23 resultados para Trama
Resumo:
Questa tesi è incentrata sul sottotitolaggio di un episodio della serie TV "Mozart in the Jungle". Ho ritenuto che fosse interessante utilizzare questa serie perché offre diversi spunti di riflessione, sia dal punto di vista della traduzione per i sottotitoli sia che dal punto di vista dell'innovazione nell'ambito della produzione e della distribuzione di prodotti audiovisivi. Il lavoro è suddiviso in tre capitoli. Il primo capitolo presenta l’oggetto di studio della tesi, ovvero la serie TV. Alla descrizione della trama generale della prima stagione e di quella specifica del primo episodio (Pilot) viene affiancata un'analisi del fenomeno del crowdsourcing, al quale Amazon, casa produttrice della serie, ha fatto ricorso per creare questa ed altre serie di successo grazie all’aiuto del popolo del web. Nel secondo capitolo viene mostrata una panoramica sulla teoria della traduzione audiovisiva e più specificatamente del sottotitolaggio e dei principali accorgimenti che un sottotitolatore deve adottare. Il terzo e ultimo capitolo, invece, descrive l'applicazione pratica degli elementi individuati nel secondo capitolo, utilizzando esempi tratti dal testo originale e dalla mia traduzione per illustrare le strategie di risoluzione dei problemi traduttivi. Il paragrafo conclusivo include infine brevi considerazioni personali su alcuni aspetti del sottotitolaggio in generale.
Resumo:
In questo elaborato, presenterò il racconto per bambini, intitolato Ma al-mani’? (ما المانِع؟, lett. “Che cosa è proibito?”), della scrittrice palestinese Taghreed Najjar, attraverso la cui analisi e traduzione in italiano illustrerò alcune delle figure e tradizioni arabo-musulmane, presenti nell’opera. Dopo aver letto la trama del libro, che di seguito riporterò insieme alla sua traduzione, e averla confrontata con altri libri dell’autrice, mi sono convinta del fatto che Ma al-mani’? era il racconto ideale per portare una fetta di mondo arabo in occidente: basato sul ruolo di una figura tutt’oggi esistente in alcuni villaggi arabi, presenta il Ramadan sotto una luce nuova, di festa e comunione, di solidarietà e allegria. Il libro è l’emblema delle favole moderne, alternative e ricche di un nuovo significato morale. La protagonista del racconto, Samia, è il simbolo che le tradizioni esistono, vanno rispettate e portate avanti ma non per questo non possono essere modificate secondo le esigenze del momento. In un mondo troppo spesso colpito da pregiudizi, in un’era d'innovazione continua che porta alla perdita delle proprie radici, in una società divisa fra tradizionalisti e modernisti, Taghreed Najjar apre le menti sbarrate dei bambini di oggi, offrendo loro una storia ricca di coraggio e speranza, tradizione e festa, rispetto reciproco e comunione. In questo elaborato, è mia intenzione illustrarvi questa meravigliosa favola moderna, e le figure e i temi principali in essa trattati: il musahhir ((المُسَحِّر, che durante il sacro mese del Ramadan aveva il compito di svegliare all’alba gli abitanti del villaggio per il suhur (السّحور), l’ultimo pasto prima dell’inizio del digiuno giornaliero; farò una breve introduzione sull’autrice, la casa editrice e l’opera; per ultimo, proporrò la mia traduzione del racconto con un’analisi delle principali difficoltà riscontrate durante il processo traduttivo. Oltre a questo, aggiungerò in appendice, l’intervista che l’autrice del libro, Taghreed Najjar, mi ha gentilmente concesso quando stavo poggiando i primi mattoni di quella che è poi diventata, a tutti gli effetti, la mia tesi di laurea triennale.
Resumo:
L’elaborato si propone come scopo quello di proporre una versione sottotitolata in italiano dell’episodio “The 2000-year-old virgin” della serie animata “I Griffin”. I sottotitoli sono pensati per una collocazione televisiva in seconda serata, e quindi per un pubblico adulto. Il primo capitolo dell’elaborato consiste in una breve introduzione sulla serie e un riassunto della trama dell’episodio. Il secondo capitolo è dedicato alla traduzione audiovisiva e al sottotitolaggio. Il terzo capitolo affronta più da vicino la tematica dell’umorismo, in particolare dell’umorismo tabù, nell’ambito della traduzione audiovisiva. Il quarto e ultimo capitolo, invece, comprende un’analisi della metodologia da me seguita per la creazione dei sottotitoli e il commento alla traduzione, in cui spiego nel dettaglio le scelte traduttive più importanti. L’elaborato si conclude con l’appendice, contenente la tabella dei sottotitoli in cui sono riportati i sottotitoli da me creati e la trascrizione dell’audio originale dell’episodio.
Resumo:
L’elaborato si compone di cinque capitoli. Il primo è dedicato a un excursus della Letteratura per l’infanzia nel corso degli anni, soffermandosi sulla storia, lo sviluppo e la ricezione nel pubblico infantile di alcuni temi tabù quali il dolore, la sofferenza, l’assenza, la morte e la censura a cui spesso sono stati sottoposti. Il capitolo si sofferma, in particolare, sul tema della morte, cercando di tracciarne la presenza nella Letteratura per l’infanzia. Per permettere l’analisi di un così vasto tema, si è scelto di suddividere e analizzare alcune caratteristiche e simboli della morte presenti in racconti, romanzi e album illustrati dedicati al pubblico infantile. Infine, si è scelto di porre l’accento sulla pedagogia della morte, toccando il tema del lutto e della sepoltura. Il primo capitolo acquisisce importanza alla luce dell’analisi del racconto di Gonzalo Moure, nel quale queste tematiche sono molto presenti e vengono utilizzate senza ricorrere a censura. Il secondo capitolo analizza la vita dell’autore e propone i momenti più significativi della sua carriera artistica, professionale e personale, oltre al suo impegno sociale nell’associazione Bubisher a sostegno della causa saharawi. In questo capitolo troviamo, inoltre, un elenco dettagliato delle opere e delle collaborazioni letterarie dell’autore, un accenno al suo stile di scrittura e la trascrizione dell’intervista da me fatta in Spagna a settembre 2015. Nel terzo capitolo si propone l’analisi approfondita del racconto di Moure: l’aspetto paratestuale, le caratteristiche generali del libro, la trama, i personaggi, il tempo e lo spazio del racconto, così come i temi e i valori trattati. Sono inoltre presenti anche le interviste con l’illustratrice e con l’editor. Il quarto capitolo propone la traduzione del racconto En un bosque de hoja caduca, rispettando il layout della versione originale spagnola. Infine, il quinto capitolo vede il commento alla traduzione e le principali categorie di problemi linguistici riscontrati durante il processo traduttivo quali morfosintassi, lessico, toponimi e antroponimi, onomatopee, modi di dire e aspetti grafici.
Resumo:
L’argomento principale di questa tesi è il doppiaggio. Nel primo capitolo ci inoltriamo nel mondo della traduzione audiovisiva, concentrandoci sulla storia del doppiaggio e sui processi che servono per portare le opere in paesi dove non si parla la lingua originale dei film e delle serie tv. Il secondo capitolo introduce la serie tv americana targata ABC Once Upon A Time. Vengono presentati trama, personaggi, temi e alcuni dati sulla distribuzione della serie in Italia e in Spagna. Il terzo capitolo invece, ci porta nel pieno dell’analisi del doppiaggio in italiano e in spagnolo del primo episodio della serie attraverso la comparazione con l’originale inglese e lo studio della varietà diacronica attraverso le formule di cortesia, il lessico, la fraseologia, i sintagmi verbali e la morfologia. In conclusione, il nostro scopo è quello di dimostrare che la scelta traduttiva adottata dalla Spagna è diversa da quella italiana, quest’ultima più simile all’originale inglese.
Resumo:
Cosa ci spinge a viaggiare? Siamo così terribilmente annoiati dalle nostre insicurezze e dalle luccicanti certezze della società che per rimanere in vita sentiamo il bisogno di muoverci, spostarci, andare fuori. Ma fuori dove? Crediamo davvero di salvarci andando a cercare qualcosa che non riusciamo nemmeno a definire? Coloro che potrebbero rispondere affermativamente a un tale quesito non sono quelli che partono, ma quelli che non tornano. Viaggiare per me significa leggere le differenze e leggermi nel profondo, scrivere dell’esperienza e scrivermi tracciando il mio cambiamento, tradurre da una lingua all’altra e tradurre le mie nuove emozioni. Questo elaborato è, perciò, l’umile tentativo di descrivere la complessità e l’arricchimento che può derivare dal fare esperienza, che sia viaggiando, leggendo, scrivendo o traducendo, vedendomi “di spalle che partivo” come avrebbe detto Fabrizio De André. Il fil rouge che creerà un legame tra tali azioni, che tesserà la trama dell’arazzo della mia esperienza è la metafora. La metafora è qualcosa che va anche al di là della sua semplice etimologia dal greco che la rende protagonista di un portare oltre. Metterò in scena il dubbio e la curiosità come motivi del viaggiare; parlerò della soglia come sipario che scorre via una volta che ci si apre all’Altro e non vi è più distinzione né distanza di spazio e tempo; varcherò i confini delle definizioni come palcoscenico in cui lettori, scrittori e traduttori viaggiano, e mostrerò come questi siano antropologi, registi e spettatori allo stesso tempo. Tutto ciò che infine rimarrà non sarà solo il silenzio, l’assenza derivanti dalle perdite che tali esperienze comportano, ma soprattutto l’amore che l’accoglienza dell’Altro insegna.
Resumo:
L’oggetto di studio del presente lavoro è la proposta di traduzione del libro El principito ha vuelto della scrittrice canaria María Jesús Alvarado, che non solo è l’autrice di molti racconti e poesie, ma è anche psicologa, cineasta, sceneggiatrice e regista. Questo libro, pubblicato nel 2015 dalla casa editrice Libros de las Malas Compañías e inserito nella collana Caprichos, racconta la storia di un viaggio nel deserto del Sahara intrapreso dalla protagonista insieme con la sua troupe cinematografica, al fine di girare un documentario sul popolo saharawi. La prima parte è dedicata all’autrice e presenta una breve biografia e presentazione dei suoi lavori passati, sia in ambito letterario che cinematografico. La seconda parte illustra un’analisi dettagliata del testo originale. Iniziando dalla collocazione editoriale, proseguirò con la presentazione della trama, dei personaggi, dei temi trattati, dello stile utilizzato, del paratesto e delle illustrazioni del libro. La terza parte riporta interamente la mia proposta di traduzione del testo originale. La quarta parte presenta il commento alla traduzione, comprensivo di analisi degli aspetti morfosintattici, lessicali e stilistici, dei riferimenti culturali e delle illustrazioni del libro. Infine, sono illustrate le conclusioni tratte da quest’esperienza di traduzione.
Resumo:
o scopo di questa tesi è quello di fornire un'analisi esaustiva del romanzo thriller Twist di Harkaitz Cano e proporre una traduzione del primo capitolo «Cambalache, 1983». Quest'ultimo, in particolare, offre un esempio dello stile di scrittura di Cano e rappresenta allo stesso tempo una notevole sfida per il traduttore e una coinvolgente lettura. La proposta di traduzione e l'analisi delle difficoltà incontrate nel corso del processo traduttivo sono precedute prima da una presentazione della produzione letteraria dell'autore e del contesto storico-sociale in cui nasce il romanzo, e poi da un breve ma interessante approfondimento su trama, stile e temi dell'opera, in cui non mancano collegamenti e spunti di riflessione sulla storia, sulla cultura e sulla società basca e spagnola.