61 resultados para Toscana (Italia)
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In this work we analyze five events of intense precipitation that affected Central Italy between 2011 and 2015. These events caused important flood phenomena, with a significant impact on both the economy and people. This study mainly uses data from ERA5, the latest reanalysis produced by the ECMWF (European Center for Medium-range Weather Forecast), in addition to data from the meteorological network managed by Centro Funzionale of Protezione Civile d’Abruzzo. In the first part is reported an overview of the general issues that characterize the study of intense precipitation events, with a deepening of some recently analyzed cases. Subsequently the data and tools used are reported, with a description of the events studied and the method of investigation. We then go to analyze the synoptic framework in which the event developed and to investigate the causes that generated it. Finally, the precipitation pattern was studied and the degree of reproducibility by the ERA5 reanalysis was tested through a comparison with the meteorological network.
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L'avvento di Netflix nel mercato dell'audiovisivo è stato spesso descritto usando l'espressione “digital disruption” per sottolineare la radicale rottura con le pratiche precedenti. L'obiettivo di questa tesi è capire se sia effettivamente corretto utilizzare questa espressione e in particolare in quale misura Netflix abbia rivoluzionato il sistema produttivo italiano quando ha iniziato la propria produzione originale nel nostro paese. Netflix ha il merito di aver ribaltato il percorso produttivo tradizionale: il nuovo percorso produttivo inizia con quello che prima era l'ultimo anello della catena, ovvero l'utente. Le produzioni originali delle piattaforme vengono finanziate dagli utenti stessi, tramite la sottoscrizione dell'abbonamento mensile. Si giunge però alla conclusione che la cosiddetta “digital disruption” in realtà si tratti di un falso mito: rispetto al passato ci sono molti più elementi di continuità rispetto a quelli di rottura. Più che una rivoluzione, quello che è avvenuto è stato un rafforzamento di tendenze che erano già in atto. In particolare la crescente importanza della serialità è un processo iniziato già diversi anni prima dell'arrivo di Netflix e che in Italia aveva visto come protagonista Sky. Netflix ha però invertito il flusso di importazione del prodotto statunitense verso l'Europa e il resto del mondo permettendo alle narrazioni non americane di diffondersi facilmente in 190 paesi. Grazie a Netflix, quindi, i prodotti seriali italiani hanno un'inedita opportunità di competere a livello internazionale. Anche i broadcaster, per stare al passo, sottoscrivono accordi di co-produzione internazionale e pensano i loro prodotti fin da subito in un'ottica glocal. La serie Rai L'amica geniale, co-prodotta con HBO e girata in napoletano, dimostra come un certo tipo di serialità italiana stia riuscendo a competere a livello internazionale con ottimi risultati.
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Questo elaborato si propone di analizzare alcune caratteristiche della mediazione linguistico-culturale in Italia applicando una prospettiva di genere a una serie di interviste condotte con sette mediatrici. Dopo aver definito alcuni concetti introdotti dagli studi di genere ed applicabili alla ricerca etnografica, viene inquadrata la mediazione da un punto di vista teorico, trattando della sua nascita ed evoluzione nel nostro paese. Le prospettive di genere caratterizzano l’analisi sia dal punto di vista teorico, poiché la ricerca sul campo è stata condotta in modo situato e attraverso una metodologia femminista e queer, sia dal punto di vista contenutistico, attraverso l’analisi del ruolo giocato dall’identità di genere all’interno del processo di mediazione linguistico-culturale. Oltre a questa caratteristica, nell’elaborato vengono esplorati altri elementi emersi dalle interviste condotte con le mediatrici linguistico-culturali, quali la definizione del ruolo della mediatrice e il suo difficile posizionamento, l’importanza del percorso di migrazione personale per il lavoro di mediazione, il carico psicologico ed emotivo della professione e l’insorgenza del trauma vicario, la mediazione per casi di violenza di genere e di tratta di esseri umani e la mediazione con donne transgender. L’analisi dei dati viene corredata dalla letteratura di riferimento, evidenziando punti di forza e carenze della mediazione linguistico-culturale in Italia.
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L’oggetto del presente elaborato è una proposta di traduzione dall’inglese all’italiano di tre storie brevi prese dalla raccolta Sometimes I Dream in Italian, dell’autrice italoamericana Rita Ciresi. Accompagna la traduzione un’analisi del contesto letterario italoamericano in cui la scrittrice si inserisce. La tesi si compone di cinque capitoli: il primo ripercorre il fenomeno della Grande Emigrazione italiana negli Stati Uniti e la letteratura che ne è derivata, con particolare attenzione alla letteratura femminile. Il secondo è dedicato alla presentazione dell’autrice e all’analisi del testo di partenza (genere di appartenenza, casa editrice, struttura e paratesto, trama, personaggi, elementi spazio-temporali e stile). Nel terzo capitolo è presente la proposta di traduzione delle tre storie brevi: Cuore grande, La stella d’oro e La piccola era glaciale. Mentre il quarto capitolo è un commento alla traduzione dove sono prese in analisi le problematiche riscontrate nel testo (antroponimi e toponimi, sintassi, lessico, fraseologia, giochi di parole, figure retoriche ed elementi culturali) e le soluzioni trovate, fornendo esempi concreti.
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Lo scopo di questa tesi è stato quello di analizzare le caratteristiche qualitative delle carni di sovracoscia di pollo appartenenti alle principali categorie commerciali presenti sul mercato nazionale per caratterizzarne i principali parametri qualitativi. A tale scopo, sono stati campionati un totale 12 lotti di carne avicola che differivano in termini di peso alla macellazione, tipo di alimentazione e sistema di allevamento. Per ogni lotto, sono state selezionate 20 sovracosce, suddivise in 3 gruppi sperimentali (n=80/gruppo) in funzione della categoria commerciale di appartenenza e corrispondente peso di macellazione: pollo medio convenzionale (PMC) 3,5-3,8 kg, pollo pesante convenzionale (PPC) 2,5-2,8 kg e pollo leggero allevato all’aperto (PLA) 1,8-2 kg. I campioni sono stati utilizzati per l’analisi del pH, del colore e dell’ossidazione lipidica e proteica, tramite la valutazione del contenuto di TBARs e carbonili, rispettivamente. Dai risultati ottenuti è possibile evidenziare come il gruppo PLA abbia fatto registrare variazioni significative in termini di colore e ossidazione lipidica rispetto agli altri gruppi sperimentali oggetto di tesi. Nel dettaglio, il gruppo PLA ha mostrato valori di b* più che raddoppiati rispetto alle altre categorie commerciali: ciò potrebbe essere un aspetto favorevole in quei mercati in cui vi è una consolidata abitudine a questa pigmentazione della carne. Inoltre, i risultati dell’analisi dei TBARs indicano un livello di ossidazione lipidica significativamente superiore nel gruppo PLA rispetto a PMC e PPC: ciò potrebbe essere correlato ad uno scadimento qualitativo della carne, specialmente quando questa viene macinata ed utilizzata nella formulazione di prodotti trasformati. Dunque, i risultati ottenuti potrebbero essere di particolare interesse per l’industria avicola, in quanto potrebbero suggerire l’idoneità della carne proveniente da una particolare categoria commerciale per il consumo fresco anziché per la trasformazione.
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Il presente elaborato di tesi tratta della tematica relativa alla razionalizzazione del processo di pianificazione della produzione nell’azienda Schneider Electric Industrie Italia S.p.A. Tale progetto è nato dalla necessità aziendale di avere una schedulazione della produzione più standardizzata a seguito della crisi dei componenti e del loro difficile reperimento, in modo tale da ottenere un piano di produzione che, avviasse la produzione degli ordini producibili e ne monitorasse l’avanzamento con l’obiettivo di restituire ai clienti finali una data di consegna che fosse accurata. Per poter programmare e ottenere una sequenza di produzione ottimizzata si è deciso di applicare ad ogni linea di produzione diverse regole di carico e scegliere lo scenario migliore tra tutti quelli ottenuti. Per decidere quale fosse la schedulazione migliore sono stati calcolati diversi indici di prestazione e come parametro principale di scelta, in accordo con le priorità aziendali, si è data maggior importanza al metodo che fosse in grado di schedulare la produzione riducendo il numero di ordini in ritardo. Come risultato l’aspettativa era quella di trovare una regola di scheduling da poter applicare all’intero reparto di assemblaggio, per contro, a seguito dell’analisi effettuata, si è riscontrato che in funzione del portafoglio ordini specifico di ogni famiglia di prodotto esisteva, per ogni linea, un metodo diverso che andava a migliorare lo scenario attuale, minimizzando il numero di ordini in ritardo. Pertanto, senza congelare il piano di produzione in quanto si andrebbe a ridurre la flessibilità produttiva necessaria per rispondere prontamente ai cambiamenti dinamici del mercato, si è ottenuto che per schedulare la produzione è necessario applicare per ogni linea diversi metodi di scheduling, comparare tra di loro i risultati ottenuti e infine utilizzare quello che, a seconda del portafoglio ordini relativo a quella specifica linea, va migliorare le prestazioni di produzione.
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L'ecosistema dello sport tech, caratterizzato dalle complesse relazioni che avvengono tra chi sviluppa innovazione per lo sport, chi ne usufruisce e chi investe su di essa, ha vissuto una vera e propria impennata negli ultimi 5 anni, sia in termini di investimenti che di nascita di nuove realtà. Nel corso degli ultimi 3 anni in particolare, lo sport tech ha saputo fronteggiare in maniera ottimale la crisi pandemica, che avrebbe potuto destabilizzare il sistema causandone un forte rallentamento, mentre in realtà ha permesso alle startup di dimostrare alle organizzazioni sportive e agli investitori le proprie capacità di innovare i modelli di business per rispondere a cambiamenti improvvisi e imprevedibili degli scenari. Nonostante la svolta vissuta a livello globale, in Italia le startup dello sport tech si trovano in una condizione singolare: nonostante operino in un settore di grande interesse per il Paese (muove circa il 3% del Pil) caratterizzato da un forte interesse, trovano difficoltà importanti nel momento in cui si trovano a dover rendere scalabile il proprio business, fondamentalmente per la mancanza di un ecosistema strutturato che regoli le interazioni tra i vari attori. Lo scopo di questa tesi è quello di fornire, in primo luogo, una contestualizzazione dell'ecosistema a livello globale, attraverso l'analisi di report e di alcuni successi di startup internazionali, e successivamente di analizzare la situazione italiana, evidenziando i motivi per cui non si può ancora parlare di ecosistema sport tech nonostante la presenza di diversi casi di successo, e documentando gli sforzi attualmente in essere finalizzati alla creazione del suddetto ecosistema, ovvero l'incubatore di startup sport tech Wylab e l'acceleratore WeSportUp. Per la ricostruzione delle attività di questi ultimi, si è fatto ricorso a dichiarazioni di addetti ai lavori ed esperti del settore, rilasciate durante video interviste sul web, masterclass o colloqui con i diretti interessati.
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Negli ultimi decenni, nella storia delle scienze si è sviluppato un certo interesse per la comunicazione delle discipline verso un pubblico di non specialisti, indicata come divulgazione scientifica. Spesso tale interesse è limitato al mondo anglosassone, mentre per altri Paesi poco è stato scritto. Per quanto riguarda l’Italia la letteratura è ancora abbastanza confinata ai primi decenni successivi all’unificazione nazionale. Si vuole qui fornire un caso di studio per la divulgazione italiana di inizio Novecento, che permetta di osservare come venivano comunicate l’astronomia e la fisica e come esse interagissero nella diffusione delle nuove idee scientifiche: il passaggio della cometa di Halley del 1910 nelle parole del fisico Augusto Righi e dell’astronomo Elia Millosevich. Per contestualizzarle, si affrontano la storia della divulgazione scientifica, con la specificità italiana, e lo sviluppo avvenuto nell’astronomia a partire dall’Ottocento. Si identificano successivamente i criteri di analisi applicati ai testi considerati, partendo dalla letteratura di ricerca in storia e sociologia della scienza. Si traccia poi l’evolversi delle conoscenze sulle comete al passare dei secoli. Si affronta il contesto storico, sociale e culturale in cui si muovono Millosevich e Righi. Di quest’ultimo, fisico bolognese di rilevanza internazionale, si abbozza una breve biografia. Sono poi esposti l’analisi e il confronto dei testi “Sulle comete e in ispecial modo sulla cometa di Halley” di Elia Millosevich e “Comete ed elettroni” di Augusto Righi e si propone uno spunto per possibili studi futuri riguardanti i cambiamenti nella comunicazione scientifica avvenuti nel corso del ventesimo secolo, col ritorno del 1986 della cometa. Infine, nelle Appendici si trovano vari approfondimenti. Nell’affrontare le differenti contestualizzazioni storiche e scientifiche si fa uso sia di letteratura di ricerca che di fonti primarie, risalenti ai diversi periodi considerati.
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La tesi tratta la relazione stabilitasi nel corso della storia tra il Vicino Oriente e l'Italia (con particolare attenzione alla città di Venezia) e analizza i cambiamenti che ciò ha apportato a livello linguistico e culturale. Vengono presi in considerazione tre approcci da cui osservare tale fenomeno: quello linguistico, quello artistico e quello architettonico. In questo modo è possibile osservare l'impatto che gli scambi con gli arabi hanno avuto nel nostro Paese.
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Questo elaborato ha come obiettivo quello di mettere a confronto alcuni dei frames ricorrenti nei dibattiti politici tedeschi e italiani, per poi analizzare in che modo essi riescano a influenzare il nostro pensiero. Data l’impossibilità di trattare il fenomeno del framing politico a tutto tondo, l’ambito da cui provengono i frames scelti per l’analisi è quello dell’immigrazione e dei fenomeni migratori. In un primo momento verrà fornita una breve introduzione su alcuni concetti fondamentali alla base del framing, come la simulazione cognitiva e gli stessi frames. Ogni parola, infatti, è inserita all’interno di una “cornice” di significato, che comprende altri concetti ad essa collegati. L’attivazione di quei concetti a livello mentale da un lato ne permette la comprensione, ma dall’altro è in grado di influenzare le nostre scelte e le nostre azioni. Il fatto che politici e media scelgano con molta attenzione le parole da usare per ottenere l’effetto desiderato sulla popolazione prende il nome di framing. Per quanto riguarda i termini ricorrenti in ambito immigrazione, sia in Italia che in Germania si fa largo uso di metafore legate a masse d’acqua e a catastrofi naturali, che hanno l’effetto di disumanizzare i migranti, i quali vengono inoltre percepiti come un pericolo. Alcuni esempi in italiano sono ondata di migranti e tsunami di migranti, che corrispondono ai tedeschi Flüchtlingsflut e Flüchtlings-Tsunami.
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L’elaborato descrive le fasi di progettazione, programmazione e validazione di un programma sviluppato in ambiente Java per il Vehicle Routing Problem. L’algoritmo implementato è di tipo euristico costruttivo primal e presenta funzionalità specifiche per la gestione di un elevato numero di vincoli e l’applicazione a casistiche reali. La validazione è stata effettuata su una base dati reale e in confronto a dataset di cui è nota la soluzione ottima. Il programma è stato progettato per risultare flessibile alle richieste dell’utente e utilizzabile per valutazioni economiche in ambito consulenziale.
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Questo lavoro compie un’indagine sulla situazione occupazionale delle donne nel settore della produzione cinematografica e audiovisiva in Italia, con particolare riferimento agli ultimi cinque anni. Il nucleo dello studio è composto da una ricerca che prende come campione di riferimento diciassette opere seriali finanziate dalla Emilia-Romagna Film Commission dal 2017 al 2021. Attraverso le informazioni pervenute dalle crew list e dalle interviste con questionario destinate alle case di produzione coinvolte, si analizza il numero di donne occupate, la composizione di genere nei diversi ruoli, le opinioni dei rispondenti riguardo al tema della parità di genere nel settore. A questi dati si affianca un approfondimento sull’ambito della formazione, prendendo in esame il numero di allieve e allievi di quattro diverse realtà formative nel quinquennio preso in considerazione (la Scuola Nazionale di Cinema, i corsi finanziati dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Fondo sociale europeo, la scuola di Bologna Rosencrantz & Guildenstern, il corso di studi CITEM dell’Università di Bologna), con il fine di individuare congruenze o meno rispetto all’ambito professionale. I risultati di tale indagine vengono preceduti da una panoramica delle attuali politiche a favore della parità di genere nel settore cinematografico e audiovisivo, in particolare attraverso l’osservazione dei criteri di valutazione dei bandi del MiC e della Emilia-Romagna Film Commission.
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L'elaborato introduce il tema del cineturismo esponendo poi i casi di produzioni e coproduzioni italiani, arrivando infine ad analizzare come l'Italia è rappresentata nei blockbuster statunitensi.
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L’elaborato presenta una proposta di traduzione/adattamento dei due albi illustrati La perra, la cerda, la zorra y la loba (Luis Amavisca e Marta Sevilla, 2020) e Más puta que las gallinas (y otras animalads machistas) (Luis Amavisca e Sonia Pulido, 2021). È diviso in cinque capitoli: il primo propone un quadro teorico sul linguaggio e gli insulti sessisti in Italia e Spagna, con alcuni accorgimenti su come utilizzare un linguaggio non sessista. Il secondo capitolo si concentra sull’educazione alla parità di genere, partendo dalle leggi in merito nei due paesi e dalle linee guida sul linguaggio non sessista per arrivare alla scuola e al ruolo della letteratura per l’infanzia e per ragazze e ragazzi e, in particolare, dell’albo illustrato. Il terzo è dedicato all’analisi dettagliata dei due testi, la cui proposta di traduzione/adattamento viene presentata nel quarto capitolo. Infine, il quinto capitolo verte sul commento alla traduzione proposta, concentrandosi sugli aspetti più interessanti e sull’influenza delle immagini.
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Questa tesi si propone di confrontare e analizzare il modo in cui le persone di diverse culture esprimono e manifestano la loro rabbia. Per farlo, sono stati presi in considerazione due film (uno il remake dell'altro): Perfetti sconosciuti (2016) e Kill mobile (2018). Per capire meglio cos'è la rabbia e come si manifesta, sono stati analizzati molti studi relativi alle emozioni, per poi concentrarsi esclusivamente sulla rabbia; come influenza e modifica la mimica, le azioni e il modo di parlare. Sono state poi analizzate le diverse rappresentazioni ed espressioni della rabbia nelle due culture studiate (Italia e Cina). Dopo aver esaminato la trama e i personaggi dei due film, gli stessi sono stati messi a confronto per trovare eventuali analogie o differenze che potessero essere rilevanti ai fini di questo lavoro. In seguito, sono state individuate tutte le scene in cui era presente la rabbia (sia implicita che espressa), prima in Perfetti sconosciuti e poi in Kill mobile, per trovare gli episodi che condividono lo stesso antecedente e confrontarli. Per farlo, sono state create delle tabelle secondo il modello di script emotivo di Varriano e Zuccheri, contenente tutti gli aspetti rilevanti di ogni episodio: antecedente, relazione tra i personaggi, orientamento degli stessi tra loro, espressioni verbali e non verbali, segnali paralinguistici e linguistici (quando presenti). Nonostante le numerose differenze individuate, sia tra i film che tra le culture, è stato possibile confermare che le emozioni, e soprattutto la rabbia, condividono espressioni, azioni e manifestazioni simili, se non identiche.