574 resultados para ALFIERI, VITTORIO
Resumo:
The modern stratigraphy of clastic continental margins is the result of the interaction between several geological processes acting on different time scales, among which sea level oscillations, sediment supply fluctuations and local tectonics are the main mechanisms. During the past three years my PhD was focused on understanding the impact of each of these process in the deposition of the central and northern Adriatic sedimentary successions, with the aim of reconstructing and quantifying the Late Quaternary eustatic fluctuations. In the last few decades, several Authors tried to quantify past eustatic fluctuations through the analysis of direct sea level indicators, among which drowned barrier-island deposits or coral reefs, or indirect methods, such as Oxygen isotope ratios (δ18O) or modeling simulations. Sea level curves, obtained from direct sea level indicators, record a composite signal, formed by the contribution of the global eustatic change and regional factors, as tectonic processes or glacial-isostatic rebound effects: the eustatic signal has to be obtained by removing the contribution of these other mechanisms. To obtain the most realistic sea level reconstructions it is important to quantify the tectonic regime of the central Adriatic margin. This result has been achieved integrating a numerical approach with the analysis of high-resolution seismic profiles. In detail, the subsidence trend obtained from the geohistory analysis and the backstripping of the borehole PRAD1.2 (the borehole PRAD1.2 is a 71 m continuous borehole drilled in -185 m of water depth, south of the Mid Adriatic Deep - MAD - during the European Project PROMESS 1, Profile Across Mediterranean Sedimentary Systems, Part 1), has been confirmed by the analysis of lowstand paleoshorelines and by benthic foraminifera associations investigated through the borehole. This work showed an evolution from inner-shelf environment, during Marine Isotopic Stage (MIS) 10, to upper-slope conditions, during MIS 2. Once the tectonic regime of the central Adriatic margin has been constrained, it is possible to investigate the impact of sea level and sediment supply fluctuations on the deposition of the Late Pleistocene-Holocene transgressive deposits. The Adriatic transgressive record (TST - Transgressive Systems Tract) is formed by three correlative sedimentary bodies, deposited in less then 14 kyr since the Last Glacial Maximum (LGM); in particular: along the central Adriatic shelf and in the adjacent slope basin the TST is formed by marine units, while along the northern Adriatic shelf the TST is represented by costal deposits in a backstepping configuration. The central Adriatic margin, characterized by a thick transgressive sedimentary succession, is the ideal site to investigate the impact of late Pleistocene climatic and eustatic fluctuations, among which Meltwater Pulses 1A and 1B and the Younger Dryas cold event. The central Adriatic TST is formed by a tripartite deposit bounded by two regional unconformities. In particular, the middle TST unit includes two prograding wedges, deposited in the interval between the two Meltwater Pulse events, as highlighted by several 14C age estimates, and likely recorded the Younger Dryas cold interval. Modeling simulations, obtained with the two coupled models HydroTrend 3.0 and 2D-Sedflux 1.0C (developed by the Community Surface Dynamics Modeling System - CSDMS), integrated by the analysis of high resolution seismic profiles and core samples, indicate that: 1 - the prograding middle TST unit, deposited during the Younger Dryas, was formed as a consequence of an increase in sediment flux, likely connected to a decline in vegetation cover in the catchment area due to the establishment of sub glacial arid conditions; 2 - the two-stage prograding geometry was the consequence of a sea level still-stand (or possibly a fall) during the Younger Dryas event. The northern Adriatic margin, characterized by a broad and gentle shelf (350 km wide with a low angle plunge of 0.02° to the SE), is the ideal site to quantify the timing of each steps of the post LGM sea level rise. The modern shelf is characterized by sandy deposits of barrier-island systems in a backstepping configuration, showing younger ages at progressively shallower depths, which recorded the step-wise nature of the last sea level rise. The age-depth model, obtained by dated samples of basal peat layers, is in good agreement with previous published sea level curves, and highlights the post-glacial eustatic trend. The interval corresponding to the Younger Dyas cold reversal, instead, is more complex: two coeval coastal deposits characterize the northern Adriatic shelf at very different water depths. Several explanations and different models can be attempted to explain this conundrum, but the problem remains still unsolved.
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Ormai siamo bombardati da notizie non rassicuranti. Telegiornali, quotidiani,periodici, per gran parte, non sono altro che una elencazione di furti, rapine,omocidi,pestaggi, stupri... Verrebbe quasi voglia di spegnere tutti gli apparecchi,non comperare più la stampa, e rinchiudersi in un totale e dorato isolamento. Ma ciò non è possibile perchè basta stare fra la gente ed inevitabilmente si viene contagiati da un senso di instabilità, a maggior ragione in quanto donna e giovane, che ti spinge a pensare a come mettere a disposizione della sicurezza i tuoi saperi. Da ciò è nata la riflessione su come è possibile dare un contributo per garantire maggiore sicurezza alle donne ed in particolare alle ragazze nei momenti in cui frequentano luoghi di aggregazione giovanili ed anche quando sono sole, tramite l'ideazione di un apposito dispositivo di sicurezza personale.
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Questo testo si pone come obbiettivo l'analisi di fattibilità tecnica e l'introduzione all'implementazione di sistemi che permettano il riutilizzo di codice sorgente di applicazioni con necessità simili su dispositivi Smartphone. In particolare su sistemi Google Android. Questo è il concetto di personalizzazione di applicazioni, in pratica la costruzione di sistemi che permettano di generare applicazioni mobile attraverso interfacce user-friendly e mediante l'uso di codice modulare. L'obbiettivo è fornire una visione globale delle soluzioni e delle problematiche di questo campo, poste come linee guida per chi intendesse studiare questo contesto o dovesse sviluppare un progetto, anche complesso, inerente alla personalizzazione di applicazioni. Sarà implementato come esempio, un web service per la personalizzazione di applicazioni Android, in particolare webview, soffermandosi in particolare sulle problematiche legate alla paternità del software e delle firme digitali necessarie per la pubblicazione sul market Android. Saranno definite alcune scelte da prendere se si sviluppano applicazioni per terzi che in seguito saranno rilasciate sul market. Nella ultima parte sarà analizzata una strategia di customizzazione attraverso alcune buone pratiche, che permette attraverso l'uso di progetti libreria e direttamente nell'ambiente di sviluppo, di realizzare codice modulare e pronto per il market Android in diverse versioni.
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Il documento fa un introduzione sui sistemi di ticketing e sul sistema di autenticazione SSO, per poi passare a descrivere nel dettaglio il sistema OTRS, la sua installazione, la sua configurazione, la sua customizzazione e l'integrazione di questo con il nuovo sistema di autenticazione di Ateneo (SSO).
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La tesi analizza le fattispecie di recesso introdotte dalla riforma delle società di capitali del 2003. Particolare attenzione viene dedicata alle ipotesi legali di recesso e, fra queste, a quelle inderogabili, considerate “cuore” dell’istituto anche dopo la novella del 2003. Viene in particolare sottolineata la continuità fra la “vecchia” e la “nuova” disciplina dell’istituto e, sulla base anche di questo presupposto, si privilegiano interpretazioni che confinano l’operatività del diritto di recesso ai casi “estremi” in cui alla maggioranza assembleare è attribuito il potere di modificare in modo significativo lo statuto sociale. In questo contesto è dedicata particolare attenzione a due delle nuove fattispecie introdotte dalla riforma – il recesso per “modificazioni dello statuto concernenti i diritti di voto o di partecipazione” (art. 2437, comma 1, lett. g) c.c.) e il recesso ad nutum da società contratta a tempo indeterminato (art. 2437, comma 3 c.c.) – allo scopo di porre le basi, per quanto possibile, per un’interpretazione restrittiva delle stesse, che ne eviti un’incontrollata ed eccessivamente ampia applicazione.
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L’università di Bologna, da sempre attenta alle nuove tecnologie e all’innovazione, si è dotata nel 2010 di un Identity Provider (IDP), ovvero un servizio per la verifica dell’identità degli utenti dell’organizzazione tramite username e password in grado di sollevare le applicazioni web (anche esterne all’organizzazione) dall’onere di verificare direttamente le credenziali dell’utente delegando totalmente la responsabilità sul controllo dell’identità digitale all’IDP. La soluzione adottata (Microsoft ADFS) si è dimostrata generalmente semplice da configurare e da gestire, ma ha presentato problemi di integrazione con le principali federazioni di identità regionali e italiane (FedERa e IDEM) a causa di una incompatibilità con il protocollo SAML 1.1, ancora utilizzato da alcuni dei servizi federati. Per risolvere tale incompatibilità il "CeSIA – Area Sistemi Informativi e Applicazioni" dell’Università di Bologna ha deciso di dotarsi di un Identity Provider Shibboleth, alternativa open source ad ADFS che presenta funzionalità equivalenti ed è in grado di gestire tutte le versioni del protocollo SAML (attualmente rilasciato fino alla versione 2.0). Il mio compito è stato quello di analizzare, installare, configurare e integrare con le federazioni IDEM e FedERa un’infrastruttura basata sull’IDP Shibboleth prima in test poi in produzione, con la collaborazione dei colleghi che in precedenza si erano occupati della gestione della soluzione Microsoft ADFS. Il lavoro che ho svolto è stato suddiviso in quattro fasi: - Analisi della situazione esistente - Progettazione della soluzione - Installazione e configurazione di un Identity Provider in ambiente di test - Deploy dell’Identity Provider in ambiente di produzione
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The thesis is framed within the field of the stochastic approach to flow and transport themes of solutes in natural porous materials. The methodology used to characterise the uncertainty associated with the modular predictions is completely general and can be reproduced in various contexts. The theme of the research includes the following among its main objectives: (a) the development of a Global Sensitivity Analysis on contaminant transport models in the subsoil to research the effects of the uncertainty of the most important parameters; (b) the application of advanced techniques, such as Polynomial Chaos Expansion (PCE), for obtaining surrogate models starting from those which conduct traditionally developed analyses in the context of Monte Carlo simulations, characterised by an often not negligible computational burden; (c) the analyses and the understanding of the key processes at the basis of the transport of solutes in natural porous materials using the aforementioned technical and analysis resources. In the complete picture, the thesis looks at the application of a Continuous Injection transport model of contaminants, of the PCE technique which has already been developed and applied by the thesis supervisors, by way of numerical code, to a Slug Injection model. The methodology was applied to the aforementioned model with original contribution deriving from surrogate models with various degrees of approximation and developing a Global Sensitivity Analysis aimed at the determination of Sobol’ indices.