951 resultados para Christian churches
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This report examines the religious beliefs and practices of American Protestant teenagers using new, nationally representative survey data from the National Study of Youth and Religion (NSYR). The NSYR is a major study of the religious and spiritual lives of contemporary American teens, which recently produced a book on its major findings entitled, Soul Searching: the Religious and Spiritual Lives of American Teenagers (by Christian Smith with Melinda Lundquist Denton, Oxford University Press, 2005). In addition to broadly describing the religious outlook of Protestant teenagers today — and as a more detailed, descriptive follow-up to that book — this report highlights several positive and negative experiences and evaluations of teenagers in different Protestant denominations and groupings of denominations. In brief, this report presents the following findings in these areas of interest: ♦ Religious Participation: Protestant teenagers are relatively active in religious organizations and activities, both within and beyond their churches. About one-half of all Protestant teens attend church weekly, participate in Sunday school or in a religious youth group, pray and attend a religious summer camp or retreat, though less than one-third read the Bible each week. This also means, however, that substantial numbers of Protestant teens are not actively participating in their religious traditions. Teens from conservative denominations such as Southern Baptist Convention and Assemblies of God are especially likely to regularly attend church and participate in other religious activities. ♦ Theological Beliefs: Protestant teenagers are likely to hold many traditional Christian religious beliefs. The majority of Protestant teens say they believe in God, the afterlife, angels, demons, miracles, judgment day and they view God as a personal being involved in the lives of people today. Sizable numbers of Protestant teens, on the other hand, do not hold these traditional Christian religious beliefs. Teens from conservative and black Protestant denominations are more likely than mainline Protestant teens to hold these religious beliefs. ♦ Importance of Faith: The majority of Protestant teenagers report that their religious faith is very important in their lives. Most of them also say that their families talk about religion together, that they have shared their faith with someone not of their faith and that they have had a powerful worship experience. A large minority of all Protestant teenagers, and in the case of some denominations a majority of teenagers, do not report that religious faith is very important in their lives. Teens from conservative and black Protestant denominations are particularly likely to report that faith is important in their lives. ♦ Evaluations of Churches: The majority of Protestant teenagers express relatively positive views of their churches and fellow church members. They typically report that they would continue to attend church if it were totally up to them, that they would attend a similar church if given the choice and that their current church is generally warm and welcoming. Protestant adolescents, however, do have some reservations about and problems with their churches and fellow church attendees, as spelled out in the following pages, particularly with other teenage attendees.
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La ricerca pone al suo centro lo studio dell'opera architettonica di Emil Steffann (1899-1968) la cui produzione realizzata consta, nel breve arco temporale che va dal 1950 al 1968, del ragguardevole numero di trentanove chiese, rappresentando un caso emblematico di progettazione e costruzione di edifici per il culto cristiano in grado di raffigurarne concretamente i principi fondativi liturgici, estetici e morfologici. L'architettura di Steffann, profondamente ispirata dallo spirito religioso, legata a figure primigenie che plasmano lo stare-insieme della comunità nella qualità corporea della materia, dove la presenza liturgica e monumentale si esprime nel silenzio e nella disponibilità di uno spazio circoscritto dai muri e direzionato dalla luce, concorre a definire nell'oggettivo amore per il vero la percezione estetico-teologica e la poetica formativa che connaturano, a nostro parere, progetto e segno della chiesa. Il testo concretizza il primo studio monografico completo di questo corpus architettonico e si basa sulla ricognizione diretta delle opere di Steffann; ne è derivata una narrazione non conseguente a un ordine cronologico o di presupposta importanza degli edifici, bensì che ricerca ed evidenzia corrispondenze tra nodi di una rete ideativa la quale, con diversi gradi di finitezza, in punti non sempre omogenei del tempo e dello spazio, denota un'esperienza autentica del comporre e del costruire. Il racconto individua gli oggetti architettonici, ne discute la consistenza aprendosi a riferimenti altri (in particolare il pensiero ecclesiologico-liturgico di Romano Guardini e quello estetico-teologico di Hans Urs von Balthasar) in grado di illuminarne la genesi e la manifestazione, li lega infine in sequenze analogiche. Una serie di tavole fotografiche originali, parte ineludibile e integrante della ricerca, testimonia dello stato attuale dei luoghi, connotando ulteriormente l'aspetto info-rappresentativo della loro composizione architettonica. In chiusura, la sintesi architetturale vuole essere uno strumento di verifica e progetto, quindi di trasposizione futura, correlato all'elaborazione documentaria.
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La presente ricerca, L’architettura religiosa di Luis Moya Blanco. La costruzione come principio compositivo, tratta i temi inerenti l’edificazione di spazi per il culto della religione cristiana che l’architetto spagnolo progetta e realizza a Madrid dal 1945 al 1970. La tesi è volta ad indagare quali siano i principi alla base della composizione architettonica che si possano considerare immutati, nel lungo arco temporale in cui l’autore si trova ad operare. Tale indagine, partendo da una prima analisi riguardante gli anni della formazione e gli scritti da lui prodotti, verte in particolare sullo studio dei progetti più recenti e ancora poco trattati dalla critica. L’obbiettivo della presente tesi è dunque quello di apportare un contributo originale sull’aspetto compositivo della sua architettura. Ma analizzare la composizione significa, in Moya, analizzare la costruzione che, a dispetto del susseguirsi dei linguaggi, rimarrà l’aspetto principale delle sue opere. Lo studio dei manufatti mediante categorie estrapolate dai suoi stessi scritti – la matematica, il numero, la geometria e i tracciati regolatori - permette di evidenziare punti di contatto e di continuità tra le prime chiese, fortemente caratterizzate da un impianto barocco, e gli ultimi progetti che sembrano cercare invece un confronto con forme decisamente moderne. Queste riflessioni, parallelamente contestualizzate nell’ambito della sua consistente produzione saggistica, andranno a confluire nell’idea finale per cui la costruzione diventi per Luis Moya Blanco il principio compositivo da cui non si può prescindere, la regola che sostanzia nella materia il numero e la geometria. Se la costruzione è dunque la pietrificazione di leggi geometrico-matematiche che sottendono schemi planimetrici; il ricorso allo spazio di origine centrale non risponde all’intenzione di migliorare la liturgia, ma a questioni di tipo filosofico-idealista, che fanno corrispondere alla somma naturalezza della perfezione divina, la somma perfezione della forma circolare o di uno dei suoi derivati come l’ellisse.
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Lo scavo di Santa Maria Maggiore a Trento ha permesso di mettere in luce strutture precedenti fino al I sec. d.C. . Di queste, il presente lavoro ha analizzato quelle riferibili agli edifici sacri, di cui il primo costruito nella seconda metà del V sec. d.C. . Lo studio dell'edificio è stato utilizzato per cercare di comprendere le modalità con cui è avvenuta la monumentalizzazione dei luoghi di culto a Trento, e le dinamiche di interazione tra comunità religiosa e autorità civile.
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There have been numerous councils throughout the Catholic Church?s history. From the First Council of Nicaea in 325 CE to Vatican II in 1962, only a few centuries have passed without any major church doctrinal change. Following hand in hand with changes in doctrine came the bifurcation of the Christian Church into the Roman CatholicChurch and the Orthodox Church. The first split came in 325 CE with Arianism. Arius of Alexandria and his followers did not agree with the Catholic Church?s viewpoint that the son, Jesus, should be on equal footing with the Father and the Holy Spirit. Constantine the Great brought the Arianism debate to the First Council of Nicaea,which declared Arianism a heretical religion. The following Catholic council?s decisions separated the two Churches even more, eventually creating the formal separation of the Church during the East-West Schism in the middle of the 11th century. Although the twoChurches constantly tried to unite, the Churches hit speed bumps along the way. Eventually, the 1274 Second Council of Lyons officially united the two Churches, even if only for an ephemeral time. At first glance, it might not seem that much resulted from the 1274 Second Council of Lyons. Almost immediately after the council?s ruling, the two Churches split again. Little is known as to why the 1274 Second Council of Lyons ultimately failed in its unification attempt. In this thesis, I will examine the churches of the Little Metropolis at Athens, Merbaka in the Argolid, and Agioi Theodoroi in Athens. In detailing the architectural features of these buildings, I will reconstruct the church building program in association with the 1274 Second Council of Lyons. I will also compare these churchesusing historical sources to keep the sociological, religious, political, and historical context accurate.