99 resultados para MIPv6 ABPS LISP Reti Mobilita Simulazione OMNeT INET


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The research activities described in the present thesis have been oriented to the design and development of components and technological processes aimed at optimizing the performance of plasma sources in advanced in material treatments. Consumables components for high definition plasma arc cutting (PAC) torches were studied and developed. Experimental activities have in particular focussed on the modifications of the emissive insert with respect to the standard electrode configuration, which comprises a press fit hafnium insert in a copper body holder, to improve its durability. Based on a deep analysis of both the scientific and patent literature, different solutions were proposed and tested. First, the behaviour of Hf cathodes when operating at high current levels (250A) in oxidizing atmosphere has been experimentally investigated optimizing, with respect to expected service life, the initial shape of the electrode emissive surface. Moreover, the microstructural modifications of the Hf insert in PAC electrodes were experimentally investigated during first cycles, in order to understand those phenomena occurring on and under the Hf emissive surface and involved in the electrode erosion process. Thereafter, the research activity focussed on producing, characterizing and testing prototypes of composite inserts, combining powders of a high thermal conductibility (Cu, Ag) and high thermionic emissivity (Hf, Zr) materials The complexity of the thermal plasma torch environment required and integrated approach also involving physical modelling. Accordingly, a detailed line-by-line method was developed to compute the net emission coefficient of Ar plasmas at temperatures ranging from 3000 K to 25000 K and pressure ranging from 50 kPa to 200 kPa, for optically thin and partially autoabsorbed plasmas. Finally, prototypal electrodes were studied and realized for a newly developed plasma source, based on the plasma needle concept and devoted to the generation of atmospheric pressure non-thermal plasmas for biomedical applications.

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I temi della ricerca riguardano il rapporto fra avvento del web e la modificazione dei processi di formazione di identit personale e sociale, della percezione dello spazio e del tempo, del prosumerismo digitale e delle varie forme di partecipazione ed associazione. Centrale stata lanalisi del rapporto fra il Web 2.0 e la trasformazione delle forme di comunicazione a vari livelli, sia personali che sociali. Partendo da una analisi dei contesti socio-economici globali che hanno trasformato la societ moderna nella societ informazionale, stato impostato un percorso di ricerca che approfondisse gli attuali criteri di strutturazione della propria identit, alla luce dellavvento dei social network e delle reti virtuali di comunicazione come strumento preferenziale di socializzazione. La realt delle reti sociali stata analizzata in unottica di aggregazione spontanea mirata tanto alla comunicazione quanto alla tutela dei consumatori, e le trasformazioni portate dal Web 2.0 sono state la chiave di lettura per ridefinire i parametri della partecipazione dal basso generata dalla rete. Per comprendere la portata di tali trasformazioni nel contesto italiano stato impostato un paragone tra luso del web negli Stati Uniti e in Italia, avendo le recente campagne elettorali dimostrato limportanza del web nella partecipazione politica bottom-up; il percorso di ricerca ha dunque affrontato una comparazione di due casi, quello italiano e quello statunitense, finalizzato a comprendere lattuale ruolo dellutente nelle dinamiche di comunicazione mediatica. Per focalizzare al meglio le trasformazioni sociali generate dalla partecipazione on line stato infine analizzato il caso del citizen journalism, per misurare, attraverso la metodologia delletnografia digitale, lentit delle trasformazioni in corso. Il portale di giornalismo partecipativo YouReporter stato il contesto privilegiato dove poter verificare le ipotesi iniziali circa le dinamiche di partecipazione, e il supporto di programmi di elaborazione statistica netnografica ha permesso di destrutturare al meglio tali dinamiche.

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Questo studio propone unesplorazione dei nessi tra fenomeno migratorio, dinamiche transnazionali e quadri familiari, in un contesto specificato che quello peruviano. Dal confronto critico con i paradigmi disciplinari in uso negli ambiti dellantropologia delle migrazioni, degli studi sul transnazionalismo e sulle famiglie transnazionali, e delletnografia multi-situata, si tentata una lettura teorica e metodologica che renda conto del contesto socio-familiare di partenza non come parte periferica di una completa visione del migrante, ma quale oggetto specifico della ricerca. Lobbiettivo verificare, a livello locale, quale siano gli impatti della migrazione esterna di uno o pi membri sulle strutture e sulle dinamiche, sui codici e sui ruoli del nucleo parentale originario. E individuare, sul piano transnazionale, quali reti, quali rituali o pratiche di connessione funzionino tra coloro che vanno e coloro che restano, quali discorsi e quali culture migratorie si sviluppino e si condividano. La ricerca si svolta in Per tra il 2009 ed il 2011. Il campo dellindagine si diviso tra due localit nellarea della Costa del Per. Lima, la capitale, e Chicln, un villaggio rurale nella regione settentrionale de La Libertad. Attraverso le tecniche dinchiesta della pratica etnografica, una permanenza prolungata sul terreno e losservazione partecipante, si lavorato con i membri adulti di ambo i sessi di tre gruppi parentali distribuiti tra i due luoghi menzionati, selezionati in partenza sulla base dei contatti forniti da alcuni dei loro familiari emigrati in Italia tra il 1990 ed il 2000. Centrare lanalisi sulle figure per certi aspetti marginali dellesperienza della migrazione normalmente considerata, servito da un lato a rovesciare parzialmente la prospettiva transnazionale aggiustandola proprio rispetto a quegli attori sociali; dallaltro e ad un tempo, ha permesso di fare luce su dinamiche migratorie pi generali, di ricostruirle e di ri-teorizzarle.

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La ricerca oggetto della tesi riguarda la disamina delle esperienze comunitarie e nazionali in Europa in materia di elusione IVA ed antielusione IVA, al fine di esaminare le utilizzabili esperienze in materia per la Cina che dovrebbe iniziare a prendere le giuste azioni per fronteggiare il problema della crescente diffusione dei fenomeni dellelusione IVA, in particolare nel contesto della riforma perdurante dellIVA cinese verso il modello moderno. A questo fine, prima la tesi ha analizzato dettagliatamente le seguenti principali questioni sulla base delle esperienze comunitarie e nazionali dei determinati Stati Membri dellUE: la definizione dellelusione fiscale generale (a tale proposito, pi rilevanti le differenze tra elusione fiscale ed altri relativi concetti come risparmio dimposta, evasione fiscale e simulazione e la relazione intrinseca tra elusione fiscale ed altri relativi concetti come frode alla legge ed abuso del diritto), la definizione dellelusione IVA (a tale proposito, pi rilevanti gli aspetti di particolare interesse ai fini della definizione dellelusione IVA), i principi e metodologie dellelusione IVA, le applicazioni delle varie misure antielusive rivolte allelusione IVA nellordinamento comunitario e negli ordinamenti interni degli alcuni principali Stati Membri dellUE (a tale proposito, pi rilevanti lapplicazone del principio Halifax, quale norma antielusiva generale basata sul principio di divieto dellabuso del diritto, e la considerazione delle altre soluzioni antielusive applicabili nellIVA, comprese correzioni normative e clausole antielusive specifiche), gli effetti dellantielusione IVA e i limiti entro cui lautorit impositiva pu esercitare lantielusione IVA per la tutela degli interessi legittimi dei soggetti passivi come certezza giuridica ed autonomia contrattuale. Poi, la tesi ha avanzato le proposte relative al perfezionamento delle soluzioni antielusive IVA nellordinamento tributario cinese, dopo presentati i principali regimi attuali dellIVA cinese e analizzate le situazioni attuali realtive allelusione IVA e allantielusione IVA nel sistema fiscale cinese.

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Con gli strumenti informatici disponibili oggi per le industrie, in particolar modo coi software CAE, le possibile simulare in maniera pi che soddisfacente i fenomeni fisici presenti in natura. Anche il raffreddamento di un manufatto in polimero pu venire simulato, a patto che si conoscano tutti i dati dei materiali e delle condizioni al contorno. Per quanto riguarda i dati dei materiali, i produttori di polimeri sono molto spesso in grado di fornirli, mentre le condizioni al contorno devono essere padroneggiate dal detentore della tecnologia. Nella pratica, tale conoscenza al pi incompleta, quindi si fanno ipotesi per colmare le lacune. Una tra le ipotesi pi forti fatte quella di una perfetta conduzione all'interfaccia tra due corpi. Questo un vincolo troppo forte, se paragonato alla precisione di tutti gli altri dati necessari alla simulazione, e quindi si deciso di eseguire una campagna sperimentale per stimare la resistenza al passaggio flusso termico all'interfaccia polimero-stampo ovvero determinare la conduttanza termica di contatto. L'attivit svolta in questa tesi di dottorato ha come scopo quello di fornire un contributo significativo allo sviluppo e al miglioramento dell'efficienza termica degli stampi di formatura dei polimeri termoplastici con tecnologia a compressione.

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Linvarianza spaziale dei parametri di un modello afflussi-deflussi pu rivelarsi una soluzione pratica e valida nel caso si voglia stimare la disponibilit di risorsa idrica di unarea. La simulazione idrologica infatti uno strumento molto adottato ma presenta alcune criticit legate soprattutto alla necessit di calibrare i parametri del modello. Se si opta per lapplicazione di modelli spazialmente distribuiti, utili perch in grado di rendere conto della variabilit spaziale dei fenomeni che concorrono alla formazione di deflusso, il problema solitamente legato allalto numero di parametri in gioco. Assumendo che alcuni di questi siano omogenei nello spazio, dunque presentino lo stesso valore sui diversi bacini, possibile ridurre il numero complessivo dei parametri che necessitano della calibrazione. Si verifica su base statistica questa assunzione, ricorrendo alla stima dellincertezza parametrica valutata per mezzo di un algoritmo MCMC. Si nota che le distribuzioni dei parametri risultano in diversa misura compatibili sui bacini considerati. Quando poi lobiettivo la stima della disponibilit di risorsa idrica di bacini non strumentati, lipotesi di invarianza dei parametri assume ancora pi importanza; solitamente infatti si affronta questo problema ricorrendo a lunghe analisi di regionalizzazione dei parametri. In questa sede invece si propone una procedura di cross-calibrazione che viene realizzata adottando le informazioni provenienti dai bacini strumentati pi simili al sito di interesse. Si vuole raggiungere cio un giusto compromesso tra lo svantaggio derivante dallassumere i parametri del modello costanti sui bacini strumentati e il beneficio legato allintroduzione, passo dopo passo, di nuove e importanti informazioni derivanti dai bacini strumentati coinvolti nellanalisi. I risultati dimostrano lutilit della metodologia proposta; si vede infatti che, in fase di validazione sul bacino considerato non strumentato, possibile raggiungere un buona concordanza tra le serie di portata simulate e osservate.

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In una situazione caratterizzata dalla scarsit delle risorse finanziare a disposizione degli enti locali, che rende necessario il contributo dei privati alla realizzazione delle opere pubbliche, e dalla scarsit delle risorse ambientali, che impone di perseguire la sostenibilit degli interventi, la tesi si pone lobiettivo di rendere le realizzazioni di nuove infrastrutture viarie attive rispetto al contesto in cui si collocano, garantendo limpegno di tutte parti coinvolte. Si tratta di ottenere il contributo dei privati oltre che per le opere di urbanizzazione primaria, funzionali allinsediamento stesso, anche per la realizzazione di infrastrutture viarie non esclusivamente dedicate a questo, ma che sono necessarie per garantirne la sostenibilit. Tale principio, che viene anche denominato contributo di sostenibilit, comincia oggi a trovare unapplicazione nelle pratiche urbanistiche, sconta ancora alcune criticit, in quanto i casi sviluppati si basano spesso su considerazioni che si prestano a contenziosi tra operatori privati e pubblica amministrazione. Ponendosi come obiettivo la definizione di una metodologia di supporto alla negoziazione per la determinazione univoca e oggettiva del contributo da chiedere agli attuatori delle trasformazioni per la realizzazione di nuove infrastrutture viarie, ci si concentrati sullo sviluppo di un metodo operativo basato sulladozione dei modelli di simulazione del traffico a 4 stadi. La metodologia proposta stata verificata attraverso lapplicazione ad un caso di studio, che riguarda la realizzazione di un nuovo asse viario al confine tra i comuni di Castel Maggiore ed Argelato. Lasse, indispensabile per garantire laccessibilit alle nuove aree di trasformazione che interessano quel quadrante, permette anche di risolvere alcune criticit viabilistiche attualmente presenti. Il tema affrontato quindi quello della determinazione del contributo che ciascuno degli utilizzatori del nuovo asse dovr versare al fine di consentirne la realizzazione. In conclusione, si formulano alcune considerazioni sullutilit della metodologia proposta e sulla sua applicabilit a casi analoghi.

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Il presente lavoro trae origine dagli obiettivi e dalle relative misure applicative della riforma dellOCM zucchero del 2006 e nello specifico dal Piano nazionale per la razionalizzazione e riconversione della produzione bieticolo-saccarifera approvato dal MIPAF nel 2007. Lo studio riguarda la riconversione dello zuccherificio di Finale Emilia (MO), di appartenenza del Gruppo bieticolo-saccarifero Co.Pro.B, in un impianto di generazione di energia elettrica e termica che utilizza biomassa di origine agricola per la combustione diretta. L'alimentazione avviene principalmente dalla coltivazione dedicata del sorgo da fibra (Sorghum bicolor), integrata con risorse agro-forestali. Lo studio mostra la necessit di coltivazione di 4.400 ettari di sorgo da fibra con una produzione annua di circa 97.000 t di prodotto al 75% di sostanza secca necessari per lalimentazione della centrale a biomassa. Lobiettivo quello di valutare limpatto della nuova coltura energetica sul comprensorio agricolo e sulla economia dellimpresa agricola. La metodologia adottata si basa sulla simulazione di modelli aziendali di programmazione lineare che prevedono linserimento del sorgo da fibra come coltura energetica nel piano ottimo delle aziende considerate. I modelli predisposti sono stati calibrati su aziende RICA al fine di riprodurre riparti medi reali su tre tipologie dimensionali rappresentative: azienda piccola entro i 20 ha, media da 20 a 50 ha e grande oltre i 50 ha. La superficie di entrata a livello aziendale, se rapportata alla rappresentativit delle aziende dellarea di studio, risulta insufficiente per soddisfare la richiesta di approvvigionamento dellimpianto a biomassa. Infatti con tale incremento la superficie di coltivazione nel comprensorio si attesta sui 2.500 ettari circa contro i 4.400 necessari alla centrale. Lo studio mostra pertanto che occorre un incentivo superiore, di circa 80-90 /ha, per soddisfare la richiesta della superficie colturale a livello di territorio. A questi livelli, la disponibilit della coltura energetica sul comprensorio risulta circa 9.500 ettari.

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Lelaborato ha ad oggetto lanalisi delle possibili forme di collaborazione tra vettori nei diversi settori del trasporto, con particolare attenzione allambito aeronautico e marittimo. Negli ultimi decenni lincremento del livello di concorrenza tra i competitors su scala planetaria, a seguito della progressiva liberalizzazione e globalizzazione dei trasporti, ha indotto i vettori ad adottare nuove strategie commerciali dirette alla condivisione del rischio, alla riduzione dei costi di esercizio, allespansione delle proprie reti e alla flessibilizzazione dei processi interni di adeguamento alle continue espansioni e contrazioni del mercato. Hanno, cos, fatto la loro comparsa modelli contrattuali nuovi che differiscono per struttura, livello di integrazione delle parti coinvolte e grado di complessit dellaccordo. Nellelaborato, pertanto, sono state attentamente esaminate le molteplici figure giuridiche generate dalla prassi commerciale, come gli accordi di codesharing, interlining, wet lease, dry lease, franchising, le grandi alleanze strategiche presenti sia in ambito aeronautico, sia in quello marittimo, le Conferences e i Consorzi. La ricerca, in particolare, focalizzata, alla luce della prassi contrattuale e della normativa nazionale, comunitaria ed internazionale vigente, sui problemi di qualificazione giuridica di tali accordi e, conseguentemente, sulla disciplina di volta in volta ad essi applicabile, sul loro oggetto, regolamento contrattuale e contenuto. Si proceduto poi ad uno studio comparativo-contrastivo delle differenze tra le varie forme di partnership e allapprofondimento delle questioni concernenti la tutela degli utenti dei servizi di trasporto, siano essi passeggeri o mittenti. Sono affrontati, infatti, con accurata indagine i profili di responsabilit dei vettori coinvolti, sulla base del quadro normativo di riferimento. Nel corso della ricerca si data anche particolare attenzione allanalisi della compatibilit degli accordi tra vettori con la disciplina comunitaria della concorrenza, registrando una tendenza della Comunit a piegare linterpretazione delle norme in materia alle superiori esigenze delleconomia, in considerazione delle peculiarit del mercato del trasporto.

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Nellattuale contesto di aumento degli impatti antropici e di Global Climate Change emerge la necessit di comprenderne i possibili effetti di questi sugli ecosistemi inquadrati come fruitori di servizi e funzioni imprescindibili sui quali si basano intere tessiture economiche e sociali. Lo studio previsionale degli ecosistemi si scontra con lelevata complessit di questi ultimi in luogo di una altrettanto elevata scarsit di osservazioni integrate. Lapproccio modellistico appare il pi adatto allanalisi delle dinamiche complesse degli ecosistemi ed alla contestualizzazione complessa di risultati sperimentali ed osservazioni empiriche. Lapproccio riduzionista-deterministico solitamente utilizzato nellimplementazione di modelli non si per sin qui dimostrato in grado di raggiungere i livelli di complessit pi elevati allinterno della struttura eco sistemica. La componente che meglio descrive la complessit ecosistemica quella biotica in virt dellelevata dipendenza dalle altre componenti e dalle loro interazioni. In questo lavoro di tesi viene proposto un approccio modellistico stocastico basato sullutilizzo di un compilatore naive Bayes operante in ambiente fuzzy. Lutilizzo congiunto di logica fuzzy e approccio naive Bayes utile al processa mento del livello di complessit e conseguentemente incertezza insito negli ecosistemi. I modelli generativi ottenuti, chiamati Fuzzy Bayesian Ecological Model(FBEM) appaiono in grado di modellizare gli stati eco sistemici in funzione dell elevato numero di interazioni che entrano in gioco nella determinazione degli stati degli ecosistemi. Modelli FBEM sono stati utilizzati per comprendere il rischio ambientale per habitat intertidale di spiagge sabbiose in caso di eventi di flooding costiero previsti nellarco di tempo 2010-2100. Lapplicazione stata effettuata allinterno del progetto EU Theseus per il quale i modelli FBEM sono stati utilizzati anche per una simulazione a lungo termine e per il calcolo dei tipping point specifici dellhabitat secondo eventi di flooding di diversa intensit.

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Scopo del presente lavoro di ricerca quello di comparare due contesti metropolitani, valenciano e bolognese, sulle pratiche di accompagnamento al lavoro rivolte a fasce svantaggiate, in particolare persone con problemi di dipendenza da sostanze psicotrope. Lindagine propone un confronto su alcune tematiche trasversali (tipologia di azioni messe in campo, organizzazione territoriale e governance, profilo degli utenti, inserimento sociale, coinvolgimento del mondo produttivo) e pone in evidenza gli elementi che ci consentono di individuare e segnalare sia delle buone pratiche trasferibili sia delle linee progettuali, partendo dunque dal presupposto che capacitare una persona significa innanzitutto offrirle congrue opportunit di scelta, nel senso seniano e come spiegato dalla stessa Nussbaum, ma soprattutto accompagnarla e sostenerla nel percorso di inserimento lavorativo e, in parallelo, sociale. Il bisogno raccolto quello di un sostegno, motivazionale e orientativo, che segua un approccio socio educativo capace di fornire, alla persona, una risposta integrata, di unicit, capace dunque di agire sullautonomia, sullautostima, sullelaborazione delle proprie esperienze di vita e lavorative, nonch su elementi anche di contesto quali la casa, le reti amicali e familiari, spesso compromesse. Lelemento distintivo che consente di agire in questa direzione il lavoro di collaborazione tra i diversi servizi e la co-progettazione del percorso con lutente stesso. Il tema degli inserimenti lavorativi un argomento molto complesso che chiama in causa diversi aspetti: i mutamenti sociali e le trasformazioni del lavoro; lemergere di nuove fasce deboli e il rischio di aggravamento delle condizioni di esclusione per le fasce deboli tradizionali; limportanza del lavoro per la costruzione di percorsi identitari e di riconoscimento; limpatto delle politiche attive sulle fasce svantaggiate e i concetti di capitazione e attivazione; il ruolo del capitale sociale e lemergere di nuovi welfare; la rete degli attori coinvolti dal processo di inserimento e il tema della governace territoriale.

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Lo studio effettuato pone le sue basi sulla ricerca di materiali stradali che combinino ad elevati standard prestazionali, la riduzione dellimpatto ambientale in fase realizzativa e manutentiva. In particolare il seguente lavoro si occupa dello studio di 7 leganti modificati con polimeri ed additivati con cere. I primi infatti conferiscono alla miscela maggiore elastoplasticit, incrementandone la durabilit e la resistenza a fatica. Nei secondi la presenza del materiale paraffinico contribuisce a ridurre la viscosit del bitume, consentendo un notevole abbassamento della temperatura di produzione e stesa della miscela. Numerosi studi hanno dimostrato che le caratteristiche meccaniche della pavimentazione sono fortemente influenzate dal grado di ossidazione delle componenti organiche del bitume, ovvero dal fenomeno dellinvecchiamento o aging. Pertanto allo studio reologico del bitume, si sono affiancate prove di simulazione dell invecchiamento nel breve e lungo termine. In fase di ricerca sperimentale si sono analizzati i leganti modificati ed additivati secondo la teoria della viscoelasticit, simulando le reali condizioni di carico ed invecchiamento alle quali il bitume sottoposto. Tutte le prove di caratterizzazione reologica avanzata sono state effettuate mediante lutilizzo del DSR (Dynamic Shear Rheometer - UNI EN 14770 ) in varie configurazioni di prova e linvecchiamento a breve termine stato simulato mediante RTFOT (Rolling thin film oven test -UNI EN 12607-1). Si proposto inoltre una nuova procedura di aging invecchiando il bitume alla temperatura di Twork, ovvero a quel valore della temperatura tale per cui, in fase di messa in opera, si avr una distribuzione molecolare omogenea del modificante allinterno del bitume.

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A control-oriented model of a Dual Clutch Transmission was developed for real-time Hardware In the Loop (HIL) applications, to support model-based development of the DCT controller. The model is an innovative attempt to reproduce the fast dynamics of the actuation system while maintaining a step size large enough for real-time applications. The model comprehends a detailed physical description of hydraulic circuit, clutches, synchronizers and gears, and simplified vehicle and internal combustion engine sub-models. As the oil circulating in the system has a large bulk modulus, the pressure dynamics are very fast, possibly causing instability in a real-time simulation; the same challenge involves the servo valves dynamics, due to the very small masses of the moving elements. Therefore, the hydraulic circuit model has been modified and simplified without losing physical validity, in order to adapt it to the real-time simulation requirements. The results of offline simulations have been compared to on-board measurements to verify the validity of the developed model, that was then implemented in a HIL system and connected to the TCU (Transmission Control Unit). Several tests have been performed: electrical failure tests on sensors and actuators, hydraulic and mechanical failure tests on hydraulic valves, clutches and synchronizers, and application tests comprehending all the main features of the control performed by the TCU. Being based on physical laws, in every condition the model simulates a plausible reaction of the system. The first intensive use of the HIL application led to the validation of the new safety strategies implemented inside the TCU software. A test automation procedure has been developed to permit the execution of a pattern of tests without the interaction of the user; fully repeatable tests can be performed for non-regression verification, allowing the testing of new software releases in fully automatic mode.

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La regolazione dei sistemi di propulsione a razzo a propellente solido (Solid Rocket Motors) ha da sempre rappresentato una delle principali problematiche legate a questa tipologia di motori. Lassenza di un qualsiasi genere di controllo diretto del processo di combustione del grano solido, fa si che la previsione della balistica interna rappresenti da sempre il principale strumento utilizzato sia per definire in fase di progetto la configurazione ottimale del motore, sia per analizzare le eventuali anomalie riscontrate in ambito sperimentale. Variazioni locali nella struttura del propellente, difettosit interne o eterogeneit nelle condizioni di camera posso dare origine ad alterazioni del rateo locale di combustione del propellente e conseguentemente a profili di pressione e di spinta sperimentali differenti da quelli previsti per via teorica. Molti dei codici attualmente in uso offrono un approccio piuttosto semplificato al problema, facendo per lo pi ricorso a fattori correttivi (fattori HUMP) semi-empirici, senza tuttavia andare a ricostruire in maniera pi realistica le eterogeneit di prestazione del propellente. Questo lavoro di tesi vuole dunque proporre un nuovo approccio alla previsione numerica delle prestazioni dei sistemi a propellente solido, attraverso la realizzazione di un nuovo codice di simulazione, denominato ROBOOST (ROcket BOOst Simulation Tool). Richiamando concetti e techiche proprie della Computer Grafica, questo nuovo codice in grado di ricostruire in processo di regressione superficiale del grano in maniera puntuale, attraverso lutilizzo di una mesh triangolare mobile. Variazioni locali del rateo di combustione posso quindi essere facilmente riprodotte ed il calcolo della balistica interna avviene mediante laccoppiamento di un modello 0D non-stazionario e di uno 1D quasi-stazionario. Lattivit stata svolta in collaborazione con lazienda Avio Space Division e il nuovo codice stato implementato con successo sul motore Zefiro 9.

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Il lavoro che presento propone unanalisi di una chiesa africana indipendente in Italia, la Celestial Church Of Christ Worldwide (CCCW), cercando di mettere in luce il nesso tra religione, migrazione e il processo di plunting churches (Kooning 2009) nel contesto italiano. Attraverso una ricerca sul campo, sono stati indagati i percorsi personali, familiari e comunitari dei membri di una Celestial Parish presente nel comune di Brescia, Ileri Oluwa Parish, al fine di comprendere la natura dei processi identitari coinvolti nellorganizzazione della CCC in Italia. Ileri Oluwa Parish, in quanto luogo che denota una chiesa individuale collegata ad una Diocesi (CCC Constitution (CCC Constitution, 107 (d) si rivela, nella materialit delle sue forme e dei Devotional Services che in essa si svolgono, a field of action (Lefebvre, 1991). La storia della chiesa, i fondamenti della sua dottrina e i significati comunicati attraverso le forme rituali e religiose che la stessa promuove, sono stati contestualizzati alla luce delle tensioni e delle strategie di potere che strutturano il campo. Le storie dei membri della parrocchia, percorsi di migrazione e mobilit in itinere, rappresentano la lente attraverso cui si guardato alle relazioni vissute nel nome dello Spirito, e alla percezione stessa di ci che gli stessi Celestians definiscono sacro, santo, puro e impuro. Lo sguardo fisso alla vita ordinaria di una Celestial parish in Italia, esteso nellultima parte dellelaborato alla Celestial parish londinese, stato fondamentale per capire lintreccio di relazioni spirituali, reti familiari e mobilit degli individui sul territorio italiano ed europeo, processo che ribalta la condizione diasporica della CCC, trasformando una condizione di dispersione in un valore aggiunto, nella possibilit di nuove traiettorie territoriali e spazi di presenza religiosa e socioeconomica.