999 resultados para PERIODO HISPANICO
Resumo:
The association between celiac disease (CD) and dental enamel defects (DED) is well known. AIM: This study was designed to investigate the prevalence of DED in CD children and to specifically find a possible correlation between DED and gluten exposure period, CD clinical forms, HLA class II haplotype. MATERIALS AND METHODS: This study was designed as a matched case-control study: 374 children were enrolled (187 celiac and 187 non celiac). Data about age at CD diagnosis, CD clinical form and HLA haplotype were recorded. RESULTS: DED were detected in 87 celiac subject while no dental lesions were found in the remaining 100 patients; in 187 healthy controls enamel lesion were significantly less frequent (5.3 % versus 46.5% ; p<0.005).We found a correlation between DED and gluten exposure period, since among CD patients the mean age at CD diagnosis was significantly (p= 0.0004) higher in the group with DED (3.41± 1.27) than without DED (1.26± 0.7). DED resulted more frequent in atypical and silent forms than in the typical one. The presence of HLA DR 52-53 and DQ7 antigens significantly increased the risk of DED (p=0.0017). CONCLUSIONS: Our results confirmed a possible correlation between CD clinical form, age at CD diagnosis, HLA antigens and DED. The origin of DED in CD children is due to multifactorial events and further studies are needed to investigate other determinants.
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The arguments of the thesis is the relationship between the Norman domination and the Greek-speaking people living in Sicily and Southern Italy. Particularly the ascendancy of the greek culture on the norman architecture and his role in the construction of the Norman Kingdom.
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Il dolore non è solo una conseguenza della malattia ma un fattore patogeno che è di per se stesso in grado di perpetuare il danno all’organismo. Il suo trattamento non è quindi solo un atto di umanità ma un contributo ad arrestare la malattia e restituire la salute al paziente. Tra i farmaci più popolari per la terapia del dolore negli animali da affezione si trova la buprenorfina. Questa molecola viene impiegata con successo da anni nel cane e nel gatto per motivi riconducibili, oltre che alla sua efficacia (la sua potenza è diverse volte quella della morfina), alla lunga durata d’azione e alla scarsità degli effetti collaterali. Nonostante l’ampia diffusione e longevità del suo utilizzo, però, sappiamo poco della farmacocinetica di questa molecola negli animali da affezione; i dosaggi clinicamente impiegati sono di fatto estrapolati dagli studi nell’uomo oppure basati su semplici osservazioni degli effetti; i pochi dati farmacocinetici ottenuti nel cane fanno riferimento a singoli boli di dosi che non sempre corrispondono a quelle clinicamente impiegate. Nonostante la buprenorfina trovi il suo principale impiego nelle somministrazioni protratte a lungo (durante il periodo post-operatorio o la degenza ospedaliera) non è mai stato indagato il profilo farmacocinetico della molecola somministrata a boli ripetuti o come infusione continua. Il nostro studio si pone come obiettivo di indagare la farmacocinetica della buprenorfina somministrata come bolo di carico seguito da un’infusione costante a dosaggi considerati clinici in cani sani nel periodo post operatorio. Lo scopo ultimo è quello di sviluppare un protocollo per la somministrazione di questa molecola in modo prolungato in pazienti degenti ed addolorati per poi, in futuro, confrontare la somministrazione come infusione continua con i tradizionali boli ripetuti. Per lo studio sono state utilizzate giovani cagne adulte di taglia media o grande sottoposte ad intervento di ovariectomia.
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La VI regio augustea di Roma rappresenta uno dei settori urbani maggiormente investiti dalle modifiche radicali compiute dall’uomo nel processo di urbanizzazione della città che ne hanno modificato profondamente la situazione altimetrica e la conformazione originaria. Questi notevoli cambiamenti ebbero origine sin dall’età antica, ma si intensificarono profondamente soprattutto nel periodo rinascimentale quando a partire da Pio IV e soprattutto con Sisto V, attivo in tante altre zone della città, si svilupparono numerose opere di rinnovamento urbanistico che incisero notevolmente sul volto e sulle caratteristiche della zona in esame. A partire dal Rinascimento fino ad arrivare ai grandi scavi della fine del 1800 tutto il quartiere incominciò a “popolarsi” di numerosi edifici di grande mole che andarono ad intaccare completamente le vestigia del periodo antico: la costruzione del Palazzo del Quirinale e dei vari palazzi nobiliari ma soprattutto la costruzione dei numerosi ministeri e della prima stazione Termini alla fine dell’800 comportarono numerosi sventramenti senza la produzione di una adeguata documentazione delle indagini di scavo. Questa ricerca intende ricostruire, in un’ottica diacronica, la topografia di uno dei quartieri centrali della Roma antica attraverso l’analisi dei principali fenomeni che contraddistinguono l’evoluzione del tessuto urbano sia per quanto riguarda le strutture pubbliche che in particolar modo quelle private. Infatti, il dato principale che emerge da questa ricerca è che questa regio si configura, a partire già dal periodo tardo-repubblicano, come un quartiere a vocazione prevalentemente residenziale, abitato soprattutto dall’alta aristocrazia appartenente alle più alte cariche dello Stato romano; oltre a domus ed insulae, sul Quirinale, vennero costruiti lungo il corso di tutta l’età repubblicana alcuni tra i più antichi templi della città che con la loro mole occuparono parte dello spazio collinare fino all’età tardoantica, rappresentando così una macroscopica e costante presenza nell’ingombro dello spazio edificato.
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Il presente elaborato consiste nella traduzione dalla lingua araba alla lingua italiana di alcuni brani poetici dell'autore siriano Nizar Qabbani. Si tratta in particolare dei testi Aurāq Isbāniya, (Diari spagnoli), Ahzān fi-l-Andalus (Tristezze in Al-Andalus), Gharnāṭa (Granada). I temi principali di queste poesie sono delle suggestioni della Spagna e soprattutto la nostalgia sentita dall'autore, nel suo nazionalismo arabo, per l'antico califfato di Al-Andalus. L'elaborato è diviso in cinque sezioni: 1. Introduzione: spiegazione del tema centrale dei brani tradotti. 2. L'autore. Breve biografia e opera: un'introduzione sulla vita e la produzione artistica di Nizar Qabbani. 3. Traduzione e testo originale: parte centrale dell'elaborato, la traduzione dei poemi con testo originale arabo a fronte. 4. Commento di traduzione: esposizione di scelte e strategie traduttive che sono state seguite per la realizzazione del lavoro. 5. Bibliografia. Tutti i testi consultati per la stesura dell'elaborato.
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Il presente elaborato ha come fine ultimo quello di presentare la cinematografia moldava durante il periodo sovietico. In particolare, nel capitolo 1, intitolato “Cenni storici della RSSM”, ho messo in evidenza i principali avvenimenti e mutamenti che hanno caratterizzato la Moldavia durante il periodo comunista di Stalin, Crusciov, Breznev e Gorbaciov. Successivamente, nel capitolo 2, intitolato “Panoramica della cinematografia nella RSSM”, ho fornito un quadro generale della cinematografia moldava e infine, nel terzo capitolo, chiamato “Analisi del film Podurile”, ho analizzato un film moldavo dal punto di vista linguistico e socio-politico.
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Consideramos que la actuación profesional de las/os Trabajadoras/es Sociales debe ser entendida como una construcción de sentidos y significaciones, porque dan cuenta de la presencia de distintas dimensiones (epistemológica, teórica, metodológica y operativa),un posicionamiento ideológico que atraviesa y configura el hacer y, que permite transitar el camino de reconocimiento, interpretación y direccionalidad de la acción. Cuando hacemos referencias al quehacer, involucramos como parte intrínseca del proceso, la puesta en acto de un posicionamiento ideológico en el que se conjugan valores y principios que sustentan esta acción y, a este sentido de la acción, denominamos el “Proyecto Ético Político”. Las prácticas profesionales deben ser analizadas sociohistóricamente dado que las mismas están atravesadas por diferentes dimensiones: históricas, sociales, políticas, económicas, institucionales, etc. pero no podemos considerar como determinantes en la producción de los servicios sociales institucionales; por ello, nos ocupa y preocupa, reconocer en el hacer cotidiano cómo se materializa el Proyecto Ético Político del profesional del Trabajo Social, materializándose así el objetivo central de la investigación: “Reconstruir las prácticas profesionales de los Trabajadores Sociales en la Provincia de Misiones, egresados en el periodo 2003-2010, en el marco del proyecto ético
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El modelo de desarrollo impuesto en el país a partir de los 70 con una intensificación del neoliberalismo en la década del 90, ha generado la exclusión de un amplio sector de la sociedad; como consecuencia se comenzaron a implementar políticas focalizadas también denominadas emergentes, tendientes a asistir a la población marginada del sistema. Paralelamente el sistema educativo, a partir de le Ley Federal de Educación sancionada en 1993, plantea la necesidad de pensar en una escuela inclusiva, para lo cual debe atender la diversidad del alumnado, con especial atención en la población más vulnerable. En este contexto se implementaron programas y proyectos compensatorios en las instituciones escolares, con la finalidad de incrementar la matriculación y retención escolar, siendo los directivos y docentes sus efectores, generándose de esta manera una nueva responsabilidad, modificando las condiciones laborales de sus efectores e interviniendo en las actividades sustantivas de las instituciones. Esta investigación se propone por medio de la metodología cualitativa analizar los efectos de la aplicación de políticas compensatorias en las instituciones educativas de la ciudad de Posadas y en las prácticas de docentes y directivos como principales efectores de los programas y proyectos, esperando de este modo lograr un aporte significativo a la hora de diseñar e implementar dichas políticas.
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La presente pesquisa describe y analiza una serie de 106 registros bautismales confeccionados entre 1902 y 1931 por sacerdotes encargados de impartir los rituales sacramentales en el área Valle Grande (Prov. de Jujuy. Argentina). El principal objetivo metodológico de la investigación ha sido el de transformar la información de estas actas eclesiásticas en redes relacionales de datos. Los resultados obtenidos dan cuenta de una serie compleja de vínculos y circuitos nodales entre agentes sociales, territorios y temporalidades asociadas a estructuras socio-culturales de larga duración histórica.
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El presente estudio tiene por objeto analizar las prácticas que se enmarcan en el Programa Asociativismo Rural, perteneciente a la Dirección de Desarrollo Socio-económico local de la Municipalidad de Maipú. Dicho programa atiende a la población de pequeños productores familiares con el fin de desarrollar sus capacidades brindando herramientas financieras, económicas, de producción e instrumentos organizativos para lograr el desarrollo sostenible y sustentable, mediante la mejora de sus explotaciones. Para ello se plantea los siguientes objetivos: -Analizar el aporte que realiza el Programa Asociativismo Rural en la construcción de capital social de los grupos involucrados. -¿Cómo contribuyen las estrategias de trabajo y vinculación del Programa, en la construcción de capital social de los grupos involucrados para mejorar sus condiciones de vida? -Caracterizar el contexto y el campo en el cual emerge el Programa Asociativismo Rural, las estrategias de trabajo implementadas y los resultados del mismo. -¿Cuál es el contexto en el cual emerge este programa? ¿Cuáles son los agentes intervinientes en el mismo? ¿Cuál es el enfoque de desarrollo que plantea dicho programa? ¿Cuáles son las estrategias de vinculación implementadas por el Municipio con los agentes del territorio? ¿Cuáles fueron los resultados obtenidos de estas estrategias? -Caracterizar las redes de intercambio entre el Municipio y los grupos involucrados en dicho programa. -¿Cómo fueron creándose los vínculos entre el equipo técnico del Municipio y los grupos involucrados en el programa? ¿Qué intercambios se generaron entre los mismos? ¿Cómo se dio esto mismo hacia dentro de los grupos? -Analizar y comprender cómo los agentes hacen uso de sus capitales a través del Programa y qué percepciones tienen de la movilización de los mismos. -¿Cómo los grupos involucrados en el Programa han logrado, a través de éste, movilizar sus capitales para mejorar su posición dentro del campo y, con ello, mejorar sus condiciones de vida? ¿Cómo perciben los actores esta movilización de estos capitales?