991 resultados para Starter, Jan Janszoon, 1594-1626.
Resumo:
Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
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The effect of milk processing on rheological and textural properties of probiotic low-fat yogurt (fermented by two different starter cultures) was studied. Skim milk fortified with skim milk powder was subjected to three treatments: (1) thermal treatment at 85C for 30 min; (2) high hydrostatic pressure (HHP) at 676 MPa for 5 min; and (3) combined treatments of HHP (676 MPa for 5 min) and heat (85C for 30 min). The processed milk was fermented using two different starter cultures containing Streptococcus thermophilus, Lactobacillus delbrueckii ssp. bulgaricus, Lactobacillus acidophilus and Bifidobacterium longum at inoculation rates of 0.1 and 0.2%. Rheological parameters were determined and a texture profile analysis was carried out. Yogurts presented different rheological behaviors according to the treatment used, which could be attributed to structural phenomena. The combined HHP and heat treatment of milks resulted in yogurt gels with higher consistency index values than gels obtained from thermally treated milk. The type of starter culture and inoculation rate, providing different fermentation pathways, also affected the consistency index and textural properties significantly. The combined HHP and heat treatment of milks before fermentation, and an inoculation rate of 0.1% (for both cultures), led to desirable rheological and textural properties in yogurt, which presented a creamy and thick consistency that does not require the addition of stabilizers.
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A fibrolytic enzyme complex was added to the pre-starter diet. Broiler chicks were randomly distributed into five treatments, consisting of a diet with no enzyme addition and four test diets supplemented with 100, 200, 300 and 400g/T of an enzyme complex. The dietary inclusion of the enzyme complex increased weight gain, and the dose of 300g/T improved weight gain and worsened feed conversion ratio.
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O presente trabalho trata de um estudo detalhado sobre a biologia reprodutiva e alimentar de Liophis reginae semilineatus e Liophis taeniogaster, de populações restritas a Amazônia Oriental, através da análise de dimorfismo sexual, maturidade sexual, ciclo reprodutivo, fecundidade, composição da dieta e relações presa-predador. As duas espécies são simpátricas, porém não foram realizadas comparações entre ambas, devido a distância filogenética (Moura-Leite, 2001), por apresentarem diferenças quanto aos recursos alimentares e microhábitats freqüentados (Cunha & Nascimento, 1993), sendo apresentadas em dois capítulos distintos, o primeiro tratando da biologia reprodutiva e alimentar de Liophis reginae semilineatus e o segundo capítulo tratando da biologia reprodutiva e alimentar de Liophis taeniogaster.
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Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
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The aim of this study was to assess selective plating methodologies for the enumeration and identification of Streptococcus thermophilus, Lactobacillus delbrueckii ssp. bulgaricus, Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus rhamnosus and Bifidobacterium animalis ssp. lactis in fermented milks. Seven agar media (MRS with added sorbitol, clindamycin or vancomycin, acidified MRS, RCA with added aniline blue and dicloxacilin, M17 and ST) were evaluated. The results showed that RCA dicloxacilin agar was suitable for the selective enumeration of B. animalis ssp. lactis in fermented milk. Either MRS (acidified) or M17 agar could be used for enumeration of L. delbrueckii ssp. bulgaricus and S. thermophilus, respectively. MRS media containing antibiotics were effective for the enumeration of the probiotic organisms (L. rhamnosus and L. acidophilus) inoculated in fermented milks.
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In questo lavoro, sono stati analizzati come caso di studio due tipi di salami fermentati italiani (tipo Felino e tipo Milano). Lo scopo è stato quello di valutare l’effetto di diverse condizioni ambientali nelle celle d’asciugamento e l’effetto di diverse colture starter sulle caratteristiche dei salami di produzione industriale. Alla fine della maturazione, i salami ottenuti sono stati analizzati per determinare i conteggi microbici, l’accumulo di ammine biogene (AB) e il profilo aromatico volatile, mediante l’utilizzo delle analisi SPME-GC. Questi profili sono stati confrontati con i risultati di un gruppo panel esperto. I salami tipo Felino, inoculati solo con Stafilococchi, sono stati caratterizzati da un lento abbassamento del pH e dalla presenza di alti contenuti di AB. Inoltre, sono state osservate le attività enzimatiche specifiche degli Stafilococchi, come il metabolismo della fenilalanina, che hanno modificato radicalmente i profili volatili del prodotto. Anche le diverse condizioni d’asciugamento applicate sono state in grado d’influenzare alcune caratteristiche sensoriali dei prodotti finali come la durezza e la masticabilità che mostrano diverse cinetiche di perdita d’acqua.
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I salumi fermentati sono prodotti caratterizzati da grandi differenze che riguardano la materia prima, gli ingredienti, le dimensioni e le condizioni di maturazione. Questa differenziazione è dovuta a pratiche storiche, culturali e tradizionali che variano da zona a zona. Il processo produttivo nel nostro Paese è però cambiato radicalmente grazie alle innovazioni tecnologiche. Tra queste l’introduzione delle colture starter ha rappresentato una garanzia di maggiore sicurezza igienica e sanitaria ma ha determinato una standardizzazione delle caratteristiche qualitative dei prodotti. Infatti, tutte le trasformazioni biochimiche che avvengono durante la maturazione possono essere influenzate dall’uso degli starter, così come dal diametro dei salami, che influenza la cinetica di perdita dell’acqua e la disponibilità di ossigeno all’interno del prodotto. Lo scopo del lavoro descritto nel mio elaborato è stato quello di valutare l’effetto di queste due variabili su alcune caratteristiche fisico-chimiche, microbiologiche e sul contenuto in amine biogene di salami prodotti industrialmente a partire dalla stessa miscela di ingredienti. Questo impasto carneo è stato addizionato di due starter diversi: oltre all’impiego di Staphylococcus carnosus, un primo lotto è stato inoculato con Lactobacillus sakei mentre un secondo con Pediococcus pentosaceus. Successivamente i due lotti sono stati insaccati in budelli sintetici aventi dimensioni diverse (grande con peso del prodotto all’insacco di 5.3kg e piccolo, con peso all’insacco di 385g). I risultati ottenuti da questa sperimentazione confermano il fatto che la dimensione è uno degli aspetti che maggiormente influenza la caratteristiche del prodotto. Inoltre, anche le colture starter hanno dato risultati diversi indipendentemente dal diametro, dimostrando la necessità di una più approfondita conoscenza tecnologica dei prodotti studiati in relazione alle attività microbiche che si svolgono durante la fermentazione e la maturazione.
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The first generation of the everolimus-eluting bioresorbable vascular scaffold (BVS 1.0) showed an angiographic late loss higher than the metallic everolimus-eluting stent Xience V due to scaffold shrinkage. The new generation (BVS 1.1) presents a different design and manufacturing process than the BVS 1.0. This study sought to evaluate the differences in late shrinkage, neointimal response, and bioresorption process between these two scaffold generations using optical coherence tomography (OCT).