378 resultados para Salario Minimo


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Per investigare i carichi sopportati dal corpo nella vita di tutti i giorni, è neccesario un metodo semplice per la stima delle forze di reazione piede-suolo (GRFs) . In questo studio viene presentato un modello per stimare l’andamento delle GRFs durante la corsa, a partire dalle accelerazioni misurate tramite sensori inerziali. I due soggetti che hanno partecipato all’esperimento hanno corso a 4 diverse velocità predefinite e indossato cinque sensori: uno su pelvi, due su tibia (destra e sinistra) e due su piede (destro e sinitro). A partire dai dati ottenuti è stato elaborato un modello che stima l’andamento delle GRFs (verticali e anteroposteriori) e i tempi di contatto e volo del passo tramite l’accelerazione assiale tibiale. Per la stima delle forze di reazione viene utilizzato un modello di stima basato sui tempi di contatto e volo, unito ad un modello che prevede la presenza o meno e il modulo degli impact peak sfruttando due picchi negativi individuati nelle accelerazioni assiali tibiali. Sono state utilizzate due pedane di carico come gold standard per valutare la qualità delle stime ottenute. Il modello prevede correttamente la presenza dell'impact peak nell'85% dei casi, con un errore sul modulo compreso fra il 6% e il 9%. Le GRFs verticali massime vengono approssimate con un errore fra l'1% e 5%, mentre le GRFs antero-posteriori con un errore fra l'8% e il 14% del range massimo-minimo del segnale.

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In questa tesi viene elaborata un'applicazione ultra-low power (ULP) basata su microcontrollore, per implementare la procedura di controllo di diversi circuiti di un tag RFID. Il tag preso in considerazione è pensato per lavorare in assenza di batteria, da cui la necessita' di ridurre i consumi di potenza. La sua attivazione deve essere inoltre comandata attraverso un'architettura Wake up Radio (WuR), in cui un segnale di controllo radio indirizza e attiva il circuito. Nello specifico, la rete di decodifica dell'indirizzo è stata realizzata mediante il modulo di comunicazione seriale del microcontrollore. Nel Capitolo 1 verrà introdotto il tema dell'Energy Harvesting. Nel Capitolo 2 verrà illustrata l'architettura del sistema nel suo complesso. Nel Capitolo 3 verrà spiegato dettagliatamente il funzionamento del microcontrollore scelto. Il Capitolo 4 sarà dedicato al firmware implementato per svolgere le operazioni fondamentali imputate al micro per i compiti di controllo. Verrà inoltre introdotto il codice VHDL sviluppato per emulare l'output del modulo WuR mediante un FPGA della famiglia Cyclone II. Nel Capitolo 5 verrà presentata una stima dei consumi del microcontrollore in funzione dei parametri di configurazione del sistema. Verrà inoltre effettuato un confronto con un altro microcontrollore che in alcune condizioni potrebbe rappresentare iun'alternativa valida di progetto. Nei Capitoli 6 e 7 saranno descritti possibili sviluppi futuri e conclusioni del progetto. Le specifiche di progetto rilevanti della tesi sono: 1. minimo consumo energetico possibile del microcontrollore ULP 2. elevata rapidità di risposta per la ricezione dei tag, per garantire la ricezione di un numero maggiore possibile di indirizzi (almeno 20 letture al secondo), in un range di tempo limitato 3. generazione di un segnale PWM a 100KHz di frequenza di commutazione con duty cycle 50% su cui basare una modulazione in back-scattering.

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La tesi ha come oggetto di studio la progettazione e realizzazione in autocostruzione del padiglione temporaneo dal nome Modulo Eco in Piazzale della Pace a Parma. Per “autocostruzione” si intende il processo in cui il committente di un immobile partecipa attivamente alla fase realizzativa dello stesso. È un percorso molto impegnativo, che richiede una forte motivazione ma allo stesso tempo molto appagante. Ad oggi in Italia non esiste una normativa nazionale che codifichi le modalità e le regole dell’edificare in autocostruzione. La partecipazione attiva nel processo realizzativo di personale non addetto ai lavori aumenta automaticamente i rischi legati all’inesperienza e alla mancanza di formazione in materia. L’attenzione quindi alla sicurezza e soprattutto all’iniziale formazione dei nuovi operai in cantiere permette di ridurre notevolmente tali pericoli. Il progetto è stato ideato dall’associazione culturale Manifattura Urbana in collaborazione con il Comune di Parma. Posizionato in Piazzale della Pace, in pieno centro, questo spazio ospiterà l’ufficio Sportello Energia del Comune stesso. È infatti interesse dell’amministrazione dare un’importanza significativa alle tematiche energetiche, non lasciando tutte le relative riflessioni solamente a tecnici ma rivolgendosi invece direttamente ai cittadini, per informarli e sensibilizzarli. È stato quindi deciso di progettare e realizzare un padiglione temporaneo, facilmente costruibile (con l’aiuto di studenti, volontari e interessati), con un minimo impatto ambientale e allo stesso tempo ad alta efficienza energetica, non solo rispettante ma superante tutti gli standard di bassi consumi energetici previsti dalla normativa per le nuove costruzioni. Il progetto è totalmente autofinanziato dalle aziende fornitrici partner, che sponsorizzano in forma gratuita il materiale da costruzione e formano direttamente in cantiere i volontari per imparare a gestirlo, in cambio di visibilità all’interno del progetto.

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La tesi è il risultato di uno studio condotto sulle reti distribuzione dell’energia termica, elettrica e frigorifera; queste reti possono essere sviluppate per aumentare la diffusione della microgenerazione e generazione diffusa con l’obiettivo di renderle autonome elettricamente, termicamente e in alcuni casi indipendenti dal punto di vista del combustibile sfruttando possibilmente cogeneratori integrati e sistemi a fonte rinnovabile. In particolare la tesi si sofferma sull’analisi di criteri di gestione di una rete di teleriscaldamento esistente in modo da ridurne al minimo le dispersioni di energia termica in ambiente e gli scambi di energia elettrica con la rete nazionale. Lo sviluppo della tesi è stato suddiviso sostanzialmente in tre parti: la prima riguarda la caratterizzazione del comportamento di una rete di teleriscaldamento reale nel comprensorio urbano di Corticella a Bologna con determinati sistemi di produzione dell’energia elettrica e termica in centrale; nella seconda parte vengono analizzati nuovi sistemi in centrale di produzione e presso le utenze; infine la terza parte riguarda l’analisi economica ed energetica di tutte le soluzioni di gestione esaminate. Quindi ogni configurazione, data da nuovi sistemi di produzione delle fonti energetiche richieste e di gestione della rete, viene prima analizzata in riferimento a tre tipologie di scambio termico presso le utenze e poi valutata in termini di consumo di combustibile e di scambi di energia elettrica con la rete nazionale attraverso il costo di acquisto del gas naturale, il costo d’acquisto dell’energia elettrica dalla rete e il prezzo di vendita dell’energia elettrica alla rete. Sebbene le utenze vengano considerate sempre in assetto passivo all’interno di alcune configurazioni viene sfruttata la delocalizzazione della produzione di energia termica e la gestione della rete a bassa temperatura per ridurre il più possibile l’impatto ambientale della centrale e della rete di teleriscaldamento.

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El presente trabajo se refiere a algunos de los efectos socioeconómicos de las presiones exteriores que condicionaron el retorno a la democracia, en Argentina, durante la década del 80, como consecuencia de la necesidad de renegociar los pagos de la deuda externa. En efecto, al asumir Alfonsín, los bancos acreedores se negaron a negociar si las autoridades nacionales, antes no aceptaban implementar una política de ajuste recomendada por el FMI. Este organismo multilateral reclamaba la reducción del déficit, la generación de un saldo favorable en la balanza comercial de US $ 3.500 millones y la transferencia al exterior del 6del PBI en concepto de intereses de la deuda. Por entonces, se pretendió disminuir eldéficit mediante la contracción de las inversiones públicas en un 21y el aumento de la recaudación en un 13,5. Al influir la mayor presión tributaria en la disminución del consumo, se procuró compensar el mismo con una política de promoción de exportaciones. La aplicación del plan de ajuste acordado con el FMI acentuó la recesión, debido al deprimido comportamiento de la demanda, provocando por la caída del salario real y la suba de las tasas de interés. . La ponencia circunscribe el planteo de problema a los años 1984 y 1985, procurando reseñar el tema en cuestión, sobre todo, durante el 85, con el propósito de lograr una mayor comprensión en cuanto a las circunstancias en las que se inició la implementación del Plan Austral: sus fuentes, expectativas y limitaciones. La dependencia con respecto a las decisiones del FMI y la posición de éste con respecto al Grupo de los 24. También la relación entre inversión social, recursos fiscales e inflación

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La crisis en el gobierno de la fuerza de trabajo abierta a mediados de la década del '60 a ambos lados del Atlántico tuvo respuestas diversas. En América Latina, y en particular en Argentina, vinieron de la mano del régimen de terror y desindustrialización en los 70', de la hiperinflación y la baja del salario real en los '80 y de la "cuestión del empleo" en los 90'. La presente ponencia expone los primeros avances de una investigación que se propone describir las formas que está asumiendo el gobierno de la fuerza de trabajo desde mediados de la década del 90' a través de los programas sociales de empleo. En particular, se orienta a indagar respecto de los aspectos "positivos" y "productivos" de esta forma de gobierno, orientándose a describir el tipo de subjetividad y verdad que se tienden a producir. La hipótesis que orienta la citada investigación es que asistimos a una mutación en el gobierno de la fuerza de trabajo que se sostiene en la interpelación a que los sujetos devengan activos en su propio gobierno mediante la gestión de sí en espacios comunitarios. Esta mutación parte de la crítica al Estado de Bienestar-Providencia en términos de que este habría generado dependencia en los individuos "tutelados"

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El presente trabajo se refiere a algunos de los efectos socioeconómicos de las presiones exteriores que condicionaron el retorno a la democracia, en Argentina, durante la década del 80, como consecuencia de la necesidad de renegociar los pagos de la deuda externa. En efecto, al asumir Alfonsín, los bancos acreedores se negaron a negociar si las autoridades nacionales, antes no aceptaban implementar una política de ajuste recomendada por el FMI. Este organismo multilateral reclamaba la reducción del déficit, la generación de un saldo favorable en la balanza comercial de US $ 3.500 millones y la transferencia al exterior del 6del PBI en concepto de intereses de la deuda. Por entonces, se pretendió disminuir eldéficit mediante la contracción de las inversiones públicas en un 21y el aumento de la recaudación en un 13,5. Al influir la mayor presión tributaria en la disminución del consumo, se procuró compensar el mismo con una política de promoción de exportaciones. La aplicación del plan de ajuste acordado con el FMI acentuó la recesión, debido al deprimido comportamiento de la demanda, provocando por la caída del salario real y la suba de las tasas de interés. . La ponencia circunscribe el planteo de problema a los años 1984 y 1985, procurando reseñar el tema en cuestión, sobre todo, durante el 85, con el propósito de lograr una mayor comprensión en cuanto a las circunstancias en las que se inició la implementación del Plan Austral: sus fuentes, expectativas y limitaciones. La dependencia con respecto a las decisiones del FMI y la posición de éste con respecto al Grupo de los 24. También la relación entre inversión social, recursos fiscales e inflación

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La crisis en el gobierno de la fuerza de trabajo abierta a mediados de la década del '60 a ambos lados del Atlántico tuvo respuestas diversas. En América Latina, y en particular en Argentina, vinieron de la mano del régimen de terror y desindustrialización en los 70', de la hiperinflación y la baja del salario real en los '80 y de la "cuestión del empleo" en los 90'. La presente ponencia expone los primeros avances de una investigación que se propone describir las formas que está asumiendo el gobierno de la fuerza de trabajo desde mediados de la década del 90' a través de los programas sociales de empleo. En particular, se orienta a indagar respecto de los aspectos "positivos" y "productivos" de esta forma de gobierno, orientándose a describir el tipo de subjetividad y verdad que se tienden a producir. La hipótesis que orienta la citada investigación es que asistimos a una mutación en el gobierno de la fuerza de trabajo que se sostiene en la interpelación a que los sujetos devengan activos en su propio gobierno mediante la gestión de sí en espacios comunitarios. Esta mutación parte de la crítica al Estado de Bienestar-Providencia en términos de que este habría generado dependencia en los individuos "tutelados"

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El presente trabajo se refiere a algunos de los efectos socioeconómicos de las presiones exteriores que condicionaron el retorno a la democracia, en Argentina, durante la década del 80, como consecuencia de la necesidad de renegociar los pagos de la deuda externa. En efecto, al asumir Alfonsín, los bancos acreedores se negaron a negociar si las autoridades nacionales, antes no aceptaban implementar una política de ajuste recomendada por el FMI. Este organismo multilateral reclamaba la reducción del déficit, la generación de un saldo favorable en la balanza comercial de US $ 3.500 millones y la transferencia al exterior del 6del PBI en concepto de intereses de la deuda. Por entonces, se pretendió disminuir eldéficit mediante la contracción de las inversiones públicas en un 21y el aumento de la recaudación en un 13,5. Al influir la mayor presión tributaria en la disminución del consumo, se procuró compensar el mismo con una política de promoción de exportaciones. La aplicación del plan de ajuste acordado con el FMI acentuó la recesión, debido al deprimido comportamiento de la demanda, provocando por la caída del salario real y la suba de las tasas de interés. . La ponencia circunscribe el planteo de problema a los años 1984 y 1985, procurando reseñar el tema en cuestión, sobre todo, durante el 85, con el propósito de lograr una mayor comprensión en cuanto a las circunstancias en las que se inició la implementación del Plan Austral: sus fuentes, expectativas y limitaciones. La dependencia con respecto a las decisiones del FMI y la posición de éste con respecto al Grupo de los 24. También la relación entre inversión social, recursos fiscales e inflación

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La crisis en el gobierno de la fuerza de trabajo abierta a mediados de la década del '60 a ambos lados del Atlántico tuvo respuestas diversas. En América Latina, y en particular en Argentina, vinieron de la mano del régimen de terror y desindustrialización en los 70', de la hiperinflación y la baja del salario real en los '80 y de la "cuestión del empleo" en los 90'. La presente ponencia expone los primeros avances de una investigación que se propone describir las formas que está asumiendo el gobierno de la fuerza de trabajo desde mediados de la década del 90' a través de los programas sociales de empleo. En particular, se orienta a indagar respecto de los aspectos "positivos" y "productivos" de esta forma de gobierno, orientándose a describir el tipo de subjetividad y verdad que se tienden a producir. La hipótesis que orienta la citada investigación es que asistimos a una mutación en el gobierno de la fuerza de trabajo que se sostiene en la interpelación a que los sujetos devengan activos en su propio gobierno mediante la gestión de sí en espacios comunitarios. Esta mutación parte de la crítica al Estado de Bienestar-Providencia en términos de que este habría generado dependencia en los individuos "tutelados"

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This paper addresses the condition of domestic work in Argentina, in a perspective that draws from the literature on care work. In this approach, domestic work can be interpreted as one of the mercantile forms in which care work is socially organized, due to the persistence of the traditional sexual division of labor and the weakness of public policies. From these considerations, I develop a quantitative study on the levels of informality, precarity, and wage inequality that characterize domestic work in that country. Thereafter, I discuss the main measures adopted by the Argentine government since 2003, with the goal of reducing legal discrimination of domestic workers and promoting their formalization. On this basis, the paper highlights the advances in the recognition of domestic workers’ labor rights, while emphasizing how social and cultural restraints still permeate labor relations in this sector.

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Guaranteed under the Federal Constitution of 1988, Brazilian social security covers rights relating to health, social welfare and social care. The Continuous Cash Benefit Programme (BPC) was approved as part of social care policy and is regulated under the Social Care Act (Ley Orgánica de Asistencia Social) of 1993. This benefit guarantees a minimum monthly income for persons with disabilities and for older adults. Certain requirements must be satisfied in order to obtain the assistance: medical and social assessment of disabled persons, a minimum age of 65 years for older adults, and, in both cases, the value of per capita income for the nuclear family in question, which must be lower than a quarter of the minimum wage. Regulation of the BPC has incorporated advances and setbacks in terms of legislation and implementation. In this framework, this article presents a theoretical reflection, an analysis of the legislation on the matter, and some reflections on the challenges that it poses for social workers.

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Muchos estudios encuentran un efecto del origen social sobre la ocupación y el salario incluso tras controlar la educación. Este efecto, que suele ser pequeño, puede ser un artificio resultante del deficiente control de la educación. Este trabajo examina la importancia de controlar en detalle la educación desagregando las carreras universitarias. Estudiamos el clasismo del mercado de trabajo para una promoción de titulados en Ciencias Sociales y Humanidades de la Universidad Complutense de Madrid (UCM) en los seis años entre su graduación en 1997 y 2003. Esta es la fecha de la encuesta gracias a la cual podemos medir la influencia del status social de los padres sobre las oportunidades de empleo de los hijos no con título universitario en general, sino con el mismo título universitario. Encontramos que la influencia del origen social sobre la clase profesional y los ingresos disminuye mucho cuando se controlan las titulaciones, y que no se observa en la mayor parte de ellas, pero sí en algunas, en concreto Políticas y Sociología y Económicas. Esta concreción allana el camino para investigar las vías por las que esta influencia se produce.

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Communication technologies shape how political activist networks are produced and maintain themselves. In Cuba, despite ideologically and physically oppressive practices by the state, a severe lack of Internet access, and extensive government surveillance, a small network of bloggers and cyberactivists has achieved international visibility and recognition for its critiques of the Cuban government. This qualitative study examines the blogger collective known as Voces Cubanas in Havana, Cuba in 2012, advancing a new approach to the study of transnational activism and the role of technology in the construction of political narrative. Voces Cubanas is analyzed as a network of connections between human and non-human actors that produces and sustains powerful political alliances. Voces Cubanas and its allies work collectively to co-produce contentious political discourses, confronting the dominant ideologies and knowledges produced by the Cuban state. Transnational alliances, the act of translation, and a host of unexpected and improvised technologies play central roles in the production of these narratives, indicating new breed of cyborg sociopolitical action reliant upon fluid and flexible networks and the act of writing. 

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La tesi nasce dalla volontà di agire sull’area della Darsena di Ravenna, strategica in quanto via d’acqua navigabile che congiunge il mare con il centro città ma dal potenziale ancora poco sfruttato. Il progetto è studiato per essere inserito come catalizzatore urbano, creando spazi di interazione attraverso elementi modulari galleggianti e riconfigurabili per adattarsi a programmi d’uso flessibili; tali elementi si aggregano formando un sistema che ristruttura lo spazio dell’attuale banchina, cambiandone la percezione da barriera a waterfront urbano. La necessità di ottenere una struttura con capacità di crescita e flessibilità programmatica sfocia in un approccio modulare seguendo il principio massima variazione/minimo numero di elementi i cui principi aggregativi si basano sulla tassellazione “Cairo”. Vengono studiate le possibilità di incorporare variazione ed eterogeneità all’interno del sistema senza comprometterne la modularità fino ad integrare percorsi multilivello. La definizione delle morfologie delle parti che compongono i moduli si basano sullo studio dei principi di galleggiamento, stabilità e yacht design: a partire dalla forma dello scafo adatta ai principi di tiling definiti in precedenza, tutte le parti che compongono le varie tipologie di modulo sono progettate cercando continuità e integrazione tettonica (geometrica, strutturale, funzionale e percettiva). Vengono proposte soluzioni integrate sia per le problematiche tipiche delle strutture galleggianti sia per l’inserimento di attività all’interno della soluzione architettonica. Vengono prototipati di una serie di moduli, scelti in modo da dimostrare i principi di ricombinazione, continuità, modularità e tiling.