923 resultados para ingressione marina scenari di inondazione erosione costiera modellazione matematica
Resumo:
L'obiettivo di questo lavoro di tesi realizzare un modello, prima statico poi dinamico, dei componenti: imbocco e gruppo compressore, del turboalbero Allison 250 C18 sottoposto alla tecnologia del fogging. I dati sperimentali utilizzati provengono da prove sperimentali svolte da un altro tesista nel laboratorio di Propulsione e macchine della Scuola di Ingegneria e Architettura di Forl. Grazie al modello statico, realizzato con il software MATLAB, sono state create le principali mappe prestazionali dei singoli componenti. Queste ultime sono state poi implementate all'interno del modello dinamico realizzato con il software Simulink. Attraverso il modello dinamico, siamo stati in grado di osservare, grazie ad una struttura modulare a blocchi, l'andamento delle grandezze anche in regime transitorio, e di cambiare i parametri di inizializzazione in maniera molto rapida. Infine i dati ottenuti sono stati confrontati con i dati sperimentali e sono state effettuate valutazioni sull'utilit o meno del fogging. Entrambe le conclusioni hanno dato buoni risultati.
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La tesi tratta la ricerca di procedure che permettano di rilevare oggetti utilizzando il maggior numero di informazioni geometriche ottenibili da una nuvola di punti densa generata da un rilievo fotogrammetrico o da TLS realizzando un modello 3D importabile in ambiente FEM. Il primo test si eseguito su una piccola struttura, 1.2x0.5x0.2m, in modo da definire delle procedure di analisi ripetibili; la prima consente di passare dalla nuvola di punti Cloud alloggetto solido Solid al modello agli elementi finiti Fem e per questo motivo stata chiamata metodo CSF, mentre la seconda, che prevede di realizzare il modello della struttura con un software BIM stata chiamata semplicemente metodo BIM. Una volta dimostrata la fattibilit della procedura la si validata adottando come oggetto di studio un monumento storico di grandi dimensioni, lArco di Augusto di Rimini, confrontando i risultati ottenuti con quelli di altre tesi sulla medesima struttura, in particolare si fatto riferimento a modelli FEM 2D e a modelli ottenuti da una nuvola di punti con i metodi CAD e con un software scientifico sviluppato al DICAM Cloud2FEM. Sullarco sono state eseguite due tipi di analisi, una lineare sotto peso proprio e una modale ottenendo risultati compatibili tra i vari metodi sia dal punto di vista degli spostamenti, 0.1-0.2mm, che delle frequenze naturali ma si osserva che le frequenze naturali del modello BIM sono pi simili a quelle dei modelli generati da cloud rispetto al modello CAD. Il quarto modo di vibrare invece presenta differenze maggiori. Il confronto con le frequenze naturali del modello FEM ha restituito differenze percentuali maggiori dovute alla natura 2D del modello e allassenza della muratura limitrofa. Si sono confrontate le tensioni normali dei modelli CSF e BIM con quelle ottenute dal modello FEM ottenendo differenze inferiori a 1.28 kg/cm2 per le tensioni normali verticali e sullordine 10-2 kg/cm2 per quelle orizzontali.
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SOMMARIO: 1. La governance nelle aziende familiari: rilevanza, aspetti distintivi e criticit. 2. Il ruolo della compagine proprietaria nella definizione dei meccanismi di governo. 3. Composizione e funzioni del consiglio damministrazione. 4. I patti di famiglia come strumento di disciplina dei rapporti impresa-famiglia. 5. Considerazioni conclusive: prospettive di analisi e scenari futuri negli studi sulla governance delle imprese familiari.
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A presente pesquisa nasce da insero de uma psicloga em formao psicanaltica em escolas municipais da cidade do Rio de Janeiro. Nosso ponto de partida a expanso dos diagnsticos de Dficit de Ateno e Hiperatividade em crianas em idade escolar e de Burnout em professores. O reconhecimento de que tais diagnsticos so nomes correntes na atualidade para nomear a dor que di na escola permite que nos questionemos sobre as mudanas no campo da cultura e suas repercusses na tarefa educativa na escola. Para construirmos uma leitura sobre o mal-estar na escola em nossa poca, recorremos psicanlise enquanto instrumento primordial. Nossa investigao se inicia em Freud e suas diversas concepes de educao, desde a noo de moral sexual civilizada at admisso da educao enquanto uma tarefa necessria e impossvel, causadora do mal-estar. Logo em seguida, abordamos a releitura de Freud feita por Lacan a partir da teoria dos discursos. Passamos, assim, educao enquanto lao social. Verificamos o quanto Lacan avana ao distinguir o discurso do mestre como discurso de entrada na linguagem, a partir do qual os outros discursos so possveis. O discurso do mestre escreve a operao permanente em toda civilizao, sem que isso indique a imutabilidade do Outro. Ao nos indagarmos sobre a delimitao do Outro em nossa poca, reconhecemos a importncia do discurso da cincia e do capitalista, assim como o Outro notodo. Com essas chaves de leitura, questionamo-nos sobre o lugar da criana na cultura hoje e sobre os significantes-mestres das atuais polticas pblicas para a educao, aproximando-nos do mal-estar na escola. Sustentados por essas ferramentas, terminamos por nos indagar sobre a prtica da psicanlise nas instituies escolares, desvendando que a partir das (re)invenes da psicanlise, h na escola um lugar possvel para o psicanalista.
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Fundao de Amparo Pesquisa do Estado de So Paulo (FAPESP)
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Fundao de Amparo Pesquisa do Estado de So Paulo (FAPESP)
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The potential adverse reproductive effects, with emphasis on the epididymis, of in utero and lactational exposure to 100 mg/kg/d di-n-butyl phthalate (DBP) in adult male rat offspring were investigated. The fetal testis histopathology was also determined. The selected endpoints included reproductive organ weights, sperm motility and morphology, sperm epididymal transit time, sperm quantity in the testis and epididymis, hormonal status, fetal testis and epididymal histopathology and stereology, and androgen receptor (AR), aquaporin 9 (AQP9), and Ki-67 immunoreactivities. Pregnant females were divided into two groups: control (C) and treated (T). The treated females received DBP (100 mg/kg/d, by gavage) from gestation day (GD) 12 to postnatal day (PND) 21, while control dams received the vehicle. Some pregnant dams were killed by decapitation on GD20, and testes from male fetuses were collected for histopathogy. Male rats from other dams were killed at PND 90. Fetal testes from treated group showed Leydig-cell clusters, presence of multinucleated germinative cells, and increase of the interstitial component. Testosterone levels and reproductive organ weights were similar between the treated and control adult groups. DBP treatment did not markedly affect relative proportions of epithelial, stromal, or luminal compartments in the epididymis; sperm counts in the testis and epididymis; sperm transit time; or sperm morphology and motility in adult rats. The AR and AQP9 immunoreactivities and proliferation index were similar for the two groups. These results showed that fetal testes were affected by DBP as evidenced by testicular histopathologic alterations, but reproductive parameters and epididymal structure/function were not significantly altered in the adult animals exposed to 100 mg/kg DBP in utero and during lactation.
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Le soluzioni tecnologiche rese oggi disponibili dalle discipline della moderna Geomatica, offrono opportunit di grande interesse per il rilevamento nel settore dei Beni Culturali, sia per quanto riguarda il momento primario del rilievo, cio la fase di acquisizione del dato metrico, sia per quanto concerne la questione della rappresentazione per oggetti di interesse archeologico, artistico, architettonico. Lo studio oggetto della presente tesi si propone, sulla base di numerose esperienze maturate nel corso del Dottorato dal Laboratorio di Topografia e Fotogrammetria del DISTART, di affrontare e approfondire le problematiche connesse allutilizzo della fotogrammetria digitale e del laser a scansione terrestre per applicazioni nellambito dei Beni Culturali. La ricerca condotta prettamente applicata, quindi stata primaria lesigenza di avere a disposizione reali casi di studio su cui sperimentare le tecniche di interesse; per importante sottolineare che questo un campo in cui ogni esperienza presenta proprie caratteristiche e peculiarit che la rendono interessante e difficilmente descrivibile con schemi convenzionali e metodologie standardizzate, quindi le problematiche emerse hanno di volta in volta indirizzato e spinto la ricerca allapprofondimento di certi aspetti piuttosto che altri. A tal proposito stato evidenziato dalle esperienze effettuate che il campo dei Beni Culturali forse il pi emblematico delle potenzialit rese oggi disponibili dalle moderne tecnologie della Geomatica, e soprattutto dalle possibilit offerte da un approccio integrato e multi disciplinare di tecniche e tecnologie diverse; per questo nellIntroduzione si voluto sottolineare questo aspetto, descrivendo lapproccio metodologico adottato in molti lavori in contesto archeologico, che include generalmente diverse tecniche integrate tra loro allo scopo di realizzare in modo veloce e rigoroso un rilievo multi scala che parte dal territorio, passa attraverso larea del sito archeologico e degli scavi, ed arriva fino al singolo reperto; questo approccio caratterizzato dallavere tutti i dati e risultati in un unico e ben definito sistema di riferimento. In questa chiave di lettura lattenzione si poi focalizzata sulle due tecniche che rivestono oggi nel settore in esame il maggiore interesse, cio fotogrammetria digitale e laser a scansione terrestre. La struttura della tesi segue le fasi classiche del processo che a partire dal rilievo porta alla generazione dei prodotti di rappresentazione; i primi due capitoli, incentrati sullacquisizione del dato metrico, riguardano quindi da un lato le caratteristiche delle immagini e dei sensori digitali, dallaltro le diverse tipologie di sistemi laser con le corrispondenti specifiche tecniche; sempre nei primi capitoli vengono descritte le caratteristiche metodologiche e tecnico operative e le relative problematiche delle due tipologie di rilievo. Segue un capitolo sulle procedure di calibrazione delle camere digitali non professionali, imperniato sullutilizzo di software diversi, commerciali e sviluppati in house per questo scopo, prestando attenzione anche agli strumenti che essi offrono in termini di risultati ottenibili e di controllo statistico sugli stessi. La parte finale della tesi dedicata al problema della rappresentazione, con lobiettivo di presentare un quadro generale delle possibilit offerte dalle moderne tecnologie: raddrizzamenti, ortofoto, ortofoto di precisione e infine modelli tridimensionali foto realistici, generati a partire sia da dati fotogrammetrici sia da dati laser.
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La tecnica di ozonolisi viene applicata ai fanghi biologici derivanti da impianti di depurazione acque reflue urbane, e consiste nell'ottenere, grazie all'ozono, una minor massa fangosa da smaltire e una miglior trattabilit del fango residue. In questo elaborato si prendono in esame le sperimentazioni effettuate a Marina di Ravenna e si estraggono le prime conclusioni gestionali, economiche e ambientali sull'applicabilit del metodo a questo tipo di fango.
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Il presente studio ha avuto lobiettivo di indagare la produzione di bioetanolo di seconda generazione a partire dagli scarti lignocellulosici della canna da zucchero (bagassa), facendo riscorso al processo enzimatico. Lattivit di ricerca stata svolta presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica dellUniversit di Lund (Svezia) allinterno di rapporti scambio con lUniversit di Bologna. Il principale scopo consistito nel valutare la produzione di etanolo in funzione delle condizioni operative con cui stata condotta la saccarificazione e fermentazione enzimatica (SSF) della bagassa, materia prima che stata sottoposta al pretrattamento di Steam Explosion (STEX) con aggiunta di SO2 come catalizzatore acido. Successivamente, i dati ottenuti in laboratorio dalla SSF sono stati utilizzati per implementare, in ambiente AspenPlus, il flowsheet di un impianto che simula tutti gli aspetti della produzione di etanolo, al fine di studiarne il rendimento energetico dellintero processo. La produzione di combustibili alternativi alle fonti fossili oggigiorno riveste primaria importanza sia nella limitazione delleffetto serra sia nel minimizzare gli effetti di shock geopolitici sulle forniture strategiche di un Paese. Il settore dei trasporti in continua crescita, consuma nei paesi industrializzati circa un terzo del fabbisogno di fonti fossili. In questo contesto la produzione di bioetanolo pu portare benefici per sia per lambiente che per leconomia qualora valutazioni del ciclo di vita del combustibile ne certifichino lefficacia energetica e il potenziale di mitigazione delleffetto serra. Numerosi studi mettono in risalto i pregi ambientali del bioetanolo, tuttavia opportuno fare distinzioni sul processo di produzione e sul materiale di partenza utilizzato per comprendere appieno le reali potenzialit del sistema well-to-wheel del biocombustibile. Il bioetanolo di prima generazione ottenuto dalla trasformazione dellamido (mais) e delle melasse (barbabietola e canna da zucchero) ha mostrato diversi svantaggi: primo, per via della competizione tra lindustria alimentare e dei biocarburanti, in secondo luogo poich le sole piantagioni non hanno la potenzialit di soddisfare domande crescenti di bioetanolo. In aggiunta sono state mostrate forti perplessit in merito alla efficienza energetica e del ciclo di vita del bioetanolo da mais, da cui si ottiene quasi la met della produzione di mondiale di etanolo (27 G litri/anno). Lutilizzo di materiali lignocellulosici come scarti agricolturali e dellindustria forestale, rifiuti urbani, softwood e hardwood, al contrario delle precedenti colture, non presentano gli svantaggi sopra menzionati e per tale motivo il bioetanolo prodotto dalla lignocellulosa viene denominato di seconda generazione. Tuttavia i metodi per produrlo risultano pi complessi rispetto ai precedenti per via della difficolt di rendere biodisponibili gli zuccheri contenuti nella lignocellulosa; per tale motivo richiesto sia un pretrattamento che lidrolisi enzimatica. La bagassa un substrato ottimale per la produzione di bioetanolo di seconda generazione in quanto disponibile in grandi quantit e ha gi mostrato buone rese in etanolo se sottoposta a SSF. La bagassa tal quale stata inizialmente essiccata allaria e il contenuto dacqua corretto al 60%; successivamente stata posta a contatto per 30 minuti col catalizzatore acido SO2 (2%), al termine dei quali stata pretrattata nel reattore STEX (10L, 200C e 5 minuti) in 6 lotti da 1.638kg su peso umido. Lo slurry ottenuto stato sottoposto a SSF batch (35C e pH 5) utilizzando enzimi cellulolitici per lidrolisi e lievito di birra ordinario (Saccharomyces cerevisiae) come consorzio microbico per la fermentazione. Un obiettivo della indagine stato studiare il rendimento della SSF variando il medium di nutrienti, la concentrazione dei solidi (WIS 5%, 7.5%, 10%) e il carico di zuccheri. Dai risultati emersa sia una buona attivit enzimatica di depolimerizzazione della cellulosa che un elevato rendimento di fermentazione, anche per via della bassa concentrazione di inibitori prodotti nello stadio di pretrattamento come acido acetico, furfuraldeide e HMF. Tuttavia la concentrazione di etanolo raggiunta non stata valutata sufficientemente alta per condurre a scala pilota un eventuale distillazione con bassi costi energetici. Pertanto, sono stati condotti ulteriori esperimenti SSF batch con addizione di melassa da barbabietola (Beta vulgaris), studiandone preventivamente i rendimenti attraverso fermentazioni alle stesse condizioni della SSF. I risultati ottenuti hanno suggerito che con ulteriori accorgimenti si potranno raggiungere gli obiettivi preposti. E stato inoltre indagato il rendimento energetico del processo di produzione di bioetanolo mediante SSF di bagassa con aggiunta di melassa in funzione delle variabili pi significative. Per la modellazione si fatto ricorso al software AspenPlus, conducendo lanalisi di sensitivit del mix energetico in uscita dallimpianto al variare del rendimento di SSF e delladdizione di saccarosio. Dalle simulazioni emerso che, al netto del fabbisogno entalpico di autosostentamento, lefficienza energetica del processo varia tra 0.20 e 0.53 a seconda delle condizioni; inoltre, stata costruita la curva dei costi energetici di distillazione per litro di etanolo prodotto in funzione delle concentrazioni di etanolo in uscita dalla fermentazione. Infine sono gi stati individuati fattori su cui possibile agire per ottenere ulteriori miglioramenti sia in laboratorio che nella modellazione di processo e, di conseguenza, produrre con alta efficienza energetica bioetanolo ad elevato potenziale di mitigazione delleffetto serra.