621 resultados para Cina Traduzione Fortune China Beni di Lusso
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Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, il celebre romanzo di Collodi del 1883, è considerato essere la seconda opera più tradotta al mondo e la prima in Italia. Esistono, però, diverse versioni dello stesso racconto che non sono dovute soltanto alla traduzione interlinguistica, ma anche a quella intralinguistica, intesa come l’adattamento e la riscrittura a partire dalla stessa lingua. Questo fenomeno prende il nome di “pinocchiate”, termine che designa tutte quelle storie che traggono ispirazione dal romanzo di Collodi, adattandolo ad un diverso contesto socioculturale e non prettamente linguistico. In particolare, durante il Ventennio fascista, la storia di Pinocchio è stata rivisitata al fine di veicolare i valori morali e i modi di comportamento della propaganda del periodo in questione. Il presente elaborato si propone di analizzare l’adattamento della storia di Pinocchio nel fascismo come strumento di manipolazione ideologica. Partendo dalle caratteristiche del romanzo di Collodi, nel primo capitolo si analizzano gli elementi che hanno spinto gli autori nel fascismo a scegliere il personaggio di Pinocchio come veicolo della propaganda e si introduce anche il ruolo svolto dalla letteratura per l’infanzia nel Ventennio. Il secondo capitolo si concentra nel dettaglio sull’analisi delle quattro “pinocchiate” fasciste raccolte da Luciano Curreri in Pinocchio in camicia nera (2011): Avventure e spedizioni punitive di Pinocchio Fascista di Giuseppe Petrai (1923); Pinocchio fra i Balilla. Nuove monellerie del celebre burattino e suo ravvedimento di Cirillo Schizzo (1927); Pinocchio istruttore del Negus, anonimo (1939) e Il viaggio di Pinocchio di Ciapo (1944).
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L’Industria 4.0 richiede sempre più tecnologie con un notevole grado di flessibilità, in modo da garantire il più alto livello di integrazione uomo-macchina e macchina- macchina. In quest’ottica, l’avvento della robotica collaborativa, ha agevolato il pro- cesso. I robot collaborativi (cobot) possono essere facilmente installati all’interno del- le linee di assemblaggio/produzione, senza necessità di barriere che vietino l’accesso agli operatori. Tra i tanti compiti a cui possono asservire i cobot, ci sono quelli dedica- ti all’ispezione delle varie macchine (e.g. microfermate di emergenza), in cui di solito, l’apertura del pannello di protezione è affidata ad un cobot montato a bordo di un AGV. È in questo contesto che si inserisce l’elaborato di tesi, volto al controllo in forza di un robot collaborativo per la movimentazione di un pannello di protezione di una mac- china automatica. In particolare, per ragioni logistiche e di ingombro, un simulacro del pannello di protezione è stato realizzato in scala, mentre il controllo real-time del cobot è stato implementato utilizzando ROS (Robot Operating System), piattaforma disponibile in modalità open-source.
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La Grecia e la Cina, per quanto distanti geograficamente e culturalmente, hanno svolto entrambe un ruolo fondamentale nello sviluppo della cultura mondiale, in occidente una e in oriente l’altra. Uno dei linguaggi che ha accumunato queste due civiltà è il teatro. L’elaborato pone a confronto il teatro greco e il teatro cinese attraverso un’analisi che, partendo dalle origini, si sofferma sull’etimologia della parola teatro nelle due lingue e sull’evoluzione di quest’arte nelle due culture, per poi passare attraverso gli elementi caratterizzanti lo spettacolo, quali le tematiche trattate, i personaggi e gli oggetti di scena utilizzati, fino a giungere al ruolo svolto dagli artisti e dal teatro all’interno delle due civiltà e al recente punto d’incontro tra tragedia greca e dramma cinese.
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Obiettivo di questo elaborato è fornire un quadro generale del fumetto e della sua traduzione. Partendo dalla definizione teorica di questo tipo di opera, vengono poi descritti gli elementi che la compongono e i webcomic, fumetti digitali nati grazie all’avvento di Internet. L’attenzione è successivamente focalizzata sulla traduzione del fumetto, la quale è direttamente condizionata sia dagli elementi che lo compongono, sia da altri fattori come preferenze del target e convenzioni culturali, e che condivide molti dei suoi aspetti con il processo di localizzazione. Segue una spiegazione della pratica nota come scanlation, ovvero la traduzione non professionale di fumetti svolta da appassionati. Essa viene condivisa su Internet da gruppi di scanlation e presenta alcune peculiarità nel suo svolgimento. Per concludere viene proposta l’analisi di due traduzioni non professionali in italiano del manhua Tamen de gushi 她们的故 di Tan Jiu 坛九, le quali sono state confrontate sia con la scanlation in inglese dell’opera, sia con il testo originale in cinese mandarino.
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Questo elaborato tratta della traduzione dello humour. Lo humour fino a poco tempo fa era visto come trascurabile e intraducibile. Per questo motivo l'elaborato si concentra sulle varie strategie che si possono utilizzare per tradurre lo humour e spiega inoltre che in alcune circostanze, come in serie TV e film, la sua traduzione sia necessaria per la comprensione di essi.
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L’obiettivo di questa tesi è mostrare, attraverso un’analisi storica degli anni della dittatura di Francisco Franco in Spagna, come la diffusione e la percezione dell’informazione e della produzione culturale possano mutare in diversi ambienti socio-politici. Prendendo in considerazione il periodo che va dalla seconda guerra mondiale alla fine degli anni '60, dividerò in diverse fasi il fenomeno della censura franchista per poterne analizzare le cause storiche, sociali e politche. Dopo aver fornito un contesto storico che possa fare da sfondo all'analisi, mi concentrerò sui criteri e i metodi dell'apparato di controllo e di censura. Infine, utilizzerò come punti cardine della mia analisi le due leggi sulla Stampa promulgate rispettivamente nel 1938 e nel 1966. La prima, vigente negli anni del ministro Gabriel Arias Salgado, molto più severa e rigorosa, la seconda, ideata dal ministro Manuel Fraga Ibarne, molto più flessibile e punto di partenza di un processo di parziale liberalizzazione del controllo all'informazione e della censura alla produzione culturale in Spagna.
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Il tema dell'elaborato è l’analisi dell’albo illustrato Abuelos de la A a la Z dell’autrice e illustratrice sivigliana Raquel Díaz Reguera, in cui sono descritti 30 tipi di nonni diversi tra loro, che l’autrice raccoglie e presenta sotto forma di catalogo. L’elaborato si articola in tre parti: l’analisi del testo di partenza, la proposta di traduzione dallo spagnolo in italiano di alcune pagine dell’albo e il relativo commento. La prima parte si apre con una sezione introduttiva, in cui si descrive la struttura narrativa che caratterizza il genere dell’albo illustrato, analizzando in che modo dialogano tra loro la parola e l’immagine, soffermandosi sugli elementi innovativi dell’opera più conosciuta dell’autore statunitense Maurice Sendak: Where the Wild Things Are, considerata espressione della forma moderna del picturebook. Successivamente, si traccia un breve itinerario delle opere della scrittrice Raquel Díaz Reguera, seguendo come filo conduttore la tematica trattata, per poi passare a illustrare gli elementi paratestuali del suo albo Abuelos de la A a la Z e ripercorrere la struttura interna e lo stile nell’ultima sezione. Nella seconda parte trova spazio la proposta di traduzione della doppia pagina intitolata The Grandfather’s News e delle tre pagine dell’albo che ritraggono le figure dei nonni Maestro de las cosas sencillas, Superhéroe e Tú puedes. Infine, nella terza parte, si fornisce un commento, in cui si spiegano le ragioni che hanno determinato le scelte traduttive.
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Il presente elaborato mira a illustrare il processo di traduzione e sottotitolazione in italiano del cortometraggio The Long Goodbye di Riz Ahmed. Nel corso di questo lavoro di tesi, si spiegano le basi della traduzione audiovisiva come disciplina e i criteri della sottotitolazione nello specifico, seguiti da un’analisi di The Long Goodbye di Riz Ahmed e una breve introduzione ai concetti di utopia e distopia nel secondo capitolo, necessaria per comprendere l’impulso dietro alla creazione del cortometraggio, che vuole spingere gli spettatori verso l’azione e il cambiamento. Infine, nel terzo capitolo, verranno spiegate le scelte e strategie di traduzione adottate nel corso del lavoro.
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Sulla base di una riflessione sull’utilità delle note del traduttore si è cercato di capire a che cosa fossero necessarie: sono davvero da considerare come un elemento estraneo al testo? Perché il traduttore decide di uscire dal suo ruolo di terzo, perdendo l’anonimato che gli fornisce il suo ruolo di semplice mediatore? Per rispondere a queste domande, ho deciso di creare un corpus di letteratura italiana in traduzione francese rilevando sistematicamente in quarantadue testi contemporanei le note inserite. In un secondo tempo ho classificato sia le parole che hanno dato luogo ad una nota che la tipologia di note fornite. Questa indagine mi ha permesso di avere una migliore idea delle modalità di inserimento di informazioni e della loro importanza.
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Il presente elaborato propone la sottotitolazione e la conseguente analisi di un episodio della serie animata russa per bambini "Troe iz Prostokvašino". In particolare, vengono analizzate le caratteristiche principali relative alla traduzione audiovisiva e alle produzioni per l'infanzia, con particolare riguardo per il settore dei cartoni animati. Vengono inoltre illustrati i problemi riscontrati e le scelte effettuate durante il processo traduttivo.
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La tematica al centro della tesi è la valutazione della stabilità del versante roccioso in cui si colloca la tomba Lattanzi, facente parte della necropoli Norchia (VT), e la proposta preliminare di interventi a basso impatto per la conservazione del sito. Le attività svolte sono riportate di seguito: - inquadramento geografico, storico ed archeologico della necropoli di Norchia e della tomba Lattanzi; - inquadramento geologico e geomorfologico sviluppato consultando la carta geologica d’Italia in scala 1:50.000 e carte tematiche riguardanti la zona di interesse, comprese quelle del progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia); - inquadramento sismico dell’area, condotto a partire dai dati forniti dall’INGV per il comune di Viterbo; - inquadramento meteo-climatico del comune di Viterbo; - inquadramento topografico attraverso nuvola di punti generata da rilievo laser scanner; - caratterizzazione fisica e meccanica del materiale roccioso tramite prove di laboratorio; - caratterizzazione delle discontinuità tramite rilievi in situ; - classificazione tecnica dell’ammasso; - creazione di un modello geotecnico del sottosuolo; - analisi cinematica effettuata tramite il programma Dips®; - analisi con il metodo dell’equilibrio limite e analisi numerica effettuata tramite il programma Plaxis®; - elaborazione dei risultati ottenuti e proposte di intervento quali: Intervento con ancoraggi passivi e sottofondazione al piede della tomba con una muratura in conci di tufo. Le analisi svolte, seppur semplificate, consentono di definire i possibili fenomeni di instabilità del versante nelle condizioni attuali e, in una ottica di conservazione preventiva, di effettuare scelte di gestione del sito che evitino interventi impattanti.
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Buenos Aires è una città ambigua. Tra le sue più grandi fortune c’è la sua posizione lungo il Rio de la Plata che gli ha sempre donato, grazie al porto e ai suoi scambi, una grande ricchezza. Ma allora perché con il susseguirsi del suo sviluppo urbano la città ha voltato le spalle al fiume? In questo lavoro si ripercorrono le fasi fondamentali dello sviluppo urbano della città di Buenos Aires tramite un’approfondita analisi delle mappe storiche ma anche grazie agli scritti del noto autore porteño Jorge Luis Borges, che ci traghetta dentro una città ormai perduta, sparita, tra le pieghe di una delle più grandi metropoli del mondo. Studiando Buenos Aires, l’area della città universitaria e degli spazi che la circondano, in particolare del club universitario, diventano uno degli esempi più lampanti di questo enigmatico sviluppo. Questi grandi spazi, parzialmente isolati dal tessuto geometrico della città regolare, hanno tra i più begli affacci sul fiume anche se questa loro qualità è a godimento di una limitata fetta della popolazione. La privatizzazione in favore dei ceti più abbienti è una pratica nota ai cittadini di Buenos Aires. Con questo lavoro si vuole restituire alla popolazione il legame con il Rio de la Plata ma anche ridare alla città i luoghi che sono stati portati via ai molti in favore dei pochi. Il progetto qui presentato punta a ricucire i frammenti che si sono creati durante il rapido e a volte incontrollato sviluppo della città con l’ideazione di un nuovo percorso pedonale che metta a sistema le aree della città universitaria culminando nella riserva naturale, Costanera nord, attualmente inaccessibile.
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Le interfacce cervello-macchina (BMIs) permettono di guidare devices esterni utilizzando segnali neurali. Le BMIs rappresentano un’importante tecnologia per tentare di ripristinare funzioni perse in patologie che interrompono il canale di comunicazione tra cervello e corpo, come malattie neurodegenerative o lesioni spinali. Di importanza chiave per il corretto funzionamento di una BCI è la decodifica dei segnali neurali per trasformarli in segnali idonei per guidare devices esterni. Negli anni sono stati implementati diversi tipi di algoritmi. Tra questi gli algoritmi di machine learning imparano a riconoscere i pattern neurali di attivazione mappando con grande efficienza l’input, possibilmente l’attività dei neuroni, con l’output, ad esempio i comandi motori per guidare una possibile protesi. Tra gli algoritmi di machine learning ci si è focalizzati sulle deep neural networks (DNN). Un problema delle DNN è l’elevato tempo di training. Questo infatti prevede il calcolo dei parametri ottimali della rete per minimizzare l’errore di predizione. Per ridurre questo problema si possono utilizzare le reti neurali convolutive (CNN), reti caratterizzate da minori parametri di addestramento rispetto ad altri tipi di DNN con maggiori parametri come le reti neurali ricorrenti (RNN). In questo elaborato è esposto uno studio esplorante l’utilizzo innovativo di CNN per la decodifica dell’attività di neuroni registrati da macaco sveglio mentre svolgeva compiti motori. La CNN risultante ha consentito di ottenere risultati comparabili allo stato dell’arte con un minor numero di parametri addestrabili. Questa caratteristica in futuro potrebbe essere chiave per l’utilizzo di questo tipo di reti all’interno di BMIs grazie ai tempi di calcolo ridotti, consentendo in tempo reale la traduzione di un segnale neurale in segnali per muovere neuroprotesi.
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Questa tesi illustra una nuova tecnica di imaging per la diagnostica dei Beni Culturali basata sull’utilizzo di neutroni, e la confronta con la più comune tecnica a raggi X. Dopo una panoramica sui due diversi tipi di radiazioni, si evidenziano le loro differenze e la loro complementarietà nella realizzazione di radiografie e tomografie di opere d’arte riscontrate in letteratura. L’utilizzo dei neutroni si mostra in grado di ampliare le informazioni ricavabili con i raggi X, consentendo una visualizzazione completa dell’opera e un migliore approccio in eventuali interventi di restauro. Successivamente sono analizzati e elaborati alcuni dati acquisiti nell’ambito del progetto NICHE (Neutron Imaging for Cultural Heritage) proposto da alcuni laboratori della rete INFN-CHNet (Cultural Heritage Network dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), il cui obiettivo principale è la realizzazione della prima facility per l’imaging a neutroni in Italia.
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In questa tesi discuteremo come è possibile effettuare la traduzione di un software parallelo scritto in linguaggio CUDA ad uno in linguaggio OpenCL. Tratteremo le tecnologie utilizzate per lo sviluppo di un simulatore cardiaco parallelo e discuteremo in particolar modo come derivare da queste una versione che ne permetta l’esecuzione su schede video e processori arbitrari. Questa versione verrà messa poi a confronto con quelle già esistenti, per analizzarne prestazioni ed eventuali cambiamenti strutturali del codice. Quanto affermato sopra è stato possibile in gran parte grazie ad un wrapper chiamato SimpleCL pensato per rendere la programmazione OpenCL simile a quella in ambiente CUDA. OpenCL permette di operare con le unità di calcolo in maniera molto astratta, ricordando vagamente i concetti di astrazione di memoria e processori della controparte NVIDIA. Ragionevolmente SimpleCL fornisce solamente una interfaccia che ricorda chiamate CUDA, mantenendo il flusso sottostante fedele a quello che si aspetterebbe OpenCL.