868 resultados para Auto-localizzazione


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La presente tesi magistrale si inserisce nell’ambito del progetto Language Toolkit e nasce in particolare dalla collaborazione tra il presente autore e l’azienda Tecnopress S.a.s. Nell’ottica dell’internazionalizzazione della propria attività l’azienda ha richiesto che il proprio sito web venisse sottoposto ad un processo di localizzazione dall’italiano verso l’inglese. Sulla base di queste premesse si è deciso di dividere il lavoro in tre parti: una fase teorica, una fase preparatoria e una fase pratica. La prima fase si è occupata di gettare le basi teoriche necessarie per affrontare consapevolmente l’incarico assegnato. Alla luce delle conclusioni della fase teorica è stata constatata l’esigenza di modificare la natura dell’intervento che si era preventivato di effettuare sul sito web. Fulcro della localizzazione è infatti il locale, ovvero la combinazione di regione socioculturale e lingua presa a riferimento per un processo di localizzazione web. Nelle richieste avanzate dall’azienda figuravano esclusivamente indicazioni relative alla lingua (l’inglese), non già alla regione socioculturale su cui modellare l’intervento di localizzazione del sito. Si è rivelato pertanto necessario procedere autonomamente alla definizione di un locale per il presente progetto, che è stato fatto coincidere con la macrozona europea e cui è stato associato un modello ibrido di English Lingua Franca e Simplified Technical English. Il focus dell’intervento non è stato dunque una regione geografica circoscritta ma una realtà socioculturale molto più ampia e variegata: l’adozione di un locale così ampio e il rispetto dell’indicazione sulla lingua hanno portato il presente autore a optare per un intervento di standardizzazione web. Chiude il presente lavoro una fase operativa, durante la quale sono state create le risorse necessarie al progetto (si segnala in particolare un corpus su misura) e sono state effettuate la standardizzazione e una serie di considerazioni traduttive.

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The aim of this dissertation is to provide an adequate translation from English into Italian of a section of the European Commission's site, concerning an environmental policy tool whose aim is to reduce the EU greenhouse gas emissions, the Emissions Trading System. The main reason behind this choice was the intention to combine a personal interest in the domain of sustainability development with the desire to delve deeper into the knowledge of the different aspects involved in the localisation process. I also had the possibility to combine these two with my interest in the universe of the European Union. I therefore worked on the particular language of this supranational organisation and for this reason I had the opportunity to experience a very stimulating work placement at the Directorate-General for Translation in Brussels. However, the choice of the text was personal and the translation is not intended for publication. The work is divided into six chapters. In the first chapter the text is contextualised within the framework of the EU, and its legislation on multilingualism. This has consequences on the languages that are used by the drafters of the official documents and on the languages used by translators. The text originates from those documents, but it needs to be adapted to different receivers. The second chapter investigates the process of website localisation. The third chapter offers an analysis of the source text and of the prospective target text. In the fourth chapter the resources created and used for the translation of the text are described. A comparison is made between the resources of the translation service of the European Commission and the ones created specifically for this project: a translation memory, exploited through the use of a CAT tool, and two corpora. The fifth chapter contains the actual translation, side-by-side with the source text, while the sixth one provides a comment on the translation strategies.

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Ce mémoire a comme objectif de montrer le processus de localisation en langue italienne d’un site Internet français, celui du Parc de loisir du Lac de Maine. En particulier, le but du mémoire est de démontrer que, lorsqu’on parle de localisation pour le Web, on doit tenir compte de deux facteurs essentiels, qui contribuent de manière exceptionnelle au succès du site sur le Réseau Internet. D’un côté, l’utilisabilité du site Web, dite également ergonomie du Web, qui a pour objectif de rendre les sites Web plus aisés d'utilisation pour l'utilisateur final, de manière que son rapprochement au site soit intuitif et simple. De l’autre côté, l’optimisation pour les moteurs de recherche, couramment appelée « SEO », acronyme de son appellation anglais, qui cherche à découvrir les meilleures techniques visant à optimiser la visibilité d'un site web dans les pages de résultats de recherche. En améliorant le positionnement d'une page web dans les pages de résultats de recherche des moteurs, le site a beaucoup plus de possibilités d’augmenter son trafic et, donc, son succès. Le premier chapitre de ce mémoire introduit la localisation, avec une approche théorique qui en illustre les caractéristiques principales ; il contient aussi des références à la naissance et l’origine de la localisation. On introduit aussi le domaine du site qu’on va localiser, c’est-à-dire le domaine du tourisme, en soulignant l’importance de la langue spéciale du tourisme. Le deuxième chapitre est dédié à l’optimisation pour les moteurs de recherche et à l’ergonomie Web. Enfin, le dernier chapitre est consacré au travail de localisation sur le site du Parc : on analyse le site, ses problèmes d’optimisation et d’ergonomie, et on montre toutes les phases du processus de localisation, y compris l’intégration de plusieurs techniques visant à améliorer la facilité d’emploi par les utilisateurs finaux, ainsi que le positionnement du site dans les pages de résultats des moteurs de recherche.

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Uno dei temi più recenti nel campo delle telecomunicazioni è l'IoT. Tale termine viene utilizzato per rappresentare uno scenario nel quale non solo le persone, con i propri dispositivi personali, ma anche gli oggetti che le circondano saranno connessi alla rete con lo scopo di scambiarsi informazioni di diversa natura. Il numero sempre più crescente di dispositivi connessi in rete, porterà ad una richiesta maggiore in termini di capacità di canale e velocità di trasmissione. La risposta tecnologica a tali esigenze sarà data dall’avvento del 5G, le cui tecnologie chiave saranno: massive MIMO, small cells e l'utilizzo di onde millimetriche. Nel corso del tempo la crescita delle vendite di smartphone e di dispositivi mobili in grado di sfruttare la localizzazione per ottenere servizi, ha fatto sì che la ricerca in questo campo aumentasse esponenzialmente. L'informazione sulla posizione viene utilizzata infatti in differenti ambiti, si passa dalla tradizionale navigazione verso la meta desiderata al geomarketing, dai servizi legati alle chiamate di emergenza a quelli di logistica indoor per industrie. Data quindi l'importanza del processo di positioning, l'obiettivo di questa tesi è quello di ottenere la stima sulla posizione e sulla traiettoria percorsa da un utente che si muove in un ambiente indoor, sfruttando l'infrastruttura dedicata alla comunicazione che verrà a crearsi con l'avvento del 5G, permettendo quindi un abbattimento dei costi. Per fare ciò è stato implementato un algoritmo basato sui filtri EKF, nel quale il sistema analizzato presenta in ricezione un array di antenne, mentre in trasmissione è stato effettuato un confronto tra due casi: singola antenna ed array. Lo studio di entrambe le situazioni permette di evidenziare, quindi, i vantaggi ottenuti dall’utilizzo di sistemi multi antenna. Inoltre sono stati analizzati altri elementi chiave che determinano la precisione, quali geometria del sistema, posizionamento del ricevitore e frequenza operativa.

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Questo elaborato studia e analizza il comportamento di tre algoritmi di base per quanto riguarda la localizzazione indoor e in particolare la tecnica del fingerprint. L'elaborato include l'analisi di come l'eterogeneita dei dispositivi possa influenzare gli algoritmi e la loro accuratezza nel produrre il risultato. Si include inoltre l'analisi dello stato dell'arte la progettazione e lo sviluppo di un'applicazione Android e di un web service. L'illustrazione dei test effettuati e le considerazioni finali concludono la tesi.

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In questa tesi viene analizzato il concetto di mobilità elettrica e viene proposta un’applicazione per la gestione della propria auto elettrica. L'applicazione in questione si pone come scopo l’agevolazione delle interazioni dell’utente con l’auto a distanza. Analizzando le caratteristiche principali dell’auto elettrica, ne vengono delineati i benefici e le limitazioni dell’autonomia, per la quale si suggerisce soluzione tramite regole da adottare alla guida. Attraverso la comparazione con le tipologie di applicazioni esistenti per la mobilità si decide che genere di approccio adottare nella realizzazione della nostra applicazione. Seguono la descrizione delle tecnologie di sviluppo del progetto sotto forma di applicazione ibrida, tra le quali ci si sofferma sull'utilizzo di linguaggi di markup, fogli di stile e JavaScript lato client. Di quest’ultimo ne vengono elencate le API utilizzate, in particolare Google Maps e Google Charts. Successivamente si introduce il concetto di simulazione server ed i metodi e le tecniche adottate per renderlo effettivo. Infine vengono spiegate le scelte implementative nonché i metodi e le decisioni presi in ambito di sviluppo per realizzare al meglio l’applicazione, fornendo una presentazione dettagliata delle sue funzionalità.

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La tesi consiste nella descrizione di una applicazione in Java atta a eseguire test e simulazioni di un sistema di localizzazione in radiofrequenza. Viene descritta l'interfaccia e le funzionalità.

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In questo elaborato viene descritto il funzionamento dei Beacon. Essi rappresentano un congegno che sfrutta la tecnologia Bluetooth 4.0, la quale, rispetto alle precedenti, si differenzia per alcune innovazioni apportate. Il loro utilizzo originario era rivolto al mondo del Mobile Advertising, ovvero l’invio di messaggi ad hoc agli utenti, sulla base di studi mirati a personalizzare un contenuto. Con lo scorrere del tempo invece si sono cercate nuove modalità d'uso in relazione al mondo da cui derivano: L'”Internet of Things” (IoT). Questa espressione descrive l'intento di dare vita agli oggetti. L'obiettivo di fondo è stato quello di delineare uno dei possibili casi d'uso. Nel concreto il sistema si prefigge, sfruttando l’interazione tra gli utenti, di monitorare la posizione in ambienti indoor di oggetti, usando il segnale RSSI dei Beacon ai quali sono associati, fornire l’aggiornamento dell’indirizzo in cui sono situati, visualizzabile sulle mappe Google con cui l’app è collegata, notificare ai proprietari gli eventuali ritrovamenti di uno di essi, rintracciare i dispositivi altrui. Prima di ciò, si è svolta un'analisi inerente le prestazioni che i Beacon sono in grado di offrire, in condizioni normali, prestando attenzione ad alcuni parametri come: frequenza di trasmissione (l’intervallo entro il quale vengono emessi segnali), il periodo di scansione (l’effettivo periodo di attività), più un’altra serie di risultati acquisiti durante l'esecuzione di alcuni esperimenti.

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Milk cortisol concentration was determined under routine management conditions on 4 farms with an auto-tandem milking parlor and 8 farms with 1 of 2 automatic milking systems (AMS). One of the AMS was a partially forced (AMSp) system, and the other was a free cow traffic (AMSf) system. Milk samples were collected for all the cows on a given farm (20 to 54 cows) for at least 1 d. Behavioral observations were made during the milking process for a subset of 16 to 20 cows per farm. Milk cortisol concentration was evaluated by milking system, time of day, behavior during milking, daily milk yield, and somatic cell count using linear mixed-effects models. Milk cortisol did not differ between systems (AMSp: 1.15 +/- 0.07; AMSf: 1.02 +/- 0.12; auto-tandem parlor: 1.01 +/- 0.16 nmol/L). Cortisol concentrations were lower in evening than in morning milkings (1.01 +/- 0.12 vs. 1.24 +/- 0.13 nmol/L). The daily periodicity of cortisol concentration was characterized by an early morning peak and a late afternoon elevation in AMSp. A bimodal pattern was not evident in AMSf. Finally, milk cortisol decreased by a factor of 0.915 in milking parlors, by 0.998 in AMSp, and increased by a factor of 1.161 in AMSf for each unit of ln(somatic cell count/1,000). We conclude that milking cows in milking parlors or AMS does not result in relevant stress differences as measured by milk cortisol concentrations. The biological relevance of the difference regarding the daily periodicity of milk cortisol concentrations observed between the AMSp and AMSf needs further investigation.

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We used the Green's functions from auto-correlations and cross-correlations of seismic ambient noise to monitor temporal velocity changes in the subsurface at Villarrica volcano in the Southern Andes of Chile. Campaigns were conducted from March to October 2010 and February to April 2011 with 8 broadband and 6 short-period stations, respectively. We prepared the data by removing the instrument response, normalizing with a root-mean-square method, whitening the spectra, and filtering from 1 to 10 Hz. This frequency band was chosen based on the relatively high background noise level in that range. Hour-long auto- and cross-correlations were computed and the Green's functions stacked by day and total time. To track the temporal velocity changes we stretched a 24 hour moving window of correlation functions from 90% to 110% of the original and cross correlated them with the total stack. All of the stations' auto-correlations detected what is interpreted as an increase in velocity in 2010, with an average increase of 0.13%. Cross-correlations from station V01, near the summit, to the other stations show comparable changes that are also interpreted as increases in velocity. We attribute this change to the closing of cracks in the subsurface due either to seasonal snow loading or regional tectonics. In addition to the common increase in velocity across the stations, there are excursions in velocity on the same order lasting several days. Amplitude decreases as the station's distance from the vent increases suggesting these excursions may be attributed to changes within the volcanic edifice. In at least two occurrences the amplitudes at stations V06 and V07, the stations farthest from the vent, are smaller. Similar short temporal excursions were seen in the auto-correlations from 2011, however, there was little to no increase in the overall velocity.