5 resultados para Corpus Christi, Battle of, Argentina, 1536.
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Con questa tesi abbiamo messo a punto una metodologia per l'applicazione del "corpus-based approach" allo studio dell'interpretazione simultanea, creando DIRSI-C, un corpus elettronico parallelo (italiano-inglese) e allineato di trascrizioni di registrazioni tratte da convegni medici, mediati da interpreti simultaneisti. Poiché gli interpreti professionisti coinvolti hanno lavorato dalla lingua straniera alla loro lingua materna e viceversa, il fattore direzionalità è il parametro di analisi delle prestazioni degli interpreti secondo i metodi di indagine della linguistica dei corpora. In this doctoral thesis a methodology was developed to fully apply the corpus-based approach to simultaneous interpreting research. DIRSI-C is a parallel (Italian-English/English-Italian) and aligned electronic corpus, containing transcripts of recorded medical international conferences with professional simultaneous interpreters working both from and into their foreign language. Against this backdrop, directionality represents the research parameter used to analyze interpreters' performance by means of corpus linguistics tools.
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This thesis is concerned with the role played by software tools in the analysis and dissemination of linguistic corpora and their contribution to a more widespread adoption of corpora in different fields. Chapter 1 contains an overview of some of the most relevant corpus analysis tools available today, presenting their most interesting features and some of their drawbacks. Chapter 2 begins with an explanation of the reasons why none of the available tools appear to satisfy the requirements of the user community and then continues with technical overview of the current status of the new system developed as part of this work. This presentation is followed by highlights of features that make the system appealing to users and corpus builders (i.e. scholars willing to make their corpora available to the public). The chapter concludes with an indication of future directions for the projects and information on the current availability of the software. Chapter 3 describes the design of an experiment devised to evaluate the usability of the new system in comparison to another corpus tool. Usage of the tool was tested in the context of a documentation task performed on a real assignment during a translation class in a master's degree course. In chapter 4 the findings of the experiment are presented on two levels of analysis: firstly a discussion on how participants interacted with and evaluated the two corpus tools in terms of interface and interaction design, usability and perceived ease of use. Then an analysis follows of how users interacted with corpora to complete the task and what kind of queries they submitted. Finally, some general conclusions are drawn and areas for future work are outlined.
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This study aims to the elaboration of juridical and administrative terminology in Ladin language, actually on the Ladin idiom spoken in Val Badia. The necessity of this study is strictly connected to the fact that in South Tyrol the Ladin language is not just safeguarded, but the editing of administrative and normative text is guaranteed by law. This means that there is a need for a unique terminology in order to support translators and editors of specialised texts. The starting point of this study are, on one side the need of a unique terminology, and on the other side the translation work done till now from the employees of the public administration in Ladin language. In order to document their efforts a corpus made up of digitalized administrative and normative documents was build. The first two chapters focuses on the state of the art of projects on terminology and corpus linguistics for lesser used languages. The information were collected thanks to the help of institutes, universities and researchers dealing with lesser used languages. The third chapter focuses on the development of administrative language in Ladin language and the fourth chapter focuses on the creation of the trilingual Italian – German – Ladin corpus made up of administrative and normative documents. The last chapter deals with the methodologies applied in order to elaborate the terminology entries in Ladin language though the use of the trilingual corpus. Starting from the terminology entry all steps are described, from term extraction, to the extraction of equivalents, contexts and definitions and of course also of the elaboration of translation proposals for not found equivalences. Finally the problems referring to the elaboration of terminology in Ladin language are illustrated.
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L’ucronia (Alternate History) è un fenomeno letterario ormai popolare e molto studiato, ma non lo sono altrettanto lo sue origini e i suoi rapporti con la storia “fatta con i se” (Counterfactual History), che risale a Erodoto e a Tito Livio. Solo nell’Ottocento alcuni autori, per vie largamente autonome, fecero della storia alternativa un genere di fiction: Louis Geoffroy con Napoléon apocryphe (1836), storia «della conquista del mondo e della monarchia universale», e Charles Renouvier con Uchronie. L’utopie dans l’histoire (1876), storia «della civiltà europea quale avrebbe potuto essere» se il cristianesimo fosse stato fermato nel II secolo. Questi testi intrattengono relazioni complesse con la letteratura dell’epoca di genere sia realistico, sia fantastico, ma altresì con fenomeni di altra natura: la storiografia, nelle sue forme e nel suo statuto epistemico, e ancor più il senso del possibile - o la filosofia della storia - derivato dall’esperienza della rivoluzione e dal confronto con le teorie utopistiche e di riforma sociale. Altri testi, prodotti in Inghilterra e negli Stati Uniti nello stesso periodo, esplorano le possibilità narrative e speculative del genere: tra questi P.s’ Correspondence di Nathaniel Hawthorne (1845), The Battle of Dorking di George Chesney (1871) e Hands Off di Edward Hale (1881); fino a una raccolta del 1931, If It Had Happened Otherwise, che anticipò molte forme e temi delle ucronie successive. Queste opere sono esaminate sia nel contesto storico e letterario in cui furono prodotte, sia con gli strumenti dell’analisi testuale. Una particolare attenzione è dedicata alle strategie di lettura prescritte dai testi, che subordinano i significati al confronto mentale tra gli eventi narrati e la serie dei fatti autentici. Le teorie sui counterfactuals prodotte in altri campi disciplinari, come la storia e la psicologia, arricchiscono la comprensione dei testi e dei loro rapporti con fenomeni extra-letterari.
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La presente tesi rappresenta il primo studio dedicato all’interpretazione simultanea dal polacco all’italiano. La presente ricerca cerca di identificare il modo in cui interpreti di comprovata esperienza gestiscono alcune difficoltà tipiche della sintassi polacca fortemente divergenti da quella italiana. La scelta di studiare le catene nominali deriva dal confronto di quanto emerso dalle indagini sulla linguistica contrastiva con un’inchiesta tra gli interpreti accreditati presso le istituzioni europee per quella combinazione. Il primo capitolo è dedicato ad una panoramica sui contatti passati e presenti tra l’Italia e la Polonia e ad una riflessione sulla lingua polacca in chiave contrastiva con l’italiano. Il secondo capitolo si concentra sulla ricerca nell’ambito dell’interpretazione simultanea, in particolare sugli studi contrastivi e sulla discussione delle strategie usate dagli interpreti. Il terzo capitolo approfondisce il contesto di questo studio ovvero le istituzioni europee, il il multilinguismo e il regime linguistico al Parlamento Europeo. Il quarto capitolo include l’indagine del lavoro, condotta su un ampio corpus di dati. Sono stati infatti trascritti e analizzati tutti gli interventi tenuti in lingua polacca in occasione delle sedute parlamentari a Strasburgo e a Bruxelles del 2011 e del primo semestre 2009 e le relative interppretazioni in italiano (per un totale di oltre 9 ore di parlato per lingua). Dall’analisi è risultato che l’interprete nella maggior parte dei casi cerca, nonostante la velocità d’eloquio dell’oratore, di riprodurre fedelmente il messaggio. Tuttavia, qualora questo non risulti possibile, si è notato come gli interpreti ricorrano in maniera consapevole all’omissione di quelle informazioni desumibili o dal contesto o dalle conoscenze pregresse dell’ascoltatore. Di conseguenza la riduzione non rappresenta una strategia di emergenza ma una risorsa da applicare consapevolmente per superare le difficoltà poste da lunghe sequenze di sostantivi.