29 resultados para plurilinguismo
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O presente estudo investiga o papel da língua na constituição da identidade e etnicidade dos grupos de base imigrante em contato em uma comunidade rural multilíngüe em português, italiano e alemão de Imigrante, no Rio Grande do Sul, Brasil. A concepção básica que subjaz a esse propósito é a de que a língua constitui um dos principais fatores de determinação da identidade e etnicidade de um grupo social, neste caso representado por descendentes de imigrantes alemães e italianos. A pergunta que orientou a pesquisa, na comunidade escolhida, é como se dá essa interrelação entre língua e identidade no contato entre dois grupos de fala contrastantes, germânico e românico, e ao mesmo tempo semelhantes, na medida em que compartilham o traço em comum de grupo minoritário falante de uma variedade dialetal aloglota oriunda da imigração a partir do século XIX. Tal objetivo envolveu quatro pontos essenciais: em primeiro lugar, pretendeu-se verificar o papel da língua na constituição de padrões de identidade, bem como se varia entre um grupo étnico e outro. Em segundo lugar, pretendeu-se analisar no sentido de sustentar a hipótese de uma identidade múltipla dos diferentes grupos étnicos e sociais em contato na comunidade e descrever os condicionadores dessa multiplicidade (situação, prestígio/estigmatização, duplicidade de comportamento). Em terceiro lugar, buscou-se reconhecer padrões identitários entre os diferentes grupos de falantes da comunidade, descrevendo meios e mecanismos de expressão/manifestação da identidade étnica no comportamento lingüístico dos falantes. E, por fim, objetivou-se reunir exemplos que atestam, no sentido inverso, o papel da identidade no comportamento lingüístico dos falantes da comunidade. A presente dissertação enquadra-se no âmbito de pesquisas do “bilingüismo, línguas em contato e identidade”, abordando tópicos como uso, manutenção e substituição de variedades lingüísticas minoritárias e majoritárias, identidade, estigmatização e preconceito lingüístico. Do ponto de vista teórico-metodológico, o estudo baseia-se em uma pesquisa qualitativa, no sentido amplo. Os resultados da pesquisa nos levaram a constatar que a língua continua sendo um dos principais fatores de identificação entre alemães, italianos e lusobrasileiros, e que tal se manifesta de forma múltipla e variável nas relações sociais da comunidade plurilíngüe. Revelou-se também que a constituição da identidade quanto ao uso e à manutenção/substituição da língua é mais forte entre os descendentes de alemães que entre os descendentes de italianos.
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A study about the polyphonic aspect of The Lusiads. An epic poem in Portuguese Language written by Luís de Camões, that narrates the adventure of the journey of Vasco da Gama in the discoverer of new shipping lanes for the Índias. Secondarily, tells the historics battles engaged during the process of foundation and consolidation of the Portuguese Empire. The object of the study are the diverse speeches that compose the poem s narration, aiming at to the possible aesthetic relation of the epic poetry of Camões with the novelistic prose developed in the modernity, starting with D. Quijote and consacrating it at polyphonic novels written by Dostoiévski. The sdudy focuses the singularity of Camões lies in the elaboration of a narrative structurally epic, but at the same time contains several deviating speeches. Such speeches emphasize the multiple planes and multiple voices (characteristics of novelistic prose) without, however, prejudice the interlinking logical-formal epos, resulting in the monological finish conventional of the epic gender. This feature characterizes The Lusiads as monological literary work, but also shows dialogism and plurilinguism, essentials to the polyphonic phenomenon. Another prominent aspect of the poetry of Camões is the relative procedure to the expressiveness of the characters. They are, in the majority, rhetorical creations, which assume, in the speech, human or myhtological characteristics. Stratagem that permits to the poet to emit a multiple faces of vision of the facts told. The analysis of the speeches supports-itself entirely in the polyphonic theory of Mikhail Bakhtin, shall be cited, accessory, viewpoints of others theoretical, as long if it is judged compatible with the theory adopted
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Résumé Le propos général de ce travail est de s’interroger sur l’importance d’une éducation plurilingue et interculturelle dans le panorama mondial actuel, complexe et diversifié et sur les modalités qu’on peut utiliser pour faire de cette diversité, apparemment problématique, une richesse supplémentaire. Le problème de la pluralité linguistique en Europe est encore loin de trouver une réponse consensuelle. Je commencerai ainsi ce mémoire par une brève analyse de cette problématique et je m’arrêterai à une approche spécifique : l’intercompréhension entre langues apparentées, une solution possible et souhaitable dans le cadre d’une croissante mobilité intra-européenne. Le travail est divisé en trois parties, chacune correspondante à un chapitre. La première partie est consacrée au thème du « plurilinguisme » et au besoin d’une éducation plurilingue en Europe. La deuxième partie veut parcourir rapidement la question des politiques linguistiques, notamment de celles mise en place par l’Italie et la France dans le cadre de la diffusion et de l’apprentissage des langues. Dans la troisième partie, j’ analyserai, de manière plus approfondie, l’approche de l’intercompréhension, cherchant de donner une définition et une explication de ce concept et de faire comprendre son importance à l’intérieur de notre société. Je présenterai, en outre, comme exemples illustratifs, les plusieurs projets européens présents sur la scène. Le mémoire se terminera avec des réflexions de caractère général sur le sujet.
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Nonostante il multilinguismo faccia parte del patrimonio comune europeo, la diversità linguistica può rappresentare un ostacolo alla comunicazione. Per promuovere l' integrazione e la mobilità all'interno del nostro continente, l'Unione Europea si impegna a finanziare progetti per sviluppare la pratica dell'intercomprensione. Si tratta di programmi che migliorano le capacità ricettive, che consentono la comunicazione tra persone che parlano lingue diverse e che facilitano l'apprendimento linguistico grazie alle somiglianze lessicali e morfosintattiche tra lingue che fanno parte di una stessa famiglia. L'ambito dove più si sono sviluppati questi progetti negli ultimi vent'anni è quello delle lingue romanze. Nella prima parte di questo lavoro, si introdurrà il concetto di intercomprensione e si spiegheranno i suoi obiettivi e i suoi vantaggi. Nella seconda parte, si esamineranno i principali metodi di intercomprensione tra lingue romanze. A causa dello spazio limitato, è stato necessario scegliere solo alcune tipologie di programmi e i loro esempi più rappresentativi: si prenderanno in considerazione solo i progetti che comprendono anche il catalano e si focalizzerà l'attenzione sulle piattaforme digitali, sui programmi per bambini e sui manuali.
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Il presente elaborato si propone di presentare l'approccio dell'Intercomprensione, ancora oggi poco conosciuto e utilizzato. Non ha la pretesa di essere un lavoro esaustivo su questo argomento ma intende semplicemente illustrare questo approccio ai lettori curiosi e non, interessati alle lingue straniere e il cui settore lavorativo sia quello della mediazione linguistica e interculturale. Apparentemente lontano da quest'ultima, infatti, l'intercomprensione può rivelarsi uno strumento in più per chi opera in questo settore, oltre ad essere un valido metodo per il raggiungimento del plurilinguismo promosso dalle istituzioni europee. Nel mondo di oggi, infatti, dove la mobilità da un paese all'altro occupa una posizione sempre più importante e preminente, la conoscenza delle lingue straniere risulta un requisito fondamentale. Vedremo come l'intercomprensione si rivela un'utile strumento per conseguire quel plurilinguismo tanto auspicato.
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Il presente elaborato si pone l’obiettivo di far luce su un fenomeno ancora oggetto di pregiudizi e stereotipi: il bilinguismo. Nel primo capitolo si delineano i contorni del bilinguismo e le varie classificazioni per definire il soggetto bilingue, partendo dai vari gradi di competenza, passando poi all'acquisizione del linguaggio nel bilingue precoce e giungendo ad elencare i vantaggi e presentare i luoghi comuni che ancora demonizzano tale fenomeno. Nel secondo capitolo dell’elaborato ci si concentra invece sulla scelta consapevole dei genitori nell’iniziare i figli a un’educazione bilingue sin dalla nascita, indicando i fattori che influenzano il percorso bilingue e portando esempi concreti grazie alla collaborazione di una famiglia italo-francese che ha accettato di sottoporsi a intervista. Nel terzo capitolo viene preso in esame il bilinguismo precoce all'interno di famiglie immigrate, analizzando i fattori che spesso ostacolano lo sviluppo della L2 nel bambino a contatto con due culture. In particolare, attraverso il film Le Gone du Chaâba, si riflette sulla figura del bambino come ponte tra due culture e strumento d’integrazione per la famiglia. Infine, nel quarto ed ultimo capitolo, si mette in luce la percezione sociale del bilinguismo in una società apparentemente governata dal monolinguismo. Si osservano dunque alcune politiche volte ad educare al plurilinguismo e viene presentato un metodo didattico di apprendimento linguistico precoce in un nido d’infanzia locale.
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La nostra proposta presenta alcuni aspetti e risultati di un progetto dell'Università di Berna che si occupa delle conseguenze del pensionamento sulle competenze plurilingui di immigrati italiani nella Svizzera tedesca. Rifacendoci a De Bot (2007), che ha definito come “language related major life events” i momenti nella vita rilevanti per mutamenti delle competenze linguistiche, ipotizziamo che il pensionamento possa costituire un punto di svolta nella biografia linguistica di migranti (ma non solo) anche se finora mancano gli studi sull’argomento. Nel caso delle persone prese in considerazione il pensionamento rappresenta un momento fondamentale, quasi paragonabile, per le conseguenze che implica, al momento della migrazione. Se quest'ultima è stata, nella maggior parte dei casi, caratterizzata dalla ricerca di lavoro, la nuova fase della vita dopo il pensionamento comporta mutamenti nelle reti sociali e ha conseguenze anche per l'uso delle lingue. Un punto centrale della ricerca è la domanda di come i migranti affrontino questo momento all’interno della situazione diglossica della Svizzera tedesca, in cui lo svizzero tedesco è stato imparato attraverso il contatto strumentale e accanto ad esso si è mantenuta la lingua d'origine (cfr.Berruto 1991). La metodologia applicata consiste in due fasi: nella prima si utilizzano questionari per ottenere informazioni generali sui dati demografici e sulla situazione sociale, e per elicitare autovalutazioni delle competenze linguistiche. Nella seconda si effettuano interviste semiguidate per ottenere informazioni più approfondite sulla vita e sulle biografie linguistiche. Per ottenere dati relativi alle competenze linguistiche, viene inoltre utilizzato un test di competenza dello svizzero tedesco, sviluppato all’interno del progetto sulla base del SOPI (cfr.Kenyon 2000).
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Relatório de estágio apresentado para obtenção do grau de mestre na especialidade profissional de educação pré-escolar
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Relatório de estágio apresentado para obtenção do grau de mestre na especialidade profissional de educação pré-escolar
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The official documents that guide the teaching and learning process of a Foreign Language in Brazil, Parâmetros Curriculares Nacionais de Língua Estrangeira, suggest a linguistic and intercultural communication as the main objective of teaching a foreign language inorderto contribute withareflexive formation of the students.Toachieve this goal, a Virtual Interchange was realized connecting distant places like Córdoba, in Argentina, and Natal in Brazil, between High School students through Moodle platform and Facebook. The Interchange is based in the Intercomprehension in Romance Languages(IC) guidelines, inthiscase between Portuguese and Spanish, according to which every student speaks their own language and makes an effort to comprehend the others througha collaborative process thatgo es beyond the limits of mere linguistic objectives and favors the students’ reality acceptance before the diversity. This qualitative study with thno graphic characteristic stries to know whe ther differentiate projects can increase students’ interest to learn the target language. It was also set as an aim of this study to develop the intercultural competence of our students and foster the respect for different cultures. In the case of Argentinian and Brazilian students, wetried to promote reflection about social representation trying to destroy stereotypes between both groups. As methodological resources, we used interviews, questionnaires and intercomprehension activities during the Project, as well as a participant observation of the interactions betweenthe students of both countries.Webe lieve tobe contributing towards the integral formation ofth student asacriticalcitizenthatthinksa bouttheir posture before the world, which is one of the formal education aims according to Parâmetros Curriculares Nacionais. Our theoretical foundation is based on Intercomprehension in Romance Languages (IC) as a plurilingualism didactics, (JAMET AND SPIŢĂ 2010; ARAÚJO AND SÁ et al., 2003; CAPUCHO, 2010; ANDRADE etal.,2003), some the oriesaboutinter culturalisman didentity(Vallespir, 1999;DUARTE&SANCHES,2004; REVUZ,1998;SILVA,2000;CHAUÍ2006; SERRANI-INFANTE 1998), motivation and second language learning (DECI & RYAN, 1985; DÖRNYEI AND OTTÓ, 1998; DÖRNYEI, 2000, 2001; 2011) and Significant Learning Theory (AUSUBEL, 1968). The results show an increase of students’ motivation when in contact with the target language through dynamic activities in an IC context. Moreover, we noticed that a deeper thinking aboutthe Argentinian culture helped to deconstruct previous cultural representation.
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The developed research aimed to investigate how students behave on elementary school in a plurilingual context, based on Intercomprehension of Romanic Languages with literary texts in the classroom. The theoretical framework prioritizes authors who consider reading literary text as an essential tool to the formation of reading and writing skills for students, such as: Amarilha (1997; 2003; 2007), Resende (1993), Kleiman, (1999), Villardi (1997), Aguiar (1991), Perrone-Moisés (2000), Lajolo (1993), Zilberman (1991), Cosson (2006), Andrade, Melo-Pfeifer, Santos, (2009), Sá; De Carlo; Antoine (2011), Alas Martins (2014), Doyé (2005), Souza, (2013), and others, according to the intercomprehension approach and plurilingualism. We use questionnaires as a methodological resources for this research, and we applied some activities that was developed based on intercomprehension from literary texts which represent three types of Romanic languages (Spanish, French and Italian), in addition to the participant observation in classes with students of the 8th grade from an elementary public school in the city of Natal (RN). The students could read and (inter) understand some texts of classic literature in those Latin languages and also in Portuguese, whose titles include “D. Quixote de la mancha” by Miguel de Cervantes; “O pequeno príncipe” by Antoine de Saint-Exupéry; and “Pinóquio” by Carlo Collodi. The data analysis shows that students understood the lessons with plurilingual texts as something which goes beyond the structure of language teaching, awakening themselves to the knowledge of new languages and cultures, and linguistic diversity as motivation at the time of understanding and literature as transforming element to Citizen formation of students.
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Esta investigação visa tomar como ponto de partida a diversidade de línguas faladas em Espanha e que coabitam em muitas das comunidades autónomas (Siguán, 2001) contribuindo, desta forma, para a riqueza em termos linguísticos e culturais da Península Ibérica em geral e de Espanha em particular. Com este projeto é nossa intenção contribuir para a implementação de práticas educativas que promovam, na sala de aula de espanhol como língua estrangeira no ensino secundário português, a (re)construção das representações dos alunos face às línguas românicas faladas em Espanha como línguas oficiais, através do desenvolvimento da competência plurilingue (Alarcão, Andrade, Araújo e Sá, Melo-Pfeifer, & Santos, 2010). Neste estudo pretendemos, através de uma metodologia de índole qualitativa, analisar as representações dos alunos de espanhol iniciação do ensino secundário em Portugal face às línguas oficiais faladas em Espanha e à sua competência plurilingue, recorrendo a inquéritos por questionário. Visa-se, para além disso, evidenciar uma mostra de possíveis práticas didático-pedagógicas e materiais que possibilitem um trabalho sistemático e pró-ativo no âmbito da (re)construção das representações sobre as línguas oficiais faladas em Espanha, que promovam o desenvolvimento da competência plurilingue dos alunos e que sejam potenciadoras de cidadãos conscientes do mundo que os rodeia (Gadotti, 2003). Para tal, serão criados e implementados materiais físicos e digitais com alunos do 10.º e 11.º ano de escolaridade, a frequentar a disciplina de espanhol iniciação, num agrupamento de escolas da região de Aveiro. Os resultados mostram que práticas e materiais desta natureza podem favorecer a (re)construção das representações dos alunos, fomentando o desenvolvimento da sua competência plurilingue.
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O presente estudo propõe-se estudar as representações de alunos bilingues e não bilingues acerca do papel do bilinguismo no processo de difusão das línguas. Para dar resposta a este objetivo, desenhámos um projeto de intervenção que compreendeu a utilização de duas técnicas de recolha de dados: a entrevista e o inquérito por questionário, que implementámos a alunos do distrito de Aveiro. Os resultados obtidos permitiram concluir que, de forma geral, os alunos consideram que os falantes são os principais responsáveis pela difusão das línguas, contribuindo para o aumento de utilizadores da mesma e, portanto, para a sua expansão.