999 resultados para Traduzione Museo di storia naturale


Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

La ricerca intende indagare i rapporti tra le acquisizioni della ricerca scientifica nel campo della storia, con particolare riferimento al tema della formazione degli stati regionali italiani, e il suo insegnamento nella scuola secondaria di secondo grado. Nella parte dedicata al quadro teorico si sottolinea la sempre pi stringente necessit di un insegnamento e apprendimento della storia di qualit nella societ attuale, basati sul senso della partecipazione democratica attiva e allo sviluppo del pensiero critico, nonostante i documenti ufficiali ministeriali non sempre dedichino al tema la giusta importanza e i recenti risultati ottenuti grazie a un questionario somministrato a studenti universitari sembrino confermare una didattica ancora legata alla pratica tradizionale. A questo proposito, quindi, occorre rifondare e ricentrare limportanza della storia grazie allapprofondimento del lessico specifico e delle premesse epistemologiche basilari della disciplina. A partire da queste premesse, nellinquadramento empirico si analizza lo stato di avanzamento della ricerca scientifico-accademica recente nei confronti della formazione degli stati regionali italiani bassomedievali, si confronta il tema nei principali manuali scolatici adottati nellarea metropolitana di Bologna; e sono infine analizzate le concezioni circa la storia, la storia medievale e lutilizzo del libro di testo degli insegnanti di storia di scuola secondaria di secondo grado grazie alle risposte derivate dalla somministrazione di un questionario sulla pratica docente. I risultati ottenuti permetteranno di cogliere eventuali scollature tra la ricerca accademica e linsegnamento nella scuola secondaria della storia, della storia medievale e della formazione degli stati regionali, sottolineando, talvolta, la necessit sempre pi urgente di una integrata formazione continua degli insegnanti.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Questo lavoro intende offrire una prima panoramica generale del carteggio di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), contenuto prevalentemente presso il Fondo Aldrovandi della Biblioteca Universitaria di Bologna. Lo studioso di storia naturale bolognese aveva infatti scambiato oltre 2.100 lettere con corrispondenti provenienti da zone anche geograficamente remote. Del totale complessivo di queste lettere, solo poche sono state pubblicate, mentre una percentuale significativa di lettere rimane ancora oggi inedita. La presente ricerca non ha tuttavia come obiettivo ledizione delle lettere, ma uno studio analitico delle funzioni e delle caratteristiche preminenti di questa corrispondenza esaminata nella sua totalit.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Questa tesi ha come obiettivo quello di proporre una traduzione di alcune parti del libro "Bi: Notes for a Bisexual Revolution", un saggio dellautrice Shiri Eisner sulla bisessualit. Nel primo capitolo dellelaborato si presentano delle nozioni teoriche sugli studi di genere, sulla relazione tra genere e lingua e sulle correnti di traduzione femminista e queer. Nel secondo capitolo segue una presentazione sullautrice, un breve riassunto dell'opera e la ricezione di quest'ultima da parte della critica e della comunit LGBTQ+. Nel terzo capitolo si trovano il commento e l'analisi della proposta di traduzione.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Lobiettivo del presente elaborato quello di proporre la traduzione dal francese allitaliano del saggio Violence linguistique di Marie-Claude Marsolier, tratto dal libro La pense vgane. 50 regards sur la condition animale, a cura di Renan Larue. Il primo capitolo dellelaborato presenta lanalisi dellopera nonch la relazione tra lattivit di traduzione e gli ambiti dell'ecologia e dell'attivismo, in particolar modo in riferimento al tema della condizione animale, argomento centrale nel saggio tradotto. Il contributo analizza infatti il ruolo del nostro linguaggio nel contribuire a rafforzare la distinzione tra animali ed esseri umani, ponendo questi ultimi in una posizione di superiorit rispetto ai primi. Segue, nel secondo capitolo, la proposta di traduzione del saggio, accompagnata da una nota prefativa che introduce la presenza di adattamenti rispetto al testo originale. Il terzo capitolo, infine, illustra le principali strategie traduttive adottate, ovvero le strategie che si sono rivelate pi efficaci nella traduzione del testo in relazione ai temi trattati.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Nella.a. 20/21 viene attivato presso il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dellUniversit di Bologna il corso Service Learning Laboratory. Linsegnamento si basa sul service-learning, un approccio didattico sviluppatosi alla fine del XX secolo che integra il servizio significativo reso alla comunit allinterno del curriculum. Daccordo con tale proposta, il corso di service-learning si poneva un obiettivo tanto virtuoso quanto ambizioso: la fondazione di unagenzia di servizi linguistici pro bono a gestione studentesca. Tale scopo stato raggiunto nel marzo del 2021 con la fondazione di IN.TRA. Il presente elaborato si pone lobiettivo di effettuare una valutazione finale del corso Service Learning Laboratory al duplice scopo di provare la rilevanza e la qualit del servizio sociale offerto alla comunit e di dimostrare la sua utilit nella formazione degli studenti e delle studentesse che hanno preso parte al corso. A tal fine, sono state raccolte le autovalutazioni e le opinioni dei protagonisti del progetto IN.TRA e analizzate sulla base delle tre domande di valutazione: quali risultati sono stati raggiunti dal punto di vista dellapprendimento degli studenti? Quali risultati sono stati raggiunti dal punto di vista del servizio sociale offerto? Sono stati rispettati i criteri che rendono unesperienza di service-learning di qualit? I risultati mostrano alti livello di apprendimento da parte dei discenti a fianco di un servizio rilevante e di qualit offerto ai partner comunitari. Tutto ci, nel pieno rispetto degli elementi cardine di un progetto di service-learning di qualit. Il presente elaborato si propone inoltre di offrire un contributo alla limitata letteratura circa limplementazione del service-learning nei curricula di traduzione, senza tuttavia la pretesa di generalizzare i risultati ottenuti. A tale scopo, si rendono necessarie ulteriori ricerche che lautrice si auspica possano trovare ispirazione dal presente elaborato.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Il museo sta cambiando. In passato, era un luogo di certezze assolute, fonte di definizioni, di valori e di dottrina in materia d'arte, a tutto campo; era il luogo in cui non ci si ponevano interrogativi ma si davano autorevoli risposte.[...] 1 Il collezionismo d'arte comincia con il Rinascimento italiano, che sviluppa un particolare senso della storia, un entusiasmo per i prodotti dell'Antichit classica e per tutti i generi dell'arte contemporanea, pensati per la residenza privata, e in realt, per esse fabbricati: dipinti di soggetto mitologico, quadri di artisti fiamminghi, piccoli bronzi e, al nord arte grafica. Il collezionismo in senso stretto fu agli inizi del secolo connesso solo con le antichit. Verso la fine del Cinquecento, vanno manifestandosi parecchie innovazioni. Per la prima volta compare la parola museo, che era gi stata adottata in Alessandria durante il periodo Ellenistico per designare tutto l'ambito degli edifici per la cultura in cui era compresa la biblioteca. Inizialmente tutte le collezioni erano private, ma potevano essere visitate dalle lite sociali. Listituzione del museo che noi oggi conosciamo, nasce dall Europa illuminista del XVIII secolo: infatti in questo periodo fu deliberatamente progettato uno spazio architettonico appropriato che desse forma universalmente riconoscibile allidea di museo. Poniamo gli esempi del Museo di Villa Albani nel 1746 e il Museo Pio Clementino in Vaticano nel 1775, che per primi si pongono il problema della progettazione architettonica, dellallestimento e ordinamento adeguati a un museo aperto al pubblico. Mentre per Villa Albani si trattava pur sempre di una raccolta privata visitabile, il museo voluto dai papi Clemente XIV e Pio VI per le collezioni archeologiche era gi pensato come unistituzione di interesse pubblico. Gli ultimi tre secoli del secondo millennio hanno visto la crescita dellistituzione del museo, diventata esponenziale negli ultimi decenni del XX secolo. I tempi hanno coinciso con la nascita, laffermazione rivoluzionaria, il trionfo e il consolidamento della cultura nellet della borghesia. 2 Mentre prima il museo non era che un luogo pieno di oggetti, oggi diventato un luogo pieno di idee, che vengono suggerite dalle indicazioni e dalle descrizioni accompagnanti gli oggetti esposti, dato che il museo come un libro aperto che si offre allo studioso e a chi desidera formarsi una coltura.[...]3 1 Karsten Schubert, Museo. Storia di un'idea - dalla Rivoluzione francese ad oggi, il Saggiatore, Milano 2004, p.17. 2 Alessandra Mottola Molfino, Il libro dei musei, Umberto Alemandi & C., Torino 1991, pp. 11-22 3 Daniele Donghi, Manuale dell'architetto Volume II, Unione Tipografico Editrice Torinese, Torino 1935, p. 11. 8 Un museo non definito solo in base all'importanza e alla qualit delle sue raccolte, ma soprattutto da come vengono recepite da chi le esamina, sia per motivi di studio che per interesse personale. Per questo motivo si deve mettere in grado le diverse categorie di fruitori, di accedere al museo con il minor spreco di tempo possibile e con il maggior profitto. L'effetto che si vuole ottenere deriva sia dal metodo di esposizione degli oggetti, sia da una buona soluzione tecnica relativa alle dimensioni, alla forma, alla distribuzione, riscaldamento e ventilazione dei locali, all'illuminazione degli oggetti e ai mezzi di loro conservazione e sicurezza. Il museo moderno dovr coniugare al suo interno museografia e museologia. Dove[...]per museografia si intende l'insieme delle azioni progettuali, scientifiche e tecniche, tendenti alla sistemazione organizzativa del museo (distributiva, impiantistica, tecnica, architettonica, allestitiva, informatica); appartiene in genere all'opera dell'architetto, con la collaborazione di strutturisti, impiantisti e informatici. Al contrario per museologia si intende l'insieme delle azioni di ricerca storica, filologica, di comparazione critica che presiede all'ordinamento dell'esposizione delle opere; generalmente appartiene allo storico dell'arte, allo storico della scienza, all'archeologo, all'antropologo [...].4 Confrontando progetti museografici e museali dei primi musei con esempi moderni e contemporanei, si intendono ricavare i caratteri fondamentali che permettano di presentare un progetto per museo coerente all'area di studio, e che riesca a rivelare la vera natura degli oggetti che andr a ospitare attraverso uno studio specifico dei percorsi e degli allestimenti.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Il presente lavoro propone una traduzione, corredata di commento introduttivo, del primo capitolo di Die Frauenfrage: ihre geschichtliche Entwicklung und wirtschaftliche Seite di Lily Braun, unopera non ancora tradotta in italiano, in cui lautrice tedesca (femminista e socialdemocratica, nata nel 1865) traccia una storia della condizione femminile e tenta non solo di decostruire, secondo una visione economicistica e materialistica della storia, il mito della naturale subordinazione della donna alluomo, ma anche di combattere il pregiudizio socialista della subalternit della questione femminile rispetto alla lotta di classe. Il primo capitolo di Die Frauenfrage indaga la condizione femminile nellantichit, partendo dalla preistoria, e analizza le forme famigliari primitive, lo sviluppo della monogamia, la nascita del patriarcato, la condizione della donna nellOriente antico, in Grecia (riservando particolare attenzione alle posizioni di Platone e di Aristotele sul ruolo della donna nella societ), a Roma e presso i popoli barbari. Nel commento introduttivo, sono state fornite alcune notizie storiche essenziali sullautrice, sullopera e sulla temperie politica e culturale in cui stata concepita, e sono stati messi in luce i principali problemi traduttivi incontrati durante il lavoro di preparazione: in particolare, problemi legati alla terminologia delle scienze umane (sociologia, antropologia, filosofia), alle peculiarit retorico-stilistiche e sintattiche della scrittura saggistica, al dialogo intertestuale (citazioni da testi antichi, allusioni colte) e alla scelta fra traduzione semantica e traduzione comunicativa.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Questo elaborato finale intende presentare una proposta di traduzione di una parte del sito internet del celebre Museo ebraico di Berlino progettato da Daniel Libeskind, architetto statunitense di origine polacca. Il presente elaborato si articola nelle seguenti sezioni: il primo capitolo si concentrer sulla teoria dei siti internet e sulla loro organizzazione, focalizzando linteresse sulle modalit di scrittura dei siti web, nel secondo capitolo, verranno presentate la vita e le opere di Daniel Libeskind con una breve introduzione al Museo Ebraico. Seguir poi un'analisi testuale e nel quarto capitolo la proposta di traduzione. Nel quinto capitolo verranno analizzate le strategie adottate nella traduzione. Lelaborato si concluder con alcune considerazioni finali, e con indicazioni sulla bibliografia e sitografia.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

In questo elaborato viene proposta la traduzione in lingua russa dei pannelli esplicativi e delle didascalie presenti nel Museo di Casa Vasari di Arezzo, un esempio di dimora dartista che, ancora dopo secoli, si conserva in gran parte inalterata. La struttura della tesi di laurea ricalca il percorso di visita del museo. Al commento, in cui si analizzano le principali difficolt traduttive e si elencano le strategie adottate, segue la traduzione dei testi collocati allingresso, che offrono una panoramica generale sul periodo storico e sulla vita dellartista. Si propone poi la traduzione dei pannelli e delle didascalie presenti nella Camera della Fama e delle Arti, la prima sala a cui il visitatore accede. Si procede successivamente con lo Stanzino vasariano, la Camera di Apollo e delle Muse e la Cucina. A seguire il Corridoio di Cerere, che conduce agli Orti di Casa Vasari, un giardino pensile in stile rinascimentale, la Camera di Abramo e la Sala del trionfo della Virt, sala di rappresentanza della residenza aretina. Per finire, si propone la traduzione dei testi presenti nella Cappellina, un piccolo ambiente con cui si conclude il percorso di visita. Pannelli e didascalie sono tradotti con laiuto di strumenti enciclopedici e dizionari. Rientrano nelle ricerche svolte anche le visite fatte al museo per osservare gli affreschi e le opere esposte.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

ACQUE E NAVIGAZIONE UN NUOVO MUSEO DELLE ACQUE E DELLA NAVIGAZIONE A RAVENNA Limmagine dellacqua a Ravenna fa riscoprire una storia della citt fatta di corsi e specchi dacqua. Questi, a causa del tempo e dellopera delluomo scomparvero o mutarono profondamente la loro conformazione. Limportanza quindi dello studio di come questa citt abbia convissuto negli anni con lacqua e come luomo si sia adattato a queste condizioni notevole. Ora Ravenna una citta di terra, collegata al mare solo tramite il canale Candiano, le attivit e la vita delluomo si sono staccate dallacqua e nel tempo il mare diventato solo una vicinanza perdendo tutto quel fascino e quellimportanza che possedeva nei secoli precedenti. Tra i tanti aspetti del legame passato tra luomo e lacqua, limbarcazione risulta il mezzo pi tipico e caratterizzante. Grazie a tanti studi fino ad ora compiuti possibile ricostruire una catalogazione delle imbarcazioni che hanno fatto parte della storia acquatica di Ravenna e che quindi hanno composto la sua storia. Limbarcazione costituisce una memoria storica e tecnica, essa riflette i cambiamenti storici e tecnico-evolutivi della civilt delle acque. Levoluzione delle barche delle navi progredita di pari passo con i cambiamenti delle esigenze delluomo, fin dallantichit. Una rappresentazione tra imbarcazione, storia dell'uomo e geomorfologia della acque a Ravenna fa s che largomento ricopra ambiti generali sullintera civilt che ha popolato il ravennate. Il museo delle acque a Ravenna vuole essere perci un percorso nel passato della citt, alla scoperta dellantico legame con lacqua, legame che forse ormai stato dimenticato e di cui a volte si ignora lesistenza. Questo non comporta il forzare un legame ormai abbandonato, ma un rivivere i momenti che hanno caratterizzato la crescita della citt fino allo stato attuale. Questo museo mira a integrare il cospicuo patrimonio storico museale di Ravenna andando a colmare una mancanza da me ritenuta importante, appunto una memoria storica delle vita acquatica della citt e dei propri abitanti nel tempo. Il tema museale studiato e analizzato verter su un percorso nella storia della navigazione e del legame che Ravenna ebbe con lacqua fin dalle sue origini. Questo importante tema preveder lesposizione di importanti relitti navali e ritrovamenti storici per i quali sar obbligatoria lorganizzazione di appositi spazi espositivi per unottima conservazione. Ledificio appare come un rigido corpo allesterno, rivestito in pietra basaltica grigia con tonalit diverse, mentre dal lato del canale risulta notevolmente pi aperto, con un lungo porticato in affaccio diretto sullacqua che segue tutta la forma del ledificio stesso e che si interrompe solo in prossimit della grande hall dingresso in vetro e acciaio. Queste caratteristiche permettono di creare due facce completamente diverse, una molto chiusa e una invece molto aperta, per enfatizzare il senso di scoperta del mondo acqua al momento dellingresso nelledificio. Due realt molto diverse tra loro. Il lato, che affaccia sulla nuova piazza creata allinterno dellarea, rivestito in pietra basaltica grigia, rende una sensazione di chiusura fisica, creata appositamente per stimolare la scoperta dellacqua sul lato opposto. La facciata rotta in maniera irregolare da feritoie, quasi come una enorme roccia sullacqua, sul riferimento del MuMok, il Museo di Arte Moderna Fondazione Ludwig di Ortner & Ortner aVienna.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

La ricerca ha mirato a ricostruire storicamente quali furono le motivazioni che, tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, portarono gli amministratori della Cassa Risparmio in Bologna a progettare la creazione di un Museo darte e di Storia della citt, delineandone quelli che furono i principali responsabili e protagonisti. Dallanalisi dei documenti conservati presso lArchivio della Cassa di Risparmio emerso uno studio approfondito dei protagonisti della politica artistica e culturale dellIstituto, oltre che dei legami e delle relazioni intessute con le principali istituzioni cittadine. Lo studio si progressivamente focalizzato su un particolare momento della storia di Bologna, quando, in seguito allapprovazione del Piano Regolatore del 1889, la citt fu per oltre un trentennio sottoposta a radicali trasformazioni urbanistiche che ne cambiarono completamente laspetto. Tra i personaggi finora ignoti di questa storia emerso il nome dellingegnere Giambattista Comelli, consigliere e vice segretario della banca alla fine del XIX secolo, che per primo, nel 1896, avanz la proposta di creare un museo dellIstituto. A differenza di quanto ritenuto sino ad oggi, questo avrebbe dovuto avere, nelle intenzioni originarie, esclusivamente funzione di riunire e mostrare oggetti e documenti inerenti la nascita e lo sviluppo della Cassa di Risparmio. Un museo, dunque, che ne celebrasse lattivit, mostrando alla citt come la banca avesse saputo rispondere prontamente e efficacemente, anche nei momenti pi critici, alle esigenze dei bolognesi. Personaggio oggi dimenticato, Comelli fu in realt figura piuttosto nota in ambito cittadino, inserita nei principali sodalizi culturali dellepoca, tra cui la Regia Deputazione di Storia Patria e il Comitato per Bologna Storico Artistica, assieme a quei Rubbiani, Cavazza e Zucchini, che tanta influenza ebbero, come vedremo in seguito, sugli orientamenti Si dovettero tuttavia aspettare almeno due decenni, affinch lidea originaria di fondare un Museo della Cassa di Risparmio si evolvesse in un senso pi complesso e programmatico. Le ricerche hanno infatti evidenziato che le Raccolte dArte della Cassa di Risparmio non avrebbero acquistato limportanza e la consistenza che oggi ci dato constatare senza lintervento decisivo di un personaggio noto fino ad oggi soltanto per i suoi indubbi meriti artistici: Alfredo Baruffi. Impiegato come ragioniere della Cassa fin dai diciotto anni, il Baruffi divenne, una volta pensionato, il conservatore delle Collezioni della Cassa di Risparmio. Fu lui a imprimere un nuovo corso alloriginaria idea di Comelli, investendo tutte le proprie energie nella raccolta di dipinti, disegni, incisioni, libri, incunaboli, autografi, fotografie e oggetti duso quotidiano, col proposito di creare un museo che raccontasse la storia di Bologna e delle sue ultime grandi trasformazioni urbanistiche. Attraverso lattenta analisi dei documenti cartacei e il raffronto con le opere in collezione stato quindi possibile ricostruire passo dopo passo la nascita di un progetto culturale di ampia portata. La formazione della raccolta fu fortemente influenzata dalle teorie neomedievaliste di Alfonso Rubbiani, oltre che dalla volont di salvaguardare, almeno a livello documentario, la memoria storica della Bologna medievale che in quegli anni stava per essere irrimediabilmente cancellata. Le scelte che orientarono la raccolta dei materiali, recentemente confluiti per la maggior parte nelle Collezioni della Fondazione della Cassa di Risparmio in Bologna, acquistano, con questo studio una nuova valenza grazie alla scoperta degli stretti rapporti che Baruffi intrattenne coi principali rappresentanti della cerchia rubbianesca, tra cui Francesco Cavazza, Guido Zucchini e Albano Sorbelli. Con essi Baruffi partecip infatti a numerosi sodalizi e iniziative quali il Comitato per Bologna Storico Artistica, la Mostra Bologna che fu e la societ Francesco Francia, che segnarono profondamente lambiente culturale cittadino. La portata e la qualit delle scelte condotte da Baruffi nellacquisto e raccolta dei materiali si rivela ancora oggi, a distanza di quasi un secolo, attenta e mirata per il ruolo documentario che le Raccolte avevano e hanno assunto quali preziose e spesso uniche testimonianze del recente passato cittadino. Esaminata tutta la documentazione inerente la nascita delle Raccolte, la ricerca si ha successivamente concentrata sulla vicenda di acquisto del fondo delle incisioni carraccesche della collezione Casati. La prima parte del lavoro consistita nel repertoriare e trascrivere tutti i documenti relativi alla transazione dacquisto, avvenuta nel 1937, vicenda che per la sua complessit impegn per molti mesi, in un fitto carteggio, Baruffi, la direzione della Cassa e lantiquario milanese Cesare Fasella. Il raffronto tra documenti darchivio, inventari e materiale grafico ha permesso di ricostituire, seppur con qualche margine di incertezza, lintera collezione Casati, individuando quasi 700 incisioni e 22 dei 23 disegni che la componevano. Lultima fase di studio ha visto linventariazione e la catalogazione delle 700 incisioni. Il catalogo stato suddiviso per autori, partendo dalle incisioni attribuite con certezza ad Agostino e ai suoi copisti, per poi passare ad Annibale e a Ludovico e ai loro copisti. Le incisioni studiate si sono rivelate tutte di grande qualit. Alcuni esemplari sono inoltre particolarmente significativi dal punto di vista storico-critico, perch mai citati nei tre principali e pi recenti repertori di stampe carraccesche. Lo studio si conclude con lindividuazione di una stretta correlazione tra il pensiero e della pratica operativit in qualit di archivista, museografo e opinionista, di un altrettanto decisivo protagonista della ricerca, lo storico dellarte Corrado Ricci, la cui influenza esercitata nellambiente culturale bolognese di quegli anni gi sottolineata nel primo capitolo. La conclusione approfondisce i possibili raporti e legami tra Baruffi e Corrado Ricci i cui interventi attorno alla questione della tutela e della salvaguardia del patrimonio storico, artistico, e paesaggistico italiano furono fondamentali per la nascita di una coscienza artistica e ambientale comune e per il conseguente sviluppo di leggi ad hoc. Numerose furono infatti le occasioni dincontro tra Baruffi e Ricci. Qesti fu socio onorario del Comitato per Bologna Storico Artistica, nonch, quando era gi Direttore Generale delle Belle Arti, presidente della storica mostra Bologna che fu. Sia Ricci che Baruffi fecero inoltre parte di quelle iniziative volte alla difesa e alla valorizzazione del paesaggio naturale, inteso anche in un ottica di promozione turistica, che videro la nascita proprio in Emilia Romagna: nel 1889 nasce lAssociazione Pro Montibus et silvis, del 1906 lAssociazione nazionale per i paesaggi e monumenti pittoreschi, del 1912 la Lega Nazionale per la protezione dei monumenti naturali. Queste iniziative si concretizzarono con la fondazione a Milano nel 1913 del Comitato Nazionale per la difesa del paesaggio e i monumenti italici, costituitosi presso la sede del Touring Club Italiano. Quelle occasioni dincontro, come pure gli scritti di Ricci, trovarono certamente un terreno fertile in Baruffi conservatore, che nella formazione delle Collezioni, come pure nelle sua attivit di promotore culturale, ci appare oggi guidato dalle teorie e dallesempio pratico dei due numi tutelari: Alfonso Rubbiani e Corrado Ricci. La ricerca di documentazione allinterno di archivi e biblioteche cittadine, ha infine rivelato che il ruolo svolto da Baruffi come operatore culturale non fu quello di semplice sodale, ma di vero protagonista della scena bolognese. Soprattutto a partire dal secondo decennio del Novecento, quando forsanche a seguito della morte del maestro Rubbiani, egli divenne uno tra i personaggi pi impegnati in iniziative di tutela e promozione del patrimonio artistico cittadino, antico e moderno che fosse, intese a condizionare la progettualit politica e culturale della citt. In tale contesto si pu ben arguire il ruolo che avrebbero assunto le Collezioni storico artistiche numismatiche, popolaresche, della Cassa di Risparmio, cui Baruffi dedic tutta la sua carriera successiva.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Ogni luogo, ogni citt, reca i segni dellevoluzione e della trasformazione dettata dal tempo. In alcuni casi il passato viene visto con unaccezione negativa, in altri positiva a tal punto da monumentalizzarla. Nel caso della citt di Verucchio non possibile mettere in ombra il valore, e la forza della Rocca del Sasso, che per la sua storia e la sua posizione, che la rende visibile sia dallinterno che dallesterno del centro storico, la attesta come simbolo della citt. Allo stesso tempo questa citt di piccole dimensioni possiede un ricco passato che non rintracciabile allinterno della citt storica ma che emerge dal verde, nonch dagli spazi nascosti sotto il parco che cinge perimetralmente la citt. Questi momenti della storia, importanti e riconoscibili, possono essere connessi nonostante sia notevole il salto temporale che li divide. Lo strumento deve essere una forma che li unisca, uno spazio pubblico, limitato ma aperto, distinguibile ma integrato nel paesaggio, un nuovo layer che si sovrapponga a quelli precedenti esaltandone il valore. Il tema della direzione, del percorso, alla base dei ragionamenti e delle soluzioni proposte per la realizzazione di un museo archeologico. A differenza dei luoghi pubblici come la piazza o il teatro, in questo caso lesposizione prevede che lutente si muova negli ambienti, che segua in maniera dinamica una serie di spazi, di figure, di affacci, che devono essere in grado si susseguirsi in maniera fluida, attraverso un respiro che mantenga alta lattenzione del visitatore. Adottato questo tema si ha la possibilit di declinarlo pi volte, attraverso non solo la disposizione degli spazi ma anche con la posizione dei volumi e degli assi che li generano. Il progetto del nuovo museo si pone in una zona che pu essere definita come di cerniera tra il centro storico e il parco archeologico. A livello territoriale questa pu essere giudicata una zona critica, poich sono pi di trenta i metri di dislivello tra queste due zone della citt. La sfida quindi quella di trasformare la lontananza da problema a opportunit e relazionarsi con la conformazione del territorio senza risultare eccessivamente impattanti ed invasivi su questultimo. Poich la citt di Verucchio possiede gi un museo archeologico, inserito allinterno dellex convento e della chiesa di SantAgostino, il percorso archeologico, che vede il museo progettato come fulcro del tutto, prevede che il turista abbia la possibilit di conoscere la civilt villanoviana visitando sia il museo di progetto che quello esistente, avendo questi differenti allestimenti che non creano delle sovrapposizioni storiche, poich sono uno tematico e laltro cronologico. Il museo esistente si inserisce allinterno di un edificio esistente, adattando inevitabilmente i propri spazi espositivi alla sua conformazione. La realizzazione di un una nuova struttura porterebbe a una migliore organizzazione degli spazi oltre che ad essere in grado di accogliere anche i reperti presenti allinterno dei magazzini dellex convento e dei beni culturali di Bologna. La necropoli Lippi solo una delle necropoli individuate perimetralmente alla citt e i reperti, rilevati, catalogati e restaurati, sono in numero tale da poter essere collocati in una struttura museale adeguata. Il progetto si sviluppa su pi fronti: larchitettura, larcheologia ed il paesaggio. Il verde una componente fondamentale del sistema della citt di Verucchio, risulta essere un elemento di unione, che funge talvolta da perimetro del centro, talvolta da copertura della nuda roccia dove linclinazione del terreno non ha permesso nel tempo la realizzazione di edifici e strutture urbane, si mette in contrapposizione con la forma e i colori della citt.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Lobiettivo principale del progetto di fare assumere al Museo Nazionale di Ravenna un ruolo attivo nella narrazione della storia della citt. Questo era lintento dei suoi fondatori, ma la vocazione iniziale si indebolita nel tempo con laggiunta di collezioni piuttosto eterogenee, che oggi assumono unimportanza quasi paritaria a quella dei numerosi pezzi provenienti da edifici ravennati, in gran parte bizantini. Il Museo ospitato nellex Monastero benedettino di San Vitale, che, oltre al Museo, accoglie la sede della Soprintendenza, lArchivio di stato e vari laboratori. Il primo passo dunque una nuova suddivisione di queste attivit e una riprogettazione degli spazi aperti che circondano ledificio, mirando, inoltre, ad una migliore lettura della stratificazione del complesso. Cuore del progetto sono la realizzazione di alcuni nuovi volumi (quali la hall, le addizioni per il lapidario e una sala per le mostre temporanee), laggiunta e la risistemazione dei servizi (accoglienza dei visitatori, archivi, laboratori), la revisione del percorso museale ed, infine, un sistema allestitivo modulare che possa adattarsi alle diverse necessit di un museo di queste dimensioni.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Questa tesi ha per argomento l'analisi linguistica della traduzione italiana del Treatise of electricity di Tiberio Cavallo (1777) ad opera di Ferdinando Fossi Trattato completo d'elettricit (1779). Con questo studio, che prende in esame un particolare episodio letterario, si inteso esaminare un momento della storia del lessico scientifico italiano al fine di individuarne le peculiarit e sottolinearne le differenze rispetto ai corrispettivi di altre lingue, con speciale attenzione alla lingua inglese. I capitoli introduttivi riportano notizie biografiche e sulla formazione di T. Cavallo e F. Fossi. Nel terzo capitolo viene delineato un quadro della formazione e costituzione del lessico elettrologico italiano, seguendone l'evoluzione nel cinquantennio '40/'90 del XVIII secolo. Una parte della tesi poi dedicata al fenomeno culturale rappresentato dalle scienze elettriche in cui si inscrive la traduzione del Treatise. Sono qui riportate notizie relative alla fortuna mondana dell'elettricit, per le quali si attinto a carteggi, documenti d'archivio, testi antichi e studi moderni. L'analisi linguistica vera e propria si basata sul confronto tra il testo originale di Tiberio Cavallo e la traduzione di Ferdinando Fossi. Partendo dal Treatise abbiamo isolato particolari gruppi di parole: 1) voci corrispondenti a termini propri dei fenomeni elettrici; 2) verbi; 3) strumenti scientifici. Per ognuna della voci abbiamo controllato la ricorsivit; poi abbiamo cercato i traducenti corrispondenti, suddividendoli in corrispondenze assolute il traducente corrispettivo del termine originale , corrispondenze mancate variazioni nella traduzione di termini ripetuti costantemente , tendenza omologatrice traduzione univoca di termini semanticamente simili . Un capitolo sulla lettura critica della traduzione spiega come da parte del Fossi si sia rilevata una sostanziale e sistematica assenza di sensibilit per la precisione terminologica che caratterizza il testo di Cavallo; ove si dimostra che il testo inglese insiste sulla ripetizione dei termini gi stabilizzati e facenti parte di un corpus omogeneo e condiviso , mentre il testo italiano predilige il ricorso alla "variatio", ricercando una migliore resa stilistica d'insieme piuttosto che la precisione scientifica. Il momento storico-linguistico preso in esame attraverso il particolare caso della traduzione del Treatise vede la lingua italiana sprovvista di una lessico elettrico univoco e condiviso. Complici di questa mancata corrispondenza alle esigenze del linguaggio scientifico moderno sono certamente pregiudizi di ordine retorico, che esaltano l'importanza dello stile e alimentano il disprezzo per i tecnicismi, ma anche e soprattutto la diffusione di traduzioni eterogenee, che danno atto ad una moltiplicazione semantica dei termini realmente in grado di ritardare la formazione di un corpus lessicale condiviso dalla comunit scientifica italiana.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Questa tesi si incentra sulla traduzione dallitaliano allinglese di un insieme di testi turistici estrapolati dal sito web www.mamoiada.org di Raffaele Ballore. Si tratta di uno dei pochi siti dedicati alla promozione del mio paese natale, Mamoiada. I testi che ho tradotto ricoprono diversi domini linguistici: si inizia fornendo delle informazioni tecniche su come raggiungere labitato, per poi proseguire con testi relativi alla storia, alle tradizioni e alle usanze tipiche, e concludersi con testi di carattere gastronomico. Mamoiada un piccolo paese situato nellentroterra della Sardegna, ricco di storia e tradizioni. Ha vissuto loccupazione di diversi popoli, fra cui i Romani, ed conosciuto per le sue feste, in particolare per il Carnevale. Chi si reca a Mamoiada si pu inoltre deliziare il palato con i piatti tipici di cui si parler nei testi.