295 resultados para canali sottomarini - testate canyon sottomarini - piattaforma continentale -Milazzo


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La mia tesi si occupa di trattare come, attraverso questo nuovo prodotto dellinformatica chiamato big data, si possano ottenere informazioni e fare previsioni sullandamento del turismo.

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La diffusione di smartphone e dispostivi mobili a cui si assistito nellultima decade ha portato con s lo sviluppo di nuovi sistemi e tecnologie basate sulla localizzazione. Questi sistemi vengono chiamati Location Based Systems (LBS) ed il loro successo stato reso possibile dai sensori come GPS, antenna WiFi e accelerometro che hanno permesso agli sviluppatori di creare contenuti e servizi basati sulla posizione dellutente. Una delle tecnologie su cui si basano i LBS chiamata Geofencing e consiste nella creazione di aree virtuali (dette geofence) per delimitare luoghi di interesse (Point of Interests) e notificare lutente quando entra, esce o si trova nelle vicinanze di una delle aree delimitate. Questa caratteristica viene utilizzata soprattutto per realizzare applicazioni che ricordano allutente di svolgere delle azioni, per esempio unapp di promemoria che ricorda allutente di comprare il latte quando si trova vicino ad un supermercato. Dal punto di vista economico, uno degli utilizzi piu` promettenti `e il co- siddetto Context Aware Advertising: i possessori di dispositivi mobili che si trovano a camminare nelle vicinanze di un negozio o un centro commer- ciale possono essere considerati possibili clienti e ricevere delle notifiche con pubblicit`a o questionari. Nel seguente lavoro verr analizzato nel dettaglio cos il Geofencing, le sue applicazioni e le tecnologie sulla quale si basa. Verranno presi in considerazione alcuni problemi relativi allutilizzo delle tecnologie di posizionamento, con particolare attenzione ai consumi di batteria. Verr inoltre descritta la progettazione e limplementazione di una piattaforma che permette ai possessori di attivit commerciali di creare e gestire dei POI nonch di monitorare gli spostamenti dei possibili clienti. Dopo aver installato lapplicazione mobile sul proprio smartphone, i clienti potranno ricevere notifiche una volta oltrepassati i confini di un geofence.

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degli elementi vegetali nella dinamica e nella dispersione degli inquinanti nello street canyon urbano. In particolare, stato analizzata la risposta fluidodinamica di cespugli con altezze diverse e di alberi con porosit e altezza del tronco varianti. Il modello analizzato consiste in due edifici di altezza e larghezza pari ad H e lunghezza di 10H, tra i quali corre una strada in cui sono stati modellizati una sorgente rappresentativa del traffico veicolare e, ai lati, due linee di componenti vegetali. Le simulazioni sono state fatte con ANSYS Fluent, un software di "Computational Fluid Dynamics"(CFD) che ha permesso di modellizare la dinamica dei flussi e di simulare le concentrazioni emesse dalla sorgente di CO posta lungo la strada. Per la simulazione stato impiegato un modello RANS a chiusura k-epsilon, che permette di parametrizzare i momenti secondi nell'equazione di Navier Stokes per permettere una loro pi facile risoluzione. I risultati sono stati espressi in termini di profili di velocit e concentrazione molare di CO, unitamente al calcolo della exchange velocity per quantificare gli scambi tra lo street canyon e l'esterno. Per quanto riguarda l'influenza dell'altezza dei tronchi stata riscontrata una tendenza non lineare tra di essi e la exchange velocity. Analizzando invece la altezza dei cespugli stato visto che all'aumentare della loro altezza esiste una relazione univoca con l'abbassamento della exchange velocity. Infine, andando a variare la permeabilit delle chiome degli alberi stata trovatta una variazione non monotonica che correla la exchange velocity con il parametro C_2, che stata interpretata attraverso i diversi andamenti dei profili sopravento e sottovento. In conclusione, allo stadio attuale della ricerca presentata in questa tesi, non ancora possibile correlare direttamente la exchange velocity con alcun parametro analizzato.

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Confronto tra due software specifici per l'analisi di rischio nel trasporto stradale di merci pericolose (TRAT GIS 4.1 e QRAM 3.6) mediante applicazione a un caso di studio semplice e al caso reale di Casalecchio di Reno, comune della provincia di Bologna.

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Le ricerche di carattere eustatico, mareografico, climatico, archeologico e geocronologico, sviluppatesi soprattutto nellultimo ventennio, hanno messo in evidenza che gran parte delle piane costiere italiane risulta soggetta al rischio di allagamento per ingressione marina dovuta alla risalita relativa del livello medio del mare. Tale rischio la conseguenza dellinterazione tra la presenza di elementi antropici e fenomeni di diversa natura, spesso difficilmente discriminabili e quantificabili, caratterizzati da magnitudo e velocit molto diverse tra loro. Tra le cause preponderanti che determinano lingressione marina possono essere individuati alcuni fenomeni naturali, climatici e geologici, i quali risultano fortemente influenzati dalle attivit umane soprattutto a partire dal XX secolo. Tra questi si individuano: - la risalita del livello del mare, principalmente come conseguenza del superamento dellultimo acme glaciale e dello scioglimento delle grandi calotte continentali; - la subsidenza. Vaste porzioni delle piane costiere italiane risultano soggette a fenomeni di subsidenza. In certe zone questa assume proporzioni notevoli: per la fascia costiera emiliano-romagnola si registrano ratei compresi tra 1 e 3 cm/anno. Tale subsidenza spesso il risultato della sovrapposizione tra fenomeni naturali (neotettonica, costipamento di sedimenti, ecc.) e fenomeni indotti dalluomo (emungimenti delle falde idriche, sfruttamento di giacimenti metaniferi, escavazione di materiali per ledilizia, ecc.); - terreni ad elevato contenuto organico: la presenza di depositi fortemente costipabili pu causare la depressione del piano di campagna come conseguenza di abbassamenti del livello della falda superficiale (per drenaggi, opere di bonifica, emungimenti), dello sviluppo dei processi di ossidazione e decomposizione nei terreni stessi, del costipamento di questi sotto il proprio peso, della carenza di nuovi apporti solidi conseguente alla diminuita frequenza delle esondazioni dei corsi dacqua; - morfologia: tra i fattori di rischio rientra lassetto morfologico della piana e, in particolare il tipo di costa (lidi, spiagge, cordoni dunari in smantellamento, ecc. ), la presenza di aree depresse o comunque vicine al livello del mare (fino a 1-2 m s.l.m.), le caratteristiche dei fondali antistanti (batimetria, profilo trasversale, granulometria dei sedimenti, barre sommerse, assenza di barriere biologiche, ecc.); - stato della linea di costa in termini di processi erosivi dovuti ad attivit umane (urbanizzazione del litorale, prelievo inerti, costruzione di barriere, ecc.) o alle dinamiche idro-sedimentarie naturali cui risulta soggetta (correnti litoranee, apporti di materiale, ecc. ). Scopo del presente studio quello di valutare la probabilit di ingressione del mare nel tratto costiero emiliano-romagnolo del Lido delle Nazioni, la velocit di propagazione del fronte donda, facendo riferimento allo schema idraulico del crollo di una diga su letto asciutto (problema di Riemann) basato sul metodo delle caratteristiche, e di modellare la propagazione dellinondazione nellentroterra, conseguente allinnalzamento del medio mare . Per simulare tale processo stato utilizzato il complesso codice di calcolo bidimensionale Mike 21. La fase iniziale di tale lavoro ha comportato la raccolta ed elaborazione mediante sistema Arcgis dei dati LIDAR ed idrografici multibeam , grazie ai quali si provveduto a ricostruire la topo-batimetria di dettaglio della zona esaminata. Nel primo capitolo stato sviluppato il problema del cambiamento climatico globale in atto e della conseguente variazione del livello marino che, secondo quanto riportato dallIPCC nel rapporto del 2007, dovrebbe aumentare al 2100 mediamente tra i 28 ed i 43 cm. Nel secondo e terzo capitolo stata effettuata unanalisi bibliografica delle metodologie per la modellazione della propagazione delle onde a fronte ripido con particolare attenzione ai fenomeni di breaching delle difese rigide ed ambientali. Sono state studiate le fenomenologie che possono inficiare la stabilit dei rilevati arginali, realizzati sia in corrispondenza dei corsi dacqua, sia in corrispondenza del mare, a discapito della protezione idraulica del territorio ovvero dellincolumit fisica delluomo e dei territori in cui esso vive e produce. In un rilevato arginale, quale che sia la causa innescante la formazione di breccia, la generazione di unonda di piena conseguente la rottura sempre determinata da unazione erosiva (seepage o overtopping) esercitata dallacqua sui materiali sciolti costituenti il corpo del rilevato. Perci gran parte dello studio in materia di brecce arginali incentrato sulla ricostruzione di siffatti eventi di rottura. Nel quarto capitolo stata calcolata la probabilit, in 5 anni, di avere un allagamento nella zona di interesse e la velocit di propagazione del fronte donda. Inoltre stata effettuata unanalisi delle condizioni meteo marine attuali (clima ondoso, livelli del mare e correnti) al largo della costa emiliano-romagnola, le cui problematiche e linee di intervento per la difesa sono descritte nel quinto capitolo, con particolare riferimento alla costa ferrarese, oggetto negli ultimi anni di continui interventi antropici. Introdotto il sistema Gis e le sue caratteristiche, si passati a descrivere le varie fasi che hanno permesso di avere in output il file delle coordinate x, y, z dei punti significativi della costa, indispensabili al fine della simulazione Mike 21, le cui propriet sono sviluppate nel sesto capitolo.

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CAPITOLO 1 INTRODUZIONE Il lavoro presentato relativo allutilizzo a fini metrici di immagini satellitari storiche a geometria panoramica; in particolare sono state elaborate immagini satellitari acquisite dalla piattaforma statunitense CORONA, progettata ed impiegata essenzialmente a scopi militari tra gli anni 60 e 70 del secolo scorso, e recentemente soggette ad una declassificazione che ne ha consentito laccesso anche a scopi ed utenti non militari. Il tema del recupero di immagini aeree e satellitari del passato di grande interesse per un ampio spettro di applicazioni sul territorio, dallanalisi dello sviluppo urbano o in ambito regionale fino ad indagini specifiche locali relative a siti di interesse archeologico, industriale, ambientale. Esiste infatti un grandissimo patrimonio informativo che potrebbe colmare le lacune della documentazione cartografica, di per s, per ovvi motivi tecnici ed economici, limitata a rappresentare levoluzione territoriale in modo asincrono e sporadico, e con forzature e limitazioni nel contenuto informativo legate agli scopi ed alle modalit di rappresentazione delle carte nel corso del tempo e per diversi tipi di applicazioni. Limmagine di tipo fotografico offre una rappresentazione completa, ancorch non soggettiva, dellesistente e pu complementare molto efficacemente il dato cartografico o farne le veci laddove questo non esista. La maggior parte del patrimonio di immagini storiche certamente legata a voli fotogrammetrici che, a partire dai primi decenni del 900, hanno interessato vaste aree dei paesi pi avanzati, o regioni di interesse a fini bellici. Accanto a queste, ed ovviamente su periodi pi vicini a noi, si collocano le immagini acquisite da piattaforma satellitare, tra le quali rivestono un grande interesse quelle realizzate a scopo di spionaggio militare, essendo ad alta risoluzione geometrica e di ottimo dettaglio. Purtroppo, questo ricco patrimonio ancora oggi in gran parte inaccessibile, anche se recentemente sono state avviate iniziative per permetterne laccesso a fini civili, in considerazione anche dellobsolescenza del dato e della disponibilit di altre e migliori fonti di informazione che il moderno telerilevamento ci propone. Limpiego di immagini storiche, siano esse aeree o satellitari, nella gran parte dei casi di carattere qualitativo, inteso ad investigare sulla presenza o assenza di oggetti o fenomeni, e di rado assume un carattere metrico ed oggettivo, che richiederebbe tra laltro la conoscenza di dati tecnici (per esempio il certificato di calibrazione nel caso delle camere aerofotogrammetriche) che sono andati perduti o sono inaccessibili. Va ricordato anche che i mezzi di presa dellepoca erano spesso soggetti a fenomeni di distorsione ottica o altro tipo di degrado delle immagini che ne rendevano difficile un uso metrico. Daltra parte, un utilizzo metrico di queste immagini consentirebbe di conferire allanalisi del territorio e delle modifiche in esso intercorse anche un significato oggettivo che sarebbe essenziale per diversi scopi: per esempio, per potere effettuare misure su oggetti non pi esistenti o per potere confrontare con precisione o co-registrare le immagini storiche con quelle attuali opportunamente georeferenziate. Il caso delle immagini Corona molto interessante, per una serie di specificit che esse presentano: in primo luogo esse associano ad una alta risoluzione (dimensione del pixel a terra fino a 1.80 metri) una ampia copertura a terra (i fotogrammi di alcune missioni coprono strisce lunghe fino a 250 chilometri). Queste due caratteristiche derivano dal principio adottato in fase di acquisizione delle immagini stesse, vale a dire la geometria panoramica scelta appunto perch lunica che consente di associare le due caratteristiche predette e quindi molto indicata ai fini spionaggio. Inoltre, data la numerosit e la frequenza delle missioni allinterno dellomonimo programma, le serie storiche di questi fotogrammi permettono una ricostruzione ricca e minuziosa degli assetti territoriali pregressi, data appunto la maggior quantit di informazioni e limparzialit associabili ai prodotti fotografici. Va precisato sin dallinizio come queste immagini, seppur rappresentino una risorsa storica notevole (sono datate fra il 1959 ed il 1972 e coprono regioni moto ampie e di grandissimo interesse per analisi territoriali), siano state molto raramente impiegate a scopi metrici. Ci probabilmente imputabile al fatto che il loro trattamento a fini metrici non affatto semplice per tutta una serie di motivi che saranno evidenziati nei capitoli successivi. La sperimentazione condotta nellambito della tesi ha avuto due obiettivi primari, uno generale ed uno pi particolare: da un lato il tentativo di valutare in senso lato le potenzialit dellenorme patrimonio rappresentato da tali immagini (reperibili ad un costo basso in confronto a prodotti simili) e dallaltro lopportunit di indagare la situazione territoriale locale per una zona della Turchia sud orientale (intorno al sito archeologico di Tilmen Hyk) sulla quale attivo un progetto condotto dallUniversit di Bologna (responsabile scientifico il Prof. Nicol Marchetti del Dipartimento di Archeologia), a cui il DISTART collabora attivamente dal 2005. Lattivit condotta in collaborazione con lUniversit di Istanbul ed il Museo Archeologico di Gaziantep. Questo lavoro si inserisce, inoltre, in unottica pi ampia di quelle esposta, dello studio cio a carattere regionale della zona in cui si trovano gli scavi archeologici di Tilmen Hyk; la disponibilit di immagini multitemporali su un ampio intervallo temporale, nonch di tipo multi sensore, con dati multispettrali, doterebbe questo studio di strumenti di conoscenza di altissimo interesse per la caratterizzazione dei cambiamenti intercorsi. Per quanto riguarda laspetto pi generale, mettere a punto una procedura per il trattamento metrico delle immagini CORONA pu rivelarsi utile allintera comunit che ruota attorno al mondo dei GIS e del telerilevamento; come prima ricordato tali immagini (che coprono una superficie di quasi due milioni di chilometri quadrati) rappresentano un patrimonio storico fotografico immenso che potrebbe (e dovrebbe) essere utilizzato sia a scopi archeologici, sia come supporto per lo studio, in ambiente GIS, delle dinamiche territoriali di sviluppo di quelle zone in cui sono scarse o addirittura assenti immagini satellitari dati cartografici pregressi. Il lavoro stato suddiviso in 6 capitoli, di cui il presente costituisce il primo. Il secondo capitolo stato dedicato alla descrizione sommaria del progetto spaziale CORONA (progetto statunitense condotto a scopo di fotoricognizione del territorio dellex Unione Sovietica e delle aree Mediorientali politicamente correlate ad essa); in questa fase vengono riportate notizie in merito alla nascita e allevoluzione di tale programma, vengono descritti piuttosto dettagliatamente gli aspetti concernenti le ottiche impiegate e le modalit di acquisizione delle immagini, vengono riportati tutti i riferimenti (storici e non) utili a chi volesse approfondire la conoscenza di questo straordinario programma spaziale. Nel terzo capitolo viene presentata una breve discussione in merito alle immagini panoramiche in generale, vale a dire le modalit di acquisizione, gli aspetti geometrici e prospettici alla base del principio panoramico, i pregi ed i difetti di questo tipo di immagini. Vengono inoltre presentati i diversi metodi rintracciabili in bibliografia per la correzione delle immagini panoramiche e quelli impiegati dai diversi autori (pochi per la verit) che hanno scelto di conferire un significato metrico (quindi quantitativo e non solo qualitativo come accaduto per lungo tempo) alle immagini CORONA. Il quarto capitolo rappresenta una breve descrizione del sito archeologico di Tilmen Hyuk; collocazione geografica, cronologia delle varie campagne di studio che lhanno riguardato, monumenti e suppellettili rinvenute nellarea e che hanno reso possibili una ricostruzione virtuale dellaspetto originario della citt ed una pi profonda comprensione della situazione delle capitali del Mediterraneo durante il periodo del Bronzo Medio. Il quinto capitolo dedicato allo scopo principe del lavoro affrontato, vale a dire la generazione dellortofotomosaico relativo alla zona di cui sopra. Dopo unintroduzione teorica in merito alla produzione di questo tipo di prodotto (procedure e trasformazioni utilizzabili, metodi di interpolazione dei pixel, qualit del DEM utilizzato), vengono presentati e commentati i risultati ottenuti, cercando di evidenziare le correlazioni fra gli stessi e le problematiche di diversa natura incontrate nella redazione di questo lavoro di tesi. Nel sesto ed ultimo capitolo sono contenute le conclusioni in merito al lavoro in questa sede presentato. Nellappendice A vengono riportate le tabelle dei punti di controllo utilizzati in fase di orientamento esterno dei fotogrammi.

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Due nuove mode che si stanno propagando sempre pi tra gli innumerevoli tentativi di realizzare nuovi formati di pubblicit on-line sono la pubblicit che diventa videogame gratuito, giocabile on-line o scaricabile, chiamata advergame, e la collocazione di pubblicit, oramai nella stragrande maggioranza dinamiche, nei videogames sopratutto di grandi software house, chiamata in-game advertising. Infatti nella societ odierna i pubblicitari devono camuffare i consigli per gli acquisti per fare in modo che non vengano rifiutati. L'advergame in passato stato lodato per il suo metodo innovativo di fare pubblicit. La sua caratteristica la capacit di divertire e intrattenere l'utente ottenendo una connotazione non intrusiva e un effetto fidelizzante, peculiarit che fa di questo mezzo uno strumento potenzialmente molto valido. Si tratta, in parole povere, di videogames spesso multiplayer, nei quali gli scenari, gli oggetti e i personaggi evocano determinati brand o prodotti. Per quello che invece riguarda l'in-game advertising, si tratta di una forma particolarmente efficace di pubblicit che permette di ottenere dei tassi di ricordo rilevanti e che consente un elevato coinvolgimento emotivo. E' a livello della creazione degli spazi pubblicitari che si scatena la fantasia degli sviluppatori: se nei giochi sportivi basta trasporre in 3D gli spazi pubblicitari presenti solitamente nella realt, in altre tipologie di gioco necessario sfruttare parti dell'ambientazione o creare degli intermezzi atti allo scopo. Esempio tipico quello di manifesti pubblicitari inseriti in spazi di gioco come le locande, soprattutto nei giochi di ruolo e nelle avventure grafiche. Gli investimenti in queste particolari forme di comunicazione, crescono a tassi elevatissimi e il business molto allettante, non a caso le principali agenzie specializzate in materia sono state acquisite da grandi colossi: AdScape Media da Google e Massive Inc. da Microsoft. L'advergame e l'in-game advertising possono essere usati per lanciare un nuovo prodotto sul mercato, per rafforzare l'immagine del brand e per ottenere un database di utenti disposti ad essere sollecitati per ottenere in modo facile e non dispendioso riscontri su future attivit di marketing. Perci mi sono proposto di analizzare la situazione odierna del marketing, in particolare la parte che riguarda la pubblicit, i vantaggi ottenuti da questa scienza dallo sviluppo tecnologico, fattore che ha determinato la nascita dei due formati pubblicitari in esame e analizzati in seguito. Inoltre effettuer l'analisi del fenomeno che vede i grandi colossi dell'IT tentare l'inserimento come agenzie intermediarie fra le software house da una parte e le grandi multinazionali dall'altra, queste ultime alla ricerca di nuovi canali pi profittevoli dove sponsorizzare le proprie attivit. Cercher infine di capire le scelte di tutti gli attori che girano attorno a questi formati pubblicitari e i benefici che ne traggono per ipotizzare quale sar il contesto che si andr a delineare.

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La rapida crescita di Internet e del numero di host connessi sta portando sempre di pi alla nascita di nuove forme di tecnlogie ed applicazioni serverside, facendo del client un thin-client. Il Cloud Computing offre una valida piattaforma a queste nuove tecnologie, ma esso si deve confrontare con diverse problematiche, fra cui la richiesta energetica sempre pi crescente, che si ripercuote su un'inevitabile aumento dei gas serra prodotti indirettamente. In questa tesi analizzeremo i problemi energetici legati al Cloud Computing e le possibili soluzioni, andando infine a creare una tassonomia fra i diversi Cloud Computing pi importanti sul mercato attuale.

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Il presente elaborato, "Joomla! e Microweb: soluzioni low cost per la piccola impresa", si pone l'obiettivo di unire un insieme di realt differenti tra loro: esigenze economiche, piattaforme tecniche e rete sociale possono integrarsi in un circuito virtuoso. Attraverso l'analisi della piattaforma CMS Joomla!, e la sua integrazione con utilities di terze parti, possibile velocizzare senza perdere qualit, abbattendo i costi, il processo di pubblicazione e mantenimento di un sito web. Attraverso, poi, un'efficace integrazione di Joomla! con servizi social integrati nella piattaforma stessa, possibile venire in contatto con quelli che vengono definiti gli hub concettuali della rete, come Facebook e YouTube. Mirate politiche di marketing, soprattutto per i prodotti di nicchia, possono essere quindi portate a termine con soddisfazione senza cadere in costi eccessivamente elevati. Infine, stato coniato il concetto di "Microweb" che sintetizza nel suo significato il processo di integrazione di servizi social e di utilities in un'unica piattaforma madre, nel caso specifico Joomla!.

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Il fitoplancton costituito da organismi molto importanti per l'ambiente marino e molto diversificati sia dal punto di vista morfologico che fisiologico.Questi organismi sono normalmente soggetti ai cambiamenti stagionali e alle variazioni dell'ambiente dovute sia a fenomeni naturali che all'impatto antropico, sempre pi rilevante. Con questa tesi si voluto approfondire l'effetto di erbicidi comunemente usati dall'uomo in agricoltura su delle microalghe flagellate rappresentative del Mar Adriatico. L'inquinante scelto la Terbutilazina, sostanza utilizzata per il diserbo del mais e diffusa in tutta l'area padano-venera, come dimostrano i dati dei campionamenti ARPA, che riportano la presenza di Terbutilazina e del suo prodotto di degradazione Desetil-Terbutilazina a concentrazioni superiori al limite fissato sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee. Anche in mare come riportato in letteratura (Carafa et. al 2009) stato riscontrato a concentrazioni superiori al limite previsto dalla normativa vigente in Italia. In particolare il meccanismo d'azione di questo erbicida interferisce con la fotosintesi, agendo sulle proteine di membrana dei cloroplasti, rimpiazzando il chinone accettore di elettroni QB della proteina D1 del fotosistema II. Pi specie di microalghe fatte crescere in colture 'batch' sono state testate a diverse concentrazioni di erbicida in condizione di luce nutrienti costanti. Questi esperimenti sono stati inoltre condotti a due diverse temperature (20 e 25C) per studiare l'effetto di questo inquinante in correlazione con l'attuale aumento di temperatura in atto nel pianeta. In una prima fase di screening stato valutato l'effetto della Terbutilazina su 9 specie di flagellate rappresentative dell'Adriatico, tramite misure dell'efficienza fotosintetica. Grazie a questa prima fase sono state individuate le microalghe e le relative concentrazioni di Terbutilazina da utilizzare negli esperimenti. Per gli esperimenti, sono state scelte le due specie algali Gonyaulax spinifera e Prorocentrum minimum sulle quali si approfondito lo studio dell'effetto dell'inquinante alle due temperature, attraverso una serie di analisi volte ad individuare le risposte in termini di crescita e di fisiologia delle alghe quali: conteggio delle cellule, torbidit, efficienza fotosintetica, consumo di nutrienti, quantit di clorofilla e di polisaccaridi extracellulari prodotti. La scelta di queste microalghe stata dettata dal fatto che Gonyaulax spinifera si rivelata la microalga pi sensibile a concentrazioni di erbicida pi vicine a quelle ambientali fra tutte le alghe valutate, mentre Prorocentrum minimum fra le dinoflagellate pi frequenti e rappresentative del Mar Adriatico (Aubry et al. 2004), anche se non particolarmente sensibile; infatti P. minimum stato testato ad una concentrazione di erbicida maggiore rispetto a quelle normalmente ritrovate in ambiente marino. Dai risultati riportati nella tesi si visto come l'erbicida Terbutilazina sia in grado di influenzare la crescita e la fotosintesi di microalghe flagellate dell'Adriatico anche a concentrazioni pari a quelle rilevate in ambiente, e si evidenziato che gli effetti sono maggiori alle temperature in cui le microalghe hanno una crescita meno efficiente. Questi studi hanno messo in evidenza anche l'utilit delle misure di fotosintesi tramite fluorimetro PAM nel valutare le risposte delle microalghe agli erbicidi triazinici. Inoltre la diversa risposta delle microalghe osservata, potrebbe avere conseguenze rilevanti sulle fioriture estive di fitoplancton in caso di presenza in mare di Terbutilazina, anche a concentrazioni non particolarmente elevate. Questo lavoro si inserisce in un contesto pi ampio di ricerca volto alla modellizzazione della crescita algale in presenza di inquinanti ed in concomitanza con le variazioni di temperatura. Infatti i dati ottenuti insieme a misure di carbonio cellulare, non ancora effettuate, saranno utili per la messa a punto di nuove parametrizzazioni che si avvicinino maggiormente ai dati reali, per poi simulare i possibili scenari futuri variando le condizioni ambientali e le concentrazioni dell'inquinante studiato.

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In questa tesi ci focalizzeremo sul connubio TV ed internet che rivoluzioner lerogazione dei servizi verso i telespettatori e di conseguenza il marketing pubblicitario in questo contesto. Partiremo dalla storia della televisione in Italia e dei dispositivi TV per poi analizzare i primi fenomeni di utilizzo televisivo del canale web e la conseguente nascita dei primi social media e servizi di video on demand. La seconda parte di questa tesi far una larga panoramica sul marketing televisivo ed il web marketing, fino ad arrivare al punto di massima prossimit tra i due canali, ovvero ladvertising correlato ai contenuti video presenti sul web. Nella terza ed ultima parte analizzeremo le prime piattaforme di WebTV e servizi di internet television, per poi focalizzarci sui probabili risvolti e prospettive future sia a livello di fruizione dei contenuti che pubblicitario. Questo fenomeno avr una netta influenza nel Marketing considerando che dal 1984 la TV il mezzo che raccoglie la maggior parte degli investimenti pubblicitari ed il web il media in maggiore ascesa a livello di penetrazione e popolarit negli ultimi anni.

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L'informazione alla base della conoscenza umana. Senza, non si potrebbe sapere nulla di ci che esiste, di ci che stato o di quello che potrebbe accadere. Ogni giorno si assimilano moltissime informazioni, che vengono registrate nella propria memoria per essere riutilizzate all'occorrenza. Ne esistono di vari generi, ma il loro insieme va a formare quella che la cultura, educazione, tradizione e storia dell'individuo. Per questo motivo importante la loro diffusione e salvaguardia, impedendone la perdita che costerebbe la dipartita di una parte di s, del proprio passato o del proprio futuro. Al giorno d'oggi le informazioni possono essere acquisite tramite persone, libri, riviste, giornali, la televisione, il Web. I canali di trasmissione sono molti, alcuni pi efficaci di altri. Tra questi, internet diventato un potente strumento di comunicazione, il quale consente l'interazione tra chi naviga nel Web (ossia gli utenti) e una partecipazione attiva alla diffusione di informazioni. Nello specifico, esistono siti (chiamati di microblogging) in cui sono gli stessi utenti a decidere se un'informazione possa essere o meno inserita nella propria pagina personale. In questo caso, si di fronte a una nuova "gestione dell'informazione", che pu variare da utente a utente e pu defluire in catene di propagazione (percorsi che compiono i dati e le notizie tra i navigatori del Web) dai risvolti spesso incerti. Ma esiste un modello che possa spiegare l'avanzata delle informazioni tra gli utenti? Se fosse possibile capirne la dinamica, si potrebbe venire a conoscenza di quali sono le informazioni pi soggette a propagazione, gli utenti che pi ne influenzano i percorsi, quante persone ne vengono a conoscenza o il tempo per cui resta attiva un'informazione, descrivendone una sorta di ciclo di vita. E' possibile nel mondo reale trovare delle caratteristiche ricorrenti in queste propagazioni, in modo da poter sviluppare un metodo universale per acquisirne e analizzarne le dinamiche? I siti di microblogging non seguono regole precise, perci si va incontro a un insieme apparentemente casuale di informazioni che necessitano una chiave di lettura. Quest'ultima proprio quella che si cercata, con la speranza di poter sfruttare i risultati ottenuti nell'ipotesi di una futura gestione dell'informazione pi consapevole. L'obiettivo della tesi quello di identificare un modello che mostri con chiarezza quali sono i passaggi da affrontare nella ricerca di una logica di fondo nella gestione delle informazioni in rete.

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Lalta risoluzione nel telerilevamento termico (Thermal Remote Sensing) da aereo o satellitare si rivela molto importante nellanalisi del comportamento termico delle superfici, in particolare per lo studio dei fenomeni climatici locali dello spazio urbano. La stato termico dell'ambiente urbano oggi motivo di grande interesse per ricercatori, organi istituzionali e cittadini. Uno dei maggiori campi di studio del comportamento termico urbano interessa il problema energetico: la riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2 un obiettivo primario da perseguire per uno sviluppo sostenibile, spesso supportato da criteri legislativi e progetti comunitari. Su scala differente e con caratteristiche differenti, un altro degli argomenti che scuote da anni e con notevole interesse la ricerca scientifica, il fenomeno termico urbano che prende il nome di isola di calore; questa si sviluppa non solo in conseguenza al calore sensibile rilasciato da attivit antropiche, ma anche a causa della sempre maggiore conversione del territorio rurale in urbanizzato (inurbamento), con conseguente riduzione del fenomeno dellevapotraspirazione. Oggetto di questa dissertazione lo studio del comportamento termico delle superfici in ambito urbano, sperimentato sulla citt di Bologna. Il primo capitolo si interessa dei principi e delle leggi fisiche sui quali basato il telerilevamento effettuato nelle bende spettrali dellinfrarosso termico. Viene data una definizione di temperatura radiometrica e cinematica, tra loro legate dallemissivit. Vengono esposti i concetti di risoluzione (geometrica, radiometrica, temporale e spettrale) dellimmagine termica e viene data descrizione dei principali sensori su piattaforma spaziale per lalta risoluzione nel TIR (ASTER e Landsat). Il secondo capitolo si apre con la definizione di LST (Land Surface Temperature), parametro del terreno misurato col telerilevamento, e ne viene descritta la dipendenza dal flusso della radiazione in atmosfera e dalle condizioni di bilancio termico della superficie investigata. Per la sua determinazione vengono proposti metodi diversi in funzione del numero di osservazioni disponibili nelle diverse bande spettrali dellIR termico. In chiusura sono discussi i parametri che ne caratterizzano la variabilit. Il capitolo terzo entra nel dettaglio del telerilevamento termico in ambito urbano, definendo il fenomeno dellUrban Heat Island su tutti i livelli atmosferici interessati, fornendo un quadro di operabilit con gli strumenti moderni di rilievo alle differenti scale (analisi multiscala). Un esempio concreto di studio multiscala dei fenomeni termici urbani il progetto europeo EnergyCity, volto a ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas serra di alcune citt del centro Europa. Il capitolo quarto riporta la sperimentazione condotta sullisola di calore urbana della citt di Bologna tramite immagini ASTER con risoluzione spaziale 90 m nel TIR e ricampionate a 15 m dal VIS. Lo studio dellisola di calore si effettuata a partire dal calcolo della Land Surface Temperature utilizzando valori di emissivit derivati da classificazione delle superfici al suolo. Per la validazione dei dati, in alternativa alle stazioni di monitoraggio fisse dellARPA, presenti nellarea metropolitana della citt, si sperimentato lutilizzo di data-loggers per il rilievo di temperatura con possibilit di campionamento a 2 sec. installati su veicoli mobili, strumentati con ricevitori GPS, per la misura dei profili di temperatura atmosferica near-ground lungo transetti di attraversamento della citt in direzione est-ovest.

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La mobilit nelle aree urbane di medie e grandi dimensioni risente di molte criticit e spesso causa di numerose discussioni. L'utilizzo sempre crescente del mezzo di trasporto privato ha prodotto conseguenze negative: l'aumento del traffico e degli incidenti stradali, dell'inquinamento atmosferico e del rumore sono accompagnati da un forte spreco energetico. Dall'altra parte, il trasporto pubblico locale (TPL) non riuscito a costruirsi canali preferenziali all'interno dell'immaginario cittadino, poich sottomesso da un modello economico e un mercato fortemente dipendenti dall'automobile. Una via d'uscita dalla mobilit non sostenibile basata sull'utilizzo di combustibili fossili porta a concepire un trasporto pubblico locale gratuito, fruibile dal cittadino in qualsiasi momento della giornata. Attraverso un'analisi dell'azienda del trasporto pubblico bolognese (ATC) e dei dati provenienti dalla sanit regionale, questa tesi intende mostrare che vi sar un miglioramento della qualit di vita in aree urbane nel momento in cui la teoria della decrescita venga condivisa da tutti i cittadini. Cos sar possibile liberare i centri urbani dai mezzi privati e quindi dagli alti livelli di inquinamento acustico e atmosferico, e dare ai cittadini la vera libert di movimento. Mobility in medium and large sized urban areas is critical and often a cause for numerous debates. The use of private transport is in constant increase and has generated negative consequences: congestion and road accidents, air and noise pollutio as well as a considerable waste of energy. On the other hand, the local public transport (LPT) has not succeeded in representing the preferred choice by citizens in the urban imaginary. Its potential has been subdued by economic models and markets that are largely dependant on the production of vehicles. An alternative to the current non sustainable mobility based on the combustion of fossil fuels could be the provision of a free local transport network available to the citizen from anywhere at any time. This dissertation's objective is to show how an improvement of the quality of life in urban areas is connected to a collective awareness on the degrowth theory. I intend to achieve this by analysing thoroughly the system of the public transportation agency in Bologna (ATC) and considering data from the local health department. Only then we will be able to limit private vehicles from city centres and as a result of that drastically decrease air and noise pollution whilst providing a true service for a free moving citizen.

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Limportanza dellacqua nel territorio ravennate facilmente riscontrabile nella sua storia: la citt sorge letteralmente in mezzo allacqua, composta da fiumi, canali e specchi dacqua, mutati profondamente nel corso del tempo grazie alle bonifiche e allopera delluomo. Diventa, quindi, fondamentale uno studio di come la citt abbia convissuto, si sia adattata allacqua e di come luomo abbia cambiato la conformazione della citt nel tempo in base al sistema idrico. Ora Ravenna ha, per cosi dire, perso il suo carattere di citt marittima, ci che prima si trovava a diretto contatto con il mare ora risulta distaccato e le tracce di questa evoluzione si sono via via perse col passare degli anni. Lunico collegamento al mare e alle zona lagunare limitrofa al porto rimane il canale Candiano, un collegamento che porta lacqua fino al confine del centro storico. Il porto che prima rivestiva un ruolo importante e di sopravvivenza, in quanto il mercato ittico rappresentava un punto nodale nella vita della citt e dei suoi abitanti, ora ha cambiato la sua destinazione a crocevia del commercio e di materie prime utilizzate dalle industrie sorte lungo le sponde del canale Candiano. Il museo delle acque vuole essere perci un salto nel passato, riscoprendo e valorizzando lantico legame tra uomo, citt e acqua. Alla luce dello stato di fatto, dei cambiamenti e degli studi condotti sullarea, andiamo ora a chiarire gli aspetti basilari e generatori delledificio museale: - Lingresso verr posto lungo lasse viario proveniente dalla citt e dal mausoleo di Teodorico. - Lintero progetto verr immerso nel verde, e collegato al vicino parco di Teodorico. - Il museo verr realizzato allinterno di una piazza urbana che diverr il fulcro della nuova cittadella della cultura. Prima di tutto importante capire cosa si vuole esporre allinterno del museo e a che tipo di visitatore le mostre sono dedicate. Il museo prevede per lo pi mostre permanenti dedicate al tema dellacqua. Lesposizione si divider principalmente in due parti, la prima riguarder le lagune costiere presenti nelle zone del porto di Ravenna, la seconda dedicata al Mare saranno quindi idealmente due percorsi differenti. Il percorso inizier al primo piano con una sala completamente buia nella quale verranno presentati gli aspetti principali dei fondali. Nel caso delle lagune, saranno esposte le stratificazione e composizione dei fondali con carotaggi e pannelli illustrativi dellevoluzione nel tempo, gli aspetti chimici e soprattutto idraulici di questo sistema. Il tutto sar improntato per far comprendere limportanza delle lagune, grazie alle quali possibile il corretto funzionamento del porto, dovuto elle maree. Al secondo piano del Museo verr illustrata la vita allinterno della laguna, quindi le specie presenti, sia animali che vegetali, siano esse naturali o introdotte dalluomo, come nel caso degli allevamenti di vongole filippine, determinando le dinamiche di conservazione di questo patrimonio faunistico e naturalistico, con attivit di analisi legate al centro ricerche. Si provveder in questo senso anche a controllare i vari livelli massimi di inquinamento delle attivit industriali presenti nel canale. Al terzo piano si andranno ad analizzare e mostrare gli aspetti che legano queste zone alle attivit umane, che possiamo riunire in due settori principali quali la pesca e la navigazione. Verranno esposti utilizzando modelli in scala, cartellonistica, pannelli illustrativi ed immagini e tutta una serie di oggetti che illustrano le relazioni tre luomo e il luogo. Ci sar una sezione dedicata alle imbarcazioni utilizzate per il guado dei canali, fino ai pi piccoli strumenti usati proprio nelle attivit di pesca. Al quarto piano si concluder lesposizione cercando di lasciare laspetto scientifico e ci si dedicher allevoluzione del porto dalle origini con il suo mercato ittico, fino ai giorni nostri in cui i traffici di materie prime destinate alle industrie sono laspetto principale. Il percorso museale si eleva a spirale, formato da due rampe quadrate che servono i piani e che si intrecciano senza mai toccarsi. Questo permette al visitatore di scegliere il percorso che pi gli interessa e nel modo che vuole, non obbligato n dallarchitettura n dal percorso espositivo, quindi un sistema molto flessibile rispetto quello del museo classico, pu capitare che due visitatori entrino nel museo insieme, inizino il giro in senso opposto, e non si incontrino mai, questa idea risulta complessa e nuova in un edificio che almeno esternamente sembra molto regolare e schematico. Per quanto riguarda la parte dellilluminazione, che ha avuto anchessa un ruolo molto importante allinterno del progetto del museo, lidea quella di rendere un effetto di risalita dalle profondit del mare fino alla superficie, man mano che si sale lungo il percorso espositivo. Per fare ci, stato svolto uno studio attento delle aperture, lasciando il primo piano espositivo cieco ed aprendo il secondo e il terzo piano in maniera da avere un progressivo aumento di luce nelle sale. Le finestre sono state posizionate compatibilmente con la composizione esterna dei prospetti, alla ricerca di un giusto equilibrio tra pieni e vuoti e tra composizione e tecnica.