Sicurezza privata e sicurezza partecipata. Le imprese private del settore sicurezza in Italia tra subalternità e sussidirietà

La ricerca esamina il ruolo delle imprese che svolgono attività di sicurezza privata in Italia (oggi definita anche "sussidiaria" o "complementare") in relazione allo sviluppo delle recenti politiche sociali che prevedono il coinvolgimento di privati nella gestione della sicurezza in una prospettiva di community safety. Nel 2008/2009 le politiche pubbliche di sicurezza legate al controllo del territorio hanno prodotto norme con nuovi poteri “di polizia” concessi agli amministratori locali e la previsione di associazione di cittadini per la segnalare eventi dannosi alla sicurezza urbana (“ronde”). Nello stesso periodo è iniziata un’importante riforma del settore della sicurezza privata, ancora in fase di attuazione, che definisce le attività svolte dalle imprese di security, individua le caratteristiche delle imprese e fissa i parametri per la formazione del personale. Il quadro teorico del lavoro esamina i concetti di sicurezza/insicurezza urbana e di società del rischio alla luce delle teorie criminologiche legate alla prevenzione situazionale e sociale e alla community policing. La ricerca sul campo si basa sull’analisi del contenuto di diverse interviste in profondità con esponenti del mondo della sicurezza privata (imprenditori, dirigenti, studiosi). Le interviste hanno fatto emergere che il ruolo della sicurezza privata in Italia risulta fortemente problematico; anche la riforma in corso sulla normativa del settore è considerata con scarso entusiasmo a causa delle difficoltà della congiuntura economica che rischia di compromettere seriamente la crescita. Il mercato della sicurezza in Italia è frastagliato e scarsamente controllato; manca un’azione di coordinamento fra le diverse anime della sicurezza (vigilanza privata, investigazione, facility/security management); persiste una condizione di subalternità e di assenza di collaborazione con il settore pubblico che rende la sicurezza privata relegata in un ruolo marginale, lontano dalle logiche di sussidiarietà.

La cerchia di Giulio Clovio: gli incontri, i viaggi, le amicizie di un artista europeo

La tesi riguarda il miniatore Giulio Clovio (Grižane, Croazia, 1498 – Roma, 1578), considerandolo come il fulcro di una rete di relazioni tra committenti, artisti e letterati. È divisa in tre parti, seguendo la vita dell’artista: giovinezza (1498-1534), maturità (1534-1561) e vecchiaia (1561-1578). Tra i committenti più significativi: Domenico e Marino Grimani e il cardinale Alessandro Farnese. Tra gli artisti italiani: Giulio Romano, Girolamo dai Libri, Valerio Belli, Sofonisba Anguissola. Tra gli artisti europei: Francisco de Hollanda, Pieter Brueghel il Vecchio, Bartholomeus Sprangher, El Greco e Lampsonio.

La cooperazione dell'UE nella creazione di uno spazio sicuro nella globalizzazione come possibile modello per la regione dell'Asia Centrale

Gli ultimi anni hanno visto importanti cambiamenti positivi nella cooperazione interstatale in Asia centrale. Crescenti minacce come il terrorismo internazionale, l'estremismo religioso e politico, il traffico di droga, ecc, causati dagli interessi geopolitici e geo-economici delle potenze mondiali, hanno contribuito alla formazione di una politica estera più coordinata e coerente degli Stati della regione. Questo processo si manifesta nella partecipazione attiva dell’istituzionalizzazione della Shanghai Organizzazione del Commonwealth (SOC), Conferenza sulle misure di costruzione d’interazione e fiducia in Asia (CICA) e Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO). Problemi moderni di sicurezza in Asia centrale dovrebbero essere risolti in dei nuovi modi, non convenzionali. Le nuove minacce alla sicurezza richiedono modi non standard per risolvere il problema. Considerate le differenze fondamentali dell'Unione europea e degli Stati dell'Asia centrale nei valori e dal punto di vista in materia di sicurezza. I paesi dell'Asia centrale non sono pronti per l'integrazione politica. Nonostante questo, nell’Asia centrale sono state adottate misure per contrastare le minacce non convenzionali. L’esperienza europea di unire gli sforzi della regione per garantire la sicurezza interna, può essere utilizzata dai paesi dell'Asia centrale, soprattutto, in primo luogo sulla formazione del quadro istituzionale e giuridico per la cooperazione operativa delle forze dell'ordine per le seguenti aree: • prevenzione del traffico di droga attraverso gli Stati dell'Asia centrale; • lotta contro nuove forme di terrorismo ed estremismo; • limitare la dimensione della migrazione clandestina; • migliorare la protezione giuridica dei cittadini. Fino a poco tempo fa, questi temi hanno ricevuto poca attenzione, sia nella teoria sia nella pratica, poiché i problemi di sicurezza della società erano principalmente ridotti per evitare il pericolo di guerra.

Managing Knowledge Transfer in Software-Maintenance Outsourcing Transitions: A System-Dynamics Perspective

The existing literature suggests that transitions in software-maintenance offshore outsourcing projects are prone to knowledge transfer blockades, i.e. situations in which the activities that would yield effective knowledge transfer do not occur, and that client management involvement is central to overcome them. However, the theoretical understanding of the knowledge transfer blockade is limited, and the reactive management behavior reported in case studies suggests that practitioners may frequently be astonished by the dynamics that may give rise to the blockade. Drawing on recent research from offshore sourcing and reference theories, this study proposes a system dynamics framework that may explain why knowledge transfer blockades emerge and how and why client management can overcome the blockade. The results suggest that blockades may emerge from a vicious circle of weak learning due to cognitive overload of vendor staff and resulting negative ability attributions that result in reduced helping behavior and thus aggravate cognitive load. Client management may avoid these vicious circles by selecting vendor staff with strong prior related experience. Longer phases of coexistence of vendor staff and subject matter experts and high formal and clan controls may also mitigate vicious circles.

Censors for Boolean Description Logic

Protecting different kinds of information has become an important area of research. One aspect is to provide effective means to avoid that secrets can be deduced from the answers of legitimate queries. In the context of atomic propositional databases several methods have been developed to achieve this goal. However, in those databases it is not possible to formalize structural information. Also they are quite restrictive with respect to the specification of secrets. In this paper we extend those methods to match the much greater expressive power of Boolean description logics. In addition to the formal framework, we provide a discussion of various kinds of censors and establish different levels of security they can provide.

Hydrogen atom in space with a compactified extra dimension and potential defined by Gauss' law

We investigate the consequences of one extra spatial dimension for the stability and energy spectrum of the non-relativistic hydrogen atom with a potential defined by Gauss' law, i.e. proportional to 1 /| x | 2 . The additional spatial dimension is considered to be either infinite or curled-up in a circle of radius R. In both cases, the energy spectrum is bounded from below for charges smaller than the same critical value and unbounded from below otherwise. As a consequence of compactification, negative energy eigenstates appear: if R is smaller than a quarter of the Bohr radius, the corresponding Hamiltonian possesses an infinite number of bound states with minimal energy extending at least to the ground state of the hydrogen atom.

Religion as Culture? How European and American High Courts Endorse Majority Religion

This paper examines a trend in European and American High Courts to endorse majority religion by transforming it into “culture”, and thus by secularizing it. To dissociate religion and state is the hallmark of the liberal state. However, no state has ever managed a perfect separation, not even the American. Under conditions of mounting religious pluralism and ongoing secularization, there is pressure on the state to live up to its “neutrality”. A main strategy to square the circle of neutrality and incomplete dissociation from religion is to declare it “culture”, which gives the state the license to associate or even identify with it (as guardian of nationhood). The paper compares recent American and European High Court rules on religious symbols (especially crucifixes) that exhibits this strategy, addressing similarities and differences as well as the limits and pitfalls of “culturalizing” religion.

Barriers to cross-border research projects: A prelude to improving professional collaborations between the United States and Mexico

Study objective. This was a secondary data analysis of a study designed and executed in two phases in order to investigate several questions: Why aren't more investigators conducting successful cross-border research on human health issues? What are the barriers to conducting this research? What interventions might facilitate cross-border research? ^ Methods. Key informant interviews and focus groups were used in Phase One, and structured questionnaires in Phase Two. A multi-question survey was created based on the findings of focus groups and distributed to a wider circle of researchers and academics for completion. The data was entered and analyzed using SPSS software. ^ Setting. El Paso, TX located on the U.S-Mexico Border. ^ Participants. Individuals from local academic institutions and the State Department of Health. ^ Results. From the transcribed data of the focus groups, eight major themes emerged: Political Barriers, Language/Cultural Barriers, Differing Goals, Geographic Issues, Legal Barriers, Technology/Material Issues, Financial Barriers, and Trust Issues. Using these themes, the questionnaire was created. ^ The response rate for the questionnaires was 47%. The largest obstacles revealed by this study were identifying a funding source for the project (47% agreeing or strongly agreeing), difficulties paying a foreign counterpart (33% agreeing or strongly agreeing) and administrative changes in Mexico (31% agreeing or strongly agreeing). ^ Conclusions. Many U.S. investigators interested in cross-border research have been discouraged in their efforts by varying barriers. The majority of respondents in the survey felt financial issues and changes in Mexican governments were the most significant obstacles. While some of these barriers can be overcome simply by collaboration among motivated groups, other barriers may be more difficult to remove. Although more evaluation of this research question is warranted, the information obtained through this study is sufficient to support creation of a Cross-Border Research Resource Manual to be used by individuals interested in conducting research with Mexico. ^

Contexto de Zona Árida (1965): : correspondencia entre Eduardo Jonquières y Guillermo de Torre

En la presente nota introductoria a la edición de las cartas entre Eduardo Jonquières y Guillermo de Torre se sintetizan aspectos relativos al contexto de edición del libro “Zona árida" (1965), del poeta argentino. Los aspectos considerados en la reconstrucción son: las circunstancias de la radicación de Jonquières en Francia, la evolución expresiva del autor y la recepción del volumen por parte de lectores pertenecientes al círculo de amistades del poeta.

La cohesión y la seguridad ciudadana : un enfoque global

El artículo revisa el concepto de cohesión social y la noción de seguridad, partiendo del análisis de los profundos desequilibrios y desigualdades sociales que el modelo económico dominante a escala global desde los años 1980 crea o intensifica en América Latina. Centrado en las transformaciones que generaron la pérdida de confianza en las instituciones, en el Estado, en el mercado del trabajo, en la educación, incluso en la religión y en la familia, sobre las cuales reposaba la solidaridad orgánica en el marco de la sociedad industrial capitalista, examina cinco indicadores de la existencia de problemas de inseguridad en relación con la cohesión social. Pone de relieve que el problema de la inseguridad se asocia con la ruptura o la fragilidad de los mecanismos de integración y de mediación social y sostiene la necesidad de reconstruir la cohesión social para alcanzar la seguridad ciudadana, destacando que este proceso se funda en una profunda modificación política, económica y social enfocada en la inclusión social, de la que son co-responsables el Estado y los ciudadanos como actores de su propio desarrollo.

La compleja construcción de la problemática de la seguridad : violencia y políticas públicas de seguridad a comienzos del siglo XXI

Los primeros diez años del nuevo siglo nos encuentran con un bagaje de producción científica y trabajos de campo a partir de los cuales podemos reflexionar sobre la importancia de abordar la violencia cuando hablamos de políticas públicas de seguridad en sociedades democráticas. Ello implica reconocer un recorte del tema y una toma de posición alrededor de la cual iremos reconstruyendo la problemática de la seguridad que va más allá del delincuente, la asociación del problema de la seguridad al problema del delito, la tipificación de delitos y las técnicas disciplinarias. Nuestra atención esta dirigida a la violencia, la política expresada en políticas públicas y la expresión de las subjetividades en el miedo a ser víctima.

Milicias, delito y control estatal en el Chaco (1884-1940)

Durante la primera mitad del siglo XX el Territorio Nacional del Chaco fue escenario de importantes transformaciones en su faz económica y social. A raíz del auge en la explotación forestal, y luego en el cultivo del algodón, esta jurisdicción se convirtió en una de las regiones de mayor prosperidad y crecimiento demográfico en el ámbito nacional.Sin embargo, estas mismas peculiaridades fueron las que paradójicamente propiciaron la germinación de una problemática sostenida en el tiempo: la inseguridad en el ámbito rural.Dicha problemática, su relación con las modalidades productivas de este Territorio, y las soluciones que se ofrecieron en distintas etapas, habrán de ser analizadas en el presente trabajo.

Paul Ricoeur, lector de Aristóteles : Un cruce entre mímesis e historia

La reapropiación de la noción de mímesis aristotélica es uno de los puntos centrales en la teoría de la narratividad de Ricoeur. La articulación en tres momentos de la mímesis da cuenta del círculo entre tiempo y narración. En este trabajo intentaré reconstruir los argumentos que le permiten a Ricoeur recuperar la noción aristotélica, pese a las limitaciones que la propia Poética impone para su uso. De esta manera, se podrá apreciar la vigencia de la noción de mímesis y su rol dentro del campo de la historia

Comerciantes en Río de la Plata pre-virreinal. El caso de Domingo de Basavilbaso

El propósito de este texto es presentar a uno de los comerciantes más exitosos de mediados del siglo XVIII en la región Río de la Plata y una aproximación al conjunto del cual emerge. La imagen de grupo se obtiene a partir de los registros de navíos españoles, que permiten realizar un estudio pormenorizado de la participación de los individuos en los envíos a España. Al mismo tiempo, y para acercarme más a uno de los individuos en particular y su primer círculo de relaciones se utiliza, además de los registros, la bibliografía disponible y la batería habitual de fuentes consultadas en las investigaciones sobre comerciantes

En nombre de la seguridad : Lecturas sobre policía y formación estatal

Las instituciones policiales han sido poco estudiadas en sede académica hasta el momento y las investigaciones existentes ponen el acento en los modelos de gestión y en los procesos de reforma implementados en las últimas dos décadas. El poder de policía, no obstante, cumplió un rol fundamental en los procesos de formación estatal durante el siglo XIX, en diversos contextos culturales, nacionales y territoriales. Este trabajo intenta recoger las conclusiones básicas de algunos estudios europeos sobre esta cuestión, y otros estudios de caso en América Latina, prestando especial atención al territorio rioplatense. El objetivo consiste en analizar comparativamente los procesos de institucionalización del poder policial, la articulación de los mismos con la construcción de autoridad estatal, y los distintos modelos adoptados. "En nombre de la seguridad", y del orden público, las policías se organizaron como espacios de excepción, en los cuales la normativa jurídica se escinde de su aplicación efectiva. Los itinerarios históricos y filosóficos recorridos se proponen como una vía de elucidación de la relación entre el Estado y el poder de policía