999 resultados para Traduzione Letteratura Delibes


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La tesi si occupa della traduzione di Measure for Measure di Shakespeare scritta da Cesare Garboli e pubblicata nel 1992 con Einaudi nella collana Scrittori tradotti da scrittori. La traduzione fu concepita per il Teatro Stabile di Torino diretto da Luca Ronconi, che debutt al teatro Carignano nel 1992 e venne successivamente ripresa, con alcune varianti, dalla compagnia di Carlo Cecchi nel 1998, per una nuova messinscena al teatro Garibaldi di Palermo. A partire dagli esiti pi recenti dei Translation Studies, il lavoro sviluppa uno studio comparato, dal punto di vista linguistico e sotto il profilo ermeneutico, fra la traduzione di Garboli, il testo originale nelle due edizioni Arden e Cambridge e le traduzioni italiane di Measure for Measure pubblicate nel Novecento. La parte finale della tesi dedicata alle messinscene a Torino e a Palermo: un confronto per evidenziare gli elementi che in entrambe appartengono alla strutturazione del testo tradotto e i caratteri specifici degli universi di finzione raffigurati dai due registi.

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Questa ricerca mostra levoluzione della letteratura mitologica per ragazzi in Italia. Il primo libro italiano di mitologia per bambini stato pubblicato nel 1911 (lo stesso anno di unimportante e violenta guerra coloniale tra lItalia e la Libia): la scrittrice italiana Laura Orvieto pubblic allora Storie della storia del mondo, in cui riun antichi racconti greci per giovani lettori. Queste storie erano ispirate al libro mitologico per bambini Il libro delle meraviglie di Hawthorne (titolo originale A Wonder Book for Girls and Boys). In seguito molti scrittori italiani scrissero libri mitologici per giovani lettori: serie importanti di libri di mitologia per bambini furono pubblicate durante il regime mussoliniano talvolta per diffondere lideologia fascista della superiorit romana. Durante questo periodo, i libri mitologici spesso mostravano uno stile letterario solenne. Dopo la seconda guerra mondiale, la letteratura mitologica per bambini cambi lentamente prospettiva: gli scrittori italiani cominciarono ad usare il mito per parlare di problemi sociali (p.e. Gianni Rodari descriveva re Mida come un capitalista) e per spiegare le diverse condizioni umane (p.e. Beatrice Masini fa riferimento alle dee e alle eroine greche per descrivere la condizione femminile). La ricerca analizza anche la relazione tra mito e scuola in Italia: i racconti mitologici hanno sempre fatto parte dei programmi scolastici italiani per bambini dagli 8 agli 11 anni. Le riforme scolastiche deliberate negli anni 20 e 40 fissarono pratiche didattiche sui miti ancora oggi in uso. I racconti mitologici erano soprattutto un supporto per gli studi storici e letterari. Tuttavia, negli ultimi decenni, i miti sono divenuti un importante aiuto per gli insegnamenti scientifici e artistici.

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La ricerca si propone come studio teorico e analitico basato sulla traduzione letteraria e audiovisiva del genere diasporico, esemplificato nel romanzo The Namesake Lomonimo di J. Lahiri e nel film The Namesake Il destino nel nome di M. Nair. Si sviluppa, quindi, un doppio percorso di analisi, concentrandosi sulla traduzione interlinguistica di due modalit testuali differenti, quella letteraria (il testo narrativo) e quella audiovisiva (in particolare, il doppiaggio). Lapproccio teorico di stampo interdisciplinare, come risulta sempre pi imprescindibile nel campo dei Translation Studies: infatti, si cerca di coniugare prospettive di natura pi linguistica, quali i Descriptive Translation Studies (in particolare, Toury 1995) e lo sviluppo degli studi sui cosiddetti universali traduttivi, con approcci di stampo pi culturalista, in particolare gli studi sulla traduzione post-coloniali, con le loro riflessioni sui concetti di alterit e ibridismo. Completa il quadro teorico di riferimento una necessaria definizione e descrizione del genere diasporico relativo alla cultura indiana, in rapporto sia al contesto di partenza (statunitense) sia al contesto di arrivo (italiano) per entrambi i testi presi in considerazione. La metodologia scelta per lindagine principalmente di natura linguistica, con ladozione del modello elaborato dallo studioso J. Malone (1988). Lanalisi empirica, accompagnata da una serie di riflessioni teoriche e linguistiche specifiche, si concentra su tre aspetti cruciali per entrambe le tipologie testuali, quali: la resa della naturalezza dei dialoghi nel discorso letterario e in quello filmico, la rappresentazione del multiculturalismo e delle variet linguistiche caratterizzanti i due testi di partenza e i numerosi riferimenti culturo-specifici delle due opere e la loro traduzione in italiano. Si propongono, infine, alcune considerazioni in ottica intersemiotica in relazione alle tre aree individuate, a integrazione dellindagine in chiave interlinguistica.

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In the present thesis, I discuss the role of orality in translation, taking into account the problems arising while translating Russian folk epics. I investigate the meaning of orality in the context of folkloristic translation, trying to define a concept of oral poetry, and exploring its consequences for translation. In the first chapter, I try to identify the main differences between written literature and oral modes of expression, with special reference to folklore. Oral verbal art is performed, sung or recited, and based on a vital and dynamic interrelation between kinesics, sound, speech and gestures. According to Muhawi (2006), performance provides an interpretive frame enabling a correct interpretation of the message conveyed beyond the literal meaning. Transposing certain performance elements into print is one of the most controversial problems in folklore studies. However, formulas and formal stylistic devices may be rendered in transcription, building a bridge between oral and written elements. In the translation of oral poetry in transcription, this interconnection between orality and literacy might be emphasized, thus creating a hybrid dimension where oral and literary features coexist. In the second chapter, I introduce and describe the genre of Russian folk epics, transmitted orally, and transcribed between the 19th and 20th centuries, from a historical, linguistic and stylistic point of view. In the third and fourth chapters, I explore the issue of translation of Russian oral poetry. I first analyse existing Italian translations of Russian epics, and then present and discuss my own translation, based on a philological, scholarly approach. Thus, in my translation, which is followed by a rich commentary, I try to focus on the rendering of formulas as one of the most relevant aspects of Russian epics. At the same time, oral devices combine with literary features, thus creating a sort of frozen orality.

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La tesi si sofferma sulla traduzione dal francese quebecchese verso l'italiano di due opere letterarie del Qubec rappresentative della lingua francese quebecchese: "Les Fous de Bassan" di Anne Hbert e "La petite fille qui aimait trop les allumettes" di Gatan Soucy. Attraverso un'analisi dei quebecismi e della loro traduzione in italiano, abbiamo potuto verificare se i traduttori avessero tenuto conto o meno delle specificit del francese del Qubec. Grazie alle ricerche condotte, abbiamo potuto dimostrare che possibile giungere a una traduzione dei quebecismi soddisfacente grazie alla corretta consultazione delle risorse lessicografiche specifiche sul francese del Qubec attualmente disponibili.

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La tesi si sofferma sulla traduzione in italiano delle specificit lessicali del francese del Qubec rilevate in due opere rappresentative della lingua francese quebecchese : Agaguk e Ntsuk di Yves Thriault. Lanalisi monolingue e contrastiva dei quebecismi e della loro traduzione italiana ci ha permesso di verificare se i traducenti utilizzati rendessero conto o meno della specificit del francese quebecchese. La nostra ricerca ha quindi contribuito a dimostrare che una traduzione soddisfacente dei quebecismi possibile, ma solo attraverso la consultazione corretta degli strumenti lessicografici specifici sul francese del Qubec di cui oggi il traduttore pu disporre.

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Non pu dirsi ancora raggiunta una completa, appagante e condivisa definizione di criminalit organizzata: eppure tale concetto viene ampiamente utilizzato, entrando nel linguaggio comune e soprattutto- in quello normativo e giurisprudenziale. Attraverso il susseguirsi di numerosi interventi legislativi, abbiamo assistito alla progressiva elaborazione del c.d. doppio binario: di una normativa, cio, ad hoc per i reati di criminalit organizzata, caratterizzata da un rilevante arretramento delle ordinarie soglie di garanzia previste dallordinamento giuridico. Alla luce di prioritarie esigenze di legalit si giustifica limpellente necessit di giungere alla elaborazione di una precisa definizione di criminalit organizzata. A tale fine, nel corso del presente lavoro, sono stati esaminati i principali approcci definitori individuati a livello socio-criminologico, giurisprudenziale ed in ambito normativo, con particolare attenzione al diritto penale e processual-penalistico; si inoltre proceduto allanalisi delle principali definizioni riscontrabili a livello comunitario ed internazionale.

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Can space and place foster child development, and in particular social competence and ecological literacy? If yes, how can space and place do that? This study shows that the answer to the first question is positive and then tries to explain the way space and place can make a difference. The thesis begins with the review of literature from different disciplines child development and child psychology, education, environmental psychology, architecture and landscape architecture. Some bridges among such disciplines are created and in some cases the ideas from the different areas of research merge: thus, this is an interdisciplinary study. The interdisciplinary knowledge from these disciplines is translated into a range of design suggestions that can foster the development of social competence and ecological literacy. Using scientific knowledge from different disciplines is a way of introducing forms of evidence into the development of design criteria. However, the definition of design criteria also has to pass through the study of a series of school buildings and un-built projects: case studies can give a positive contribution to the criteria because examples and good practices can help translating the theoretical knowledge into design ideas and illustrations. To do that, the different case studies have to be assessed in relation to the various themes that emerged in the literature review. Finally, research by design can be used to help define the illustrated design criteria: based on all the background knowledge that has been built, the role of the architect is to provide a series of different design solutions that can give answers to the different questions emerged in the literature review.

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Il presente studio discute il concetto di finzione teorica di Michel de Certeau quale momento di raccordo tra letteratura e storiografia. La concezione dellaltro e dellassente propria della mistica e il modello di temporalit della psicoanalisi sono riconosciute come matrici del suo pensiero.

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Il mio lavoro di tesi si intitola "Alla ricerca dell'autenticit.Kathy Acker e Vladimir Sorokin a confronto". La comparazione riflettesulle inaspettate similarit sociali, e di conseguenza letterarie, di Usa e Urssdagli anni Settanta agli anni Novanta, indagate attraverso l'arte dei due scrittori citati nel titolo. Kathy Acker nata nel 1947 a New York e durante gli anni Settantafrequent assiduamente la comunit artisticadefinita"Downtown New York". Vladimir Sorokin natonel 1955 nei dintorni di Mosca e neglistessi anni entr all'intorno del circolo "MoskovskijKonzeptualism"della grande citt. Queste due comunitartisticheerano create dalla libera aggregazione di artisti, scultori, letterati, poeti, musicisti.. in un vortice creativo in contrasto con la chiusura sociale e artistica degli ambiti definibili come accademici o ufficiali. Con le loro opere Acker e Sorokin cercarono di distruggere le norme sovraimposte e arrivare all'"autenticit"riguardo al s, all'homo sovieticus, all'uomo americanoe riguardo al genere umano in generale. Nell'arco del mio studio l'utopia del radioso avveniresovietico e l'utopia del sogno americano d'oltreoceano si sono rivelati comeprigioni della vita di ogni giorno, in grado di allontanare l'uomodai suoi desideri veri e dai suoi impulsi pi umani.Le risposte artistiche delle due comunit in generale e dei due scrittori in particolare sono volte alla liberazione dai vincoli dell'utopia ealla riscoperta di ci che ritenutocome debolezza e bassezzadell'uomo. Le due comunit artistiche cercarono il contatto con un vasto pubblico non elitario, cercano un linguaggio comprensibile da tutti. Contemporaneamente il corpo con tutte le sue pulsioni cerca di riguadagnare il proprio spazio in un s egemonizzato dalla mente. Ma quel che queste comunit artistiche soprattutto fanno porre domande alla coscienza e incoscienza della societ. Cercano di trasformare il terrore quotidiano in qualcosa di comprensibile e scaricabile, un ruolo che una volta era proprio dei rituali trasgressivi del popolo e che dal Novecento, con la trasformazione del popolo in massa omologata, sono venuti a mancare. Acker e Sorokin cercano strutture narrative e artistiche in grado di proporre alla corporealt collettiva una via di redenzione ritualistica. Questi artisti non si conformano e sono in grado di illuminare, di dare sostentamento all'individuo nella ricerca personale di una lingua, di un pensiero, di un mito in cui vivere. Reagiscono al balbettio omologante delle societ di massa, non si adeguano a nessuna forma fissa e anche la loro arte continua a evolvere, a fallire, a cercare.