990 resultados para Esposizione generale italiana (1884 : Turin, Italy)
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Acquisition made accessible thanks to the generous support of the Frederick J. and Margret L. Worden Endowment.
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University of Illinois bookplate: "From the library of Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo purchased 1921".
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University of Illinois bookplate: "From the library of Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo purchased 1921".
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University of Illinois bookplate: "From the library of Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo purchased 1921".
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University of Illinois bookplate: "From the library of Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo purchased 1921".
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University of Illinois bookplate: "From the library of Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo purchased 1921".
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University of Illinois bookplate: "From the library of Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo, purchased 1921".
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University of Illinois bookplate: "From the library of Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo purchased 1921".
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University of Illinois bookplate: "From the library of Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo purchased 1921".
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El objetivo del presente estudio es analizar la forma en la que la prensa italiana de izquierdas construyó la imagen de palestinos e israelíes entre 1947 y 1957. La investigación se ha centrado en el estudio de los artículos publicados por algunos destacados periódicos de la época, con la finalidad de comprender cómo ha ido cambiando el lenguaje empleado por dichos órganos de prensa a la hora de referirse a los moradores de la tierra de Palestina. La tesis de este artículo es que dichos periódicos construyeron múltiples y contradictorias representaciones de judíos y palestinos, representaciones que no tenían nada que ver con la realidad de Oriente Medio, sino que obedecían a cuestiones ideológicas de carácter nacional e internacional (relaciones entre los partidos italianos y evolución de las dinámicas de la guerra fría).
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Questo lavoro si pone l'obiettivo di fornire stime della dose efficace annua e della dose al cristallino annua per operatori di radiologia interventistica. Ci si concentra inoltre sulla dose al cristallino vista la recente direttiva EURATOM che dovrà essere recepita dalla normativa italiana entro febbbraio 2018. Ci si è occupati di una equipe di tre medici radiologi operanti presso il reparto di Neuroradiologia dell'Ospedale Bellaria di Bologna che lavora principalmente con un angiografo biplanare. Il lavoro sperimentale ha avuto inizio delineando il campo di radiazione presente nella sala operatoria ed in particolare, nei pressi del primo medico operatore che è risultato essere quello più esposto alle radiazioni. Il campo di radiazione è stato definito tramite misurazioni con camera a ionizzazzione utilizzando dei fantocci in PMMA simulanti un paziente. Determinati i valori del campo di radiazione e stabiliti alcuni parametri fissi si è cercato un parametro (possibilmente registrato dalla macchina) che permettesse una correlazione tra il carico di lavoro degli operatori e la dose da essi ricevuta in modo da ricavare stime sul lungo periodo. Questo è stato individuato nel DAP totale (registrato automaticamente dopo ogni intervento e presenti nei report) grazie alla presenza di mappe isokerma fornite dalla ditta costruttrice dell'angiografo. Tali mappe forniscono una relazione tra Kerma e DAP al variare di alcuni parametri di macchina. Affinchè fosse possibile utilizzare le mappe isokerma ne è stata necessaria la verifica tramite ulteriori misure sperimentali (nelle stesse condizioni operative definite nelle mappe). Effettuata la verifica si è determinato il carico di lavoro degli operatori per quattro mesi, assunto come periodo sufficientemente lungo per una stima sulla dose assorbita annua. Combinando i carichi di lavoro con i valori di dose assorbita rilevati si sono ottenute le stime obiettivo della tesi che vengono discusse sotto vari aspetti.
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Presento aquí un poema del humanista hispano-latino Juan de Verzosa. El texto fue enviado por el autor en 1555, junto con una carta, a Jerónimo Zurita, y se conserva actualmente en la Biblioteca de la Real Academia de la Historia de Madrid (Ms.9/112, fols.535-536). Aparentemente trata de un amigo del autor llamado Julio aficionado a la caza de aves. Pero la lectura del poema a la luz de las Epístolas de Verzosa permite entrever la intención última del autor e incluso quién fue el ‘cazador’ Julio aludido.
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The Southern Ischia canyon system has been investigated in detail through Multibeam bathymetry and Sparker seismic data and has been put in the geological framework of the deep sea depositional systems off the Campania region. The geological and geomorphological characteristics of the canyon system have been also compared with the characters of the Mediterranean submarine canyons and with the deep sea depositional systems of the Tyrrhenian sea. The Southern Ischia canyon system engraves a narrow continental shelf from Punta Imperatore to Punta San Pancrazio, being limited southwestwards from the relict volcanic edifice of the Ischia Bank. It consists of twenty-two drainage axes, whose planimetric trending has been reconstructed in a sketch morphological map realized through the geological interpretation of Multibeam bathymetry. While the eastern boundary of the canyon system is controlled by extensional tectonics, being limited by a NE-SW trending (anti-Apenninic) normal fault, its western boundary is controlled by volcanism, due to the growth of the Ischia volcanic bank. Submarine gravitational instabilities also acted in relationships to the canyon system, allowing for the individuation of large-scale creeping at the sea bottom and hummocky deposits already interpreted as debris avalanche deposits. Quaternary marine seismic sequences have been reconstructed through a densely spaced seismic grid recorded through a Sparker multitip seismic source, allowing for a detailed observation of steep erosional slopes occurring on the southern flank of the island and related deep sea depositional systems. Important implications of this study will regard the coastal monitoring and beach nourishment of the southern flank of the island, being involved by a strong erosion of marine and coastal systems.
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