996 resultados para polietileno de ultra alto peso molecular (PEUAPM)


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Lo scopo di questo lavoro di tesi è indagare le capacità di ALMA di osservare il continuo e le righe molecolari di emissione di HCN, HCO+ e HNC, in galassie lensate ad alto z, nelle prime fasi della loro formazione. Per farlo vengono utilizzate osservazioni ALMA di righe di emissione molecolare, relative a dati pubblici di Ciclo 0. Queste osservazioni vengono utilizzate per simulare in modo realistico l’emissione da parte di galassie ad alto z e la risposta osservativa del telescopio, assumendo diverse possibili geometrie di lensing. Inoltre le recenti osservazioni ALMA sono state utilizzate per aggiornare le relazioni già esistenti tra la luminosità FIR e la luminosità delle righe molecolari. Queste recenti osservazioni con maggiore sensibilità e risoluzione angolare, sembrano essere in buon accordo con le precedenti osservazioni. Per realizzare questo progetto di tesi, sono stati scaricati dall’archivio ALMA i dati non calibrati relativi a due sorgenti ben studiate: NGC1614, rappresentativa delle galassie di tipo starburst ed IRAS 20551-4250, un AGN oscurato. Il processo di calibrazione è stato ripetuto per esaminare le proprietà dei cubi di dati utilizzando il pacchetto Common Astronomy Software Applications (CASA). Le righe spettrali osservate e l’emissione del continuo sono state successivamente estrapolate ad alto z riscalando adeguatamente le distanze, le dimensioni delle sorgenti e le frequenze di emissione. In seguito è stato applicato un modello di lensing gravitazionale basato su quello di Lapi et al. (2012). Sono state considerate diverse configurazioni tra lente e sorgente per ottenere diverse geometrie delle immagini e diversi fattori di amplificazione. Infine stato utilizzato il software CASA per simulare le osservazioni ALMA in modo da verificare le capacità osservative del telescopio al variare della geometria del sistema. Per ogni riga molecolare e per l’emissione del continuo sono state determinate la sensibilit e la risoluzione che possono essere raggiunte con le osservazioni ALMA e sono state analizzate alcune strategie osservative per effettuare survey di righe spettrali in oggetti lensati. Inoltre stata analizzata la possibilit di caratterizzare oggetti starburst ed AGN dai rapporti tra le righe di emissione delle molecole traccianti di alta densit. Le prestazioni di ALMA consentiranno di distinguere e stimare i contributi relativi di SB ed AGN in galassie lensate a z > 2.5, quindi vicine alla loro presunta epoca di formazione (Lapi et al. 2010), in meno di 5 minuti di osservazione per qualsiasi fattore di magnificazione. Nel presente lavoro sono state inoltre discusse alcune strategie osservative per condurre survey o followup per osservare le righe di HCN(4-3), HCO+(4-3) e HNC(4-3) in galassie lensate a redshift 2.5 < z < 3, dimostrando che sono possibili per campioni statisticamente significativi in tempi relativamente brevi.

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Gli stress abiotici determinando modificazioni a livello fisiologico, biochimico e molecolare delle piante, costituiscono una delle principali limitazioni per la produzione agricola mondiale. Nel 2007 la FAO ha stimato come solamente il 3,5% della superficie mondiale non sia sottoposta a stress abiotici. Il modello agro-industriale degli ultimi cinquant'anni, oltre ad avere contribuito allo sviluppo economico dell'Europa, è stato anche causa di inquinamento di acqua, aria e suolo, mediante uno sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali. L'arsenico in particolare, naturalmente presente nell'ambiente e rilasciato dalle attività antropiche, desta particolare preoccupazione a causa dell'ampia distribuzione come contaminante ambientale e per gli effetti di fitotossicità provocati. In tale contesto, la diffusione di sistemi agricoli a basso impatto rappresenta una importante risorsa per rispondere all'emergenza del cambiamento climatico che negli anni a venire sottoporrà una superficie agricola sempre maggiore a stress di natura abiotica. Nello studio condotto è stato utilizzato uno stabile modello di crescita in vitro per valutare l'efficacia di preparati ultra diluiti (PUD), che non contenendo molecole chimiche di sintesi ben si adattano a sistemi agricoli sostenibili, su semi di frumento preventivamente sottoposti a stress sub-letale da arsenico. Sono state quindi condotte valutazioni sia a livello morfometrico (germinazione, lunghezza di germogli e radici) che molecolare (espressione genica valutata mediante analisi microarray, con validazione tramite Real-Time PCR) arricchendo la letteratura esistente di interessanti risultati. In particolare è stato osservato come lo stress da arsenico, determini una minore vigoria di coleptile e radici e a livello molecolare induca l'attivazione di pathways metabolici per proteggere e difendere le cellule vegetali dai danni derivanti dallo stress; mentre il PUD in esame (As 45x), nel sistema stressato ha indotto un recupero nella vigoria di germoglio e radici e livelli di espressione genica simili a quelli riscontrati nel controllo suggerendo un effetto "riequilibrante" del metabolismo vegetale.

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Die Kontroverse über den Glasübergang im Nanometerbereich, z. B. die Glas¬über¬gangs-temperatur Tg von dünnen Polymerfilmen, ist nicht vollständig abgeschlossen. Das dynamische Verhalten auf der Nanoskala ist stark von den einschränkenden Bedingungen abhängig, die auf die Probe wirken. Dünne Polymerfilme sind ideale Systeme um die Dynamik von Polymerketten unter der Einwirkung von Randbedingungen zu untersuchen, wie ich sie in dieser Arbeit variiert habe, um Einblick in dieses Problem zu erhalten.rnrnResonanzverstärkte dynamische Lichtstreuung ist eine Methode, frei von z.B. Fluoreszenzmarkern, die genutzt werden kann um in dünnen Polymerfilmen dynamische Phänomene

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Für die Realisierung zukünftiger Technologien, wie z.B. molekulare Elektronik, werden Strategien benötigt, um funktionale Strukturen direkt auf Oberflächen zu erzeugen. Für die Bewältigung dieser Aufgabe ist die molekulare Selbstanordnung ein äußerst vielversprechender Bottom-up-Ansatz. Hierbei ist eine der größten Herausforderungen das Zusammenspiel aus intramolekularer Wechselwirkung und der Wechselwirkung zwischen Substrat und Molekülen in ein Gleichgewicht zu bringen. Da jedoch die wirkenden Kräfte der molekularen Selbstanordnung ausschließlich reversibler Natur sind, ist eine langfristige Stabilität fragwürdig. Somit ist die kovalente Verknüpfung der gebildeten Strukturen durch Reaktionen direkt auf der Oberfläche unerlässlich, um die Stabilität der Strukturen weiter zu erhöhen. Hierzu stellt die vorliegende Arbeit eine ausführliche Studie zu molekularer Selbstanordnung und der zielgerichteten Modifikation ebensolcher Strukturen dar. Durch den Einsatz von hochauflösender Rasterkraftmikroskopie im Ultrahochvakuum, welche es erlaubt einzelne Moleküle auf Nichtleitern abzubilden, wurde der maßgebliche Einfluss von Ankerfunktionalitäten auf den Prozess der molekularen Selbstanordnung gezeigt. Des Weiteren konnte die Stabilität der selbst angeordneten Strukturen durch neue Oberflächenreaktionskonzepte entschieden verbessert werden. Der Einfluss von Ankerfunktionen, die elektrostatische Wechselwirkung zwischen Molekül und Substrat vermitteln, auf den Strukturbildungsprozess der molekularen Selbstanordnung wird eingehend durch den Vergleich eines aromatischen Moleküls und seines vierfach chlorierten Derivates gezeigt. Für diese beiden Moleküle wurde ein deutlich unterschiedliches Verhalten der Selbstanordnung beobachtet. Es wird gezeigt, dass die Fähigkeit zur Bildung selbst angeordneter, stabiler Inseln entscheidend durch die Substituenten und die Abmessungen des Moleküls beeinflusst wird. Auch wird in dieser Arbeit die erste photochemische Reaktion organischer Moleküle auf einem Isolator gezeigt. Qualitative und quantitative Ergebnisse liefern ein detailliertes Bild darüber, wie die Abmessungen des Substratgitters die Richtung der Reaktion gezielt beeinflussen. Des Weiteren wird ein allgemeines Konzept zur selektiven Stabilisierung selbstangeordneter Molekülstrukturen durch den kontrollierten Transfer von Elektronen präsentiert. Durch die gezielte Steuerung der Menge an Dotierungsatomen wird die Desorptionstemperatur der molekularen Inseln signifikant erhöht und das Desorptionsverhalten der Inseln entschieden verändert. Diese Arbeit präsentiert somit erfolgreich durchgeführte Strategien um den Prozess der molekularen Selbstanordnung zu steuern, sowie entscheidende Mechanismen um die Stabilisierung und Modifizierung von selbst angeordneten Strukturen zu gewährleisten.

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Scopo di questo studio è la determinazione delle strutture di età delle specie Mullus barbatus e Mullus surmuletus, pescate in Alto-Medio Adriatico durante le campagne di ricerca MEDITS e GRUND mediante la lettura degli anelli stagionali degli otoliti e delle frequenze di taglia. I campioni di otoliti sono stati prima estratti e poi lavati con sonicatore e acquisiti al computer. Sono state successivamente prese le misure dei radius ed è stata fatta una prima lettura degli anelli. Un subcampione è stato poi scelto per applicare altri due metodi di lettura degli anelli: la bruciatura e la colorazione, preceduta dal taglio dell’otolite. Sono stati poi levigati e lucidati gli otoliti dei giovanili per un conto degli annuli giornalieri. L’analisi dati, svolta tramite il software Rstudio, ha permesso di calcolare non solo le strutture di età, ma anche di osservare le distribuzioni dei campioni per classi di profondità e latitudine, confrontare le strutture di taglia e calcolare le chiavi di età-lunghezza, l’accrescimento somatico con le relazioni lunghezza-peso e l’equazione di Von Bertalanffy e l’accrescimento dell’otolite tramite i rapporti radius-taglia e radius-età e il tasso di incremento dei radius. Infine sono stati anche confrontati i tre metodi di lettura degli anelli al fine di stabilirne il migliore. Le due specie hanno mostrato una grande maggioranza di individui di 1 e 2 anni, soprattutto nella zona settentrionale e centrale dell’area di studio a profondità entro i 100 m. Differenze specifiche sono poi state trovate nel confronto tra le strutture di taglia e le relazioni lunghezza-peso e per il tasso di accrescimento K dell’equazione di Von Bertalanffy. Alta poi è la correlazione tra la misura dei radius e la taglia e l’età. Diverso è anche il tasso degli incrementi dei radius tra primo-secondo anno e secondo-terzo anno.

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Se evaluaron dos cultivares de arándano alto por su comportamiento en almacenamiento refrigerado convencional. Frutos completamente azules se seleccionaron, envasaron en "clamshells" y sometieron a almacenamiento refrigerado a 0 °C y 85-90 % HR durante 10, 17, 24 y 31 días. Para cada período de almacenamiento se realizaron muestreos: (1) a salida de frío y (2) después de dos días a temperatura ambiente. Se evaluó la homogeneidad en el empaque, pérdida de peso, firmeza, contenido de sólidos solubles, acidez titulable, pH y relación sólidos solubles:acidez titulable. El peso promedio de los frutos fue de 1.9 g, correspondiéndoles el grado "extralarge". La fruta se mantuvo en buenas condiciones durante 11 días de almacenamiento refrigerado, después perdió calidad como consecuencia de la pérdida de peso. Se encontró que Bluejay superó a Brigitta en firmeza. El contenido de sólidos solubles aumentó proporcionalmente a la duración del período de almacenamiento. En los períodos de 10 y 31 días Brigitta presentó mayor acidez titulable y menor relación sólidos solubles:acidez titulable que Bluejay. En ambos cultivares se observó un aumento significativo del pH al mes de almacenamiento. A partir de la correlación entre las variables evaluadas se infiere que el contenido de sólidos solubles y la firmeza constituyeron buenos índices de la calidad de la fruta en ambas variedades.

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Siete variedades de vid empleadas en Argentina para la elaboración de vinos de alta gama fueron caracterizadas molecularmente a través del empleo de microsatélites. Seis de los 8 pares de cebadores usados amplificaron patrones de bandas reproducibles. El número de alelos detectados por locus varió entre 5 y 10, con un total de 42 alelos, registrándose desde 1 a 7 alelos únicos. El número de genotipos microsatélites encontrados para cada locus osciló entre 3 y 7, con un total de 28. Las variedades Tempranillo y Chenin mostraron 6 y 5 genotipos «únicos», respectivamente, con los 6 loci analizados. La heterocigosidad observada varió entre 42,9 y 100 %, mientras que la heterocigosidad esperada osciló entre 64,3 y 87,8 %. El locus más informativo fue VrZAG79 (con un contenido de información polimórfica de 84,9 % y un número de alelos efectivos de 8,17) mientras que el menos informativo fue VrZAG62. La probabilidad acumulada de obtener genotipos idénticos fue de 7,68 x 10-05 indicando que, mediante el uso combinado de estos 6 cebadores microsatélites se pueden discriminar todas las variedades ensayadas, con alto grado de certeza. El análisis de agrupamiento por el método UPGMA separó claramente las variedades francesas (Merlot, Pinot Noir y Cabernet Sauvignon) y Syrah de los cepajes Tempranillo y Bonarda. Esta técnica podría ofrecerse como servicio a viveristas y productores vitícolas interesados en garantizar la identidad genética de sus materiales comercializados.

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Se evaluaron los cambios en la radiación transmitida a través de films fotoselectivos (FS) fluorescentes y el impacto de estos cambios sobre la producción de tres cultivares de rosa para corte Fuego Negro, Maroussia y Anna. Se observó que los FS nuevos o expuestos a la radiación solar vs. noFS disminuyen la transmisión de radiación azul (A) (-28,4 a -32,9%, respectivamente), incrementan el R produciendo una relación R:RL mayor (+3,6%), si bien transmiten algo menos de radiación fotosintéticamente activa que los noFS nuevos. El número de rosas producidas fue significativamente mayor bajo el FS vs. noFS en los tres cv (+24, +32 y +36% en Anna, Fuego Negro y Maroussia, respectivamente), con un peso fresco y seco (PF y PS) significativamente mayor y tallos florales más largos en Anna y Maroussia (50,69 y 43,91 cm vs. 38,91 y 40,04 cm en invierno y primavera, respectivamente), y pimpollos significativamente más largos y de mayor PF y PS en los tres cv. Mayor relación R:RL y menor UV-A y A en la radiación transmitida por films FS aumentaron la cantidad y calidad de determinados cultivares de rosas mostrando una alternativa a los reguladores químicos de crecimiento.

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Las iniciativas internacionales de evaluación de los sistemas educativos nacionales han tomado fuerte impulso durante las últimas décadas. Aunque históricamente la participación de los países Latinoamericanos en experiencias de evaluación de aprendizaje escolar mediante instrumentos estandarizados de aplicación a gran escala ha sido reducida, en los últimos años ha adquirido mayor continuidad como consecuencia de algunos cambios. Entre estas transformaciones cabe mencionar la centralidad del discurso de la medición y la rendición de cuentas en el campo de la educación, y el rol de las agencias internacionales en la construcción, difusión y legitimación de dicho discurso. Este trabajo se propone, en primer lugar, dar cuenta de las principales organizaciones que ejercen una labor de liderazgo en el campo de las evaluaciones internacionales, entre éstas se destacan la IEA y la OCDE a nivel global y el LLECE de la UNESCO a escala regional. En segundo lugar, analizar los rasgos más significativos del informe PISA de la OCDE, en tanto se lo considera un caso paradigmático de este tipo de iniciativas que cuenta con un alto grado de participación de los países de América Latina. En tercer lugar, y enfocando el análisis en la OCDE, el trabajo tiene por objetivo destacar el papel de las organizaciones internacionales en la puesta en marcha de experiencias externas de evaluación de los sistemas de enseñanza. Sobre todo, teniendo en cuenta que la OCDE se ha convertido en un espacio clave de elaboración y definición de problemáticas y soluciones en materia de política educativa contribuyendo al desarrollo de procesos de estandarización de las políticas entre los distintos estados nacionales

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Las iniciativas internacionales de evaluación de los sistemas educativos nacionales han tomado fuerte impulso durante las últimas décadas. Aunque históricamente la participación de los países Latinoamericanos en experiencias de evaluación de aprendizaje escolar mediante instrumentos estandarizados de aplicación a gran escala ha sido reducida, en los últimos años ha adquirido mayor continuidad como consecuencia de algunos cambios. Entre estas transformaciones cabe mencionar la centralidad del discurso de la medición y la rendición de cuentas en el campo de la educación, y el rol de las agencias internacionales en la construcción, difusión y legitimación de dicho discurso. Este trabajo se propone, en primer lugar, dar cuenta de las principales organizaciones que ejercen una labor de liderazgo en el campo de las evaluaciones internacionales, entre éstas se destacan la IEA y la OCDE a nivel global y el LLECE de la UNESCO a escala regional. En segundo lugar, analizar los rasgos más significativos del informe PISA de la OCDE, en tanto se lo considera un caso paradigmático de este tipo de iniciativas que cuenta con un alto grado de participación de los países de América Latina. En tercer lugar, y enfocando el análisis en la OCDE, el trabajo tiene por objetivo destacar el papel de las organizaciones internacionales en la puesta en marcha de experiencias externas de evaluación de los sistemas de enseñanza. Sobre todo, teniendo en cuenta que la OCDE se ha convertido en un espacio clave de elaboración y definición de problemáticas y soluciones en materia de política educativa contribuyendo al desarrollo de procesos de estandarización de las políticas entre los distintos estados nacionales

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Las iniciativas internacionales de evaluación de los sistemas educativos nacionales han tomado fuerte impulso durante las últimas décadas. Aunque históricamente la participación de los países Latinoamericanos en experiencias de evaluación de aprendizaje escolar mediante instrumentos estandarizados de aplicación a gran escala ha sido reducida, en los últimos años ha adquirido mayor continuidad como consecuencia de algunos cambios. Entre estas transformaciones cabe mencionar la centralidad del discurso de la medición y la rendición de cuentas en el campo de la educación, y el rol de las agencias internacionales en la construcción, difusión y legitimación de dicho discurso. Este trabajo se propone, en primer lugar, dar cuenta de las principales organizaciones que ejercen una labor de liderazgo en el campo de las evaluaciones internacionales, entre éstas se destacan la IEA y la OCDE a nivel global y el LLECE de la UNESCO a escala regional. En segundo lugar, analizar los rasgos más significativos del informe PISA de la OCDE, en tanto se lo considera un caso paradigmático de este tipo de iniciativas que cuenta con un alto grado de participación de los países de América Latina. En tercer lugar, y enfocando el análisis en la OCDE, el trabajo tiene por objetivo destacar el papel de las organizaciones internacionales en la puesta en marcha de experiencias externas de evaluación de los sistemas de enseñanza. Sobre todo, teniendo en cuenta que la OCDE se ha convertido en un espacio clave de elaboración y definición de problemáticas y soluciones en materia de política educativa contribuyendo al desarrollo de procesos de estandarización de las políticas entre los distintos estados nacionales

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El número de cerdos por cuadra y la densidad influyen sobre el rendimiento productivo (Edmons et al., 1998). Además, la densidad de cría puede afectar a la calidad de la canal y de la carne (Estevez et al., 2003), ya que una reducción del espacio disponible da lugar a peleas y mordeduras de colas. Sin embargo, la producción de carne por m 2 aumenta con la densidad con un mejor aprovechamiento de la superficie disponible. Por otro lado, la densidad podría afectar de distinto modo a hembras (HE) y a machos castrados (MC) debido posiblemente al menor consumo voluntario de pienso de las HE. A este particular, Hamilton et al. (2003) observaron que a altas densidades de cría las HE fueron relativamente más magras mientras que los MC eran relativamente más grasos. Cambios en la densidad de cría, pueden afectar a la composición en ácidos grasos de la canal debido a cambios en el consumo y a la utilización del alimento (Nürnberg et al., 1998). El objetivo de este estudio fue comparar el efecto de la densidad de cebo de HE y MC con alto potencial de crecimiento, sobre el rendimiento productivo y la composición de la carne y el perfil de ácidos grasos en cerdos de 19 a 109 kg PV.

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Las aves, al igual que el resto de animales monogástricos no precisan de un nivel de proteína bruta (PB) en el pienso sino de niveles adecuados de aminoácidos (AA) indispensables (Keshavarz and Austic, 2004; Junqueira et al., 2006; Novak et al., 2006). Sin embargo, en la práctica es frecuente que los nutricionistas soliciten niveles de PB en exceso de lo recomendado por el NRC (1999) o FEDNA (2008). De hecho, muchos nutricionistas formulan piensos para inicio de puesta en gallinas rubias con más de 18.5% PB, cuando niveles de 16.5% PB podrían ser adecuados. La razón de utilizar niveles altos de PB es desconocido pero podría estar relacionado con el mayor margen de seguridad lo que evitaría que un aminoácido (AA) indispensable no contemplado afecte al tamaño del huevo y a la productividad. Por contra, un nivel alto de PB aumenta el precio del pienso cuando el coste de las fuentes proteicas es elevado. La inclusión de grasa en el pienso mejora el tamaño del mismo y puede mejorar el peso vivo de las aves (FEDNA, 2008). Un problema de la industria productora de huevos es el relacionado con el peso inicial de las pollitas y su influencia sobre las diversas variables productivas. El PV de las aves podría verse afectado por las características del pienso. El objetivo de este ensayo fue estudiar la influencia del nivel proteico de piensos isonutritivos en relación con la EMAn y los aminoácidos indispensables, sobre la productividad en gallinas rubias.

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Se plantea la posible demanda en un futuro del transporte de grandes plataformas petrolíferas semisumergibles de más de 70.000 t de peso, para perforaciones a más de 10.000 pies de profundidad. Estudia la estabilidad de buques Heavy Lift Carrier con mangas atípicas, capaces de transportar estas cargas, y en algunos casos sobresaliendo por sus amuras. Para esto se: 1. Estudia y genera posibles carenas, su compartimentación y lastre para la inmersión o emersión de la cubierta de intemperie, a más de 10 m de profundidad para tomar o dejar la carga, optimizando el proceso. 2. Analiza la estabilidad del buque tanto en inmersión/emersión y navegación, con máximas cargas y con altos centros de gravedad, y establece ábacos de estabilidad límite en función de los parámetros del buque. 3. Plantea la corrección de estabilidad excesiva del buque en condiciones de navegación para evitar las excesivas aceleraciones. Los resultados obtenidos aportan ábacos que permiten, en función de los parámetros carga a transportar (Zg max) - Peso Carga), elegir el buque más adecuado, capaz de efectuar la inmersión, emersión, y navegación, y plantea acciones futuras de investigación. ABSTRACT This work raises the potential demand in the future, to transport large semisubmersible oil rigs over 70,000 tonnes of weight for drilling to 10,000 feet deep. Study vessel stability Heavy Lift Carrier with atypical breadths capable of carrying these burdens, and in some cases standing out for their bows. 1. Examines possible hulls, their partitioning and ballast for immersion or emersion of the weather deck, more than 10 m deep to take –loading (lifting) - or leave (off- loading). 2. Analyzes the stability of the vessel both immersion / emersion and navigation, with maximum loads with high centers of gravity and stability limit states abacus according to the parameters of the ship. 3. Correction raises the stability of the ship over navigation to prevent excessive accelerations. The results allow, in terms of cargo transport parameters (Zg max) - Weight Load), choosing the most suitable vessel capable of carrying out the immersion, emersion, and navigation, and suggests future research activities.

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Durante los últimos años el flujo de datos en la transmisión que tiene lugar en los sistemas de comunicación ha aumentado considerablemente de forma que día a día se requieren más aplicaciones trabajando en un rango de frecuencias muy alto (3-30 GHz). Muchos de estos sistemas de comunicación incluyen dispositivos de onda acústica superficial (SAW) y por tanto se hace necesario el aumento de frecuencia a la que éstos trabajan. Pero este incremento de frecuencia de los dispositivos SAW no sólo es utilizado en los sistemas de comunicación, varios tipos de sensores, por ejemplo, aumentan su sensibilidad cuando la frecuencia a la que trabajan también lo hace. Tradicionalmente los dispositivos SAW se han fabricado sobre cuarzo, LiNbO3 y LiTaO3 principalmente. Sin embargo la principal limitación de estos materiales es su velocidad SAW. Además, debido a la alta temperatura a la que se depositan no pueden ser integrados en la tecnología de fabricación CMOS. El uso de la tecnología de capa delgada, en la que un material piezoeléctrico es depositado sobre un substrato, se está utilizando en las últimas décadas para incrementar la velocidad SAW de la estructura y poder obtener dispositivos trabajando en el rango de frecuencias requerido en la actualidad. Por otra parte, esta tecnología podría ser integrada en el proceso de fabricación CMOS. Durante esta tesis nos hemos centrado en la fabricación de dispositivos SAW trabajando a muy alta frecuencia. Para ello, utilizando la tecnología de capa delgada, hemos utilizado la estructura nitruro de aluminio (AlN) sobre diamante que permite conseguir velocidades SAW del sustrato que no se pueden alcanzar con otros materiales. El depósito de AlN se realizó mediante sputtering reactivo. Durante esta tesis se han realizado diferentes experimentos para optimizar dicho depósito de forma que se han obtenido los parámetros óptimos para los cuales se pueden obtener capas de AlN de alta calidad sobre cualquier tipo de sustrato. Además todo el proceso se realizó a baja temperatura para que el procesado de estos dispositivos pueda ser compatible con la tecnología CMOS. Una vez optimizada la estructura AlN/diamante, mediante litografía por haz de electrones se fabricaron resonadores SAW de tamaño nanométrico que sumado a la alta velocidad resultante de la combinación AlN/diamante nos ha permitido obtener dispositivos trabajando en el rango de 10-28 GHz con un alto factor de calidad y rechazo fuera de la banda. Estás frecuencias y prestaciones no han sido alcanzadas por el momento en resonadores de este tipo. Por otra parte, se han utilizado estos dispositivos para fabricar sensores de presión de alta sensibilidad. Estos dispositivos son afectados altamente por los cambios de temperatura. Se realizó también un exhaustivo estudio de cómo se comportan en temperatura estos resonadores, entre -250ºC y 250ºC (rango de temperaturas no estudiado hasta el momento) diferenciándose dos regiones una a muy baja temperatura en la que el dispositivo muestra un coeficiente de retraso en frecuencia (TCF) relativamente bajo y otra a partir de los -100ºC en la que el TCF es similar al observado en la bibliografía. Por tanto, durante esta tesis se ha optimizado el depósito de AlN sobre diamante para que sea compatible con la tecnología CMOS y permita el procesado de dispositivos trabajando a muy alta frecuencia con altas prestaciones para comunicaciones y sensores. ABSTRACT The increasing volume of information in data transmission systems results in a growing demand of applications working in the super-high-frequency band (3–30 GHz). Most of these systems work with surface acoustic wave (SAW) devices and thus there is a necessity of increasing their resonance frequency. Moreover, sensor application includes this kind of devices. The sensitivity of them is proportional with its frequency. Traditionally, quartz, LiNbO3 and LiTaO3 have been used in the fabrication of SAW devices. These materials suffer from a variety of limitations and in particular they have low SAW velocity as well as being incompatible with the CMOS technology. In order to overcome these problems, thin film technology, where a piezoelectric material is deposited on top of a substrate, has been used during the last decades. The piezoelectric/substrate structure allows to reach the frequencies required nowadays and could be compatible with the mass electronic production CMOS technology. This thesis work focuses on the fabrication of SAW devices working in the super-high-frequency range. Thin film technology has been used in order to get it, especially aluminum nitride (AlN) deposited by reactive sputtering on diamond has been used to increase the SAW velocity. Different experiments were carried out to optimize the parameters for the deposit of high quality AlN on any kind of substrates. In addition, the system was optimized under low temperature and thus this process is CMOS compatible. Once the AlN/diamond was optimized, thanks to the used e-beam lithography, nanometric SAW resonators were fabricated. The combination of the structure and the size of the devices allow the fabrication of devices working in the range of 10-28 GHz with a high quality factor and out of band rejection. These high performances and frequencies have not been reached so far for this kind of devices. Moreover, these devices have been used as high sensitivity pressure sensors. They are affected by temperature changes and thus a wide temperature range (-250ºC to 250ºC) study was done. From this study two regions were observed. At very low temperature, the temperature coefficient of frequency (TCF) is low. From -100ºC upwards the TCF is similar to the one appearing in the literature. Therefore, during this thesis work, the sputtering of AlN on diamond substrates was optimized for the CMOS compatible fabrication of high frequency and high performance SAW devices for communication and sensor application.