995 resultados para infanzia traduzione letteratura pompidou bambino
Resumo:
La tesi considera la trattazione del tema dell’infanzia nell’opera di Origene di Alessandria attraverso l’analisi dei testi trasmessi nell’originale greco e delle traduzioni latine di Rufino e Gerolamo. Il motivo dell’infanzia è considerato nei suoi molteplici significati, a più livelli: esegetico, antropologico, filosofico, teologico. La ricerca non si limita dunque ad un’analisi di taglio storico, ma ambisce a definire la concezione e la considerazione della prima età dal punto di vista di Origene e nel contesto più ampio della letteratura coeva. Attraverso una lettura estensiva del corpus dell’Alessandrino sono stati isolati tutti i passi che si riferiscono all’infanzia a livello letterale e metaforico. Ne emerge una trattazione complessa del tema: il bambino è per Origene, in linea con le contemporanee dottrine filosofiche, un essere eminentemente irrazionale. Il pieno sviluppo della facoltà razionale si colloca al termine di questa prima fase dell’esistenza. L’irrazionalità infantile previene nei più piccoli l’insorgere delle passioni. A questa dottrina, di matrice stoica, si ricollegano alcuni sviluppi di grande rilievo: la non-imputabilità dei minori ed il legame tra razionalità e responsabilità individuale; la riflessione sulla sofferenza dei bambini e la ricerca di una sua causa, che non intacchi il principio della giustizia divina; l’ipotesi della preesistenza delle anime. Sul piano teologico la ricerca si focalizza sulle nozioni di paternità e filiazione e sul tema, centrale nell’orizzonte origeniano, della pedagogia. Origene concepisce la pedagogia umana, sul modello di quella divina, come una rete dinamica di relazioni che ricalca i rapporti parentali. A fianco di questi ambiti d’interesse principali l’analisi considera aspetti ulteriori: risalto è concesso, in particolare, all’elemento biografico ed all’aspetto linguistico e letterario della prosa origeniana, quest'ultimo spesso trascurato dalla critica. Lo studio mostra inoltre la vitalità di alcuni modelli esegetici origeniani nella tradizione successiva.
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Riconoscendo l’importanza delle traduzioni all’interno della cosiddetta repubblica democratica dell’infanzia, il lavoro analizza le prime traduzioni tedesche e italiane del classico della letteratura per l’infanzia I ragazzi della Via Pál di Ferenc Molnár, al fine di metterne in luce i processi non solo prettamente traduttivi, ma anche più ampiamente culturali, che hanno influenzato la prima ricezione del romanzo in due contesti linguistici spesso legati per tradizione storico-letteraria alla letteratura ungherese. Rispettando la descrizione ormai comunemente accettata della letteratura per ragazzi come luogo di interazione tra più sistemi – principalmente quello letterario, quello pedagogico e quello sociale –, il lavoro ricostruisce innanzitutto le dinamiche proprie dei periodi storici di interesse, focalizzando l’attenzione sulla discussione circa l’educazione patriottica e militare del bambino. In relazione a questa tematica si approfondisce l’aspetto della “leggerezza” nell’opera di Molnár, ricostruendo attraverso le recensioni del tempo la prima ricezione del romanzo in Ungheria e presentando i temi del patriottismo e del gioco alla guerra in dialogo con le caratteristiche linguistico-formali del romanzo. I risultati raggiunti – una relativizzazione dell’intento prettamente pedagogico a vantaggio di una visione critica della società e del militarismo a tutti i costi – vengono messi alla prova delle traduzioni. L’analisi critica si basa su un esame degli elementi paratestuali, sull’individuazione di processi di neutralizzazione dell’alterità culturale e infine sull’esame delle isotopie del “gioco alla guerra” e dei “simboli della patria”. Si mostra come, pur senza un intervento censorio o manipolazioni sensibili al testo, molte traduzioni italiane accentuano l’aspetto patriottico e militaresco in chiave pedagogica. Soprattutto in Italia, il romanzo viene uniformato così al contesto letterario ed educativo dell’epoca, mentre in area tedesca la ricezione nell’ambito della letteratura per ragazzi sembra aprire al genere del romanzo delle bande.
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L'elaborato analizza i neologismi autoriali creati nella saga di Harry Potter, dapprima nella loro versione originale studiando i meccanismi di formazione di neologismi più utilizzati. In seguito, i neologismi originali vengono messi a confronto con le loro traduzioni in italiano e spagnolo, studiando le strategie traduttive messe in atto dai rispettivi team di traduttori. I dati analizzati vengono poi ricondotti alla teoria della traduzione della letteratura per l'infanzia e ai distinti filoni individuabili nei due Paesi.
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Il documento contiene la traduzione di alcuni racconti brevi del libro per bambini "Antes, cuando Venecia no existía" della scrittrice e illustratrice Victoria Pérez Escrivá. La proposta di traduzione è preceduta da una panoramica su genere letterario, struttura, stile e temi presenti nei testi. I sei racconti tradotti sono poi seguiti da un commento con analisi degli elementi più significativi che si presentano al traduttore nell'ambito della traduzione di letteratura per l'infanzia; rapporto con le illustrazioni e con il font, musicalità, aspetti inerenti alla cultura e difficoltà traduttive affrontate con relative soluzioni. Ognuno di essi è stato analizzato in un’ottica sia generale che rapportata specificamente ai racconti tradotti. Vi è infine una riflessione sul ruolo del traduttore di narrativa per bambini e ragazzi.
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In questa tesi dottorale viene preso in analisi il tema della famiglia, uno degli elementi fondanti della riflessione pedagogica, crocevia di una molteplicità di nuclei interpretativi con diramazioni e contaminazioni, con mutamenti attraverso le epoche storiche, rappresentati in pagine contenute nei Classici della letteratura per l’infanzia e nei migliori libri di narrativa contemporanea. Si tratta di un tema di grande ampiezza che ha comportato una scelta mirata di Autori che, nei loro romanzi hanno trattato questioni riguardanti la famiglia nelle sue pluralità delle sue tante accezioni, dalla vita familiare agli abbandoni, dalle infanzie senza famiglia alle famiglie altre. Nelle diverse epoche storiche, le loro narrazioni hanno lasciato un segno per l'originalità interpretativa che ancora oggi ci raccontano storie di vie familiale Dai romanzi ottocenteschi alle saghe fantasy degli ultimi cinquant’anni, fino ai picturebook, destinati ai più piccoli, le families stories possono costituire un materiale pedagogico privilegiato, sia offrendo occasioni di scoperta e conoscenza di sé e del mondo, attraverso le quali i lettori bambini, enigmatici frontalieri, varcano soglie verso altrovi misteriosi, sia fornendo spunti agli studiosi per approfondire tematiche multiple e complesse. Le families stories riflettono spesso in maniera critica le divergenze che possono manifestarsi tra le prassi individuate e studiate dalle scienze umane e sociali e le metafore narrative proposte dai numerosi Autori della letteratura per l’infanzia. Proponendo una prospettiva spesso spiazzante, esse interpretano la realtà a fondo, cogliendo i più piccoli ed inosservati particolari che, invece, hanno la capacità di rompere gli schemi socio-educativi dell’epoca storica in cui le storie prendono vita.
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Il presente elaborato offre una proposta di traduzione dal portoghese del racconto A Chuva Pasmada di Mia Couto, autore mozambicano contemporaneo vincitore del Premio Camões nel 2013. Il testo, considerato un esempio del realismo “animista”, è stato pubblicato nel 2004 dalla casa editrice portoghese Caminho e, dirigendosi a un pubblico prevalentemente adolescente e adulto, racconta la storia di un bambino nero e del suo villaggio, con uno stile molto originale. Nel libro la finzione si fonde con temi estremamente attuali come il razzismo e l’inquinamento, e un elemento semplicissimo come l’acqua viene mostrato nelle sue molteplici forme, ognuna delle quali acquisisce un diverso significato simbolico. Il lavoro si articola essenzialmente in tre capitoli: nel primo capitolo vi è una breve storia della letteratura mozambicana (indispensabile, a mio avviso, per comprendere le innovazioni introdotte da Mia Couto) e un’introduzione alle caratteristiche del racconto, il genere letterario tradizionalmente privilegiato in Mozambico e in altri paesi africani; il secondo capitolo è dedicato, invece, alla vita e allo stile di Mia Couto, all’autore del racconto A Chuva Pasmada, di cui vengono introdotte le caratteristiche principali; il terzo ed ultimo capitolo è composto dalla proposta di traduzione di A Chuva Pasmada e da una breve analisi delle scelte traduttive.
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El presente trabajo tiene el objetivo de dar a conocer a los jóvenes lectores italianos la obra narrativa y el estilo literario de Xosé Neira Cruz, uno de los autores más representativos de la literatura infantil contemporánea gallega y española. Con este fin, se ha traducido y analizado uno de los libros más famosos del autor, Gatos y leones, finalista en el concurso catalán Lola Anglada poco tiempo después de su primera aparición. El trabajo consta de cinco capítulos. En el primero, se presenta al autor, detallando su vida, su estilo y sus obras, a través de una entrevista que es el fruto del encuentro con el autor en Santiago de Compostela (enero de 2015). En el segundo capítulo, se ofrece un análisis del texto original, profundizando los aspectos más significativos de la obra en general y de cada cuento en particular (trama, narrador, personajes principales, tiempo y espacio, estilo y temas). El tercer capítulo está dedicado a la figura del gato, protagonista indiscutible de los cuentos que forman el libro e inspiración de la obra literaria y artística de muchos escritores, poetas y pintores, a lo largo de los siglos. En el cuarto capitúlo se encuentra la propuesta de traducción, en la que se ha preservado el formato del original y se han añadido ilustraciones para enriquecer el texto. Finalmente, en el quinto capítulo, se expone la metodología adoptada para traducir el texto y se comentan las estrategias empleadas a lo largo del proceso de traducción para resolver los problemas que han surgido.
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Questa tesi consiste in una proposta di traduzione del libro per ragazzi: "La bibliothécaire" dell'autrice Gudule. Il lavoro parte da una definizione della letteratura per l'infanzia attraverso i suoi elementi costitutivi: appartenenza al sistema formativo e insieme a quello letterario; doppio destinatario dell'opera (ragazzi e adulti mediatori); disparità di conoscenze tra autore e lettore. Al lettore viene dedicata particolare attenzione, attraverso uno studio delle fasce d'età e dei generi tradizionalmente dedicati a ciascuna. In seguito si analizza lo stato della letteratura per l'infanzia in relazione al sistema letterario: in particolare, si propongono due visioni opposte, una che vede questa letteratura come marginale, inferiore, e l'altra che invece le riconosce pari dignità rispetto alla letteratura per adulti. La parte teorica si conclude con l'analisi della traduzione per l'infanzia: dopo alcuni accenni alle teorie traduttive che hanno più influenzato il settore, si pongono criteri per distinguere traduzione e adattamento e si definiscono le motivazioni ideologiche che possono portare a modificare il testo. Si descrivono inoltre alcuni modi in cui il traduttore può rendere evidente il suo intervento, facendo sentire la sua voce nel testo tradotto. Si elencano infine i problemi di mediazione culturale e i modi in cui il traduttore può farvi fronte. La seconda parte della tesi si concentra sull'analisi del testo, per individuarne i temi centrali ed evidenziare i problemi da risolvere durante la traduzione: un rilievo particolare lo ha l'intertestualità, alla base dell'intero libro, e il rapporto dei personaggi con la lettura, la scrittura e in generale con la lingua. Il commento alla traduzione spiega le motivazioni dietro alle scelte traduttive, in particolare quelle legate ad un uso particolare della lingua e alla traduzione delle citazioni e allusioni ad altri testi presenti nel romanzo.
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In questo elaborato, articolato in quattro sezioni principali, propongo la traduzione di poesie per l’infanzia scritte dagli autori brasiliani Sônia Barros, Cecília Meireles, José Paulo Paes e Ruy Proença, con attenzione particolare alla riproduzione delle sonorità originali. Nella prima sezione, presento un excursus riassuntivo della storia della letteratura brasiliana. Al fine di creare dei riferimenti cronologici e culturali per il lettore dell’elaborato, fornisco nozioni sulla nascita e lo sviluppo della letteratura in Brasile dalle origini fino ai giorni nostri, dando informazioni relative ad autori, opere e correnti letterarie e, quando necessario, citando avvenimenti storici particolarmente importanti. Accanto a questa contestualizzazione più generica, i paragrafi presentano approfondimenti sull’evoluzione che la letteratura dedicata all’infanzia ha avuto in Brasile attraverso i secoli. La seconda sezione si concentra sugli autori delle poesie tradotte, ovvero Sônia Barros, Cecília Meireles, José Paulo Paes e Ruy Proença. Per ognuno di essi riporto le notizie biografiche più importanti, le tappe della carriera letteraria, la linea di pensiero e di scrittura che li caratterizza maggiormente e i titoli delle loro opere più famose. Successivamente troviamo la sezione dedicata al lavoro di traduzione. Ognuna delle tredici poesie è presentata a fianco della propria traduzione, così da poter cogliere già a un primo sguardo le peculiarità che caratterizzano l’originale e versione italiana da me proposta. Infine, l’ultima sezione dell’elaborato riguarda il commento della traduzione. In questa parte motivo l’atteggiamento traduttivo tenuto nei confronti dei testi, cosciente delle peculiarità del genere poesia e in particolare di quella rivolta a un pubblico di giovanissimi. In seguito, analizzo dettagliatamente quali sono stati i problemi riscontrati durante il mio lavoro e le strategie che ho adottato per superarli.
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Questo lavoro è volto a far conoscere l'opera dello scrittore H. Krausser "Einsamkeit und Sex und Mitleid" e il genere Pulp. Ho voluto approfondire alcune caratteristiche di questo genere perché è ancora poco conosciuto, dato che questa corrente letteraria è nata soltanto negli anni Novanta. Nella prima parte dell'elaborato ho inserito una breve presentazione del genere per spiegare l'origine del termine pulp e descrivere le caratteristiche principali che lo definiscono. In modo particolare mi sono concentrato sulla sua diffusione in Italia attraverso la corrente dei cannibali, indicandone i principali esponenti. Successivamente ho presentato l'autore Helmut Krausser che, attraverso un accurato lavoro letterario, è stato in grado di mettere insieme un mosaico di personaggi sparsi per la metropoli di Berlino. Julia König è una donna ambiziosa ed esigente, Vincent è un gigolò rinomato, Ekki un ex professore ridotto alla miseria, Swentja una giovane ragazza contesa tra due giovani e incapace di badare a sua sorella. Questi sono solo alcuni dei personaggi presenti nell'opera. Questo libro risultava interessante sul piano traduttivo poiché gli spunti da analizzare erano molteplici e, a mio avviso, intriganti. Visto l'ampio numero di personaggi, l'opera di H. Krausser è incentrata sul dialogo. Si tratta di una tipologia testuale che all'apparenza potrebbe sembrare semplice e lineare, ma in realtà può rivelarsi insidiosa per la traduzione. Infatti, non è semplice restituire la stessa spontaneità del testo di partenza e trasmettere in maniera fedele il registro tipico dell'oralità. Ho ritenuto opportuno analizzare questo genere letterario per le peculiarità che lo contraddistinguono dagli altri. Con i suoi toni crudi, violenti e talvolta anche cinici il pulp offre immagini di realtà drammatiche che producono un forte impatto emotivo sul lettore grazie a uno stile diretto, privo dei filtri della moralità e del pudore.
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In questo lavoro è presentata una proposta di traduzione del racconto Und nun schieben sie mich ab (Biondi, 1985: 168- 174), di Franco Biondi, un autore di origini italiane residente in Germania dal 1965 (Amodeo, 2007: 6). Data la sua biografia, Biondi è un autore emblematico tanto della letteratura italiana della migrazione, quanto della letteratura dell’immigrazione in Germania, a testimonianza di come questa letteratura sia riuscita a superare i confini letterari nazionali per entrare a far parte di una «letteratura mondiale della transculturalità» (Amodeo, 2000: 327) . Considerati il terreno comune su cui si sono sviluppate le opere di autori di varie nazionalità in Germania, e l’eterogeneità dei contesti letterari e sociali degli autori italiani nei vari Paesi, si è ritenuto più efficace focalizzare i capitoli teorici del lavoro sulla letteratura dell’immigrazione in Germania, con un’attenzione particolare agli autori di origine italiana. La proposta di traduzione sarà preceduta da un inquadramento storico degli albori della letteratura dell’immigrazione in Germania, nata negli anni Sessanta del Novecento. Da lì si procederà presentando gli sviluppi di questa letteratura fino agli anni più recenti: si partirà dalla letteratura dell’immigrazione in Germania prodotta da autori di varie nazionalità, entrando poi nel merito degli autori di origine italiana attivi in Germania. Il terzo capitolo è dedicato a Franco Biondi, di cui saranno presentate una breve biografia e le opere più significative. Il quarto e il quinto capitolo sono dedicati interamente al racconto Und nun schieben sie mich ab (Biondi, 1985): in particolare, il quarto capitolo contiene un’analisi del tema e del contenuto del racconto, contestualizzato poi all’interno della raccolta “Passavantis Rückkehr” (Ibid.) e dell’opera dell’autore; in questo capitolo inoltre viene presentata un’analisi linguistica e stilistica del racconto. Il quinto capitolo contiene la proposta di traduzione, seguita da un commento della traduzione e delle strategie utilizzate.
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L'oggetto di questo elaborato è la proposta di traduzione dell'introduzione e del primo capitolo del romanzo Zahvărlen v prirodata dello scrittore bulgaro Milen Ruskov. Questo autore, sebbene sia pressoché sconosciuto in Italia, ha ottenuto numerosi riconoscimenti letterari, tra cui il Premio dell'Unione Europea per la letteratura nel 2014. La scelta di traduzione è ricaduta su Zahvărlen v prirodata in quanto questo romanzo è l'ultimo scritto da Ruskov e anche l'unico a non essere stato tradotto in lingua italiana. È la storia del viaggio di due medici tra la Spagna e l'Inghilterra e della nuova panacea del XVI secolo, il tabacco. In quest'opera si mescolano assieme creatività stilistica, precisione linguistica e ricchezza lessicale, elementi che ricreano perfettamente l'ambientazione cinquecentesca della storia. Di conseguenza, tali caratteristiche della prosa di Ruskov obbligano il traduttore a operare scelte di resa creative anche nella lingua d'arrivo. Nel primo capitolo si propone una presentazione generale dell'autore e delle tematiche affrontate nel romanzo, il secondo è invece dedicato alla proposta di traduzione e, infine, nel terzo capitolo si commentano i problemi traduttivi riscontrati.
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Il presente elaborato ha l'obiettivo di mostrare una proposta di traduzione dal cinese dei primi due capitoli di "Le avventure del topolino senza coda: le uova decorate venute dal cielo", terzo e ultimo episodio della serie scritta da Liu Haiqi, pubblicata nel 2012 dalla Jieli editrice. La prima parte è dedicata alle informazioni sull'autore, sulla serie, sul libro e sul contesto letterario in cui si inserisce, nonché alla presentazione della proposta di traduzione, il cui testo originale si trova in appendice. La seconda parte contiene l'analisi, il commento e i temi emersi dalla lettura del testo.
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L'elaborato finale è basato su una proposta di traduzione dal bulgaro all'italiano del racconto breve "Krăv ot kărtica" di Zdravka Evtimova. Sarà suddivisso in tre sezioni principali: la prima si occuperà brevemente di presentare la scrittrice, con particolare attenzione alla sua attività di traduttrice in diverse lingue europee. Si passerà poi a un excursus sulla letteratura contemporanea bulgara, con particolare attenzione alle cause storiche che, dopo il 1989, hanno portato allo sviluppo di una certa produzione letteraria e alla pubblicazione di autori oggi famosi anche all'estero e che 'esportano' la propria letteratura in Europa e non solo, permettendo di far conoscere questa realtà altrimenti ignota ai più. Infine si parlerà brevemente dello stile personale di Zdravka Evtimova, sia in generale che nel racconto preso in esame. La sezione successiva riguarda l'analisi e la discussione dei problemi incontrati durante il processo di traduzione, suddivisa in un analisi dei problemi di ordine e lessicale, e culturale. L'ultima sezione sarà dedicata a un breve commento sull'auto-traduzione e i caratteri principali del procedimento traduttivo di Zdravka Evtimova rispetto alla versione inglese del racconto, "Blood of a mole". In appendice saranno fruibili la versione originale del brano, la traduzione proposta e il testo in inglese.
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This dissertation deals with the translations of seven books for children written by the Chicano author Pat Mora. I started to be interested in the Chicano world, a world suspended between Mexico and the United States, after reading a book by Sandra Cisneros. I decided to deepen my curiosity and for this reason, I discovered a hybrid reality full of history, culture and traditions. In this context, the language used is characterized by a continuous code switching between Spanish and English and I thought it was an interesting phenomenon from the literary and translation point of view. During my research in the Chicano culture, I ran across Pat Mora. Her books for children fascinated me because of their actual themes (the cultural diversity and the defense of identity) and their beautiful illustrations. For this reason, I chose to translate seven of her books because I believe they could be an enrichment for children literature in Italy. The work consists of five chapters. The first one deals with the identity of Chicano people, their history, their literature and their language. In the second chapter, I outline Pat Mora’s profile. I talk about her biography and I analyze her most famous works. In the third chapter, I introduce the seven books for children to be translated and I point out their plots and main themes. In the fourth chapter, I present the translation of the books. The fifth chapter is the translation comment. I deal with the linguistic analysis of the source texts and the analysis of the target texts focusing on the choices made during the translation process.