895 resultados para Sustainable supply chain management


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Il Supply Chain Management è una rete di strutture che producono materie prime e le trasformano in prodotti finiti da consegnare ai clienti. Per gestire in maniera efficace l’impresa, l’intera struttura della catena di approvvigionamento deve seguire il flusso aziendale correttamente, in modo da non creare rallentamenti nella fornitura e causare problemi al soddisfacimento dei bisogni del cliente. Questo elaborato analizza tutte le componenti che influiscono sul successo di una supply chain, in particolare la funzione strategica degli acquisti, evidenziandone le principali problematiche che si possono riscontrare e le soluzioni che invece si possono applicare. Gli acquisti, che nascono dalla richiesta di un bisogno da soddisfare, sono da considerarsi un vantaggio competitivo e di redditività per un’azienda, in quanto incidono direttamente sul fatturato totale, motivo per cui sono stati oggetto dello studio. L’acquisto deve rispecchiare le specifiche tecniche e funzionali richieste, al fine di soddisfare i bisogni del cliente. Analizzando tale reparto presso l’azienda Termotecnica Industriale S.r.l., una Piccola Media Impresa (PMI) che si occupa di progettazione, fabbricazione ed installazione di caldaie industriali e generatori di vapore a recupero di calore, si è ricercato un nuovo modello di approvvigionamento da seguire. L’obiettivo di questa analisi è di sviluppare una strategia aziendale che gestisca in maniera corretta la catena di fornitura, ottenendo migliori condizioni contrattuali ed evitare problemi come gli acquisti a collo di bottiglia. E’ stato necessario, individuare una nuova metodologia che aiutasse i buyer a instaurare il giusto rapporto col fornitore selezionato, in funzione all’acquisto che si sta per compiere. Infatti per ogni tipologia di approvvigionamento ci sono approcci differenti da utilizzare con i fornitori per ottenere delle agevolazioni rispetto a quanto offerto in precedenza dello stesso.

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La richiesta dei consumatori di prodotti sostenibili, le lotte per il cambiamento climatico e l'importanza che viene data alla sostenibilità dal mondo finanziario hanno fatto sì che la politica intraprendesse iniziative sulle tematiche sostenibili e di conseguenza le imprese hanno adottato azioni in linea con i criteri ESG. Anche se per le aziende intraprendere un percorso sostenibile non sia economicamente conveniente e per raggiungere determinati obiettivi servono sforzi e tempi lunghi, sono consapevoli dei benefici nel medio-lungo termine a livello economico, di reputazione e vantaggio competitivo. Queste iniziative però si concentrano prevalentemente sul primo anello della supply chain e le società che operano in un mercato globale fanno difficoltà a rispettare le differenti norme giuridiche non compatibili negli Stati in cui è presente la propria value chain. Per risolvere questi problemi la della Commissione Europea il 23/02/2022 ha proposto la direttiva sulla Corporate Sustainability Due Diligence, che impone l’obbligo per le imprese di implementare un processo di due diligence in tutta la value chain per prevenire effetti negativi e potenziali sui diritti umani e sull’ambiente. L’obiettivo dell'elaborato è di analizzare la direttiva di due diligence per comprendere quanto le aziende di oggi siano pronte al monitoraggio di un’intera catena del valore. Il caso studio scelto per lo scopo è quello dell’azienda Fincantieri S.p.A. la quale ha intrapreso da qualche anno un percorso di sostenibilità. Attraverso il confronto fra le azioni in atto dell'azienda e la direttiva, dalla trattazione emerge che la sfida più grande che Fincantieri dovrà affrontare sarà la condivisione delle pratiche già in atto nei livelli più profondi della supply chain. L’approvazione della direttiva, incentivando anche indirettamente le aziende ad operare in ottica di sostenibilità, aiuterà a perseguire l'obiettivo di due diligence in un percorso di crescita e miglioramento con i fornitori

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L’idea di focalizzare la tesi sulla supply chain ed in particolare sulle tecniche lean per la sua ottimizzazione deriva dal fatto che si tratta di un nuovo modo di ragionare, di un approccio moderno perfettamente adattabile al contesto socio-economico attuale, teso ad accrescere la flessibilità e l’efficienza dell’impresa attraverso un ripensamento dell’intero flusso di creazione del valore. Verranno analizzate le caratteristiche generali di questo modello organizzativo, per poi addentrarsi nella sua applicazione ed infine i vantaggi e gli eventuali svantaggi che le organizzazioni devono affrontare per implementare operativamente le tecniche lean. L’analisi effettuata nella tesi è strutturata come segue: La parte iniziale del primo capitolo definisce il concetto generale di supply chain sottolineando il contesto di riferimento in cui oggi operano le attività produttive. Vengono poi riportati l’accezione e il valore della supply chain management e le sue problematiche annesse di gestione e controllo. Nella seconda parte del capitolo vengono analizzati e descritti i modelli letterari esistenti utili per descrivere, impostare e classificare una supply chain. Il secondo capitolo, dopo una breve esposizione storica che descrive le origini della metodologia lean production, è orientato alla raccolta delle definizioni e alle loro differenti visioni tratte dal mondo della letteratura. Segue una parte più analitica, dove vengono analizzati in maniera dettagliata gli obiettivi, gli strumenti ed i principi che la filosofia lean prevede. Nel terzo capitolo viene approfondita la VSM, uno degli strumenti di principale importanza secondo le logiche della lean manufacturing. Vengono analizzati gli step necessari per una corretta implementazione, illustrando prima la simbologia internazionale necessaria per una sua comprensione e realizzazione e poi definiti gli step da applicare non solo per una semplice realizzazione, ma per l’ottenimento di una value stream map in ottica lean.

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L'obiettivo della tesi mira a sviluppare una soluzione per la catena di fornitura di una startup. La tesi inizia con una revisione sistematica della letteratura per definire prima ciò che sono gli acquisti in generale, per poi cercare di definire teoricamente quelle che sono le migliori strategie per una startup da adottare in ambito supply chain. È importante che venga compreso il contesto aziendale dove opera un’impresa prima di progettare una soluzione che potrebbe quindi non rispecchiare a pieno il modello teorico. Viene inoltre fornito un confronto nell'approccio all'ambito tra una startup e un'impresa consolidata con la descrizione del rapporto che può nascere tra le due. Nella seconda parte della tesi viene presentato il caso reale di Refuel Solutions, inizialmente descrivendo l’azienda e il mercato in cui opera, per addentrarsi poi nelle scelte specifiche che sono state fatte per costruire la catena di fornitura e nel racconto dell’esperienza su alcuni codici di acquisto, analizzandoli nello specifico, per concludere infine con quelli che sono gli obiettivi futuri per l’azienda.

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Kuluttajien valveutuminen ja globalisaatio 2000-luvulla lukeutuvat suurimpiin taustasyihin sille, että vastuullisuus on noussut entistä tärkeämpään rooliin yritysten toiminnassa. Hankinnat ovat tämän vastuullisen toiminnan kannalta yksi kriittisimpiä osa-alueita, sillä yrityksen on hallittava hankintaketjunsa hyvin pystyäkseen takaamaan vastuullisten toimipojen ulottumisen aina sen alkupäähän asti. Tämä Pro Gradu-tutkielma kartoittaa Suomen yritysten vastuullisten hankintojen nykytilaa ja sen kehitystä viimeisen vuosikymmenen aikana. Tavoitteena on selvittää, miten vastuullisia hankintoja toteutetaan tämän päivän suomalaisissa yrityksissä ja ovatko aiempien tutkimuksien havaitsemat ongelmat vielä olemassa ja jos ovat, niin missä mittakaavassa. Tämä tutkimus on toteutettu sähköisenä kyselytutkimuksena, joka lähetettiin eri alojen yrityksille ympäri Suomea. Suomalaisten yritysten hankintojen vastuullisuus on mennyt eteenpäin viime vuosikymmenen tilanteesta, mutta kasvu näyttäisi olevan enemmän määrällistä kuin laadullista. Vastuullisia hankintoja toteuttaa yhä useampi yritys, mutta samat ongelmat vaivaavat vielä suurta osaa kaikista yrityksistä. Puutteita löytyy erityisesti sopimusosaamisessa, dokumentoinnissa ja informaationkulussa.

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O presente trabalho tem como principal objetivo contribuir para o desenvolvimento de um modelo de gestão da cadeia de abastecimento sustentável, posteriormente operacionalizado num conjunto de empresas. O principal elemento diferenciador do modelo apresentado é o seu cariz operacional, focado na fase da implementação com a integração de um conjunto de práticas de apoio à sustentabilidade. Para responder às pressões da conjuntura económica atual, das alterações climáticas, da escassez de recursos e das desigualdades sociais é necessário desenvolver de forma consolidada e abrangente um novo paradigma de gestão nas empresas. Muitas destas pressões fazem-se sentir nas atividades da Gestão da Cadeia de Abastecimento. O grande desafio é conseguir que as empresas obtenham bons resultados económicos, sociais e ambientais. A sustentabilidade tem sido abordada como a área de estudo donde deverá emergir este novo paradigma de gestão. Atendendo a esta problemática, a principal questão de investigação do presente trabalho é “Como se implementa a Sustentabilidade na Gestão da Cadeia de Abastecimento?” A metodologia de investigação partiu da revisão da literatura que permitiu estruturar um conjunto de pressupostos teóricos, estruturados num modelo conceptual sobre a implementação da sustentabilidade na Gestão da Cadeia de Abastecimento. O modelo foi aplicado em dois grupos de estudos empíricos: Análise Qualitativa de Relatórios de Sustentabilidade publicados por seis empresas com atividade em Portugal (Sonae; Lipor, Galp; EDP; Portucel e AutoEuropa); e o desenvolvimento de dois Estudos de Caso nas empresas Bosch Termotecnologia e Gestamp Aveiro. Os resultados permitiram o desenvolvimento de um Modelo Teórico de Implementação da Sustentabilidade na Gestão da Cadeia de Abastecimento. Bem como, um modelo de classificação das ferramentas de apoio à implementação da sustentabilidade adequadas a cada etapa que constitui o modelo de implementação. No desenvolvimento deste trabalho, acreditou-se que o caminho da sustentabilidade é possível e tangível. Os modelos desenvolvidos explicam que a integração da sustentabilidade se enceta pela estruturação da área da sustentabilidade na organização, prosseguindo com o processo de implementação constituído por quatro etapas: Envolvimento, Execução, Monitorização e Comunicação. A implementação necessita de ser abrangente a toda a cadeia de valor e apoiada num conjunto de ferramentas adequadas a cada fase de implementação.

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The present paper was prepared for the course “Project III”, with the supervision of Prof. António Moniz, reporting on the author speaking notes at the Winter School on Technology Assessment, 6-7 December 2010, as part of the Doctoral Programme on Technology Assessment at FCT-UNL.

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Supply chain risk management has emerged as an increasingly important issue in logistics as disruptions in the supply chain have become critical issues for many companies. The scientific literature on the subject is developing and in many respects the understanding of it is still in its infancy. Thus, there is a need for more information in order for scholars and practitioners to understand the causalities and interrelations that characterise the phenomenon. The aim of this dissertation is to narrow this gap by exploring key aspects of supply chain risk management through two maritime supply chains in the immediate region of the Gulf of Finland. The study contributes to the field in three different ways. Firstly, it facilitates the identification of risks on different levels of the supply chain through a systematic analysis of the processes and actors, and of the cognitive barriers that limit the actors’ visibility and their understanding of the operations and the risks involved. There is a clear need to increase collaboration and information exchange in order to improve visibility in the chain. Risk management should be a collaborative effort among the individual actors, aimed at obtaining a holistic picture. Secondly, the study contributes to the literature on risk analysis through the use of systemic frameworks that illustrate the causalities and linkages in the system, thereby making it easier to perceive the vulnerabilities. Thirdly, the study enhances current knowledge of risk control in identifying actor roles, risk visibility and risk controllability as being among the key factors determining risk-management effectiveness against supply-chain vulnerability. This dissertation is divided into two parts. The first part gives a general overview of the relevant literature, the research design and the conclusions of the study, and the second part comprises six research publications. Case-study methodology with systematic combining approach is used, where in-depth interviews, questionnaires and expert panel sessions are the main data collection methods. The study illustrates the current state of risk management in multimodal maritime supply chains, and develops frameworks for further analysis. The results imply that there are major differences between organizations in their ability to execute supply chain risk management. Further collaboration should be considered in order to facilitate the development of systematic and effective management processes.

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The purpose of the study is to determine general features of the supply chain performance management system, to assess the current state of performance management in the case company mills and to make proposals for improvement – how the future state of performance management system would look like. The study covers four phases which consist of theory and case company parts. Theoretical review gives understanding about performance management and measurement. Current state analysis assesses the current state of performance management in the mills. Results and proposals for improvement are derived from current state analysis and finally the conclusions with answers to research questions are presented. Supply chain performance management system consists of five areas: perfor-mance measurement and metrics, action plans, performance tracking, performance dialogue and rewards, consequences and actions. The result of the study revealed that all mills were quite average level in performance management and there is a room for improvement. Created performance improvement matrix served as a tool in assessing current performance management and could work also as a tool in the future in mapping the current state after transformation process. Limited harmonization was revealed as there were different ways to work and manage performance in the mills. Lots of good ideas existed though actions are needed to make a progress. There is also need to harmonize KPI structure.

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The objective of this research is to create a current state analysis of pulp supply chain processes from production planning to deliveries to customers. A cross-functional flowchart is being used to model these processes. These models help finding key performance indicators (KPIs) which enable examinations of the supply chain efficiency. Supply chain measures in different processes reveal the changes need processes that affect the whole supply chain and its efficiency and competitiveness. Structure of pulp supply chain differs from most of the other supply chains. The fact that there are big volumes of bulk products, small product variations and supply forecasts are made for the year ahead make the difference. This factor brings different benefits but also challenges when developing supply chain. This thesis divides pulp supply chain in three different main categories: production planning, warehousing and transportation. It provides tools for estimating the functionality of supply chain as well as developing the efficiency for different functions of supply chain. By having a better understanding of supply chain processes and measurement the whole supply chain structure can be developed significantly.

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The purpose of this study is to understand how different members manage risk in the global supply chain. Through a multi-case study of the Brazilian mango exportation chain to the United States, four actors of this chain were investigated: supplier, exporter, importer and logistics operator. A research protocol was developed based on previous research conducted by Christopher, et al. (2011). Main results show that risk management is heterogeneous among members of the mango chain, the exporter is the most penalized by the results of the risk chain and collaboration is the main mitigation strategy observed

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Da sich Additive Manufacturing (AM) von traditionellen Produktionsverfahren unterscheidet, entstehen neue Möglichkeiten im Produktdesign und im Supply Chain Setup. Die Auswirkungen der Aufhebung traditionellen Restriktionen im Produktdesign werden unter dem Begriff „Design for Additive Manufacturing“ intensiv diskutiert. In gleicher Weise werden durch AM Restriktionen im traditionellen Supply Chain Setup aufgehoben. Insbesondere sind die folgenden Verbesserungen möglich: Reduktion von Losgrössen und Lieferzeiten, bedarfsgerechte Produktion auf Abruf, dezentrale Produktion, Customization auf Ebene Bauteil und kontinuierliche Weiterentwicklung von Bauteilen. Viele Firmen investieren nicht selbst in die AM Technologien, sondern kaufen Bauteile bei Lieferanten. Um das Potential der AM Supply Chain mit Lieferanten umzusetzen, entstehen die folgenden Anforderungen an AM Einkaufsprozesse. Erstens muss der Aufwand pro Bestellung reduziert werden. Zweitens brauchen AM Nutzer einen direkten Zugang zu den Lieferanten ohne Umweg über die Einkaufsabteilung. Drittens müssen geeignete AM Lieferanten einfach identifiziert werden können. Viertens muss der Wechsel von Lieferanten mit möglichst geringem Aufwand möglich sein. Ein mögliche Lösung sind AM spezifische E-Procurement System um diese Anforderungen zu erfüllen