996 resultados para Movimiento religioso


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[ES] En este trabajo se estudia e implementa una solución de bajo coste basada en Kinect para la captura de movimiento y su integración con Blender, de manera que se cuente con una solución eficiente para la realización de captura de movimiento en animación. Dicho desarrollo está apoyado con la elaboración de un tutorial sobre el procedimiento necesario para realizar MOCAP con Kinect y Blender, facilitando así su uso con fines formativos.

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Presentación enmarcada dentro de las Jornadas Compartiendo experiencia: dinamización cultural y extensión bibliotecaria, llevadas a cabo por el Grupo de Trabajo de Extensión y Marketing, celebrado en la Sala Polivalente del Edificio Central de la Biblioteca Universitaria

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[ES] Se aportan nuevos datos para conocer el movimiento de personas y productos que se produjo en Santa Cruz de Tenerife en el siglo XVIII, utilizando como fuente las evidencias arqueológicas y antropológicas procedentes de las excavaciones realizadas en la Iglesia de La Concepción. Los análisis de ADNmt de la población adulta han demostrado la diversidad de la población asentada en la ciudad, destacando el alto porcentaje de linajes subsaharianos. En la muestra infantil estudiada (21 falanges) se identificaron mayoritariamente linajes europeos. Los 6 fragmentos analizados de pipas de fumar de origen holandés presentaron una composición compatible con la pirofilita.

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Profesor titular de Universidad de Ciencias y Técnicas Historiográficas de la Universidad de Las Palmas de Gran Canaria y Director del Instituto Universitario de Análisis y Aplicaciones Textuales (IATEXT), en la que manifiesta su opinión sobre el movimiento del Acceso Abierto. La conversación tuvo lugar en la Sala Lothar Siemens del Edificio Central de la Biblioteca Universitaria. La entrevista está subtitulada en inglés.

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Il lavoro di tesi di dottorato, dal titolo “Turismo religioso: percorsi culturali-religiosi come leva di sviluppo territoriale”, ha preso in esame in particolare il tema dei percorsi culturali/religiosi, considerati “strategici” in una prospettiva di ricomposizione territoriale e di sviluppo locale, e considerati importanti per la promozione di nuovi flussi turistici e valorizzazione delle risorse storiche, artistiche e culturali del Salento leccese. Il lavoro di tesi affronta il tema del turismo culturale legato all’offerta del bene religioso inteso come potenziale fattore di attrazione turistica ed importante risorsa per lo sviluppo sostenibile del territorio. L’attenzione a santuari e luoghi di culto costituisce, infatti, una valida occasione di interesse per le opere d'arte in essi presenti, e rappresenta anche una possibilità di conoscenza del territorio in cui essi insistono, diventando la destinazione di un turismo colto e di qualità. Il lavoro di tesi, si propone di dimostrare come l’attenzione al motivo religioso creando mobilità, flussi di popolazione, di turisti possa diventare occasione di promozione del prodotto locale, mettendo a sistema tutte le risorse economiche presenti nel territorio. Più in dettaglio, dopo un iniziale approccio teorico al concetto di turismo culturale, turismo religioso e marketing territoriale, esso analizza lo stato dell’arte nel territorio provinciale leccese, individuando possibili itinerari turistico-religiosi nel Salento leccese rapportati ai “Cammini d’Europa”. Si propone l’itinerario turistico - e, in particolare, a quello Leucadense, noto come la “via della Perdonanza di Leuca”, che segue la via dei pellegrinaggi medioevali che si suffragavano di luoghi di sosta in chiese e cappelle dedicate alla Vergine Maria - come strumento verso cui si orientano le recenti strategie di competitività territoriale, definibile come uno strumento d’offerta turistica che mira a valorizzare elementi-risorse del territorio. Si tratta di percorsi utili a promuovere un prodotto competitivo, che presuppone l’enucleazione dell’offerta turistica locale integrata e la costruzione intorno ad essi di un territorio dotato di infrastrutture, ricettività, politiche dell’accoglienza, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale materiale, immateriale ed ambientale. Non mancano nel lavoro preoccupazioni legate alla sostenibilità di un tipo di turismo, che, se di massa (come è il caso delle visite al santuario di San Pio a San Giovanni Rotondo), produce gravi pressioni sull’ambiente e perciò necessita un forte impegno in termini di pubblicità, pianificazione investimenti e presume un’opportuna programmazione da parte degli enti locali in termini di offerta ricettiva, ristorativa e dotazione di infrastrutture. La coerenza degli interventi che promuovono il prodotto religioso non può prescindere da un’integrazione orizzontale tra il sistema territoriale (ambiente, paesaggio, sistemi socio-produttivi) e gli attori locali coinvolti, ai fini di un processo di valorizzazione del patrimonio culturale che produce sviluppo locale.

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Il progetto per la cittadina di Toscanella, nasce dalla volontà di dare risposta ad un’esigenza locale di crescita e riqualificazione del centro storico. L'area in oggetto riguarda gran parte della cittadina di Toscanella. Uno degli obiettivi principali è quello di rivalutare ed integrare tale sito alla luce dell'espansione demografica degli ultimi decenni, integrandolo con servizi attualmente mancanti. Punti programmatici del progetto sono: - La realizzazione di un parco fluviale che permetta il recupero e la riqualificazione del tratto di riva del rio Sabbioso compreso tra via Nenni e via Caduti del lavoro; - Un nuovo centro religioso con locali parrocchiali, chiesa e casa canonica, richiesti per inadeguatezza degli attuali; - nuovo centro polifunzionale che comprenda spazi per lo spettacolo e le arti in generale, spazi per l'attività fisica e ricettività minori (bar, spazi comuni...).

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Con il presente progetto di tesi si intende proporre la riqualificazione di una porzione della cittadina di Toscanella di Dozza, attraverso la realizzazione di diversi edifici quali: una nuova chiesa parrocchiale corredata di aule e sale per le attività di catechesi ed altri spazi comuni, un centro culturale polivalente, che comprende anche diverse ricettività, un centro sportivo di modeste dimensioni con campo da calcetto all’aperto. Tutto il nuovo complesso si inserisce all’interno di un’area verde che costeggia il rio Sabbioso, e che collega attraverso un sistema di spazi aperti, i vari edifici oggetto di progettazione.

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Programa de doctorado: Patología quirúrgica, reproducción humana y factores psicológicos y el proceso de enfermar

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La presente tesi si concentra sul romanzo popolare irlandese scritto da donne, nel periodo compreso tra il 1798 e il 1921. Quattro sono le autrici prese in considerazione: Charlotte Elizabeth Tonna, Sydney Owenson (meglio conosciuta come Lady Morgan), Edith Somerville e Katharine Tynan, le cui vite e opere coprono un periodo storico fondamentale per l’uscita dell’Irlanda dal dominio coloniale britannico e la formazione della nazione irlandese nel sud del paese. L’interesse principale è quello di analizzare il modo in cui nei loro testi prende forma la nazione, e in particolare attraverso quali immagini e riferimenti religiosi. Il senso è quello, dunque, di rileggere tali testi prestando maggiore attenzione alla religione, uno dei principali collanti tra autrici e pubblico: all’epoca in cui l’Irlanda stava acquisendo i confini che oggi ancora mantiene, esisteva un terreno d’incontro tra discorso politico e letterario, quello della nazione, e tale terreno veniva attraversato anche dal messaggio religioso. Il fine ultimo è quello di dimostrare che la letteratura popolare non è “seconda” ad altre quanto a valori che è in grado di trasmettere e a messaggi che è in grado di veicolare: trascurarla significa non capire i meccanismi attraverso i quali una società si sviluppa e si modifica.

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L'inno dedicato ai sette Amesha Spəṇta è parte della produzione avestica recenziore, e si compone in gran parte di porzioni testuali riprese da altri testi avestici a loro volta di formazione tardiva. Lo Yašt si divide in tre parti principali: le stanze 0-10; 11-14; e infine la stanza 15 che comprende la formula di chiusura tipica degli inni avestici. La prima sezione (2.0-10) è composta dalla formula di apertura, incompleta rispetto a quelle dei restanti inni, seguita dai primi sette capitoli di entrambi i Sīh-rōzag compresi i Gāh. Le stanze centrali (11-14) si caratterizzano per l'assenza di passi gemelli, un elevato numero di hapax e di arcaismi formali e inoltre, una grande variabilità nella tradizione manoscritta. Si tratta di una formula magica per esorcizzare/allontanare demoni e stregoni, che doveva essere recitata per sette volte. Tale formula probabilmente rappresentava in origine un testo autonomo che veniva recitato assieme ad altri testi avestici. La versione a noi pervenuta comprende la recitazione di parte di entrambi i Sīh-rōzag, ma è molto probabile che tale arrangement sia soltanto una sequenza recitativa che doveva coesistere assieme ad altre. Attualmente la formula magica viene recitata principalmente assieme allo Yasna Haptaŋhāiti, senza le restanti stanze dell'inno nella sua versione geldneriana. Il testo sembra nascere come formula magica la quale venne recitata assieme a diversi testi avestici come per esempio parti dello Sīh-rōzag. In un periodo impossibile da stabilire con certezza la versione viene fissata nella forma a noi pervenuta nella maggior parte dei manoscritti e per la sua affinità formale probabilmente interpretato come inno e perciò incluso nell'innario avestico.

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Actualmente los pueblos indígenas son actores indispensables en el espacio político de la región andina. En estas sociedades se produjo recientemente una ruptura en la larga continuidad de las prácticas coloniales que perduraron luego de las independencias bajo la forma de lo que se ha llamado el "colonialismo interno". El alcance de esta ruptura depende de la estructura política de cada país y de los acontecimientos que marcan sus destinos. Después, los movimientos y gobiernos de izquierda en Brasil, Ecuador, Bolivia y Venezuela cambiaron el paisaje político del continente. Estos proyectos nacionales se han vuelto un poderoso reto para los movimientos indígenas. Este volumen reúne las ponencias del Coloquio Internacional "Etnicidad y Política", organizado conjuntamente por el Área de Historia de la Universidad Andina Simón Bolívar y la Escuela de Investigación Histórica de la Universidad de Bielefeld, en el marco del proyecto de investigación "Etnización de lo político, negociaciones de inclusión y exclusión en el espacio andino y el espacio sudasiático". Este coloquio, que es la base de la publicación, analizó la situación en la región andina, incluyó algunos apuntes sobre el movimiento afroecuatoriano y abordó los procesos de la coyuntura actual iniciada con la toma de poder de Evo Morales y de Rafael Correa. Contribuyeron a este libro: Christian Büschges, Gonzalo Calque, Olaf Kaltmeier, Carmen Martínez Nava, Pablo Minda Batallas, Pablo Ospina Peralto, Franklin Ramírez Gallegos, Silvia Rivera Cusicanqui, Pablo Stefanoni, Catherine Walsh y León Zamosc.

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Dante Lattes