritor italiano Luigi Capuana (1839-1915), obra publicada em 1901 na Itália. Juntamente a esta tradução comentada, apresentamos um estudo sobre o papel desempenhado por Capuana tanto na literatura, quanto na cultura italiana, tendo se destacado como uma das personalidades que mais contribuíram para a modernização e a atualização da literatura de seu país, através da participação ativa nos debates que se fizeram após o advento da Unificação Italiana.
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Esta pesquisa se detém em verificar a inserção do tema da habitação denominada por Lina Bo Bardi de \"espontânea\", \"primitiva\', \"popular\", na sua obra, no período de 1939 a 1958. Inclui tempos de formação e de primeiras atividades profissionais em solo italiano e os anos iniciais de vida no Brasil, quando ela reside em São Paulo. O núcleo central do estudo desenvolve-se com duas abordagens distintas para o tema: uma teórica, que contempla os escritos de Lina Bo Bardi - ensaios, trabalhos editoriais e jornalísticos - publicados em revistas especializadas; e outra prática, que analisa dois projetos da arquiteta: a Casa de Vidro e a Casa Valéria Piacentini Cirell. Na primeira abordagem, realiza-se um levantamento inicial de conceitos que seriam, na visão de Lina Bo Bardi, inerentes ao trabalho popular, para, no segundo momento, verificar a possível presença desses conceitos na sua prática projetual. Nesse sentido, além de elencar os textos escritos por Lina Bo Bardi no período, procede-se a um levantamento minucioso dos documentos referentes aos projetos das duas casas, incluindo os desenhos e a fortuna crítica de cada uma delas. Cumpre-se a tarefa inicial de organizar em uma seqüência lógica os croquis e os desenhos de projeto, que se encontravam sem data ou anotação de seriação, a qual possibilita a compreensão do procedimento projetual adotado por Lina Bo Bardi. Pretende-se, ao construir essa trajetória de pesquisa, trazer a tona elementos de análise, influências e mananciais de inspiração, que possam contribuir para desvendar os princípios que guiam Lina Bo Bardi ao realizar projetos com resultados tão contrastantes entre si como as duas casas em estudo. Essa Arquiteta que, pela extrema personalidade de sua linguagem, é considerada por alguns historiadores e críticos como \"mestra de si mesma\", e que é alvo de qualificações que situam sua obra como impossível de se moldar a correntes estéticas estabelecidas, concebe uma arquitetura que não privilegia a questão formal e sim princípios previamente definidos.
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The National School Lunch Program (NSLP) has undergone profound changes since its establishment in the 1930s with a primary goal of feeding undernourished school children. Today, the program is under scrutiny for its negative impact on student health and environmental unsustainability. This project investigates the origins of the NSLP, the current status of the program, and opportunities for reform. In view of the program's deficiencies, much can be learned by studying other relevant models for school lunch, such as those used in Italy and France. While recognizing the political realities and budgetary constraints public schools currently confront, the Business Plan applies these lessons in its proposals for rethinking the school lunch program at one Denver public school.
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Este artículo analiza la función de la figura de san Vicente Ferrer en la política de afianzamiento y expansión de la Corona de Aragón en la Italia de mediados del siglo XV y hasta el siglo XVIII. San Vicente Ferrer, clásico innegable de la cultura de la Corona de Aragón, ejerció una extraordinaria influencia en el pensamiento, la predicación y la ortodoxia católicas, así como también, en el tablero de ajedrez de la alta política de fines del siglo XIV y principios del XV. Su influencia fue prácticamente ubicua y omnímoda: predicaba a las masas de casi toda Europa occidental, enfervorizadas por sus dotes oratorias y su dominio de las artes de la predicación, al mismo tiempo que ejercía de consejero de máxima confianza de papas, reyes y gobernantes, escribía densos tratados de teología y filosofía moral, y obraba milagros (más de 900 registrados en su Causa de Canonización). Caló muy hondo, también después de su muerte y durante siglos, en toda Italia, que era el gran escenario de la política y de la cultura humanística y del Renacimiento. Ello se aprovechó por parte de la Corona de Aragón para su expansión en Italia, desde la conquista de Nápoles por Alfonso el Magnánimo. Todo ello se analiza en este estudio a partir de obras de arte (capillas, cuadros, retablos, frescos y mosaicos), nunca tenidas en cuenta en este sentido, pero que, como queda demostrado, son muestra y prueba de esa influencia tanto religiosa como también política de la “figura” de este santo valenciano. Se trata en definitiva del análisis de la poliédrica función de los clásicos.
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Car Fluff samples collected from a shredding plant in Italy were classified based on particle size, and three different size fractions were obtained in this way. A comparison between these size fractions and the original light fluff was made from two different points of view: (i) the properties of each size fraction as a fuel were evaluated and (ii) the pollutants evolved when each size fraction was subjected to combustion were studied. The aim was to establish which size fraction would be the most suitable for the purposes of energy recovery. The light fluff analyzed contained up to 50 wt.% fines (particle size < 20 mm). However, its low calorific value and high emissions of polychlorinated dioxins and furans (PCDD/Fs), generated during combustion, make the fines fraction inappropriate for energy recovery, and therefore, landfilling would be the best option. The 50–100 mm fraction exhibited a high calorific value and low PCDD/F emissions were generated when the sample was combusted, making it the most suitable fraction for use as refuse-derived fuel (RDF). Results obtained suggest that removing fines from the original ASR sample would lead to a material product that is more suitable for use as RDF.
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The crisis affecting European Union, and especially Mediterranean countries, is both an economic and a political crisis. In a broad sense, we can look at the crisis as the result of an internal crisis of the neoliberal model, exacerbating the perceived subordination of politics to the economy, and therefore the deficit of legitimacy and involvement that characterizes both European and national institutions. The decline in support for traditional political organizations and reduction of conventional political participation is accompanied by a process of reinvention of politics, which takes form in grass-root, non conventional participation. New political actors challenge economic and political institution and claim for a renewal of democracy and for a new relation between economy and politics. The article, after comparing steps and dimension of crisis, explores the characteristics of anti- austerity movements in Spain and in Italy, analyzing differences and similarities. Finally, we locate the movilization occurred in these two countries within the context of the global cycles of protest.
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En este artículo analizamos el desarrollo de empresa social en España e Italia en el marco de la crisis económica y social, en términos de difusión y marco jurídico. De esta manera, definimos los confines del “ecosistema” de la empresa social en los dos países e identificamos elementos comunes y especifidades. La hipótesis es que la empresa social representa una herramienta de generación de respuestas proactivas a la crisis, impulsando trayectorias de innovación económica y social, y contribuyendo a un modelo de desarrollo económica y socialmente sostenible. La innovación surge de la capacidad de las empresas sociales de generar respuestas innovativas a demandas emergentes, de su capacidad de crear al mismo tiempo valor social y económico, de satisfacer necesidades individuales y colectivas, de activar dinámicas de cambio de medio y largo plazo, de estimular dinámicas de emprendimiento, de empoderamiento y de valorización en el territorio. Sin embargo, el carácter innovador de la empresa social no surge simplemente de una empresarializacción del Tercer Sector tradicional, y mucho menos como consecuencia de la transferencia de servicios fundamentales del estado a asociaciones, cooperativas y empresas sociales, si con eso se persigue el simple objetivo de reducción de los gastos públicos. Al contrario, detrás de la retórica de la innovación social se puedan esconder proyectos de reducción de los gastos de servicios a través de la reducción de los salarios y de la cualidad de los servicios. El artículo, a partir de la comparación de la difusión del fenómeno y de las perspectivas de desarrollo en España y en Italia, termina con una reflexión crítica sobre las luces y sombras, los riesgos y las oportunidades, relacionados con la difusión de la empresa social, o sea, de la integración de la acción solidaria y la acción económica en prácticas que son al mismo tiempo empresariales y con finalidades sociales.
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This leather-bound volume contains ten handwritten Hebrew texts presumably compiled by Judah Monis in the early 18th century. The pieces range from three to 150 pages on different sized leaves and appear to be in multiple hands. The last page of the volume has the struck-through inscription, "Judah Monis' Book" and accompanies a 44-page text. The texts are unattributed and undated, but have been identified as transcriptions of cabalistic writings and include a short biography of Isaac Luria (1533-1572) and extracts from the work of Luria, Hayyim ben Joseph Vital, Jacob ben Hayyim Zemah, Abraham ben Isaac of Granada, and Naphtali Bachrach. The transcriptions appear to be unattributed and undated.
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Factor markets are a central issue in analyses of farm development and of agricultural sector vitality. Among the different production factors, land is one of the most studied. Several studies seek to estimate the effect of government policy payments on land value or land rental prices. The studies mostly agree that government payments and other types of policy support are significant in explaining land prices and account for a large share of them. In October 2011, the European Commission published a new policy proposal for the common agricultural policy (CAP) up to 2020. The proposed regulation includes a shift from historical to regional payments. The objective of this paper is to provide an ex ante analysis of the impact of the new CAP policy instruments on the land market. In particular, the effect of the regionalisation of payments in Italy is examined. The analysis is based on the use of a mathematical programming model to simulate the changes in land demand for a farm in Emilia Romagna. The results highlight the relevance of the new policy mechanism in determining a change in land demand. Yet the effect is highly dependent on initial ownership of entitlements under the historical payment scheme.
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Among the different production factors, land is the one that most often limits farm development and one of the most studied. The connection between policy and other context variables and land markets is at the core of the policy debate, including the present reform of the Common Agricultural Policy. The proposal of the latter has been published in October 2011 and in Italy it will include the switch of the payment regime from an historical to a regional basis. The authors’ objective is to simulate the impact of the proposed policy reform on the land market, particularly on land values and propensity to transaction. They combine insights and data from a farm household investment model revised and extended in order to simulate the demand curve for land in different policy scenarios and a survey of farmers stated intention carried out in the province of Bologna (Italy) in 2012. Based on these results, the authors calibrate a mathematical programming model of land market exchanges for the province of Bologna and use this model form simulation. The results of the model largely corroborate the results from the survey and both hint at a relevant reaction of the land demand and supply to the shift from the historical to the regionalised payments. As effect, the regionalisation would result in increased rental prices and in a tendency to the re-allocation of land.
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Recent organisational and technological changes à la Uber have generated a new labour market fringe: a digital class of workers and contractors. In this paper we study the case of CoContest, a crowdsourcing platform for interior design. Our objective is to investigate how profitable this type of work can be, also from a cross-country perspective, and why professionals choose to supply work on such a platform. Given the low returns, one might expect to see a pattern of northern employer/southern contractor. Yet analysis reveals a more nuanced pattern, in which designers supply their work even if they live in Italy, which is a high-income country. For these designers work on CoContest can make sense if they are new to the labour market and face high entry barriers, although crowdsourcing does not offer them profitable employment full time. The case of Serbia, the second-largest supplier of designers, is different, however. As a result of differences in purchasing power, if the market grows experienced Serbian designers can expect to make a living from crowdsourced contracts.
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To obtain insight into the natural and/or human-induced changes in the trophic state of the distal portion of the Po River discharge plume over the last two centuries, high temporal resolution dinoflagellate cyst records were established at three sites. Cyst production rates appear to reflect the natural variability in the river's discharge, whereas cyst associations reflect the trophic state of the upper waters, which in turn can be related to agricultural development. The increased abundances of Lingulodinium machaerophorum and Stelladinium stellatum found as early as 1890 and 1920 correspond to the beginning of the industrial revolution in Italy and the first chemical production and dispersion of ammonia throughout Europe. After 1955, the increased abundances of these species and of Polykrikos schwartzii, Brigantedinium spp. and Pentapharsodinium dalei correspond to agriculturally induced alterations of the hypertrophic conditions. A slight improvement in water quality can be observed from 1987 onward.
Resumo:
Added illuminated t.p. in v. 1.
Resumo:
Index to poems in v. 5.