989 resultados para Arte - Psicologia


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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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This essay to discusses the relationship between psychoanalysis and aesthetic thinking, through the prism of Lacan’s theory on visuality, as perceived by the critic and art historian Hal Foster. In my opinion, this intersection would allow us to enlighten new ways of reading the work of art towards a paradigm of a non-applied psychoanalysis. Therefore, this paper intends to tackle aspects which concern the Lacanian concept of real in order to question some problems that concern the contemporary work of art.

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Construímos a partir do acompanhamento terapêutico em saúde mental pública possibilidades de atenções psicossociais voltadas para ressocialização e inclusão em redes sociais emancipatórias de pessoas atravessadas pela exclusão, e, colocadas como frágeis. Ao criticar as referências que associam pessoas cegas como dependentes, privilegiamos a emergência das estilísticas da existência, ou seja, estilos de viver referimo–nos a um cuidado de si orientado por uma ética. Pretendemos colocar novas questões quanto à prática da Psicologia em seus atendimentos, reabilitação e possibilidades de transformação no modo de suas vivências, bem como elevar sua auto–estima pela potencialidade para desejar outros possíveis a fim de proporcionar independência e autonomia.

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Drawing an equivalence analogy between the subjects of style and the ornamentation, the study leans on Aloïs Riegl's theory in order to sketch an anthropological reflection for the appearance of the design and some of their respective confluences with the art. Enriched by the progresses that the psychology of the visual perception provided to the contemporary understanding for the artistic representation, and consequently of this historicity, breaks of the hypothesis that this appearance has given in a process naturally evolutionary, aiming at to supply an inherent human need.

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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)

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This research analyzes the discourse of teachers of ancient oriental arts, namely: Yoga, Tai Chi Chuan, Kung Fu, Lian Gong, Qwan Ki Do, reveals the meaning that subjects have about what are the benefits to health of those already considered practical alternatives conventional treatment of health. The research uses the phenomenological method specifically the method of the phenomenon. The method first provides a pre-reflection on the oriental arts, exposing not systematically, some curiosities changing between aspects of oriental arts: historical, main teaching methods, styles, the character of struggle, why are linked to health, the benefits of their practices, movements, philosophy, concepts, ways of acting, the roots, the basics. In this article the pre-reflection does not appear to meet the standards of Congress page limit. Rather concentrate on the next step of the research and present the phenomenon situated in the experience of those who have experienced it in the case of the five arts teachers mentioned above. The method performs individual analysis or ideographic analysis of the five discourses of teachers from each oriental art and then conducts the general or nomothetic. The result is presented an analysis of generalities, convergence, divergence and individuality of meanings expressed by the subject, to finally develop a discussion of these data and weave a synthesis. The analyzes reveal that Eastern practices currently as some of these five analyzed here, those involving aspects of struggle and concentration are excellent allied health development and well-being. Understanding the philosophical aspect is inherent in the practice of the movements, although the character of the struggle, which they transmit through knowledge of their origins and roots is the current thinking routine that generates a life philosophy of selfhelp, self-enabling and tranquility preparation to overcome the tensions, disputes, everyday challenges. The speeches also reveal that the psychophysical aspects of diseases are real, because the practices of movements and the physical drilling of these oriental arts have enabled visible improvements in health by working the mental and the physical in an integrated manner. Masters must have all the knowledge to better meet today's society, preserving these cultures, passing them through the generations.

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Pós-graduação em Psicologia - FCLAS

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Pós-graduação em Psicologia - FCLAS

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La ricerca impostata considera campi disciplinari specifici e distinti, verso la loro integrazione, mirando a produrre un avanzamento relativo alla scienza della voce attraverso la pratica e lo studio della sua applicazione in campo artistico. A partire dall’analisi delle teorie novecentesche relative alla fonazione nel mondo della scena (Antonin Artaud, Stanislavskij e altri) per giungere alle acquisizioni prodotte dalle terapie corporee e vocali (Tomatis, Lowen, Wilfart in particolare), Marco Galignano ha sviluppato un percorso originale che è passato inoltre attraverso lo studio della pratica di una serie di artisti contemporanei (tra cui Baliani, Belli, Bergonzoni, Jodorowski, Hera, Lucenti e Manfredini) e di pedagoghi e terapeuti (da Serge Wilfart al maestro Paolo Zedda). Galignano ha inoltre riferito, nel suo lavoro, gli esiti della sua personale esperienza di formatore, sviluppata a Bologna all’interno di diversi Dipartimenti dell’Università Alma Mater, del Conservatorio di Musica G.B. Martini, dell’Accademia di Belle Arti e del Teatro Duse in particolare. L’obiettivo della tesi è dunque quello di fondare le basi teoriche per una rinnovata pedagogia vocale, a partire dalla possibile riscoperta del suono naturale fino a giungere alle potenzialità terapeutiche ed artistiche del linguaggio. Gli obiettivi di questo lavoro contemplano l’istituzione di una nuova modalità pedagogica, la sua diffusione attraverso una presentazione opportunamente composta e la sua inscrizione in diverse occorrenze artistiche e professionali. Molte le personalità di spicco del panorama internazionale della scienza e dell’arte della voce che hanno contribuito, negli anni, alla presente ricerca: Francesca Della Monica, insegnante di canto e performer, Tiziana Fuschini, logopedista, Franco Fussi, foniatra, Silvia Magnani, foniatra ed esperta di teatro, Gianpaolo Mignardi, logopedista, Dimitri Pasquali, pedagogo, Livio Presutti, medico chirurgo otorinolaringoiatra, Simonetta Selva, medico dello sport, Serge Wilfart, terapeuta della voce, Paolo Zedda, professore di canto in diverse realtà e Maestro di dizione al Conservatorio Nazionale di Parigi, e molti altri, oltre agli artisti citati in fondo, con le loro ricerche hanno contribuito direttamente alla redazione dell’elaborato finale, che mira a fondare le basi di una rinnovata pedagogia vocale per il teatro in Italia. La ricerca vuole infatti colmare in parte la penuria di apporti scientifici specificamente rivolti alla formazione vocale dell’attore teatrale. II lavoro vorrebbe inoltre raccogliere l’eredita di quei teorici, maestri e registi-pedagoghi che nel Novecento hanno posto le basi per la formazione dell’attore, e al tempo stesso prolungare la linea genealogica che da Stanislavskji trascorre in Grotowski, senza escludere esperienze fondate su presupposti alternativi alla formazione del repertorio vocale del performer: psicofisicità, terapie olistiche, fisica quantistica. Come accennato, una parte della ricerca è stata condotta in collaborazione col Prof. Franco Fussi, correlatore, e grazie al lavoro di redazione nel gruppo della rivista Culture Teatrali, diretto da Marco De Marinis, relatore. II percorso ha inteso infatti sviluppare alcune delle linee di ricerca aperte da Fussi virandole verso lo specifico dell’attività e del training vocale dell’attore, e ha avuto una tappa di verifica rilevante nel Convegno Internazionale di Foniatria e Logopedia “La Voce Artistica” di cui Fussi è direttore, a cui Galignano ha partecipato in veste di relatore. 1. II concetto guida del lavoro di Galignano risiede nell’idea di vibrazione e nel rapporto che questa intrattiene col suono. Il suono, per l’essere umano, costituisce la base materiale della fonazione, del linguaggio codificato comunitariamente così come dei particolari idioletti in continua evoluzione, basi della comunicazione verbale e paraverbale. Il linguaggio umano è costituito principalmente da sonorità vocale e da articolazione consonantica (rumori), e cioè composto di suoni armonici e di rumori prodotti da apparati articolari del corpo che risultano efficaci solo se integrati nel corpo da cui originano. A partire da un tentativo di definizione di salute corporea e di equilibrio psicofisico, attraverso l’analisi della rigenerazione cellulare e delle dinamiche comportamentali, Galignano definisce scientificamente la lingua parlata come emersione di codici comunicativi che originano da una schematizzazione del mondo intimo-personale del soggetto e si fondano su memorie molecolari, sull’attitudine comportamentale abituale, tra spontaneità, automatismi e capacità episodica di attenzione psicofisica. Ciò costituisce, per Galignano, la “risonanza olistica” alla base dell’efficacia comunicativa in sede pedagogica. L’argomento, che verrà sviluppato per la presentazione editoriale dell’elaborato e di cui la tesi di dottorato è solo una prima tappa in fieri, è stato sviscerato anche sulla base di nozioni di fisica classica e di fisica quantistica. Ciò senza dimenticare gli studi approfonditi sulla vocalità in ambito filosofico, da Bologna a Cavarero, da Napolitano a Zumthor. La tesi è composta attraverso una progressione che, a partire da una dichiarazione di poetica, trascorre poi verso l’analisi della fisiologia e della psicologia della voce, per approdare a una zona di approfondimento scientifico, teorico ed empirico, di una serie di metodi d’avanguardia di abilitazione e riabilitazione. In ultimo, come appendice, vengono riferiti i risultati del percorso laboratoriale condotto nel corso degli anni del dottorato di ricerca. Le esperienze sul campo maturate nell’ambito dell’attività pedagogica e laboratoriale si sono inoltre sviluppate a partire da un Progetto Strategico d’Ateneo dell’Università di Bologna intitolato “La Voce nel Corpo. La Recitazione e il Movimento Coreografico”, di cui Marco Galignano è responsabile scientifico. Un tempo specifico della tesi di dottorato è dunque composto a partire dai risultati maturati attraverso le varie azioni, laboratoriali e artistiche, che fin qui il progetto “La Voce nel Corpo” ha prodotto. In definitiva, attraverso il tessuto composto da esperienze pedagogiche, pratica artistica e ricerca scientifica, la tesi di dottorato di Galignano, work in progress, mira a comporre un sistema integrato, teorico-pratico, per l’insegnamento e la trasmissione di una specifica tecnica vocale calata nella pratica attoriale, ma utile a fini ulteriori, da quello riabilitativo fino alle tecniche di cura del sé su cui s’e appuntata la riflessione filosofica erede della teoresi artaudiana. La parte conclusiva della ricerca riguarda i suoi possibili futuri sviluppi, specifici, impostati attraverso la collaborazione, attuale, passata o in divenire, con artisti quali Marco Baliani, Matteo Belli, Alessandro Bergonzoni, Albert Hera, Michela Lucenti, Danio Manfredini e altri a cui Marco Galignano è particolarmente riconoscente.

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Com este estudo, pretendeu-se realizar uma reflexão sobre a problemática dos alunos com Dificuldades de Aprendizagem Específicas (DAE) e sua inclusão na comunidade educativa. Para isso, procurou-se resposta à pergunta inicial “Qual o contributo da Arte/Expressão Plástica, na inclusão de alunos com Dificuldades de Aprendizagem Específicas”. A intervenção, passou por trabalhar a Expressão Artística com sete alunos do segundo ciclo, com DAE, integrados numa Oficina de Artes, denominada “Oficina SentirArte”, com recurso a estratégias de intervenção diversificadas e motivadoras. Atendendo à problemática proposta a estudo, e à questão de partida à qual se pretendeu responder, recorreu-se a um estudo quase-experimental, com pré-teste e pós-teste, numa perspetiva de Investigação-Ação, em que a Expressão Plástica, proporcionou a estes alunos a exploração das suas capacidades e o seu desenvolvimento, servindo para descobrir a emoção estética que reside, justamente, na satisfação que todos experimentam ao sentir-se capazes de explorar ao máximo as próprias capacidades de perceção e expressão. Concluiu-se, através de observação direta, da aplicação de um inquérito por questionário e de uma entrevista aos alunos, que a Expressão Artística e nomeadamente a Expressão Plástica teve um papel primordial, quer na promoção de competências como a de comunicação, a criatividade e a socialização, quer na da autoestima, da autoconfiança e do autoconceito, quer na inclusão destas crianças na escola e até na sociedade.

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Contenido: Verdad e historia / Octavio N. Derisi – Estructura de la obra de arte / Omar Argerami – En el bicentenario de un opúsculo kantiano / Manuel Trevijano – Amor y libertad en la filosofía de Gabriel Marcel / Carmen Valderrey – Notas y comentarios -- Bibliografía

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Contenido: Ser y entender / Octavio N. Derisi – Filosofía del indeterminismo cuántico / J. E. Bolzán – Arte y metafísica / José M. de Estrada – Notas y comentarios – Bibliografía

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Contenido: A Mons. Guillermo Pedro Blanco / La Redacción – Los distintos sentidos del a priori en la filosofía contemporánea y en el tomismo / Octavio N. Derisi – La política como prudencia en el pensamiento de Santo Tomás / Benito R. Raffo Magnasco – El agua, ¿es fundamentalmente fría o fundamentalmente húmeda, según Aristóteles? / J. E. Bolzán – Arte y naturaleza / Omar Argerami – Notas y comentarios -- Bibliografía