942 resultados para Società degli amatori e cultori di belle arti
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Cercare di comprendere l'importanza che il villaggio sanatoriale Eugenio Morelli ha avuto nel passato è fondamentale per capire quali necessità abbiano spinto ad erigere un tale colosso, sulle pendici delle alpi. Ed è proprio da qui che la mia tesi è partita, dalla ricerca storica, dall'analisi degli elementi politici, sanitari e soprattutto sociali che si sono verificati tra la fine dell'ottocento e i primi tre decenni del novecento; periodo in cui la tubercolosi è passata dall'essere un malattia poco considerata, che colpiva solo le classi più povere e disagiate, costrette a vivere nei periferie sovraffollate delle grandi città, all'essere considerata una vera e propria piaga sociale, che dove essere sanata. In questa prima ricerca non si è comunque trascurata l'aspetto architettonico, andando ad analizzare l'evoluzione che hanno visto i sanatori, prima in Europa e poi in particolare in Italia. Valutandone gli aspetti stilistici, formali e soprattutto funzionali, con le tante standardizzazioni che si sono avute sotto il fascismo, e che proprio nel villaggio sanatoriale ritroviamo. In seguito sono passato ad analizzare i lavori sul villaggio effettuati nel dopoguerra, come l'eliminazione della teleferica e la costruzione delle passerelle pedonali, che collegano direttamente i vari padiglioni tra di loro, che vennero aggiunte negli anni 70, da quando cioè la destinazione del complesso è mutata in una funzione ospedaliera. Questo però è avvenuto per una sola parte del complesso, cioè quella che una volta era destinata agli alloggi femminili, mentre la porzione più a ovest è stata lasciata in disuso. In varie sedi si è affrontato il dibattito su come sfruttare le migliaia di metri quadri che gli edifici dismessi offrono, ma fino ad ora non è stata data una nuova vocazione a quest'ultimi. La soluzione più accreditata è quella di cedere parte del villaggio ad una società di ricerca svizzera che lo utilizzerebbe come campus per gli scienziati. Ed è proprio considerando questa possibilità, e tenendo conto dell'attuale porzione destinata all'attività ospedaliera, che si sviluppato il progetto di tesi per le nuove passerelle pedonali, che dovrebbero risultare come un elemento di unione dell'intero villaggio e come elemento che si integra alla moltitudine di percorsi già presenti in esso, dandone una maggior razionalizzazione rispetto a quelle esistenti e trasformando i singoli padiglioni, da unità chiuse che in se stesse trovano la conclusione della loro funzione ad un elemento inserito in una rete funzionale che, con la riattivazione delle teleferiche, attraversa tutto il villaggio
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Questa riflessione sulla città contemporanea nasce dall’esigenza di definire delle pratiche d’intervento utili alla gestione di una realtà urbana. Seguendo il pensiero di studiosi delle varie discipline quali la composizione e l’urbanistica, mi assumo la responsabilità di analizzare una pratica urbana utile alla gestione delle realtà conflittuali, senza voler entrare nel merito di burocrazie, a volte caotiche, ma semplicemente seguendo l’aspetto sociale e urbanistico di un intervento. Un riflessione generale su quelle che sono le pratiche urbane contemporanee, alla ricerca di una soluzione che possa infine risolvere le problematiche delle città: Agopuntura Urbana. Durante lo studio delle dinamiche, che portano alla formazione di un tessuto urbano, spesso veniamo a conoscenza di realtà malate frutto della continua evoluzione della città. Il progresso, in ogni suo campo, ha anche determinato un’evoluzione del comportamento sociale: ci troviamo spesso all’interno di una frenetica rete d’idee e di cambiamenti. La strategia dell’Agopuntura Urbana proposta da Jaime Lerner ci fornisce le soluzioni per risolvere il corpo urbano e la sua visione olistica, le analisi, lo studio e le conseguenti soluzioni, le quali, non sono da ricercare nella complessità ma piuttosto nella semplicità degli interventi: un’oculata riqualificazione che metta in primo piano le necessità della collettività. Nell’incontenibile serie di eventi, che hanno caratterizzato l’ultimo secolo, ritroviamo una realtà che ricerca soluzioni: la società vuole soluzioni per migliorare le realtà sociali contemporanee all’interno del proprio panorama urbano. ANDREA FALCO
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Most actors of the Italian silent cinema in the early 1910s have a theatrical training. Some of them are already asserted or famous actors (like Cesare Dondini, Ermete Novelli, Ermete Zacconi, Giovanni Grasso) who are invited “to pose” for the cinema following their reputation, according to a strategy of an aesthetic and cultural legitimacy launched in 1909 by film d'art of the Pathé Consortium. I think it is the proverbial readiness and strength of the stage Italian actors that create a decisive contribution to the rapid development of the national cinema industry, despite its serious structural deficiencies, from the protoindustrialized phase (1909) to the golden age of divismo (starting in 1913), until the first signs of decadence (1919), and the so-called “fall” of the UCI production and distribution system. This is the main topic of the thesis: an investigation on the Italian stage actors engaged in the film industry (“from stage to screen” as the Italian title says, but in a “post-Vardac” approach) through many different sources: periodicals, memories, personal and business letters, and also contracts, found in several archive funds. A specific chapter is dedicated to the artistic career of Febo Mari (1881-1939), real name Alfredo Rodriguez, witch is a time-sample symptomatic of deep ties established between the growing film publishing and the Italian theatrical production system in the 1910s. The Mari debut in cinema and his ascent toward screen “divo” status coincides with the parable that leads from emergence to decadence of divismo in Italy.
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Il cervello è una rete di cellule nervose connesse da assoni e le cellule stesse sono reti di molecole connesse da reazioni biochimiche. Anche le società sono reti di persone collegate da rapporti di amicizia, parentela e legami professionali. Su più larga scala, catene alimentari ed ecosistemi possono essere rappresentati come reti di specie viventi. E le reti pervadono la tecnologia: Internet, reti elettriche e sistemi di trasporto non sono che pochi degli esempi possibili. Anche il linguaggio che si sta usando in questo momento per veicolare questi ragionamenti a chi legge è una rete, fatta di parole connesse da relazioni sintattiche. A dispetto dell'importanza e della pervasività delle reti, gli scienziati hanno sempre avuto poca comprensione delle loro strutture e proprietà. In che modo le interazioni di alcuni nodi non funzionanti in una complessa rete genetica possono generare il cancro? Come può avvenire così rapidamente la diffusione in taluni sistemi sociali e di comunicazioni, portando ad epidemie di malattie e a virus informatici? Come possono alcune reti continuare a funzionare anche dopo che la maggioranza dei loro nodi ha, invece, smesso di farlo? [...] Le reti reali sono realmente casuali?
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The thesis main topic is the conflict between disclosure in financial markets and the need for confidentiality of the firm. After a recognition of the major dynamics of information production and dissemination in the stock market, the analysis moves to the interactions between the information that a firm is tipically interested in keeping confidential, such as trade secrets or the data usually covered by patent protection, and the countervailing demand for disclosure arising from finacial markets. The analysis demonstrates that despite the seeming divergence between informational contents tipically disclosed to investors and information usually covered by intellectual property protection, the overlapping areas are nonetheless wide and the conflict between transparency in financial markets and the firm’s need for confidentiality arises frequently and sistematically. Indeed, the company’s disclosure policy is based on a continuous trade-off between the costs and the benefits related to the public dissemination of information. Such costs are mainly represented by the competitive harm caused by competitors’ access to sensitive data, while the benefits mainly refer to the lower cost of capital that the firm obtains as a consequence of more disclosure. Secrecy shields the value of costly produced information against third parties’ free riding and constitutes therefore a means to protect the firm’s incentives toward the production of new information and especially toward technological and business innovation. Excessively demanding standards of transparency in financial markets might hinder such set of incentives and thus jeopardize the dynamics of innovation production. Within Italian securities regulation, there are two sets of rules mostly relevant with respect to such an issue: the first one is the rule that mandates issuers to promptly disclose all price-sensitive information to the market on an ongoing basis; the second one is the duty to disclose in the prospectus all the information “necessary to enable investors to make an informed assessment” of the issuers’ financial and economic perspectives. Both rules impose high disclosure standards and have potentially unlimited scope. Yet, they have safe harbours aimed at protecting the issuer need for confidentiality. Despite the structural incompatibility between public dissemination of information and the firm’s need to keep certain data confidential, there are certain ways to convey information to the market while preserving at the same time the firm’s need for confidentality. Such means are insider trading and selective disclosure: both are based on mechanics whereby the process of price reaction to the new information takes place without any corresponding activity of public release of data. Therefore, they offer a solution to the conflict between disclosure and the need for confidentiality that enhances market efficiency and preserves at the same time the private set of incentives toward innovation.
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This study focus on pathologies - caused by impoverished uranium and other heavy-metals’ nanoparticles environmental pollution - developed in international military personnel deployed in critical areas; the pathologies are then placed in a general and chronological schema. This study shows an impressive collection of data on impoverished uranium characteristics and its employment in civil and military context and a map of impoverished uranium most polluted areas. The studies on this subject commissioned by two Italian Parliamentary Court of Inquiry and by other nations are then analyzed. Further etiopathogenetic hypothesis are assessed – as multivaccination – comparing vaccination protocols adopted by different NATO nations and their possible effects. Finally the study defines the objectives and the operational protocols of an ongoing epidemiological serial prospective study (time-frame scheduled of 30 years) on military personnel deployed in critical areas for the possible presence of genotoxic agents.
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Data coming out from various researches carried out over the last years in Italy on the problem of school dispersion in secondary school show that difficulty in studying mathematics is one of the most frequent reasons of discomfort reported by students. Nevertheless, it is definitely unrealistic to think we can do without such knowledge in today society: mathematics is largely taught in secondary school and it is not confined within technical-scientific courses only. It is reasonable to say that, although students may choose academic courses that are, apparently, far away from mathematics, all students will have to come to terms, sooner or later in their life, with this subject. Among the reasons of discomfort given by the study of mathematics, some mention the very nature of this subject and in particular the complex symbolic language through which it is expressed. In fact, mathematics is a multimodal system composed by oral and written verbal texts, symbol expressions, such as formulae and equations, figures and graphs. For this, the study of mathematics represents a real challenge to those who suffer from dyslexia: this is a constitutional condition limiting people performances in relation to the activities of reading and writing and, in particular, to the study of mathematical contents. Here the difficulties in working with verbal and symbolic codes entail, in turn, difficulties in the comprehension of texts from which to deduce operations that, once combined together, would lead to the problem final solution. Information technologies may support this learning disorder effectively. However, these tools have some implementation limits, restricting their use in the study of scientific subjects. Vocal synthesis word processors are currently used to compensate difficulties in reading within the area of classical studies, but they are not used within the area of mathematics. This is because the vocal synthesis (or we should say the screen reader supporting it) is not able to interpret all that is not textual, such as symbols, images and graphs. The DISMATH software, which is the subject of this project, would allow dyslexic users to read technical-scientific documents with the help of a vocal synthesis, to understand the spatial structure of formulae and matrixes, to write documents with a technical-scientific content in a format that is compatible with main scientific editors. The system uses LaTex, a text mathematic language, as mediation system. It is set up as LaTex editor, whose graphic interface, in line with main commercial products, offers some additional specific functions with the capability to support the needs of users who are not able to manage verbal and symbolic codes on their own. LaTex is translated in real time into a standard symbolic language and it is read by vocal synthesis in natural language, in order to increase, through the bimodal representation, the ability to process information. The understanding of the mathematic formula through its reading is made possible by the deconstruction of the formula itself and its “tree” representation, so allowing to identify the logical elements composing it. Users, even without knowing LaTex language, are able to write whatever scientific document they need: in fact the symbolic elements are recalled by proper menus and automatically translated by the software managing the correct syntax. The final aim of the project, therefore, is to implement an editor enabling dyslexic people (but not only them) to manage mathematic formulae effectively, through the integration of different software tools, so allowing a better teacher/learner interaction too.
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Obiettivo del presente lavoro è approntare un’analisi interpretativa dell’operatività dalle Finanziarie regionali, valutarne gli investimenti in capitale di rischio e, in particolare, l’attività di private equity, evidenziando le tendenze in atto, i possibili percorsi evolutivi e le eventuali criticità. La metodologia adottata ha previsto un’articolazione del lavoro lungo due principali direttive: un’analisi di tipo quantitativo sui bilanci di sette esercizi (dal 2002 al 2008), con la finalità di indagare nel dettaglio gli aspetti economici, finanziari e patrimoniali delle Finanziarie regionali attive sul territorio italiano; un’analisi qualitativa basata su un’approfondita rassegna della letteratura internazionale e su interviste mirate ad un campione ampiamente rappresentativo della popolazione osservata. I risultati raggiunti fanno ragionevolmente supporre che sia in atto una profonda ristrutturazione dell’intero sistema delle Finanziarie, che ha visto innanzitutto aumentare il controllo pubblico nella compagine sociale. L’indagine contabile ha permesso di identificare la presenza di due modelli di business ben differenziati: alcune Finanziarie sono orientate ad attività con forte contenuto di intermediazione finanziaria; altre invece sono focalizzate sull’attività di erogazione di servizi sia finanziari di consulenza che reali. L’investimento in capitale di rischio costituisce un attività centrale per le Finanziarie regionali; l’analisi dedicata a tali impieghi ha permesso di individuare, tra esse, alcune realtà tipiche del merchant banking, e più di frequente, del modello di holding. Complessivamente le Finanziarie campionate detengono oltre 400 partecipazioni per un valore che supera 1,7 miliardi di euro; prevalentemente concentrati su una ristretta cerchia di realtà spesso con impatto strategico sul territorio, ovvero strumentali. Segnatamente all’attività di private equity, è stato possibile rilevare come la politica d’investimento delle Finanziarie regionali sia complementare rispetto a quella mediamente espressa dal mercato domestico, anche se restano critici, anche per le Finanziarie, gli investimenti su imprese target con fatturato compreso tra 2 e 10 milioni di euro. Le evidenze circa la struttura dei contratti segnalano una parziale conformità alla best practice individuata dalla letteratura internazionale. In particolare l’uso limitato dello stage financing, la bassa partecipazione alla gestione sono le principali criticità individuate. Infine, della fase di riorganizzazione che pare interessare il sistema delle Finanziarie, si trova conferma nella percezione dei suoi operatori. Interpellati sul futuro dell’attività di investimento in capitale di rischio, hanno fornito indicazioni che consentono di concludere l’esistenza di una polarizzazione delle Finanziarie su due gruppi: da un lato quelle che implementeranno, più o meno, l’attività di private equity, dall’altro quelle che, viceversa, abbandoneranno tale strumento. La normativa sulle società a partecipazione pubblica regionale e la scarsa autonomia nella gestione delle misure affidate sono ritenute, dalle Finanziarie “interessate”, il principale fattore di freno alla loro crescita nel mercato del private equity.
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Lo scopo di questa tesi di dottorato è la comparazione di metodi per redarre mappe della vulnerabilità degli acquiferi all’inquinamento. Sono state redatte le mappe di vulnerabilità dell’acquifero della conoide del Reno utilizzando i metodi parametrici SINTACS (Civita e De Maio, 1997) e DRASTIC (Aller et al., 1987). E' stato elaborato un modello tridimensionale del flusso tramite l'utilizzo del software di modellistica numerica FEFLOW. I risultati ottenuti sono stati confrontati con le mappe derivanti dall'appllicazione dei PCSM. E’ stato, inoltre, approfondito lo sviluppo di un modello inverso, che, partendo dalla distruzione del carico piezometrico, fornisce la distribuzione della conducibilità idraulica dell’acquifero.La conoscenza di questo parametro è, infatti, il punto di partenza per lo sviluppo di un nuovo metodo per la definizione della vulnerabilità basato sulla caratterizzazione dell'area di acquifero potenzialmente inquinabile rispetto ad uno sversamento in superficie di un inquinante.L’indice di vulnerabilità viene definito sulla lunghezza del cammino che un inquinante percorrere nell’arco di un anno.